Tag: superbike

  • Addio Nicky Hayden, il motorsport piange la sua scomparsa

    Addio Nicky Hayden, il motorsport piange la sua scomparsa

    La notizia che nessuno avrebbe mai voluto leggere è arrivata nel pomeriggio di oggi: Nicky Hayden non ce l’ha fatta.

    Ancora una volta un incidente in bici, come accaduto pochi giorni fa al campione di ciclismo Michele Scarponi 

    Il pilota americano, ricoverato da mercoledì scorso all’ospedale Bufalini di Cesena in gravissime condizioni dopo un incidente stradale mentre si allenava in bici, ha perso la sua lotta e si è dovuto arrendere alla morte.

    A comunicare il decesso di Hayden è stata proprio la Ausl Romagna nel tardo pomeriggio.

    Si era capito subito che la situazione era disperata, ogni bollettino confermava la gravità dei traumi riportati nell’impatto e la speranza andava a scemare giorno dopo giorno.

    Nicky Hayden ci lascia così a soli 35 anni.

    Kentucky Kid, questo il suo soprannome, era nato il 30 luglio 1981 ad Owensboro (nel Kentucky appunto) e si era da subito messo in luce nelle corse della Superbike americana.

    Nel 2003 il Team Honda Hrc decise di dare una moto a Nicky Hayden nel mondiale di MotoGp, come compagno di squadra di Valentino Rossi e, alla sua stagione di debutto, lo statunitense chiuse con un buon 5° posto mondiale. Nel 2004 con l’addio di Valentino dalla Honda, Nicky sembrava poter recitare ruolo da protagonista ma la stagione non fu delle migliori, solo 8° nel mondiale.

    Nel 2005 arrivò la prima vittoria, nell’amata Laguna Seca e nel 2006 Nicky riuscì nel capolavoro di conquistare il titolo mondiale allo sprint finale nell’ultima gara a Valencia, proprio ai danni di Rossi.

    Le stagioni successive, con il passaggio anche in Ducati, non furono certo piene di soddisfazioni per Hayden, anzi arrivarono un totale di soli 7 piazzamenti sul podio in 9 stagioni mondiali.

    Dal 2016 tornò alla Superbike dove in sella alla Honda chiuse il mondiale con un buon 5° posto.

    In questa stagione le cose non erano certo partite nel verso giusto, con un settimo posto come migliore risultato nel mondiale Superbike 2017, il tempo per recuperare poteva esserci ma purtroppo il destino ha deciso diversamente.

    Il mondo del Motorsport in questi giorni si era fatto vicino a Nicky Hayden con tanti messaggi d’affetto e d’incoraggiamento arrivati in particolar modo dai suoi ex colleghi impegnati nel Gp di Francia a Le Mans. 

    Toccanti erano state le parole di Valentino Rossi che dal suo profilo Facebook aveva ricordato i bei momenti passati prima da compagno di squadra e poi da rivale del pilota col numero 69.

    Gli appassionati di motori purtroppo oggi piangono ancora una volta, come successo in passato per Luis Salom, Jules Bianchi, Marco Simoncelli, Shoya Tomizawa e Daijiro Kato tanto per ricordare alcuni piloti che ci hanno lasciato prima di Kentucky Kid Nicky Hayden.

  • Superbike: cambiano le regole per la Superpole

    Superbike: cambiano le regole per la Superpole

    Ogni anno, prima che la stagione inizi, gli sport motoristici sono alla ricerca di modifiche dei regolamenti che possano fare in modo di aumentare lo spettacolo delle corse ed al tempo stesso allineare il più possibile la competitività dei partecipanti. A volte la cosa riesce a volte invece ci si rende conto, a meno di metà della stagione, di aver sbagliato.

    Sono in arrivo nuove regole in arrivo per la stagione 2014 del Mondiale Superbike. In particolare sulla Superpole.

