Tag: Sven Goran Eriksson

  • Sven-Göran Eriksson Rivela la Sua Battaglia contro il Cancro: Il Percorso dell’Ex Allenatore della Lazio

    Sven-Göran Eriksson Rivela la Sua Battaglia contro il Cancro: Il Percorso dell’Ex Allenatore della Lazio

    Sven-Göran Eriksson, l’ex allenatore storico della Lazio, ha rivelato in un’intervista alla radio svedese P1 di essere affetto da cancro. L’allenatore, leggenda del calcio, ha condiviso la notizia dopo un evento che ha cambiato la sua vita.

    Eriksson, all’età di 75 anni, ha raccontato come ha scoperto la sua malattia in circostanze scioccanti. “Durante una corsa di cinque chilometri, sono collassato improvvisamente”, ha detto. Un esame medico successivo ha rivelato non solo un recente ictus ma anche la presenza di un tumore. “Nel migliore dei casi, mi resta un anno di vita, ma potrebbe essere anche meno”, ha aggiunto con tristezza.

    Con una carriera gloriosa alle spalle, inclusa la vittoria dello scudetto con la Lazio, Eriksson affronta ora la sfida più dura della sua vita. Il mondo del calcio si stringe attorno a lui in questo momento difficile.

  • Costa d’Avorio, vittoria inutile sulla Corea. Drogba e compagni salutano il Mondiale

    Costa d’Avorio, vittoria inutile sulla Corea. Drogba e compagni salutano il Mondiale

    Un’altra squadra africana viene eliminata dal Mondiale: alla Costa d’Avorio infatti non basta la vittoria per 3-0 sulla Corea del Nord per il passaggio del turno agli ottavi di finale (il Portogallo nell’altro match ha conquistato il punto che serviva) e saluta il torneo dopo le “sorelle” Sudafrica, Nigeria, Algeria e Camerun con il Ghana rimasto l’unico superstite della spedizione africana al Mondiale.

    Gli Elefanti, guidati dal bomber Didier Drogba, fanno un sol boccone dei poveri asiatici che chiudono il Mondiale nel peggiore dei modo dopo l’ottimo esordio contro il Brasile. Le reti che tagliano le gambe agli avversari arrivano nel giro di soli 20 minuti dal centrocampista del Barcellona Yaya Tourè, piatto di precisione, e da Romaric che ribatte in rete una ribattuta della traversa su un tiro di Drogba. Alla squadra di Eriksson servirebbe un 9-0 e sperare nel gol del Brasile sui lusitani per qualificarsi agli ottavi, impresa che con il passare dei minuti si fa sempre più difficile. In chiusura di primo tempo prima Keita e poi Gervinho vanno vicini al poker, poi nella ripresa l’assedio che costringe gli africani qualche pericolo di troppo in contropiede. Il 3-0 arriva a 8 minuti dal termine con l’attaccante del Chelsea Kalou e non bastano i 28 tiri verso lo specchio della porta avversaria degli ivoriani per arrotondare il risultato che comunque non sarebbe servito a niente perchè il Portogallo nel frattempo era riuscito contro la Selecao a guadagnare il punto che serviva.

    Onore e merito va alla Costa d’Avorio per essere stata, insieme al Ghana, la squadra africana migliore del Mondiale. Drogba e compagni, inseriti nel “Gruppo di ferro”, hanno saputo giocarsela alla pari con le altre mettendo in difficoltà il Portogallo nella prima partita del girone; la Corea invece termina la propria avventura, dall’ultima apparizione nel ’78, come peggior squadra del Mondiale per essere stata la peggiore difesa che è sembrata più una gruviera ma con la consolazione di aver segnato un gol, che per loro vuol dire tanto, al Brasile 5 volte campione del Mondo.

    Il tabellino
    COREA DEL NORD – COSTA D’AVORIO 0-3
    14′ Y. Tourè, 20′ Romaric, 81′ Kalou
    COREA DEL NORD (5-4-1): Ri Myong Guk; Cha Jong Hyok, Pak Chol Jin, Pak Nam Chol, Pak Nam Chol Il, Mun In Guk (67′ Choe Hyok); Ri Jun Il, Ju Yun Nam, An Yong Hak, Hong Yong Jo; Jong Tae Se.
    A disposizione: Gil, Won, Chol, Ri Kwang Chon, Kim, Jun, Myong, S. Hyok, C. Hyok, K. Chol.
    Ct: Kim Jong Hun.
    COSTA D’AVORIO (4-4-2): Barry; Eboue, K. Tourè, Zokora, Boka; Keita (64′ Dindane), Y. Tourè, Tiotè, Romaric (79′ Doumbia); Gervinho (64′ Kalou), Drogba.
    A disposizione: Zogbo, Yeboah, Angoua, Tienè, Gohouri, Bamba, Gosso, Demel, Kone, Kalou, Dindane.
    Ct: Eriksson.
    Arbitro: Undiano (Spagna)
    Ammoniti: nessuno
    Espulsi: nessuno

