Tag: sudafrica

  • Confederations Cup: scopriamo chi si è messo in evidenza

    La Confederations Cup appena conclusa è stata un ottima vetrina per quei giocatori che per diverse ragioni non hanno tantissima visibilità oppure ancora non erano esplosi definitvamente: se per Spagna, Italia e in gran parte per il Brasile erano presenti giocatori gia affermati per le altre nazioni non si può certo dire la stessa cosa. Come collettivo è palese la crescita che il calcio americano e quello africano sono riusciti ad ottenere riducendo di molto il gap dai paesi piu evoluti calcisticamente. Adesso vi proporremo i giocatori che sono riusciti ad emergere in questa breve competizione e il loro potenziale mercato:

    • Brasile:

    Andre Santos: il terzino sinistro della Selecao sembra il clone di Maicon negli inserimenti lungo la corsia esterna, è del 1983 e gioca nel Corinthians. E’ meno dotato tecnicamente dell’interista ma in compenso è piu abile in copertura. Su di lui sembra ci sia l’interesse del Milan per sopperire al mancato arrivo di Cissokho ma anche Juventus e Fiorentina sembrano interessare alle sue prestazioni. Il suo costo prima dell’exploit durante la Confederations era abbastanza contenuto (6 milioni di euro) adesso sembra che le richieste del club brasiliano siano almeno raddoppiate.

    Ramires: centrocampista offensivo, classe ’87, è ormai un punto di riferimento per il centrocampo verdeoro di Dunga che lo preferisce quasi sempre al piu conosciuto Elano. Messosi in luce con la maglia del Cruzeiro entusiasma sin da subito il ct della Selecao che lo convoca per l’Olimpiadi di Pechino dove i verdeoro conquistano il bronzo. E’ stato acquistato dal Benfica che punta molto su di lui sopratutto dopo essersi confermato ad alti livelli in terra d’Africa

    • Sud Africa:

    Siboniso Gaxa: terzino destro, attualmente gioca nella squadra sud africana del Mamelodi Sundowns allenato dall’ex stella Hristo Stoichkov, è un ’84 ed ha impressionato per il giusto tra la dirompente forza fisica africana e il buon livello tecnico delle sue giocate. Sono interessate a lui la Fiornentina, Cagliari e Lazio è un operazione a basso costo (circa un milione di euro) e potrebbe rivelarsi un affare, l’unica pecca potrebbe esser la scarsa esperienza internazionale.

    Tsepo Masilela:
    terzino sinistro, vale lo stesso discorso fatto per Gaxa anche se tecnicamente Masilela sembra avere piu proprietà di palleggio, è ’85 e gioca nel Maccabi Haifa, potrebbe esser utile a squadre di medio alta classifica che prediliggono giocare sulle fasce e fanno affidamento sulla spinta dei terzini.

    Katlego Mphela: è l’eroe della finalina contro la Spagna per il terzo posto, classe ’84, gioca come Gaxa nel Mamelodi Sundowns, attaccante dotato di un buon tiro dalla distanza e portato al sacrificio per aiutare la squadra. Come dimostrano i due straordinari gol contro le Furie Rosse vede bene anche la porta.

    • USA:

    Oguchi Onyewu: il mastino che ha ingabbiato Torres e Villa, è uno dei pezzi forti del mercato sia per le ottime prestazioni in terra africana e sia per il fatto che si libera a parametro zero dallo Standard Liegi, ha estimatori in tutti i campionati in Italia sembrano aver quache interesse il Genoa, Livorno, Fiorentina e Palermo. Classe ’82, abile nel gioco aereo può far bene nel nostro campionato.

    Landon Donovan: ventisettenne centrocampista dai piedi buoni, gioca con Beckham nei Los Angeles Galaxy. Ha confermato durante la Confederations Cup di aver un ottima proprietà di palleggio e una grande visione di gioco, meriterebbe un altra chance in Europa dopo i mesi in chiaro scuro con il Bayer Monaco.

