Tag: stephan lichtsteiner

  • Borussia – Juventus è 1-1, Lichtsteiner replica a Johnson

    Borussia – Juventus è 1-1, Lichtsteiner replica a Johnson

    Borussia – Juventus è terminata con il punteggio di 1-1; alla rete di Johnson, complice un grossolano errore in disimpegno di Chiellini, ha risposto Lichtsteiner, abile a sfruttare, al volo, un assist al bacio di Pogba, con un mezzo collo di esterno destro.

    Johnson, autore della rete del vantaggio in Borussia - Juventus
    Johnson, autore della rete del vantaggio in Borussia – Juventus

    La Juventus è partita molto forte, pressing alto, senza dare respiro al centrocampo tedesco, ma nel momento di maggiore spinta degli uomini di Allegri, il Borussia è passato in vantaggio, o meglio la Juventus se lo è fatta da solo: errore di Chiellini che non spazza un pallone che arriva basso da sinistra, e Traore fa un assist facile per Johnson, che in diagonale supera Buffon. A questo punto la Juve soffre la rete e la spinta tedesca: soprattutto sulla fascia sinistra dove Wendt, molte volte, si trova smarcato in quanto Sturaro non rientra in marcatura lasciando Lichsteiner, spesso, in difficoltà. Nei minuti finali della prima frazione Pogba, tornato sui suoi livelli, serve un assist perfetto per Lichsteiner che deve solo appoggiare la palla in fondo al sacco; grande prova dello svizzero che tanto è mancato su quella fascia ad Allegri e ai suoi compagni.

    Nella ripresa è subito grande Juve alta, compatta e solida, il Borussia con ci capisce molto e deve annaspare, subendo tre angoli nel giro di pochi minuti ma ecco l’episodio che cambia la gara: Hernanes, in scivolata, entra in contrasto con Dominguez, le lor gambe si scontrano, Kuipers decide per il cartellino rosso ai danni del brasiliano, Juve in dieci e Allegri si cautela rafforzando prima il centrocampo, togliendo Dybala  e poi la difesa, togliendo Morata e inserendo Barzagli. La gara scorre è bravissimo Buffon in un paio di interventi, ad evitare la capitolazione; i minuti finali vedono le squadre stanche e con i bianconeri arroccati in difesa ma il risultato non cambia.

    Al 2′ punizione dalla destra di Hernanes, respinta la palla, giunge ad Evra che di esterno sinistro la alza sopra la traversa; al 13′ destro dalla distanza di Dahoud, la palla centra in pieno la traversa. Al 17′ il vantaggio del Borussia: grave errore di Chiellini, che respinge in maniera goffa un cross rasoterra di Wendt, la palla arriva a Traore che serve sulla sua destra Johnson il quale in diagonale, rasoterra, supera Buffon. Al 21′ apertura di Rafel per Traore che dalla fascia destra lascia partire un sinistro velenoso che Buffon è costretto ad alzare sopra la traversa; al 22′ tiro di Nordtveit, rasoterra, bloccato da Buffon; al 25′ colpo di testa di Chiellini, da angolo di Hernanes, palla fuori di poco. Al 26′ sinistro in diagonale di Dybala, palla bloccata da Sommer. Al 27′ sinistro da fuori area di Xhaxa, palla alta. Al 39′ colpo di Evra dalla linea dell’area piccola, ma Sommer toglie la palla dall’angolino basso destro. Al 42′ tiro di Stindl dal limite dell’area palla alta di poco. Al 43′ destro vincente di Lichsteiner, al volo su assist al bacio di Pogba, con un colpo sotto di mezzo esterno destro: è 1-1.

