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  • Italbasket successo in Svizzera, Euro2015 conquistato

    Italbasket successo in Svizzera, Euro2015 conquistato

    La formalità è stata sbrigata, adesso ci sono tutti i crismi dell’ufficialità: l’Italbasket conquista la qualificazione ad EuroBasket2015.

    Gigi Datome
    Gigi Datome

    Una gara quella di Bellinzona gestita dall’inizio alla fine con gli azzurri sempre avanti, con qualche momento di deconcentrazione che ha fatto riavvicinare gli elvetici ma senza mai scendere sotto la doppia cifra di vantaggio. Sugli scudi prestazioni super del capitano Gigi Datome, di Cinciarini e del sempre solido Marco Cusin. Per la Svizzera bene Marko Mladjan, Kovac e Vogt, male invece Dusan Mladjan limitato dai falli.

     

    Pronti via e gli azzurri prendono praticamente subito il largo. I canestri di Datome, Cinciarini, Cusin, i liberi di Aradori, portano l’Italbasket sul 19-9 a poco più di metà del quarto. Gli svizzeri sono praticamente solo i fratelli Mladjan e gli azzurri con Cervi, Datome e ancora Aradori chiudono il parziale sul 28-15.

    Il secondo quarto viaggia sul filo dell’equilibrio sino a metà con il risultato di 22-35. A questo punto l’Italbasket guidata dai suoi titolari, Cinciarini, Aradori, Datome e Cusin costruiscono lo strappo che porta l’Italia sul +19, 29-48, alla sirena dell’intervallo lungo.

    Nel terzo quarto si accende Marko Mladjan che trascina la Svizzera con un parziale di 8-2. Gli azzurri riprendono la giusta concentrazione e con diversi liberi messi a segno e il canestro di Cusin si riportano sul +21 a due minuti e mezzo dal termine. Marko Mladjan è bollente e riavvicina i rossocrociati ma l’Italbasket c’è ed allunga nuovamente chiudendo il quarto sul 44-67.

    Gli ultimi dieci minuti sono una pura formalità, il tempo passa con Mladjan, Vogt e Atcho che provano a riportare sotto la squadra padrone di casa. La Svizzera arriva ad un -13 nell’ultimo minuto ma ormai è tardi ed i liberi di Vitali mettono la parola fine al match sul 65-80 consegnando così all’Italbasket il meritato pass per l’Europeo con il bottino di 3 vittorie ed una sconfitta.

     

    Svizzera - Italia
    Svizzera – Italia

    SVIZZERA – ITALIA 65-80 (15-28, 29-48, 44-67)

    Punti

    SVIZZERA: M. Mladjan 21, Kovac 14, Vogt 12, Atcho 8, D. Mladjan 7, Kazadi 2, Cotture 1

    ITALIA: Datome 24, Cinciarini 17, Cusin 11, Aradori 7, Cervi 6, A. Gentile 4, S. Gentile 4, L. Vitali 3, M. Vitali 3, Polonara 1

    Rimbalzi

    SVIZZERA: M. Mladjan 10, Vogt 6, Atcho 4, Cotture 4, Kazadi 3, Fridel 2, Kovac 2, Mafuta 2

    ITALIA: Cusin 8, Datome 7, Cervi 6, Cinciarini 4, Aradori 2, L. Vitali 2, M. Vitali 2, A. Gentile 1, Polonara 1

    Assist

    SVIZZERA: Kazadi 4, D. Mladjan 3, Herrmann 2, Kovac 1, Mafuta 1, Vogt 1

    ITALIA: Aradori 4, S. Gentile 3, A. Gentile 2, Datome 2, Cinciarini 1

  • Italbasket scatenata, distrutta la Svizzera nella seconda gara di qualificazione a Euro2015

    Italbasket scatenata, distrutta la Svizzera nella seconda gara di qualificazione a Euro2015

    L’Italbasket conquista la seconda vittoria nel girone di qualificazione ad Euro2015. Dopo il successo in rimonta e con fatica in Russia, è arrivata una vittoria piuttosto agevole, un 90-60 nonostante qualche momento di deconcentrazione, contro l’altra squadra che prima del match era capolista con gli azzurri ovvero la Svizzera.Italbasket

    Nel successo contro gli elvetici da segnalare un altra grande prestazione di Alessandro Gentile, autore di 17 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, la soglia dei 1000 punti in nazionale superata da Pietro Aradori, grazie ai 17 punti realizzati questa sera, un Gigi Datome con il 60% al tiro (3/5 da 2 e 3/5 da 3) ed un Achille Polonara in grande spolvero con 14 punti realizzati, senza dimenticare Cinciarini in doppia cifra ed un Cusin abile sotto canestro.

