Il portiere è un ruolo complicato, talvolta difficile e spesso non risaltato come si dovrebbe.
Nella nostra consueta intervista, nel mondo del calcio femminile, oggi conosceremo meglio uno degli estremi difensori di questa Serie A: il numero uno del neopromosso Südtirol Chiara Valzolgher.
Nata a Trento l’8 gennaio 1992, Chiara inizia a giocare difendendo i pali del Trento nella stagione 2008 e vi rimane sino al 2010. In quella estate passa al Südtirol, sua attuale squadra, con quale esordisce in Serie A nella stagione 2010/11.
Veniamo a conoscere meglio Chiara Valzolgher partendo dai suoi esordi sino all’attualità.
Come ti sei avvicinata al calcio? Perchè hai deciso di praticare questo sport?
Ho iniziato a giocare da piccola nei pulcini del Villazzano (provincia di Trento). Non ho avuto nessuno in famiglia che giocava a calcio, anzi sono gli altri che poi hanno seguito me. A convincere mia mamma a farmi giocare a calcio sono stati i miei compagni delle elementari.
Hai un idolo, un calciatore a cui ti ispiri?
A questa domanda qualche anno fa ho risposto Sebastien Frey. Adesso non ne ho uno in particolare, però se devo fare un nome dico Manuel Neuer.
Se tu potessi scegliere una calciatrice di un campionato straniero con cui ti piacerebbe giocare, chi sceglieresti?
Alex Morgan! Se invece dovessi scegliere in Italia direi Parisi.
Hai avuto modo di seguire il Mondiale di Canada 2015? Cosa pensi che manchi ancora al calcio femminile italiano per competere con le massime potenze mondiali?
Sì, ho seguito il mondiale canadese sulla tv tedesca. Devo dire che in Italia prima di tutto manca la visibilità, fattore che poi port dietro di se tutto il resto, dagli sponsor ai tecnici e dirigenti che poi permetterebbero al sistema di crescere.
A proposito di Nazionale, tu hai fatto parte della spedizione, se pur non scendendo mai in campo, che ha disputato il mondiale U20 in Giappone nel 2012. Cosa ricordi di quell’esperienza?
E’ stata un’esperienza che mi rimarrà per sempre, anche se non ho giocato e sarà un sassolino che credo sarà sempre nella mia scarpa, comunque è stato tutto bellissimo, sia per il calore del pubblico, in tanti venivano a chiedere autografi, sia per le strutture di alto livello.
Con il Südtirol lo scorso anno siete riuscite a conquistare la Serie A, adesso da neopromossa ci racconti l’impatto con la massima serie e qual è l’obiettivo della squadra? Quale il tuo personale?
Un impatto decisamente tosto, è maggiore l’intensità e le avversarie hanno un tasso tecnico più alto. Sappiamo di essere il fanalino di coda e di avere minori risorse ma daremo il massimo per cercare di ottenere una difficilissima salvezza.
Veniamo ad un’analisi tecnica, qual è il tuo punto di forza e dove pensi di dover migliorare?
Come punto di forza direi il modo di stare e parare in mezzo ai pali. Vorrei invece migliorare nel carattere, fare quel salto di qualità, credere di più in me stessa. Ci sono calciatrici che magari hanno meno talento di altre ma che grazie a questa loro forza riescono ad ottenere migliori risultati.
C’è una parata che ricordi particolarmente volentieri?
Direi quella fatta due anni fa contro il Valpolicella, un tuffo nell’angolo destro su un tiro da fuori area. Mi è piaciuto e ricordo con piacere quel gesto.
Tra le tue compagne c’è qualche giovane talentuosa che a tuo parere può avere un futuro brillante?
Faccio due nomi: Stefania Dellagiacoma, che è un fortissimo esterno destro, e la giovanissima classe ’99 Verena Erlacher.
Se tu potessi scegliere, fra tutti gli stadi del mondo, ce n’è uno in cui vorresti giocare?
L’Allianz Arena di Monaco, colorato di bianco e rosso che sono anche i colori del Südtirol!
Prima di salutarti e ringraziarti vogliamo chiederti perchè secondo te i nostri lettori dovrebbero seguire il calcio femminile?
Basta mettere da parte i pregiudizi, una volta eseguito questo passaggio ci si appassiona anche al calcio femminile, lo si stima anche per i sacrifici delle atlete e ci si rende conto che è un calcio diverso da quello maschile, meno fisico, ma certamente non uno sport minore.
