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  • Fiorentina Udinese 3-2, Jovetic rilancia i viola

    Fiorentina Udinese 3-2, Jovetic rilancia i viola

    Al Franchi di Firenze splende il sole, ma è un sole freddo e, soprattutto, è una giornata ventosa. Il vento, infatti, gelido e potente, diventa protagonista di Fiorentina Udinese, indirizzando in alcuni casi le traiettorie della palla, specialmente in occasione dei rinvii lunghi dei portieri, in particolare nel primo tempo.

    Nel primo tempo, nei minuti iniziali, sono i padroni di casa a provare a fare la partita, con un centrocampo folto che prova i lanci lunghi per cercare la punta di peso Amauri; già al 14′, però, è l’Udinese ad approfittare di un pallone perso ingenuamente a centrocampo da Riccardo Montolivo, con Armero – in fase offensiva devastante – che serve l’assist a Totò Di Natale che, a tu per tu con Boruc, beffa in pallonetto il portiere Viola realizzando l’1-0 per i friulani, oltre che il suo sedicesimo gol in campionato.

    Al 24′ la Viola prova a scuotersi con Amauri, che prova l’anticipo sul primo palo su cross di Lazzari, ma il suo tentativo non è fortunato. Al 38′, però, la Fiorentina conquista un calcio di rigore per fallo di mano di Benatia su cross di Pasqual: calcia dagli undici metri Jo-Jo Jovetic che riesce a beffare centralmente un para rigori come Handanovic, realizzando il gol dell 1-1 riportando la gara in parità. Al 43′, ancora pericoloso Di Natale su assist di Armero, con l’attaccante che prova il tiro al volo ma, questa volta, non concretizza.

    Al 55′, la Fiorentina passa in vantaggio con un bel gol di Cassani, bravo a sfruttare un perfetto cross di Pasqual, battendo sul tempo Armero, lento in fase difensiva, realizzando il gol del 2-1, sua personale prima rete in maglia Viola. Al 65′, ottima intuizione di Pazienza che pesca Totò Di Natale davanti al portiere Viola Boruc, ma il guardalinee ferma tutto, erroneamente, per posizione di fuorigioco dell’attaccante napoletano.

    Al 66′ ancora una grande occasione per la Fiorentina con Pasqual imbeccato da Jovetic a tu per tu con Handanovic, che, però, non riesce a concretizzare la ghiotta occasione. L’Udinese prova a scuotersi con un’occasione per Di Natale, che a distanza ravvicinata da Boruc non riesce a concretizzare la ghiotta occasione.

    All’83’, la gara si mette ancora più in sicurezza per i padroni di casa, con un calcio di rigore fischiato dal direttore di gara per fallo ancora di Benatia ai danni di Jovetic: dal dischetto calcia nuovamente il montenegrino che realizza il suo secondo penalty in gara, battendo ancora Handanovic e che vale il 3-1 e la doppietta personale.

    La gara sembra, così, ormai messa in ghiaccio (è proprio il caso di dirlo dato il gelo della domenica fiorentina, ndr) per i padroni di casa, ma l’Udinese riserba ancora qualche energia e realizza con il rumeno Torje, entrato da poco in campo al posto di Basta, il gol del 3-2 su assist di Di Natale, che era partito in contropiede e che in area di rigore confeziona l’assist per il giovane attaccante che infila Boruc nell’angolino basso con un bel tiro di sinistro.

    La gara termina così con una sconfitta inattesa per gli uomini di Guidolin, nonostante nel primo tempo il match sembrava essersi stabilizzato sui binari ideali per il gioco dei friulani, che avevano ampi spazi per il contropiede. La Fiorentina di Delio Rossi, dal canto suo, ha saputo reagire bene alla difficoltà iniziale, riuscendo a capovolgere il risultato e consolidarlo con il 3-1 di Jovetic che, di fatto, ha chiuso la gara permettendo ai Viola di conquistare tre fondamentali punti che consentono di salire a quota 28 punti in classifica. L’Udinese, invece, resta ferma a quota 41 punti, stabilmente al terzo posto in classifica, alle spalle della coppia di testa Juventus-Milan.

  • Cagliari Fiorentina, si blocca Jovetic. Emergenza attacco per Delio Rossi

    Cagliari Fiorentina, si blocca Jovetic. Emergenza attacco per Delio Rossi

    Cagliari Fiorentina si affrontano questo pomeriggio per l’ultima giornata del girone d’andata. Al Sant’Elia, chiuso nel settore distinti e curva sud per i lavori di messa in sicurezza che in questi giorni hanno permesso il regolare svolgimento della partita nel capoluogo sardo, i rossoblu cercano conferme dopo il pareggio esterno sul campo della capolista Juve, mentre i viola sono chiamati al riscatto dopo la sconfitta interna contro il Lecce. Emergenza in attacco per gli ospiti, con Jovetic convocato ma difficilmente potrà essere utilizzato dal primo minuto.

