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  • Juve, Matri titolare contro lo Shakhtar. Attesa alle stelle tra i tifosi

    Juve, Matri titolare contro lo Shakhtar. Attesa alle stelle tra i tifosi

    Dopo il pareggio di Londra contro il Chelsea, la Juventus torna a calcare il grande palcoscenico della Champions League.  E per la prima volta lo farà nella sua nuova casa, quello Juventus Stadium ancora immacolato in Italia e che si appresta ad ospitare la prima gara continentale della propria storia. Avversario di turno sarà lo Shakhtar Donetsk, formazione ucraina allenata da una vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Mircea Lucescu che in passato ha allenato Inter, Brescia, Pisa e Reggiana. L’atmosfera a Torino è di quelle particolari, diversa dal solito.

    Cosa ovvia non solo perché come detto lo Juventus Stadium non ha mai ospitato avversari esteri sin qui (se si eccettuano gli inglesi del Notts Conty, invitati per l’inaugurazione dell’impianto) ma perché a Torino la massima competizione continentale mancava da troppo tempo ormai. Juventus che parte favorita, almeno sulla carta, ma tutti sono concordi nel non sottovalutare la formazione arancionera che oltre ad aver battuto nettamente il Nordsjælland nella prima giornata di Champions, arriva da ben 25 risultati utili consecutivi.

    E bisognerà in particolar modo tenere d’occhio Henrix Mkhitaryan  che in  questo scorcio di stagione ha già una media gol superiore ad una rete a partita. Ma occhio anche a Chygrynsky , giocatore che sino a qualche anno fa era considerato una grande promessa ma che alla fine non ha sfondato, senza dimenticare il nazionale croato Srna e i tanti brasiliani, Luiz Adriano su tutti. Dal canto suo però la Juventus è carica e determinata. In campionato sinora è stata esemplare, con cinque vittorie e un pareggio mentre in Europa ha fatto vedere buone cose contro il Chelsea quando sotto di due gol è riuscita a rimontare portando a casa un punto prezioso. Sempre che stasera non si sbagli.

    Alessandro Matri © Valerio Pennicino/Getty Images

    Considerando che passano le prime due infatti, una vittoria questa sera potrebbe spianare la strada ai bianconeri considerando che il Nordsjælland è squadra modesta. Massimo Carrera ha convocato tutta la rosa eccezion fatta per Pepe, ancora non al meglio. Rispetto alla travolgente vittoria di sabato sera contro la Roma ci saranno i rientri di Asamoah e Lichtsteiner, i due cursori attraverso i quali si cercherà di superare per vie esterne gli ucraini, mentre in avanti potrebbe non esserci l’inserimento di  uno tra Giovinco e Quagliarella dall’inizio visto che Matri sembra aver convinto tutti dopo la bella prova condita da un gol contro i giallorossi.

    Nel 3-5-2 varato dall’allenatore bianconero dunque davanti a Buffon difesa formata da Barzagli, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo il trio delle meraviglie, quello composto da Vidal, Pirlo e Marchisio con Lichtsteiner e Asamoah esterni. In avanti invece dovrebbero agire Vucinic e Matri. Dall’altra parte non ci dovrebbero essere sorprese con Lucesco orientato a schierare i suoi con un 4-2-3-1. Davanti a Pyatov difesa formata da Kucher e Chygrynsky centrali con Srna e Rat esterni. Davanti a lui Alex Texeira e Fernandinho mentre il trio composto da Ilsinho, Mkhitaryan e Willian agirà dietro a Luiz Adriano.

    Juventus-Shakhtar Donetsk, le formazioni:
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Matri. In panchina: Storari, Lucio, Caceres, Pogba, Giaccherini, Quagliarella, Giovinco.  Allenatore: Carrera
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Chygrynsky, Rat; Alex Texeira, Fernandinho; Ilsinho, Mkhitaryan, Willian; Luiz Adriano. In panchina: Kanibolotskiy, Rakitskiy, Stepanenko, Eduardo, Devic, Douglas Costa, Alex Teixeira, Kryvtsov. Allenatore: Lucescu

  • Chelsea-Juventus, le pagelle. Vidal mostruoso, serata no per Pirlo

    Chelsea-Juventus, le pagelle. Vidal mostruoso, serata no per Pirlo

    Ecco i giudizi relativi a Chelsea-Juventus. Tra i bianconeri in grade evidenza, oltre ai marcatori Vidal e Quagliarella, anche Chiellini. Male invece Pirlo e Asamoah. Dall’altro lato grandi prove per Oscar e Ivanovic mentre sono apparsi in ombra sia Torres che Lampard.