    Tim Howard portierone dell’Everton ha vinto la palma di miglior portiere della competizione dimostrandosi ancora una volta affidabile in un ruolo delicato. Non piu giovanissimo (classe ’79) meriterebbe la vetrina di una grande squadra sopratutto in un ruolo dove l’eccellenze si contano sulle dita di una mano.

  • Confederations Cup: Dani Alves regala la finale al Brasile ma che fatica

    Confederations Cup: Dani Alves regala la finale al Brasile ma che fatica

    kakaDopo l’inaspettata eliminazione della Spagna per mano di un USA coriaceo nella seconda semifinale solo grazie ad uno straordinario Julio Cesar non si è consumata l’ennesima sorpresa. Il Sud Africa di Joel Santana ha messo piu volte alle corde lo stellare Brasile di Dunga e Kaka ma la sfortuna e la bravura del portierone interista sono riusciti a non far capitolare il Brasile che nel finale ha beffato gli africani con un perfetto calcio di punizione di Dani Alves. Nel Sud Africa si vede il lavoro di Santana, tanto possesso palla e accellerazioni alle spalle dei cursori verdeoro: Modise e Masilela sono imprendibili sulle fasce e Pienaar da fastidio tra le linee di difesa e centrocampo dei Sud Americani, Parker dimostra di poter giocare ad alti livelli per come sgomita con Lucio e Luisao anticipandoli sempre nel gioco aereo. Il Brasile non si vede quasi mai, Kaka e Luis Fabiano non entrano in partita Robinho cerca di strafare ma senza mai impesierire la difesa africana; le uniche occasioni degne di nota capitano sui piedi di Ramires nel primo tempo e il destro a giro Daniel Alves insacca magistralmente una punizione dal limite dell’area. Il Brasile grazie al suo superiore tasso tecnico e alla dea bendata conquista la quarta finale della Confederations Cup nella quale affronterà la sorpresa USA.

    TABELLINO:
    BRASILE-SUDAFRICA 1-0 (87′ Daniel Alves)

    BRASILE (4-2-3-1) – Julio Cesar; Maicon, Lucio, Luisao, Andre Santos (dal 36’ s.t. Daniel Alves); Gilberto Silva, Felipe Melo; Ramires, Kakà, Robinho; Luis Fabiano (dal 45’ s.t. Kleberson).
    Panchina: Gomes, Victor, Miranda, Kleber, Josue, Elano, Julio Baptista, Nilmar, Pato. CT: Dunga
    SUD AFRICA (4-2-3-1) – Khune; Gaxa, Booth, Mokoena, Masilela; Dikgacoi, Mhlongo; Modise (dal 46’ s.t. Mashego), Pienaar, Tshabalala (dal 45’s.t. Mphela); Parker.
    Panchina: Fernandez, Baloyi, Gould, Mdledle, Moon, Khumalo, Van Heerden, Davids, Fanteni. CT: Santana.
    ARBITRO – Busacca (Svi).
    AMMONITI – Felipe Melo (B), Andre Santos (B), Masilela (S).

  • Confederations Cup: la Spagna torna sulla Terra

    Confederations Cup: la Spagna torna sulla Terra

    Usa Dempsey Brusco e inaspettato tonfo nella prima semifinale della Confederations Cup, gli USA con una prova superlativa battono la Spagna fermando a 35 i risultati utili consecutivi delle Furie Rosse. La tanta attesa finale tra Spagna e Brasile da usare come inno al calcio è saltata ma chi sa se verrà posticipata di solo un anno nella stessa location del Sud Africa. Paradossalmente la sconfitta può esser da monito per gli spagnoli che negli ultimi non sono riusciti a trovar avversari capaci di contrastare il loro straordinario strapotere tecnico e tattico e prima che le partite diventassero ancora piu importanti questo campanello d’allarme può solo servire ad aumentare la concentrazione. Gli USA cosi come dimostra il nono posto del ranking FIFA sono in un ottimo periodo dimostrando che il movimento calcistico del nuovo continente sta crescendo, la partita con la Spagna è stata perfetta un ottima difesa e delle ripartenze veloci che hanno piu volte messo in crisi gli iberici che in una sola sera hanno incassato le uniche due reti della competizione decisive per estrometterle.
    Adesso gli USA aspettano di conoscere l’altre finalista tra Brasile e Sud Africa che si sfideranno stasera, il pronostico sembra scontato ma come dimostrato dagli USA il calcio non è scienza esatta.