    In pratica saranno in venti a darsi battaglia per la migliore posizione in griglia, ci saranno due sessioni da quindici minuti ciascuna. Fondamentale sarà l’operato dei piloti nelle sessioni di prove libere in quanto sarà proprio il combinato dei tempi di esse a giocare un ruolo importante per raggiungere la pole position finale.

    Vediamo in dettaglio come cambierà la procedura:
    a) I primi venti che si classificheranno dopo le prove libere 1, 2 e 3 prenderanno parte alla Tissot-Superpole

    b) I dieci piloti più veloci nel combinato delle libere otterranno l’accesso diretto alla Superpole 2, mentre quelli classificati tra l’undicesima e la ventesima posizione dovranno passare dalla Superpole 1.

    c) I primi due classificati della Superpole 1 passeranno alla Superpole 2, completando il totale di dodici piloti che si sfideranno per le prime dodici posizioni in griglia.

    d) Entrambi i turni di Superpole saranno di 15 minuti ciascuno, con una pausa di dieci minuti tra le due sessioni.

    Mondiale Superbike | © Adrian Dennis / Getty Images
    Mondiale Superbike | © Adrian Dennis / Getty Images

    Si tratta di una combinazione machiavellica che però potrebbe portare maggiore spettacolo nella fase prima della gara della Superbike, in pratica si cerca in tutti i modi, e pare sia la strada giusta, di creare una sessione di prove libere agguerrita non meno delle Superpole, ma già dando, a piloti e pubblico, una chiave di lettura di come potrà essere composta la griglia di partenza.

    Gli organizzatori saranno riusciti a creare il mix regolamentare giusto per aumentare lo spettacolo durante le prove e dare alla gara una fisionomia più corretta o potrebbe alla fine cambiare poco e aumentare solo la confusione per chi segue la Superbike?

  • Max Biaggi addio alle corse: “Mi ritiro da campione”

    Max Biaggi addio alle corse: “Mi ritiro da campione”

    Max Biaggi si ritira: dopo 24 anni di una carriera speciale il pilota romano ha deciso che è tempo di appendere “casco e moto al chiodo”. Una scelta pensata da tempo ma arrivata solo adesso, quando Max ha deciso che era arrivato il momento più giusto per annunciarla a tutti: proprio durante una conferenza presso l’autodromo di Vallelunga, dove cominciò a dare grandi emozioni sulla due ruote, l’antagonista numero uno di Valentino Rossi ha deciso di porre fine alla sua vita da motociclista professionista per dare spazio al “Biaggi uomo“.

    In tanti si aspettavano il rinnovo con l’Aprilia ed invece è arrivata una notizia completamente diversa, che ha spiazzato tutti i suoi fan: Max Biaggi, arrivato all’età di 41 anni, lascia il mondo della moto dopo aver conquistato quattro vittorie nel Campionato del Mondo classe 250 e due nella Superbike dove detiene inoltre il primato per essere stato il primo italiano a vincere il titolo.

    Max Biaggi 2012 Superbike FIM World Championship In Imola - Previews
    Max Biaggi © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    “Lascio da campione del Mondo per dare spazio al Biaggi uomo, che per tanti anni è rimasto un po’ schiacciato dal pilota. Sono voluto tornare qui a Vallelunga, dove tutto era cominciato e dov’è nata la magia. Ho vissuto per oltre due decenni sospeso tra sogno e realtà. Ho avuto alti e bassi, ho vissuto in un mondo un po’ confuso ma non è mai venuta meno la passione per questo sport. Ho dato veramente tutto me stesso. Lascio spazio ad altri, non faccio come quei politici che non vogliono mai lasciare la poltrona a chi viene dopo e magari avrebbe tante cose nuove da dire. Non ci sono stati problemi economici o di organizzazione con Aprilia. Lascio perché ho capito che non ci sarebbe stato un momento più bello di questo. Mi dispiace per i tifosi, ma ora potrò dedicare alla mia famiglia tutto il tempo che gli ho sottratto per tanti anni” – con queste parole, rotte dall’emozione, Max Biaggi ripercorre in pochi secondi un percorso durato più di due decenni nel corso dei quali ha saputo lottare, vincere, perdere e ripartire.

