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  • Premier e Liga: sorride il Manchester City, brutto stop per il Real

    Premier e Liga: sorride il Manchester City, brutto stop per il Real

    I recuperi che si sono disputati ieri sera in Premier League e Liga hanno visto sorridere il Manchester City di Pellegrini che grazie al successo sull’Aston Villa si trova ora ad un solo punto dalla conquista del titolo, bene anche il Sunderland che ha conquistato la matematica salvezza. Male invece il Real Madrid che a causa del pareggio contro il Valladolid può quasi definitivamente dire addio al sogno di conquistare la Liga 2013/2014.

    La serata per i Citizens però non è stata cert

    Edin Dzeko
    Edin Dzeko

    o facile, l’Aston Villa s’è dimostrato avversario piuttosto ostico tanto da chiudere la prima frazione di gioco sullo 0-0.  Nella ripresa sembrava poter venir fuori la paura di vincere del Manchester City, a spazzare via il braccino, ci ha pensato Dzeko che al 64° ha trovato il gol apriscatole. Fatto il primo gol tutto è stato più semplice, ancora l’attaccante bosniaco ha raddoppiato al 72°, poi al 89° è arrivato il terzo gol firmato Stevan Jovetic, al 92° Yaya Touré ha siglato il definitivo 4-0. Adesso il City ha 2 punti di vantaggio sul Liverpool e domenica, in virtù di una netta miglior differenza reti, basterà non perdere contro il Southampton per aggiudicarsi la Premier League 2013/14.

    Nell’altra gara di serata in Premier, fa festa il Sunderland che vincendo per 2-0, a segno anche Fabio Borini, la sfida con il Wba si garantisce la salvezza.

     

    PREMIER LEAGUE RECUPERI

    Manchester City – Aston Villa 4-0 (64°, 72° Dzeko, 89° Jovetic, 92° Tourè)

    Sunderland – Wba 2-0 (13° Colback, 31° Borini)

     

    CLASSIFICA DOPO LA 37MA GIORNATA

    Manchester City 83, Liverpool 81, Chelsea 79, Arsenal 76, Everton 69, Tottenham 66, Manchester Utd 63, Southampton 55, Newcastle 49, Stoke 47, Crystal Palace 44, West Ham 40, Swansea 39, Sunderland e Aston Villa 38, Hull City 37, Wba 36, Norwich 33, Fulham (retrocesso) 31, Cardiff (retrocesso) 30.

    Valladolid vs Real Madrid
    Valladolid vs Real Madrid

    Ieri sera non è stata solo serata di Premier, si è infatti disputato anche il recupero di Liga tra Valladolid e Real Madrid. I Blancos avevano la grossa chance, vincendo, di riportarsi a -2 dai cugini dell’Atletico in vetta, così però non è stato. La serata è iniziata male con Cristiano Ronaldo costretto a lasciare il campo al 9° per problemi muscolari. Al 35° però Sergio Ramos ha trovato il gol direttamente da calcio di punizione che sembrava poter garantire il successo al Real. Al 85° però è arrivata la doccia fredda con il gol di Osorio che ha  fissato il risultato sul 1-1 facendo esultare i tifosi del Valladolid ma anche quelli di Atletico e Barcellona che paiono adesso,a due turni dal termine, essere le due compagini a contendersi il titolo con lo scontro diretto dell’ultima giornata al Camp Nou che sarà decisivo sia per i Blaugrana che per i Colchoneros. Per le Merengues, a meno di clamorosi ribaltoni nel prossimo turno, il sogno Liga pare esser finito qua.

     

    RECUPERO LIGA

    Valladolid – Real Madrid 1-1 (35° Sergio Ramos (R), 85° Osorio (V))

     

    CLASSIFICA DOPO LA 36MA GIORNATA

    Atletico Madrid 88, Barcellona 85, Real Madrid 84, Athletic Bilbao 68, Siviglia 60, Real Sociedad 58, Villarreal 53, Celta Vigo e Valencia 46, Levante 45, Rayo Vallecano 43, Espanyol e Malaga 41, Elche 39, Granada 38, Valladolid, Almeria e Getafe 36, Osasuna 35, Betis Siviglia (Retrocesso) 22.

