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  • NBA: Tyreke Evans nominato rookie dell’anno

    Tyreke Evans, dei Sacramento Kings, è stato nominato “rookie of the year” ovvero matricola dell’anno della NBA.
    Succede a Derrick Rose dei Chicago Bulls e i 2 hanno qualcosa in comune: infatti i 2 atleti sono entrati nella Lega provenienti dall’Università di Memphis.

    Evans, quarta scelta assoluta dell’ultimo draft, entra anche in un club molto esclusivo, quello dei giocatori che al primo anno nella Lega hanno avuto almeno 20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist di media a partita, accostandosi a vere leggende del basket professionistico americano come Oscar Robertson, Michael Jordan e LeBron James.
    La guardia dei Kings ha infatti avuto 20.1 punti, 5.8 assist e 5.3 rimbalzi di media ad incontro e questo ha fatto la differenza rispetto ai suoi avversari che erano Stephen Curry dei Golden State Warriors e Brandon Jennings dei Milwaukee Bucks (unico tra i 3 però a disputare i playoff dove sta giocando in modo meraviglioso trascinando i suoi Bucks al momentaneo vantaggio su Atlanta per 3-2 e la possibilità stanotte di mandare a casa i favoriti Hawks nella gara 6 sul parquet amico).

    Evans ha ottenuto 67 voti da primo posto per un punteggio totale di 491 punti, secondo si è piazzato Curry con 43 voti da primo posto e 391 punti complessivi, terzo Jennings con 12 preferenze e 204 punti totali.

    I complimenti sono arrivati, al numero 13 di Sacramento, innannzitutto dagli sconfitti che hanno espresso grandi apprezzamenti per la stagione disputata dal loro collega.

    Queste le parole del vincitore all’annuncio della sua vittoria:

    Sono fiero che il mio nome venga accostato a nomi di giocatori che hanno fatto la storia di questo gioco. Quando sono arrivato in NBA il mio obiettivo era di vincere questo trofeo e aiutare la mia squadra; uno l’ho portato a termine adesso bisogna lavorare sul secondo e siamo decisamente sulla buona strada“.

    Per completezza riportiamo i suoi massimi stagionali in ogni singola categoria:

    Punti: 34 vs CHA 18/1/2010)
    Rimbalzi: 11 (per 4 volte)
    Assist: 13 (per 2 volte)
    Recuperi: 4 (per 2 volte)
    Stoppate: 3 (per 3 volte)

  • NBA: James straripante contro i Pistons, a Charlotte nuovo KO per i Lakers

    NBA: James straripante contro i Pistons, a Charlotte nuovo KO per i Lakers

    Cadono ancora una volta i Lakers, questa volta distrutti a Charlote per 98-83. Bryant infila 26 punti ma Jackson e Wallace (21+17) sono i padroni del parquet e permettono ai Bobcats di ottenere una importantisima e vitale vittoria in vista della corsa all’ultimo posto disponibile per i playoff nella Eastern Conference. Ancora una volta un mostruoso LeBron James (40 punti, 6 assist e 13 rimbalzi conditi da 2 stoppate e 3 palle rubate) trascina i Cavs alla vittoria contro una delle rivali storiche, i Pistons, quest’anno però in decadenza e in enormi difficoltà fisiche e tecniche. LeBron sempre più lanciato verso il titolo di MVP della stagione regolare e con ottime prospettive di riuscire a vincere il primo titolo NBA.
    Il trio Garnett (22 punti) Rondo (16) e Ray Allen (16) conduce i Celtics alla vittoria a Philadelphia. Gli strepitosi Milwaukee Bucks continuano a mietere vittime, e ad essere travolti (come nel turno scorso) sono i Washington Wizards. Ottimi Delfino e Bogut con 19 punti a testa e il solito John Salmons che ne mette 17. Nota di merito anche a coach Scott Skiles che con il poco materiale a disposizione (rispetto a franchigie più importanti) sta spremendo il massimo dai suoi uomini e sta raggiungendo traguardi non pronosticati ad inizio stagione. Josh Smith con 29 punti porta gli Hawks ad imporsi sui Warriors ai quali non basta uno splendido Stephen Curry da 31 punti. La grande prova di squadra dei Magic (6 uomini in doppia cifra) permette un agevole successo sui poveri Nets di questa sventurata annata. Dallas infila la decima vittoria consecutiva grazie a Nowitzki (31 punti) e al francesino della Guadalupa Beaubois (22 Punti) che in questa stagione da rookie sta mostrando un talento significativo. A nulla sono valsi i 21 punti di Landry e i 20 a testa per Evans e Udrih per i Sacramento Kings. 34 punti di Carmelo Anthony bastano a piegare la flebile resistenza dei Pacers di questo periodo. 7 uomini in doppia cifra degli Spurs (20 di Parker) quasi sicuramente estromettono i New Orleans Hornets dalla post-season, a meno di clamorosa striscia vincente di partite per la franchigia della Louisiana e contemporaneo crollo delle avversarie: uniche note positive sono i progressi incredibili dei 2 rookie Darren Collison e Marcus Thornton che permettono di guardare con più fiducia al futuro. Kevin Durant (32 punti) e i suoi Oklahoma City Thunder demoliscono i Los Angeles Clippers, conquistando un successo esterno che vale quasi sicuramente l’accesso ai tanto desiderati quanto inaspettati playoff.

