Tag: supercoppa italiana

  • De Laurentiis, Napoli, calcio italiano impariamo da Cammarelle

    De Laurentiis, Napoli, calcio italiano impariamo da Cammarelle

    E’ soltanto il 13 di agosto ma il calcio italiano non è in vacanza. Non è in vacanza perché l’ennesimo scandalo, quello del calcioscommesse ha alimentato il mese di luglio arrivando nella scorsa settimana ai primi verdetti, non è in vacanza perché alla prima occasione utile (la Supercoppa Italiana) siamo riusciti a dar ancora una volta la peggiore immagine di noi stessi. Juventus-Napoli a Pechino oltre che per un maggiore incasso per i due club voleva significare nelle intenzioni della Lega Calcio una vetrina sul mondo per il calcio italiano alla perenne ricerca di nuovi capitali e bacini d’utenza. Se gli spalti festosi di sorridenti e rumorosi asiatici potevano e lasciavano presagire in una serata di gala, l’epilogo finale purtroppo ha lasciato ancora una volta l’amaro in bocca.

    Sbaglia Mazzoleni ma anche De Laurentiis. Senza voler entrare nel merito delle decisioni dei cinque direttori di gare è lapalissiano che la gestione della partita da parte di Mazzoleni non è stata impeccabile, qualche cartellino in più nel primo tempo e l’aver chiuso un occhio agli insulti di Goran Pandev all’indirizzo del guardalinee avrebbero contribuito, senza ombra di dubbio, a mantener su piani accettabili i toni della partita.

    Aurelio De Laurentiis | © Getty Images
    Allo stesso modo avremmo preferito una gestione della partita da parte di Mazzarri (perché sacrificare Hamsik?) e del dopo gara da parte del presidente De Laurentiis, la decisione del Napoli di disertare la premiazione post partita, è un male per il calcio italiano e sopratutto per il Napoli che protesta non accettando le regole basilari del mondo di cui fa parte. Il gesto eclatante ha manifestato ancora una volta il complesso di inferiorità di una piazza nobile del calcio italiano che ritrovatasi nelle posizioni che contano dopo gli anni bui del dopo Maradona non riesce, nonostante i grandi traguardi, a sentirsi definitivamente grande.

    L’esempio di Cammarelle alle Olimpiadi Le Olimpiadi per fortuna hanno dato anche una immagine diversa dell’Italia. Dalla Cagnotto alla Ferrari fino a Cammarelle, delusione più cocente, il profilo degli atleti è stato sempre basso e rispettoso delle regole. Il pugile, dopo l’oro a Pechino, si è visto scippato di un traguardo storico solo per il campanilismo dei giudici e nonostante la cocente delusione ha stretto la mano all’avversario, posticipando la protesta al momento successivo, quello post premiazione.

  • Supercoppa Italiana alla Juve. Il Napoli diserta la premiazione

    Supercoppa Italiana alla Juve. Il Napoli diserta la premiazione

    Il primo trofeo stagionale se lo aggiudica la Juventus che battendo per 4-2 il Napoli vince la Supercoppa Italiana per la quinta volta nella sua storia. La gara ha lasciato non poche polemiche per alcuni episodi recriminati dagli azzurri tanto da indurre la società partenopea a disertare la cerimonia ufficiale di premiazione, uscendone non con una bella figura a livello internazionale.

    Pechino. In uno stadio gremito di tifosi cinesi bianconeri ma con una buona rappresentanza di sostenitori del Napoli, prende ufficialmente il via la stagione 2012/2013 con la squadra Campione D’Italia che affronta i vincitori dell’ultima Coppa Italia in una gara che già alla vigilia ha tutte le premesse di una vera battaglia.

