Tag: sudafrica 2010

  • Brasile 2014: le precedenti sfide tra Germania ed Argentina

    Brasile 2014: le precedenti sfide tra Germania ed Argentina

    Domenica sera, per la terza volta nella storia, a disputarsi la finale di un mondiale di calcio saranno Germania ed Argentina.

    Dopo Messico 1986 ed Italia 90, anche Brasile 2014 vedrà tedeschi ed argentini lottare nell’ultimo atto per alzare al cielo del Maracanà l’ambito trofeo.

    Le due finali che abbiamo citato però non sono gli unici precedenti tra le due nazionali, Germania-Argentina è una sfida che nella storia dei mondiali si è riproposta per ben sei volte, ci sarebbe anche Germania Est-Argentina del 1974 che porterebbe a 7 i precedenti, andiamo a ricordare queste sei partite.

    La prima volta che vide Germania, ai tempi era ancora denominata Germania Ovest, ed Argentina affrontarsi ai mondiali fu nei gironi eliminatori del torneo di Svezia 1958. Ad imporsi furono 3-1 i tedeschi che rimontarono l’iniziale vantaggio di Carbatta per l’Albiceleste dopo pochi minuti, grazie alla doppietta di Rahan e al gol di Seeler.

    Il 16 luglio 1966 in Inghilterra le due nazionali si ritrovarono nuovamente di fronte nei gironi ma non andarono oltre ad uno 0-0.

    Germania-Argentina 1986
    Germania-Argentina 1986

    20 anni dopo, in Messico, le due nazionali si trovarono nella finale, la Seleccion guidata da un super Maradona si portò avanti per 2-0 con le reti di Brown e Valdano. I tedeschi reagirono e a riuscirono a trovare la parità con le reti di Rumenigge e Voeller a dieci minuti dal termine. Passarono pochi minuti e Burruchaga imbeccato dal Pibe de Oro trovò il gol che permise all’Argentina di sollevare al cielo la coppa.

    Germania-Argentina 1990
    Germania-Argentina 1990

    Per vendicarsi i tedeschi dovettero attendere solo 4 anni, ad Italia 90 infatti si ripropose in finale nuovamente il duello tra tedeschi ed argentini e  a festeggiare stavolta fu la Germania, alla quale, in una partita molto brutta, bastò il rigore trasformato da Brehme per conquistare il trofeo nella notte di Roma.

     

     

    Nei quarti di finale del mondiale casalingo del 2006 la Germania ottenne un altro successo sull’Argentina. Una vittoria tutt’altro che semplice ottenuta prima con la rete di Klose al 80° che andò a pareggiare il vantaggio siglato da Ayala al 49°, e poi con un super Lehmann che nella sfida dagli undici metri andò a respingere le conclusioni di Ayala e Cambiasso.

    Altri 4 anni e a Sudafrica 2010 le due compagini si ritrovarono di fronte sempre nei quarti di finale ed in quell’occasione fu trionfo della Germania di Low che battè nettamente l’Argentina guidata da Maradona per 4-0, con tre gol nella prima mezz’ora di Muller, Klose e Friedrich e la rete al 89° ancora di Klose.

    Al Maracanà quindi sarà  settima sfida che varrà anche come “bella” visto il successo a testa ottenuto nelle precedenti finali, con la Germania che proverà a tenere aperta la striscia di 3 successi sull’Albiceleste che invece cercherà di interrompere la serie negativa ottenendo così il successo nella casa dei “nemici” brasiliani.

     

  • Addio Madiba, dallo sport alla conquista della Libertà

    Addio Madiba, dallo sport alla conquista della Libertà

    La notizia giunta nella tarda serata di ieri ha rattristito il mondo: Nelson Mandela eroico ed esemplare padre della lotta all’apartheid si è spento a 95 anni. (altro…)

  • Shakira flirta con Piquè, Waka Waka galeotto

    Shakira flirta con Piquè, Waka Waka galeotto

    Shakira dopo undici anni molla con un annuncio ufficiale sul proprio sito il fidanzato Antonio De la Rua e secondo indiscrezioni provenienti dalla Spagna la “colpa” sarebbe attribuibile ad un flirt con Piquè. Il difensore delle Furie Rosse inserito ieri nella top 11 del 2010 ha smentito tutto confessando che tra di loro c’è solo una grande amicizia.