    Risultati NBA del 5 marzo 2010

    Charlotte Bobcats – Los Angeles Lakers 98-83
    (Cha: Jackson 21, Wallace 17, Thomas 14 – Lak: Bryant 26, Bynum 14, Farmar 12)
    Cleveland Cavaliers – Detroit Pistons 99-92
    (Cle: James 40, Jamison 17, Varejao 16 – Det: Prince 23, Hamilton 20, villanueva 12)
    Philadelphia 76ers – Boston Celtics 86-96
    (Phi: Williams 22, Brand 17, Iguodala 14 – Bos: Garnett 22, Rondo 16, R. Allen 16)
    Washington Wizards – Milwaukee Bucks 74-102
    (Was: McGee 13, Blatche 13, Boykins 12 – Mil: Delfino 19, Bogut 19, Salmons 17)
    Atlanta Hawks – Golden State Warriors 127-122
    (Atl: Josh Smith 29, Horford 27, Bibby 23 – GS: Curry 31, Morrow 21, Watson 20, Tolliver 20)
    New Jersey Nets – Orlando Magic 87-97
    (NJ: Lopez 18, Harris 17, T. Williams 14 – Orl: Barnes 16, Nelson 15 Carter 13, J. Williams 13)
    Dallas Mavericks – Sacramento Kings 108-100
    (Dal: Nowitzki 31, Beaubois 22, Kidd 17 – Sac: Landry 21, Udrih 20, Evans 20)
    Denver Nuggets – Indiana Pacers 122-114
    (Den: Anthony 34, Smith 20, Billups 14 – Ind: Granger 32, Murphy 14, Rush 12, Hibbert 12)
    San Antonio Spurs – New Orleans Hornets 102-91
    (SA: Parker 20, Ginobili 16, Bogans 15 – NO: Collison 32, West 22, Thornton 18)
    Los Angeles Clippers – Oklahoma City Thunder 87-104
    (Cli: Smith 19, Kaman 19, Butler 17 – Okl: Durant 32, Harden 17, Westbrook 15)

    CLASSIFICA NBA

  • NBA: Delusione Thabeet, da seconda scelta assoluta passa nella Lega inferiore di sviluppo!