  • Mondiali 2010: Il pari senza emozioni tra Portogallo e Costa d’Avorio fa felice solo il Brasile

    Nel primo match del Gruppo G, il famoso “girone della morte” pari senza grandi emozioni tra le formazioni di Portogallo e Costa d’Avorio che si annullano a vicenda e lasciano al Brasile campo libero per la testa della classifica se stasera, secondo pronostico, batterà la Corea del Nord, vittima sacrificale designata del raggruppamento secondo molti addetti ai lavori.

    L’attesissima sfida dunque termina con un nulla di fatto, le 2 squadre quasi “giochicchiano” senza volersi fare del male, la tecnica portoghese si deve scontrare con la fisicità degli ivoriani. Ne esce quindi solo una misera azione pericolosa in 45 minuti, con un gran un tiro di Ronaldo che si stampa contro il palo. L’azione è veramente roba da stropicciarsi gli occhi, con il solito movimento del giocatore lusitano: dribbling, contro dribbling e siluro che il portierone africano Barry osserva senza nemmeno accennare la parata, ma troppo poco per mettere davanti la testa nella corsa alla qualificazione. Il resto, purtroppo per lo spettacolo che era stato annunciato nel pre-partita, è una specie di meeting di atletica in cui di calcio c’è solo il pallone: si vedono solo atleti che si impegnano nella corsa ma senza costruire un minimo di gioco. Un pò più intraprendente, ed è quasi paradossale, lo è la Costa d’Avorio, ma l’azione degli africani, liscia fino alla trequarti, si frena bruscamente di fronte agli evidenti limiti offensivi vicino all’area di rigore a causa dell’assenza dell’ariete Drogba. In poche parole tutto bene fino ai 25 metri, lì dove l’assenza dell’attaccante del Chelsea, in panchina dopo l’infortunio al gomito che quasi lo estrometteva dal disputare la competizione, si fa sentire parecchio.
    Nella ripresa la musica non cambia e le occasioni da gol, quindi, restano un’ipotesi molto vaga. Il Portogallo, già in difficoltà nella costruzione della manovra per il pressing forsennato della Costa d’Avorio, che a livello fisico non accusa neanche un minimo di fatica, “perde” pure per strada Cristiano Ronaldo che entra in un sonno lungo tutta la durata del secondo tempo, 45 minuti di black out che lo fanno sparire lentamente dal match (solo una punizione alta a 10 minuti circa dalla fine). Eriksson, da parte sua, comincia a prendere in considerazione la possibilità di vincere e decide, quindi, di giocarsi la carta Drogba al 21esimo del secondo tempo per dare una mano in attacco a Gervinho e provare a dare un senso al pomeriggio sudafricano dei suoi giocatori provando a prendersi tutta la posta in palio.
    I cambi, però, non producono molto e il pareggio (anche se il finale arrembante degli ivoriani mette i brividi ai portoghesi) arriva a destinazione. Sta di fatto che, com’era prevedibile, Costa d’Avorio e Portogallo dovranno ora guadagnarsi la qualificazione contro Brasile e Corea del Nord. La differenza tra le 2 squadre la faranno, come logico, dunque, i gol fatti ai malcapitati coreani, dando per scontate le vittorie del Brasile. Imprese contro la Seleçao infatti, alla luce di quanto si è visto oggi, non sono obiettivamente preventivabili. Ma nel calcio potrebbe sempre scapparci la sorpresa: in fondo domani è un altro giorno…

    IL TABELLINO
    COSTA D’AVORIO-PORTOGALLO 0-0
    Costa d’Avorio (4-3-3):
    Barry; Demel, K. Toure, Zokora, Tiene; Eboué (43′ st Romaric), Y. Toure, Tiote; Gervinho (36′ st Keita), Dindane, Kalou (21′ st Drogba). A disp.: Zogbo, Yeboah, Angoua, Boka, Gohouri, Doumbia, Gosso, Koné, Bamba. All: Eriksson
    Portogallo (4-3-3): Eduardo; Paulo Ferreira, B. Alves, Carvalho, Coentrao; Deco (17′ st Tiago), Mendes, Meireles (40′ st Amorim); Ronaldo, Liedson, Danny (11′ st Simao). A disp.: Beto, Fernandes, Rolando, Duda, Miguel, Miguel Veloso, Pepe, Almida, Ricardo Costa. All.: Queiroz
    Arbitro: Larrionda (URU)
    Ammoniti: Zokora, Demel (CA), C. Ronaldo (P)
    Espulsi: nessuno

