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  • Fiorentina: Bolatti-Donadel in ballottaggio per una maglia

    Sfida importante per la Fiorentina a Catania che in caso di vittoria contro i rossoazzurri potrebbe ritornare nel giro dell’Europa che conta.
    Cesare Prandelli potrebbe optare per un 4-4-2 atipico, con Jovetic libero di spaziare intorno a Gilardino in attacco. In difesa tornerà De Silvestri a destra con la oramai collaudata coppia centrale formata da Natali e Kroldrup. Il brasiliano Felipe scivolerà obbligatoriamente a sinistra al posto dello squalificato Manuel Pasqual. L’unico dubbio è a centrocampo quindi: Zanetti non è al meglio, ballottaggio aperto fra Bolatti e Donadel per una maglia da titolare accanto al capitano Riccardo Montolivo, mentre a destra è confermato Mario Alberto Santana.
    Prandelli carica l’ambiente ma avverte i suoi sulle difficoltà della trasferta siciliana, tappa molto importante per il prosieguo della stagione viola.

  • Serie A: super Fiorentina, Genoa ko 3-0

    Serie A: super Fiorentina, Genoa ko 3-0

    Nell’anticipo pomeridiano della 29esima giornata di Serie A la Fiorentina stende il Genoa 3-0 dando alla squadra di Gasperini una lezione di calcio. Partita dominata dai viola che conquistano così la seconda vittoria consecutiva in campionato riprendendo quota in classifica e portandosi a ridosso delle pretendenti alla Champions League.

    Il vantaggio della Fiorentina arriva dopo appena 5 minuti: Gobbi serve un ottimo assist dalla sinista a Santana che con un pregevole colpo di tacco trafigge Amelia.
    La squadra di Prandelli ha in mano le redini del centrocampo (notevole la prestazione di Montolivo) e Jovetic, letteralmente scatenato, fa tremare varie volte la difesa genoana. La netta superiorità dei viola si concretizza con il gol del raddoppio su calcio di rigore procurato dal giovane attaccante montenegrino e trasformato da Gilardino al 73′.

    Gli accorgimenti tattici di Gasperini con l’inserimento di Suazo e Juric non portano ai frutti sperati. Discorso inverso per Prandelli che a 10 dal termine manda in campo Babacar: l’attaccante senegalese ripaga la fiducia del tecnico realizzando il 3-0 che chiude definitivamente la gara.

    FIORENTINA – GENOA 3-0
    5′ Santana, 73′ rig Gilardino, 86′ Babacar
    FIORENTINA (4-4-1-1): Frey; Comotto, Natali, Kroldrup, Pasqual; Santana (64′ De Silvestri), Zanetti (46′ Donadel), Montolivo, Gobbi; Jovetic; Gilardino (80′ Babacar).
    A disposizione: Avramov, Bolatti, Ljajic, Keirrison.
    Allenatore: Prandelli.
    GENOA (3-4-3): Amelia; Papastathopulos, Moretti, Bocchetti; Mesto (58′ Suazo), Milanetto (54′ Juric), Zapater, Criscito, Palacio, Palladino (75′ Tomovic), Sculli.
    A disposizione: Scarpi, Kharja, Fatic, Lazarevic.
    Allenatore: Gasperini.
    Arbitro: Russo
    Ammoniti: Pasqual (F), Santana (F), Juric (G), Criscito (G), Papastathopulos (G)

  • Liscio & Sbalascio: Super Catania demolisce l’Inter, inspiegabile il suicidio Juve

    Liscio & Sbalascio: Super Catania demolisce l’Inter, inspiegabile il suicidio Juve