    PAGELLE JUVENTUS:
    Buffon 6,5: E’ attentissimo, compie qualche buon intervento e non si fa mai sorprendere. Infonde grande sicurezza all’intero reparto difensivo, per non dire a tutta la squadra. Sui gol non può fare veramente nulla.

    Barzagli 6,5: Non concede spazio a Torres e Mata, chiudendo con grande mestiere ogni varco. Quando non ci arriva con la velocità infatti usa l’esperienza. Lì dietro sembra davvero indispensabile.

    Bonucci 6: Lì dietro è il meno positivo. Lasciando da parte la deviazione sul primo gol di Oscar sembra non riuscire ad azzeccare mai un lancio quando si trova ad impostare. In chiusura, a volte con un pizzico di fortuna, riesce però a fare il suo.

    Chiellini 7: Instaura una lotta aerea con Torres ma si sbatte da una parte all’altra della difesa uscendo anche per raddoppiare la marcatura sulla sinistra quando Asamoah va in difficoltà. Giganteggia nel reparto arretrato.

    Lichtsteiner 6,5: Cole è avversario tosto ma ha il merito prima di contenerlo e poi di puntarlo e superarlo. Diverse volte infatti si trova nei pressi dell’area di rigore avversaria. Cala nella ripresa, ma ci sta. Dal 32′ st Isla sv: Troppo poco in campo per esprimere un giudizio.

    Arturo Vidal © Clive Rose/Getty Images

    Vidal 7,5: Mostruoso. Manca lui dal campo e la Juventus subisce il gol. Rientra zoppicando ma trova la forza di fare il gol e rimanere in campo per tutti i 90’ A centrocampo è un moto perpetuo, ruba palloni su palloni e trasmette grande grinta ai compagni.

    Pirlo 5: Uno dei peggiori Pirlo versione bianconera. Non ne azzecca una perdendo diversi palloni, alcuni dei quali pericolosi. Ma una giornata storta ci può stare. Certo, se anche lui si sarebbe espresso al top per il Chelsea sarebbero stati dolori.

    Marchisio 7: Se sotto porta si dimostra per l’ennesima volta titubante, nelle vesti di assist man è implacabile. Prima appoggia a Vidal la palla del 2-1, poi vede in profondità Quagliarella per il 2-2. Una gara molto positiva.

    Asamoah 5,5: Riesce a sfondare davvero con il contagocce sulla sinistra. O per meglio dire lo fa solo nel finale, anche se sulla sua corsia trova un grande Ivanovic. Forse tradito dall’emozione si esprime sotto la sufficienza.

    Vucinic 5,5: Si danna l’anima avanti e indietro ma la porta sembra non vederla mai. Ha una sola chance, nel primo tempo, ma la spreca malamente. C’è da dire che i difensori del Chelsea lo circondano e non gli danno scampo. Dal 40′ st Matri sv: entra a risultato acquisito.

    Giovinco 5: Si dimena in mezzo alla difesa del Chelsea che lo sovrasta in lungo e in largo. Poteva essere una gara importante per lui, ma ancora una volta non convince. Dal 29′ st Quagliarella 7: Era finito nel dimenticatoio. Ma Carrera lo ripesca e lui ripaga con un gol e un incrocio. Una serata magica per il giocatore napoletano che complice il momentaccio di Giovinco potrebbe ritagliarsi grande spazio.

    Carrera 7: Azzecca il cambio decisivo e incita la squadra anche quando è sotto di due gol. Esordio europeo da incorniciare per lui.

    PAGELLE CHELSEA
    Ivanovic 7: Sempre preciso, riesce ad arginare con grande facilità Asamoah. Si sgancia e prova anche il tiro in una circostanza, ma Buffon gli nega la grande gioia.

    Lampard 5,5: Dovrebbe fare la differenza in mezzo al campo ma invece appare piuttosto opaca la sua prova.

    Oscar 8: Scende in campo quasi a sorpresa ma dopo il primo gol fortunoso si ripete con una rete veramente da incorniciare. Un’arma in più per Di Matteo.

    Torres 5: Nulla da eccepire sull’impegno, ma gira praticamente a vuoto. Qualche pallone lo prende ma verso Buffon mai una conclusione.

    Di Matteo 6: Azzecca la mossa di Oscar titolare ma nella ripresa sbaglia ad arretrare cosi tanto il baricentro consentendo alla Juventus di venir fuori.

    Gli altri: Cech 6; Ivanovic 7, David Luiz 6, Terry 5,5, Cole 6; Mikel 6, Lampard 5,5; Ramires 5,5 (24′ st Bertrand 5,5), Oscar 8 (29′ st Mata 6), Hazard 6,5; Torres 5.