    La Juventus vince la Supercoppa Italiana
    Per i bianconeri è la prima gara ufficiale senza l’allenatore Conte, sostituito in panchina da Carrera. Solito 3-5-2 con Bonucci centrale di difesa. In attacco Giovinco Matri.
    Mazzarri, che nelle ore che precedevano l’incontro si professava l’inventore della difesa a 3, schiera sulla carta un’insolito 3-5-1-1 che sul campo però somiglia molto ad un 4-5-1 con Cavani spesso trasformato nel ruolo di terzino.

    Partono subito bene i campioni d’Italia che già al 30′ registrano il 61% di possesso palla ai danni degli avversari. Tuttavia al 27′ è il Napoli ad andare a segno sfruttando il primo svarione difensivo: Cavani tutto solo davanti a Buffon insacca al secondo tentativo vanificando il miracolo del portierone azzurro. La Juve subisce il colpo del vantaggio e qualche minuto più tardi rischia il colpo del ko con Pandev prima ed Hamsik dopo, risultato salvato dall’estremo difensore bianconero.

    Al 37′ i bianconeri provano a rialzare la testa e ci riescono con un bel tiro al volo di Asamoah che dal limite dell’area supera De Sanctis. 1-1 e partita che si fa sempre più bella e maschia. Il pareggio però è solo momentaneo perchè al 41′, dopo un imbarazzante svarione di Bonucci, Pandev punisce Buffon infilando il 2-1.

    Nella ripresa la Juve prova a cambiare ritmo sostituendo uno spento Matri con Vucinic. E proprio il montenegrino cambia le sorti dell’incontro già al 49’quando scaglia un tiro potente che De Sanctis devia sulla traversa. E’ ancora De Sancits ad esaltarsi al 53′ vanificando una bella punizione di Pirlo.
    Vucinic torna nuovamente protagonista tra i bianconeri: prima è Cannavaro a salvare miracolosamente su un tiro del montenegrino, poi al 72′ si procura il calcio di rigore anticipando in area l’intervento di Fernandez. Vidal trasforma dagli undici metri il 2-2 che manda su tutte le furie la panchina azzurra e i suoi uomini in campo. E’ solo il preludio di ciò che accadrà solo qualche minuto più tardi, esattamente all’85’ quando Pandev viene espulso da Mazzoleni su suggerimento del guardalinee che avrebbe sentito qualche parola di troppo del macedone. Il Napoli resta in 10 poco prima del fischio finale, ma allo scadere del 3′ di recupero c’è spazio anche per il rosso di Zuniga per un fallo su Giovinco: il Napoli resta in 9 uomini per la furia di Mazzarri che, per le proteste, viene invitato dal direttore di gara a dirigersi negli spogliatoi.

    Si va ai supplementari con la Juve che in netta superiorità numerica infligge il colpo del 3-2 su un cross di Pirlo deviato in porta da Maggio e poi il definitivo 4-2 di Vucinic involato a rete da Asamoah, quest’ultimo tra gli uomini più in forma nelle fila bianconere.

    La Juventus si aggiudica il trofeo, il Napoli non ci sta e decide di disertare la premiazione ufficiale per protesta.

  • Juventus-Napoli alle 14, si riparte da Pechino. Le ultimissime

    Juventus-Napoli alle 14, si riparte da Pechino. Le ultimissime

    Finalmente è calcio giocato. Alle 14 (ora italiana) da Pechino inizierà ufficialmente la stagione calcistica 2012/2013 con un succulento Juventus-Napoli che vale il primo trofeo stagionale (o l’ultimo della stagione scorsa) ed è spesso un crocevia importante per capire quale ruolo le due squadre reciteranno durante l’arco della stagione. Rispetto alle edizioni passate della Supercoppa Italiana questa volta si è parlato pochissimo nonostante le due squadre siano state tra le più attive durante la prima parte del calciomercato con colpi importanti. Il Napoli questa volta, nonostante qualche sfuriata del patron e lo spiacevole episodio di spionaggio, ha mantenuto un profilo basso con Mazzarri dedito a trovar l’amalgama migliore per sorprendere la Vecchia Signora. La Juventus, invece, alle prese con i verdetti del calcioscommesse dovrà trovare una nuova dimensione con Antonio Conte in tribuna.