    28esima giornata che va in archivio facendo registrare il massimo numero di segnature (ben 39!). Molti i protagonisti, in positivo e in negativo, della domenica.
    Primo posto assoluto è per il super Catania di Sinisa Mihajlovic che dà una lezione di calcio all’Inter per buona parte della gara. La vittoria è frutto di un modulo e di una mentalità che permette agli etnei di attaccare e difendere in modo compatto, senza scomporsi, mostrando peraltro una identità di gioco molto gradevole. I 22 punti raccolti dall’allenatore serbo sono un bottino superbo, rendimento che sta portando i siciliani al sicuro dalle zone più calde della classifica.
    Tra i migliori, senza ombra di dubbio, il capitano del Livorno Cristiano Lucarelli che con una strepitosa tripletta blocca la Roma di Claudio Ranieri sul pari. Giornata da incorniciare per il livornese, servono i suoi gol se la squadra labronica vorrà ancora dire la sua nella corsa alla salvezza.
    Un gradino più sotto si piazza il Siena e il suo allenatore, Alberto Malesani, autori di una formidabile rimonta a Torino contro la Juventus: i primi 10 minuti da incubo (3-0 che avrebbe tagliato le gambe a molti) vengono cancellati con una superba prestazione nel resto della partita e dopo aver compiuto tutti gli sforzi possibili (con risorse tecniche peraltro limitate) escono dallo stadio Olimpico con un pari prezioso in vista del futuro. I complimenti oltre che alla squadra vanno al suo allenatore che non ha mai mollato la presa sulla partita, azzeccando le mosse giuste e infondendo ai suoi uomini lo spirito giusto per credere nella clamorosa rimonta.
    Un posto in graduatoria lo trova anche la coppia viola Jovetic-Gilardino che a Napoli dà spettacolo e fa meraviglie: doppietta per il bomber, gol e 2 assist per il fantasista montenegrino. Non era facile dopo la batosta dell’eliminazione in Champions (subita da parte del Bayern Monaco) ricompattarsi e cercare di andare avanti, ma la Fiorentina ha sfoderato una prestazione sostanziosa ed efficace, infliggendo tra l’altro al Napoli di De Laurentiis la prima sconfitta casalinga in notturna da quando è diventato Presidente dei partenopei (cosa che non era riuscita neanche alle big del nostro campionato).
    Citazione per Clarence Seedorf, non solo per la bellezza del suo gesto tecnico ma anche per la valenza del gol segnato al Chievo che porta il Milan ad un solo punto dai cugini interisti in classifica. Quando bisogna togliere le castagne dal fuoco l’olandese è sempre uno dei primi a farsi trovare pronto.

    E passiamo ai peggiori di giornata. Se al primo posto tra i migliori c’è il Catania, per una semplice equazione al primo posto dei peggiori troviamo l’inter ed il suo centrocampista Muntari. Il ghanese (catastrofico), mandato in campo da Mourinho al 79esimo, riesce a provocare la punizione da dove poi scaturirà il rigore per un fallo da dietro prendendosi anche il relativo cartellino giallo, in barriera sulla punizione di Mascara allarga il braccio in modo innaturale per bloccare la palla proprio davanti agli occhi dell’arbitro, prendendosi il secondo giallo con annessa obbligatoria espulsione (in soli 70 secondi in campo!) e dando agli etnei il rigore del sorpasso calciato da Mascara. Ma non può essere solo lui il capro espiatorio di una squadra che sta attrversando un periodo tutt’altro che brillante e che dovrà ora giocare per il resto della stagione con il coltello tra i denti, cosa che in passato non è mai successa.
    Trova posto anche il suicidio Juventus contro il Siena: 10 minuti di calcio-champagne, poi dopo il terzo gol, il buio che permette a Malesani e ai suoi giocatori di rientrare piano piano in partita fino a d acciuffare un prezioso pareggio. Il black-out che ha colpito i bianconeri è inspiegabile, tra l’altro lo è anche la stagione che va a concludersi visto che la Juve avrebbe dovuto essere, a detta di molti addetti ai lavori, l’anti Inter e invece ha solo portato delusioni ai suoi tifosi.
    Citazione per Pizarro: il romanista sbaglia un rigore fondamentale che avrebbe potuto chiudere la partita contro il Livorno e invece il suo errore permette ai toscani di restare a galla e di pareggiare. Alla fine 2 punti persi che potrebbero pesare sui giallorossi nella rincorsa alla capolista Inter.
    Infine da ricordare la difesa del Cagliari: nel solo primo tempo “becca” 4 gol e subisce 3 pali dal Genoa, alla fine della parita i legni saranno 4 e le reti subite ben 5. Un giorno di vacanza ci sta, ma non proprio la domenica durante la partita del campionato! ci sono altri 6 giorni durante la settimana da scegliere per riposarsi!

  • Napoli – Fiorentina 1-3, le pagelle

    Lavezzi: 6,5 Ancora non è il miglior Lavezzi ma il secondo tempo di oggi fa ben sperare. Un gol, un rigore non dato e tante accelerazioni che mettono in crisi la difesa viola.

    Maggio: 6,5
    E’ una spina nel fianco sulla destra, assist a ripetizione ed è Frey a strozzargli in gola la gioia del gol.
    Zuniga: 6,5 La fascia sinistra non gli appartiene, ma dimostra di aver voglia di far bene e in molte occasioni ci riesce.