  • Mondiali 2010: Portogallo – Costa d’Avorio apre il “girone della morte”

    E’ sicuramente il girone mondiale più interessante e difficile: stiamo parlando del Gruppo G che include il super Brasile di Dunga, il Portogallo di Cristiano Ronaldo, la Costa d’Avorio di Didier Drogba e la povera e malcapitata Corea del Nord che avrà veramente da sudare le proverbiali 7 camicie per quantomeno limitare i danni contro le altre 3 super potenze mondiali!

    Alle ore 16.00 il tanto atteso via al girone con il match tra Portogallo e Costa d’Avorio, teoricamente una sfida che dovrebbe darci il nome della seconda forza dietro al Brasile, impegnato alle 20:30 contro la “Cenerentola” Corea del Nord.
    Per quanto riguarda gli africani c’è il recupero lampo per Didier Drogba che, operato all’avambraccio destro solo 10 giorni fa in Svizzera, potrà essere a disposizione di mister Sven Goran Eriksson grazie ad una speciale protezione, dichiarata regolamentare dalla Fifa:

    • L’arbitro ha dato l’OK al sostegno che il giocatore utilizzerà per giocare, la struttura è stata visionata anche da una delegazione portoghese se Drogba dovesse scendere in campo“.

    Queste le parole del portavoce Nicolas Maingot.

    A Port Elizabeth comunque Drogba non dovrebbe esserci, il dubbio, in teoria, è quasi inesistente. Ma Aruna Dindane garantisce:

    • Didier non vince le partite da solo. Lui è un buon giocatore all’interno del gruppo. È infortunato, ma la squadra è qui e può giocarsela. Ovviamente perdiamo qualcosa senza di lui, perdiamo l’uomo che può segnare in qualunque momento. Adesso dovremo contare su altri giocatori in grado di segnare, come Doumbia, e, come ho già detto, proveremo a iniziare la competizione nel miglior modo possible“.

    Sul fronte portoghese a parlare è stato il C.T. Carlos Queiroz:

    • “Non si può più sbagliare, siamo carichi e fiduciosi. Bisogna partire con il piede giusto, vincere da subito. Ma lo ripeto, in un Mondiale non si può sbagliare nulla. Se giocherà Didier Drogba? Non dovete chiederlo a me. Non solo io il medico della Costa d’Avorio e quindi è meglio che mi concentri soltanto sulla mia squadra. Ma sono nel calcio da trent’anni e so che può succedere di tutto“.

    Deco, dal canto suo, è onesto:

    • Conosco Drogba benissimo, abbiamo giocato insieme e posso garantirvi che spero che possa giocare. Darebbe qualcosa in più alla partita“.

    Lusitani che punteranno forte sul loro asso Cristiano Ronaldo, ancor di più dopo il forfait di Nani (anche se incombe l’ombra del doping su di lui) e che si sente pronto per la grande rassegna intercontinentale:

    • I gol arriveranno, arriveranno come sempre. Non sono preoccupato, continuerò a lavorare nello stesso modo, come ho fatto lungo tutta la mia carriera“.

    E intanto provengono ultime notizie dal ritiro degli ivoriani. Sembra che ci sia qualche speranza di vedere Drogba in campo!
    Il capitano degli “Elefanti” deciderà solo all’ultimo con il C.T. Eriksson.

    COSTA D’AVORIO-PORTOGALLO

    Costa d’Avorio (4-2-3-1): Barry; Bamba, K. Toure’, Zokora, Eboue’; Y. Toure’, Fae’; Gervinho, Kalou, Tiote’; Keita’. Allenatore: Eriksson.
    Portogallo (4-2-3-1): Eduardo; Miguel, Carvalho, Alves, Coentrao; Meireles, Mendes; Ronaldo, Deco, Danny; Liedson. Allenatore: Queiroz.
    Arbitro: Larrionda (Uru)

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  • La Costa D’Avorio supera il Giappone ma perde Drogba. Sospetta frattura

    La Costa D’Avorio supera il Giappone ma perde Drogba. Sospetta frattura

    Nell’incessante altalena di amichevole di preparazione all’ormai imminente mondiale vedeva di scena oggi all’ora di pranzo la Costa d’Avorio di Sven Goran Eriksson sfidare il Giappone. Gli ivoriani con un gol per tempo hanno chiuso la pratica nipponica ma una grossa tegola rompe l’armonia del gruppo.

