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  • MIR-AVIGLIOSO! Il pilota Suzuki vince il mondiale in MotoGp

    MIR-AVIGLIOSO! Il pilota Suzuki vince il mondiale in MotoGp

    Il Mondiale 2020, orfano di Marc Marquez assente per un infortunio subito nella prima gara, vede sempre trionfare la Spagna, al termine del Gp della Comunità Valenciana, Joan Mir con la sua Suzuki si è laureato matematicamente Campione del Mondo nella categoria MotoGp.

    Il 23enne spagnolo nativo di Palma di Maiorca, campione in Moto3 con la Honda nel 2017, dopo aver ottenuto solo un 6° posto nell’unica stagione di Moto2, è passato nel 2019 nella massima serie alla guida di una Suzuki con risultati, anche a causa di un infortunio che l’ha tenuto fuori tre gare, non certo brillantissimi: 12° nel mondiale con un 5° posto come miglior posizione.

    Nel mondiale 2020 ha fatto della costanza di risultati il suo punto di forza ed è cresciuto insieme alla Suzuki che ha fatto enormi progressi.

    Partito malissimo con un ritiro ed un quinto posto nelle due gare di Jerez, vinte entrambe dal francese Quartanaro, Mir si è ritirato anche a Brno e si è ritrovato con 48 punti di distacco dalla testa dopo sole 3 gare.

    Le due gare in Austria e le due di Misano hanno visto il pilota Suzuki ottenere tre podi, due secondi ed un terzo posto nello specifico, ed un quarto posto.

    Con quei risultati Mir si è portato al 4° posto della classifica con soli 4 punti di distacco da Dovizioso che era divenuto leader.

    Il secondo posto a Barcellona seguito da un 11° a Le Mans avevano portato il distacco di Mir a 10 punti dal primo posto in quel momento detenuto dal pilota Yamaha Quartararo che sembrava in leggera ripresa dopo un periodo non proprio brillantissimo.

    Ad Aragon è arrivata la svolta, Quartararo è andato in crisi ottenendo solo un 8° posto, Mir invece ha piazzato due terzi posti che gli sono valsi sorpasso ed allungo a +14.

    A questo punto a Joan Mir mancava solo la vittoria per rendere la stagione perfetta e nella prima gara di Valencia è arrivato quel successo, una doppietta Suzuki con il secondo posto di Rins, tanto desiderato.

    Una vittoria che in sostanza ha messo quasi definitivamente il sigillo sul titolo per il giovane spagnolo.

    Oggi è arrivata anche la matematica, a Mir è bastato conquistare un 7° posto sulla pista di Valencia per metter in bacheca il suo primo mondiale MotoGp e regalare alla Suzuki il titolo nella classe regina che mancava dal 2000 quando ancora si correva con le 500 e a vincere fu Kenny Roberts Jr.

  • Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Primi test Superbike a Phillip Island verso il Mondiale 2012

    Sono partiti oggi sul circuito di Phillip Island in Australia i primi veri test pre-stagionali della Superbike che hanno dato il via alla stagione 2012. Il circuito australiano sta ospitando per una tre giorni di prove che dureranno da oggi fino a mercoledi le nuove derivate di serie, quelle che prenderanno parte al prossimo mondiale, in un test svoltosi in forma privata e al quale stanno partecipando solo alcuni dei team e dei piloti impegnati al campionato del mondo.

    Questi test daranno ai piloti la possibilità di provare le nuove moto, che da quest’anno saranno 1200 cc (1198 per la precisione) e che da regolamento peseranno 6 kg in più rispetto alle precedenti. All’appello è presente Carlos Checa, campione del mondo in carica che ha deciso di prolungare il suo rapporto con la squadra che gli ha consentito di coronare questo sogno, il team Ducati Althea Racing, che, pur essendo team satellite, gode dell’appoggio del team ufficiale, che ha deciso da due anni a questa parte di ritirare la propria candidatura al mondiale. Lo spagnolo, che ha già conquistato le prime prove della mattina facendo segnare il miglior tempo, nonostante sia campione in carica sfoggerà anche quest’anno sulla sua carena il numero 7, restando fedele al suo portafortuna. Il pilota Ducati potrà contare sull’aiuto di un’altro campione del mondo, Davide Giugliano, proveniente dalla classe Superstock 1000 e che comporrà un duo tutto italiano conla moto di Borgo Panigale.