    De Sanctis: 5,5
    Stoica la sua decisione di restare in campo dopo il brutto colpo al volto ma la sua prestazione ne risente nella seconda parte di gara.

    Alberto Gilardino: 8 Il suo violino ha ripreso a suonare. Ha in tutta la partita tre palloni pericolosi, lui ne manda due in rete. Certezza

    Jovetic: 7,5 E’ il partner ideale di Gila corre, sgomita, lotta e allo scadere trova anche la gioia personale.

    Babacar: 6,5 E’ decisivo il suo ingresso per la rimonta viola.
    IL TABELLINO
    NAPOLI-FIORENTINA 1-3

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6, Rinaudo 5, Aronica 6; Maggio 6,5, Gargano 6, Pazienza 5,5 (20′ st Cigarini 6), Zuniga 6,5 (42′ st Bogliacino sv); Hamsik 6, Lavezzi 6,5; Denis 5,5 (30′ st Quagliarella sv). A disp.: Iezzo, Rullo, Liccardo, Maiello. All.: Mazzarri
    Fiorentina (4-4-2): Frey 6,5; Comotto 6 (11′ st De Silvestri 6), Felipe 5, Kroldrup 5,5, Pasqual 6 (11′ st Babacar 6,5); Santana 5,5, Bolatti 5 (18′ st Montolivo 6), Donadel 6, Gobbi 6; Jovetic 7,5, Gilardino 8. A disp.: Avramov, Masi, Zanetti C., Ljajic. All.: Prandelli
    Arbitro: Banti
    Marcatori: 3′ st Lavezzi (N), 15′ st, 42′ st Gilardino, 50′ st Jovetic (F)
    Ammoniti: Pazienza, Lavezzi (N), Felipe, Comotto (F)
    Espulsi: nessuno

  • Serie A: highlights Napoli – Fiorentina 1-3. Lavezzi illude, Gila e Jovetic certezza viola

    Festival dell’incredibile questa sera al San Paolo con il Napoli sciupone come al solito ma in vantaggio grazie a Lavezzi si fa recuperare dall’orgogliosa Fiorentina di Prandelli. I viola trascinati da Gilardino ribaltano il risultato e sigillano il match con la rete di Jovetic. Ma sulla vittoria pesa come un macigno l’errore di Banti sull’uno a zero.

  • Top 10: i migliori Under 23 del Pianeta

    Top 10: i migliori Under 23 del Pianeta

    Il Pallonaro presenta la lista dei dieci migliori talenti under 23 del mondo, vale a dire i dieci calciatori nati dopo il 1 Gennaio 1987 che per talento e prestazioni hanno segnato le ultime stagioni calcistiche e che si candidano al ruolo di assoluti protagonisti del prossimo decennio. Sul gradino più alto del podio, inarrivabile, troviamo Leo Messi e non poteva essere altrimenti vista la classe incommensurabile della pulce argentina; ai suoi fianchi il brasiliano Pato e lo spagnolo Fabregas.

    1 Lionel Messi (24-6-1987, Barcellona). E’ già indiscutibilmente il più forte calciatore del Pianeta. A livello di club ha vinto tutto con il suo Barcellona ed anche a livello personale ha fatto incetta dei più prestigiosi premi individuali. Classe allo stato puro, di lui si conosce tutto o quasi. E’ l’unico calciatore che indossa degnamente i panni del ‘Nuovo Maradona’ ed ha la concreta possibilità di oscurare in futuro la fama del ‘Pibe de oro’ originale.

    2 Alexandre Pato (2-9-1989, Milan). Non a torto è considerato il più forte calciatore che ha visto la luce nell’anno di grazia 1989. Attaccante rapidissimo con il gol nel sangue, è già un vero e proprio fenomeno: ammainata la bandiera Maldini e ceduto al Real Madrid Kakà, può essere il nuovo simbolo di un top club a livello planetario come l’A.C. Milan.

    3 Cesc Fabregas (4-5-1987,Arsenal). ‘Nemo propheta in patria’ recitava un antico adagio latino: il piccolo Cesc ha abbandonato giovanissimo la Spagna per imporsi in Inghilterra e diventare il simbolo calcistico di tale celebre detto. Centrocampista centrale abile negli inserimenti e nel rifinire l’azione, era già titolare dell’Arsenal di Wenger a soli diciassette anni. Un fuoriclasse.