    Stevan Jovetic| ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    BALLARDINI CONFERMA TUTTI – Davide Ballardini conferma in toto la formazione che è riuscita a strappare l’1-1 agli uomini di Conte domenica scorsa. L’unica novità nel 4-3-1-2 del tecnico cagliaritano potrebbe essere rappresentata dal rientro nell’undici titolare del capitano Daniele Conti, tornato in forma dopo l’infortunio che l’ha tenuto lontano dal terreno di gioco per gran parte negli ultimi mesi, sebbene lo svedese Ekdal sia ancora favorito per una maglia da titolare. In difesa, a difendere i pali della squadra rossoblu ci sarà Agazzi, al centro la coppia Astori Canini, con Pisano terzino destro e Agostini sulla corsia di sinistra. A centrocampo, al fianco di Conti giocheranno Dessena e Nainggolan, in questi ultimi giorni vicino alla Signora. In attacco confermato il tandem delle ultime giornate, Ibarbo Larrivey, alle loro spalle agirà il trequartista Cossu, autore del gol che ha permesso ai sardi di tornare imbattuti dalla trasferta di Torino. Qualora arrivasse la vittoria quest’oggi il Cagliari si porterebbe a quota 25 punti, con la possibilità di scavalcare il Genoa all’ottavo posto.

    JOVETIC IN FORSEDelio Rossi deve affrontare l’emergenza attacco. Jovetic si è bloccato durante l’ultimo allenamento, per lui un risentimento muscolare, ed è difficile che il montenegrino riesca a partire dal primo minuto nella sfida contro i rossoblu. Al suo posto dovrebbe giocare l’ex di turno Lazzari al fianco di Ljajic. Confermato il modulo delle ultime tre partite, il 3-5-2, con Montolivo Behrami e Salifu a centrocampo, Cassani e Pasqual esterni. In difesa dovrebbero partire dal primo minuto Nastasic, Gamberini e Natali, in porta Boruc. A Firenze si respira un’aria pesante di contestazione, con i tifosi imbufaliti nei confronti della dirigenza, colpevole di aver venduto il bomber Gilardino e di distruggere il progetto che nell’era Prandelli aveva portato i gigliati a lottare per le posizioni di vertice in campionato. I viola vengono da due sconfitte consecutive, contro Lecce e Roma in Coppa Italia. In trasferta il ruolino di marcia della squadra è pessimo, una vittoria in 9 partite fin qui disputate lontano dal Franchi (quella di Novara dell’8 gennaio scorso). La Fiorentina ha bisogno soltanto dei tre punti, per allontanare lo spettro della zona retrocessione, distante solamente 6 punti.

    Probabili formazioni Cagliari Fiorentina

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Pisano, Astori, Canini, Agostini, Conti, Nainggolan, Dessena, Cossu, Larrivey, Ibarbo.
    Panchina: Avramov,  Gozzi, Perico, Ekdal, Ceppelini, El Kabir, Thiago Ribeiro. Allenatore: Ballardini

    Fiorentina (3-5-2): Boruc, Nastasic, Gamberini, Natali, Cassani, Behrami, Montolivo, Silifu, Pasqual, Ljalic, Lazzari.
    Panchina: Neto, Camporese, De Silvestri, Vargas,  Munari, Jovetic, Acosty. Allenatore: Delio Rossi

  • Fiorentina Lecce 0-1, le pagelle. Cuadrado asfalta Vargas

    Fiorentina Lecce 0-1, le pagelle. Cuadrado asfalta Vargas

    Lecce cinico e spietato all’insegna della filosofia di gioco del suo tecnico Serse Cosmi, un calcio pratico che dopo una serie infinita di risultati negativi porta i primi 3 punti stagionali in una trasferta difficile come quella di Firenze.

    Cuadrado e Vargas | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    La partita contro i viola dal punto di vista dello spettacolo ha poco da regalare, con poche azioni degne di nota e un lungo possesso palla sterile da parte di entrambe le squadre, dove nei salentini a fare la differenza è spesso l’esterno di centrocampo Cuadrado, eccelso sia in fase propositiva contro un cliente scomodo come Vargas, sia in fase di contenimento chiudendo ogni varco.
    Fiorentina completamente “spuntata”, quando i pochi cross che arrivano dalle fasce cadono nel vuoto, e soprattutto quando nelle due chiarissime occasioni da gol capitate su Ljajic vengono sprecate malamente viene da chiedersi se la storia sarebbe stata diversa con un bomber di razza e d’esperienza in area. Rossi ha le sue colpe, ma le soluzioni difficilmente sono rintracciabili nella rosa viola, quindi l’attesa per cercare il giusto sostituto di Gilardino non deve prolungarsi troppo a lungo.

    PAGELLE FIORENTINA

    Nastasic 6,5 Nonostante la giovanissima età, fa il suo mestiere con l’esperienza di un veterano. Ottimo colpo di mercato di Corvino che ha scovato un centrale davvero di personalità. Nella partita non sbaglia praticamente nulla o quasi, evitando il due a zero fermando in extremis Di Michele lanciato a rete. L’unico errore è sottoporta quando nelle vesti dell’attaccante calcia in malo modo mancando la rete del pari.