    Chelsea-Juventus il commento della partita

  • Juventus-Parma 2-0, bastano Lichtsteiner e Pirlo

    Juventus-Parma 2-0, bastano Lichtsteiner e Pirlo

    La Juventus riparte in campionato da dove aveva lasciato lo scorso 13 Maggio: con una vittoria. Nel secondo anticipo della nuova stagione del Campionato di Serie A 2012/2013 i bianconeri Campioni d’Italia superano il Parma per 2-0 grazie alle reti di Lichtsteiner e Pirlo.

    Basta solo un tempo, il secondo, alla Vecchia Signora per dominare un Parma voglioso soprattutto a centrocampo. L’avvio per i bianconeri infatti non è brillante e lo dimostrano i numerosi colpi alle vetrate oscurate che ospitano lo squalificato Antonio Conte in tribuna. Il 3-5-2 è il modulo scelto da entrambi i tecnici ma mentre la Juventus fatica a fare la partita il Parma si dimostra molto attento nel reparto difensivo chiudendo gli spazi agli avversari e cercando di sfruttare le accelerazioni di Biabiany. Il primo guizzo è per i ducali che al 25′ sfruttano un calcio d’angolo con Parolo che di testa spara alto sulla porta difesa da Storari. Al 33′ l’episodio che potrebbe cambiare la partita, Lichtsteiner viene atterrato in area da Mirante, bravo il quinto uomo a segnalare il calcio di rigore, meno bravo l’assistente a non segnalare poco prima la posizione di off-side dello svizzero. Sul dischetto si porta Vidal che conferma di non essere nella sua serata migliore facendosi parare il tiro dal portiere. Tutto invariato, si va negli spogliatoi sul risultato di 0-0.

    Nella ripresa non ci sono cambi per le due formazioni a parte il cambio di passo dei padroni di casa. I bianconeri si fanno subito aggressivi e in meno di 15 minuti chiudono la partita. Prima Vidal sfiora il gol su un invito di Asamoah, poi Vucinic decide di sciupare un’occasione ghiotta tirando in porta anzichè servire Marchisio libero al centro infine è ancora Asamoah, l’uomo in più di questa Juventus, che mette al centro un cross rasoterra per Lichtsteiner al quale va l’onore di inaugurare la stagione con il primo gol bianconero esattamente come accadde lo scorso anno.

    Ormai in vantaggio i bianconeri possono dominare il campo e già al 59′, esattamente 5 minuti dopo la prima rete, arriva il raddoppio con una punizione non impeccabile di Pirlo che però non è trattenuta da Mirante entro la linea di porta. Ancora una volta è il quinto uomo a farsi carico della responsabilità di decretare la seconda rete dei bianconeri, le immagini non sembrano chiarire perfattamente il dubbio ma la sensazione è che Mirante abbia effettivamente lasciato che il pallone oltrepassasse la linea di porta.

    Juventus-Parma | © Marco Luzzani / Getty Images

    Il Parma prova debolmente a riaprire la partita, prima con Biabiany che costringe Storari a mettere in corner, poi con Belfodil lanciato a rete da Bonucci ma fermato da un attento Barzagli e poi da Valdes il cui contropiede viene smontato da un intervento di Bonucci. Troppo poco per questo Parma che nel primo tempo non ha saputo approfittare della condizione poco brillante dei padroni di casa.

    La Juventus continua quindi la serie positiva di imbattibilità in campionato senza incassare gol, finisce così, con 2 reti e con i cori della curva per il grande assente dello Juventus Stadium, Alessandro Del Piero.

    Le pagelle di Juventus-Parma

    Asamoah 7,5: E’ l’uomo in più di questa Juventus: corre, difende e propone in avanti, non a caso è suo l’assist che sblocca la gara. Confermate le lodi che su di lui erano piovute all’indomani della SuperCoppa Italiana.

    Marrone 6,5: Inventato da Conte nel ruolo di difensore centrale, il giovane non delude le aspettative del mister nel ruolo di libero che va ad occupare.

    Lichtsteiner 7: Il cambio di passo nel secondo tempo lo porta a cambiare le sorti della gara, dopo aver conquistato il rigore sul finire della prima frazione di gioco, è suo il tocco che sblocca la partita esattamente come l’anno prima.

    Vidal 5: Che questa satasera non sarebbe stata la partita di Vidal si era capito dai primi passaggi sbagliati ad avvio gara. Al 33′ ha l’occasione di sbloccare il risultato calciando il rigore procuratosi da Lichtsteiner ma la sciupa malamente.