     

     

     

  • Genoa, arriva Cabral con tanta voglia di riscatto

    Genoa, arriva Cabral con tanta voglia di riscatto

    Il Genoa ha messo a segno il primo colpo nel mercato di gennaio, la società rossoblu ha chiuso col Sunderland per l’acquisto del centrocampista Cabral: operazione conclusa in prestito con diritto di riscatto, 150 mila euro per il prestito, 1 milione e mezzo per il riscatto.

    Adilson Tavares Varela, meglio conosciuto come Cabral è nato a Praia il 22 ottobre 1988, è un calciatore capoverdiano naturalizzato svizzero, centrocampista mediano con caratteristiche difensive, cugino di Gelson Fernandes ex centrocampista del Chievo.

    LA CARRIERA:

    Dopo la trafila delle giovanili Cabral esordisce nella prima squadra del Losanna nel 2005, all’età di 17 anni. Nell’estate del 2007, dopo 26 presenze con la squadra di Losanna, si trasferisce per scadenza di contratto al Basilea, firmando un contratto di 3 anni. Durante la prima stagione con la nuova squadra non trova molto spazio e per la stagione successiva (2008-2009) viene mandato in prestito all’Atletico Siviglia. Al suo ritorno in Svizzera, il Basilea aveva cambiato allenatore e, grazie anche ai notevoli miglioramenti del giocatore durante la permanenza in Spagna, Cabral riesce a trovare più spazio. Dopo 5 stagioni al Basilea il 1º luglio 2013 viene ufficializzato il suo passaggio al Sunderland con la firma di un contratto di 3 anni. Il 17 agosto successivo fa il suo debutto in Premier League contro il Fulham.

    Adesso Cabral è arrivato in Italia, salutando il Sunderland,  troppo poco spazio per chi, come lui, ha vinto cinque campionati e tre coppe di Svizzera con la maglia del Basilea. Adesso, l’occasione per il riscatto con la maglia rossoblù. In campionato, ritroverà subito la Roma, club a cui segnò un bellissimo gol in Champions League all’Olimpico (nel video, in basso). Era la stagione 2010-2011, ora è giunta l’ora del riscatto proprio in Italia.

    Cabral arriva al Genoa | © Chris Brunskill / Getty Images
    Cabral arriva al Genoa | © Chris Brunskill / Getty Images

    Cabral vuole prendersi la rivincita, il palcoscenico è quello giusto, ecco le sue parole al suo arrivo a Genova per effettuare le visite mediche:

    Mi aspetto di giocare e di dare il mio contributo alla squadra. Fino allo scorso anno giocavo in Europa League, l’obiettivo è quello di portare il Genoa a lottare per traguardi ambiziosi” continua poi raccontando un po’ di se: “Sono un giocatore che si mette al servizio dei compagni, gioco in maniera semplice ma aggressiva per riuscire a recuperare il maggior numero di palloni possibili in mezzo al campo, Genova non ho ancora avuto tempo di visitarla ma la prima impressione è positiva. La Roma? In passato contro i giallorossi ho fatto bene, speriamo di mantenere intatta la tradizione“.

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  • Roberto Mancini conquista la finale di FA Cup

    Roberto Mancini conquista la finale di FA Cup

    In un finale di stagione in netta crescita dal punto di vista dei risultati Roberto Mancini centra alla guida del suo Manchester City l’obiettivo più importante, pilotando per la seconda volta negli ultimi due anni la sua squadra alla finale di FA Cup. Un traguardo che ad onor del vero va a salvare una stagione nel complesso non proprio entusiasmante dei citizens, con un rendimento addirittura deficitario in Europa e quasi mai seriamente in lotta per il titolo in Premier League al cospetto dei cugini dello United. Tuttavia, nell’ultima settimana il City ha battuto all’Old Trafford proprio i cugini red devils, consolidando il secondo posto in campionato in ottica Champions League, e quindi ha superato il Chelsea nell’attesa semifinale della coppa nazionale.

    Mancini ha così riconquistato la fiducia sopita del suo patron arabo, in attesa di sfidare a Wembley per l’atto finale il sorprendente Wigan, alla sua prima finale in assoluto di FA Cup. L’ex-tecnico dell’Inter ha avuto ragione per 2-1 di un Chelsea, che ha anche pagato le fatiche di Europa League, dopo la dispendiosa trasferta sul terreno del Rubin Kazan. I gol di Nasri ed Aguero hanno portato avanti i citizens, prima che Demba Ba riducesse peraltro inutilmente le distanze.