    Juventus-Napoli la vigilia Antonio Conte nella scorsa stagione capì la duttilità dei suoi ragazzi schierando la sua Juventus con la difesa a tre proprio contro il Napoli. I bianconeri sorpresero gli azzurri sul loro terreno più congeniale le verticalizzazioni e la forza fisica.

    Antonio Conte e Walter Mazzarri © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Rispetto alla scorsa stagione la Juve ha messo esperienza (Lucio in difesa) e muscoli in mediana (Asamoah) in attacco invece il ritorno di Giovinco sembra ancora non accontentare i tifosi. Il Napoli orfana di Lavezzi può contare finalmente sull’apporto di Britos in difesa, a centrocampo è arrivato un mai domo Berhami mentre in attacco ad uno scatenato e propositivo Goran Pandev al momento è stato affiancato il baby Lorenzo Insigne che sembra aver tutte le carte in regola per far infiammare i tifosi partenopei

    Juventus-Napoli le scelte Dalla vigilia Antonio Conte si porta un solo dubbio: chi sacrificare in avanti. Alessandro Matri sembra esser l’attaccante più informa ma stando alle indiscrezioni che arrivano da Pechino questo potrebbe non bastare. Prende quota infatti la coppia atipica Vucinic Giovinco perfetta per allargare le maglie della difesa del Napoli favorendo l’inserimento dei centrocampisti. Per il resto formazione fatta: Lucio sostituirà Chiellini nella difesa a tre, Asamoah sarà preferito a De Ceglie sulla sinistra. Mazzarri lancia subito Berhami a centrocampo, in difesa Britos prende il posto di Aronica, coppia d’attacco Cavani-Pandev

    Supercoppa Italiana Juventus-Napoli, le probabili formazioni
    Juventus (3-5-2):
    Buffon; Barzagli, Bonucci, Lucio; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Giovinco, Matri. A disposizione: Storari, Marrone, Pepe, De Ceglie, Giaccherini, Vucinic, Quagliarella. All. Carrera

    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev; Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Aronica, Gargano, Dossena, Insigne, Vargas. All. Mazzarri

    Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.

    Diretta Tv su Rai 1 alle 14:00.

  • Mazzarri fa arrabbiare la Juve, Concina e Nitti spie all’allenamento

    Mazzarri fa arrabbiare la Juve, Concina e Nitti spie all’allenamento

    La Juventus ha lasciato l’Italia domenica scorsa alla volta di Pechino dove Sabato 11 Agosto proverà a conquistare il primo trofeo stagionale, la SuperCoppa italiana, ai danni del Napoli di Aurelio De Laurentiis.
    I bianconeri vogliono a tutti i costi conquistare il trofeo come buona base di partenza per la stagione futura, come riscatto per la finale di Coppa Italia persa contro gli azzurri di Mazzarri, come riconoscenza per l’ondata di affetto riservata dai tifosi bianconeri cinesi all’arrivo dei Campioni d’Italia e, perchè no, come rimedio per allontanare la pressione a cui alcuni dei tesserati bianconeri sono sottoposti perchè coinvolti nel vortice dello scandalo del calcioscommesse.

    La Juve sembra dunque molto determinata a raggiungere il suo obiettivo ma evidentemente non ha fatto i conti con l’avversario, altrettanto voglioso di conquistare il trofeo da rimanere coinvolto in una buffa e spiacevole faccenda di spionaggio ai danni dei rivali. Sembra infatti che Mister Mazzarri abbia mandato il tattico Enzo Concina e l’osservatore Claudio Nitti, due suoi stretti collaboratori, ad osservare gli allenamenti della Juventus, rigorosamente vietati agli estranei.