    Mirante 6: Ha l’onore di aver salvato il risultato sul finire del primo tempo incantando Vidal dal dischetto ma pasticcia sulla punizione di Pirlo che di fatto chiude anticipatamente il match.

    Acquah 5: Non una bella prestazione quella dell’ex centrocampista del Palermo che si è messo in mostra stasera più per i falli inutili commessi che per le belle giocate.

    Valdes 5,5: Soffre molto la presenza di Marchisio e Asamoah, dovrebbe illuminare la squadra con le sue giocate ma soprattutto nel secondo tempo i suoi compagni lo aiutano poco nell’impresa.

    Biabiany 6: La Juventus temeva le sue accelerazioni ma complice la poca collaborazione dei suoi compagni anche lui è costretto ad arrangiarsi per come può.

    Juventus (3-5-2): Storari 6,5; Bonucci 5,5, Marrone 6,5, Barzagli 6,5; Lichtsteiner 7 (33′ st Padoin sv), Vidal 5,5, Pirlo 6,5, Marchisio 7, Asamoah 7,5; Vucinic 6,5 (34′ st Matri sv), Giovinco 5,5 (41′ st De Ceglie sv). A disp.: Leali, Branescu, Chiellini, Masi, Pogba, Boakye, Giaccherini, Quagliarella. All.: Carrera 6.

    Parma (3-5-1-1): Mirante 6; Zaccardo 5,5, Paletta 6, Lucarelli 5,5; Rosi 5 (36′ st Pellé sv), Valdes 5,5, Acquah 5 (12′ st Ninis 6), Parolo 6, Gobbi 5,5; Biabiany 6; Pabon 5 (12′ st Belfodil 6,5). A disp.: Pavarini, Bajza, Morrone, Musacci, Modesto, Benalouane, Fideleff. All.: Donadoni 6.

    Highlights Juventus-Parma 2-0

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  • Da Stephan Lichtsteiner i soldi per il top player

    Da Stephan Lichtsteiner i soldi per il top player

    Quando lo sceicco chiama è difficile non rispondergli. Il Paris Saint Germain torna ancora una volta in Italia a caccia di nuovi obiettivi per completare il già faraonico organico per puntare dritti alla vittoria della Champions League. La nuova richiesta di Carlo Ancelotti è un terzino destro e Leonardo, come sempre pronto ad accontentarlo, questa volta vuol far breccia nella dirigenza bianconera per strappare il si per Stephan Lichtsteiner. Il terzino, adattatosi egregiamente nella scorsa stagione al nuovo ruolo di esterno di centrocampo, è stato uno dei giocatori determinanti per la conquista dello scudetto abbinando al solito dinamismo grande qualità nei cross dal fondo e denotando un apprezzabile senso della posizione.

    Arrivato nella scorsa stagione dalla Lazio il ventottenne difensore svizzero potrebbe andare a completare il dream team costruito da Leonardo al Paris Saint Germain allettato oltretutto dalla faraonica proposta di un quadriennale da 4,8 milioni di euro a stagione.

    Stephan Lichtsteiner vicino al PSG | ©Getty Images
    La Juventus nonostante reputi il giocatore uno delle pedine cardine dello schieramento di Antonio Conte non sembra indifferente all’offerta del club francese tanto che in molti nelle ultime ore parlano di trattativa possibile. Marotta per strapparlo a Lotito nella scorsa stagione arrivò a pagare 10 milioni di euro per il cartellino e quindi adesso si aspetta dal Paris Saint Germain un’offerta congrua e come spesso si usa dire “irrinunciabile”. Le indiscrezioni che arrivano dagli ambienti vicini alla Juventus raccontano di un accordo possibile intorno ai quindici milioni di euro mentre tra il giocatore e il club transalpino l’intesa è praticamente totale.

    Da Stephan Lichtsteiner i soldi per il top player Chi sostituirebbe Stephan Lichtsteiner nell’out destro della Juventus? Nelle idee della società (Conte che ne pensa?) l’organico bianconero dispone già delle alternative allo svizzero: Martin Caceres e Mauricio Isla. L’uruguaiano ha già dimostrato nella passata stagione di sapersi adattare anche al ruolo di esterno destro con una difesa a tre, mentre Isla dopo il brutto infortunio della scorsa stagione con la maglia dell’Udinese è dato finalmente in recupero. All’occorrenza poi potrebbero occupare quel ruolo Simone Pepe (squalifica permettendo) e Simone Padoin . Il ricavato dell’operazione Lichtsteiner allora verrebbe investito per arrivare al tanto agognato top player per l’attacco.

