Tag: tabellino

  • Inter, vittoria e primato. Atalanta battuta 3-1

    Inter, vittoria e primato. Atalanta battuta 3-1

    Nel primo anticipo della 35esima giornata della Serie A, l’Inter torna al comando della classifica battendo a San Siro l’Atalanta per 3-1 risorpassando la Roma, ora a -2 dai nerazzurri. Dopo la paura iniziale con lo svantaggio firmato Tiribocchi, la squadra di Mourinho rialza la testa e completa la rimonta con le reti del solito Milito e di Mariga, nel primo tempo, e di Chivu a 12 minuti dal termine del match.

    Mourinho concede un turno di riposo a Lucio, Samuel, Cambiasso e Maicon, per quest’ultimo forzato per il problema ai denti riportato in uno scontro fortuito con Messi, ma l’attacco viene riconfermato in blocco con Sneijder, Eto’o e Milito per cercare di avere la meglio sulla Roma per la corsa scudetto. Balotelli, dopo gli ultimi “litigi” con la tifoseria nerazzurra, è stato avvistato a Brescia per seguire la gara tra Rondinelle e Reggina.
    La gara si mette subito in salita per i nerazzurri di casa con Tiribocchi che beffa difesa e Julio Cesar al 5′. Una doccia gelata per l’Inter che rischia di capitolare due minuti più tardi ancora con l’attaccante romano dei bergamaschi che di testa fallisce di un niente il raddoppio. L’Inter, dopo lo sbandamento iniziale, piano piano si rimette in carreggiata e, aiutata anche dalla fortuna, trova il pari al 24′ con un pallonetto di Milito a scavalcare Coppola ma è uno svarione difensivo di Bianco a lanciare il Principe verso la porta degli ospiti. Pochi minuti più tardi è Mariga a ribaltare il risultato: cross di Eto’o con la sfera che sbuca da una selva di gambe giungendo sui piedi del keniota in mezzo all’area che di piatto fa 2-1.
    Il primo tempo si chiude con Sneijder che tiene in ansia i tifosi nerazzurri: il fantasista olandese infatti rimane negli spogliatoi accusando un problema muscolare e mettendo così a rischio la sua presenza al Camp Nou di Barcellona per la gara di ritorno della semifinale di Champions.

    La ripresa è giocata a viso aperto, l’Atalanta trova coraggio dopo la “mazzata” dei due gol subiti e impegna Julio Cesar con Guarente e Manfredini. L’Inter gioca per lo più di rimessa e viene premiata quando al 78′ Chivu con un bolide da fuori area chiude definitivamente la partita segnando il suo primo gol in questa stagione.
    Il pensiero ora è rivolto tutto verso mercoledì, al Camp Nou si gioca per la finale di Champions League e per la storia. Un vantaggio cospicuo quello dell’Inter che può giocare con tranquillità in virtù del 3-1 di San Siro. Intanto il Barcellona però ha risposto per le rime battendo con il medesimo risultato lo Xerez ultimo in classifica nella Liga.

    Il tabellino
    INTER – ATALANTA 3-1
    5′ Tiribocchi (A), 24′ Milito (I), 35′ Muntari (I), 78′ Chivu (I)
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Materazzi, Cordoba, Chivu; Mariga, Stankovic (70′ Thiago Motta), Muntari; Sneijder (46′ Cambiasso); Milito (80′ Arnautovic), Eto’o.
    A disposizione: Orlandoni, Lucio, Samuel, Quaresma.
    Allenatore: Mourinho
    ATALANTA (4-4-1-1): Coppola; Capelli, Bianco, Manfredini, Peluso; Ferreira Pinto (57′ Amoruso), Padoin, Guarente, Valdes (57′ Ceravolo); Doni (71′ Radovanovic), Tiribocchi.
    A disposizione: Rossi, Bellini, De Ascentis, Chevanton.
    Allenatore: Mutti
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Bianco, Coppola, Manfredini, Capelli (A), Stankovic, Cordoba, Materazzi (I)

  • Europa League: solo 0-0 tra Amburgo e Fulham

    Ottimo risultato per il Fulham di Hodgson che alla Nordbank Arena di Amburgo, teatro della finale di questa edizione di Europa League, strappa un pareggio importante ai padroni di casa in vista della gara di ritorno tra sette giorni a Londra.