    Walter Mazzarri | © Paolo Bruno / Getty Images

    I due “spy-boys” quindi hanno pensato bene di aggirare l’ostacolo mettendo in atto le loro caratteristiche da italiani furbacchioni, approfittando del fatto che l’Olympic Sport Center Stadium presenta sotto le tribune alcuni locali adibiti a palestra con vista sul campo; qui proprio ieri erano in programma le lezioni di judo dei bambini cinesi e così Nitti e Concina hanno pensato bene di intrufolarsi insieme ai genitori dei piccoli atleti orientali accedendo ai locali da dove si intravedevano gli allenamenti della Juve. Traditi dai flash delle lorto macchine fotografiche, i due sono stati scoperti dalla security dei bianconeri e, una volta avvisato Paratici, avrebbero invano tentato una goffa fuga dal locale. Contrariato per il gesto irrispettoso e poco sportivo Paratici avrebbe subito contattato telefonicamente Riccardo Bigon lamentandosi per l’accaduto. E’ iniziata la guerra fredda pre-partita tra Juventus e napoli.

  • De Laurentiis ha perso la sua battaglia, la Supercoppa italiana si giocherà a Pechino

    De Laurentiis ha perso la sua battaglia, la Supercoppa italiana si giocherà a Pechino

    E’ ufficiale: la Supercoppa Italiana si giocherà a Pechino l’11 agosto alle 14.oo (ora italiana). A confermarlo è il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta. Nei giorni scorsi il Patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis aveva espresso dei dubbi sulla trasferta cinese, ma dopo alcuni colloqui tra lo stesso De Laurentiis, la Lega Calcio e la Juventus, il presidente partenopeo ha fatto dietrofront acconsentendo che tutto rimanesse invariato come da accordi.

    Il presidente della Lega Calcio ha fatto sapere di aver apprezzato la riconferma della volontà del Napoli di giocare a Pechino come da programma: “La decisione va nella direzione di promuovere il calcio italiano a livello internazionale in un Paese dove l’attenzione per il nostro campionato è da qualche anno molto alta” – ha spiegato Beretta che ha anche ricordato come alla gara di Supercoppa dello scorso anno tra Milan-Inter, abbiano assistito oltre 80 mila spettatori.

    Aurelio De Laurentiis | © Andreas Rentz / Getty Images

    Anche il Napoli ha lasciato una nota al riguardo sul sito ufficiale della società:

    Il Presidente Aurelio De Laurentiis, dopo aver parlato oggi a lungo con le autorità cinesi, che gli hanno dato ampie rassicurazioni sull’organizzazione generale della Supercoppa, ha confermato che il Napoli parteciperà regolarmente alla competizione a Pechino, avevamo molti dubbi sulla parte organizzativa. Mi hanno garantito che tutto sarà gestito nel modo richiesto. Ho deciso, per spirito associativo, di non creare problemi alla Lega Calcio. La squadra partirà per Pechino il 5 agosto“.

    La lega calcio aveva preso accordi con le autorità cinesi di far disputare 3 incontri della Supercoppa italiana in terra orientale, la prima disputata è quella dello scorso anno a Pechino tra Milan e Inter, quest’anno Juve-Napoli e per mantenere gli impegni entro il 2015, si dovrà disputare ancora un’altra edizione di Supercoppa in una città cinese. La mancata partecipazione in terra cinese avrebbe causato l’interruzione del contratto con la United Vansen International (contratto da 3,3 milioni e per la quale la prima tranche sarebbe già stata versata) con il conseguente rischio di pagare penali e danni per impegni che gli organizzatori, a sole due settimane dalla partita, avevano già preso.

    E speriamo che prima della competizione il Presidente del Napoli non si faccia assalire nuovamente dai dubbi e capricci anche perchè, l’altra finalista, la Juventus, non tollererebbe altre nuove ombre sulla destinazione del match.