Moriero, Pala e Rastelli, no, non fatevi ingannare non è l’inizio della formazione di una squadra. Sono i nomi di tre allenatori che nella serata di ieri sono stati esonerati dalle loro rispettive squadre; cosi hanno deciso i presidenti di Catanzaro, Albinoleffe e Sudtirol. Si sa il mestiere dell’allenatore è difficile, duro, pieno di incognite su una strada non liscia, tortuosa dove spesso capita di inciampare.
Presentazione di Moriero alla guida del Catanzaro
Ecco il comunicato ufficiale del club del Catanzaro in merito all’esonero di Francesco Moriero: “La società Catanzaro Calcio comunica di aver sollevato il signor Francesco Moriero dall’incarico di allenatore della prima squadra. La società ringrazia il tecnico per la professionalità e la dedizione con cui ha svolto il suo lavoro, augurandogli le migliori fortune. La squadra è stata affidata al signor Massimo D’Urso“. La scelta del neo tecnico non è definitiva, sono al vaglio varie ipotesi. Il Catanzaro di Moriero è attualmente in settima posizione con 19 punti in 12 giornate.
In casa Albinoleffe Alessio Pala è stato sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra, affidando la panchina a Roberto Bonazzi; lo ha comunicato lo stesso club sul suo sito internet: “L’Uc AlbinoLeffe comunica di aver sollevato Alessio Pala dal’incarico di allenatore della prima squadra bluceleste. La società desidera ringraziare mister Pala per l’impegno profuso e gli augura i migliori successi professionali“. Per cacciare Pala è stata decisiva la sconfitta patita contro il Real Vicenza e una classifica che si fa sempre più deficitaria: sono ora terzultimi in campionato con 10 punti in 12 giornate.
Stessa sorte capitata a Claudio Rastelli; La pesante sconfitta maturata in terra bresciana ha indotto la dirigenza a sollevare Claudio Rastelli dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra. Domani sarà il l’allenatore in seconda Alberto Nabiuzzi a guidare la seduta giornaliera in attesa che venga ufficializzato il nome del sostituto di Rastelli. “A Claudio Rastelli vanno i più sentiti ringraziamenti da parte dell‘Fc Südtirol per il lavoro svolto e i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera”. Questa è una nota apparsa sul sito della società bolzanina. L’ex allenatore ha pagato la pesante sconfitta dei suoi ex giocatori maturata in quel di Salò per 4-1.
Ci siamo. Mancano 90′, manca veramente poco a completare la griglia della prossima Lega Pro Unica, in attesa ovviamente del ritorno play out in Serie B. Sarà un fine settimana dalle forti emozioni in almeno otto città, quelle che stanno disputando play off e play out il Lega Pro.
Allo stadio “Silvio Piola” di Vercelli va in scena il ritorno della finale play off di Prima Divisione girone A. Dopo quanto accaduto domenica scorsa in quel di Bolzano, la Pro Vercelli è la maggiore candidata a fare compagnia alla Virtus Entella nella prossima stagione in Serie B, con cui aveva dato via a un avvincente duello fino all’ultima giornata.Questo non significa che il Sudtirol non abbia le possibilità di riuscire a ribaltare la situazione. La squadra di Rastelli non ha demeritato nel match di andata, ma si è trovata davanti una corazzata, compatta con le idee molto chiare.
Nei piemontesi rientra dalla squalifica Scavone; sono stati venduti 4000 tagliandi, record stagionale per il “Piola”.
La probabile formazione dovrebbe essere questa: (4-4-1-1) Russo; Scaglia, Ranellucci, Cosenza, Marconi; Fabiano, Scavone, Rosso, Erpen; Greco, Marchi. La Pro Vercelli è promossa in Serie B se vince o se pareggia. Se perde con un solo gol di scarto si va ai supplementari. Al termine degli stessi, permanendo lo stesso risultato, si effettueranno i calci di rigore.
Nel Sudtirol rientra Branca dalla squalifica; il centrocampo sarà completato con Pederzoli e Fink. Conferma in blocco, invece, per la difesa e per l’attacco.
La probabile formazione sarà: (4-3-3) Facchin; Cappelletti, Kiem, Bassoli, Martin; Fink, Pederzoli, Branca; Minesso, Corazza, Turchetta. Promosso se vince con almeno due gol di scarto. In caso di vittoria con un solo gol di scarto si va ai supplementari. Al termine degli stessi , permanendo lo stesso risultato, si effettueranno i calci di rigore.