    Gara tutto sommato avara di emozioni con un primo tempo abbastanza soporifero e una ripresa che ha regalato qualcosa in più soprattutto ai tedeschi con l’entrata in campo di Petric che ha dato nuova linfa alla sua squadra. Il Fulham bada solo a contenere conscio che gli avversari faticheranno al Craven Cottage. L’Amburgo va vicino al gol solo con tiri dalla distanza prima di Pitroipa e poi di Trochowski e di Petric.

    Il tabellino
    AMBURGO – FULHAM 0-0
    AMBURGO (4-4-2): Rost; Demel (82′ Rincon), Boateng, Mathijsen, Aogo; Trochowski, Jarolim, Ze Roberto, Pitroipa; Guerrero (72′ Petric), Van Nistelrooy.
    A disposizione: Hesl, Rincon, Torun, Berg, Tesche, Rozehnal, Petric.
    Allenatore: Labbadia.
    FULHAM (4-2-3-1): Schwarzer; Baird, Hughes, Hangeland, Konchesky, Etuhu, Murphy; Duff, Gera, Davies; Zamora (52′ Dempsey).
    A disposizione: Zuberbuhler, Greening, Nevland, Kelly, Dempsey, Dikgacoi, Smalling.
    Allenatore: Hodgson.
    Ammoniti: Mathijsen (A), Trochowski (A), Gera (F), Baird (F)

  • Europa League: Atletico Madrid di misura sul Liverpool, 1-0

    La gara di andata della semifinale di Europa League va ai padroni di casa dell’Atletico Madrid che al Vicente Calderon supera con il minimo scarto (1-0) il Liverpool; gol vittoria siglato da Forlan al 10′ del primo tempo.

    In una gara senza le stelle Fernando Torres da una parte e Sergio Aguero dall’altra, è il bomber dei colchoneros Forlan a spezzare l’equilibrio della gara mettendo alle spalle del portiere inglese Reina in girata da distanza ravvicinata. Passano pochi minuti e i Reds hanno l’opportunità di pareggiare se non fosse che il direttore di gara annulli un gol regolare all’israeliano Banayoun. Il primo tempo è controllato adeguatamente dai padroni di casa che nella ripresa devono soffrire un pò di più le sortite offensive di Gerrard e compagni anche se è sempre l’Atletico a rendersi più pericoloso dell’avversario: ad arrotondare il punteggio ci provano Simao e Ujfalusi, grande prestazione per il difensore ex Fiorentina, ma alla fine il risultato non cambia. Gara di ritorno tra 7 giorni ad Anfield Road per un Liverpool che ora rischia seriamente di essere eliminato.

    Il tabellino
    ATLETICO MADRID – LIVERPOOL 1-0
    10′ Forlan
    ATLETICO MADRID (4-2-3-1): De Gea; Ujfalusi, Perea, Dominguez, Lopez; Garcia,Assuncao; Reyes (91′ Camacho), Jurado, Simao (78′ Valera); Forlan (84′ Salvio).
    A disposizione: Valera, Camacho, Salvio, Juanito, Asenjo, Cabrera, Borja.
    Allenatore: Sanchez Flores.
    LIVERPOOL (4-2-3-1): Reina; Johnson, Carragher, Kyrgiakos, Agger; Lucas, Mascherano; Kuyt, Gerrard, Banayoun; N’Gog (63′ Babel).
    A disposizione: Degen, Aquilani, Babel, Cavalieri, El Zhar, Ayala, Pacheco.
    Allenatore: Benitez.
    Ammoniti: Kyrgiakos (L), Valera (A)

  • Champions League: il Bayern colpisce ancora con Robben, battuto il Lione 1-0

    Champions League: il Bayern colpisce ancora con Robben, battuto il Lione 1-0

    Non ci sono più aggettivi per descrivere questo formidabile giocatore: Arjen Robben firma il gol della vittoria nella gara d’andata della semifinale di Champions League consentendo al suo Bayern Monaco di battere il Lione per 1-0 ipotecando così la finale di Madrid.