    Il Draft NBA non è mai una scienza esatta! Sono tanti gli esempi di franchigie che hanno puntato sul cavallo sbagliato pur avendo la possibilità di scegliere nelle prime posizioni (basta ricordarsi del Draft del 1984 dove fu scelto Michael Jordan, il miglior cestista di ogni epoca, chiamato dai Bulls “solo” al numero 3 mentre Houston e Portland si sono orientati su giocatori diversi!).
    Ma quello che è successo quest’anno ad Hasheem Thabeet ha un pò dell’incredibile.
    Thabeet, seconda scelta al Draft dello scorso anno, è stato retrocesso in D-League (la Lega di sviluppo per i giocatori meno dotati in NBA!).
    I Memphis Grizzlies, infatti, hanno assegnato il centro ai Dakota Wizards. Un brutto risveglio dopo un bellissimo sogno per il giocatore della Tanzania, che in realtà da quando è in Nba non ha mai veramente brillato come le sue modeste medie dimostrano (2.5 punti, 2.9 rimbalzi e 1.1 stoppate in 50 partite), a parte qualche raro flash che non è servito ad essere confermato come titolare nel roster dei Grizzlies. Thabeet non ha mai dimostrato di essere all’altezza delle aspettative, tanto che la sua migliore prestazione risale al 2 gennaio contro Phoenix, dove ha realizzato soltanto 10 punti.
    Il 23enne è diventato la più alta scelta del Draft a giocare in una Lega minore dell’Nba. Prima di lui il poco invidiabile record spettava a Martell Webster, la sesta scelta al Draft del 2005, che aveva giocato un totale di otto partite con i Fort Worth Flyers. Webster ora è un punto fermo dei Portland Trail Blazers, ci si augura che anche per Hasheem questa “retrocessione” sia di buon auspicio per il futuro.
    Per l’ex centro dell’Università di Connecticut il passaggio alla D-League è dovuto al gioco ancora troppo grezzo per l’Nba. Aspetto del giocatore sottovalutato al momento della scelta al Draft, dal G.M. dei Grizzlies e anche dai molti talent scout, forse colpiti in maniera esagerata dalla incredibile combinazione di fisico (221 centimetri per un perso di 121 kg) e atleticismo. Giudizio errato che lo ha reso una scelta più alta di giocatori almeno per ora molto più interessanti come Tyreke Evans (tra l’altro prodotto dell’università di Memphis, quindi giocatore che era stato cresciuto in casa!), Stephen Curry, Brendon Jennings o James Harden.
    I Grizzlies recentemente hanno usato il sophomore Iraniano Hamed Haddadi come riserva al centro titolare Marc Gasol.

  • NBA: Howard fenomenale trascina Orlando

    NBA: Howard fenomenale trascina Orlando

    Una super prestazione di Dwight Howard (33 punti, 17 rimbalzi e 7 stoppate!) permette agli Orlando Magic di avere la meglio sui Detroit Pistons ai quali non basta un grandissimo “Rip”Hamilton da 36 punti (season high).
    San Antonio si salva ad Indianapolis e ringrazia i suoi 2 “totem”: Parker segna 28 punti, Duncan (nonostante la pessima serata al tiro da 4/23 complessivo per 8 miseri punti) porta giù ben 26 rimbalzi. Non basta Granger ai Pacers, autore di 23 punti.

    I Raptors di Andrea Bargnani devono arrendersi dopo un overtime ai Memphis Grizzlies guidati dal trio Gay (29 punti), Randolph (24) e Mayo (22). Per Andrea invece doppia-doppia da 14 punti e 10 rimbalzi (anche se la percentuale al tiro è da rivedere (7/19!), e non bastano neanche i 32 (e 10 rimbalzi) di Chris Bosh.
    I nuovi Washington Wizards (ceduti Butler a Dallas, Jamison molto probabilmente ai Cavs di LeBron James, e con Arenas squalificato tutto l’anno e in odore di rescissione contrattuale per via del suo comportamento) danno una “spazzolata” ai Minnesota Timberwolves, lanciando i giocatori che sostituiranno gli ormai ex-“Big Three”: super serata per Blatche da 33 punti e 13 rimbalzi, McGee ne aggiunge 14 (così come Josh Howard appena arrivato da Dallas nell’affare Butler), Mike Miller ne piazza 17. Una versione tutta nuova che non ha dato cattivi segnali anzi ha indicato come Washington voglia puntare sui suoi giovani per il futuro.

    Miami rischia grosso sul campo dei Nets (infortunio per Wade, MVP dell’ultimo All Star Game, dopo appena 8 minuti di gioco) ma alla fine riesce a spuntarla.
    Il “back to back” tra New York e Chicago se lo aggiudicano i Bulls per 2-0, dopo la vittoria (nettissima tra l’altro) di ieri a Chicago, ora arriva l’affermazione al Madison Square Garden di New York per i Bulls che sembrano aver ritrovato Derrick Rose in tutto il suo splendore. Per i Knicks Danilo Gallinari segna 19 punti, ma sono inutili visto che l’ennesima sconfitta sta facendo scivolare i Knicks nelle ultime posizioni dell’intera Lega.