    4 Sergio Aguero (2-6-1988, Atletico Madrid). Con lui, Messi, Higuain, Milito e Tevez il reparto offensivo della Nazionale Argentina è da considerarsi il più forte e completo al mondo. Capocannoniere e miglior giocatore dei Mondiali Under 20 del 2007, vinti dalla sua Seleccion, e medaglia d’oro olimpica a Pechino 2008: sono solo i primi allori di una carriera che si prospetta davvero fantastica per il genero di Maradona.

    5 Karim Benzema (17-12-1987, Real Madrid). E’ l’erede della grande tradizione di attaccanti francesi che ha prodotto nell’ultimo ventennio elementi del calibro di Papin, Henry e Trezeguet. Ha strabiliato l’Europa con la maglia del Lione prima di approdare nei Galacticos di Madrid dove sta faticando più del dovuto ad imporsi. Ma il futuro è suo.

    6 Gonzalo Higuain (10-12-1987, Real Madrid). Stretto tra Kakà, Benzema, Cristiano Ronaldo e Raul si sta rivelando come il più prolifico attaccante delle Merengues risultando spesso decisivo con le sue reti e le sue prestazioni eccellenti. Rapido e concreto, ha un bagaglio tecnico davvero invidiabile tanto che sta oscurando la stella del francese Benzema.

    7 Mesut Ozil (15-10-1988, Werder Brema). Dopo la cessione di Diego è il leader del Werder Brema e si è imposto nella Nazionale Maggiore dopo aver condotto l’Under 21 tedesca al titolo europeo di categoria. Rifinitore o esterno offensivo di sinistra, in entrambi i ruoli risulta devastante

    8 Stevan Jovetic (2-11-1989, Fiorentina). Dopo Pato è considerato il Top Player nato nato nel 1989. Attaccante rapido, può agire da trequartista o da seconda punta. Nell’edizione 2009/10 della Champions League ha rifilato una doppietta al Liverpool ed una al Bayern Monaco. Classe cristallina.

    9 Miralem Pjanic (8-4-1990, Lione). Centrocampista bosniaco erede di Juninho al Lione; grande tecnica e buona personalità sono le sue caratteristiche migliori. Giovanissimo, due anni fa era già titolare inamovibile nel Metz prima di sbarcare nel plurititolato Lione. Suo il gol che al ‘Bernabeu’ elimina a sorpresa il Real dalla Champions 09/10.

    10 Marek Hamsik (27-7-1987, Napoli). Simbolo della Slovacchia che in Sudafrica parteciperà per la prima volta alla fase finale di un Mondiale. Grande confidenza con il gol per colui che è considerato l’erede di Nedved anche se rispetto all’ex bianconero non possiede uguale dinamismo ed uguale tiro dalla distanza. A Brescia prima e a Napoli poi ha fatto vedere cose straordinarie.

    Menzioni per il trio blaugrana Piquè-Pedro-Busquets (i primi due classe 1987, il terzo classe 1988), l’argentino Di Maria (classe 1988), il russo Dzagoev e l’italiano Balotelli (entrambi classe 1990).

  • Champions League, ottavi: Fiorentina, vittoria amara. Non basta il 3-2, Bayern Monaco ai quarti

    Champions League, ottavi: Fiorentina, vittoria amara. Non basta il 3-2, Bayern Monaco ai quarti

    Non riesce l’impresa alla Fiorentina che viene eliminata negli ottavi di Champions League dal Bayern Monaco nonostante la vittoria per 3-2 e in virtù del 2-1 subito all’andata all’Allianz Arena. Inutili la doppietta di Jovetic e il gol che apre le danze di Vargas a cui rispondono Van Bommel e Robben.

    In una gara condizionata dal vento e dal gelo (temperature prossime allo zero) i viola cominciano a macinare gioco cercando il gol del vantaggio che arriva alla mezz’ora: su una conclusione dalla distanza di Marchionni, il portiere dei tedeschi Butt non trattiene la sfera che arriva sui piedi di Vargas ribattendola in rete. E’ il gol che darebbe la qualificazione ai viola, il Franchi esplode.
    Poco prima della fine del primo tempo il Bayern ha l’opportunità di pareggiare ma Frey si esalta compiendo un’autentica prodezza sul tiro da buona posizione di Robben.