    All’Allianz Arena di Monaco di Baviera si mette subito male per i padroni di casa che perdono per espulsione Ribery reo, secondo il direttore di gara Rosetti, di essere andato sulle gambe di Lisandro Lopez volontariamente. Da qui in poi ci si aspetta un Lione intraprendente ma che non va oltre un tiro dalla lunga distanza di Kallstroem che chiama al difficoltoso intervento Butt.

    La ripresa è tutta di marca bavarese: la pressione degli uomini di Van Gaal aumenta, seppur con un uomo in meno, e con Pranjic e Schweinsteiger vanno vicini al gol del vantaggio. Poi l’ingenuità di Toulalan che si fa ammonire per due volte nel giro di pochi minuti vanificando la superiorità numerica dei francesi e che spalanca le porte all’eroe della serata Robben che sale in cattedra regalando il gol vittoria al Bayern: come al solito l’esterno olandese si accentra dalla destra e lascia partire un sinistro, dalla stessa zolla dalla quale aveva castigato la Fiorentina, che sorprende Lloris. Un gol che ormai sta diventando abitudine per il numero 10 dei bavaresi.
    Da li in poi il Bayern controlla la gara, anzi rischia anche di raddoppiare ancora con Robben ma questa volta l’estremo difensore transalpino si fa trovare pronto.
    Ritorno tra sette giorni al De Gerland per decretare la finalista che incontrerà, con molta probabilità, l’Inter di Mourinho.

    Il tabellino
    BAYERN MONACO – LIONE 1-0
    69′ Robben
    BAYERN MONACO (4-4-2): Butt; Lahm, Demichelis, Van Buyten, Contento; Schweinsteiger, Pranjic (63′ Gomez), Robben (85′ Altintop), Muller; Ribery, Olic (46′ Tymoshchuk).
    A disposizione: Rensing, Gorlitz, Alaba, Klose.
    Allenatore: Van Gaal.
    LIONE (4-2-3-1): Lloris; Reveillere, Cris, Toulalan, Cissokho; Gonalons, Kallstrom; Ederson (70′ Bastos), Pjanic (56′ Makoun), Delgado (79′ Govou); Lisandro.
    A disposizione: Vercoutre, Anderson, Gassama, Gomis.
    Allenatore: Puel.
    Arbitro: Rosetti
    Ammoniti: Pranjic (B), Bastos (L)
    Espulsi: Ribery (B), Toulalan (L)

  • Coppa Italia: La Roma perde ma va in finale. All’Udinese non basta l’1-0

    Coppa Italia: La Roma perde ma va in finale. All’Udinese non basta l’1-0

    Una grande Udinese non riesce a ribaltare il risultato della gara d’andata e permette alla Roma, nonostante la sconfitta per 1-0, di accedere in finale di Coppa Italia. Un semifinale giocata ad altissima intensità agonistica per gli uomini di Marino che meritavano qualcosa in più da questa gara; i giallorossi con Totti, Vucinic, Juan e Pizarro in panchina, tengono bene il campo durante tutto il primo tempo giocato più per difendere il 2-0 dell’andata che ad offendere. L’Udinese però nella prima parte di gara non ci crede come nel secondo tempo e infatti le due squadre vanno a riposo senza che una delle due prenda il sopravvento sull’altra.