    I rossocrociati, che avevano alcune assenze pesanti come quelle di Brunner, Sefolosha e Capela, hanno provato ad aggrapparsi ai fratelli Mladjan autori di 31 punti in due, ma non è bastato per evitare un passivo di 30 lunghezze.
    Pronti via e la Svizzera, con un gioco da 3 punti di Dos Santos, trova il primo ed unico vantaggio della gara. Gli azzurri piazzano subito un parzialone di 13 a 0, con i canestri di Gentile, Datome, Cusin ed Aradori, interrotto da una tripla di Vogt che sarà però un fuoco di paglia perchè l’Italia continuerà a premere sull’acceleratore e con Cinciarini ed una tripla di Polonara chiuderà il primo quarto sul 22-8.

    Il secondo quarto è praticamente la fotocopia del primo con Alessandro Gentile che si accende, Polonara che continua a trovare canestri ed un Gigi Datome che dà spettacolo con una schiacciata ed un paio di assist per i tiri da 3 dei compagni. Per la Svizzera non c’è niente da fare ed al riposo lungo si va con l’Italia avanti per 44 a 23.

    Terzo quarto con gli ospiti che partono forte e con un parziale da 8-0 nei primi due minuti e si riportano sul -16. Il quarto si mantiene equilibrato con la Svizzera che rimane sullo stesso distacco sino al controparziale azzurro, guidato da un super Aradori, di 11-0 che permette all’Italia di portarsi sul 65-38 a due minuti dal termine della frazione. Il controparziale di 11-2 permetterà agli ospiti di vincere 24-23 il quarto che si chiuderà sul 67-47.

    Pianigiani non gradisce questi cali di concentrazione e la reazione si vede nell’ultimo quarto nel quale l’Italbasket riparte subito bene con un ottimo Cervi, la Svizzera risponde con Mladjan mantenendosi sempre intorno ai 20 punti di distacco. Nel finale di gara accelerazione degli azzurri che trovano la via del canestro con Polonara, un ottimo Cinciarini dalla lunetta e con Pietro Aradori sia da 3 che da 2 punti.
    Con questo successo è stato fatto un altro grande passo verso l’obiettivo primo posto nel girone e susseguente qualificazione, la prossima gara con la Russia potrebbe essere già quella giusta per festeggiare.
    ITALIA – SVIZZERA 90-60 (22-8, 44-23, 67-47)

    Punti

    ITALIA: Aradori 17, A. Gentile 17, Datome 15, Polonara 14, Cinciarini 10, Cervi 7, Cusin 6, S. Gentile 3, M. Vitali 1.

    SVIZZERA: D. Mladjan 18, M. Mladjan 13, Dos Santos 6, Savoy 6, Atcho 4, Matuta 3, Cotture 3, Vogt 3, Kazadi 2, Kovac 2.

    Rimbalzi

    ITALIA: Cusin 8, Cervi 6, A.Gentile 5, L. Vitali 4, Datome 3, Cinciarini 3, Aradori 3, Polonara 3, S. Gentile 2, Moraschini 1, M. Vitali 1.

    SVIZZERA: M. Mladjan 6, Cotture 5, Savoy 4, Dos Santos 4, Kazadi 2, D. Mladjan 2, Matuta 1, Kovac 1, Vogt 1, Atcho 1.

    Assist

    ITALIA: Cinciarini 6, Aradori 5, A. Gentile 5, Datome 3, L. Vitali 2, S. Gentile 1, Moraschini 1, Polonara 1.

    SVIZZERA: Savoy 3, Kazadi 1, D. Mladjan 1, Matuta 1, Dos Santos 1, Cotture 1.

  • Brasile 2014: Argentina a fatica ai quarti, ci pensa Di Maria

    Brasile 2014: Argentina a fatica ai quarti, ci pensa Di Maria

    Nel penultimo ottavo di finale di Brasile 2014, con un gol di Di Maria a due minuti dalla fine del secondo tempo supplementare, l’Argentina sconfigge 1-0 la Svizzera e approda ai quarti di finale dove affronterà il Belgio. La squadra di Hitzfeld tiene botta all’Argentina, ma un sontuoso Messi semina il panico nella difesa avversaria e serve l’assist per il gol del centrocampista del Real Madrid.

    E’ il momento dei giocatori importanti, decisivi, è il momento di quelli che da soli vincono le partite. La Svizzera tiene botta fino all’ultimo ma alla fine a passare è l’Argentina. Grazie a due grandi giocatori: il primo è Angel Di Maria, che trova al 118′ la rete decisiva, ma soprattutto grazie a Lionel Messi. La selecion però si dimostra solo e soltanto Messi dipendente; il resto sembrano comparse. Higuain non si vede per tutto il match, Di Maria va a sprazzi,Lavezzi quasi. La Svizzera fa il suo: Drmic si mangia l’impensabile ad inizio gara, Shaqiri da solo tiene a galla tutto il fronte offensivo, dietro si copre in maniera  ordinata. Solo una giocata di un grande campione poteva spostare l’equilibrio del match

