Tag: sudafrica

  • Il Senegal pareggia e comanda il gruppo C

    Il Senegal pareggia e comanda il gruppo C

    Il Senegal, grazie al pareggio ottenuto quest’oggi contro il Sudafrica è in vetta al gruppo C con 4 punti; i Bafana Bafana possono creminare per la distrazione fatale che è costato il gol del definitivo pareggio, primo punto ottenuto dalla compagine allenata da Mashaba la quale rimane in classifica alle spalle di Ghana e Algeria. 

    Una fase del match tra Senegal e Sudafrica
    Una fase del match tra Senegal e Sudafrica

    La prima frazione di gioco si è conclusa sul finale di 0-0 con una sfida non entusiasmante e con il tridente del Senegal mai in grado di rendersi particolarmente pericoloso; il Sudafrica è riuscito a difendersi in maniera ordinata. Il Sudafrica ha trovato il gol del vantaggio al 47′: bel tiro effettuato da Manyisa che ha sfruttato il passaggio dal lato sinistro dell’area di rigore per trafiggere il portiere Condoul con un tiro rasoterra. Al 60′ è arrivato il pari del Senegal, punizione di Diop e disattenzione della difesa sudafricana la quale si è perso Mbodji che di testa ha siglato il gol del pari.

    Il Ghana, grazie al successo ottenuto per 1-0 contro l’Algeria, si porta a quota 3 punti agganciando proprio l’Algeria, riaprendo il discorso relativo alla qualificazione. Asamoah Gyan regala sempre delle belle storie da raccontare e anche questa ha un finale lieto. Al 92′ l’ex attaccante dell’Udinese ha realizzato lo scatto decisivo e in diagonale ha battuto il portiere segnando il gol decisivo per le sorti del match: ha saltato la prima partita della competizione perché costretto ad un ricovero per sintomi di malaria. Il risultato finale è stato tutto sommato giusto per i valori espressi in campo; il primo tempo è stato abbastanza anonimo con entrambe le squadre che hanno avuto una chance per parte. Nel secondo tempo maggiore vivacità  e manovra da parte del Ghana provando a trovare la rete con Gyan e in un paio di situazioni con Awey. Due occasioni sono capitate all’Algeria con Bentaleb e Mahrez poi nel finale del match il guizzo vincente di Gyan.

    In classifica: Senegal 4; Ghana e Algeria 3; Sudafrica 1.

    Saranno decisive le ultime due gare in programma il 27 gennaio tra Sudafrica-Ghana e Senegal-Nigeria

     

     

  • La Polizia non crede a Pistorius, ha voluto uccidere Reeva Steenkamp

    La Polizia non crede a Pistorius, ha voluto uccidere Reeva Steenkamp

    La notizia dell’uccisione di Reeva Steenkamp, trentenne modella e fidanzata di Oscar Pistorius, da parte dell’atleta sudafricano che la credeva un ladro introdottosi nella sua abitazione, ha sconvolto il mondo intero anche considerando la fama planetaria dell’atleta connessa alle sue prestazioni agonistiche ed al fatto che è entrato nella Storia come primo uomo al mondo a partecipare alle Olimpiadi nonostante abbia le gambe amputate. Le circostanze nelle quali è avvenuto il tragico episodio sono ancora da chiarire, anche se la versione raccontata agli inquirenti di Pretoria da Pistorius appena arrestato lascia molti dubbi e risulta essere poco credibile. Pistorius, infatti, ha dichiarato di essersi svegliato di soprassalto appena la sua fidanzata si è introdotta nella sua abitazione, e di aver sparato per difendersi ritenendo fosse un ladro impugnando la sua calibro 9 poi ritrovata sul luogo del delitto: i proiettili hanno colpito la malcapitata Reeva Steenkamp alla testa ed al braccio, facendola morire sul colpo stando alle prime ricostruzioni della Polizia Sudafricana. Almeno in apparenza, secondo la versione fornita dall’atleta agli inquirenti, si sarebbe trattato di un tragico incidente anche se nelle ultime ore si stanno rincorrendo voci e indiscrezioni che lasciano intuire uno scenario molto differente rispetto all’omicidio colposo e la stessa Polizia avrebbe escluso l’errore, facendo intendere di sospettare che l’omicidio fosse intenzionale. 