    Natali 5,5 Partita di ordinaria amministrazione fino al pasticciaccio del contatto in area con Muriel che regalerà il rigore ai salentini. Ha l’occasione del riscatto subito dopo con un colpo di testa, ma manca il gol di pochissimo.

    Jovetic 5,5 Non brilla come al solito intestardendosi in qualche dribbling di troppo. La squadra gira tutta intorno a lui e quando si inceppa tutti ne risentono. Meglio nella ripresa quando serve un assist perfetto al compagno Ljajic, con quest’ultimo che spreca un’ottima occasione. Mai come oggi gli sarebbe servito il supporto di una punta d’area con cui scambiare.

    Ljajic 5 Fin troppo acerbo e poco lucido sottoporta. Mostra numeri e giocate dall’alto tasso tecnico con cui delizia il pubblico in mediana, ma riesce a divorarsi due palle gol impossibili da sbagliare. La prima saltando il portiere e non trovando più il pallone, la seconda calciando male e facendosi murare da Benassi. Rimandato.

    Vargas 4,5 Nonostante salvi su Oliveira un gol già fatto, soccombe in maniera indecorosa nel duello personale contro Cuadrado, trasformando la sua fascia in terra di conquista per le incursioni del Lecce.

    PAGELLE LECCE

    Benassi 6,5 Pronto e reattivo su una forte e pericolosa conclusione di Montolivo nel primo tempo, si supera nella ripresa chiudendo lo specchio della porta a Ljajic lanciato a rete. Nell’uscita improvvisata però sfortunatamente s’infortuna dovendo abbandonare il campo: prognosi frattura del setto nasale.

    Cuadrado 7 Stravince la sfida personale contro Vargas sulla fascia, demolendo in tutti i sensi il laterale peruviano. Assolutamente devastante sia in fase offensiva con continui assist per i compagni di reparto, e altrettanto fondamentale nelle chiusure in difesa. Cosmi si coccola il migliore dei suoi. Uomo partita Sky.

    Di Michele 6 si vede poco nel corso della partita, ma quando c’è da assumersi la responsabilità di calciare il rigore decisivo lui non si tira indietro realizzandolo con la freddezza di un killer.

    Muriel 6 Partita di alti e bassi. Mezzo voto in più per il rigore procuratosi in maniera furba. Nella ripresa cala vistosamente e inizia a sbagliare giocate che normalmente gli sarebbero riuscite con facilità. Cosmi è attento e lo sostituisce con Corvia.

  • Fiorentina Lecce 0-1, Di Michele stende i viola

    Fiorentina Lecce 0-1, Di Michele stende i viola

    La gara più importante della stagione, come l’aveva definita Delio Rossi, si conclude nel peggiore dei modi per la Fiorentina che soccombe in casa contro un Lecce agguerrito e compatto. Cosmi grazie al rigore trasformato da Di Michele strappa i primi tre punti del 2012 iniziando a vedere la luce dopo un periodo buio. È opportuno invece fare un’analisi approfondita sulla Fiorentina, fin troppo sterile in attacco, priva di un bomber di razza come Gilardino, e poco incisiva in mezzo al campo, che non riesce ad ottenere una buona reazione nemmeno dopo il gol di svantaggio. Rossi dovrà fare del suo meglio per risollevare la squadra, ma come si è visto oggi in campo, i primi aiuti dovranno arrivare dal mercato di riparazione.

    David Di Michele | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nessuna novità nelle formazioni per entrambi i tecnici, con Rossi che punta molto sull’ottimo stato di forma del gioiellino Jovetic, supportato davanti da Ljajic mentre Cosmi rinnova l’undici visto contro la Juve affidandosi ai numeri di Muriel e Di Michele in fase offensiva. Infortunio dell’ultimo secondo per Obodo che per problemi al ginocchio viene sostituito da Grossmuller.

    PRIMO TEMPO – Il primo guizzo della partita è del Lecce al 11’ con Cuadrado che sfida in dribbling Vargas, lo supera e prova la conclusione trovando una pronta respinta di Boruc a deviare in angolo. Poca Fiorentina nei primi minuti, con tanti passaggi sbagliati e molti errori banali in fase di impostazione, mentre il Lecce mostra un buon fraseggio con Cosmi soddisfatto dell’interpretazione della partita da parte dei suoi. I viola sembrano davvero spenti, evidenziando poco movimento senza palla, assenza di velocità e guizzi decisivi nel reparto avanzato.
    Partita molto noiosa alla mezz’ora con entrambe le squadre che abusano del possesso palla senza cercare mai una verticalizzazione per le punte. Si vede la Fiorentina davanti, per la prima volta al 33’ con una gran conclusione di Montolivo dal limite dell’area, su cui arriva una reattivissima risposta in tuffo di Benassi a negargli il gol. Occasione clamorosa per Ljaijc al 35’ che, servito in area da un lancio perfetto di Behrami, mette a sedere il portiere salentino e incredibilmente si fa anticipare da Tomovic mancando una rete impossibile da sbagliare. Bella azione del Lecce al 44’, con la finalizzazione di Oliveira che da fuori area fa partire un tiro diretto all’incrocio dei pali, trovando una parata perfetta di Boruc a mantenere il risultato fermo sullo 0-0. Finisce senza ulteriori azioni degne di nota il primo tempo.