    La ripresa è totalmente in mano ai friulani che scendono in campo con altro piglio: Di Natale spreca da ottima posizione, Pepe non è fortunato nella sua conclusione e Burdisso rischia di farsi un’autorete. Ranieri capisce il momento critico per la sua squadra e corre ai ripari richiamando Toni e Faty inserendo Menez e Tonetto. Marino fa altrettanto rischiando il tutto per tutto manadando in campo Corradi.
    Gli ultimi 20 minuti sono da assedio ma ai padroni di casa manca lo spunto vincente: la svolta potrebbe arrivare a 10 dal termine quando Sanchez brucia Riise e batte Julio Sergio. La Roma resta pure in dieci per l’espulsione di Cassetti, il pubblico del Friuli s’infiamma e spinge la proprio squadra alla ricerca della seconda rete che potrebbe prolungare la gara ai supplementari ma il palo prima e il volto di Julio Sergio poi sulla conclusione di Inler dalla distanza sbarrano la strada ai desideri di finale bianconeri.
    L’ultimo sussulto arriva dai piedi di Pepe che di destro al volo non inquadra la porta a due passi dal portiere giallorosso.

    La Roma approda così in finale di Coppa Italia dove ad attenderla ci sarà l’Inter di Mourinho: ironia della sorte la data è di quelle storiche, il 5 maggio all’Olimpico. Brutti ricordi per i nerazzurri che in quella data e in quello stadio persero malamente lo scudetto del 2002 battuti dalla Lazio a favore della Juventus.
    Si tratta della quinta volta in sette anni che le due squadre si incontrano in finale di Coppa Italia con 2 affermazioni a testa (2005, 2006 Inter – 2007, 2008 Roma).

    Il tabellino
    UDINESE – ROMA 1-0
    81′ Sanchez
    UDINESE (4-4-2): Handanovic, Ferronetti (71′ Corradi), Zapata, Lukovic, Pasquale; Isla, Sammarco (27′ Inler), Asamoah, Pepe; Sanchez, Di Natale.
    A disposizione: Belardi, Domizzi, Cuadrado, Badu, Floro Flores.
    Allenatore: Marino.
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio, Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; De Rossi, Faty (65′ Tonetto); Taddei, Baptista (80′ Vucinic), Brighi; Toni (60′ Menez).
    A disposizione: Doni, Juan, Pizarro, Totti.
    Allenatore: Ranieri
    Arbitro: Luca Banti
    Ammoniti: Cassetti (R), Sanchez (U)
    Espulsi: Cassetti (R)

  • Il Cosenza non va oltre lo 0-0 contro la Ternana. Playoff sempre più lontani

    Termina a reti inviolate lo scontro playoff tra Ternana e Cosenza. Un pari che soddisfa di più i padroni di casa che mantengono i silani a distanza di sicurezza; infatti rimangono 5 le lunghezze di distacco tra le due squadre, si fa sempre più dura per i Lupi ridurre il divario in classifica quando al termine della stagione regolare mancano solo 3 giornate.

    Il Cosenza però non avrebbe demeritato di portare a casa l’intera posta in palio, rendendosi pericolosa soprattutto nel primo tempo con Fanucci, Danti e Biancolino con quest’ultimo che colpisce la traversa sugli sviluppi di un corner. Clamorosa anche l’occasione capitata sui piedi di Danti che si fa ipnotizzare dal portiere di casa Cunzi. La Ternana si fa vedere dalle parti di Gabrieli alla mezz’ora con Di Deo che di testa manda alto sulla traversa. Il finale è tutto di marca rossoblu ma i vari tentativi di raggiungere il vantaggio sono inutili.
    Nella ripresa i ritmi di gioco calano vistosamente: dopo vari tentativi innocui sia da una parte che dall’altra, al 93′ è Danti ad avere sui piedi la palla giusta ma l’attaccante, invece di tirare verso la porta, cerca l’assist a Biancolino che viene anticipato dai difensori umbri.