    Al 46′ destro a giro di Pogba con palla a lato di poco; al 50′ angolo di Dybala, colpo di testa di Morata palla alta. Al 53′ cartellino rosso per Hernanes che entra in scivolata a contatto con Dominguez, Juventus in dieci uomini.  Al 58′ destro, in diagonale, di Dahoud, palla a lato; al 60′ punizione di Pogba, palla deviata in angolo dalla barriera. Al 63′ assist di sinistro di Wendt e Johnson, in corsa, conclude di sinistra con palla alta. Al 68 tiro di sinistro di Xhaxa dalla distanza, Buffon accompagna la palla in angolo; al 76′ colpo di testa di Stindl che schiaccia la palla, il pallone acquista  maggiore pericolosità ma Buffon con il piede sinistro, contro tempo riesce a respingere la sfera. All’88’ grande parata di Buffon sul tiro a giro di Hazard dal limite dell’area che si ferma sulla traversa ma decisiva la mano del portiere della nazionale azzurra.

    BORUSSIA MONCHENGLADBACH – JUVENTUS 1-0 (18. Johnson; 43. Lichtsteiner)

    BORUSSIA MONCHENGLADBACH: (4-4-2): Sommer; Nordtveit, Christensen, Dominguez, Wendt; Traore, Dahoud, Xhaxa, Johnson [84. Hazard], Stindl, Raffael. A disp: Hrgota, Heimeroth, Brouwers, Drmic, Schulz All: Schubert

    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Sturaro [86. Lemina], Marchisio, Pogba; Hernanes; Dybala [62. Cuadrado], Morata [74. Barzagli]. A disp: Neto, Alex Sandro,  Zaza, Mandzukic. All: Allegri

    Arbitro: Kuipers (Olanda)   Assistenti: Roenkel – Boenkel

    Espulso: 52. Hernanes       Ammoniti: 55. Marchisio [J]; 63. Dybala [J]; 66. Sturaro [J]

    Angoli: 8-8 Recupero: 1 + 4

  • Pogba e Lichtsteiner tengono la Juve a distanza dalla Roma

    Pogba e Lichtsteiner tengono la Juve a distanza dalla Roma

    Con un’altra perla di Pogba la Juve prima si porta in vantaggio e poi chiude la gara grazie a Lichsteiner contro un Chievo ordinato ma troppo rinunciatario e tiene il vantaggio sulla Roma.

    La Juventus di Allegri si presenta al cospetto del Chievo, che non gli ha mai dato vita facile, con qualche piccolo accorgimento ma nella sostanza conferma tutta la sua fisionomia tattica, in pratica al centro basso del rombo di centrocampo va Marchisio al posto di Pirlo e nel vertice alto è schierato Pereyra. Insieme a loro in mezzo al campo i due irrinunciabili Pogba e Vidal.

    In difesa i bianconeri confermano la loro linea a quattro con Cáceres a destra al posto di Lichtsteiner, Bonucci e Chiellini al centro mentre a sinistra è confermato sempre Evra. Davanti la Juventus porta Morata insieme a Tevez.

    Il Chievo di Rolando Maran si mostra piuttosto coperto con un 4-4-1-1 che tende a chiudere a centrocampo le iniziative dei Campioni d’Italia e porta Botta sulla trequarti dietro all’unica punta Paloschi. Schelotto viene schierato a sinistra pronto a ripartire e supportare gli attacchi dei mussi volanti.

    La tematica della gara è un déjà-vu, Juventus che attacca preoccupata e un Chievo organizzato che si chiude con decisione pronto a ripartire. Già al 6° minuto Morata avrebbe occasione per portare in vantaggio la Juve, ma l’attaccante iberico spara un missile in porta che viene deviato d’istinto da un bravissimo Bizzarri.

    Al 14° Tevez effettua uno slalom e saltando gli avversari si libera in area, prova un tiro verso la porta di Bizzarri ma la sfera esce di pochissimo a lato. Dieci minuti dopo è nuovamente Morata che su un cross millimetrico di testa butta fuori.