Arbitro il signor Pezzuto di Lecce
In contemporanea al “Matusa” di Frosinone si disputerà il ritorno della finale play off del girone B. Il Lecce di Franco Lerda arriva alla sua seconda finale consecutiva dopo quella persa, contro il Carp,i dodici mesi fa; l’assenza per squalifica di capitan Miccoli , che invece oggi sarà in campo, ha pesato non poco sull’economia del match. La squadra di Stellone, che ha dimostrato tutta la sua solidità, punterà anche sul fattore campo e sul calore del pubblico per conquistare l’importante obiettivo del ritorno in Serie B.
Nei ciociari rientra Soddimo dalla squalifica. Stellone recupera Russo, assente dall’ultima giornata di campionato, ballottaggio tra Bertoncini e Soddimo. Stadio gremito: circa 9000 spettatori.
La probabile formazione sarà: (4-4-2) Zappino; Crivello, Blanchard, Russo, Ciofani M.; Frara, Gori, Gucher, Paganini; Curiale, Ciofani D. Il Frosinone è promosso se vince; se pareggia si va ai supplementari. Al termine degli stessi, permanendo lo stesso risultato, si effettueranno i calci di rigore.
Nei salentini rientra Miccoli dalla squalifica. Martinez e De Rose sono favoriti su Sales e Amodio; Lerda ha ancora qualche dubbio, mentre è scontato il rientro del portiere Caglioni. Saranno almeno 2200 i tifosi al seguito.
La probabile formazione sarà: (4-4-2) Caglioni; Martini, Diniz, Abruzzese, Lorez; Ferreira Pinto, De Rose, Papini, Doumbia; Beretta, Miccoli. Il Lecce è promosso se vince; se pareggia si va ai supplementari. Al termine degli stessi, permanendo lo stesso risultato, si effettueranno i calci di rigore.
Arbitro il signor Ros di Pordenone
Domenica invece sarà la volta del ritorno delle finali play out che consentiranno a due club di conservare lo status di professionisti rimanendo nel campionato unico, mentre relegheranno le retrocesse a scendere nei dilettanti.
Allo stadio “Morgagni” di Forli i romagnoli attendono il Delta Porto Tolle con gli ospiti che si presenteranno con un gol di vantaggio dopo la vittoria in extremis dell’andata (3-2).
Nel Forli rientra Jidayi dopo la squalifica. Una botta subita in allenamento ha messo fuori causa Gerolino, comunque destinato alla panchina. A preoccupare di più sono le condizioni di Docente, che ha sentito un riacutizzarsi del problema muscolare che lo ha tenuto fuori per quasi un mese. Il Forli ha accesso alla Lega Pro Unica solo in caso di vittoria, grazie al miglior piazzamento in classifica.
Nel Delta Porto Tolle è squalificato il vice di Favaretto, mister Tiozzo Peschiero. Con lui, appiedati dal giudice sportivo anche Bertoli e pettarin. Si muoveranno in 300 da Porto Tolle. Il Delta ha accesso alla Lega Pro Unica se vince o pareggia.
Arbitro il signor Abisso di Palermo
Al “Masini” di Santo Croce sull’Arno,alla stessa ora, andrà in scena Tuttocuoio-Arzanese , che sul neutro di Frattamaggiore hanno dato vita a un pareggio a reti bianche, un risultato che regala un piccolo vantaggio dopo la vittoria alla squadra toscana di Alini.
Nel Tuttocuoio è di nuovo squalificato mister Alvini, in panchina andrà ancora il vice Ceccomori. Appiedato dal giudice sportivo anche Rosati. Balde è fuori per infortunio. Esaurito lo stadio “Masini” con tutti 700 i biglietti venduti. I toscani hanno accesso alla Lega Pro Unica se vincono, o grazie al miglior piazzamento in classifica, se pareggiano.
Nei campani è squalificato Mora; rientra Patti dopo il turno di stop. Da Arzano partiranno circa in 200. Ha accesso alla Lega Pro unica solo in caso di vittoria.
Nella finale di andata di Lega Pro in prima divisione la Pro Vercelli ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo è porta a casa un prezioso 1-0 da Bolzano. Nel girone B a Lecce é 1-1, restano quindi aperti i giochi per il match i ritorno che si disputerà sabato 7 giugno: con un altro pareggio le due formazioni saranno costrette a vivere i tempi supplementari e, se permane il pareggio, i calci di rigore.