    Pistorius, la Polizia esclude l'errore | © Fred Duval/Getty Images
    Pistorius, la Polizia esclude l’errore | © Fred Duval/Getty Images

    Domani in tribunale alle ore 9 locali, ed alle 8 italiane, vi sarà la prima udienza a Pretoria, e Pistorius comparirà in aula per rispondere dell’omicidio della sua fidanzata così come comunicato dalla Procura della Repubblica, rimandando l’udienza che era stata in precedenza fissata per il pomeriggio odierno. In attesa di conoscere gli sviluppi connessi a tale udienza, si stanno diffondendo elementi di rilievo connessi alla vita privata della coppia che – a posteriori – sembra possano essere letti come preoccupanti “segnali” di ciò che è accaduto tragicamente quest’oggi, proprio nel giorno di San Valentino, la festa dedicata in tutto il mondo a chi si ama.

    Pare, infatti, che la Polizia sudafricana fosse a conoscenza di precedenti casi di violenza domestica avvenuti in quella lussuosa villa, e che anche nelle prime ore di questa mattina, i vicini di casa avessero udito urla e grida provenienti dall’abitazione di Pistorius, trasformatasi poco dopo, fra le 4 e le 5 del mattino, nella scena del delitto. Un aspetto che risulta essere ancora più inquietante se si considera che la bella fidanzata di Pistorius era testimonial di diverse campagne contro la violenza sulle donne e contro gli stupri, che in particolar modo in Sudafrica sono una piaga sociale molto radicata, e che solo qualche giorno fa la povera Reeva Steenkamp aveva postato sulla propria pagina Facebook un commento in cui si diceva fortunata di “potersi svegliare la mattina in una casa sicura e felice”, aggiungendo nella giornata di ieri tutta la sua felicità per l’arrivo del giorno di San Valentino, twittando con entusiasmo: “Sono così eccitata per questo grande giorno, dovrebbe essere un giorno d’amore per tutti. Può essere benedetto”.

    Avrebbe dovuto esserlo, ma purtroppo si è trasformato nel giorno della sua tragica scomparsa, proprio per mano dell’uomo che amava.

  • Coppa d’Africa, il programma e i possibili protagonisti

    Coppa d’Africa, il programma e i possibili protagonisti

    Lo start della Coppa d’Africa 2013 avverrà questo sabato. Il prestigioso trofeo continentale, giunto alla sua ventinovesima edizione, vedrà impegnate le 16 squadre africane che hanno superato le fasi eliminatorie. L’ultimo torneo fu disputato nel 2012 e, nonostante la cadenza biennale della competizione, la Coppa d’Africa è stata riproposta anche per quest’anno. Il motivo è semplice: era necessario adeguarsi al calendario della FIFA. Lo stato che ospiterà il tutto sarà il Sud Africa, e lo farà negli stessi stadi nei quali sono state disputate le partite degli ultimi Mondiali di calcio. Ricordiamo che il detentore della Coppa d’Africa è lo Zambia, squadra che riuscì ad aggiudicarsi il titolo scorso contro ogni pronostico iniziale. Focalizziamo meglio l’attenzione su questa entusiasmante competizione spesso snobbata perchè rea di non avere abbastanza qualità. Quest’anno, coloro che sostengono tale tesi dovranno ricredersi visti i giocatori e le squadre presenti.

    Il trionfo dello Zambia lo scorso anno | ©ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images
    Il trionfo dello Zambia lo scorso anno | ©ISSOUF SANOGO/AFP/Getty Images

    MADE IN ITALY – Fra le sedici squadre presenti, ve ne sono alcune che hanno convocato giocatori “italiani”. La nostra Serie A, sarà ben rappresentata da una nutrita schiera di baldi giovani in questa edizione della Coppa d’Africa. Facciamo i nomi. In totale sono 9 i giocatori di proprietà di club italiani. La Juventus può vantare il cartellino di Kwadwo Asamoah, ventiquattrenne centrocampista del Ghana. Sempre nella stessa nazionale troviamo Badu, e Boakye: il primo è il centrocampista dell’Udinese mentre il secondo è il giovane attaccante del Sassuolo che tanto piace alla Juventus di Conte. Nel Marocco da segnalare le presenze del fiorentino El Hamdaoui e del difensore Benatia. In Nigeria ci sono Onazi (Lazio) e Nwankwo (Padova), nel Mali il clevense Samassa mentre in Algeria il milanista Mesbah. Le possibili sorprese e rivelazioni del torneo possono essere molte e non è detto che riguardino giocatori “italiani”. Fra questi segnaliamo il giovanissimo difensore dei campioni dello Zambia, Emmanuel Mbola, diciannove anni del Porto B anche se di proprietà del TP Mazanbe: il ragazzo è già alla terza partecipazione nonostante la sua età. Da tenere sotto stretta sorveglianza anche la coppia d’attacco dell’Algeria: Soudani e Slimani potrebbero fare davvero bene in tandem.