    Il tabellino
    TERNANA – COSENZA 0-0
    TERNANA (4-2-3-1): Cunzi, Perney (69′ Negrini), Bertoli,Tedeschi, Imbrugia; Costantini, Di Deo;Concas, Perna (87′ Balistreri), Piccioni (55′ Alessandro); Noviello.
    A disposizione: Piacenti, Procida, Ferraro, Gonfalone, Alessandro, Negrini, Balistrieri.
    Allenatore: Giorgini
    COSENZA (3-5-2): Gabrieli, Musca, Fanucci, Scognamiglio, Bernardi, De Rose, Porchia (77′ De Pascalis), La Canna (87′ Giardina), Chianello; Danti, Biancolino.
    A disposizione: Ameltonis, Amico, De Pascalis, Giardina, Scotto, Virga, Marsili.
    Allenatore: Glerean
    Arbitro: Corletto.
    Ammoniti: Piccioni (T), Costantini (T), Musca (C), Perna (T), Tedeschi (T)

  • Premier League: Scholes decide il derby di Manchester, United batte City 1-0

    Premier League: Scholes decide il derby di Manchester, United batte City 1-0

    Il 156esimo derby di Manchester va allo United che, esattamente come all’andata, riesce a portare la vittoria a casa nei minuti di recupero contro i cugini del City (allora i Red Devils vinsero 4-3 con gol decisivo di Owen). Questa volta il marcatore è l’intramontabile Paul Scholes che beffa Given di testa su cross millimetrico di Evrà che da l’ennesimo dispiacere al tecnico dei Citizens Roberto Mancini. United che si porta ad un punto in classifica dal Chelsea di Ancelotti (che giocherà alle 18:30 nel derby di Londra con il Tottenham) riaprendo, almeno per il momento, la Premier League.

    Partita equilibrata con occasioni sia da una parte che dall’altra, primo tempo dominato dalla squadra di Ferguson, ripresa a favore del City: Fletcher al 4′ e Rooney al 40′ creano le occasioni più pericolose, in mezzo Tevez chiama al miracolo Van der Sar con una punizione pennellata all’incrocio dei pali.
    La seconda parte di gara vede la squadra di Mancini crescere sul piano del gioco fino a quando a 20 minuti dal termine la banda di Ferguson decide di voler portare a casa l’intera posta in palio: ci provano Nani e Giggs ma senza fortuna, all’85’ occasionissima per il City che non riesce a sfruttare una situazione di mischia in area di rigore per battere a rete. Poi al 93′ la beffa di Scholes che mantiene vive le speranze dei Red Devils di vincere la Premier League.

    Il tabellino
    MANCHESTER CITY – MANCHESTER UNITED 0-1
    93′ Scholes
    MANCHESTER CITY (4-4-2): Given; Onuoha, Touré, Kompany, Bridge; Johnson (65′ Vieira), De Jong (79′ Ireland), Barry, Bellamy; Tevez, Adebayor (75′ Wright-Phillips).
    A disposizione: Nielsen, Boyata, Zabaleta, Santa Cruz.
    Allenatore: Mancini
    MANCHESTER UNITED (4-3-3): Van der Sar; Neville, Vidic, Evans, Evra; Fletcher, Scholes, Gibson (59′ Nani); Valencia (80′ Obertan), Rooney (79′ Berbatov), Giggs.
    A disposizione: Kuszczak, O’Shea, Rafael, Carrick.
    Allenatore: Ferguson
    Arbitro: Atkinson
    Ammoniti: Kompany (MC), Johnson (MC), Evra (MU)

  • Inter – Juventus 2-0. Maicon ed Eto’o riportano in vetta i nerazzurri

    Inter – Juventus 2-0. Maicon ed Eto’o riportano in vetta i nerazzurri

    L’Inter si aggiudica il derby d’Italia numero 155 battendo a San Siro la Juventus 2-0 riprendendosi la vetta della classifica, in attesa del derby della capitale di domenica. Una gara che si mette subito in discesa per i nerazzurri favoriti dall’espulsione di Sissoko per doppia ammonizione che ha lasciato con un uomo in meno i bianconeri per oltre un tempo. Decisiva le rete spettacolare di Maicon che precede il bis di Eto’o a tempo scaduto. Non ci poteva essere festeggiamento migliore per Zanetti, 500 gettoni con la maglia nerazzurra in campionato, e Mourinho alla sua 100esima presenza sulla panchina dell’Inter.