    Houston seppellisce Milwaukee a domicilio grazie ad un redivivo Trevor Ariza da 22 punti: il parziale che fa la differenza è il terzo quarto dove i Rockets mettono in scena un clamoroso 43-14 che taglia le gambe ai Bucks.
    Utah continua a convincere e a rimanere nelle zone alte della classifica: la squadra è solida e di talento e può ovviare ad assenze ed infortuni (cosa accaduta spesso quest’anno) senza accusare il colpo. Ieri con Boozer gravato dai falli e richiamato in panchina ci ha pensato il suo sostituto naturale Paul Millsap a sistemare le cose sul campo dei New Orleans Hornets, ancora privi di Chris Paul, segnando 24 punti. i Jazz sono da tenere d’occhio quest’anno!

    Dallas vince la prima partita dopo lo scambio di giocatori effettuato con Washington, ma a brillare sono i vecchi, con Nowitzki in testa che segna 28 punti. Per il nuovo arrivato Butler solo 15 punti. Non bastano ai Suns i 30 punti e 14 rimbalzi di Amar’è Stoudemire (anche su di lui numerose voci di scambio imminente).
    Il massimo in carriera di CJ Watson (ben 40 punti) permette ai Warriors di travolgere i Sacramento Kings nel derby della California. Ottima anche la prova di Curry da 24 punti e 15 assist.
    Una grande prova di squadra degli Hawks permette di espugnare lo Staples Center di Los Angeles, sponda Clippers ovviamente!

    Risultati NBA del 17 febbraio 2010

    • Orlando Magic – Detroit Pistons 116-91
      (Orl: Howard 33, Carter 20, Nelson 14 – Det: Hamilton 36, Prince 13, Jerebko 13)
    • Indiana Pacers – San Antonio Spurs 87-90
      (Ind: Granger 23, Hibbert 14, Ford 14 – SA: Parker 28, Ginobili 18, Jefferson 13)
    • Toronto Raptors – Memphis Grizzlies 102-109 (overtime)
      (Tor: Bosh 32, Bargnani 14, Calderon 12 – Mem: Gay 29, Randolph 24, Mayo 22)
    • Washington Wizards – Minnesota Timberwolves 108-99
      (Was: Blatche 33, Miller 17, Howard 14, McGee 14 – Min: Jefferson 18, Gomes 16, Flynn 15)
    • New Jersey Nets – Miami Heat 84-87
      (NJ: Lopez 26, Harris 18, Dooling 14 – Mia: Beasley 23, Richardson 16, Cook 11)
    • New York Knicks – Chicago Bulls 109-115
      (NY: Harrington 27, Chandler 26, Lee 23 – Chi: Rose 27, Deng 23, Miller 21)
    • Milwaukee Bucks – Houston Rockets 99-127
      (Mil: Mbah a Moute 18, Jennings 13, Ridnour 12, Bogut 12 – Hou: Ariza 22, Battier 20, Landry 19)
    • New Orleans Hornets – Utah Jazz 90-98
      (NO: Stojakovic 24, Collison 24, Thornton 14 – Uta: Millsap 24, Williams 16, Boozer 16)
    • Dallas Mavericks – Phoenix Suns 107-97
      (Dal: Nowitzki 28, Kidd 18, Terry 17 – Pho: Stoudemire 30, Richardson 19, Lopez 14)
    • Golden State Warriors – Sacramento Kings 130-98
      (GS: Watson 40, Morrow 25, Curry 24 – Sac: Thompson 17, Evans 17, Greene 15)
    • Los Angeles Clippers – Atlanta Hawks 92-110
      (Cli: Kaman 21, Butler 18, Gordon 18 – Atl: Horford 31, Josh Smith 20, Johnson 18)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA, AllStar Game 2010: Gallinari delude, gara dei 3 punti a Pierce