    Argentina - Brasile 2014Al 12′ é Angel Di Maria a provare la sventagliata per Higuain che però manca l’appuntamento con il pallone. Al 22′ bello spunto di Leo Messi che supera due avversari, serve sulla corsa Gonzalo Higuain ma il passaggio non va a buon fine. Al 24′ sul pallone va Messi che mette in mezzo la palla, colpo di testa di Higuain ma la palla va alta. Al 27′ grande parata di Romero: tiro a botta sicura dall’area di rigore, ma il portiere ci mette il piedone e para. Al 28′ conclusione di Lichsteiner da fuori ma Romero para in due tempi. Al 29′ dal corner va di testa Garay ma non arriva in tempo all’appuntamento sulla sfera sull’uscita a vuoto di Benaglio. Al 34′ Mehmedi mette in mezzo su punizione ma Romero sventa con i pugni. Al 37′ occasione Svizzera: Shaqiri lo serve solo davanti al portiere, ma l’attaccante prova un tocco sotto che però diventa un passaggio per il portiere: clamoroso errore di Drmic. Al 39′ ennesima percussione centrale di Messi, nessuno lo ferma, palla a Di Maria che passa la sfera a Benaglio: tiro centrale e bloccato dal portiere.

    Al 50′ Romero la sta per combinare grossa: dalla punizione, palla passata a Romero che in 4 tempi para. Al 55′ bel cross di Rojo su cui Benaglio è bravo ad uscire con i pugni: sul rimpallo va Di Maria ma Rodriguez lo mura. Al 58′ diagonale di Rojo, Benaglio respinge la sfera. Al 62′ dalla fascia sinistra cross e Higuain di testa colpisce ma Benaglio mette in corner. Al 67′ controllo e sinistro di Messi, di un soffio alta sopra la traversa. Al 77′ tiro di sinistro di Messi e Benaglio blocca la palla sulla linea. Al 91′ punizione di Inler e Schar di testa la mette alta. Al 92′ bravissimo Benaglio in uscita su corner a togliere la palla dalla testa di Garay. Al 94′ Palacio di testa ma bravo Benaglio a bloccare la sfera. Al 108′ botta di Di Maria ma Benaglio respinge.Al 117′ Messi si fa metà campo da solo, serve sulla destra Di Maria che di sinistro fa gol: 1-0 Argentina. Al 120′ l’occasione capita a Dzemaili che di testa da un metro dalla porta la mette sul paolo e poi nel rimpallo la mette fuori.

    ARGENTINA-SVIZZERA: (0-0) 1-0

    Argentina (4-3-3): Romero; Zabaleta, Fernández, Garay, Rojo (105′ Basanta); Gago (106′ Biglia), Mascherano, Di María; Messi (c), Higuaín, Lavezzi (74′ Palacio).

    Svizzera (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Schär, Djourou, Rodríguez; Inler (c), Behrami; Shaqiri, Xhaka (65′ Fernandes), Mehmedi (114′ Dzemaili); Drmić (81′ Seferovic)

    AMMONITI: 35′ Xhaka; 73′ Fernandes; 89′ Rojo; 119′ Di Maria; 123′ Garay

  • Mondiali 2014: Gruppo E, Francia e Svizzera agli ottavi di finale

    Mondiali 2014: Gruppo E, Francia e Svizzera agli ottavi di finale

    Nessuna sorpresa nelle gare dell’ultima giornata del Gruppo E dei mondiali in Brasile, le due squadre favorite alla vigilia di quest’ultimo turno, ovvero Francia e Svizzera, non hanno deluso le aspettative qualificandosi agli ottavi di finale della manifestazione.

    L’Ecuador non è riuscito nell’impresa di battere la Francia, i transalpini hanno portato a casa uno 0-0 che gli garantisce il primo posto, nell’altra gara invece un super Shaqiri ha guidato i suoi al successo che è valso la promozione al turno successivo.

    Veniamo all’analisi della gara tra Ecuador e Francia. Il Ct dei sudamericani Rueda schiera un 4-4-2 rinunciando in avanti a Caceido ed affiancando Arroyo al bomber Enner Valencia. Deschamps invece effettua un mini turnover con Giroud e Valbuena in panchina con GriezmannSissoko ad affiancare Benzema in avanti.Ecu-Fra

    Il primo episodio importante ci sarebbe al 11° quando Sakho, su azione di corner per i suoi, colpisce con una gomitata Enner Valencia, l’arbitro però non vede niente e le due squadre mantengono la parità numerica. Nel primo tempo l’Ecuador, che ha l’obbligo di vincere fa troppo poco per spaventare gli avversari e così la Francia porta agevolmente lo 0-0 all’intervallo.