Allo stadio “Druso” di Bolzano la Pro Vercelli conferma i favori del pronostico della vigilia e conquista una importante affermazione in trasferta che gli darà la possibilità di affrontare il match di ritorno in casa con 2 risultati su 3 a disposizione. La partita come da previsione è molto tirata, nel primo tempo è il SudTirol a costruire le due palle gol più pericolose: al 38′ capita a Turchetta l’occasione del vantaggio e al 40′ è Frink a sfiorare il vantaggio ma in entrambi i casi è molto bravo Russo a sventare il pericolo.
La Pro si conferma cinica e spietata, castigando al primo vero affondo: è il 50′ Scaglia finta il cross di sinistro e rientra sul destro fa partire il cross e Cosenza, colpisce un’uscita maldestra di Facchin, colpisce di testa insaccando il pallone in fondo alla rete. I piemontesi non si accontentano e vanno alla ricerca del raddoppio prima Marchi conclude di sinistro in diagonale ma Facchin respinge in angolo; dopo pochi minuto è Iemmello ad avere una ghiota occasione ma il suo tiro dall’interno dell’area di rigore è parato a terra dal portiere degli altoatesini; poi è Ardizzone a concludere dal limite dell’area di sinistro ma la palla va alta sopra la traversa. Negli ultimo venti minuti l’Altoadige prova a forzare a costringe la squadra di Scazzola a rimanere ancorata nella propria area di rigore, ma il portiere Russo non viene mai impegnato in maniera pericolosa.
Allo stadio “Via del Mare” di Lecce i padroni di casa e il Frosinone non sono andati oltre l’1-1. Tutto è successo nel primo tempo: croce e delizia è stato il centrocampista Gori il quale prima ha propiziato la rete del vantaggio salentino al 15′ (bravo Papini a sfruttarlo a dovere, trafiggendo poi Zappino con un destro rasoterra) e poi ha permesso ai suoi di pareggiare al 31′, complice una deviazione di Abruzzese. Nella ripresa i pugliesi hanno colpito una traversa sugli sviluppi di una punizione calciata da Bogliacino.
In seconda divisione si sono disputati le finali playout per decidere quale squadra potrà, nella prossima stagione, disputare la Lega Pro Unica.
Nel girone A tabù Forli superato per il Porto Tolle che fa negli ultimi istanti l’andata della finale playout del girone A di seconda divisione. La rete di Gomes in pieno recupero piega i romagnoli, capaci di recuperare ben due volte lo svantaggio; partita scoppiettante nonostante la posta in palio altissima. Dopo dieci minuti cambia il tabellino da ambo le parti: apre le danze Pettarin su suggerimento di Segato, pareggia Melandri bravo ad anticipare tutti in mischia. Il risultato cambia ancora grazie a uno scatenato Petras il quale, forse il più esperto in campo, dopo aver colto il palo riporta in avanti i veneti. I romagnoli non demordono e alla metà della ripresa riescono a trovare nuovamente il pari, grazie alla rete di Drudi. Ma non è ancora tutto finito: il portoghese Gomes perfora all’ultimo istante la difesa avversaria e regala al Porto Tolle la possibilità, tra sette giorni, di rimanere in Lega Pro, anche con un pareggio.
Nella finale di andata dei playout di seconda divisione girone B Arzanese e Tuttocuoio non riescono a superarsi in quel di Frattamaggiore: ne esce uno 0-0 che fa soprattutto il gioco dei toscani, meglio piazzati nel campionato regolare. Sono maggiori i rimpianti dei campani che hanno giocato meglio ma sono stati ipnotizzati da un ottimo portiere come Alessandro Bacci: per salvarsi l’undici di Marra dovrà vincere domenica prossima a Santa croce sull’Arno, dove invece il Tuttocuoio avrà a disposizione due risultati su tre.
In Lega Pro saranno Sudtirol-Pro Vercelli e Frosinone-Lecce le due finali playoff della prima divisione del campionato. Andata domenica 1 giugno e ritorno domenica 8 giugno.