    Roberto Mancini | © Andrew Yates/Getty Images
    Roberto Mancini | © Andrew Yates/Getty Images

    Come detto il City in finale affronterà un avversario inedito come il Wigan, in una versione spagnoleggiante. Infatti, oltre al tecnico catalano Roberto Martinez, il Wigan conta in rosa ben 7 giocatori iberici. Ad ogni modo, la vittoria prestigiosa del Wigan è stata sminuita dai pesanti incidenti che si sono verificati a Wembley ad opera dei sostenitori avversari del Millwall. Si era a conoscenza della pericolosità della tifoseria storicamente più facinorosa del Regno Unito, ma scene del genere sul suolo inglese non si vedevano da tempo. Le forze dell’ordine hanno operato numerosi arresti, ma gli strascichi polemici e le ritorsioni non si fermeranno qui.

    Intanto, dando uno sguardo al campionato, il Sunderland di Paolo Di Canio conquista una vittoria epocale sul terreno del Newcastle, nel TyneWear Derby, una delle rivalità calcistiche più accese d’Inghilterra. Ora, saluti romani ed ideologie fasciste a parte, sarà difficile mettersi contro il coach Paolo Di Canio. A Sunderland una vittoria nel derby contro il Newcastle vale più di ogni altra ragione, anche politica.

  • I tabloid inglesi contro Paolo di Canio

    I tabloid inglesi contro Paolo di Canio

    Non si sono dissolte le polemiche in casa Sunderland e nel calcio inglese relative all’ingaggio di Paolo Di Canio. Anzi tutt’altro, il nuovo manager dei black cats, soprannome di quelli del Sundeland, ha convocato una conferenza-stampa alle 8 del mattino per chiarire alcune cose con i tabloid inglesi, ma il tentativo del tecnico italiano non sappiamo ancora quanto sia servito al momento. L’impressione è che ancora una volta in suo favore dovranno parlare i risultati, altrimenti si andrà incontro ad una polemica aperta e senza fine. Non sono stati teneri nei suoi confronti i giornalisti inglesi, anche e soprattutto lo stesso editorialista del Financial Times Simon Kuper, che ha scritto diversi libri sul rapporto tra il calcio e la politica. La polemica innescata da Miliband con le sue dimissioni ha scatenato il “furore”, così come hanno detto gli inglesi, intorno a Di Canio.

    Tuttavia, l’ex-calciatore laziale non è nuovo ad esser al centro delle polemiche, né quando giocava nel campionato italiano né tantomeno nella sua vasta esperienza nel calcio britannico. Ovviamente le polemiche riprese con clamore e con dovizia di particolari dai giornalisti inglesi stanno incendiando la discussione in queste ore. Ma Di Canio aveva professato le sue idee politiche ed aveva il tatuaggio del Duce già quando era un idolo con la maglia di West Ham, un idolo talmente acclamato da mettersi addirittura ascrivere libri, ed anche quando ha ricoperto con grande entusiasmo il ruolo di manager dello Swindon Town, club che l’allenatore romano ha portato in una sola stagione dalla League Two alla League One, cioè la nostra I Divisione di Lega Pro.

    Di Canio - Sunderland | © GRAHAM STUART/Getty Images
    Di Canio – Sunderland | © GRAHAM STUART/Getty Images

    Ma l’ambiente qui a Sunderland potrebbe essere completamente diverso. I biancorossi vantano il 7° pubblico della Premier League come media spettatori, anche se navigano nelle zone basse della graduatoria ed alcuni suoi tifosi reduci della Seconda Guerra Mondiale ed ex-minatori ed ex-operai dei cantieri navali hanno restituito al club la loro tessera di abbonamento. Loro non vogliono essere allenati da un fascista. Una questione, dunque, che si va facendo complicata, anche se Di Canio continua a ripetere: “Qui non siamo in Parlamento e penso al bene del Sunderland”. Intanto il boss del Sunderland il texano Short conferma la fiducia nella sue scelte, mentre domenica Di Canio esordisce nientemeno che a Stamford Bridge contro il Chlesea.

  • Di Canio al Sunderland, un caso politico?