  • Genoa a porte chiuse. Stangata Lamela, 3 giornate

    Genoa a porte chiuse. Stangata Lamela, 3 giornate

    Erano attese per oggi pomeriggio le decisioni del giudice sportivo in merito alla 34esima giornata di Serie A, con particolare interesse il responso su Marassi e sulla prova tv da adottare nei confronti di Lamela.

    Per quanto riguarda il primo caso, in seguito all’interruzione in Genoa – Siena di domenica pomeriggio indotta dai tifosi genoani per oltre 40 minuti, Tosel non ha optato per la squalifica del campo decidendo di chiudere i cancelli dell’impianto genovese al pubblico per due turni, in pratica fino alla fine della stagione perchè il Genoa in queste ultime cinque giornate che mancano al termine del campionato sarà impegnato tre volte fuori casa. Porte chiuse quindi con Cagliari e Palermo. Marassi era stato teatro di una vergognosa contestazione del tifo rossoblu nei confronti della squadra con diverse centinaia di persone che dalla Gradinata Nord si erano trasferiti nei Distinti sfondando le porte di separazione tra i due settori, cominciando un fitto lancio di oggetti e di alcuni petardi in campo a scopo intimidatorio e pretendendo dai giocatori del Genoa l’umiliante e “punitiva” consegna di maglie e pantaloncini dopo la quarta rete siglata dal Siena al 53′.

    Genoa Siena, contestazione Marassi © Valerio Pennicino/Getty Images

    Richiesta alla quale i giocatori hanno dovuto sottomettersi a malincuore, una scena che sui campi di calcio non si era mai vista prima d’ora. La situazione poi è stata sbloccata grazie alla mediazione di Sculli che ha convinto i pseudo-tifosi a far riprendere il gioco senza ulteriori tensioni. Opinioni contrastanti in merito al comportamento del giocatore, alcuni hanno sottolineato la provvidenzialità del suo intervento altri invece ne hanno condannato l’atteggiamento per essere andato a trattare con persone etichettate come delinquenti (Abete, ndr).

    Grazie all’ausilio della prova tv il giudice sportivo ha inflitto tre giornate di squalifica a Erik Lamela, reo di aver sputato un avversario, Stephan Lichtsteiner, durante il posticipo di ieri sera Juve – Roma. Il gesto deplorevole del fantasista argentino non è stato sanzionato perchè non visto dal direttore di gara Bergonzi (condizione necessaria per applicare la prova televisiva). Nelle immagini viene appurato che il terzino elvetico della Juventus indica 4 con le dita (il risultato della partita) a mò di sfottò (emulando Totti in un Roma – Juve dell’8 febbraio 2004) in un battibecco con il giocatore giallorosso, Lamela gli si avvicina e sputa in direzione del giocatore bianconero cogliendolo sulla spalla. Il ventenne attaccante salterà quindi i prossimi impegni contro Fiorentina, Napoli e Chievo decisivi per la corsa al terzo posto che vale l’accesso ai preliminari di Champions o per garantire almeno l’ingresso in Europa League la prossima stagione. Non è escluso che anche la Roma punisca il giocatore con una multa salata, come affermato dal ds Walter Sabatini ai microfoni nel post partita di ieri sera.

    Infine completando il quadro degli squalificati, il giudice sportivo ha fermato per un turno Bonera del Milan, Bojan e Stekelenburg della Roma, Pasqual della Fiorentina, Mesto e Rossi del Genoa, Quagliarella della Juventus e Von Bergen del Cesena. La Fiorentina è stata costretta a pagare un’ammenda di 20 mila euro per i cori razzisti dei propri sostenitori indirizzati verso due giocatori dell’Inter e per aver sfiorato l’arbitro con una moneta lanciata in campo.

  • Lamela sputo a Lichtsteiner, pronte 3 giornate con la prova tv

    Lamela sputo a Lichtsteiner, pronte 3 giornate con la prova tv

    Juventus-Roma non verrà ricordata solamente come un’ entusiasmante partita di calcio, terminata con un secco 4-0 per i bianconeri. Juventus Roma entrerà negli annali anche per l’ ennesimo episodio “antisportivo”, che ha come protagonisti Lamela e Lichtsteiner.

    Durante le fasi finali di gara, con la Juve in netto vantaggio per 4-0 e in pieno controllo del match, il terzino svizzero Lichtsteiner, ex Lazio, quindi forse in clima derby,  segnala  il risultato della gara al calciatore argentino, mostrandoglielo con le dita della mano: ” 4-0 fai silenzio”.  Sfottò non apprezzato da Lamela, che avvicinandosi rapidamente al terzino bianconero, lo catechizza con uno sputo, sfuggito agli occhi dell’ arbitro. Se da una parte Lichtsteiner avrebbe fatto più bella figura a tenere le “mani in tasca”, è anche vero che lo sputo del calciatore argentino non ha alcuna attenuante. Lo sputo è considerato  dal regolamento come  “condotta violenta di gara”, quindi Lamela, una volta accertato il fatto con la prova tv, rischia una squalifica di 3 giornate.