    Tabellino:
    SPAGNA-USA 0-2 24′ Altidore, 73′ Dempsey


    Spagna (4-4-2):
    Casillas; Sergio Ramos, Pique, Puyol, Capdevila; Fabregas, Xavi, Xabi Alonso, Riera; D.Villa, Torres. A disposizione: Diego Lopez, Reina, Arbeloa, Marchena, Albiol, Santi Cazorla, Busquets, Pablo Hernandez, Silva, Mata, Llorente, Guiza. C.T.: Del Bosque.
    Stati Uniti (4-4-2): Howard; Spector, Onyewu, Bocanegra, Demerit; Dempsey, Clark, Bradley, Donovan; Davies, Altidore. A disposizione: Robles, Guzan, Bornstein, Casey, Pearce, Feilhaber, Kljestan, Torres Mezzell, Califf, Wynne, Adu, Beasley. C.T.: B.Bradley.

    Ammoniti: Altidore (U), Capdevila (S)
    Arbitro: Jorge Larrionda (URU)

  • Nazionale: la rivincita di Donadoni

    Nazionale: la rivincita di Donadoni

    Roberto DonadoniDopo l’irripetibile sogno tedesco che a distanza di 24 anni ci permise di tornare sul tetto del mondo e consegnare alla storia i nuovi gladiatori ci fu il passaggio di consegne tra il tecnico vincente Marcello Lippi e Roberto Donadoni messo li a caso per metter la faccia ad un evitabile crollo. Lippi sapeva benissimo che mantenere alta la concentrazione dopo una vittoria del genere per noi italiani era umanamente impossibile e allora andar via da vincitore oltre ad esser una rivalsa del post calciopoli era un modo saggio per esser ricordato come il vincente. Roberto Donadoni invece ci mise la faccia e portò gli azzurri agli europei  di Austria e Svizzera a differenza di quanto accadde nell’europeo francese dell’84 che non ci vide nemmeno tra i partecipanti. L’Italia di Donadoni inserita in un girone di ferro con Olanda, Francia e Romania riuscì con un colpo d’orgoglio ad aver la meglio sulla Francia e passare il primo turno. L’avventura azzurra finì ai quarti contro la Spagna poi vincitore del torneo ma gli uomini di Donadoni senza il capitano Cannavaro fermato da un infortunio vendettero cara la pelle cedendo il passo a chi adesso viene definita la squadra piu forte al mondo soltanto ai rigori. L’ombra Lippi incombe si Roberto Donadoni, lo skipper di Viareggio si ripropone ai vertici federali come Messia e questi per riconoscenza gli affidano il timone della nazionale. Ma la seconda avventura azzurra dell’ex tecnico juventino è tutt’altro che con  i piedi per terra, Lippi gonfia il petto godendo per le scelte impopolari e evitando i giornalisti nei momenti piu neri. La differenza piu netta tra Donadoni e Lippi sta proprio in questo: Donadoni per educazione ma anche inesperienza è stato vittima della stampa facendo perdergli fiducia nei suoi schemi e costringendolo a cambiare piu volte il suo undici titolare, Lippi invece sa tener testa alla stampa ma fa le formazioni per provare a vincere non oscurando il suo marchio. Adesso c’è da sperare che la figuraccia fatta contro il Brasile ed in generale durante questa Confederations Cup faccia riportare i piedi per terra al nostro commissario tecnico e che gli ritorni la consapevolezza che la vittoria sotto il cielo di Berlino non è merito suo se non in parte ma dello straordinario stato di grazia di giocatori come Cannavaro, Grosso, Pirlo e Gattuso del gladiatore De Rossi e di Materazzi. Per questo bisogna che ci sia a furor popolare la spinta che provochi la convocazione di Cassano, l’unico che può far vibrare l’attacco azzurro ed esser decisivo.