    Didier Drogba, giocatore simbolo della Costa D’avorio, dopo aver segnato il gol del vantaggio è stato costretto ad abbandonare il campo per un infortunio al gomito. Non ci sono ancora notizie ufficiali ma le indiscrezioni non lasciano presagire un lieto fine, si parla di sospetta frattura dell’ulna e la consegunte rinuncia alla rassegna mondiale.

    “Sappiamo che si tratta di un guaio al gomito – ha detto Sven-Goran Eriksson – ma non sappiamo ancora se si tratti di qualcosa di grave. Ora andiamo tutti all’ospedale e a vedere di che si tratta. Avremo una risposta sicuramente prima di sera. Siamo tutti preoccupati: Didier è il nostro capitano, e uno dei migliori attaccanti del mondo”.

    Momenti di apprensione per gli ivoriani, inseriti nel gruppo G con Brasile, Corea del Nord e Portogallo. E già si parla di possibili sostituti con Bakarì Konè in vantaggio su Lacina Traoré.

    Le immagini dell’infortunio a Didier Drogba
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  • Sud Africa 2010: i 23 della Costa d’Avorio. La stella è Drogba, out Bakari Konè

    Sud Africa 2010: i 23 della Costa d’Avorio. La stella è Drogba, out Bakari Konè

    Il Brasile d’Africa si prepara alla Mondiale sotto la sapiente guida del nuovo ct Sven Goran Eirksson con il chiaro intento di esprimere finalmente tutto il suo valore e cercare di arrivare fino alla fine della competizione. La Costa d’Avorio, infatti, è considerata una delle squadre con maggiori potenzialità mai espresse fino in fondo.

    Tra i 23 pronti per il Sud Africa non ci sono grandi colpi di scena con l’unica defezione di Bakari Konè. Tanta qualità e una prima punta di livello mondiale. Gli ivoriano sperano infatti nello stato di grazia di Didier Drogba per superare il difficile girone di qualificazione che li vedrà impegnati con il Brasile, Portogallo e Corea del Nord.

    Ecco i 23 della Costa d’Avorio:
    Portieri : Boubacar Barry (Lokeren), Aristides Zogbo (Maccabi Netanya), Daniel Yeboah (ASEC Abidjan).

    Difensori : Souleymane Bamba (Hibernian), Arthur Boka (Stoccarda), Benjamin Brou Angoua (Valenciennes), Guy Demel (Amburgo), Emmanuel Eboué (Arsenal), Steve Gohouri (Wigan), Siaka Tiene (Valenciennes), Kolo Touré (Manchester City)

    Centrocampisti : Jean-Jacques Gosso (Monaco), Abdelkader Keita (Galatasaray), Emmanuel Kone (International Curtea Arges), Gervinho (Lille), Romaric (Siviglia), Cheik Ismael Tiote (Twente), Yaya Touré (Barcellona), Didier Zokora (Siviglia).

    Attaccanti :
    Aruna Dindane (Lens), Seydou Doumbia (CSKA Mosca), Didier Drogba (Chelsea), Salomon Kalou (Chelsea).

  • Sud Africa 2010: Costa d’avorio, Drogba punta di diamante degli “Elefanti”

    Sven Goran Eriksson ha pre-convocato 30 giocatori.
    Oviamente la maggior parte provengono dalla Premier League, campionato in cui gli Ivoriani abbondano.
    Didier Drogba sarà la punta di diamante a cui il tecnico svedese chiederà di fare il “miracolo” visto il difficilissimo girone a cui prenderà parte: Brasile e Portogallo sono avversarie temibilissime.

    I convocati di Sven Goran Eriksson

    Portieri: Bary Boubacar ‘Copa’ (Lokeren), Vincent Angban (Mimosas), Daniel Yeboah (Mimosas), Aristide Zogbo (Maccabi Netanya)
    Difensori: Souleymane Bamba (Hibernian), Arthur Boka (Stoccarda), Emmanuel Eboue (Arsenal), Abdoulaye Meite (West Bromwich Albion), Siaka Tiene (Valenciennes), Kolo Toure (Manchester City), Steve Gohouri (Wigan Athletic), Benjamin Brou Angoua (Valenciennes), Guy Demel (Amburgo)
    Centrocampisti: Emerse Faa (Nizza), Romaric (Siviglia), Ismael Tiote(Twente), Yaya Toure (Barcellona), Gilles Yap (Young Boys), Didier Zokora (Siviglia), Kanga Akale (Lens), Jean-Jacques Gosso (Monaco), Emmanuel Kone (International Curtea de Arges)
    Attaccanti: Aruna Dindane (Portsmouth), Seydou Doumbia (Young Boys), Didier Drogba (Chelsea), Salomon Kalou (Chelsea), Kader Keita (Galatasaray), Bakari Kone (Olympique Marsiglia), Gervinho (Lille), Traore’ Lassina (Cluj).