    Finisce in delusione la gara di Danilo Gallinari nel tiro da 3 punti, specialità nella quale era dato da molti addetti ai lavori come il favorito.
    E l’eliminazione al primo turno della serie non lascia adito ad interpretazioni sul brutto momento di forma dell’italiano che non ha brillato nella partita persa dai suoi sophomore contro i rookie (nella quale è risultato addirittura il peggiore della serata con soli 5 punti messi a referto), e non ha brillato neanche ieri sera nella competizione che doveva essere la sua specialità.
    Il primo turno delle eliminatorie ha visto infatti la sua eliminazione con il punteggio di 15, assieme a quelle di Frye dei Phoenix Suns e Daequan Cook dei Miami Heat e campione uscente (anche loro con il punteggio di 15).
    Al turno successivo sono passati invece Pierce con 17, e Billups dei Nuggets con lo stesso punteggio mentre il migliore della serie è risultato il tremendo tiratore dei Golden State Warriors, Stephen Curry (al primo anno in NBA).
    Messo da parte Chauncey Billups con soli 14 centri, la “finale” è stata proprio tra Curry e Pierce che ha avuto la meglio anche in virtù della sua esperienza da veterano che ha fatto si che la mano non tremasse come magari è avvenuto per il giovane debuttante Curry, autore di 17 centri contro i 20 del capitano dei Boston Celtics.
    Paul Pierce succede, come già detto a Daequan Cook, ma la delusione per non aver visto il nostro Danilo protagonista della gara è tanta, forse ha inciso anche il dolore all’avambraccio che non era stato, evidentemente, del tutto superato. Magari ci sarà occasione l’anno prossimo per ritrovarlo sulla stesa scena, con la speranza di vederlo vincitore!

  • NBA: All Star Game 2010: 3 Point Contest

    La gara del tiro da 3 punti è la competizione (assieme alla partita tra rookie e sophomore) che più ci interessa da vicino per la presenza di Danilo Gallinari. Ci saranno 6 specialisti che avranno a disposizione 25 tiri: Daequan Cook (Miami Heat), Paul Pierce (Boston Celtics), Chauncey Billups (Denver Nuggets), Danilo Gallinari (New York Knicks), Channing Frye (Phoenix Suns), Stephen Curry (Golden State Warriors). Cook è il campione in carica (e solo per questo è stato invitato poichè la sua percentuale al tiro è pessima, 30% quest’anno), e gli sfidanti promettono battaglia con Danilo in testa.
    Gallinari è il primo azzurro a prendere parte all’All Star Saturday. Il “Three Point Contest” si annuncia quindi decisamente interessante. Secondo gli addetti ai lavori il favorito, soprattutto per via della sua sontuosa tecnica al tiro, è proprio il Gallo ma Paul Pierce, Chaucey Billups, Channing Frye, Stephen Curry e il campione Cook, naturalmente non cederanno il passo così facilmente. Pierce e Billups si portano dietro qualche acciacco fisico e non sembrano motivatissimi infatti la NBA ha dovuto vincere le loro reticenze e perplessità a partecipare, Cook è in un momento di forma, come già detto, non brillantissimo (è tornato da poco per via di un brutto infortunio che lo ha tenuto fermo ai box a lungo), Curry e Frye rappresentano le variabili impazzite!
    Staremo a vedere, con occhio interessato, cosa combinerà il “Gallo”e soprattutto se saprà destreggiarsi al cospetto di tanti campioni.

    Di seguito le statistiche stagionali dei partecipanti nel tiro da 3

    Nome                                              tiri realizzati                 tiri tentati            percentuale

    Chauncey Billups, Denver                        88                               212                          .415
    Daequan Cook, Miami                                27                                 90                         .300
    Stephen Curry, Golden State                   78                               182                         .429
    Channing Frye, Phoenix                          119                               272                         .438
    Danilo Gallinari, New York                     126                               313                         .403
    Paul Pierce, Boston                                      77                               165                         .467