    Nelle parole di Biaggi c’è spazio anche per i ringraziamenti ed elogi a  tutte le persone che in questi anni gli sono rimaste a fianco e soprattutto per far capire che il mondo delle moto resterà sempre nel suo cuore e soprattutto continuerà ad esserci, anche se in un ruolo diverso da quello del pilota.

  • Superbike: dramma Lascorz, rischia la paralisi

    Superbike: dramma Lascorz, rischia la paralisi

    Un grave incidente scuote nuovamente il mondo delle due ruote: questa mattina durante i test Superbike sul circuito di Imola che proprio ieri ha ospitato le due manche valide per il Gran Premio d’Italia, secondo round stagionale del Mondiale delle derivate di serie, Joan Lascorz è stato vittima di una brutta caduta. Il pilota spagnolo 27enne è stato sbalzato in aria dalla sua Kawasaki nel tratto che dal tornante della Tosa porta alla salita della Piratella cadendo rovinosamente sull’asfalto a velocità sostenuta, a circa 240 km/h.

    Per Lascorz si è temuto il peggio, le condizioni sono apparse subito gravi; la sessione è stata interrotta immediatamente per consentire ai soccorsi di prestare le prime cure al catalano per il quale è stato necessario il trasporto in elicottero all’ospedale Maggiore di Bologna dove attualmente è ricoverato nel reparto spinale del nosocomio bolognese.

    Joan Lascorz | © Quinn Rooney Getty Images

    La prima diagnosi effettuata nel centro medico del circuito parlava di una probabile frattura della colonna vertebrale per lo sfortunato pilota che è cosciente ma rischia di rimanare paralizzato. Si attende con molta apprensione il bollettino medico che verrà diramato nelle prossime ore dagli specialisti dell’ospedale di Bologna che hanno in cura lo spagnolo.

    Lascorz ieri nelle due manche del Gran Premio d’Italia vinte entrambe dal connazionale della Ducati campione del mondo in carica Carlos Checa, aveva portato a casa un settimo e un nono posto rispettivamente in gara 1 e gara 2. E’ al suo secondo anno in Superbike in sella alla Kawasaki ZX-10R che lo ha promosso alla fine del 2010 dopo l’ottimo terzo posto nel Mondiale Supersport sempre con la “verdona”. Dopo l’avvio per prendere confidenza con le “mille”, Lascorz è riuscito a portare la Ninja a discreti risultati insieme al compagno di team Tom Sykes, e questo incidente sembra purtroppo avergli compromesso la carriera.  Ci auguriamo però che già a partire dalle prossime ore possano arrivare buone notizie sulle sue condizioni di salute con la speranza che il primo passo sia quello di vederlo ritornare a camminare.

    Forza Joan, siamo tutti con te!

  • Oscar McIntyre, tragedia a Phillip Island. Cancellata la Superpole

    Oscar McIntyre, tragedia a Phillip Island. Cancellata la Superpole

    La Superpole in programma questa mattina è stata cancellata dopo la morte del 17 enne Oscar McIntyre durante la gara inaugurale della Superstock 600 valida per il campionato australiano. Nonostante il funesto evento gli organizzatori della Superbike hanno confermato la corsa di domani, con i posti in griglia congelati rispetto alle prove cronometrate del venerdì. Si corre a Phillipp Island per la prima prova del Mondiale di quest’anno, che vedrà ancora una volta i duellanti Checa e Biaggi sfidarsi per il titolo di campione. Davanti a tutti partirà l’inglese Sykes, che ha ottenuto il miglior tempo nelle due precedenti sessioni con la sua Kawasaki, superando a sorpresa proprio Max Biaggi e Carlos Checa. Completa la prima fila il ceco Smrz su Ducati.