    IL PROGRAMMA – Per quanto riguarda il programma della competizione, la Coppa d’Africa 2013 inizierà sabato 19 gennaio: le due partite inaugurali saranno Sud Africa- Capo Verde e Angola-Marocco. Capo Verde è una sorpresa di questa edizione in quanto è la squadra più piccola che abbia mai partecipato a una Coppa d’Africa. Vedremo come se la caverà. Una grande nazionale che invece sarà costretta a guardare la competizione dalla tv sarà il Camerun: Eto’o e compagni non ce l’hanno fatta a qualificarsi. I favoriti sono Ghana e Costa d’Avorio, due squadre ricche di giocatori europei fra cui Drogba, Asamoah e molti altri ancora. Occhio però alle piacevoli sorprese: l’anno scorso toccò allo Zambia, quest’anno potrebbe toccare all’Algeria o al Marocco. Dal 19 gennaio fino al 30 gennaio spazio alla fase a gironi mentre per i quarti, a cui accedono solo le prime due di ogni gruppo, dovremo attendere il 2 e 3 febbraio. Semifinali il 6 febraio. La finalissima si giocherà invece il 10 febbraio mentre quella per il terzo posto sarà disputata il 9 febbraio. Le sedi, come detto, sono le stesse dei Mondiali scorsi e sono: Port Elizabeth, Nelspruit, Rustenburg, Durban e la sede della finale Johannesburg.

  • Pistorius e compagni ripescati dalla Iaaf per la finale 4x400m

    Pistorius e compagni ripescati dalla Iaaf per la finale 4x400m

    Sembrava tutto perso in un batter d’occhio ed invece la Iaaf ha accettato il ricorso che il Sud Africa ha presentato ai danni del Kenya: durante le gare per poter accedere alla finale della staffetta 4×400 metri, Ofentse Mogawane, secondo frazionista sudafricano era infatti stato infastidito dal kenyano Vincent Mumo Kilo, il quale aveva scaturito un contatto che aveva fatto finire entrambi a terra. La differenza sta nel fatto che mentre il kenyano è riuscito a rialzarsi e portare a termine il primo giro di pista, il sudafricano è rimasto al suolo, ritirandosi, e lasciando Oscar Pistorius sulla linea del via che incredulo ha assistito a quanto successo.

    Il campione paralimpico, schierato come terzo frazionista visti anche gli ottimi risultati nella gara individuale dei 400m dove si è fermato in semifinale, in quel momento si è visto crollare un sogno, ma ci ha pensato la Iaaf a ridare a Pistorius la possibilità di correre anche nella staffetta in questi Giochi Olimpici di Londra 2012: lo staff del Sud Africa ha infatti spiegato che la loro eliminazione è avvenuta a causa del Kenya in quanto il loro secondo frazionista aveva ostruito la traiettoria di Ofentse Mogawane, e così la federatletica internazionale ha inserito Pistorius e compagni nella finale di venerdì 10 agosto: alle 22.20 italiane ci saranno quindi ben nove squadre a contendersi un posto sul podio.

    Oscar Pistorius © Phil Walter/Getty Images

    Oltre ai gialloverdi, a gareggiare domani sera ci saranno il quartetto della Russia, del Venezuela, del Trinida&Tobago, della Gran Bretagna, delle Bahamas, degli Stati Uniti, del Belgio e di Cuba. I candidati a salire sul podio sono di certo gli americani e gli inglesi ma, ricordando i Mondiali del 2011, dove fu proprio il SudAfrica a conquistare la medaglia d’argento, anche Pistorius e compagni potrebbero riuscire a centrare l’impresa.