    SECONDO TEMPO – Cambio per Rossi che nella ripresa sostituisce Salifu inserendo Lazzari cercando in questo modo di lasciare più libertà di movimento a centrocampo per Montolivo. Dopo una buona occasione per il Lecce c’è da segnalare una ripartenza fulminea della Fiorentina al minuto 6, sull’asse Jovetic Ljajic, con quest’ultimo lanciato a rete che si fa murare una debole conclusione dall’estremo difensore del Lecce. Nell’uscita Benassi prende un brutto colpo che non gli permette di continuare la partita. Cosmi  è costretto a sostituirlo con l’ex portiere della Roma Julio Sergio.
    In un momento in cui la partita sembrava assolutamente statica, al 20’  il Lecce sfrutta una ripartenza di Muriel che entrato in area viene atterrato da Natali: Calvarese  non ha dubbi e assegna il penalty ammonendo Cassani per proteste. Di Michele dagli undici metri è implacabile e batte con una conclusione forte e centrale Boruc, portando i suoi in vantaggio. Rossi corre ai ripari togliendo Ljajic e inserendo Cerci. Buona la risposta immediata dei viola al 23’ prima con Jovetic e poi con Natali a sfiorare il gol del pareggio.
    Cambi per entrambi i tecnici al 34’ con Corvia a sostituire uno spento Muriel, e Romulo per i viola al posto di Cassani. È poca cosa la reazione della Fiorentina nel finale, non riuscendo mai a creare occasioni degne di nota, rischiando anche qualcosa con le ripartenze di Di Michele. La partita dopo 4 minuti di recupero, volge al termine regalando i primi 3 punti d’oro della gestione Cosmi e segnalando come la Fiorentina non stia vivendo un bel momento.

  • Fiorentina Lecce, probabili formazioni. Ljajic favorito su Cerci

    Fiorentina Lecce, probabili formazioni. Ljajic favorito su Cerci

    Sfida dai sapori particolari oggi pomeriggio all’Artemio Franchi di Firenze, dove Delio Rossi con la sua Fiorentina affronterà il fanalino di coda della classifica, il Lecce di Cosmi, di fronte al pubblico viola per la prima volta in questo inizio del 2012. Rossi cerca di trovare la quadratura della squadra, procedendo con un andamento quantomeno altalenante, dove ad un sonoro 3-0 contro il Novara è corrisposto in Coppa Italia lo stesso risultato a reti inverse proprio contro la Roma, dimostrando come sia necessario ancora del tempo per trovare la giusta continuità di gioco e risultati.

    Delio Rossi | © Valerio Pennicino/Getty Images

    FIORENTINA – Il tecnico viola nella classica conferenza stampa alla vigilia della partita non ha usato mezzi termini per descrivere la sfida odierna:

    “Domani per noi sarà la gara più importante della stagione. Abbiamo tutto da perdere e niente da guadagnare”.

    Gara che potrebbe rappresentare mille insidie, con un Lecce alla ricerca disperata di punti salvezza, e con i viola reduci da un pesante 3-0 contro la Roma di Luis Enrique, nonostante una buona prova sul campo.
    Non cerca giustificazioni Rossi proprio sulla sconfitta in coppa, elogiando comunque la buona prova dei suoi ragazzi:

    “Ho visto una squadra che ha cercato di fare la partita. Questo è un passo fondamentale. Per sessanta minuti la Fiorentina mi è piaciuta. C’è però ancora tanto da fare. I tre errori che hanno condizionato il risultato? Nascono dalla poca esperienza di alcuni dei miei ragazzi. In questo momento i giovani mi danno un pizzico di spensieratezza in più. E’ ovvio che quando sei giovane è più facile sbagliare”.

    Per quanto riguarda l’aspetto tattico, Rossi dovrebbe scendere in campo con un modulo speculare a quello del Lecce, il 3-5-2, lasciando spazio agli stessi undici che hanno fatto bene a Novara. Dunque difesa composta da Natali, Gamberini e Nastasic. Da segnalare la prima convocazione di Felipe che dovrebbe comunque partire dalla panchina. In mediana confermato il giovane ghanese Salifu, supportato da Behrami e Montolivo, mentre sugli esterni agiranno Vargas e Cassani. Vista la forma strepitosa in attacco è praticamente impossibile fare a meno di Jovetic, che in assenza di una vera e propria punta centrale sarà supportato dal giovane Ljajic favorito su Cerci.