    Un altro lutto colpisce il mondo delle due ruote. Stavolta è la Superbike a vivere quegli attimi di terrore già visti nelle ultime due edizioni del Motomondiale. Ancora vivo è il ricordo di Marco Simoncelli, spentosi nella penultima gara dell’anno scorso a Sepang, con il destino assurdo di essere investito anche dal suo più grande amico Valentino Rossi. L’altra morte che devastò gli animi degli appassionati di motociclismo fu quella di Tomizawa. Il giapponese era uno dei piloti più simpatici dell’intero circus delle due ruote, e ancora oggi la sua scomparsa rimane un vuoto incolmabile per chi come lui ha dato la vita per questo sport.

    max biaggi | © Robert Cianflone/Getty Images

    Come Simoncelli e Tomizawa, anche il giovane McIntyre è deceduto dopo essere stato travolto da due piloti, Luke Bergesse e Michael Lockhart, i quali non hanno riportato gravi conseguenze dopo il terribile incidente che ha coinvolto in prima persona lo sfortunato pilota 17 enne, morto sul colpo.

    Il beffardo “The show must go on” risuona tra le lande australiane più impetuoso che mai, superando e in alcune occasioni calpestando le fragili emozioni di una famiglia che ha perso il proprio figlio per una banale corsa di moto ad un’età assurda. Sarebbe bello se adesso McIntyre fosse insieme al nostro Simoncelli, magari su una nuvola, o perché no, su una moto con cui sverniciare il cielo e dire “eccoci, noi ci stiamo divertendo un mondo, e voi?”

  • Melandri beffa Biaggi ad Aragon. Out Checa

    Melandri beffa Biaggi ad Aragon. Out Checa

    Marco Melandri si aggiudica la prima manche del Gran Premio di Spagna sul circuito di Aragon, settimo appuntamento del mondiale Superbike. Cosi come nelle qualifiche la gara ha visto il duello ravvicinato tra il ravennate e Max Biaggi, che è rimasto davanti per i tre quarti di gara, fino a quando a sei giri dalla fine un errore del al tornantino dopo il lungo rettilineo, causato dalle gomme praticamente alla frutta, ha aperto le porte al rivale che ha allungato inesorabilmente fino a conquistare la sua seconda vittoria in campionato dopo quella ottenuta a Donington.  

    © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Terzo posto per l’altra Aprilia ufficiale di Leon Camier che non è riuscito nel suo tentativo di rimonta nel finale di gara, nonostante le gomme più fresche rispetto a Biaggi. Ai piedi del podio l’altra Yamaha di Eugene Laverty, che rintuzza gli attacchi nel finale dell’ ottimo Tom Sykes sulla Kawasaki Ninja. Praticamente meno di un decimo il distacco alla bandiera a scacchi. Chi invece ha mollato nel finale è stato Noriyuchi Haga, soltanto sesto dopo essere stato in lotta fino ad un certo punto della gara per il terzo posto. Dietro di lui la Kawasaki del pilota di casa Joan Lascorz e la Bmw satellite di Ayrton Badovini.   Ma il vero colpo di scena è stata la caduta del leader del mondiale Carlos Checa, proprio mentre era in piena rimonta sui primi due fuggitivi. In classifica lo spagnolo mantiene ancora un buon vantaggio su Max Biaggi, 52 punti, ma questa battuta d’arresto potrebbe dare morale agli inseguitori. Stessa sorte per l’italiano Michel Fabrizio sulla Suzuki, caduto a metà gara mentre era in sesta posizione.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. MELANDRI YAMAHA 40:01.968
    2. BIAGGI APRILIA +1.572
    3. CAMIER APRILIA +2.432
    4. LAVERTY YAMAHA +10.799
    5. SYKES KAWASAKI +10.847
    6. HAGA APRILIA +11.931
    7. LASCORZ KAWASAKI +12.591
    8. BADOVINI BMW +16.954
    9. HASLAM BMW +24.205
    10. CORSER BMW +24.694
    11. GUINTOLI DUCATI +24.731
    12. VERMEULEN KAWASAKI +30.407
    13. BERGER DUCATI +34.107
    14. ROLFO KAWASAKI +37.233
    15. AITCHISON KAWASAKI +43.004
    16. XAUS HONDA +3 GIRI
    17. FABRIZIO SUZUKI RIT
    18. CHECA DUCATI RIT
    19. SMRZ DUCATI RIT
    20. LANZI BMW RIT
  • Superbike: Checa fa il bis a Misano