    Quella di domani sarà quindi una giornata speciale ed importante per il campione paralimpico che, a differenza della finale di Daegu, dove corse nella prima frazione per volere della Iaaf che pensava a proteggere gli avversari da un possibile infortunio causato dalle sue protesi, potrà scendere in pista nella terza frazione, cercando di migliorare il risultato dell’anno scorso, dove si accontentarono del secondo posto.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Londra 2012, si parte con le prime gare del calcio femminile

    Londra 2012, si parte con le prime gare del calcio femminile

    Nonostante le Olimpiadi si apriranno con la cerimonia d’apertura prevista per il 27 luglio, i Giochi olimpici di Londra 2012 cominceranno ufficiosamente oggi con le partite che vedranno scendere in campo le squadre del calcio femminile. Nel pomeriggio di oggi saranno le dodici squadre femminili dei giorni E, F e G a disputare le prime partite di queste Olimpiadi: ad aprire le danze sarà proprio la padrona di casa della Gran Bretagna che alle 17:00 dovrà vedersela con la Nuova Zelanda al Millennium Stadium di Cardiff. Un’ora dopo presso l’Hampden Park la Francia aprirà la sua avventura a Londra 2012 contro le campionesse olimpiche degli Stati Uniti, detentrici di 4 medaglie nel giro di soli sedici anni.

    In contemporanea al match tra le francesi e le americane si disputerà anche la partita tra il Giappone ed il Canada presso la Ricoh Arena di Coventry, valido come primo incontro del Girone F. Questo sarà un altro match importante in quanto il Giappone è vista come la seconda favorita dopo gli Stati Uniti per la vittoria finale: nei Campionati del Mondodell’anno scorso infatti le giapponesi hanno conquistato il primo posto del podio superando proprio le statunitensi.

    Alex Morgan © Drew Hallowell/Getty Images

    Alle 19:45 a scendere in campo saranno invece il Camerun ed il Brasile in un incontro tutto decisamente a favore della squadra sudamericana, vista come una possibile vincitrice del titolo olimpico: le brasiliane hanno infatti conquistato il secondo posto a Pechino 2008 quando vennero sconfitte da Hope Solo e compagne.

    A chiudere la prima giornata di gare saranno i due incontri delle 20:45 tra la Svezia ed il Sudafrica, incluse nel girone F, e tra la Colombia e la Corea del Nord, incluse nel girone G. Nella giornata di domani invece saranno le formazioni del calcio maschile a scendere in campo per le prime partite che vedranno i giovani campioni del futuro Under23 lottare per un posto nel podio di questi Giochi Olimpici di Londra 2012.

    Il programma della giornata:

    GIRONE E: A Cardiff presso il Millennium Stadium – Alle 17:00 Gran Bretagna – Nuova Zelanda
    GIRONE G: A Glasgow presso l’Hampden Park – Alle 18:00 Stati Uniti – Francia
    GIRONE F: A Coventry presso la Ricoh Arena – Alle 18:00 Giappone – Canada
    GIRONE E: A Cardiff presso il Millennium Stadium – Alle 19:45 Camerun – Brasile
    GIRONE F: A Coventry presso la Ricoh Arena – Alle 20:45 Svezia – Sudafrica
    GIRONE D: A Glasgow presso l’Hampden Park – Alle 20:45 Colombia – Corea del Nord

  • Oscar Pistorius ai giochi olimpici di Londra

    Oscar Pistorius ai giochi olimpici di Londra

    Sicuramente una delle storie più emozionanti di tutto il panorama sportivo mondiale quella del sudafricano Oscar Pistorius che raggiunge il sogno di una vita, e cioè poter partecipare ai giochi olimpici di Londra 2012 che scatteranno il 27 luglio prossimo.

    Prima volta nella storia che un atleta amputato ad entrambe le gambe riesce a partecipare all’avvenimento sportivo più importante del mondo con Pistorius che, oltre alla staffetta 4X400, disputerà anche la gara individuale..

    E dire che Pistorius aveva comunque raggiunto due volte il limite olimpico per la sua federazione sudafricana, lo scorso anno a Lignano Sabbiadoro e a marzo ai campionati nazionali a Pretoria, in Sudafrica, ma secondo i criteri del Comitato olimpico sudafricano avrebbe dovuto confermarlo entro il 30 giugno, cosa che non gli è riuscita. Tuttavia, il 45”20 fatto registrare a Pretoria da Pistorius è risultato però essere il miglior tempo sudafricano dell’anno, seguito dal 45”36 ottenuto da Willie de Beer e dal 45”59 di Ofentse Mogawane consentendo quindi a Pistorius, di poter essere a Londra anche se il tempo non è stato confermato entro giugno.

    Oscar Pistorius ©Michael Steele/Getty Images

    Ripercorriamo brevemente la storia dell’atleta sudafricano che nasce con una grave malformazione (entrambi i peroni erano assenti ed i piedi erano gravemente malformati), situazione questa, che lo costringe all’età di undici mesi, all’imputazione di entrambi gli arti inferiori. Il suo approdo all’atletica leggera arriva per un fine riabilitativo ma con il passare del tempo diventa il suo sport e soprattutto il suo mezzo per riuscire ad imporsi nella vita che sicuramente non è stata magnanima con lui.