    Nella ripresa ci si aspetta un assalto dei sudamericani ma non è così, prima Griezmann colpisce il palo, anche grazie allo splendido riflesso del portiere Dominguez e al 50° arriva l’episodio che probabilmente spegne le speranze dell’Ecuador: Antonio Valencia va in contrasto ruvido con Digne, la pericolosità dell’intervento è accentuata dal fatto che il calciatore dello United scivola sul pallone, sarebbe forse da giallo ma l’arbitro estrae il rosso. La speranza qualificazione per l’Ecuador finisce qua con la Francia che ha più volte la chance di trovare il vantaggio e con i sudamericani che con l’orgoglio cercano nel finale di gara di cambiare il copione del match, ma non è così la gara si chiude sullo 0-0 con la Francia che va avanti vincendo il Gruppo E e conquistando l’ottavo di finale con la Nigeria.

    ECUADOR – FRANCIA 0-0

    ECUADOR (4-4-2): Dominguez; Paredes, Guagua, Erazo, W. Ayowi; A. Valencia, Noboa (89° Caicedo sv), Minda, Montero (63° Ibarra); Arroyo (82° Achilier sv), E. Valencia.

    Allenatore: Rueda.

    FRANCIA (4-3-3): Lloris; Sagna, Koscielny, Sakho (61° Varane), Digne; Pogba, Schneiderlin, Matuidi (67°  Giroud); Sissoko, Benzema, Griezmann (79° Remy).

    Allenatore: Deschamps.

    Arbitro: Doue.

    Ammonito: Erazo (E).

    Espulso: A. Valencia (E).

     

    Nell’altra gara l’Honduras cercava un successo per alimentare una minima speranza di qualificazione ed il Ct Suarez schierava il classico 4-4-2 con Bengtson e Costly coppia d’attacco. Hitzfield invece mandava in campo la sua Svizzera con il 4-2-3-1 scegliendo in avanti Drmic al posto di Seferovic. Partenza super degli elvetici che al 5° sono già in vantaggio grazie ad un gran tiro a giro di Shaqiri. Non arriva una forte reazione dell’Honduras anzi al 31° è doppietta per Shaqiri che ben imbeccato da Drmic fa 2-0, risultato con il quale si va al riposo.

    Xherdan Shaqiri e Gokhan Inler
    Xherdan Shaqiri e Gokhan Inler

    Nella ripresa l’Honduras pare più convinto e va diverse volte vicino al gol che avrebbe riaperto la gara, ma un pizzico di imprecisione, salvataggi all’ultimo momento degli svizzeri e qualche decisione arbitrale dubbia non cambiano il risultato. Al 71° Shaqiri ancora servito da Drmic segna la personale tripletta che chiude il match. L’Honduras prova fino alla fine a trovare un meritato gol che però non arriva, la gara si chiude sul 3-0 con la Svizzera che negli ottavi sfiderà l’Argentina.

    HONDURAS – SVIZZERA 0-3 (0-2) (5°, 31°, 71° Shaqiri)

    HONDURAS (4-4-2): Valladares; Figueroa, Bernardez, J.C.Garcìa, Beckeles; Claros, W. Palacios, Boniek (77° Najar), Espinoza (46° Chavez); Bengtson, Costly (40° J.Palacios).

    Allenatore: Suarez.

    SVIZZERA (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Djourou, Schaer, Rodriguez; Behrami, Inler; Shaqiri (87° Dzemaili), Xhaka (77° Lang), Mehmedi; Drmic (73° Seferovic)

    Allenatore: Hizfield.

    Arbitro: Pitana

    Ammonito: J. Palacios (H)

     

  • Mondiali 2014: Francia quasi qualificata, spera l’Honduras

    Mondiali 2014: Francia quasi qualificata, spera l’Honduras

    Nella seconda giornata del gruppo E dei Mondiali 2014 è ad un passo dalla qualificazione la Francia che strapazza la Svizzera per 5-2; nell’altro match l’Ecuador sconfigge 2-1 l’Honduras e la squadra di Rueda torna in corsa per gli ottavi di finale.

    Grande vittoria della Nazionale di Didier Deschamps che supera gli elvetici e va vicinissima alla qualificazione agli ottavi; ancora a segno Benzema.

    E’ stato un festival quello della Francia a Salvador con la truppa di Deschamps che mostra ancora una volta tutta la sua potenzialità offensiva contro una Svizzera, avversario più che temibile per la leadership del girone. Funziona veramente tutto per i transalpini nonostante i due cambi che portano Pogba e Griezmann in panchina all’inizio del match. Nella Svizzera manca il filtro a centrocampo e l’accoppiata Inler-Berhami questa volta non funziona visto i molteplici buchi lasciati dagli elvetici in fase difensiva. Ancora a segno Benzema che, rigore a parte, ha giocato un’altra partita fantastica e ora punta dritto alla lotta per la classifica marcatori dopo il terzo gol segnato ieri sera.