  • Verso Italia-Brasile: gli azzurri con tre opzioni per approdare in semifinale

    Dopo il passo falso contro l’Egitto la strada per il passaggio del turno per gli azzurri si è complicata ma le speranze non si sono perse del tutto le speranze esistono infatti almeno tre chances per l’Italia di Marcello Lippi di approdare alle semifinali e la prima è al piu gustosa in quanto prevede la vittoria contro i verdeoro con due gol di scarto, risultato che ci qualificherebbe per primi e in caso di vittoria dell’Egitto eliminerebbe proprio il Brasile di Dunga.

    Ecco le 3 opzioni:
    1) Vittoria con almeno due goal di scarto contro il Brasile (per via della differenza reti gli azzurri scavalcherebbero i verdeoro in caso di mini classifica avulsa con Egitto, Brasile e Italia. Qualora invece l’Egitto non vincesse con gli USA, l’Italia arriverebbe prima superando il Brasile per via dello contro diretto)

    2) Ottenere contro il Brasile un risultato migliore o uguale (e quindi con scarto migliore o uguale) dell’Egitto contro gli USA. In questo caso quindi sia Italia che Egitto devono vincere.

    3) Sperare in una non vittoria dell’Egitto: a quel punto all’Italia basterebbe pure un pareggio. (Se gli azzurri dovessero perdere però, l’Italia sarebbe matematicamente fuori, con la labile speranza degli USA i quali a quel punto potrebbero passare solamente battendo con uno scarto di 4 goal l’Egitto).

    Formazioni:
    Italia (4-3-3): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Dossena; Montolivo, De Rossi, Pirlo; Camoranesi, Toni, Rossi. A disp: Amelia, De Sanctis, Santon, Grosso, Legrottaglie, Pepe, Gattuso, Gilardino, Gamberini, Iaquinta, Palombo, Quagliarella. Ct: Lippi
    Brasile (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Andre Santos; Gilberto Silva, Felipe Melo; Ramires, Kakà, Robinho; Luis Fabiano. A disp: Victor, Gomes, Kleber, Daniel Alves, Luisao, Miranda, Josue, Elano, Julio Baptista, Kleberson, Pato, Nilmar. Ct: Dunga

  • Cofederations Cup: Spagna è record, le Furie Rosse non fanno sconti

    La Spagna del dopo Europeo continua ad esser un irresistibile macchina perfetta, Villa e compagni non hanno accusato nessuna differnza nel cambio tecnico tra Aragones e Del Bosque continuando ad offrire prestazioni spettacolari e redditizie grazie alla grandissima qualità del centrocampo a servizio dei due cecchini Fernando Torres e David Villa. Con la vittoria di ieri sul Sud Africa, gli iberici hanno raggiunto l’invidiabile traguardo della 15° vittoria consecutiva, stabilendo il nuovo record assoluto e raggiunto il Brasile raccimolando il 35° risultato utile consecutivo che resisteva dal triennio 1993-1996.
    Sconfitta indolore per i Bafana Bafana grazie al passo falso dell’Iraq contro i già eliminati Neozelandesi riescono ad accedere allo storico traguardo delle semifinali e stasera conosceranno la loro sfidante