    Al 39° del primo tempo Maran è costretto ad effettuare il primo cambio, Frey si scontra con la testa in un normale contrasto di gioco aereo contro la testa di Evra. Il giocatore del Chievo riporta una ferita che sanguina copiosamente e si deve procedere al cambio, al suo posto entra Biraghi. Ci vogliono parecchi minuti però prima che il gioco possa riprendere infatti l’arbitro a fine prima frazione concede 5 minuti di recupero che non portano a nulla.

    La ripresa inizia sulla stessa falsa riga del primo tempo, dopo meno di due minuti Marchisio prova a calciare da fuori area e mette fuori di almeno un metro con Bizzarri in volo a controllare l’uscita della sfera. Stranamente però la Juventus quando attacca sembra piuttosto timida mentre quando riceve le fiammate in contropiede del Chievo chiude sempre in modo raffazzonato, con Bonucci in particolare, mostrando gli stessi problemi visti in gare precedenti dove i bianconeri hanno lasciato punti per strada. In pratica tanto volume di gioco, ma poco arrosto.

    Paul Pogba realizza il primo vantaggio bianconero | Foto Twitter
    Paul Pogba realizza il primo vantaggio bianconero | Foto Twitter

    Bisogna attendere il 60°, quando ci pensa il campione. Paul Pogba recupera un pallone sulla trequarti, salta in dribbling da fermo Cofie e dal limite spara un tiro di sinistro che s’insacca a mezza altezza alla destar di Bizzarri per il vantaggio juventino. Dopo la rete Allegri sostituisce un poco incisivo Vidal, che non la prende bene, ed inserisce Lichtsteiner con l’intento di allargare maggiormente le maglie del centrocampo clivense. Al tempo stesso Maran inserisce Meggiorini, un attaccante al posto di Botta volendo alzare il baricentro della quadra. Tuttavia la Juventus adesso gioca più sciolta.

    Al 70° Tevez ci prova dalla distanza, ma Bizzarri in due tempi blocca senza problemi, il Chievo risponde con una bella discesa sulla sinistra di Birsa che mette dal vertice dell’area piccola in mezzo e trova Meggiorini stoppato al momento del tiro.

    Al 73° bellissima azione della Juventus che chiude la partita, Marchisio lancia l’azione dalla propria metà campo e appoggia per Pogba che di prima allarga il pallone per Padoin (subentrato da poco ad Evra) a sua volta di prima mette in mezzo all’area dove lo stesso Pogba aggancia al volo e in sforbiciata calca in porta. Bizzarri respinge il tiro e sulla ribattuta Lichtsteiner insacca.

    Passano solo cinque minuti e Lichtsteiner realizza la terza rete, ma l’arbitro annulla per la posizione di fuorigioco al momento del tiro iniziale di Tevez respinto poi da Bizzarri proprio sui piedi dello svizzero.

    All’83° Birsa prova a dare un senso alla presenza di Buffon, s un’azione insistita da parte del Clievo riceve palla sulla trequarti, si avvicina all’area e tira di sinistro a giro con il portiere della Nazionale che blocca senza problemi. All’86° da Biraghi parte un lancio lungo per Meggiorini che di prima appoggia in area per l’inserimento di Schelotto, il quale tira di prima colpendo il palo interno a Buffon battuto ma senza che la sfera entri in porta.

     

    JUVENTUS-CHIEVO (0-0) .

    Juventus (4-3-1-2): Buffon 6; Cáceres 6, Bonucci 5,5, Chiellini 6, Evra 6,5 (dal 73° Padoin 6); Vidal 5,5 (dal 62° Lichtsteiner 6,5), Marchisio 6, Pogba 7; Pereyra 6 (dal 86° Pepe S.V.); Tevez 6,5, Morata 5,5.

    All.: Massimiliano Allegri 6,5

    Chievo (4-4-1-1): Bizzarri 6; Frey 6 (dal 43° Biraghi 6,5), Dainelli 5,5, Gamberini 6, Zukanovic 5; Birsa 5,5, Cofie 5, Hetemaj 5,5, Schelotto 6,5; Botta 6 (dal 63° Meggiorini 6), Paloschi (dal 75° Pellissier S.V..