    Sarà impegnato al test anche Max Biaggi, sempre in sella alla sua Aprilia RSV4 che proprio da quest’anno ha cambiato parte del suo organigramma per rimpiazzare i membri dello staff partenti lo scorso fine anno. Il campione del mondo 2010 è chiamato a riscattare un’annata abbastanza deludente e non priva di problemi anche fisici che per gran parte della stagione hanno condizionato il suo cammino verso la riconferma al titolo iridato. Al suo fianco ci sarà Eugene Laverty, proveniente da una stagione molto promettente in Yamaha come compagno di Marco Melandri. Come si sa il team giapponese quest’anno non prenderà parte (almeno in forma ufficiale) al campionato del mondo a causa della crisi economica che ha colpito il paese, preferendo cosi concentrare i suoi sforzi solo nel campionato MotoGP.

    Per questi motivi Macio è emigrato in casa BMW nel team ufficiale Motorrad Motorsport. Il pilota ravennate dopo aver fatto benissimo in sella alla R1 al suo primo anno nelle derivate di serie chiudendo in seconda posizione, cerca l’anno della consacrazione e le premesse per migliorare il piazzamento della passata stagione ci sono tutte visto gli ottimi risultati ottenuti nei pre-test invernali. Assieme a lui ci sarà Leon Haslam, che in BMW ha già corso lo scorso anno ed anche lui è pronto al salto di qualità dopo una stagione di alti e bassi che non gli ha permesso di esprimersi al meglio. I risultati di fine stagione perà hanno dato fiducia al team che si aspetta grandi cose dalla coppia. Tutto confermato anche nel team clienti che sarà composto dal promettente Ayrton Badovini e dal più esperto Michel Fabrizio.

    Squadra completata anche per la Suzuki che schiererà il rientrante John Hopkins, che dovrà dimostrarsi recuperato dopo l’amputazione della seconda e terza falange della mano destra, e Leon Camier, ex compagno di team di Max Biaggi e che ottime cose aveva fatto vedere lo scorso anno in sella alla moto italiana. Completa l’elenco delle moto ufficiali la Kawasaki. La verdona ha confermato anche quest’anno Tom Sykes e Joan Lascorz, mentre per il team clienti ci sarà David Salom, fratello di Luis Salom impegnato nel motomdiale nella classe Moto3, ex125, con il team Pedercini.
    Assente la Honda CBR di Jonny Rea e Hiroshi Aoyama. Il team  ha già fatto comparsa nei test sempre a Phillip Island dal 16 al 18 gennaio, e salterà questi attuali. Per rivederlo in pista bisognerà aspettare i test del 21 febbraio prossimo.

    Doverosa citazione anche per Noriyuki Haga, che dopo una vita passata in Superbike è stato costretto a scendere di categoria perchè non confermato dal team Pata con cui ha corso lo scorso anno. Il team della nota marca di patatine ha deciso di puntare su Lorenzo “Zorro” Zanetti, scaricando di fatto NitroNori che andrà a correre con la Yamaha del team Swan nel campionato BSB.

  • La Suzuki lascia la MotoGP. Rientro nel 2014?

    La Suzuki lascia la MotoGP. Rientro nel 2014?

    La notizia era nell’aria già da parecchi giorni, ma si sperava nella possibilità di vederla anche l’anno prossimo, e invece è arrivata l’ufficialità dell’abbandono anche da parte della Suzuki, una delle più gloriose case giapponesi che, ricordiamo, vanta l’ultimo titolo iridato nel 2000 con Kenny Roberts. Un vero peccato considerando le buone prestazioni negli ultimi GP della stagione con Alvaro Bautista e nelle sessioni di test a Valencia con Randy De Puniet in sella alla nuova moto 1000.

    Randy De Puniet | © Mirco Lazzari/Getty Images

    La Suzuki è l’ultima delle tante vittime illustri che la crisi economica sta colpendo, soprattutto nel mondo delle due ruote. Sicuramente non prenderà parte alle gare di MotoGP nei prossimi due anni,nel 2012 e nel 2013, sperando poi di portare una moto che possa competere ai massimi livelli nel 2014.
    Negli ultimi tempi è’ toccato sempre in MotoGP alla Kewasaki, che ha lasciato già da qualche anno preferendo concentrarsi sulla Superbike, mentre sempre nel mondo delle derivate di serie è toccato alla Ducati, che quest’anno è riuscita comunque a portare a casa il titolo iridato con una moto clienti, e alla Yamaha proprio alla fine di questa stagione, ma ancora non si hanno notizie ufficiali riguardo le intenzioni del team di schierare un team privato.