  • NBA, All Star Game 2010: Questa notte rookie contro sophomore

    Questa notte a Dallas parte l’All Star Game 2010 (ore 3 in Italia per gli appassionati).
    Il via è dato dalla partita tra rookie, giocatori al primo anno di NBA, e sophomore, i giocatori ormai al secondo anno.
    I rookie scenderanno in campo con questa formazione: Brandon Jennings (Milwaukee Bucks), Tyreke Evans (Sacramento Kings), James Harden (Oklahoma City Thunder), Jonny Flynn (Minnesota Timberwolves), Stephen Curry (Golden State Warriors), Taj Gibson (Chicago Bulls), Omri Casspi (Sacramento Kings), Jonas Jerebko (Detroit Pistons), DeJuan Blair (San Antonio Spurs).
    Tra questi spiccano Jennings, ex Virtus Roma che ad inizio anno ha sfiorato il record di Wilt Chamberlain di punti segnati in una sola partita mettendone 55 contro Golden State e arrivando ad un soffio dai 58 di Wilt, Tyreke Evans, che molto probabilmente verrà eletto rookie dell’anno grazie ai suoi numeri, alle sue cifre e al suo pazzesco talento, James Harden, prezioso nelle rotazioni della squadra rivelazione dell’anno ovvero gli Oklahoma City Thunder (ex Seattle Sonics) ed autentico tuttofare in punti, rimbalzi, assist e steal, e Stephen Curry che sta crescendo di livello e sta emergendo nella desolazione dei Warriors.
    I sophomore invece schierano: Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder), OJ Mayo (Memphis Grizzlies), Eric Gordon (Los Angeles Clippers), Anthony Morrow (Golden State Warriors), Danilo Gallinari (New York Knicks), Michael Beasley (Miami Heat), Kevin Love (Minnesota Timberwolves), Marc Gasol (Memphis Grizzlies), Brook Lopez (New Jersey Nets).
    Inutile dire che tutti i sophomore citati hanno raggiunto un livello di gioco che si fa fatica a dire che qualcuno è meglio di un’altro ma sicuramente Danilo Gallinari può essere l’arma in più per questa squadra, anche perchè il piccolo infortunio all’avambraccio di qualche giorno fa sembra essere superato.
    Ovviamente in questa sfida sono favoriti i sophomore che da ben 7 anni si aggiudicano l’incontro. Anche lo scorso anno andò così e si registrò anche il record di punti in questa speciale partita: autore dell’impresa Kevin Durant che ne segnò 46.

  • NBA: Orlando demolisce Chicago

    Risultati NBA del 10 febbraio 2010

    Tripla doppia per Stephen Curry (36 punti, 10 rimbalzi e 13 assist) e Golden State travolge i Clippers. Atlanta viene battuta in casa da Miami, Toronto vince contro Philadelphia grazie anche ai 16 punti di Andrea Bargnani. Orlando distrugge i Bulls a domicilio e solo nel finale Chicago riesce a limitare il pesante passivo. Cade ancora Boston, questa volta sul parquet degli Hornets. Portland torna a vincere in trasferta sul campo dei Phoenix Suns, la striscia vincente dei Jazz si infrange contro i Lakers che privi di Bryant e Bynum vengono trascinati dalla coppia Odom-Gasol.

    • Golden State Warriors – Los Angeles Clippers 132-102
      (GS: Curry 36, Tolliver 29, Morrow 26 – Cli: Thornton 18, Butler 16, Smith 16)
    • Atlanta Hawks – Miami Heat 76-94
      (Atl: Josh Smith 18, Johnson 16, Bibby 12 – Mia: O’Neal 19, Wade 18, Cook 17)
    • Toronto Raptors – Philadelphia 76ers 104-93
      (Tor: Bosh 23, Bargnani 16, Weems 14, DeRozan 14 – Phi: Williams 26, Young 15, Brand 11)
    • Chicago Bulls – Orlando Magic 87-107
      (Chi: Deng 23, Thomas 16, Salmons 12 – Orl: Howard 18, Carter 15, Barnes 14)
    • Detroit Pistons – Sacramento Kings 97-103
      (Det: Prince 23, Stuckey 17, Hamilton 14 – Sac: Martin 26, Udrih 22, Evans 13, Nocioni 13)
    • New Jersey Nets – Milwaukee Bucks 77-97
      (NJ: Harris 27 Lee 11, Hayes 9, Lee 9, Lopez 9 – Mil: Bogut 22, Ilyasova 18, Ridnour 17)
    • New Orleans Hornets – Boston Celtics 93-85
      (NO: Collison 25, Stojakovic 20, Peterson 16 – Bos: Pierce 15, Daniels 14, Wallace 13, T. Allen 13)
    • Phoenix Suns – Portland Trail Blazers 101-108
      (Pho: Stoudemire 24, Nash 15, Richardson 13 – Por: Aldridge 22, Miller 20, Blake 20)
    • Minnesota Timberwolves – Charlotte Bobcats 92-93
      (Min: Jefferson 19, Gomes 15, Ellington 13, Pavlovic 13 – Cha: Jackson 33, Mohammed 21, Diaw 15)
    • Utah Jazz – Los Angeles Lakers 81-96
      (Uta: Kirilenko 17, Matthews 13, Boozer 11, Williams 11, Lak: Odom 25, Gasol 22, Farmar 18)