    Superbike: Checa fa il bis a Misano

     

    la gazzetta dello sport
    Carlos Checa dopo la doppietta ottenuta la settimana scorsa a Miller, Gran Premio degli Stati Uniti,conquista anche entrambe le manche del Gran Premio di San Marino, sul circuito Santa Monica di Misano Adriatico. Lo spagnolo con queste due vittorie centra gli otto successi stagionali staccando nella classifica mondiale il rivale più accreditato Max Biaggi, oggi due volte secondo al traguardo.   Gara 1 Dopo una buona partenza il poleman Tom Sykes è riuscito a guidare il gruppetto per un paio di giri, ma il passo della sua Kawasaki sull’asciutto non era all’altezza di quello dei primi, cosi Max Biaggi, una volta superato l’inglese, ha provato la fuga solitaria. Alle sue spalle è rinvenuto Carlos Checa, che, dopo essersi sbarazzato di Leon Haslam, ha atteso il momento giusto per superare l’Aprilia, sfruttando anche un’errore del romano alla Variante del parco. Da li in poi Checa ha fatto gara solitaria tagliando il traguardo impennando la sua Ducati. Alle spalle dei primi due Marco Melandri su Yamaha, più staccato dai primi a circa 16 secondi. Il ravennate, ha preceduto la Kawasaki di Sykes, che vince il duello in volata sul rettilineo finale con l’altra Yamaha di Eugene Laverty. Ottavo posto per Ayrton Badovini, mentre Nori Haga, Leon Haslam e Michel Fabrizio chiudono le rispettive gare con un ritiro. Gara 2 Più movimentata della prima la seconda manche del Gran premio di San Marino. La gara è stata interrotta quando era neanche a dirlo saldamente tra le mani di Carlos Checa a 14 giri dalla fine a causa di una bandiera rossa dopo la caduta di Marco Melandri che ha lasciato un pò dell’olio motore in traiettoria. Il ravennate non è poi riuscito a far ripartire la sua M1 ed ha dovuto cosi abbandonare la corsa. Con la seconda partenza, la gara ha ripreso lo stesso leit motiv di gara 1, con Biaggi a scappare e Checa ad inseguire. Un’altro errore del romano alla curva del Tramonto spalanca la vittoria a 4 giri dalla fine allo spagnolo, che ringrazia il rivale e arriva in solitaria al traguardo. Terza posizione per un battagliero Noriyuchi Haga, che riesce a scavalcare un’ottimo Ayrton Badovini proprio sul rettlineo finale. Il pilota di Biella, alla sua prima stagione in Superbike con la Bmw, si sta ben comportando e potrebbe aspirare ad un ruolo di primo piano nei prossimi Gran Premi. In quinta posizione Leon Haslam precede l’italiano Michel Fabrizio, dolorante dopo la caduta in gara 1. Assente invece la Honda di Johnatan Rea, che dopo la caduta della mattinata ha deciso di non prendere parte alle gare. LE CLASSIFICHE

  • Superbike: “mago” Sykes in pole a Misano

    Superbike: “mago” Sykes in pole a Misano

     