    Al 6′ è Karim Benzema che ha avuto la prima palla gol: appena fuori dall’area l’attaccante del Real Madrid ha provato il destro a giro mancando di pochissimo la porta. Al 17′ è passata in vantaggio la Francia: fantastico colpo di testa di Giroud che trova il giro giusto e manda in rete per il vantaggio. Un minuto dopo arriva il raddoppio dopo un pessimo passaggio di Behrami  che mette in azione Benzema, palla per Matuidi che  ha realizzato il 2-0. Al 29′ la Svizzera ha costruito una occasione: palla deviata male da Lloris, arriva Shaqiri ma la sua conclusione ha sfiorato il palo alla sinistra del portiere. Al 32′ Benzema ha sbagliato un calcio di rigore parato da Benaglio e sulla ribattuta c’è solo Cabaye ma il suo tentativo si è infranto contro la traversa. Al 40′ è arrivato il 3-0 Francia con un contropiede grazie a Giroud che ha preso il fondo e ha mandato sul secondo palo dove Valbuena, che era liberissimo, non può far altro che mettere il pallone in rete. Al 47′ è stato ancora Benzema a impensierire Benaglio con un tiro di sinistro ma il portiere  si è tuffato bene.

    La gioia dei francesi
    La gioia dei francesi

     

    Al 64′ è stato Lichsteiner ad avere una buona occasione mettendo in mezzo ma è andato a vuoto Debuchy, ha agganciato Mehmedi che ha sparato alto. Al 67′ è arrivato il 4-0 con la rete di Benzema che in girata ha superato Benaglio. Al 73′ è arrivata la cinquina: piattone destro di Sissoko il quale non ha lasciato scampo a Benaglio. Al 81′ ha segnato l’1-5 la Svizzera con Dzemaili che ha reso meno larga questa sconfitta con una punizione battuto alla perfezione. Al 87′ altra rete della Svizzera: ha segnato Xhaka dopo un buco lasciato da Koscielny.

    SVIZZERA-FRANCIA (0-3) 0-5

    SVIZZERA (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Djourou, Von Bergen (9′ Senderos), Rodriguez; Behrami (446′ Dzemaili), Inler; Shaqiri, Xhaka, Mehmedi; Seferovic (69′ Drmic)

    FRANCIA (4-3-3): Lloris; Debuchy, Varane, Sakho (66′ Koscielny), Evra; Sissoko, Cabaye, Matuidi; Valbuena (82′ Griezmann), Giroud (63′ Pogba), Benzema

    ARBITRO: Kupiers (Olanda)

    AMMONITI: Cabaye 88′

    Contro la Svizzera era andata in vantaggio con il solito Valencia, salvo poi farsi rimontare nei minuti di recupero, ieri sera prima è andata sotto e poi ha recuperato trovando i primi tre punti del Mondiale. L’Ecuador c’è soprattutto un grande Valencia; conquista la vittoria e ha raggiunto in classifica la Svizzera. Con l’Honduras è stata una gara aperta, equilibrata, giocata a viso aperto, anche se in alcune fasi spezzettata e , com’era lecito attendersi tra centro e sud-americani ricca di falli. Due allenatori colombiani e due approcci strategici diversi: alla fine il gioco della squadra di Rueda vince su quello fatto di lanci lunghi di Suarez.

    L’Ecuador ha iniziato il match con più intraprendenza, ma tutto sommato ha regnato l’equilibrio. La squadra di Rueda ha attaccato alternando le fasi di gioco su entrambe le fasce e con azioni corali; l’Honduras di Suarez ha risposto con la strategia dei calci lunghi per Costy e Bengston per creare imbarazzi ai due centrali di difesa sudamericani. Tra il 19′ e il 25′ Enner Valencia ha sprecato una buona occasione spedendo alto sopra la traversa e si è fatto intercettare l’assist che avrebbe spalancato la porta a Caicedo da Figueroa in un due contro due. Il primo guizzo vincente è arrivato alla mezzora: lancio lungo verso Costly. Guagua va di testa, crea un rimpallo e non riesce ad allontanare., ne approfitta cosi il numero 13 in maglia bianca che controlla e realizza l’1-0. Tre minuti dopo c’è Paredes a guidare la risposta sudamericana: in area arriva il suo cross teso che diventa l’assist per il gol di piattone di Enner Valencia.

    Enner Valencia
    Enner Valencia

     

    Il secondo tempo è meno divertente del primo. Occasioni prima per Bernandez, che spolvera il suo destro, da una parte e per Jefferson Montero, sempre veloce a sinistra. L‘Ecuador però sta meglio in campo, e soprattutto meriterebbe un rigore per scivolata di Figueroa su Caicedo che l’arbitro gli nega. Il vantaggio è rimandato di qualche minuto: punizione dal limite del sinistro di Ayovi, Valencia si è smarcato e ha completato la rimonta. La squadra di Suarez ha provato a buttarsi in avanti per cogliere il pareggio, sperando magari in un errore difensivo che però non è arrivato.

    HONDURAS-ECUADOR (1-1) 1-2

    Honduras (4-4-2): Valladares; Beckeles, Bernardez, Figueroa, Izaguirre (46′ Garcia); Claros, J.C.Garcia (82′ Garcia), Garrido (70′ Martinez), Espinoza; Bengtson, Costly

    Ecuador (4-4-2): Dominguez; Paredes, Erazo, Guagua, W. Ayovi; A. Valencia, Minda (83′ Gruezo), Noboa, Montero (91′ Achiller); Caicedo (82′ Mendez), E. Valencia.