  • De Laurentiis minaccia “il Napoli non va a Pechino”

    De Laurentiis minaccia “il Napoli non va a Pechino”

    Aurelio De Laurentiis continua a far polemica. Dopo quella relativa ad un presunto favoritismo a Milan e Juve in virtù del fatto che il Napoli incontrerà la Roma nell’ultima giornata del campionato di Serie A 2012/2013, oggi è arrivata l’ennesima sparata del presidente partenopeo, che ha riferito l’intenzione di non voler mandare la sua squadra a Pechino, dove l’11 agosto è prevista la finale della Supercoppa Italiana contro la Juventus campione d’Italia. Non sappiamo adesso cosa passa nella testa di De Laurentiis, ma nella nostra rimbombano ancora le sue parole datate poche settimane fa. Proprio il patron azzurro infatti aveva mostrato di avere particolarmente a cuore l’ipotesi di giocare la finale a Pechino e in effetti così è stato deciso e così sarà. Ma se fino a pochi giorni fa il presidente del Napoli era d’accordo a giocare in Cina adesso sembra non esserlo più perchè non ha senso andare in Cina per giocare una partita interrompendo la preparazione della squadra in vista dell’inizio della prossima stagione sportiva.

    Aurelio De Laurentiis © Kris Connor/Getty Images

    Perchè dirlo solo a due settimane dalla partita? Addirittura De Laurentiis si chiede cosa rappresenti questa Supercoppa e ha chiesto al presidente della Juve la disponibilità a non andare a Pechino, giocando andata (4 agosto) e ritorno (12 agosto) in Italia. La proposta del presidente napoletano è stata respinta dal presidente Agnelli anche perchè la stessa Juve ha rinunciato ad organizzare una tournèe proprio per disputare la finale della Supercoppa a Pechino. Una roba del genere non si era mai vista. Non è la prima volta che la Supercoppa italiana si gioca in Cina, ma è la prima volta che un presidente di una squadra partecipante si lamenta dopo essersi dichiarato disponibile. Non mettiamo in dubbio la voglia del patron azzurro di far diventare Napoli una grande squadra, ma certi atteggiamenti fanno chiaramente capire la differenza esistente tra il Napoli e Milan-Inter-Juve.

    Questione di stile potremmo ben dire. E’ bastato il solito sorteggio dei calendari per far indispettire Aurelio De Laurentiis. La trasferta in Cina tanto caldeggiata dal patron azzurro adesso è diventata solo uno stress inutile, parola di De Laurentiis. Sarà anche un grande imprenditore, ma le sceneggiate che continua a regalarci sono sempre più scontate e rendono sempre più evidente il suo egocentrismo. Caro presidente il mondo del calcio non gira intorno a lei.

  • Pagelle Milan-Inter: Ibra e Boateng ci prendono gusto contro l’Inter

    Pagelle Milan-Inter: Ibra e Boateng ci prendono gusto contro l’Inter

    Milan Boateng 6,5 Non balla il Moonwalk a Pechino ma senza ombra di dubbio fa impazzire nuovamente i tifosi milanisti mandandoli in completo delirio quando con una zampata vincente segna il goal che consegnerà la supercoppa ai suoi compagni. Annullato nel primo tempo, è quasi irriconoscibile, viene fuori nella ripresa dimostrando a tutti come le sue prestazioni dello scorso anno non siano solo un bel ricordo. Ibra 7 E’ l’unico dei suoi a rendersi pericoloso anche nel primo tempo. Prima portandosi a spasso la difesa nerazzurra nei primissimi minuti e servendo un assist perfetto a Robinho, e poi sfiorando il gol del pareggio nel finale colpendo il palo di testa con Julio Cesar battuto. Nella ripresa gli capita la stessa occasione (a porta vuota) e lui di testa in tuffo la mette dentro ricordando come segnare all’Inter nei derby ormai sia una sua specialità. Ibracadabra Abate 6,5 Tanta corsa per contrastare le giocate e la velocità di Alvarez. Soffre qualcosa nelle sfide con Obi ma è sempre al posto giusto al momento giusto. Suo l’assist per Pato dal cui tiro nasce il secondo goal del Milan. Lancio lungo dalla retroguardia millimetrico a scavalcare tutta la difesa nerazzurra e mettere il Papero in condizioni di calciare a rete. Seedorf 7 Delude anche lui nel primo tempo non riuscendo mai a far cambiare marcia alla sua squadra e giocando troppo compassato. Poi si ricorda di essere uno dei giocatori con più carisma nei rossoneri e iniziare a macinare gioco e dare spettacolo con delle giocate di rara bellezza. È lui a servire l’assist a Ibra per il goal del pareggio scavalcando Julio Cesar con un pallonetto. Pato 7 Viene ancora da chiedersi come abbia fatto Allegri a lasciarlo in panchina per tutto quel tempo? Entra gli arriva il primo pallone e lui senza pensarci lo aggancia con eleganza e fa partite un diagonale potentissimo all’angolino basso di Julio Cesar: parata palo e tap in di Boateng, ma la maternità del goal è tutta di Pato.