    In una nota del team si legge che “Suzuki ha deciso di sospendere temporaneamente la partecipazione alla MotoGP dal 2012, sospensione necessaria per far fronte alle difficoltà causate dalla recessione economica, dalla svalutazione dello Yen e dai ripetuti disastri naturali. Suzuki continuerà l’attività nel motocross e nelle derivate di serie, cercando di sviluppare una moto competitiva da portare in pista nel 2014“.

    La griglia di partenza della classe regina vede ridursi cosi a tre soli costruttori, Honda, Yamaha e Ducati, che schiereranno quattro moto per parte, più le CRT che monteranno un propulsore 800cc.
    Si va dunque verso un anno di passaggio, con queste nuove moto che sicuramente faranno un pò fatica a tenere il passo delle migliori per i primi tempi, ma si spera possano portare ad una griglia più numerosa a partire dai prossimi anni.

  • Superbike: sorpresa Hopkins, superpole a Silverstone

    Superbike: sorpresa Hopkins, superpole a Silverstone

    E’ della wild card John Hopkins la superpole del Gran Premio di Gran Bretagna valido per il nono appuntamento del Mondiale 2011 Superbike. Il centauro statunitense, che in questa stagione era salito in sella alla Suzuki MotoGP in occasione del GP di Spagna per sostituire l’infortunato Alvaro Bautista raccogliendo un ottimo decimo posto, ha ottenuto il miglior tempo a Silverstone girando in 2:04.041 che equivale al record del circuito inglese.  

    © Bryn Lennon/Getty Images
    Ad affiancare in prima fila il pilota della Suzuki del team privato Samsung ci saranno Eugene Laverty (Yamaha), preceduto di soli 27 millesimi battendo anche lui il record sul giro detenuto da Leon Camier terzo in griglia a 3 decimi da Hopkins e infine il leader della classifica iridata Carlos Checa che precede un’altra Ducati quella di Sylvain Guintoli ad aprire la seconda fila. Solo il sesto tempo per Marco Melandri mentre ancora più indietro è Max Biaggi (11esimo) vittima di una caduta nella prima sessione di Superpole ed eliminato in quella successiva. I due piloti italiani dovranno dare il meglio di loro stessi domani nelle due manche se vorranno avvicinare ulteriormente lo spagnolo in classifica piloti che può gestire un vantaggio di 30 punti sul romano e di 53 sul ravennate. Sarà importante anche per Checa non perdere punti preziosi prima della lunga pausa estiva e affrontare l’ultima parte di stagione conservando un margine rassicurante sui rivali.     Completano la top ten la Suzuki di Michel Fabrizio, l’Aprilia privata di Noriyuki Haga e le due Bmw di Leon Haslam e Ayrton Badovini. Domani ore 13:00 e ore 16:30 il via a gara 1 e gara 2 del Gran Premio di Gran Bretagna.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. HOPKINS SUZUKI 2:04.041
    2. LAVERTY YAMAHA 2:04.068 +0.027
    3. CAMIER APRILIA 2:04.303 +0.262
    4. CHECA DUCATI 2:04.362 +0.321
    5. GUINTOLI DUCATI 2:05.456 +1.415
    6. MELANDRI YAMAHA 2:05.639 +1.598
    7. FABRIZIO SUZUKI 2:05.997 +1.956
    8. HAGA APRILIA NO TIME
    9. HASLAM BMW S2
    10. BADOVINI BMW S2
    11. BIAGGI APRILIA S2
    12. AITCHISON KAWASAKI S2
    13. SMRZ DUCATI S1
    14. TOSELAND BMW S1
    15. BERGER DUCATI S1
    16. SYKES KAWASAKI S1
    17. CORSER BMW
    18. LOWES HONDA
    19. LASCORZ KAWASAKI
    20. ROLFO KAWASAKI
    21. LAI HONDA
    22. KIRKHAM SUZUKI
  • Superbike, GP d’Italia: Laverty concede il bis, Biaggi derubato?

    Superbike, GP d’Italia: Laverty concede il bis, Biaggi derubato?