    ARBITRO: Williams (Australia)

    AMMONITI: Bernandez; Bengston; Valencia A. Valencia E.; Montero

  • Pronostici Qualificazioni Mondiali, scommesse del 12 ottobre

    Pronostici Qualificazioni Mondiali, scommesse del 12 ottobre

    Pronostici Qualificazioni Mondiali. Siamo sempre qua, pronti a darvi dei consigli per le partite da scommettere riguardanti le partite delle varie Nazionali impegnate a conquistare punti utili per la Qualificazione al Mondiale brasiliano del 2014. Tutti i match si svolgeranno venerdì 12 ottobre. L’Italia andrà di scena in Armenia, ma sconsigliamo di giocarla, non perché sia una gara difficile per gli azzurri, ma per il semplice motivo che i nostri ragazzi non hanno mai entusiasmato contro le “squadrette“, rischiando spesso la brutta figura. Impegni casalinghi fin troppo semplici per Olanda e Inghilterra, che ospiteranno rispettivamente Andorra e San Marino, e una loro vittoria è quotata 1.01. I Campioni del Mondo e d’Europa della Spagna sono invece ospiti della Bielorussia.

    Ecco cosa scommettere:

    Sinisa Mihajlovic
    Mihajlovic, ct serbo, cerca la vittoria contro il Belgio © Srdjan Stevanovic/Getty Images

    Russia – Portogallo: Capello difficilmente sbaglia le partite importanti e questo è un match che esalterà la sua fame di vittorie. I portoghesi sono avversari ostici ma hanno da sempre il problema della punta che finalizzi il gioco. Punterei sull’1 fisso, avendo una bella quota (2.80), ma onde evitare sorprese, copriamoci con un doppio risultato. Pronostico: 1x. (1.44)

    Moldavia – Ucraina: i padroni di casa saranno la cenerentola del Gruppo H insieme al San Marino e non dovrebbero essere un grosso ostacolo per le altre squadre del girone. Per questo motivo scommetto su una vittoria degli ucraini che hanno già dimostrato in trasferta di poter bloccare l’Inghilterra (pareggiando 1-1). Pronostico: 2. (1.33)

    Svizzera – Norvegia: gli svizzeri guidano a punteggio pieno, in solitaria, il girone E dopo appena due giornate. Contro i norvegesi avranno la possibilità di continuare la marcia perfetta sostenuti dal pubblico di casa. Pronostico: 1. (1.72)

    Serbia – Belgio: scontro al vertice nel Gruppo A tra le due squadre che (insieme alla Croazia) guidano la classifica con 4 punti conquistati. Per i ragazzi di Mihajlovic una vittoria casalinga contro il Galles e un pareggio in trasferta contro la Scozia. Mentre per i belgi un ottimo pareggio in casa contro la Croazia e una vittoria sul campo gallese. Prevedo una gara combattuta, con i serbi leggermente favoriti. Anche qua, preferisco coprirmi e non rischiare la vittoria secca. Pronostico: 1x. (1.40)

    Grecia – Bosnia: comandano il Gruppo G con due vittorie su due a testa e chi vince questo scontro potrebbe dare il via ad una piccola fuga in classifica. Sulla carta sembrerebbe favorita la Grecia che giocherà con il pubblico amico, ma i bosniaci sono pronti a fare il colpaccio e personalmente rischierei questa puntata. Pronostico 2. (3.60)

    La schedina sui pronostici Qualificazioni Mondiali 2014
    (quote William Hill)

    Russia – Portogallo — 1x
    Moldavia – Ucraina — 2
    Svizzera – Norvegia — 1
    Serbia – Belgio — 1x
    Grecia – Bosnia — 2

    Puntate 10€ e la vincita potenziale è di circa 160€.

    Buona scommessa a tutti.

  • Calcioscommesse, Stefano Mauri dietro il tesoro svizzero?

    Calcioscommesse, Stefano Mauri dietro il tesoro svizzero?

    Ulteriori importanti sviluppi e nuovi scenari nell’inchiesta calcioscommesse che acquista, così, dimensioni internazionali estendendo i suoi confini fino alla Svizzera, dove sarebbe “conservata” una cospicua somma alimentata dai flussi di giocate e combine. La Procura di Berna, in tal senso, ha avviato accertamenti per individuare l’eventuale coinvolgimento della criminalità organizzata in tali operazioni transnazionali finalizzate al riciclaggio di tali somme depositate su diversi conti segreti elvetici. Inoltre, a rendere ulteriormente intricata la vicenda vi sarebbe il diretto coinvolgimento di un calciatore “importante”, così come definito dalle fonti investigative , che non sarebbe “nuovo” a coinvolgimenti di tal specie, essendo già indagato dalla Procura di Cremona con il reato di “associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva”. Il nome in questione, in un primo momento non era ancora stato reso noto in maniera ufficiale inducendo a formulare svariate ipotesi sull’identità del giocatore coinvolto ma, nella giornata di oggi, il “mister X” ha assunto finalmente un nome e cognome: Stefano Mauri, centrocampista della Lazio. 