    Erik Lamela © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Ma perchè ci si ostina ad avere questi atteggiamenti? I calciatori dovrebbero ricordare che sono un esempio per molti bambini, adolescenti, che crescono alimentando la loro passione per il calcio dinanzi alla tv. Rendersi protagonisti di questi episodi non si aiuta di certo ad educare i ragazzi al senso civico dello sport. Se da una parte lo sfottò, seppur antipatico, può essere scusato, dall’ altra, il gesto dello sputo è un atteggiamento da condannare a prescindere, poichè è uno degli atteggiamenti più “vergognosi” che possano esistere sia a livello umano, sia a livello sportivo.

    Certo, sarebbe opportuno che anche le provocazioni venissero bandite sul terreno di gioco. Bisogna sempre ricordarsi che lo sport è un chiaro insegnamento di vita per molti bambini e adolescenti, ed è per questo che dai professionisti, ci si aspetta massima educazione e collaborazione.

    E’ anche vero però, che il calcio è uno sport “maschio”, il quale vive quotidianamente di sfottò tra le varie tifoserie, quindi alcuni episodi, come quello di ieri di Licthsteiner o come quello del 2004 di Totti, ci possono anche stare, ma sempre e comunque dentro i limiti e rispettando il senso etico dello sport.

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  • Juve – Roma 4-0, per Conte si avvicina il sogno scudetto

    Juve – Roma 4-0, per Conte si avvicina il sogno scudetto

    C’era grande attesa per il big match Juve Roma dove gli uomini di Antonio Conte, con una grande prova di forza, ipotecano una buona parte di scudetto nella sfida del posticipo della trentaquattresima giornata di serie A. Dopo lo scivolone in casa del Milan contro il Bologna, la Juventus allunga le mani sul tricolore battendo con grande autorità una Roma quasi del tutto assente all’appuntamento allo Juventus Stadium, portandosi a +3 dai rossoneri a 5 giornate dalla fine.

    Parte subito a mille all’ora la Vecchia Signora e a Vidal bastano appena 8 minuti per sfoderare una doppietta: il primo goal arriva al 5′ di sinistro su cross di De Ceglie, il secondo invece è un potente destro diagonale su appoggio di Vucinic. La scelta di Luis Enrique di preferire De Rossi al centro della difesa al fianco di Kjaer (escludendo Heinze), e di inserire Rosi e Perrotta (quest’ultimo non in perfette condizioni fisiche) non si è dimostrata molto sensata, e infatti la Juventus dilaga. Al 26′ Marchisio si trova tutto solo davanti a Stekelenburg grazie ad un raffinato lancio di Vucinic, il centrocampista si allunga il pallone ma il numero uno giallorosso alza il ginocchio quel tanto che basta per far fischiare all’arbitro il calcio di rigore con conseguente, eccessiva, espulsione. Luis Enrique è costretto a richiamare in panchina Borini per consentire l’ingresso di Curci il quale ha il merito di parare il rigore calciato da Pirlo prima che lo stesso, sulla respinta, ridabisca in rete il il colpo del 3-0.

    Arturo Vidal doppietta in Juventus – Roma | GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Il primo tempo si conclude senza alcun accenno di risposta da parte della Roma che già nella ripresa sa che può solo cercare di limitare i danni. Come non detto perchè la Juve di questo anno ha più volte dimostrato di non volersi risparmiare e così al 52′ un colpo di tacco di Vucinic libera un gran tiro di Marchisio che di precisione chiude definitivamente il match sul 4-0. A risultato ormai acquisito (ma a dire il vero non è mai stato in pericolo) Conte pensa già al prossimo impegno con il Cesena per il recupero della 33° giornata, per questo sul finale c’è spazio anche per Giaccherini, Borriello e Del Piero al posto di Vidal Quagliarella e Vucinic, ma il loro ingresso non cambia il risultato anche perchè la Juventus ormai è soddisfatta della grande impresa e la Roma rassegnata attende solo il fischio della fine. Unica nota stonata in una partita perfetta è la querelle che ha visto protagonisti Lamela e Lichtsteiner: il primo avrebbe sfoderato all’indirizzo dell’avversario  le sue migliori doti da lama (il suo sputo potrebbe passare al vaglio della prova TV) come conseguenza del famoso gesto del 4 (ricordate quello di Totti a Tudor nel 2004?) che lo svizzero avrebbe esibito al giocatore giallorosso.