    Dopo la bella vittoria in gara 1, Eugene Laverty si ripete in gara 2 e porta a casa la doppietta nel Gran Premio d’Italia. Sul circuito di Monza, che sembra essere fatto su misura per il pilota irlandese della Yamaha che può festeggiare un weekend d’oro, Laverty conquista la sua seconda vittoria stagionale e in carriera al termine di una corsa che lascerà polemiche importanti per quel che riguarda il campione iridato Max Biaggi. Il pilota romano infatti, mentre conduceva tranquillamente in testa alla gara con un vantaggio sul più immediato inseguitore, Marco Melandri, di oltre 5 secondi a pochi giri dal termine taglia la prima chicane e viene penalizzato dalla direzione di gara con un drive through, un passaggio nei box a velocità limitata, che lo relega in 13esima posizione. Alla fine Max riesce a guadagnare qualcosa transitando sotto la bandiera a scacchi all’ottavo posto ma è furioso per la decisione presa dalla direzione. In effetti la scelta di penalizzare Biaggi sembra troppo dura e fiscale perchè anche se dalla manovra, involontaria, il pilota ha guadagnato qualche decimo (il regolamento penalizza chi riceve un vantaggio di posizione o di tempo) a discapito di Melandri, il distacco comunque era ormai incolmabile vedendo anche la differenza di tempi tra lui e gli inseguitori. Forse serviva maggiore buon senso in questo caso e lasciare a Biaggi la vittoria che sarebbe stata ampiamente meritata.

    Negli ultimi giri, con il campione del mondo ormai fuori causa, i due piloti Yamaha Melandri e Laverty infiammano il pubblico di Monza con un duello serrato che vede l’irlandese avere la meglio per un errore proprio all’ultimo curva, alla Parabolica, del ravennate che deve accontentarsi del secondo posto dopo aver accarezzato a lungo il sogno della vittoria in Italia.
    Splendido terzo posto per Michel Fabrizio, autore di una gara lodevole e di grande tenacia, esattamente come quella di Noriyuki Haga, che riscatta la brutta prestazione di gara 1, giunto quarto solo ad un decimo dal podio. Bene anche le Bmw di Troy Corser e Ayrton Badovini, quinto e sesto, mentre cade ad inizio gara Leon Haslam insieme a Jonathan Rea. Decimo il leader del Mondiale, il ducatista Checa.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. LAVERTY YAMAHA 31:19.948
    2. MELANDRI YAMAHA +0.327
    3. FABRIZIO SUZUKI +2.466
    4. HAGA APRILIA +2.583
    5. CORSER BMW +4.502
    6. BADOVINI BMW +10.865
    7. GUINTOLI DUCATI +11.038
    8. BIAGGI APRILIA +18.724
    9. LASCORZ KAWASAKI +20.093
    10. CHECA DUCATI +20.376
    11. SYKES KAWASAKI +21.111
    12. XAUS HONDA +28.608
    13. ROLFO
    KAWASAKI +33.459
    14. AITCHISON
    KAWASAKI +42.810
    15. LAI
    HONDA +55.759
    16. BERGER DUCATI RIT
    17. CAMIER
    APRILIA RIT
    18. SMRZ
    DUCATI RIT
    19. HASLAM
    BMW RIT
    20. REA
    HONDA RIT
  • Moto GP, Spagna: Lorenzo non si ferma più

    Moto GP, Spagna: Lorenzo non si ferma più

    Jorge Lorenzo vince indisturbato il GP di Spagna sul circuito del Montmelò, ottenendo la quinta vittoria stagionale, terza consecutiva.
    Il pilota spagnolo ha cosi incrementato il suo vantaggio in classifica su Dani Pedrosa, secondo al traguardo, portandolo a 52 punti. Il maiorchino della Yamaha non perde un colpo, e riscatta il sorpasso subito da Valentino Rossi lo scorso anno approfittando degli errori di Pedrosa e Stoner prima, e di Dovizioso poi. A questo punto raggiungerlo in classifica sembra quasi un’impresa impossibile anche se non siamo giunti neanche a metà del campionato. La superiorità del binomio moto-pilota sembra imbarazzante e la media tenuta da Lorenzo è straordinaria. Con la vittoria di oggi raggiunge quota 10 in Moto GP.
    Sul gradino più basso del podio la conferma di Stoner e della Ducati che nel corso della gara aveva dato l’impressione di poter sferrare l’attacco decisivo a Pedrosa, senza però riuscirci. Il pilota della Honda lo sopraggiunge sul traguardo di pochi decimi, grazie anche al buon motore della sua moto, che oggi andava più forte di tutti.
    Quarto Randy De Puniet che conferma i buoni progressi della Honda clienti. Ottima gara per le Suzuki di Bautista e Capirossi rispettivamente quinto e settimo, divise dalla Yamaha di Ben Spies.
    Nono Melandri mentre Simoncelli cade mentre era in lotta con De Puniet per la quarta posizione.
    Occasione persa invece per Andrea Dovizioso. Il pilota della Honda è caduto al 16esimo giro mentre era in lotta con Lorenzo per la prima posizione, buttando al vento la possibilità di vittoria e di sopravanzare in classifica il compagno di team. Finisce penultimo, alle spalle del solo Yoshikawa, sostituto di Valentino Rossi.