Nel girone A di prima divisione Al “Piola” di Vercelli la Pro centra la finale dopo un match ostico a tratti cattivo contro un mai domito Savona: è 2-1 per gli uomini di Scazzola i quali vanno sotto all’inizio del primo tempo per un rigore di Virdis e acciuffano il pareggio al 40′ del primo tempo con un rigore realizzato da Greco. La ripresa vede scendere l’intensità del match, un paio di occasioni da entrambi le parti ma è nei minuti di recupero che Statella riesce a sfruttare un lavoro ottimo di Scavone il quale con caparbia difende palla e scivolando riesce a servire l’ex Bari che ha solo da spingere il pallone alle spalle di Aresti. Finale per la Pro Vercelli
Allo stadio “Druso” di Bolzano il colpaccio del Suditirol che sconfigge 2-1 la Cremonese e raggiunge una storica finale palyoff. Il match si decide nella ripresa: vantaggio di Minesso che infila il pallone alle spalle di Bremec; un minuto dopo raddoppio dei padroni di casa con il rigore realizzato da Pederzoli che siglia il pesante 2-0. E’ Della Rocca ad accorciare le distanza a pochi minuti dalla fine del match, ma il risultato non cambia. Per il Sudtirol una storica finale.
Empoli ad un passo dalla Serie A
Nel girone B di prima divisione è il Frosinone la prima finalista dei playoff. I ragazzi di Stellone hanno battuto 2-1 il Pisa all’ultimo respiro al termine di una gara molto combattuta. Il vantaggio ciociaro arriva al 34′ con Ciofani D. il quale sfrutta un assist di Curiale e, dopo un controllo in area, insacca portando la sua squadra sul 1-0. Il pareggio del Pisa arriva al 22′ del secondo tempo: Kosnic calcia una punizione da 20 metri e la palla finisce in rete a seguito di una deviazione della barriera. Al 91′ si riporta in vantaggio il Frosinone con una gran botta dalla distanza di Paganini che spedisce il pallone all’incrocio dei pali: è la rete che manda i ciociari dritti in finale.
Nell’altro match al “Via del Mare” il Lecce conquista la finale: i salentini, davanti a quasi 9 mila persone, hanno vinto per 2-0 contro il Benevento grazie alle reti di Ferreira Pinto con un tiro in diagonale da posizione ravvicinata nel primo tempo, e di Zigoni nel finale del match su un lancio di Bogliacino al minuti 61′. I sanniti hanno provato soprattutto nel primo tempo una reazione, e al 40′ hanno colpito il palo con un colpo di testa di Padella. Nella ripresa la pressione del Benevento è scesa e il Lecce ha dimostrato di attraversare un buon momento psicofisico. concedendo poche palle gol. Vittoria limpida, senza discussioni. E finale guadagnata con merito.
In seconda divisione nel girone A è il Delta Porto Tolle ad accedere alla finale palyout. La compagine di mister Favaretto perde per 1-0 tra le mura amiche ma grazie al successo rimediato in Piemonte sette giorni fa per 2-1 centra la finale. Per i piemontesi si tratta della seconda retrocessione consecutiva, dopo gli spareggi persi contro la Reggiana lo scorso anno: agli uomini di mister Rossi non basta la rete di Fannucchi al 55, il quale aveva colpito un palo nella prima frazione di gara; il Delta si chiude con ordine e non concede spazi agli avversari.
Nell’altro match allo stadio “Morgagni “il Forli strapazza 3-0 la Torres e centra la finale playout. Il vantaggio per i romagnoli arriva al 36′ quando su calcio d’angolo di Ferrini il colpo di testa di Melandri manda la palla in rete. Il raddoppio è ad opera di Djuric al 14′ del secondo tempo e il definitivo k.o arriva al 28′ con un contropiede finalizzato da Melandri. Per la Torres arriva cosi la retrocessione in serie D.
Nel girone B Il Sorrento è stato davvero ad un passo dal compiere l’impresa di allungare il match fino alle semifinali. Dopo aver subito 4 gol all’andata senza realizzarne nemmeno 1, i costieri ne hanno realizzati 3 ma non è stato sufficiente, la squadra di Simonelli retrocede in serie D.
Il vantaggio del Sorrento è arrivato subito all’inizio della partita con Maiorino, abile a sfruttare la spizzicata di Innocenti. La squadra di Simonelli coglie due legni nella stessa azione, prima con Catania e poi con Improta. Al minuto 24 arriva il raddoppio grazie ad Improta che infila nell’angolo con impossibilità per Fiory di evitare il gol. Sempre Improta mette a segno il 3-0. Nella ripresa l’Arzanese rimane in dieci uomini perchè Patti viene espulso per somma di ammonizioni. Anche il Sorrento rimane in dieci per l’espulsione del proprio portiere Polizzi per fallo fuori area. Il Sorrento ci prova ma il 4 gol non arriva e cosi la squadra di casa retrocede, per l’Arzanese c’è ancora la possibilità di potersi salvare.