    All.: Rolando Maran 5,5

    Arbitro: Davide Massa 5

    Ammoniti: Vidal (J), Zukanvic (C), Frey (C), Dainelli (C), Schelotto (C), Marchisio (J). Espulsi:

  • Juve in 10, Llorente riprende la Lazio

    Juve in 10, Llorente riprende la Lazio

    All’ Olimpico, il pubblico è quello delle grandi occasioni, la Lazio cerca un posto in Europa e la Juventus è alla ricerca della tredicesima vittoria consecutiva. (altro…)

  • Juventus in fuga aspettando il Napoli

    Juventus in fuga aspettando il Napoli

    E’ di nuovo fuga per la Juve che grazie alla vittoria casalinga contro il Siena, e in attesa di conoscere il risultato di Udinese-Napoli, si porta a +7 in classifica. Antonio Conte voleva 13 finali fino alla conquista dello scudetto, per tutta la settimana ha voluto tenere alta la concentrazione dei suoi per evitare rilassamenti come quelli di una settimana fa contro la Roma all’Olimpico. In vista del big match al San Paolo il tecnico pugliese risparmia Matri e Vidal, diffidati, ma ritrova dopo una lunga assenza Chiellini. Juve-Siena finisce 3-0 con le reti di Lichtsteiner, Giovinco e Pogba i bianconeri controllano la gara senza mai soffrire se non nei minuti finali a risultato già acquisito.

    Primo tempo che vede la Juventus dominare il Siena nella sua metà campo, ci prova con qualche tiro dalla distanza anche perchè gli ospiti non lasciano molti spazi agli inserimenti dei padroni di casa. La prima vera opportunità si ha con Marchisio ispirato da Vucinic ma il centrocampista azzurro trova pronta la risposta di Pegolo che qualche minuto più tardi però è complice del vantaggio della capolista: alla mezz’ora su una palla di Vucinic il portiere respinge sulla tibia di Lichtsteiner e il rimpallo concretizza la rete del vantaggio bianconero.

    Juventus-Siena | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Juventus-Siena | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nella ripresa è Pogba che si vede negare la gioia del gol dall’estremo difensore toscano, qualche minuto più tardi Giovinco serve un assist per Vucinic ma il montenegrino non ci arriva di un soffio. E’ solo il preludio al raddoppio che arriva grazie all’undicesimo gol stagionale della Formica Atomica (oggi il più “beccato” dal pubblico insieme al compagno di reparto). Al 30′ il numero 12 bianconero batte Pegolo con un gran sinistro sotto la traversa. Sul risultato di 2-0 arriva la sveglia per il Siena e la pennichella per la Juve che ringrazia Buffon per l’intervento su Emerghara: colpo di testa dell’attaccante di origini nigeriane che il portierone miracolosamente manda sulla traversa. Poco più tardi questa volta è il palo a salvare Buffon sulla gran botta di Terlizzi. Nel momento più positivo dei toscani arriva la rete di Pogba che chiude definitivamente il match con un preciso missile di destro imparabile per Pegolo.

    La Juventus adesso aspetta comodamente il risultato del Napoli a una settimana dalla sfida chiave per il campionato: venerdì 1 marzo i Campioni d’Italia sono attesi al San Paolo, ma intanto mantengono un buon vantaggio sugli avversari. Per il Siena invece la possibilità di salvezza si fa sempre più complicata.

    Juventus-Siena Le Pagelle

    Barzagli 7: Continuiamo a tessere le lodi del difensore che ormai a tutti gli effetti è tra i migliori al mondo nel suo ruolo. Antonio Conte lo rischia nonostante il pericolo diffida in vista dell’importante trasferta a Napoli ma i suoi interventi puliti e precisi ne scongiurano il pericolo.