    I soliti ben informati però rivelano la passione scatenata tra i due nata questa estate in Sudafrica con Shakira, madrina della rassegna mondiale, impegnata con il suo Waka Waka e il difensore con la Spagna per raggiungere il tetto d’Europa.

  • L’ombra del doping sulle Furie Rosse

    L’ombra del doping sulle Furie Rosse

    La Spagna trema. Stando alle indiscrezioni rivelate da molti giornali i successi della Spagna all’Europeo e al Mondiale sarebbero state frutto del doping. La dichiarazione scottante è stata attribuita al dottor Fuentes, ormai famoso per l’inchiesta Operacion Puerto e adesso al centro Operacion Galgo contro lo spaccio di prodotti dopanti.

    Fuentes avrebbe rivelato la “macchia” delle Furie Rosse al compagno di cella del tribunale di Madrid “Se io parlassi non ci sarebbero nè europei nè mondiali di calcio”.

    Arrivano subito le smentite dai protagonisti, con Del Bosque e Xavi “Non ho visto nulla che potesse farmi sorgere sospetti. In 43 anni di calcio non ho mai visto o saputo nulla che potesse alimentare sospetti. Non ho mai visto un tentativo di conquistare nello sport un vantaggio con mezzi illeciti”.. Dimostra sicurezza anche il faro del Barcellona “Abbiamo vinto il Mondiale con la certezza che nessuno si è dopato. Siamo tranquilli”

  • Il ritorno di Zanetti e Cambiasso nella Seleccion

    Il ritorno di Zanetti e Cambiasso nella Seleccion

    Il c.t. Batista ha diramato la lista dei 23 convocati per l’amichevole che vedrà la seleccion affrontare gli iberici neo campioni del mondo. Nell’elenco figurano i due interisti epurati dal “regime” Maradona in occasione del Mondiale. Presumibilmente il trentasettenne Zanetti, fresco di rinnovo con l’Inter, sfoggerà la fascia da capitano anche in Nazionale.

    Durante la rassegna sudafricana l’Argentina aveva patito la mancanza di un frangiflutti dinanzi alla difesa, costringendo il solo Mascerano, attualmente in orbita di mercato Inter, agli straordinari. Anche la difesa aveva risentito di un vero leader, come è stato evidenziato in occasione della kermesse sudafricana quando, la retroguardia del pibe de oro, fu completamente asfaltata dalla forza d’urto teutonica. L’esclusione dei campioni d’europa, dunque, è da considerarsi il peccato sussurrato al boia che decapitò Diego Maradona, reo di aver portato all’insurrezione la stampa argentina. Dalle convocazioni si evince che Batista è un tipo sveglio, ha già imparato la prima lezione: ascoltare. La seconda è di certo più ardua: vincere.

  • Il padre di Ozil: “Mio figlio ha detto no all’Inter”

    Il padre di Ozil: “Mio figlio ha detto no all’Inter”


    Balzato alle cronache sportive per le eccellenti prove offerte in terra sudafricana, Mesut Ozil, ventunenne trequartista tedesco di sicuro avvenire, è l’ultimo colpo del Real targato Perez.

    Il suo approdo nella Liga è stato anticipato per sopperire all’assenza di Kakà, che dovrà osservare un lungo periodo di convalescenza al seguito dell’operazione portata a termine dalla troupe del dottor Martens. Proprio a detta di quest’ultimo, il brasiliano avrebbe rischiato di mettere in serio pericolo la propria carriera qualora avesse rimandato l’intervento. I Galacticos hanno dunque preferito velocizzare le pratiche per tesserare il grande prospetto teutonico in maniera da cautelarsi per tempo. Al Werder verrà corrisposto un conguaglio di 15 milioni di euro, cifra relativamente bassa per il potenziale del calciatore che era comunque in scadenza di contratto.