    ORDINE D’ARRIVO – GUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. LORENZO YAMAHA 43:22.805
    2. PEDROSA HONDA + 4.754
    3. STONER DUCATI + 4.956
    4. DE PUNIET HONDA + 18.057
    5. BAUTISTA SUZUKI + 21.361
    6. SPIES YAMAHA + 21.503
    7. CAPIROSSI SUZUKI + 24.181
    8. HAYDEN DUCATI + 27.941
    9. MELANDRI HONDA + 28.046
    10. BARBERA DUCATI +32.439
    11. EDWARDS YAMAHA
    12. KALLIO DUCATI
    13. AKIYOSHI HONDA
    14. DOVIZIOSO
    HONDA
    15. YOSHIKAWA YAMAHA









  • Moto GP, Spagna: A Barcellona è ancora Lorenzo

    Nel GP di casa in Spagna sul circuito del Montmelò Jorge Lorenzo conquista la terza pole consecutiva della sua stagione e manda un segnale agli avversari. Nessuno, infatti, sembra avvicinare il suo passo di gara e prenota la vittoria in vista della gara di domani.
    In un GP segnato dal caldo torrido il maiorchino fa registrare il tempo di 1:42.046, staccando di 3 decimi la Ducati di Casey Stoner e la Honda clienti di Randy De Puniet,che si ripete dopo l’ottima qualifica di Assen.
    Daniel Pedrosa apre la seconda fila precedendo la Yamaha di Ben Spies e il compagno di team Andrea Dovizioso.
    Ottimo settimo posto per Loris Capirossi,in crescita sulla sua Suzuki, davanti a Marco Simoncelli. Male invece Edwards ed Hayden rispettivamente decimo e 11esimo. 14esimo il rientrante Marco Melandri, che accusa ancora qualche problema alla spalla sinistra.
    L’attenzione oggi era focalizzata nel team Yamaha, dove il collaudatore Yoshikawa prendeva il posto in sella alla M1 di Valentino Rossi. Il 41enne chiude in coda al gruppo, staccato di oltre 3″ dal compagno di squadra.
    Il suo ruolo sarà comunque fondamentele nello sviluppo della moto in vista del prossimo anno.

    Griglia di partenza

    1 JORGE LORENZO YAMAHA 1:42.046
    2 CASEY STONER DUCATI 1:42.410 0.364
    3 RANDY DE PUNIET HONDA 1:42.512 0.466
    4 DANI PEDROSA HONDA 1:42.592 0.546
    5 BEN SPIES YAMAHA 1:42.710 0.664
    6 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:42.866 0.820
    7 LORIS CAPIROSSI SUZUKI 1:42.903 0.857
    8 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:42.994 0.948
    9 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:43.025 0.979
    10 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:43.059 1.013

  • Moto GP, Olanda: Lorenzo non sbaglia e va in fuga

    Jorge Lorenzo si aggiudica dominando il GP d’Olanda ad Assen, l’Università del Motociclismo, mettendo già alla sesta gara una seria ipoteca sul titolo mondiale. Sono già 47 infatti i punti che lo dividono dal secondo in classifica, il connazionale Dani Pedrosa, che grazie al secondo posto nella gara di oggi, scavalca il compagno di team Andrea Dovizioso, apparso non brillantissimo in sella alla sua Honda.
    Lorenzo scatta bene e gira per primo alla prima curva, mentre dietro Spies blocca la rincorsa di Pedrosa e Stoner. De Puniet invece parte malissimo e viene relegato nelle retrovie, costretto a rimontare.
    Al terzo giro Pedrosa e Stoner passano Spies, e tentano l’aggancio al pilota della Yamaha, mentre il texano resta in lotta con Dovizioso e, qualche giro più tardi, con De Puniet.
    Dal decimo giro in poi Lorenzo da uno strappo alla gara e in virtù della scelta della gomma dura riesce a guadagnare sui suoi avversari riuscendo ad arrivare in solitaria al traguardo. Per il maiorchino è il quarto successo in sei gare. Sul podio salgono Pedrosa e, per la prima volta in stagione, Stoner e la Ducati. Quarto Spies, davanti a Dovizioso, che vince in volata il duello con De Puniet. Nono posto per Simoncelli, che chiude dietro ad Hayden ed Edwards. Capirossi 13esimo, con la Suzuki che chiude davanti solamente alla Honda clienti di Akioyoshi, sostituto di Hiroshi Aoyama.