    Bike Racing
    Sotto il diluvio di Misano non poteva essere che uno specialista della pioggia a staccare il miglior tempo: è infatti Tom Sykes a conquistare la superpole, la sua seconda in carriera in Superbike, valida per il Gran Premio di San Marino. Il pilota della Kawasaki ferma il crono sul tempo di 1:55.197 e precede la Ducati di Carlos Checa, staccata di 176 millesimi, e dall’altra Ducati privata di Jakub Smrz, a mezzo secondo di ritardo. Conclude la prima fila l’italiano Marco Melandri in sella alla Yamaha, che domani cercherà sicuramente la vittoria che potrebbe rilanciarlo nel Mondiale piloti.   Ad aprire la seconda fila le due Bmw di Leon Haslam e Troy Corser, rispettivamente a 8 decimi e un secondo dalla pole, segue il campione del mondo in carica Max Biaggi con un’Aprilia performante sull’asciutto ma in netta difficoltà sul bagnato mentre chiude la seconda fila il francese Sylvain Guintoli (Ducati). Fuori dall’ultima sessione che assegna la pole Eugene Laverty, protagonista di una caduta nella S2 e che partirà dalla 10 piazza in griglia, preceduto dalla Bmw di Ayrton Badovini e dalla prima Honda di Johnny Rea. Ancora più indietro Michel Fabrizio (13esimo), Noriyuki Haga invece non è riuscito ad ottenere il tempo per partecipare alle qualifiche ufficiali di oggi pomeriggio e partirà in 17esima posizione. Domani appuntamento per Gara 1 del Gran Premio di San Marino a Misano alle 12:00, seconda manche alle 15:30.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. SYKES KAWASAKI 1:55.197
    2. CHECA DUCATI 1:55.373 +0.176
    3. SMRZ DUCATI 1:55.745 +0.548
    4. MELANDRI YAMAHA 1:55.768 +0.571
    5. HASLAM BMW 1:56.034 +0.837
    6. CORSER BMW 1:56.285 +1.088
    7. BIAGGI APRILIA 1:56.480 +1.283
    8. GUINTOLI DUCATI 1:57.054 +1.857
    9. BADOVINI BMW S2
    10. LAVERTY YAMAHA S2
    11. REA HONDA S2
    12. LASCORZ KAWASAKI S2
    13. FABRIZIO SUZUKI S1
    14. BERGER DUCATI S1
    15. XAUS HONDA S1
    16. CAMIER APRILIA S1
    17. HAGA APRILIA
    18. BAIOCCO DUCATI
    19. LANZI BMW
    20. POLITA DUCATI
    21. ROLFO KAWASAKI
    22. VERMEULEN KAWASAKI
    23. AITCHISON KAWASAKI
  • Checa davanti nelle seconde qualifiche a Misano

    Checa davanti nelle seconde qualifiche a Misano

    Carlos Checa ha ottenuto la migliore prestazione anche nelle seconde qualifiche ufficiali della Superbike, quelle che andranno a delineare i 16 piloti che andranno a giocarsi la Superpole tra qualche ora.
    Lo spagnolo segna il nuovo record della pista in 1:35.609, staccando di 3 decimi ancora una volta il suo antagonista principale Max Biaggi, la Suzuki di Michel Fabrizio, protagonista anche di una caduta nei minuti finali della sessione, che però non comprometterà la sua presenza per la lotta alla pole.

    Ottimo lavoro per la Kawasaki numero 17 di Joan Lascorz,in quarta posizione che precede la Yamaha di Marco Melandri, soltanto quinto quest’oggi, staccato di oltre 6 decimi.
    Migliora rispetto al turno di ieri, ma non di molto, la Bmw di Leon Haslam, sesto a sette decimi, mentre i progressi della Kawasaki vengono confermati dalla buona settima posizione di Tom Sykes.

    Enntrano nella Superpole per pochi centesimi Troy Corser, Ruben Xaus e Johnatan Rea, mentre a sorpresa è fuori Noriyuchi Haga, che per soli sette millesimi non prenderà parte alle qualifiche.
    Fuori anche Lorenzo Lanzi, 19esimo, e Roberto Rolfo, 21esimo.