    Secondo alcuni rumors, i dirigenti madridisti in collaborazione con l’entourage della giovane promessa, avrebbero minacciato il club tedesco di procrastinare il passaggio in blancos all’anno successivo prelevando, così, il fantasista a parametro zero.

    All’esito della trattativa ha contribuito soprattutto la volontà del giocatore, che secondo una confessione del padre aveva già firmato il contratto, tempo addietro, negli uffici di Florentino Perez. Sempre dall’outing paterno emerge un altro interessante retroscena: “Metus ha rifiutato l’Inter”. Si dice che il patron Moratti sia rimasto stregato dai numeri di Ozil tanto che avesse deciso di mandare Branca in Germania al fine di intavolare una trattativa d’acquisizione. Purtroppo non è bastato l’appeal del triplete poiché l’esito dell’operazione è stato negativo. Ebbene sì, anche i campioni d’Europa talvolta vengono snobbati. Farà sorridere a dirsi, ma di certo non hanno sorriso i dirigenti del Werder, costretti a piegarsi per raccogliere i 15 milioni del Real quando sul tavolo c’erano i 30 dell’Inter. D’altronde al Real non si può dire di no. Per la storia, il pubblico e soprattutto per il ricco ingaggio. Per informazioni chiedere a Mourinho che non ha esitato a calarsi le braghe.

  • Totti a tutto campo: “Ho pensato di smettere!”

    In un’intervista rilasciata poco fa, Francesco Totti ha risposto ad alcune domande che riguardavano vari argomenti, dal Mondiale appena terminato in Sudafrica, alla querelle con Balotelli e anche su alcune questioni politiche.

    La dichiarazione shock è stata proprio quella sul fattaccio della Finale di Coppa Italia contro l’Inter che lo ha visto protagonista di un calcione volontario rifilato al giocatore di colore nerazzurro:

    • E’ vero che ho pensato di smettere alla fine della scorsa stagione. Per quello che era successo. Però, parlando con delle persone importanti mi hanno fatto cambiare idea perché quando c’è la passione è difficile andare su altre strade“.

    Totti è entrato anche in argomento Nazionale, parlando di Lippi, Prandelli e dei recenti Mondiali sudafricani:

    • Non ho visto neanche una partita! Ero quasi sempre fuori e non sono riuscito a vederle, ma non pensavo che l’Italia uscisse al primo turno, nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Se mi sono chiesto il perche’ dell’eliminazione? Tanti non erano in condizione ottimale, e’ l’unica cosa che posso pensare. Anche se ci fossi stato io magari sarebbe stato uguale, pero’ forse sapevano con chi prendersela“.

    Totti ha confermato di aver dato la propria disponibilità a Marcello Lippi:

    • Si, ho dato la mia disponibilità per la convocazione. Poi lui ha fatto le scelte che voleva fare, che sono rispettabilissime”. Al nuovo C.T. Cesare Prandelli faccio l’in bocca al lupo. E’ un grande allenatore e un grande uomo, se lo merita. Se mi dovesse chiamare? Lo saluterei volentieri e basta. Se ero vecchio l’anno scorso figuriamoci quest’anno…“.

    Inevitabile, forse, rispondere anche alle ultime polemiche con la Lega Nord:

    • Non rispondo a gente che non canta nemmeno l’inno nazionale. Ho sempre risposto che sono fiero di essere romano, l’ho sempre detto. Purtroppo ci sarà sempre invidia tra Roma e il Nord, però penso che dovrebbero pensare di più all’Italia rispetto a quello che dico o faccio io, o i romani. Ci sono cose più importanti“.
  • Maradona – Argentina, avanti insieme fino al 2014?