    Ordine di arrivo classe Moto GP

    1 Jorge Lorenzo Yamaha 41:18.629
    2 Daniel Pedrosa Honda 02.935
    3 Casey Stoner Ducati 07.022
    4 Ben Spies Yamaha 13.265
    5 Andrea Dovizioso Honda 15.323
    6 Randy De Puniet Honda 15.772
    7 Nicky Hayden Ducati 25.867
    8 Colin Edwards Yamaha 28.991
    9 Marco Simoncelli Honda 35.658
    10 Aleix Espargaro Ducati 35.837

  • Superbike, Gp Olanda: ad Assen la superpole è di Rea, Biaggi 11esimo

    Superbike, Gp Olanda: ad Assen la superpole è di Rea, Biaggi 11esimo

    Il pilota della Honda ufficiale Jonathan Rea ha conquistato la superpole del Gp d’Olanda ad Assen, l’università del motociclismo (almeno un tempo quando il tracciato ancora non era stato modificato). Il centauro britannico ha girato in 1’34”944 precedendo di pochi centesimi il ceco Smrz su una Ducati non ufficiale; terzo tempo per Corser e a chiudere la prima fila il leader della classifica piloti Haslam con la sua Suzuki.

    Continua il momento no per le Ducati ufficiali: Fabrizio ha staccato l’ottavo tempo, l’ultimo della sessione definitiva per assegnare la superpole mentre Haga è rimasto fuori chiudendo con il 15esimo tempo. Stessa sorte per il pilota Aprilia Max Biaggi che domani partirà dall’11esima posizione. Non vanno meglio le Yamaha, nona e decima rispettivamente con Crutchlow e Toseland.
    Domani Gara 1 a partire dalle 12:00 mentre Gara 2 è in programma alle 15:30.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    1. REA HONDA 1’34.944
    2. SMRZ DUCATI 1’35.062
    3. CORSER BMW 1’35.306
    4. HASLAM SUZUKI 1’35.330
    5. CAMIER APRILIA 1’35.633
    6. CHECA DUCATI 1’35.892
    7. BYRNE DUCATI 1’35.909
    8. FABRIZIO DUCATI 1’36.405
    9. CRUTCHLOW YAMAHA
    10. TOSELAND YAMAHA
    11. BIAGGI APRILIA
    12. XAUS BMW
    13. GUINTOLI SUZUKI
    14. SYKES KAWASAKI
    15. HAGA DUCATI
    16. NEUKIRCHNER HONDA
    17. SCASSA DUCATI
    18. LANZI DUCATI
    19. VERMEULEN KAWASAKI
    20. PARKES HONDA
    21. BAIOCCO KAWASAKI
    22. HAYDEN KAWASAKI


  • Moto GP, Gp Qatar: Vince Rossi, Stoner cade

    Il Motomondiale 2010 della Moto Gp si apre con una vittoria del campione iridato Valentino Rossi che si afferma nel primo Gran Premio della stagione in Qatar; alle sue spalle giungono, dopo una lunga bagarre, rispettivamente Lorenzo e Dovizioso, che beffa al traguardo al fotofinish la Ducati di Hayden.
    Ottimo quinto posto per il debuttante nella classe regina Ben Spies, davanti a De Puniet e il deludente Pedrosa, fino a metà gara nel gruppo di testa. Nono posto per il veterano Loris Capirossi su Suzuki, alla sua 300esima gara da professionista. Cade malamente al giro numero 6 Casey Stoner, che era primo con un leggero vantaggio su Rossi.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1) Valentino Rossi
    2) Jorge Lorenzo
    3) Andrea Dovizioso
    4) Nicky Hayden
    5) Ben Spies
    6) Randy De Puniet
    7) Daniel Pedrosa
    8) Colin Edwards
    9) Loris Capirossi
    10) Hiroshi Aoyama