    LECCE – La squadra salentina, ferma ormai all’ultimo posto in classifica necessita assolutamente di una scossa e di vittorie per staccarsi dal fondo. Considerando come il morale sia ai minimi storici poiché i giallorossi vengono da 6 sconfitte su 7 partite e l’ultima vittoria risale al 6 novembre contro il Cesena, vincere oggi sarebbe più che un’impresa. Occhio però perché la squadra di Cosmi ha ottenuto gran parte dei punti fuori casa e oltretutto i segnali intravisti nell’ultimo turno contro la capolista Juventus fanno ben sperare. Il tecnico dei salentini dovrebbe scendere in campo con il 3-5-2 dell’ultimo turno cercando di bloccare le iniziative degli avversari e far male sfruttando le ripartenze con la velocità dei suoi uomini d’attacco. Nel dettaglio la difesa con l’indisponibilità di Carrozzieri e Oddo vedrà Ferrario al centro e Tomovic con Esposito più esterni; in mediana fa rumore l’esclusione dalla lista dei convocati di Mesbah, spiegata prontamente da Cosmi:

    “Non fa parte dei convocati perché, anche se non c’è nulla di ufficiale, all’inizio della prossima settimana dovrebbe trasferirsi al Milan, e poi perché la moglie aspetta ad ore un figlio”.

    Largo dunque ai soliti noti con Giacomazzi, Brivio, Oliveira, Grossmuller e Cuadrado. In attacco confermatissimo il tandem offensivo composto da Di Michele con Muriel.

    PROBABILI FORMAZIONI FIORENTINA LECCE

    Fiorentina (3-5-2): Boruc; Gamberini, Natali, Nastasic; Cassani, Behrami, Montolivo, Salifu, Vargas; Jovetic, Ljajic.
    A disp.: Neto, De Silvestri, Pasqual, Munari, Lazzari, Cerci, Romulo.
    All.: D. Rossi.

    Lecce (3-5-2): Benassi; Tomovic, Esposito, Ferrario; Cuadrado, Giacomazzi, Grossmuller, Olivera, Brivio; Muriel, Di Michele.
    A disp.: Petrachi, Bergougnoux, Diamoutene, Obodo, Piatti, Pasquato, Corvia.
    All.: Cosmi.

  • Il pagellone di serie A. Inter da rivedere Juve dai due volti

    Il pagellone di serie A. Inter da rivedere Juve dai due volti

    Il pagellone 2011 di serie A, dopo aver analizzato la stagione di Atalanta, Bologna, Cagliari, Catania e Cesena continuiamo il nostro cammino verso il nuovo anno con la seconda parte della nostra analisi. Tra le squadre sotto esame, sempre positiva la stagione del Chievo, in netta risalita quella della Juventus. Negative Fiorentina e sopratutto l’Inter.

    Chievo 6,5: Che sia ormai una realtà affermata della massima serie del nostro campionato è cosa certa, lo scorso anno la squadra degli asinelli si è mantenuta su livelli standard ottenendo una salvezza tranquilla con due giornate d’anticipo e impreziosita da risultati di prestigio come le vittorie su Inter e Napoli. Quest’anno dopo il cambio in panchina con il ritorno di Mimmo Di Carlo gli asinelli gialloblu stanno mantenendo fede alla loro fama di squadra arcigna e difficile da battere soprattutto in casa. La punta di diamante è sicuramente Sergio Pellissier, bomber di razza e bandiera della squadra veronese con il suo record di reti e presenze nella massima serie.

    Fiorentina 4,5: male molto la squadra viola che dopo l’addio del suo condottiero Prandelli ha perso la propria identità. Lo scorso anno sotto la guida di Mihajlovic, anche a causa della lunga assenza per cause diverse di giocatori talentuosi come Jovetic e Mutu, i risultati sono stati di gran lunga sotto le aspettative, la Fiore ha infatti chiuso il campionato ad un modesto nono posto che l’ha tenuta per la prima volta dopo l’era Prandelli, calciopoli a parte, fuori dalle competizioni europee. Quest’anno le cose dovevano essere migliori e invece dopo un inizio stentato ed una campagna acquisti molto al di sotto delle aspettative, con la perdita di giocatori importanti come il rumeno, a farne le spese è stato proprio il tecnico ex-catania, sostituito in corsa da Delio Rossi che a tutt’oggi sta faticando a trovare la quadratura del cerchio. Unica nota positiva il reintegro a tempo pieno del giovane talento montenegrino Jovetic che con qualche prestazione di alto livello sta regalando scampoli di felicità al deluso popolo viola.

    Claudio Marchisio| © Valerio Pennicino/Getty Images

    Genoa 5,5: doveva essere l’anno del rilancio dopo il mezzo fallimento di quello precedente che ha portato i grifoni ad ottenere risultati nettamente al di sotto delle aspettative d’inizio stagione, anche grazie ad un mercato molto ricco di colpi di livello. E invece anche quest’anno la compagine rossoblu non ha dato prova di grande valore, la poca compattezza e il poco gioco hanno portato il vulcanico presidente Preziosi ad un cambio in panchina proprio alla vigilia di Natale. Il tecnico Malesani è, infatti, stato rimosso dal proprio incarico e la squadra affidata all’ex Parma Pasquale Marino, una scelta difficile quella del patron che fino all’ultimo ha meditato sulla necessità o meno di dare nuova linfa ad una squadra apparsa abulica e poco determinata. L’unica nota positiva è stata l’esplosione del talento Merkel, tedesco scuola Milan e la conferma su ottimi livelli del bomber Rodrigo Palacio, trascinatore nella prima parte del campionato in corso dei grifoni genoani.