    Stefano Mauri sarà interrogato Venerdì a Cremona | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Il calciatore biancoceleste, già arrestato a margine della seconda parte dell’ inchiesta condotta dalla Procura di Cremona – ma attualmente tornato regolarmente in campo – sarà ascoltato Venerdì  21 Settembre a Cremona dal gip Guido Salvini alla presenza del procuratore Roberto Di Martino, dopo che il calciatore ha richiesto uno slittamento dell’interrogatorio (fissato inizialmente per Giovedì, ndr) a causa del match di Europa League della Lazio, a Londra contro il Tottenham.

    L’importanza dell’interrogatorio di Mauri, dunque, diventa più che cruciale considerando che la stessa procura della capitale Svizzera ha già richiesto una rogatoria internazionale per acquisire gli atti dell’inchiesta italiana e far luce sugli eventuali (ed a questo punto più che probabili, ndr) contatti fra le due inchieste. Se tale ipotesi fosse confermata, dunque, potrebbe essere chiarito definitivamente il meccanismo a doppio canale che per lega l’Italia e la Svizzera: dal nostro Paese, infatti, partirebbero gli input connessi alla possibilità di combinare i risultati indirizzandoli su quanto scommesso, con la complicità di calciatori tanto corruttibili quanto indispensabile per garantire il “buon esito” delle operazioni, ed in Svizzera finirebbero, poi, i flussi di denaro, segregati in conti ad hoc e, poi, riciclati con la diretta partecipazione della criminalità organizzata.

    Nella specifica fattispecie che coinvolge il “giocatore importante tuttora in attività”, il conto svizzero – non cifrato – sarebbe stato intestato ai genitori di Stefano Mauri, in veste di “prestanome” ma conterrebbe proprio le ingenti somme (centomila euro, ndr) derivanti dall’ incasso di un bonifico a seguito delle combine. Il passo successivo, quello del “riciclaggio”, resta da accertare e, per tal motivo, si è resa necessaria la rogatoria e la richiesta di interrogatorio del calciatore, anche perchè la Procura di Cremona mira ad individuare ulteriori somme “sospette” nei conti correnti elvetici.

    Da Venerdì, dunque, dopo l’interrogatorio di Stefano Mauri, la sua posizione potrebbe ulteriormente essere aggravata, anche se il suo legale Matteo Melandri ha mostrato sdegno ed indignazione per le notizie circolate in questi giorni circa il suo assistito, precisando che “la nostra difesa è in fase di organizzazione” e che la convocazione in procura del suo assistito è soltanto in veste di “persona informata sui fatti”, in qualità di testimone per conto dell’autorità giudiziaria svizzera.

  • Granit Xhaka, sbaglia gol di proposito “Mi sento Albanese”

    Granit Xhaka, sbaglia gol di proposito “Mi sento Albanese”

    Una storia che ha dell’incredibile per chiunque ma probabilmente per Granit Xhaka, protagonista del fatto accaduto, neanche tanto: nella partita di Qualificazione ai Mondiali disputatasi nella serata di ieri tra Albania e Svizzera, vinta per 2-0 dagli elevetici, è infatti successo qualcosa di mai visto prima. Il giovane centrocampista della formazione di Hitzfield, di origini albanesi ma giocatore della Svizzera, si è infatti trovato nel bel mezzo di una scelta alquanto difficile. In un match particolarmente sentito per ovvie ragioni, il calciatore si è trovato a pochi metri da un goal sicuro ma, piuttosto di sentirsi fischiare nuovamente dai tifosi dell’Albania, i quali lo vedono come un traditore, ha malamente calciato la palla lasciandola finire fuori porta.

    “Svizzera-Albania 2-0. Una gara in cui ho provato tane emozioni, c’erano momenti della partita in cui non sapevo cosa fare e come comportarmi. Per voi forse io sono un traditore, ma in ogni caso mi sento del tutto albanese”.

    Granit Xhaka © Michael Steele/Getty Images

    Con queste poche righe il diciannovenne si è quindi sfogato sul proprio profilo facebook, facendo capire ad entrambe le tifoserie e a tutti i presenti che la sua è stata una scelta fatta di cuore e non di interesse. Sicuramente tutto questo però gli causerà altri casini: già stamattina infatti la stampa svizzera sottolineava la bruttissima prova di Granit Xhaka e soprattutto la sua non capacità di essere cinico nel momento giusto, visto anche che lo stesso trattamento dei tifosi avversari è stato riservato agli altri due albanesi Behrami e Shaqiri.