    La Juventus si sbarazza anche dell’ultimo ostacolo grande del campionato, mancano solo 15 punti per la conquista del tricolore, il primo dell’era post Calciopoli. E se finora per Conte la parola scudetto era un sogno da raggiungere, ora quel sogno comincia ad avvicinarsi alla realtà. Intanto la vittoria contro la Roma ha decretato per i  bianconeri la certezza di aver raggiunto la qualifica alla prossima Champions League. La Roma invece perde la buona occasione di avvicinarsi al terzo posto rimanendo a 50 punti, -5 dalla Lazio.

  • Prova tv, stangata Mexes, assolti Muntari e Pirlo

    Prova tv, stangata Mexes, assolti Muntari e Pirlo

    E’ arrivata nel pomeriggio la decisione del giudice sportivo in relazione agli episodi incriminati di Milan-Juventus. L’unico a subire una squalifica il francese Mexes, che sarà assente per tre giornate. Assolti Muntari e Pirlo, per il quali Tosel ha scelto di non prendere alcun provvedimento disciplinare. Come preventivato alla vigilia la rissa nel finale che ha visto protagonisti Ambrosini e Chiellini non è stata presa in considerazione, così come esente da qualsiasi sanzione Antonio Conte, dopo lo scontro a muso duro avuto con Adriano Galliani durante l’intervallo della partita. Tira un sospiro di sollievo anche l’amministratore delegato rossonero, al quale viene comminata soltanto una ammonizione con diffida.

    Giustizia è fatta? La squalifica al solo Mexes sarà oggetto nei prossimi giorni di aspre polemiche fra le tifoserie delle due squadre, compresi gli stessi dirigenti delle società interessate. Il difensore centrale francese è stato appiedato per tre turni, colpevole di aver dato un pugno all’attaccante della Juventus Borriello nel corso del secondo tempo.

    philippe mexes | © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Sorprende come il compagno di squadra Muntari, nonostante fosse stato in precedenza differito al giudice sportivo dalla Procura federale, non abbia ricevuto alcuna giornata di squalifica. La manata al volto di Lichtsteiner nelle battute conclusive della partita non è stata giudicata meritevole di condanna.

    Discorso analogo per Andrea Pirlo. L’ex centrocampista del Milan era finito nel mirino di Milan Channel, il canale ufficiale rossonero, per aver rifilato due gomitate nell’arco dei 90′ minuti di gioco all’olandese Van Bommel. Anche per il bianconero il giudice sportivo si è mostrato clemente, scegliendo di non squalificare il faro della Nazionale azzurra.

    Le reazioni? Facile immaginare l’ennesima crociata della società di Via Turati, per via della scelta di utilizzare due pesi e due misure per Mexes e l’ex Pirlo. Tosel però è riuscito nell’impresa di scontentare entrambe le squadre perché la stessa Juventus non potrà gioire considerando l’impunità del ghanese Muntari dopo la dimostrazione del giocatore milanista riguardo il proprio talento naturale nell’arte della boxe.

  • Milan Juve è guerra “Due gomitate di Pirlo a Van Bommel”

    Milan Juve è guerra “Due gomitate di Pirlo a Van Bommel”

    I rossoneri non hanno ancora smaltito la rabbia del post Milan Juve e difficilmente questo sentimento potrà scemare in tempi brevi se non si ha il buono presupposto per sedare le polemiche. Tralasciando i fatti accaduti nel rettangolo di gioco con gol fantasma non concessi e fuorigiochi inesistenti sbandierati che hanno trovato in Romagnoli l’unico colpevole, un’altra battaglia si sta consumando in queste ore tra le due società.

    Sul sito ufficiale del Milan è apparso un comunicato nel quale si evidenza un’ulteriore svista arbitrale di comportamenti giudicati dalla società di via Turati come poco ortodossi. Questa volta il reo è stato individuato nell’ex Andrea Pirlo che avrebbe con furbizia rifilato ben due gomitate a Mark Van Bommel. Questa la nota pubblicata sul sito ufficiale rossonero.