Sarà il Tuttocuoio a sfidare l’Arzanese nella doppia finale dei playout del girone B: meritato il successo per i toscani che hanno saputo mantenere i nervi saldi e hanno commesso pochi errori contro un Aversa Normanna che aveva molta pressione addosso e l’ha accusata soprattutto nel finale. Ha avuto più qualità la squadra di Avini e l’ha dimostrato. E’ nel secondo tempo che si decide la sfida: al 62′ una punizione a due per il Tuttocuoio, Salzano calcia e trova il braccio di Porcaro, è rigore e dal dischetto Salzano porta avanti i toscani. Nel finale il definitivo 2-0, firmato da Salzano su classica azione di contropiede, e l’espulsione di Suarino per proteste: Aversa Normanna retrocessa dopo sette anni in serie D.
In Lega Pro vive il rush finale con le semifinali di ritorno dei playoff. Mancano solo novanta, forse qualcosa di più, minuti per stabilire le due finaliste che si contenderanno l’accesso alla Serie B.
Nel girone A la prima sfida vede affrontarsi allo stadio “Druso di Bolzano” il Sudtirol e la Cremonese. Il risultato nel match di andata è stato di 1-1; l’ago della bilancia sembra pendere leggermente dalla parte dei bolzanini che si aggiudicheranno la finale in caso di vittoria. Nel caso di eventuale pareggio si andrà ai tempi supplementari e, nel caso permanga la parità, si tireranno i calci di rigori. Mister Rastelli potrebbe riproporre lo stesso undici sceso in campo nel match di andata, ma non sono esclusi ballottaggi con Fink-Furlan a centrocampo e Minesso-Vassallo in attacco.
La Cremonese ha a disposizione soltanto la vittoria ma, la squadra lombarda, è stata attrezzata per puntare al salto di categoria, da troppi anni ormai mastica bocconi amari con una società la quale ha parecchio investito nel corso dei campionati precedenti per cercare di raggiungere la cadetteria. Va in finale se vince, in caso di parità vale lo stesso discorso del Sudtirol. Mister Dionigi potrebbe optare per la linea difensiva a 4 abbassando Avogadri; squalificato Caracciolo, il suo sostituto sarà Minelli. Possibile il rientro in cabina di regia di Loviso, cui potrebbe fare posto Palermo; Campo dovrebbe partire dalla panchina. Non ci sarà nemmeno Moi a causa di un problema al ginocchio destro.
Arbitro del match il signor Vincenzo Ripa di Nocera Inferiore.
L’altra sfida del girone si disputa al “Piola” di Vercelli tra la formazione locale e il Savona. Sette giorni fa il match ha visto il trionfo delle bianche casacche, una vittoria importante che mette la Pro nella condizione di poter usufruire di due risultati su tre. Va in finale se vince o pareggia. Se perde con un solo gol di scarto si va ai supplementari e, nel caso permanga la parità, si tireranno i rigori. Mister Scazzola non avrà Scaglia al suo posto ci sarà Ghosheh. Rosso e Scavone in regia, Erpen e Fabiano in pole per le fasce. A fianco di Marchi in attacco dovrebbe partire Greco, ma è pronto Iemmello.
In casa Savona si vuole continuare a sognare, sarà dura per i liguri che raggiungeranno la finale in caso di vittoria con almeno due gol di scarto. Se si vince con un solo gol di scarto si va ai tempi supplementari e, nel caso permanga il risultato di parità, si andrà ai calci di rigore. Squalificato Marconi, Mister Corda ha provato la squadra nell’amichevole infrasettimanale con la primavera del Torino; difesa a cinque con lo spostamento di Quintavalle al centro per sopperire proprio alla mancanza di Marconi.
Arbitro del match Valerio Marini di Roma 1.
Fabrizio MiccoliNel girone B di Lega Pro si affronteranno allo stadio “Via del Mare” di Lecce i padroni di casa e il Benevento. L’1-1 dell’andata lascia completamente aperto il discorso qualificazione, i salentini potranno contare sul fattore casa, con il pubblico che sarà il dodicesimo uomo in campo. Mister Lerda non potrà sedere sulla panchina del Lecce in quanto è stato appiedato dal giudice sportivo per un turno e il ricorso presentato è stato respinto dalla CGF. Assente d’Ambrosio e a riposo Rullo per un problema muscolare. Hanno recuperato Bellazzini e Diniz; probabile il ritorno all’inizio di Doumbia a sinistra, sono ben nove i diffidati: Lopez, Diniz, Martinez, Amodio, Zigoni, Caglioni, Salvi, Miccoli e Papini. Il Lecce va in finale se se vince, se pareggia si va ai tempi supplementari e, nel caso permanga il risultato di parità, si va ai rigori.