    Classifica: Spagna 9. Sud Africa 4, Iran 2, Nuova Zelanda 1

  • Confederations Cup: ecco i colpevoli della debacle con l’Egitto

    Confederations Cup: ecco i colpevoli della debacle con l’Egitto

    Lippi sembra aver trovato i colpevoli della deludente sconfitta contro l’Egitto nella seconda giornata della Confederations Cup, gli epurati sono Grosso, Gattuso, Giuseppe Rossi e Quagliarella al loro posto giocheranno in un 4-4-2 atipico Dossena, Montolivo, Camoranesi e Luca Toni.
    Marcello Lippi prova a mischiare le carte e ad abbozzare una formazione piu equilibrata per evitare l’ennesima figuraccia Marcello Lippicontro le stelle del Brasile, la brutta partita contro l’Egitto ha fatto capire che questa Italia non può supportare un tridente e cosi ha scelto di inserire sulle fasce Montolivo e Camoranesi che a turno aiuteranno in avanti di fianco a Iaquinta e a Luca Toni che torna titolare nonostante il non eccelso stato di forma. A centrocampo a riposare sarà Gattuso, in evidente e giustificato ritardo di condizione mentre in difesa a pagare le amnesie sarà Grosso al quale verrà preferito Dossena. I verdeoro dopo la prestazione in chiaro scuro contro l’Egitto, hanno annientato l’USA dimostrando di saper ancora divertire; adesso il compito di Kaka e compagni è eliminare gli azzurri per non doversi pentire in una ipotetica finale. Dunga dovrebbe dar ancora fiducia al tridente composto da Kaka, Robinho e Luis Fabiano, il centrocampo è affidato al viola Felipe Melo e in difesa il recuperato Maicon dovrebbe esser preferito a Dani Alves, ancora panchina per Pato.

    ITALIA (4-4-2) – 1 Buffon; 19 Zambrotta, 5 Cannavaro, 4 Chiellini, 22 Dossena; 21 Pirlo, 10 De Rossi, 20 Montolivo; 16 Camoranesi, 9 Toni, 15 Iaquinta.
    A disposizione: 14 Amelia, 12 De Sanctis, 2 Santon, 6 Legrottaglie, 22 Dossena, 13 Gamberini, 18 Palombo, 8 Gattuso, 7 Pepe, 11 Rossi, 11 Gilardino, 23 Quagliarella.Ct: Lippi.
    BRASILE (4-2-3-1) :1 Julio Cesar; 2 Maicon, 3 Lucio, 4 Juan, 16 Andrè Santos; 8 Gilberto Silva, 5 Felipe Melo; 7 Elano, 10 Kakà, 11 Robinho; 9 Luis Fabiano.
    A disposizione: 12 Victor, 23 Gomes, 13 Daniel Alves, 14 Luisao, 6 Kleber, 15 Miranda, 18 Ramires, 19 J. Baptista, 20 Kleberson, 22 Nilmar, 17 Josuè, 21 Pato.
    Ct: Dunga

    ARBITRO –
    Archundia (Mes)
    Stadio Loftus Versfeld Stadium di Pretoria ore 20:30

  • Confederations Cup: il Sud Africa delude, la Spagna è in forma mondiale

    Confederations Cup: il Sud Africa delude, la Spagna è in forma mondiale

    fernando torres1Giornata d’esordio della Confederations Cup, la partita d’esordio è stata deludente i padroni di casa del Sud Africa non sono riusciti ad imporsi su un ordinato Iraq dell’esperto Bosco Milutinovic. La partita non è mai decollata, anche per un terreno di gioco irregolare che ha reso la vita piu difficile ai giocatori delle due squadre non eccelse tecnicamente, l’occasione piu ghiotta è per i padroni di casa con Digkacoi ma è il suo compagno di squadra Parker a deviare sulla linea di porta e togliergli la gioia del gol. Bella cornice di pubblico con gli spettatori in festa per la bellissima occasione di giocarsi un evento cosi importante nella propria nazione.
    Nell’altra partita del girone la Spagna tramortisce la Nuova Zelanda, partita mai in discussione chiusa dopo 17 minuti di gioco con una tripletta di Fernando Torres, il quarto gol porta la firma di Cesc Fabregas al 24′. La Nuova Zelanda è tramortita non riesce a costruire nulla di offensivo fino al 38′, quando Killen ci prova con un colpo di testa su cui Casillas si fa trovare attento e al 43′, con una bella punizione di Mulligan che viene deviata a lato. Ad inizio ripresa Villa fa pokerissimo sfruttando un errore della difesa ospite, poi non c’è piu partita, gli spagnoli fanno melina per non infiere su un avversario nettamente inferiori. I Neozelandesi forse si sono cullati molto dopo la bella prestazione contro l’Italia che li ha visti in vantaggio per lunghi tratti della partita. La Spagna è gia in forma mondiale, pressing sovrapposizioni e tanta qualità nel possesso palla la rendono la protagonista assoluta per il prossimo mondiale oltre che per la vincita della Confederations Cup