    acmilan.com
    Inter Alvarez 6,5 è lui la vera sorpresa dell’Inter! Gioca un primo tempo da primo della classe, non dando mai punti di riferimento agli avversari, spaziando per tutto il campo e impreziosendo la sua partita di belle giocate e discrete accelerazioni. Ricorda nei movimenti il primo Kaka rossonero, gli manca solo un pizzico di cattiveria agonistica. Esce lui nella ripresa (inspiegabilmente) e il Milan ne approfitta. Sneijder 6,5 Sembra voler far rosicare i tifosi nerazzurri nella prima frazione di gioco, poiché riesce a tenere l’Inter unita e mette in mostra delle giocate del suo repertorio che ricordando l’olandese ai tempi di Mourinho, proprio quando è nell’aria la notizia del suo addio. Non bastasse lascia una cartolina d’addio firmata con un goal alla sua maniera: punizione stellare con palla imprendibile sotto l’angolino. Crolla inevitabilmente nella ripresa insieme a tutta la squadra. Obi 6+ L’avevamo apprezzato ai tempi di Benitez che credeva molto in lui. Gasperini gli conferma questa fiducia e lo lancia in campo in un derby che potrebbe spaventarlo. Niente affatto. Gioca di personalità e di grinta non lasciando nemmeno un centimetro agli avversari. Riesce in qualche incursione offensiva e anche in qualche lancio assist per i compagni. Da tenere d’occhio per il futuro. Thiago Motta 5,5 Prende una marea di falli e entrate da dietro nei primi minuti e si innervosisce. Tiene il campo nei primi 45 minuti e si eclissa nella ripresa dove il suo nome scompare dalle cronache sportive. Non bastasse rischia il rosso diretto per un’entrataccia ai danni di Thiago Silva. Bocciato Eto’o 5 Da un Re Leone come lui ci si aspetta sicuramente qualcosa di più. È l’uomo delle finali, ma ieri si è preso il ruolo di attore non protagonista come poche volte nella sua vita. Pochi palloni giocati, nessun dribbling pervenuto e assolutamente nessun tiro in porta degno di nota. Serataccia per lui, nonostante fosse l’unica punta centrale non è riuscito in quello che sa fare meglio. Rimandato

  • Milan-Inter 2-1 video highlights Supercoppa

    Milan-Inter 2-1 video highlights Supercoppa

    La rabbia dell’Inter dura un tempo ma fa intravedere buone cose per il futuro. Gasperini disattendo tutte le indiscrezioni dell’attesa piazza i nerazzurri con un aggressivo 3-4-2-1 con il recuperato Stankovic in cabina di regia e l’interessante Alvarez al fianco di Sneijder con il solo Eto’o in attacco.