    Sono passati 12 giorni dalla pesante sconfitta con la Germania e conseguente eliminazione ai quarti di finale del Mondiale sudafricano e sul futuro di Maradona se ne sono scritte di tutti i colori. Prima le dichiarazioni sul suo “ciclo terminato” come ct dell’Argentina al rientro in patria con l’accoglienza da eroi che i tifosi della Seleccion hanno riservato ai propri beniamini, poi le presunte voci su un suo contatto, rivelatesi infondate, con i dirigenti del Napoli per un suo ritorno nella città partenopea, infine le indiscrezioni che volevano l’AFA, la federazione argentina, voler prolungare di un solo anno il contratto da selezionatore al Pibe de Oro fino alla fine della prossima Coppa America in programma proprio in Argentina nel 2011.

    E’ di oggi la notizia che il presidente della federazione, Julio Grondona, nei prossimi giorni incontrerà Maradona per proporgli il prolungamento del contratto fino al 2014. Ad annunciarlo è stato il portavoce dell’AFA Ernesto Cerquis Balio che ha anche assicurato di non aver mai preso in considerazione soluzioni alternative per rimpiazzare Diego. Quindi fiducia anche per i prossimi Mondiali che si terranno in “terra nemica”, in Brasile, ma prima bisognerà attendere la risposta del diretto interessato che dovrebbe arrivare nella prossima settimana, tra martedì e mercoledì. La palla passa nelle mani di Diego.

  • Aldo Grasso tuona contro il Mondiale Rai

    La Rai è stata criticata a più riprese dagli italiani nel mese Mondiale per non aver acquistato l’intero pacchetto Mondiali e per aver spesso scelto partite di secondo piano piuttosto che match potenzialmente spettacolari.

    Come se non bastasse ieri le sono piovute addosso le critiche di Aldo Grasso, autorevole penna del Corriere della Sera, che nel suo editoriale ha criticato la lunga carovana della tv di stato volata in Sudafrica per commentarci da vicino l’evento.

    Il pezzo “Quei commenti da Bar Sport”, la critica è a 360° e non risparmia nemmeno il coraggioso Maurizio Costanzo che tutte le sere in coppia con Galeazzi ha cercato di “allietare” Notti Mondiali.

    L’”esperto” Salvatore Bagni viene definito “uno che sa tutto di calcio ma che è completamente privo di autorevolezza: le sue osservazioni sono quelle tipiche che si sentono in un qualsiasi Bar Sport della riviera romagnola, le sue contraddizioni si manifestano più veloci di una ripartenza, e certe sue espressioni appaiono degne del rosso diretto”.

    Dura l’opinione anche di Fulvio Collovati distintosi per le “stomachevoli” liti con Tombolini che per i commenti tecnici e per Dossena definito come l’unico torinista antipatico.

    Aldo Grasso si pone un interrogativo e cioè su quali criteri viene scelta la truppa mondiale dalla Rai dandosi una risposta ipotetica Speriamo solo che i criteri con cui è stata decisa la spedizione sudafricana non siano i soliti vigenti in Rai, cioè politici: però qualcuno dovrebbe dirci cosa ci facevano a Johannesburg Ubaldo Righetti, Carlo Longhi, Daniele Tombolini, Sandro Mazzola, Serse Cosmi e gli irreparabili Marino Bartoletti e Ivan Zazzaroni.

  • Puyol lascia la nazionale da Campione del Mondo

    Arriva da Carles Puyol l’ennesima lezione di sport al calcio italiano e ai suoi protagonisti convinti che un successo gli possa consentire il diritto di esser immuni dalle critiche e dai segni del tempo.

    Puyol dopo aver vinto il Mondiale in Sudafrica da protagonista ha deciso di dir addio alla Roja convinto di aver dato il massimo e dopa aver compiuto il grande slam con la conquista di Europei e Mondiali.

    La sua decisione è stata annunciata al ct Vincente Del Bosque che a quanto pare ha cercato di fargli cambiare idea senza però riuscirci. Puyol chiude la sua avventura con la maglia della Spagna dopo 83 presenze e 3 reti, l’ultima della quale è stata decisiva in Sudafrica.