Il Benevento arriva in Puglia non da favorito, i giocatori salentini vantano più esperienza ed alcuni hanno anche vestito maglie blasonate, ma il match di andata ha dimostrato che i giochi sono molto aperti. Potrebbe incidere molto il fattore caldo, e la gara sarà prima psicologica e poi fisica. Vietato commettere errori, diventano fondamentali i dettagli e gli episodi. Mister Brini non potrà schierare Di Deo causa contrattura e la sua presenza è a forte rischio. Sono pronti Agyei, Doninelli ed Espinal oltre a Montiel, Melara ha recuperato. I campani vanno in finale in caso di vittoria; se si pareggia si va ai tempi supplementari e, nel caso di parità, ai calci di rigore.
Arbitro Riccardo Ros di Pordenone.
L’altra sfida sarà allo stadio “Matusa” sarà tra Frosinone e Pisa. Si parte dallo o-o di sette giorni fa in toscana. I ciociari ha un leggero vantaggio dovuto al fatto di giocare il match di ritorno in casa: la squadra si sta dimostrando forte sul piano tecnico, attenta su quello tattico e cattiva su quello agonistico. Mister Stellone potrebbe cambiare in difesa e a centrocampo. La prima novità potrebbe essere l’arretramento a terzino di Frara con lo spostamento a sinistra di Ciofani. Il Frosinone va in finale se vince, se pareggia di va ai tempi supplementari e, nel caso continui la parità, si tireranno i rigori.
Il Pisa cercherà di sovvertire i fattori del pronostico e di dare un grande dispiacere agli avversari, da oltre un anno imbattuti sul proprio terreno di gioco. non avrà a disposizione Sabato. Giovinco ha recuperato, dubbi su Mingazzini: al suo posto uno tra Cia e Sampietro. Recuperato Rozzio, Menichini potrebbe arretrare terzino Mannini, In finale se vince, se pareggia si va ai tempi supplementari e, nel caso permanga la parità, si tireranno i rigori.
Arbitro Abisso di Palermo.
In seconda divisione si disputano le semifinali di ritorno. Alla perdente del doppio confronto toccherà salutare i campionati professionistici e retrocedere nel dilettanti.
Nel girone A allo stadio “Morgagni” di Forli si affronteranno il Forli e la Torres. I romagnoli dovranno imporsi con un gol di scarto per poter evitare di retrocedere; in casa di parità di reti i padroni di casa saranno premiati dal miglior piazzamento ottenuto nella stagione regolare. Mister Rossi, che non siederà in panchina appiedato dal giudice sportivo, recupererà dal turno di squalifica Djuric e Drudi che hanno scontato il turno di squalifica. Docente ha ripreso gli allenamenti dopo il problema muscolare che gli ha fatto saltare l’andata e sarà convocato se partirà dalla panchina. Infortunati Benvenga, Nappello e Arrigoni.
In romagna arriva una Torres la quale ha a disposizione due risultati su tre per centrare la finale. Il gol dell’andata realzzato da Filippini sposta l’ago della bilancia verso i sardi. Sempre indisponibile lo squalificato capitan Cabeccia. Sono tutti in buone condizioni tranne Migliaccio che sta svolgendo un lavoro differenziato, ma potrebbe essere della partita. Possibile impiego di Infantino in attacco.
Arbitro del match Juan Luca Sacchi di Macerata
L’altro match del girone sarà allo stadio “Comunale” di Porto Tolle tra i padroni di casa e il Cuneo. Il match di andata ha visto la vera sorpresa di questi playout con la formazione veneta che è riuscita ad espugnare Cuneo. Il Delta non recupera Fochesato, Marangon e Valim. Favorito Ferretti in attacco al posto di Gomes, le altre due punte dovrebbero essere Baldrocco e Longobardi. La formazione veneta retrocede nei dilettanti in caso di sconfitta con due reti di scarto.
La pressione sarà tutta sui piemontesi che non avranno a disposizione Mucciante. Tornano a disposizione Hamlili e Donida dopo i rispettivi turni di stop: il secondo potrebbe essere il sostituto di Mucciante sulla sinistra della linea difensiva, con d’Alessandro confermato a destra. Problemi fisici per Gomez. A centrocampo Falasca potrebbe lasciare il posto a Camillucci.