    Di Canio al Sunderland, un caso politico?

     David Wright Miliband, 48enne londinese, era considerato fino a qualche settimana fa l’astro nascente della sinistra inglese. Poi lo stesso ex-Ministro degli Esteri, che infatti aveva ricoperto questo incarico dal 2007 al 2010, ha deciso di lasciare la guida del partito laburista al fratello minore Ed, oramai sulla cresta dell’onda e capace di gestire al meglio la politica nazionale e di guadagnare i consensi necessari alle tradizioni del suo partito. Tuttavia, il buon Miliband è balzato agli onori della cronaca dei tabloid inglesi non per le sue imprese presenti o anche future della politica britannica, ma bensì per le sue clamorose dimissioni dal calcio inglese.

    Figlio di Ralph Miliband, teorico marxista, il laburista David ha annunciato le proprie dimissioni dalla poltrona della vicepresidenza del Sunderland, club di Premier League inglese, che per tirarsi fuori dalla lotta per non retrocedere per le ultime sette giornate di campionato ha assunto in qualità di manager nientemeno che Paolo Di Canio. L’italiano, diventato una vera icona per il calcio inglese, è però colpevole secondo Miliband, e non solo, di aver ostentato in più occasioni di essere un sostenitore della ideologia fascista. Una caratteristica umana e politica che travalica il mero significato sportivo e che pertanto rende l’assunzione di Di Canio intollerabile per Miliband.

    Paolo Di Canio | © by Harry Engels/Getty Images
    Paolo Di Canio | © by Harry Engels/Getty Images
    Di Canio è stato nominato nuovo manager del Sunderland, dopo l’improvviso esonero patito dal nordirlandese Martin O’Neill all’indomani della sconfitta interna per mano del Manchester United. Ma nulla o quasi faceva presagire ad un esonero dell’allenatore ex-stella del Nottingham Forest vincitore due volte della Coppa dei Campioni negli Anni Ottanta. Poi è arrivata l’investitura ufficiale per Paolo Di Canio, che aveva condotto fino a qualche mese fa lo Swindon Town. Club che aveva riportato in League One, ma dal quale aveva rassegnato le dimissioni per divergenze, crediamo soprattutto economiche, nei confronti della dirigenza. Lo stesso Di Canio ha replicato alle accuse di Miliband, ma non accettando il confronto sul terreno politico, ma esclusivamente su quello calcistico: “Penso al Sunderland e basta”, ha ribadito l’ex-laziale, senza ulteriori riferimenti alle sue idee politiche.

    Tuttavia, Di Canio non ha rinnegato i suoi saluti romani né tantomeno le sue simpatie per il fascismo. Nel 2005 in particolare, al termine di una partita della Lazio, salutò i suoi tifosi con il saluto romano. Dalle parti del Sunderland adesso c’è un’aria tesa e confusa. Il Sunderland non è tra le grandi nobili del calcio inglese, ma fondato nel 1879, ha vinto 6 campionati, l’ultimo dei quali però nel 1936, e 2 FA Cup, l’ultima nel 1973, ma i suoi tifosi sono tra i più appassionati del Regno Unito. Da sempre il Sunderland gioca contro il Newcastle il Tyne Wear Derby, una sfida ad alto contenuto agonistico ed anche di scontri tra tifosi. Ad ogni modo, Sunderland storicamente, tra calcio e non, è una città dai forti coinvolgimenti politici. L’ambiente ideale per Di Canio per dimostrare ancora una volta il suo carattere e le sue qualità?

  • Di Canio al Sunderland ma i tifosi insorgono contro il tecnico fascista

    Di Canio al Sunderland ma i tifosi insorgono contro il tecnico fascista

    Dopo l’esonero di Martin ÒNeill il Sunderland annunca il suo nuovo allenatore: il club inglese ha scelto come suo erede Paolo Di Canio e, stando a quanto dichiarato dal presidente del Sunderland, l’italiano è molto entusiasta di inziare questa nuova avventura. (altro…)

  • Nicklas Bendtner alla Juventus. Acquisto giusto per Conte?

    Nicklas Bendtner alla Juventus. Acquisto giusto per Conte?