    Inter 6: solo la sufficienza per la squadra post triplete che ha deluso molto i suoi tifosi, solo la vittoria della coppa Italia, con alla guida il tecnico Leonardo, fuggito in estate a Parigi alla corte del Psg, ha dato lustro ad una stagione post triplete molto traumatica. Proprio questa instabilità ha portato l’armata milanese a perdere tutte quelle sicurezze che l’avevano portata sul tetto del mondo e i problemi si sono verificati anche in questo traumatico inizio di stagione, fino a poco più di un mese e mezzo fa l’Inter si trovava in posizioni molto poco nobili per il proprio rango, dopo il cambio in panchina, con Ranieri subentrato a Gasperini, le cose sembrano essere migliorate, ma se i meneghini vorranno tornare ai vecchi fasti post-calciopoli dovranno offrire qualcosa di più di quello visto fin’ora. Tra le note liete della nuova Inter, c’è soltanto, il che è tutto dire, la freschezza atletica dell’eterno capitan Zanetti, unico ed ultimo baluardo di una squadra che al momento sembra alla ricerca di una sua precisa identità

    Juventus 6,5: mezzo punto in più per la squadra del neo condottiero Antonio Conte, solo perchè i bianconeri sono stati bravi a risollevarsi in così breve tempo dopo due annate drammatiche chiuse entrambe al settimo posto e racimolando figure che cozzavano con il blasone della squadra torinese. Se si guarda al primo semestre del 2011 infatti, il voto non potrebbe essere superiore al 4, con pochissime note positive e con tanta amarezza, mentre quest’anno i giocatori di Madama, guidati da un uomo di carattere e dalla forte juventinità, sono riusciti in breve tempo a conquistare la vetta della classifica mostrando gradevoli sprazzi di gioco. I punti forti di questa Juve, sono due, il primo: è il ritorno a livelli di eccellenza del portiere numero uno al mondo Gigi Buffon, mentre il secondo è la rinascita o meglio la consacrazione di un grosso talento come Marchisio, acclamato ormai come erede del grande Marco Tardelli.

  • Jovetic salva la Fiorentina ma non evita la contestazione

    Jovetic salva la Fiorentina ma non evita la contestazione

    Troppo poco il pari ottenuto ieri sera nell’anticipo di Serie A con l’Atalanta, dopo aver rischiato addirittura la sconfitta, alla Fiorentina per evitare la contestazione. I tifosi viola infatti, dopo aver “firmato la tregua” con il cambio di panchina da Mihajlovic a Delio Rossi invocato a gran voce, hanno manifestato tutto il loro malumore per la situazione attuale della Viola che non gode di una buona classifica.

    Fiorentina – Atalanta | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Il 2-2 finale serve di più agli orobici che ai padroni di casa, entrambe le squadre sono appaiate a quota 17 punti ma vivono situazioni differenti con l’Atalanta che anche ieri sera ha dimostrato ancora una volta di essere una delle squadra più in forma del campionato e il rammarico di Colantuono a fine gare per i due punti “persi” la dice lunga sulla “fame” di risultato del club bergamasco, mentre Delio Rossi, 1 vittoria, 2 pareggi e altrettante sconfitte da quando ha preso il timone di comando, deve fare i conti con i limiti caratteriali della squadra che anche ieri non è riuscita a tenere alta la concentrazione per tutti i novanta minuti facendosi rimontare il vantaggio di Gilardino nell’arco di 5 minuti e salvata proprio allo scadere da Jovetic.

    Succede tutto negli ultimi dieci minuti di gioco: la Fiorentina in vantaggio fino all’80’ grazie alla zampata di Gilardino all’ottavo che torna a segnare realizzando il suo secondo gol stagionale anticipando i difensori avversari su un cross dalla sinistra di Vargas, va in tilt quando Masiello con un tiro sporco da fuori area pareggia i conti beffando il colpevole Boruc e mette il muso avanti con il capocannoniere della Serie A Denis che firma il suo 11esimo centro stagionale. Ci pensa poi Jovetic a ristabilire l’equilibrio ma l’azione del gol è viziata da un rimpallo di mano galeotto di De Silvestri che serve l’attaccante montenegrino liberissimo di spingere la sfera in rete che però non ha evitato la contestazione dei tifosi che hanno paura di vedere lo spettro della retrocessione.

    IL VIDEO DI FIORENTINA – ATALANTA 2-2

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  • Verso Inter Fiorentina: out Sneijder e Montolivo

    Verso Inter Fiorentina: out Sneijder e Montolivo

    Dopo l’ennesima pesante sconfitta casalinga contro l’Udinese, e quella europea contro il Cska Mosca l’Inter è obbligata a vincere per dare una scossa ad uno spogliatoio e ad una rosa fin troppo in crisi, senza far riferimento ad una classifica da incubo. I continui infortuni, (ultimo della lista Chivu che nonostante soffrisse per una caviglia dolorante è stato utilizzato in una partita ‘inutile’ come quella contro il Cska), la condizione precaria di molti senatori, i giovani che stentano a decollare e l’assenza di ‘mira’ sottorete per gli attaccanti sono i problemi che turbano maggiormente i pensieri di Claudio Ranieri e del numero uno nerazzurro Massimo Moratti.