    ©STR/AFP/Getty Images
    Le scelte di Gasp spiazzano il Milan ed Allegri che per lunghi tratti del primo tempo non riesce ad aggredire i portatori di palla nerazzurri soffrendo parecchio la pressione imposta dal folto centrocampo. Sneijder leggittima la superiorità del primo tempo nerazzurro ma la ripresa è solo Milan. Ibra, in forma strepitosa firma il pari a conclusione di una splendida giocata con Robinho e Seedorf e appena nove minuti dopo è Boateng a trasformarsi in Pippo Inzaghi e da vero rapace dell’area di rigore deposita in rete la respinta di Julio Cesar e del palo su una bordata di Pato. [jwplayer config=”120s” mediaid=”91524″]

  • Milan campione in rimonta. L’Inter dura solo un tempo

    Milan campione in rimonta. L’Inter dura solo un tempo

    Futuro più nero che azzurro per Gasperini che prende la prima battuta di arresto impattando contro lo squadrone rossonero guidato da Allegri. Niente di irrecuperabile ovviamente, calcolando che siamo al 6 di Agosto, ma ignorare questa sconfitta potrebbe essere l’errore peggiore per il prossimo inizio di campionato interista. Qualche indicazione? La difesa a 3 ha retto solo un tempo e la condizione dei nerazzurri è sembrata decisamente precaria nella ripresa.

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    Allegri e i suoi ragazzi dal canto loro hanno dimostrato di aver ancora una grande fame di vittorie e soprattutto dopo un primo tempo bruttino hanno saputo trasformarsi e risorgere nella ripresa dimostrando il loro reale valore. Una partita da Jekyll e Mr Hide per entrambe le formazioni, ma alla fine a spuntarla è stato il Milan molto più incisivo e freddo sotto porta. Le correzioni di Allegri hanno avuto il giusto effetto sulla partita e Galliani sicuramente avrà apprezzato. Novità nell’undici titolare nerazzurro con Gasperini che sorprende tutti scegliendo una formazione con due uomini alle spalle dell’unica punta Eto’o. Pazzini a riposo dunque e colpo di scena finale la presenza di Dejan Stankovic dato per indisponibile fino a pochi minuti prima della sfida. Nessuna sorpresa invece per il Milan, con Allegri che opta per un 4-3-1-2 e come già previsto lancia dal primo minuto Robinho bocciando in parte Pato. PRIMO TEMPO- Rossoneri che sprecano il primo match ball al 6’ quando Ibra attira su di se  tre difensori nerazzurri e serve un assist perfetto a Robinho solo in area. Il brasiliano non ha la giusta freddezza e spara alto facendo tirare un sospiro di sollievo al portiere nerazzurro. Ammonito Gattuso al 19’ per un fallo molto ingenuo su Alvarez. Non passa nemmeno un minuto e il centrocampista calabrese commette un altro brutto fallo su Obi rischiando moltissimo e scatenando molti nervosismi tra le file nerazzurre. GOAL! Gioiello di rara bellezza il gol realizzato da Sneijder al 22’. L’olandese mostra il suo colpo migliore in terra cinese, calciando una punizione nell’angolino alto alle spalle di Abbiati. Il portiere rossonero tocca il pallone ma non riesce ad evitare che la palla superi la linea, facendo urlare di gioia i tifosi interisti. È sfortunato il Milan al 40’ quando Ibra servito in area dall’assist di Abate colpisce di testa a colpo sicuro e solo il palo gli nega l’emozione del goal. Finale all’arrembaggio per i rossoneri che provano a rimettere la partita in parità presentandosi in avanti con molta più convinzione e pericolosità. Il risultato non cambia e si va a riposo con l’Inter in vantaggio. SECONDO TEMPO- Si torna in campo con le stesse formazioni, con i nerazzurri che scelgono un modulo più protettivo, optando per una difesa a quattro e un centrocampo in linea con Sneijder unico uomo alle spalle di Eto’o. Rossoneri più incisivi nei primi minuti con una maggiore intensità di gioco rispetto al primo tempo. GOAL! È il 60’ quando  Il Milan trova il goal con una manovra splendida, e riporta con Ibra il risultato sul pari. Robinho serve in area un pallone a Seedorf che scavalca con un cross Julio Cesar e trova il colpo di testa in tuffo di Ibra a gonfiare la rete. Milan 1 Inter 1.  Rossoneri completamente trasformati rispetto al primo tempo, riuscendo a mettere in seria difficoltà l’undici interista. GOAL! Al 69’ Uno due del Milan devastante con un gran tiro di Pato in diagonale a trovare prima la parata di Julio Cesar e poi il palo. Il portiere carioca non può nulla sulla zampata vincente in scivolata del BOA Kevin Prince Boateng. Milan 2 Inter 1. Rossoneri galvanizzati e devastanti nel giro di pochi minuti. Soffre moltissimo l’Inter e Gasperini butta nella mischia anche Pazzini provando a riportare la partita sul pari. Poca convinzione nei nerazzurri che non riescono a trovare l’affondo vincente nel finale provando ad affacciarsi davanti ma senza pungere. Game over a Pechino con i rossoneri che trionfano sull’Inter vincendo 2 a 1 e aggiudicandosi la loro sesta Supercoppa Italiana.