    Alla fine la scelta è ricaduta su di lui. Nicklas Bendtner sarà il centravanti della Juventus per la prossima stagione. Il giocatore danese arriva in prestito con diritto di riscatto fissato a 6 milioni dagli inglesi dell’Arsenal. Sotto la Mole invece guadagnerà 1 milione e mezzo e già domani mattina sosterrà le visite mediche di rito. Un’operazione conclusa nel giro di poche ore da parte dell’entourage bianconero chiamato al riscatto dopo che ieri era arrivata la beffa Berbatov, strappato alla Fiorentina ma che il Fulham a sua volta ha tolto dalle mani dei bianconeri.

    Un colpo di scena inaspettato ma che non ha scoraggiato Beppe Marotta il quale ha guardato nuovamente in Inghilterra, ancora una volta in casa Arsenal dopo che qualche settimana fa si era passato a Robin Van Persie, poi passato al Manchester United. Sul giocatore si era mossa, manco a dirlo, la Fiorentina e a sorpresa anche il Siena, che aveva trovato l’accordo sia la società che con l’atleta il quale aveva espresso il gradimento per la destinazione senese.

    Operazione sicuramente conveniente per la società piemontese, che ottiene il giocatore senza versare soldi alla squadra inglese, ma che ha fatto storcere il naso a tantissimi tifosi, non proprio convinti della bontà del giocatore danese. Cosa questa dovuta alla scarsa vena realizzativa: la sua media infatti si attesa a circa 0,25 gol a partita. Troppo poco per chi negli anni era abituato a giocatori del calibro, giusto per citarne uno, di Trezeguet. Ben 194 centimetri di altezza per 84 di peso, il giocatore va a completare, per caratteristiche, il reparto offensivo della Juventus, non essendoci sin qui un giocatore fisicamente prestante a disposizione di Conte.

    Nicklas Bendtner © Handout/UEFA via Getty Images

    Arrivato all’Arsenal quando aveva 16 anni dai danesi del Kjøbenhavns Boldklub, Nicklas Bendtner è stato girato nella stagione 2006/2007 al Birmingham City laddove andò subito in gol all’esordio, e in quella stagione mise a segno 11 gol in 42 gare permettendo ai suoi di raggiungere la Premier League. Bastò per convincere i Gunners a tenerlo e puntare su di lui. Dal 2007 al 2011 Bendtner colleziona così 103 presenze mettendo a segno 22 gol, trovando anche una tripletta in Champions League.

    Bottino tuttavia non molto prolifico e proprio per questo la scorsa estate l’Arsenal girò il giocatore in prestito al Sunderland dove ha messo a segno 8 reti in 27 partite. In questi anni è diventato un punto fisso della nazionale danese, con la quale ha collezionato 48 presenze condite da 18 gol, due dei quali contro il Portogallo nella scorsa edizione degli Europei. Adesso toccherà a Conte e Carrera inserirlo negli schemi dei bianconeri e anche per loro due sarà una novità, considerato che l’anno scorso non si erano mai trovati ad avere a disposizione un giocatore con la caratteristiche del genere. E toccherà anche a lui rispondere ai dubbi dei tifosi juventini per via della sua scarsa vena realizzativa. Un dato questo emerso dai numeri che hanno accompagnato sin qui la carriera del 24enne centravanti della Danimarca.

    Il video dei dieci gol più belli realizzati sin qui da Nicklas Bendtner:

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    Nicklas Bendtner alla Juve. E’ l’attaccante giusto per Conte?

    • E’ un ripiego (53%, 190 Voti)
    • Si (25%, 89 Voti)
    • No (22%, 77 Voti)

    Totale Votanti: 356

     

  • FA Cup, pari per Chelsea e Tottenham, l’Arsenal è fuori

    FA Cup, pari per Chelsea e Tottenham, l’Arsenal è fuori

    Si è giocato in Inghilterra il quinto turno di FA Cup. Il calendario vedeva in campo fra sabato e domenica tre londinesi, Chelsea, Arsenal e Tottenham. I Blues sono stati i primi a scendere in campo all’ora del lunch di sabato, affrontando in casa a Stamford Bridge il Birmingham, retrocesso dalla Premier League la passata stagione. Il Chelsea va in campo con il classico 4-3-3, ancora con Fernando Torres al centro dell’attacco, sempre a digiuno di reti, con Mata e Sturridge al suo fianco e in panchina si rivede Drogba appena rientrato dalla Coppa d’Africa.