    Riccardo Montolivo | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Discorso diverso in casa viola dove il tecnico Delio Rossi può mostrare il sorriso dopo la bella vittoria maturata contro la Roma di Luis Enrique, dimostrando come la sua Fiorentina possa avere un ruolo importante in questo campionato. I rientri di Jovetic e Gilardino hanno ridato peso ad un reparto orfano di calciatori con molta personalità, con il giovane Jo-Jo nella sua stagione migliore.

    INTER – Ranieri storce il naso per l’infortunio di Chivu, ma ritrova il  finalmente il giocatore che più di tutti voleva sulla fascia destra con il rientro di Maicon. Occhio però lo stesso tecnico nerazzurro spiega come il terzino brasiliano debba fare una partita con il freno a mano tirato, evitando di correre troppo su quella fascia, cercando in questo modo di non sovraccaricarlo poiché il brasiliano, essendo al rientro da un lungo stop non è ancora perfettamente al 100%.  Ranieri ammette con assoluta sincerità, come l’Inter di un tempo non ci sia più, quando tutto girava alla perfezione, e in un momento così difficile e delicato per la rosa nerazzurra è necessario l’affetto e il supporto dei tifosi. Ancora out dalla lista dei convocati, Wesley Sneijder che si cerca di preservare per il futuro, non volendo ottenere le solite ricadute sugli infortuni che l’hanno costretto ai box fin troppo a lungo, e per lo stesso motivo non figura nella lista nemmeno il nome di Diego Forlan che procede il recupero in attesa del suo rientro previsto nella prossima trasferta di Genova. Mancheranno in questa partita sicuramente anche Stankovic e Obi, con capitan Zanetti squalificato per l’espulsione rimediata contro l’Udinese. Tra i rientri invece spiccano i nomi di Lucio e Muntari.

    FIORENTINA – Delio Rossi non sottovaluta i nerazzurri, nonostante il momento negativo che stiano attraversando, avverte i suoi uomini delle insidie che la sfida in trasferta di domani sera potrebbe riservare. I problemi arrivano dall’infortunio di Montolivo (alle prese con una lesione muscolare di primo grado al semimembranoso, con una diagnosi di uno stop di circa 10 giorni), vero e proprio faro del centrocampo viola, con il tecnico viola che deve correre ai ripari sostituendolo con un giocatore con caratteristiche simili. La scelta potrebbe ricadere sul giovane Romulo, nonostante lo stesso Rossi abbia spiegato come il giocatore sia un esterno e non possa giocare centrale. Quindi c’è aria di cambiamento nel modulo di gioco, adattandosi ai giocatori che l’ex tecnico di Lazio e Palermo ha a disposizione. Da segnalare l’indisponibilità di Alessio Cerci che non recupera dall’infortunio della scorsa settimana. Rientro eccellente al centro della difesa per Natali che sconta il turno di squalifica.

  • Fiorentina, pragmatismo tenacia la cura di Delio Rossi

    Fiorentina, pragmatismo tenacia la cura di Delio Rossi

    Domenica scorsa, contro la Roma di Luis Enrique, la Fiorentina di Delio Rossi ha mostrato di essere sulla strada giusta, quella della guarigione, dimostrando che la cura del tecnico romagnolo sta procedendo al meglio.

    Delio Rossi | © Marco Luzzani/Getty Images

    Una vittoria netta, per 3 a 0 che, però, non deve portare eccessivi entusiasmi, anche perchè giunta anche a causa di responsabilità evidenti dell’avversaria, frasteornata e nervosa, che ha concluso la gara in  otto, causa tre espulsioni indiscutibili.

    Per il tecnico romagnolo, dunque, è già tempo di guardare avanti, proiettandosi alla prossima gara di campionato, altro ostacolo importante da superare, contro l’Inter di Claudio Ranieri, a San Siro.

    L’obiettivo di Delio Rossi, presente con la squadra al Motorshow di Bologna presso lo stand Mazda, sponsor della Fiorentina, è quello di dare continuità ai risultati, oltre che di far divertire la tifoseria con il bel gioco. Il proverbiale pragmatismo di Rossi, infatti, gli fa rilevare che se la società ha ritenuto opportuno operare un cambio tecnico, con l’avvicendamento fra lui e Mihajilovic, c’era qualche problema da risolvere e, dunque, bisogna lavorare proprio in tale direzione.

    Un cambiamento che, comunque, è stato già visibile con la rigenerazione di uomini importanti, come Jovetic che, secondo il tecnico, “ha qualcosa in più degli altri”, cercando di recuperare ad alti livelli anche Vargas e Cerci, “che sono giocatori importanti”, anche se sarà necessario chiarire i rapporti e la reale considerazione che Delio Rossi attribuisce soprattutto a Cerci. Per quanto riguarda il capitolo Montolivo, invece, il tecnico pare avere le idee molto chiare in proposito, ritenendo che i giocatori si debbano distinguere in base alla bravura sul campo e non in base alla durata del loro contratto, oppure alla scadenza di esso: per tal motivo, nonostante i “conflitti” con la società, Montolivo avrà, finchè sarà a Firenze – sempre un posto in squadra, finchè “sarà idoneo per giocare”.