Arbitro del match il signor Pietro dei Giudici di Latina
Nel girone B Allo stadio “Italia” di Sorrento i campani saranno chiamati a scalare una montagna difficilissima: difatti dovranno realizzare cinque reti senza subirne per approdare in finale; retrocede anche in caso di vittoria con meno di quattro gol di scarto e in caso di pareggio. Saranno squalificati Imparato, Pisani e Villagatti. Infortunati Pantano e Cavallaro. In dubbio Terminiello, Licata e Miranda: probabile la scelta del modulo 3-4-1-2.
In casa Arzanese rientra Sandomenico dopo la squalifica e completerà il tridente con Mangiacasale e Ripa.
Arbitro del match il signor Mirko Mangialardi di Pisa
Nell’altro match allo stadio “Santa Croce sull’Arno” si sfideranno Tuttocuoio e Aversa Normanna. Si parte dal risultato di 1-1 di sette giorni fa. Nei padroni di casa non siederà sulla panchina Mister Alvini appiedato dal giudice sportivo per due gare. Squalificato Colombo; si va verso il modulo a una punta proprio a causa della squalifica del capitano. Ferrari dovrebbe essere superato da Rosati. Il tuttocuoio retrocede in caso di sconfitta.
Nei campani rientrano dalla squalifica Suarino e Djibo. Mancherà il centrocampista Gatta, da quasi un mese infortunato. Il tecnico Provenza è orientato a riconfermare il modulo 3-4-3. Retrocede se perde o pareggia.
L’arbitro del match sarà il signor Manuele Verdenelli di Foligno.
In questo caldo week-end d’agosto si è concluso il primo turno della Tim Cup, diciotto le partite in programma, nella giornata di ieri la Cremonese ha superato agevolmente il Chieri con un netto 4-0, così come il Portogruaro ha battuto in casa il Cosenza. Tra le gare in programma nel pomeriggio spiccano su tutte le vittoria nette di Vicenza e Carpi che superano in goleada rispettivamente l’Andria e la Città di Marino. Oltre a questi risultati quasi scontati sono molte le sorprese riservate da questo primo turno, con delle matricole che hanno messo a dura prova e complicato non poco il percorso di squadre sulla carta molto più accreditate per il passaggio alla fase successiva. E’ il caso del Gubbio o del Catanzaro eliminate in maniera rocambolesca e con il medesimo risultato da Pontisola, matricola bergamasca e dalla Carrarese, squadra di cui è proprietario e tifoso il portiere della Juventus e della Nazionale Gigi Buffon, in entrambe le partite il risultato è stato di 5-4 a favore della squadre che nel prossimo turno affronteranno rispettivamente Cittadella e Varese.
Grossa fatica anche per il Sudtirol e il Frosinone che riescono a superare il loro diretti avversari solo dopo i tempi regolamentari, i laziali dopo 90 minuti a reti bianche contro il Delta Porto Tolle, riescono a superare gli avversari ed il turno con due reti. Mentre la squadra tirolese riesce ad imporsi sul Cuneo solo ai calci di rigore e domenica prossima dovrà affrontare il Modena.
Nel derby tutto toscano che ha visto affrontarsi Pisa e Arezzo, hanno avuto la meglio i nerazzurri che si sono imposti con un netto 2-0 e domenica prossima avranno un interessante scontro con il Padova. Tra le ex grandi del nostro calcio cadute in disgrazia, brutto K.O. per la Reggiana che cade in casa contro l’Entella a differenza del Perugia che supera in trasferta il Barletta e si qualifica alla fase successiva dove se la vedrà contro il Bari in una sfida che ha un sapore antico di serie A.
Coppa Italia Tim risultati primo turno
Benevento – San Marino 1-0
Lumezzane – Sarnese 3-0 Albinoleffe – Chieti 0-3 Avellino – Sambenedettese 3-1 Nocerina – Paganese 1-0 Sorrento – Treviso 2-0
Ha davvero dell’incredibile quello che è successo ieri nello spareggio play-out di Prima Divisione tra Ravenna e Sudtirol. Gli altoatesini raggiungono Ravenna con la possibilità di giocare su due risultati su tre per mantenere la categoria.
Le due squadre si trovano al 95′ sull’1-1, quando il portiere Davide Zomer perde di lucidità e dopo una presa sicura si scaglia contro l’attaccante ravennate costingendo l’arbitro a decretare l’espulsione e il rigore che salava il Ravenna tra lo stupore generale.