    I TABELLINI
    SUDAFRICA-IRAQ 0-0

    Sudafrica (4-4-2): Khune ; Masilela, Mokoena, Booth, Gaxa; Modise, Dikgacoi, Mhlongo, Sibaya; Parker (40′ st Pienaar), Fanteni (33′ st Mashego). All. Santana (A disposizione: Fernandez, Davids, Tshabalala, Mphela, Van Heerden, Mdledle, Moon, Khumalo, Baloyi, Gould)
    Iraq (5-3-2): Mohammed; Basem, Ali Hussein, Fareed, Mohammed Ali, Salam; Karrar (30′ st Hawar), Akram, Mahdi (43′ st Salih); Imad (32′ st Alaa sv), Younis 5,5. All. Milutinovic (A disposizione: Noor, Luay, Abdul Wahhab, Dara, Isam, Samer, Oday, Muayad, Halkor)
    Arbitro: Larrionda (Uru)
    Ammoniti: Fanteni (S), Akram (I), Sibaya (S)

    NUOVA ZELANDA-SPAGNA 0-5 (6′ pt, 14′ pt e 17′ pt Torres, 24′ pt Fabregas, 2′ st Villa)
    Nuova Zelanda (4-4-2): Moss 4,5; Mulligan 5,5, Vicelich 5, Boyens 5,5, Lochhead 5; Bertos 5,5, Brown 5, Brockie 5 (26′ pt Christie 5), Elliott 5,5; Smeltz 5,5 (30′ st James sv), Killen 5,5 (39′ st Bright sv). All.: Herbert (A disposizione: Oughton, Paston, Old, Barron, Sigmund, Wood, Scott, Smith)
    Spagna (4-4-2): Casillas; Ramos (8′ st Arbeloa), Puyol, Albiol, Capdevila; Fabregas, Xabi Alonso, Xavi (8′ st Cazorla), Riera; Torres (24′ st D. Silva), Villa. All.: Del Bosque (A disposizione: Marchena, Reina, Busquets, Gonzalez Guiza, Lopez, Piqué, Llorente, Mata, Pablo Hernandez)
    Arbitro: Bonaventure Coffi Codja

  • Tutto il programma della Confederation Cup 2009

    Tutto il programma della Confederation Cup 2009

    La Confederation Cup è un ricco antipasto del Mondiale, partecipano di diritto la nazione ospitante (Sud Africa) e la vincitrice dell’ultimo mondiale (Italia) piu le vincitrici dei rispettivi tornei continentali, per l’Europa c’è la Spagna, per il sud America il Brasile, l’Africa è rappresentata dall’Egitto, L’Iraq per l’Asia, USA per l’America del Nord e la Nuova Confederations Cup 2009Zelanda rappresenterà l’Oceania. E’ un torneo messo a punto dall’Uefa per verificare lo stato dei preparativi nella nazione ospitante ma è anche importante per le nazioni che ne fanno parte per riuscire a prendere informazioni su clima, terreni ed ambiente che troveranno al futuro mondiale. Quest’anno la Confederations Cup sarà una parata di stelle da quelle dal neo madridista Kaka alle furie rosse Fernando Torres ma sarà l’occasione per saggiare la consistenza del Sud Africa e delle altre nazionali che sono cresciute tantissimo sotto il profilo tecnico-tattico.