    Nonostante tutto il giocatore ha dimostrato di non aver messo da parte le proprie origini che, a quanto pare, valgono più di un goal con la maglia della Svizzera. Chissà come l’avrà presa il ct Hitzfield e tutti i tifosi elvetici: probabilmente ora, quando e se il giovane centrocampista tornerà in campo con la maglia svizzera, a fischiarlo saranno i suoi tifosi che si saranno sentiti traditi.

    IL VIDEO DELL’ERRORE Di GRANIT XHAKA

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  • Coppa Davis, Bolelli evita il cappotto. Fuori Federer e Raonic

    Coppa Davis, Bolelli evita il cappotto. Fuori Federer e Raonic

    Dopo la pesante eliminazione della nazionale azzurra, già fuori dopo il doppio sonoramente perso da Starace e Bracciali contro i più forti Berdych e Stepanek, il primo turno della Davis Cup edizione 2012 si conclude con l’uscita dal tabellone principale della Svizzera di Roger Federer e del Canada dell’astro nascente Milos Raonic.

    Mentre per la nazionale Canadese il compito non era sicuramente dei più semplici, sorprende il cappotto degli Stati Uniti rifilato alla Svizzera e per giunta in trasferta con un Federer assolutamente irriconoscibile.

    Doveva essere l’ago della bilancia decisivo per la Svizzera ma l’ex numero 1 non ha vinto nemmeno un match e nel suo primo singolare è stato letteralmente bombardato dagli Ace di John Isner. Un’altra sorpresa è rappresentata dalla vittoria dell’Austria in Russia mentre facili sono state le vittorie della Spagna (priva di Nadal), della Serbia (priva di Novak Djokovic) e della Croazia di Ivo Karlovic rispettivamente contro Kazakistan, Svezia e Giappone. La spedizione azzurra ad Ostrava si chiude mestamente con la vittoria di Simone Bolelli sul ceco Frantisek Cermak con il punteggio di 6-4 6-4, vittoria che evita alla nazionale guidata dal C.T. Corrado Barazzutti, un umiliante cappotto. Ad indirizzare in maniera decisiva l’incontro degli azzurri contro la Repubblica Ceca è stata la sconfitta patita, nel match d’esordio, da Andreas Seppi contro Radek Stepanek. Infatti, il C.T. ceco, avanti 2-0 dopo la prima giornata, invece di risparmiare Stepanek e Berdych per gli eventuali due singolari di domenica ha deciso in maniera molto saggia di schierarli ambedue nel doppio di sabato con il risultato di una comoda vittoria per tre set a zero sul duo italico composto da Starace e Bracciali. E’ la Francia l’ultimo team a strappare il pass per i quarti di finale. A spianare la strada ai “galletti”, l’assenza nel primo singolare della terza giornata del n.1 canadese Milos Raonic, sofferente a un ginocchio dopo il doppio perso nella giornata di sabato. Al suo posto Frank Dancevic nulla ha potuto contro Jo-Wilfried Tsonga che si è imposto con il punteggio di 6-4 6-4 6-1.

    Dal 6 all’8 aprile, nei quarti, la Spagna ospiterà l’Austria, la Repubblica Ceca giocherà in casa contro la Serbia, l’Argentina attenderà la Croazia e gli Stati Uniti torneranno in Europa in casa della Francia. Mentre per quanto riguarda l’Italia ci sarà da attendere il play off per la permanenza nel tabellone principale che si terrà nel mese di settembre.

  • Borini regala il pari agli azzurrini. Italia-Svizzera 1-1

    Borini regala il pari agli azzurrini. Italia-Svizzera 1-1

    Continua la crescita dell’Under 21 targata Ciro Ferrara. Gli azzurrini dopo un primo tempo sottotono contro un’ottima Svizzera crescono nella ripresa facendo intrevedere carattere e qualità.

    © Valerio Pennicino/Getty Images
    L’undici di Tami dimostra ancora una volta di esser una bella realtà, la Svizzera è squadra attenta e organizzata con tante ottime individualità. Il maggior controllo di palla porta gli elvetici a metter sotto assedio la porta di Pinsoglio trovando il gol con uno bello scambio tra Zuber e Drmic, lo stesso attaccante di origini croate dello Zurigo va vicino al raddoppio con una bella girata su assist di Kasami ma la conclusione va a stamparsi sul palo. Nell’intervallo Ciro Ferrara sveglia i suoi e nella ripresa si assiste ad un altra partita, gli azzurrini vanno vicini al pari con Soriano, Gabbiadini e Borini. Il neo attaccante del Parma a dieci dalla fine si inventa il pari con un tiro cross che si va ad infilare sotto l’incrocio dei pali. Nel finale potrebbe arrivare addirittura la vittoria ma Gabbiadini sbaglia da posizione favorevole. Ottima reazione degli azzurri che mantengono l’imbattibilità casalinga e fanno intravedere caratteristiche positive in vista delle qualificazione al prossimo europeo.