  • Costa d’Avorio: sarà Eriksson a guidare le Aquile in Sud Africa

    Sarà Sven Goran Eriksson a guidare la Costa d’Avorio al Mondiale in Sud Africa. A darne l’annuncio è il quotidiano svedese Stoccolma Expressen, l’accordo ancora non ufficiale prevederebbe un accordo trimestrale per un compenso netto di 500 mila euro. Le Aquile Verdi di Didier Drogba sono inserite nel ‘tremendo’ Gruppo G con Brasile, Portogallo e Corea del Nord. Terza esperienza in una nazionale per lo svedese dopo Inghilterra e Messico

  • IFFHS: Ferguson è il miglior allenatore degli ultimi 15 anni

    La Federazione internazionale di storia e statistica del calcio (IFFHS) ha stabilito attraverso una ricerca, tenendo conto di risultati conseguiti e piazzamenti negli ultimi 15 anni che il migliore allenatore è Sir Alex Ferguson con 87 punti alle sue spalle si è piazzato l’unico italiano della top ten Marcello Lippi a pari merito con il tecnico dell’Arsenal Arsene Wenger (58 punti). In quinta posizione c’è il tecnico dell’Inter Jose Mourinho, tra i magnifici dieci ci sono anche vecchie conoscenze italiane come Sven Goran Eriksson e Frank Rijkaard.

    Scorrendo la classifica oltre le prime dieci posizioni troviamo l’ex tecnico rossonero Carlo Ancelotti in 15° posizione, seguito da Fabio Capello. Più in dietro compaiono anche Giovanni Trapattoni (32°), Gianluca Vialli (44°), Dino Zoff e Roberto Mancini (65/esimi), Roberto Donadoni (112°), Alberto Malesani e Cesare Maldini (120/esimi).

    La Top Ten:

    1. Alex Ferguson (Scozia) 87
    2. Marcello Lippi (Italia) 58, Arsene Wenger (Francia) 58
    4. Guus Hiddink (Olanda) 51
    5. Josè Mourinho (Portogallo) 48
    6. Ottmar Hitzfeld (Germania) 43
    7. Marcelo Bielsa (Argentina) 41, Sven Goran Eriksson (Svezia) 41
    9. Luiz Felipe Scolari (Brasile) 38
    10. Frank Rijkaard (Olanda) 34

  • Lazio vs Pandev: continua la farsa. Il giudice cambia la delibera e il testimone viene reintegrato

    Chi auspicava più chiarezza e serietà dalla Lega Calcio nata dalle ceneri di Calciopoli rimarrà ancora una volta deluso. Il contenzioso tra il macedone Goran Pandev e la Lazio subisce l’ennesimo colpo di scena facendo innescare sempre più nell’opinione pubblica l’ipotesi di complotto atto a favorir il presidente Lotito.

    Il Processo sportivo dopo tantissimi colpi di scena e fasi di stallo sembrava avesse raggiunto finalmente la fase di giudizio con la decisione di procedere d’urgenza e ascoltare tutti i testimoni nella data del 21 dicembre per arrivare al più presto ad una soluzione del contenzioso. Il Presidente giudice anziano Andrea Giacchetti in tal senso aveva rigettato la ricusazione di parte laziale sulla leggittimità a procedere del presidente del collegio arbitrale Mario Fezzi. Oggi però lo stesso Giacchetti è ritornato su suoi passi dicendo di volersi astenersi dalla decisione e quindi si dovrà rivedere quanto deciso nei giorni scorsi. Questo cambio d’opinione modifica ancora una volta le carte in tavola facendo allungare l’iter processuale.

    Per il momento comunque l’udienza del 21 dicembre resta confermata e in tale data tra i testimoni di Goran Pandev dovrà deporre Fabio Firmani, misteriosamente reintegrato dopo mesi da separato in casa e osannato nel dopo partita contro il Genoa dal tecnico Ballardini apostrofandolo come motivatore e trascinatore della Lazio.