    La Juventus incassa un’altra sconfitta, la 13esima in campionato quest’anno, giocando comunque una buona gara difensiva, forse una delle migliore della stagione: Cannavaro e Chiellini tengono a bada il trio d’attacco Eto’o, Milito, Pandev fino a quando poi sono costretti ad arrendersi sul tiro da fuori area di Maicon. Impalpabile ancora una volta Diego, recuperato in extremis e gettato nella mischia da Zaccheroni dal primo minuto mentre Del Piero riesce a fare ben poco fino a quando il tecnico non decide di sostituirlo con Poulsen per sopperire all’espulsione di Sissoko e tappare il buco in mezzo al campo lasciato vuoto dal maliano.

    L’inizio di gara è della Juventus che è più determinata dell’avversario e si fa pericolosa con Iaquinta e Del Piero, in entrambe le occasioni è bravo Julio Cesar ad opporsi. Il primo tiro dell’Inter verso la porta bianconera avviene al 16′ con Thiago Motta, Buffon si distende e sventa il pericolo. Il centrocampo nerazzurro cresce pian pianino come il nervosismo, soprattutto quello juventino che prima vede i gialli di Felipe Melo e Sissoko e poi il rosso a quest’ultimo che ne condizionerà il prosieguo della gara.

    Nella ripresa, dopo una decina di minuti di assestamento, Eto’o ha sul piede giusto l’occasione del vantaggio ma arrivato nei pressi di Buffon calcia alto sulla traversa. La pressione dell’Inter si fa maggiore e Milito si mangia clamorosamente un gol già fatto a due passi dal numero uno bianconero mandando di poco a lato la sfera di testa, ci prova anche Stankovic dalla distanza ma Buffon è attento e smanaccia in calcio d’angolo. E’ il preludio al gol che arriva grazie alla magia di Maicon ad un quarto d’ora dal termine che raccoglie la sfera al limite dell’area e con un bel palleggio come solo i brasiliani sanno fare scaglia il destro imparabile per Buffon. San Siro si alza in piedi ad applaudire il gesto tecnico di Maicon.
    La Juventus è alle corde e, prima del raddoppio di Eto’o al 92′, coglie una traversa su punizione calciato da Balotelli.

    Il tabellino
    INTER – JUVENTUS 2-0
    75′ Maicon, 92′ Eto’o
    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, J. Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta (46′ Stankovic); Eto’o, Sneijder (89′ Muntari), Pandev (55′ Balotelli); Milito.
    A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Materazzi, Arnautovic.
    Allenatore: Mourinho
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Zebina, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Sissoko, Melo, Marchisio (77′ Salihamidzic); Diego; Iaquinta (72′ Amauri), Del Piero (42′ Poulsen).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, De Ceglie, Camoranesi.
    Allenatore: Zaccheroni.
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Samuel (I), Iaquinta (J), Melo (J), Thiago Motta (I), Chiellini (J), Balotelli (I)
    Espulso: Sissoko (J)

  • Finale Coppa Italia: Lumezzane a valanga sul Cosenza nella gara d’andata

    Finale Coppa Italia: Lumezzane a valanga sul Cosenza nella gara d’andata

    Nella gara di andata della Coppa Italia di Lega Pro il Lumezzane ipoteca il trofeo battendo al Nuovo Stadio Comunale il Cosenza 4-1. Una gara dominata dai padroni di casa e resa più facile dalla periodo pessimo che attraversa la squadra silana; non è bastato il cambio alla guida tecnica del club con l’arrivo di Glerean al posto di Toscano per dare gli input giusti e invertire la rotta.