    I tempi della Q2

    01. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 1’35.609
    02. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1’35.931
    03. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 1’36.052
    04. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1’36.246
    05. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 1’36.273
    06. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1’36.377
    07. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 1’36.383
    08. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 1’36.434
    09. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 1’36.437
    10. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 1’36.529
    11. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 1’36.581
    12. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 1’36.639
    13. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1’36.656
    14. Ruben Xaus (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 1’36.664
    15. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1’36.686
    16. Jonathan Rea (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 1’36.721
    17. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 1’36.728
    18. Matteo Baiocco (Barni Racing Team S.N.C.) Ducati 1098R 1’36.742
    19. Lorenzo Lanzi (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 1’37.077
    20. Alessandro Polita (Barni Racing Team S.N.C.) Ducati 1098R 1’37.104
    21. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1’37.178
    22. Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1’37.220
    23. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1’37.362

  • Superbike: a Misano prima qualifica nel segno di Checa

    Superbike: a Misano prima qualifica nel segno di Checa

    Archiviata la doppietta di Miller, secondo appuntamento extraeuropeo del calendario, la Superbike si rituffa in Europa e Carlos Checa inizia nel migliore dei modi il week-end del Gran premio di San Marino.
    Sul circuito di Misano Adriarico lo spagnolo fa registrare il giro più veloce in 1’36.024, confermando la leadership conquistata nelle prove della mattinata.
    Sempre come al mattino Max Biaggi lo segue come un’ombra, staccato soltanto di un decimo, mentre al terzo posto troviamo Marco Melandri, che sembra in crescita rispetto alle prove del mattino, in cui sembrava leggermente in difficoltà.

    Alle spalle dei primi tre Michel Fabrizio sulla Suzuki, davanti alla Bmw di Troy Corser e alla Yamaha di Eugene Laverty.
    Haga chiude ottavo dietro al ceco Jakub Smrz, mentre chiudono la top-ten Guintoli e Tom Sikes.

    Dopo i primi dieci troviamo tra i protagonisti, un pò in difficoltà, Leon Haslam e Johnny Rea a otto decimi da Checa.
    Chiude il gruppone dei 26 Lorenzo Lanzi, che sostituirà per questo week-end James Toseland, infortunatosi al polso durante i test di Aragon del maggio scorso

    I tempi della Qualifica1

    1. Carlos Checa  Ducati 1098R 1’36.024
    2. Max Biaggi   Aprilia RSV4 Factory 1’36.149
    3. Marco Melandri  Yamaha YZF R1 1’36.482
    4. Michel Fabrizio  Suzuki GSX-R1000 1’36.546
    5. Troy Corser   BMW S1000 RR 1’36.656
    6. Eugene Laverty  Yamaha YZF R1 1’36.683
    7. Jakub Smrz   Ducati 1098R 1’36.713
    8. Noriyuki Haga   Aprilia RSV4 Factory 1’36.728
    9. Sylvain Guintoli  Ducati 1098R 1’36.753
    10. Tom Sykes  Kawasaki ZX-10R 1’36.793
    11. Leon Hasla   BMW S1000 RR 1’36.810
    12. Jonathan Rea   Honda CBR1000RR 1’36.824
    13. Leon Camier   Aprilia RSV4 Factory 1’36.984
    14. Ayrton Badovini  BMW S1000 RR 1’37.059
    15. Matteo Baiocco  Ducati 1098R 1’37.073
    16. Joan Lascorz   Kawasaki ZX-10R 1’37.080
    17. Ruben Xaus   Honda CBR1000RR 1’37.093
    18. Alessandro Polita  Ducati 1098R 1’37.290
    19. Roberto Rolfo   Kawasaki ZX-10R 1’37.412
    20. Maxime Berger   Ducati 1098R 1’37.432
    21. Mark Aitchison   Kawasaki ZX-10R 1’37.433
    22. Chris Vermeulen  Kawasaki ZX-10R 1’37.754
    23. Lorenzo Lanzi   BMW S1000 RR 1’38.003