    In queste orecircolano in rete immagini di giocatori del Milan a contatto con quelli della Juventus, nel corso della gara di ieri sera a San Siro. Il quadro pero’ non e’ completo: mancano, e le segnaliamo, due gomitate, una piu’ dura dell’altra, di Andrea Pirlo ai danni di Mark Van Bommel nel 2ˆ tempo sempre di Milan-Juventus: la prima al minuto 22’56, la seconda al minuto 31’54

    Van Bommel e Pirlo | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Il riferimento della nota pubblicata è al presunta prova TV a cui potrebbe essere sottoposto Muntari dopo le immagini rilasciate su YouTube da un tifoso e che è diventato oggetto di discussione in tutti i media in queste ultime ore. Muntari infatti è stato beccato dalle immagini fornite da Sky in una serie di pugni “rifilati” a Lichtsteiner.

    Ritornando alla recriminazione del Milan ad onor del vero, curiosi di verificare quanto descritto in maniera dettagliata dal sito, non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di rivedere gli episodi incriminati. Abbiamo deciso di non giudicare o commentare come da moviola i fatti contestati lasciandovi trarre le vostre conclusioni. Quello che vogliamo solo dire è che ciò che traspare in queste ultime ore è che le due società non hanno fatto altro che puntare il dito l’una contro l’altra rompendo un’alleanza che durava da tempo e che ora potrebbe rompere gli equilibri anche nelle stanze dei bottoni con una clamorosa scissione in lega.

    Video prima gomitata Andrea Pirlo ai danni di Van Bommel

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    Video seconda gomitata Andrea Pirlo ai danni di Van Bommel

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  • Atalanta Juventus 0-2, bianconeri campioni d’inverno

    Atalanta Juventus 0-2, bianconeri campioni d’inverno

    Mister Antonio Conte riesce a centrare il suo primo traguardo stagionale, la Juventus chiude il girone d’andata in testa alla classifica battendo l’Atalanta per 2-0 e conquistando il titolo di campione d’inverno che mancava da 6 anni, e a poco servono i risultati delle altre dirette inseguitrici che si affronteranno oggi, la Juventus ha centrato il suo diciannovesimo risultato utile consecutivo nell’attuale campionato senza subire sconfitte (venti se si considerea la partita di Coppa Italia vinta contro il Bologna).

    Pirlo, Chiellini e Buffon | © Marco Luzzani/Getty Images

    Nonostante la pessima mira sotto porta di Matri e le pochissime conclusioni in porta di Vucinic i bianconeri riescono a dominare la squadra di Colantuono, una formazione quella Bergamasca volenterosa e a tratti aggressiva ma che si presenta raramente dalle parti di Gigi Buffon, i maggiori pericoli la squadra bianconera li riceve più per demeriti propri che per meriti altrui, nello specifico ci riferiamo a palle regalate sulla trequarti agli avversari o, come accade spesso, le principali azioni pericolose la difesa bianconera le subisce da calci piazzati.

    A sbloccare il risultato è una straordinaria giocata ad opera di Pirlo-Lichtsteiner con il fantasista che inventa un assist di precisione a tagliare fuori tutta la retroguardia bergamasca trovando lo svizzero che con un gran tuffo di testa trafigge da due passi l’ottimo, fin lì, portiere Consigli. La Juve passa quindi al 54′ sbloccando una partita che stava diventando insidiosa ma che era stata dominata dagli uomini di Conte che potevano recriminare di aver colpito un palo con Barzagli e una traversa con un tiro dalla lunghissima distanza di Vidal.

    Ma i bergamaschi non ci stanno e ci provano a far tremare la retroguardia bianconera, ma poco impensierisce l’ottima volontà di Denis che però viene poco assistito dai compagni e invece ottimamente seguito da un attento Chiellini. L’Atalanta lascia spazi agli attaccanti Juventini che risultano disastrosi sotto porta tanto da non riuscire a chiudere la partita come spesso è accaduto in questa stagione, ma ci pensano i neo entrati Marrone e Giaccherini all’81’ a chiudere i conti per il 2-0 finale. Perfetto anche l’assist del giovanissimo Marrone e il conseguente gol al volo dell’ex del Cesena. E già, Giaccherini proprio lui voluto a tutti i costi da Conte, giocatore che quando chiamato in causa riesce a fare il suo.
    Una nota a parte merita il giovane Marrone, entra in campo al posto di Pepe infortunato e si presenta davanti a Consigli che effettua un miracolo sul tiro del giovane centrocampista, effettua l’assist al millimetro per il gol di Giaccherini, e dimostra tanta qualità in mezzo al campo, merita più considerazione, questi sono i nuovi Marchisio che avanzano. Una nota positiva anche per Chiellini che è ritornato al centro della difesa con ottimi risultati, oltre a De Ceglie che si sta riprendendo con prepotenza la fascia di sinistra.
    In attesa degli acquisti di Gennaio e dei gol degli attaccanti la Juventus può ritenersi soddisfatta.