    Il primo tempo, tutto di marca bresciana, si chiude sul 3-0: di Daud, Emerson su calcio di rigore provocato da un fallo di mano in area di Scognamiglio e Bradaschia le reti che chiudono già il match in favore della squadra di Menichini.
    Nella ripresa Glerean, che aveva optato per una formazione abbastanza rimaneggiata con l’esclusione di molti titolari dall’undici iniziale, cerca di porre rimedio inserendo Danti, Biancolino e Porchia ed è proprio quest’ultimo che mantiene vive le speranze cosentine segnando il gol del 3-1 al 61′. Galvanizzato dal gol il Cosenza va vicino per due volte al secondo gol nell’arco di pochi minuti con i nuovi entrati Biancolino e Danti.
    La doccia gelata però arriva a tempo scaduto quando, grazie ad un’indecisione del portiere calabrese Ameltonis, il Lumezzane cala il poker con Emerson che realizza la sua personale doppietta riducendo al lumicino le speranze silane di una rimonta nella gara di ritorno, in programma il 28 aprile al San Vito. Menichini e i suoi ragazzi hanno così le mani sulla coppa, basterà non perdere con 3 gol di scarto a Cosenza.

    Il tabellino
    LUMEZZANE – COSENZA 4-1
    20′ Daud (L), 33′ rig Emerson (L), 40′ Bradaschia (L), 61′ Porchia (C), 90′ Emerson (L)
    LUMEZZANE (4-4-2): Gazzoli; Nicola (79′ Romeo), Checcucci, Emerson, Pini; Pintori (85′ Formiconi), Calliari, Bradaschia, Lauria; Galabinov, Daud.
    Allenatore: Menichini.
    COSENZA (3-5-2): Ameltonis; Musca, Ungaro, Scognamiglio; Bernardi, De Rose, Giardina, Virga (46′ Danti), Chianello; De Pascalis (58′ Porchia), Scotto (49′ Biancolino).
    Allenatore: Glerean.
    Ammoniti: De Rose (C), Pintori (L), Porchia (C)

  • Coppa Italia: vendetta Inter. Eto’o gela la Fiorentina

    Coppa Italia: vendetta Inter. Eto’o gela la Fiorentina

    Questa volta è l’Inter ad uscire contenta dal Franchi. La formazione di Josè Mourinho si è guadagnata il pass per la finale con una partita accorta e intelligente gelando i tifosi viola e la Fiorentina che sperava di poter guadagnare l’Europa da una porta secondaria.

    L’Inter parte con un insolito 4-4-2 con Maicon sulla linea dei centrocampisti e difesa bloccata con Cordoba terzino destro. Viola con i recuperati Marchionni e Vargas a supporto di Gilardino, il ritmo dei padroni di casa è veemente ma sono dell’Inter le occasioni migliori con Maicon e Balotelli nel primo tempo. La Fiorentina come tre giorni fa cerca di creare problemi alzando i ritmi ma questa volta la difesa nerazzurra non sbaglia, Chivu e Materazzi si immolano nelle occasioni più ghiotte sui piedi di Gilardino.

    Nella ripresa, l’Inter arriva tardi e forse innervosisce i viola che sbagliano un fuorigioco e vengono puniti dal solito Eto’o, assist di Thiago Motta. Mourinho cambia ancora l’Inter sperimentando una difesa a cinque e praticamente addormenta la partita fino al fischio finale. Inter in finale e giorno 21 conoscerà l’avversaria che uscirà dalla gara di ritorno tra Roma e Udinese.

    Ospite speciale alla partita è stato Stefano Borgonovo insignito dal sindaco di Firenze del Fiorino d’oro.