  • Supercoppa Italiana: Milan-Inter ultime e probabili formazioni

    Supercoppa Italiana: Milan-Inter ultime e probabili formazioni

    La Cina non è mai stata così vicina: ore 14 italiane, occhi puntati sul Bird’s Nest, (lo stadio nazionale cinese) per il primo assaggio di calcio italico in piena estate. Per la prima volta nella sua storia la Supercoppa Italiana sarà contesa tra Milan e Inter.  È un derby che entrambe le squadre vogliono vincere a tutti i costi per partire con il piede giusto e portare a casa il primo titolo stagionale.

    ©Paolo Bruno/Getty Images
    Vediamo nel dettaglio come Allegri e Gasperini abbiano in mente di giocarsi le proprie carte. Milan – Rossoneri che scenderanno in campo con il modulo che gli ha permesso di vincere il tricolore nella passata stagione. Difesa a 4 con l’unica assenza dell’ultimo arrivato Taiwo che lascia lo spazio sulla fascia a Gianluca Zambrotta. Centrocampo solido con la garanzia di Van Bommel e Gattuso e la qualità di Boateng e l’evergreen Seedorf. In attacco resta il rebus maggiore da sciogliere con il ballottaggio tutto brasiliano tra Pato e Robinho. Ibra è intoccabile e Robinho sembra comunque esser leggermente in vantaggio.  (4-3-1-2) Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Gattuso, Van Bommel, Seedorf; Boateng; Ibrahimovic, Robinho. A disp.: Amelia, Antonini, Bonera, Emanuelson, Ambrosini, Cassano, Pato. All.: Allegri. Inter – Gasperini ha le idee chiare e la scelta di schierare la difesa a 3 non viene minimamente considerato un rischio. Con i sudamericani in vacanza obbligata e il forfait di Stankovic per infortunio il centrocampo sarà reinventato con Thiago Motta e Zanetti a dare copertura al terzetto difensivo. Sneijder secondo le ultime indiscrezioni della Gazzetta dello Sport dovrebbe giocare la sua ultima partita in nerazzurro per poi accasarsi al Manchester City alla corte di Roberto Mancini. In attacco dubbi anche per i nerazzurri con Eto’o unico inamovibile. Pandev parte favorito per il ruolo di esterno ma occhio alla corsa e agli inserimenti di Castaignos. (3-4-3) Julio Cesar; Ranocchia, Samuel, Chivu; Santon, Thiago Motta, Zanetti, Obi; Sneijder, Pazzini, Eto’o, Pandev. A disp.: Castellazzi, Faraoni, Caldirola, Muntari, Alvarez, Castaignos. All.: Gasperini.