    Ripresa più vivace e ricca di emozioni: a fare la partita è sempre la Fiorentina che cerca il gol della “quasi” sicurezza: dopo un’occasione clamorosa capitata sui piedi di Gilardino, è lo stesso attaccante a riscattarsi inventando un assist di tacco smarcante per Jovetic che fredda Butt con un rasoterra all’angolino. Non c’è neanche il tempo di festeggiare che il Bayern accorcia le distanza sul 2-1: Ribery con un bel gioco di gambe si sbarazza della marcatura di tre uomini servendo Van Bommel al limite dell’area che pareggia il discorso qualificazione con una rasoiata. Con questo risultato si andrebbe ai supplementari.
    Prandelli non si accontenta e spinge i suoi uomini alla ricerca del terzo gol che arriva ancora grazie a Jovetic: il montenegrino resiste alla carica di un difensore e beffa il portiere in uscita con un tocco sotto le gambe. Ma il destino stasera è avverso per i viola con i tedeschi che accorciano nuovamente le distanze con un eurogol di Robben: l’esterno olandese prende la mira dai 30 metri e scaglia un missile verso la porta, imparabile per Frey. E’ il gol che elimina la Fiorentina e qualifica il Bayern Monaco di Van Gaal ai quarti di finale di Champions League.

    Il tabellino
    FIORENTINA – BAYERN MONACO 3-2
    28′ Vargas (F), 54′ Jovetic (F), 60′ Van Bommel (B), 64′ Jovetic (F), 65′ Robben (B)
    FIORENTINA (4-2-3-1): Frey, De Silvestri, Natali, Kroldrup, Felipe (79′ Pasqual); Montolivo, Zanetti; Marchionni, Jovetic, Vargas (82′ Keirrison); Gilardino.
    A disposizione: Avramov, Comotto, Donadel, Bolatti, Santana, Keirrison.
    Allenatore: Prandelli
    BAYERN MONACO (4-4-2): Butt, Lahm, Van Buyten, Badstuber, Alaba; Robben, Van Bommel, Schweinsteiger, Ribery (91′ Pranjic); Muller, Gomez (30′ Klose).
    A disposizione: Rensing, Gorlitz, Tymoshchuk, Pranjic, Altintop, Olic, Klose.
    Allenatore: Van Gaal.
    Arbitro: Undiano Mallenco
    Ammoniti: Schweinsteiger (B), Van Bommel (B), Kroldrup (F), Felipe (F)

  • Champions League: Prandelli punta sull’orgoglio, in 400 mila pronti a respingere i tedeschi

    Champions League: Prandelli punta sull’orgoglio, in 400 mila pronti a respingere i tedeschi

    La Fiorentina non vive un momento particolarmente esaltante e dopo diverse stagioni tra le prime quattro di serie A quest’anno a meno di clamorosi colpi di scena dovrà far a meno della Champions League. E’ anche per questo che la partita di domani sera contro il Bayern Monaco diventa di importanza vitale per le sorti viola, arrivare tra le prime otto d’Europa sarebbe motivo d’orgoglio e di vanto per tutta Firenze.

    E’ proprio per questo che la città per una sera si stringerà tutta intorno ai undici gladiatori che Prandelli deciderà di buttare nel catino del Franche che domani sera sarà più viola che mai. Dai social network i gruppi di tifosi abbandonano le polemiche su torti arbitrali e sconfitte subite per incitare la Fiorentina all’impresa.

    Prandelli sa che la sua squadra arriva nel momento della stagione con le pile scariche e con poco entusiasmo, frutto di risultati non del tutto consoni al valore della rosa. Il tecnico viola però punta sull’entusiasmo e sulla voglia di raggiungere l’impresa dei suoi e punterà su questo per pungolare nell’orgoglio i vari Montolivo, Gilardino, Jovetic, Vargas e Frey per inseguire la partita perfetta e batter il Bayern Monaco.