    Idee chiare, pragmatismo, tenacia: la cura Delio Rossi sembra funzionare.

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  • Fiorentina Roma, le pagelle. Super star Jo-Jo Jovetic!

    Fiorentina Roma, le pagelle. Super star Jo-Jo Jovetic!

    Brutta scoppola per la Roma di Luis Enrique che dopo la sconfitta rimediata contro l’Udinese va a sbattere contro un’ottima Fiorentina e un Super Jovetic, autopunendosi in maniera gratuita regalando la superiorità numerica agli avversari. Passi il fallo di Juan, ma il fallo di Gago a centrocampo con l’argentino già ammonito rasenta la stupidità, e anche l’ingenuità con cui Bojan salva sulla linea parando come un portiere di ruolo farà molto discutere, ragionando in vista della delicatissima sfida in programma nel prossimo turno contro la Juventus. Splendida invece la Fiorentina ridisegnata dal nuovo tecnico Delio Rossi che sceglie un modulo  a due punte, con il ritorno di entrambe le punte Gilardino e Jovetic con quest’ultimo apparso a livelli stratosferici. Funziona ancora una volta la linea verde di Corvino che ha scoperto un altro giocatore interessantissimo classe 93, preso dal Partizan Belgrado, il serbo Nastasic, che non fa assolutamente rimpiangere l’indisponibile Natali al centro della difesa.

    Stevan Jovetic e Alessandro Gamberini | ©Claudio Villa/Getty Images

    Le pagelle di Fiorentina Roma

    Pagelle Fiorentina

    Nastasic 6,5 Sentiremo ancora a lungo parlare di lui. È un classe 93, ma non gli manca l’esperienza per reggere l’impatto con il nostro calcio. Schierato al fianco di Gamberini dopo il debutto in coppa Italia è pronto per la prima da titolare in serie A dimostrando di avere tutte le caratteristiche del buon difensore centrale. Sfiora anche il gol nel finale trovando solo la parata perfetta di Bojan.

    Gamberini 7 Quando vede la Roma vede rosso, e sceglie nei capitolini la sua vittima preferita per fare gol. Statistiche alla mano realizza il suo terzo gol consecutivo alla Roma, portando i suoi sul punteggio di 2 a 0 congelando la partita. Ottima prova anche in fase difensiva, dove praticamente non concede nulla agli attaccanti di Luis Enrique.

    Jovetic 7,5 E’ la sua annata e dopo aver passato la scorsa stagione ai box per l’infortunio al crociato, vuole dimostrare a tutti di essere tornato ai suoi livelli e anche più in alto. Nella sua miglior stagione aveva realizzato 6 gol, con quello messo a segno oggi eguaglia il suo record personale e si candida a diventare il nuovo bomber viola in attesa del miglio Gilardino. Si guadagna il rigore e lo batte con una freddezza da killer, inventando assist e  magie per i compagni che deliziano gli occhi di tutti i tifosi amanti del bel calcio.

    Montolivo 6,5 Si sente il suo nome solo in merito alla scadenza contrattuale, e al prossimo club nel quale giocherà, ma troppo spesso ci si dimentica di quanto possa essere importante avere un giocatore come lui in mezzo al campo. Cuce il gioco e detta i tempo della manovra viola, il tutto con un’eleganza da grande campione.

    Pagelle Roma

    Juan 5 Su di lui c’era tutta la responsabilità della retroguardia giallorossa, perché dopo l’infortunio di Burdisso e Kjaer era necessario ritrovare il vero Juan. C’è molta strada da fare, visto l’intervento scomposto su Jovetic che regala il rigore ai viola e gli costa l’espulsione nei primi minuti di gioco.

    Gago 4 Partita di sacrificio per il mediano argentino che deve rincorrere troppo spesso i velocissimi esterni viola. Si fa ammonire nella ripresa per un brutto intervento su Beherami protestando inutilmente, poi alla mezz’ora inspiegabilmente spegne il cervello, stendendo in corsa da dietro Jovetic a centrocampo regalandosi gli spogliatoi in anticipo e mettendo ulteriormente nei guai i suoi compagni.

    Bojan 4 Decisamente lontano anni luce dal giocatore fenomenale che avevamo ammirato al Barcellona. Ancora non perfettamente ambientato al nostro calcio non gli riesce praticamente nulla in una partita che lo vede protagonista solo da “portiere” quando mura sulla linea una conclusione di Nastasic regalando il secondo rigore ai viola e finendo la partita anzitempo.

    De Rossi 6 Unico vero gladiatore romano, gioca una partita di grinta, fatica e sudore chiudendo dove può e adattandosi a fare il difensore centrale come gli chiede il suo tecnico. Le sirene inglesi o spagnole in merito al rinnovo del contratto non sembrano disturbarlo affatto. Professionista e calciatore esemplare.

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