    Il match per gli uomini di Villas-Boas si mette subito male, con il Birmingham che va in vantaggio al 19′ con rete di Murphy sugli sviluppi di un corner, con la difesa del Chelsea che non riesce a liberare e il terzino insacca da due passi. I Blues cercano il pareggio nel primo tempo prima con una conclusione di Sturridge dal limite che esce di un soffio, e subito dopo Ramires si conquista un calcio di rigore che Mata si fa respingere dal portiere. Il primo tempo finisce sull’1-0 per il Birmingham, entra Drogba per Torres dando un po’ più di peso e profondità alla squadra, che trova il pareggio al 61′ con Sturridge che insacca di testa su cross dalla destra di Ivanovic. Ora le due squadre dovranno affrontarsi nel replay della sfida a campo invertito il 6 marzo.

    L’Arsenal ancora scosso dalla sconfitta in settimana di Champions League contro il Milan per 4-0, affronta il Sunderland in trasferta, campo su cui ha vinto in Premier la settimana scorsa. La trasferta non è fortunata come la passata, visto che i Black Cats vincono agevolmente per 2-0 con reti di Richardson e nel primo tempo e autogol di Chamberlain nella ripresa nel disperato tentativo di liberare la porta. Adesso i Gunners sono virtualmente fuori da ogni competizione, avendo come unico obiettivo il quarto posto in classifica.

    Chelsea Birmingham | © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Il Tottenham era impegnato oggi a due passi da Londra sul campo dello Stevenage e non è riuscito ad andare oltre un opaco 0-0. Redknapp schiera Defoe in avanti insieme a Saha, e a centrocampo non c’è Modric vicino a Parker ma Livermore e Walker e la differenza a livello qualitativo è stata enorme. Gli Spurs si sono resi pericolosi in un paio di occasioni con una punizione bomba di Kaboul e con un guizzo di Saha. Ora come il Chelsea il Tottenham dovrà disputare il replay durante la settimana, togliendo un po’ di energie alla corsa per il titolo contro le due di Manchester.

    RISULTATI QUINTO TURNO

    Chelsea-Birmingham 1-1

    Sunderland-Arsenal 2-0

    Stevenage-Tottenham 0-0

    Everton-Blackpool 2-0

    Norwich-Leicester 1-2

    Milwall-Bolton 0-2

    Liverpool-Brighton 6-1

    Crawley Town-Stoke 0-2

  • Premier League, Capodanno amaro per il Manchester City

    Premier League, Capodanno amaro per il Manchester City

    Se il 2011 dei cugini dello United non era finito nel migliore dei modi con la sconfitta all’Old Trafforda contro il fanalino di coda Blackburn, il 2012 del Manchester City non inizia meglio. La squadra di Roberto Mancini incappa nella seconda sconfitta stagionale in Premier League nel posticipo della 19esima giornata andata in scena il giorno di Capodanno punita proprio a tre secondi dal fischio finale dalla rete del sudcoreano Ji Dong, entrato in campo al posto di Niklas Bendtner, l’attaccante della nazionale danese arrivato al Sunderland in estate dall’Arsenal con la formula del prestito, ma la cui rete è viziata da un evidente fuorigioco dello stesso match winner.

    Manchester City | © Stu Forster/Getty Images

    Senza Balotelli, spedito in tribuna da Mancini (punito probabilmente per il vizio del fumo dell’attaccante ex Inter), il Manchester City si presenta allo Stadium of Light di Sunderland con Johnson, Yaya Tourè e Nasri a sostegno  del centravanti Dzeko tenendo in panchina sia Silva che Aguero. Nel primo tempo i Citizens fanno tanto gioco sfiorando addirittura il 70% nel possesso palla grazie alla dinamicità in mezzo al campo di Barry e de Jong ma senza rendersi particolarmente pericolosi, a parte la traversa scheggiata da Dzeko, verso la porta difesa da Mignolet che non ha fatto rimpiangere il titolare Westwood, decisivo nel secondo tempo in almeno un paio di interventi prodigiosi. A colpire invece potrebbero essere i padroni di casa, decimati dagli infortuni che hanno costretto il tecnico Martin O’Neill a varare un undici di emergenza, ma Hart si supera su Bendtner mentre l’attaccante dei Black Cats cerca di superarlo in uscita.