    Pistorius a Londra doveva disputare solo la staffetta 4X400, staffetta che il sudafricano disputò anche agli ultimi mondiali a Daegu dove ha vinto la medaglia d’argento anche se non disputò la finale (fece solo la batteria di qualificazione) ma in deroga alle regole interne, tuttavia, è stato convocato anche per la gara individuale dei 400m.

     

  • Gaffe Sudafrica, dalla gioia alla delusione

    Gaffe Sudafrica, dalla gioia alla delusione

    Dopo i festeggiamenti, la grande delusione: questo, l’episodio accaduto alla nazionale Sudafricana durante le qualificazioni alla Coppa d’Africa 2012. I Sudafricani, infatti, erano convinti che bastasse un pareggio contro la Sierra Leone per ottenere il “tagliando” per la partecipazione alla competizione continentale, e dopo lo 0 a 0 ottenuto, hanno iniziato ad esultare in campo, all’unisono con il pubblico presente sugli spalti.

    Un azione di gioco di Sudafrica Sierra Leone | ©Samuel Shivambu/AFP/Getty Images
    Invece, pochi minuti dopo, la gioia ha lasciato spazio alla delusione: a superare il girone è stato, infatti, il Niger e non i Bafana Bafana, ingannati da un errore di calcolo del loro cittì Pitso Mosimane, convinto che, a parità di punti, superasse il girone eliminatorio la squadra con migliore differenza reti (il Sudafrica), mentre in realtà il criterio adottato in tale competizione si basa sugli scontri diretti, dove il Niger era in vantaggio. Un errore di valutazione clamoroso, anche perchè l’approccio alla gara del cittì Sudafricano era stato chiaro fin da subito, strumentale a strappare il pareggio, che reputava sufficiente alla qualificazione. Una gaffe che, ora, potrebbe costare davvero cara al cittì dei Bafana Bafana.

  • Il Sudafrica si candida per le Olimpiadi del 2020

    Il Sudafrica si candida per le Olimpiadi del 2020

    Il Sudafrica è scatenato. A soli 2 giorni dalla chiusura del Mondiale, il primo disputato in Africa e conclusosi con il trionfo della Spagna, il Comitato olimpico dello stato africano tramite il responsabile del Sascoc, Tubby Reddy, ha annunciato di avere intenzione di ospitare anche i Giochi Olimpici del 2020.
    La candidatura verrà formalizzata ufficialmente nelle prossime settimane con Città del Capo e Johannesburg pronte a farsi avanti come città ospitanti. E probabilmente sarà proprio quest’ultima, sede anche della finalissima del Mondiale con il suo stadio avveniristico Soccer City, a candidarsi ufficialmente per ospitare le Olimpiadi.

    Dunque Roma avrà una rivale temibilissima in vista dell’assegnazione della manifestazione in programma nel 2013: la capitale italiana dovrà battere la concorrenza del Sudafrica per potersi assicurare la 32esima edizione delle Olimpiadi. E lo stato africano potrebbe avere la meglio considerati gli impianti nuovi di zecca costruiti e la magnifica organizzazione mostrata in occasione del Mondiale di calcio. Se il CIO decidesse per questa opzione, sarebbe la prima Olimpiade che verrebbe ospitata nel continente africano.

  • Domenech litiga con Parreira. Il video dell’ultimo show del ct francese

    L’era di Raymond Domenech sulla panchina della Francia si conclude nel peggiore dei modi. L’avventura francese in Sudafrica termina con un pareggio, due sconfitte ma soprattutto con lo spogliatoio in pieno caos e apertamente in contrasto con il tecnico.

    Domenech si è reso protagonista dell’ultimo show da tecnico transalpino rifiutando di dar la mano al ct del Sudafrica Parreira reo a suo dire di aver parlato male contro la Francia dopo la famosa qualificazione ai danni dell’Irlanda.

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  • Mondiali 2010: highlights Francia – Sudafrica 1-2

    Finisce nel peggiore dei modi l’avventura mondiale della Francia di Domenech, senza Anelka e con Toulalan squalificato i transalpini beccano la seconda sconfitta consecutiva contro i padroni di casa del Sudafrica. I Bafana Bafana restano comunque fuori dalla competizione per la peggiore differenza reti nei confronti del Messico

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