    I Gruppi
    Gruppo A: Iraq, Nuova Zelanda,Spagna e Sud Africa
    Gruppo B: Brasile, Egitto, Italia e USA

    Il Programma
    Gruppo A
    14/06 alle 16:00 a Johannesburg: Sud Africa – Iraq (Rai Uno)
    14/06 alle 20:30 a Rustenburg: Nuova Zelanda – Spagna (Rai Uno)
    17/06 alle 16:00 a Mangaung/Bloemfontein: Spagna – Iraq (Rai Uno)
    17/06 alle 20:30 a Rustenburg: Sud Africa – Nuova Zelanda (Rai Uno)
    20/06 alle 20:30 a Johannesburg: Iraq – Nuova Zelanda (Rai Tre)
    20/06 alle 20:30 a Mangaung/Bloemfontein: Spagna – Sud Africa (Rai Uno)

    Gruppo B
    15/06 alle 16:00 a Mangaung/Bloemfontein: Brasile – Egitto (Rai Uno)
    15/06 alle 20:30 a Tshwane/Pretoria: USA – Italia (Rai Uno)
    18/06 alle 16:00 a Tshwane/Pretoria: USA – Brasile (Rai Uno)
    18/06 alle 20:30 a Johannesburg: Egitto – Italia (Rai Uno)
    21/06 alle 20:30 a Tshwane/Pretoria: Italia – Brasile (Rai Uno)
    21/06 alle 20:30 a Rustenburg: Egitto – USA (Rai Tre)

    Semifinali
    24/06 alle 20:30 a Mangaung/Bloemfontein: 1a classificata Gruppo A – 2a classificata Gruppo B (Rai Uno)
    25/06 alle 20:30 a Johannesburg: 1a classificata Gruppo B – 2a classificata Gruppo A (Rai Uno)

    Finalina terzo posto
    28/06 alle 15:00 a Rustenburg: perdente prima semifinale – perdente seconda semifinale (Rai Uno)

    Finalissima
    28/06 alle 20:30 a Johannesburg: vincente prima semifinale – vincente seconda semifinale (Rai Uno)

  • Attento Milan: Gattuso è deluso. Ancelotti lo vuole al Chelsea

    Attento Milan: Gattuso è deluso. Ancelotti lo vuole al Chelsea

    Prima il divorzio con Carlo Ancelotti, il ritiro dal calcio giocato di capitan Paolo Maldini, poi l’addio sofferto di Kakà, le grane Pato e Pirlo ora a tenere con il fiato sospeso i tifosi milanisti ci pensa Rino Gattuso che è deluso dalle mosse mercato del Milan e sta pensando anche lui di fare le valigie destinazione Chelsea. Il centrocampista Rino Gattusodella Nazionale strizza l’occhio al suo vecchio maestro Ancelotti approdato a Londra, ma ancora non si scopre: “Io sono un giocatore del Milan e devo pensare a fare il giocatore – ha dichiarato dal Sud Africa “Ringhio” dopo la partita dell’Italia contro la Nuova Zelanda – abbiamo dei dirigenti che sanno fare il loro mestiere. E’ chiaro che spiace per Ancelotti, spiace per Kakà. Ma dal Milan sono andati via Gullit, Van Basten e ha sempre saputo ripartire. Se ho parlato con Galliani e i dirigenti? Ma io al Milan sono un due di picche…
    Il suo procuratore Andrea D’Amico invece parla dell’amicizia che legava il suo assistito con “Carletto”: “Il rapporto tra il calciatore e il tecnico è molto forte e lui ha sofferto molto la decisione di cambiar allenatore. Gattuso è molto legato ad Ancelotti, ma allo stesso tempo credo che il Milan non si possa privare di un calciatore del genere. Poi, in tema di mercato, mai dire mai. Gennaro ha le caratteriste e qualità adatte per giocare nel campionato inglese, dovesse arrivare un’offerta molto importante al Milan, credo che si potrebbe intavolare una trattativa, ma al momento non ci sono pervenute richieste“.
    Come dire: attento Galliani, altro che “non smolibitermo la squadra“; i campioni del Milan sono in fuga…