    Nella ripresa il canovaccio della gara non cambia, il Manchester City schiaccia nella propria metà campo il Sunderland che è sempre pericoloso nelle ripartenze specialmente quando Sessegnon si divora una clamorosa occasione calciando di esterno destro a lato quando avrebbe potuto servire Bendtner che aveva la porta spalancata davanti a sè. Mancini fa entrare ad inizio ripresa Aguero e poco più tardi anche Silva per dare più qualità al reparto offensivo che non riesce a trovare sbocchi nella fitta rete di maglie biancorosse. Proprio l’argentino ex Atletico Madrid ha l’occasione giusta per portare in vantaggio il City ma Mignolet si supera mettendo in mostra tutte le sue qualità. Nel finale l’assedio della squadra di Mancini porta ad un altro legno colpito dal nuovo entrato Richards ma al terzo e ultimo minuto di recupero i Citizens si fanno trovare scoperti su un contropiede avversario con Ji Dong, in posizione di fuorigioco, che chiude il triangolo con un compagno insaccando alle spalle di Hart. Un’occasione gettata al vento per il Manchester City per tornare ad essere la squadra dominatrice della Premier League e che invece resta a quota 45 punti in classifica appaiato con lo United.

  • Premier League: vincono Manchester Utd, Chelsea e Arsenal

    Premier League: vincono Manchester Utd, Chelsea e Arsenal

    Negli anticipi della 25esima giornata di Premier League vincono tutte e tre le tre big impegnate questa sera. Il Manchester United ritrova la sua stella Rooney autore di una doppietta e dell’assist a Vidic nel 3-1 con il quale ha sconfitto l’Aston Villa all’Old Trafford. I Red Devils allungano la propria imbattibilità che dura ormai da 29 gare e conservano 5 punti di distanza dall’Arsenal che ha vinto non senza soffrire all’Emirates Stadium 2-1 contro l’Everton; i Gunners vanno subito sotto (gol di Saha) e riescono a ribaltare la situazione solo nel finale quando Arshavin e Koscielny nel giro di 5′ regalano ai londinesi un insperato successo che altrimenti avrebbe complicato e non poco la lotta al titolo.

    Il Chelsea di Ancelotti, fresco di acquisto di Torres, sbanca Sunderland per 4-2 e tiene vive le sue speranze (poche per la verità) di riacciuffare lo United: i padroni di casa vanno avanti con Bardsley, il pari giunge dal dischetto con un rigore trasformato da Lampard e Kalou subito dopo effettua il sorpasso; Richardson riporta il risultato in parità ma prima Terry e poi Anelka fissano il punteggio sul 4-2 finale. Nell’ultimo match della serata finisce in parità tra West Bromwich e Wigan (2-2)

    Risultati e marcatori 25 Giornata Premier League

    Arsenal – Everton 2-1
    25′ Saha (E), 71′ Arshavin (A), 76′ Koscielny (A)
    Manchester United – Aston Villa 3-1
    1′ Rooney (M), 45′ Rooney (M), 59′ Bent (A), 64′ Vidic (M)
    Sunderland – Chelsea 2-4
    3′ Bardsley (S), 15′ rig Lampard (C), 23′ Kalou (C), 27′ Richardson (S), 60′ Terry (C), 93′ Anelka (C)
    West Bromwich – Wigan 2-2
    5′ Odemwingie (We), 20′ N’Zogbia (Wi), 43′ Watson (Wi), 79′ Fortune (We)

    Classifica

    1. MANCHESTER UNITED 54 24
    2. ARSENAL 49 24
    3. MANCHESTER CITY 45 24
    4. CHELSEA 44 24
    5. TOTTENHAM 38 23
    6. SUNDERLAND 37 25
    7. LIVERPOOL 32 24
    8. BLACKBURN 31 24
    9. NEWCASTLE 30 23
    10. STOKE CITY 30 23
    11. BOLTON 30 24
    12. BLACKPOOL 28 23
    13. ASTON VILLA 28 25
    14. EVERTON 27 24
    15. FULHAM 26 24
    16. WEST BROMWICH 26 24
    17. BIRMINGHAM 23 22
    18. WIGAN 23 25
    19. WOLVERHAMPTON 21 23
    20. WEST HAM 21 24