  • Serie A: Keirrison salva la Fiorentina nel finale, 1-1 contro la Lazio

    Serie A: Keirrison salva la Fiorentina nel finale, 1-1 contro la Lazio

    Nell’anticipo serale della 26esima giornata, Lazio e Fiorentina pareggiano 1-1 in un Olimpico deserto al termine di un incontro avaro di emozioni ma che è rimasto incerto fino all’ultimo: l’attaccante brasiliano Keirrison, arrivato durante il mercato di gennaio, pareggia i conti al 92′ ed evita così alla Fiorentina un’altra sconfitta che poteva complicare non poco la risalita in classifica verso una qualificazione europea per la prossima stagione.
    I toscani senza Gilardino, Mutu e Vargas stentano nel primo tempo lasciando alla Lazio l’iniziativa che porta al gol al 7′ con una magia di Siviglia che, aiutato dalla fortuna, devia di tacco un calcio d’angolo calciato da Kolarov in rete con la sfera che descrive una parabola a scavalcare Frey. Esultanza per l’allenatore biancoceleste Reja (nervoso nel finale di gara e allonatanato dall’arbitro a pochi minuti dal termine) in panchina che vede i suoi ragazzi tenere bene il campo e soprattutto chiudere bene gli spazi in difesa. La Lazio ha la possibilità di raddoppiare e di chiudere il match ma Mauri si divora un’occasione colossale a tu per tu con l’estremo difensore viola che chiude bene lo specchio della porta ritrovandosi la palla tra le braccia. Errore che i biancocelesti pagheranno nel finale di gara.

    Nella ripresa la Fiorentina cresce proporzionalmente alle giocate di Jovetic che prima ci prova con una sventola da fuori area ma troppo centrale, poi impegna nuovamente Berni che oggi sostituiva Muslera.
    Lo sforzo viola viene premiato al 92′ quando Keirrison, entrato a metà partita al posto di Ljajic, mette la sua zampata al match approfittando di un pregevole assist di Jovetic che tocca la sfera quel tanto per farla arrivare all’attaccante brasiliano per depositarla in rete e per evitare a Prandelli di portare a casa un’altra sconfitta. Prima del fischio finale, arrembaggio viola con Babacar che su una torre di Kroldrup schiaccia troppo la sfera vanificando tutto.

    Il tabellino
    LAZIO – FIORENTINA 1-1
    7′ Siviglia (L), 47′ st Keirrison (F)
    LAZIO (4-3-1-2): Berni; Lichtsteiner, Stendardo, Siviglia (78′ Biava), Kolarov; Brocchi (71′ Firmani), Ledesma, Matuzalem; Mauri (59′ Hitzlsperger); Rocchi, Floccari.
    A disposizione: Iannarilli, Diakitè, Cruz, Zarate.
    Allenatore: Reja.
    FIORENTINA (4-3-1-2): Frey; De Silvestri, Kroldrup, Felipe, Gobbi; Donadel (65′ Zanetti), Bolatti (58′ Babacar), Montolivo; Marchionni, Jovetic, Ljajic (46′ Keirrison).
    A disposizione: Avramov, Seculin, Pasqual, Carraro, Masi.
    Allenatore: Prandelli.
    Arbitro: Romeo di Verona
    Ammoniti: Ledesma (L), Siviglia (L), Felipe (F), Zanetti (F), Kroldrup (F)

  • Champions League: Prandelli si gioca il talismano Jovetic, Firenze invade Monaco

    Mancano poche ore all’appuntamento con la storia della Fiorentina del patron Della Valle, la Champions League quest’anno è stata ricca d’emozioni per la truppa viola, forse a discapito del campionato, ma per i tifosi ricca di soddisfazioni. Mister Prandelli insieme a tutti i giocatori però non vuol smetter di sognare e consapevoli della forza dell’avversario cercheranno l’impresa in terra tedesca.

    Il Bayern Monaco è in un ottimo momento con Robben in stato di grazia e Ribery sulla via del recupero, ma c’è ottimismo nell’ambiente viola, 6000 tifosi hanno colorato Monaco di viola e questa sera saranno al fianco dei giocatori. Prandelli spera in Jovetic, valore aggiunto nella prima parte di Champions League e nella voglia di riscatto di Gilardino.


    PROBABILI FORMAZIONI
    BAYERN MONACO (4-4-2):
    22 Butt, 21 Lahm, 5 Van Buyten, 6 Demichelis, 28 Badstuber, 10 Robben, 17 Van Bommel, 31 Scweinsteiger, 7 Ribery, 25 Moeller, 33 Gomez. A disp.: 1 Rensing, 30 Lell, 8 Altintop, 23 Pranjic, 44 Tymoshchuk, 11 Olic, 18 Klose. All.: Van Gaal.

    FIORENTINA (4-1-4-1): 1 Frey, 29 De Silvestri, 2 Kroldrup, 16 Felipe, 19 Gobbi, 28 Bolatti, 32 Marchionni, 18 Montolivo, 8 Jovetic, 6 Vargas, 11 Gilardino. A disp.: 25 Avramov, 25 Comotto, 14 Natali, 23 Pasqual, 4 Donadel, 45 Carraro, 39 Keirrison. All.: Prandelli.

    ARBITRO: Ovrebo (Norvegia).