    Giovinco 6,5: La formica atomica è tra i più fischiati insieme al collega Vucinic, prestazione opaca la sua ma all’unica vera opportunità fa centro con un bel tiro di sinistro.

    Pogba 6,5: Conte lo preferisce al diffidato Vidal e il francese ripaga la fiducia siglando il quinto goal in campionato.

    Emeghara 6: Il più vivace dei suoi, anche oggi è andato vicinissimo al gol che solo un super Buffon gli ha negato.

    Rubin 5: Perde il confronto con Lichtsteiner che in più di un’occasione gli fa girare la testa.

    Rosina 5: Assente dal gioco per buona parte per colpa dei suoi compagni ma anche perchè non riese a crearsi gli spazi.

    JUVENTUS-SIENA 3-0
    Juventus (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 7, Bonucci 6,5, Peluso 6; Lichtsteiner 7, Pogba 6,5, Pirlo 6,5, Marchisio 6, Asamoah 6 (32′ st Chiellini 6); Vucinic 5,5 (20′ st Matri 5,5), Giovinco 6,5 (36′ st Giaccherini 6). A disp.: Storari, Rubinho, Marrone, Isla, Vidal, Padoin, Quagliarella, Anelka. All.: Conte.
    Siena (3-4-2-1): Pegolo 5; Teixeira 6, Terlizzi 6,5, Felipe 5,5; Belmonte 6, Bolzoni 6, Della Rocca 6 (47′ st Verre sv), Rubin 5; Rosina 5 (29′ st Agra 6), Valiani 5,5 (20′ st Pozzi 6); Emeghara 6. A disp.: Farelli, Uvini, Valiani, Paci, Mannini, Bogdani, Sestu, Paolucci, Reginaldo. All.: Iachini
    Arbitro: Celi

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”172114″]

  • La Juve risponde al Napoli e si riprende la vetta

    La Juve risponde al Napoli e si riprende la vetta

    Bella risposta della Juve al Napoli che nel lunch match domenicale della 23° giornata di campionato espugna il Bentegodi battendo il Chievo per 2-1. Dunque mantiene le distanze dalla diretta avversaria al titolo e si riprende la vetta della classifica. I Bianconeri chiudono nei primi 45′ il match con le reti di Matri e di un super Lichsteiner ma a riaprire i giochi ci pensa Thereau, l’uomo più in forma della compagine di Corini.
    Alessio, alla guida della squadra al posto dello qualificato Conte, costretto a rinunciare a delle pedine fondamentali come Marchisio, Bonucci e Vucinic, ritrova dal primo minuto Pirlo a fare reparto insieme a Vidal, come sempre motorino inesauribile, e Pogba. In attacco la coppia Giovinco-Matri ma il vero uomo partita è senza dubbio Lichtsteiner, autore di una prova superba con km e km macinati in campo, diversi assist all’occhiello e la firma alla seconda rete.

    Per sbloccare la partita bastano 10′ quando grazie ad un assist al bacio di Vidal, Matri batte Puggioni al volo di sinistro. Pochi minuti dopo è Giovinco a provarci dalla distanza con un nulla di fatto, stessa sorte al 20’quando il suo tiro non trova la porta di poco.
    La risposta del Chievo arriva qualche minuto più tardi con Paloschi che prova a sorprendere Buffon sul primo palo, ma per fare male a questa Juve ci vuole davvero di più. Juventus che è padrona del campo capace come al solito di creare tanto ma di concretizzare poco sottoporta. Al 42′ azione da manuale in contropiede per i Padroni di casa al termine di un’azione combinata tra Matri-Giovinco e Lichtsteiner con quest’ultimo che batte Puggioni dopo l’assist di tacco della Formica Atomica. Si conclude sul 2-0 il primo tempo.

    Lichtsteiner trascina la Juve alla vittoria | © Dino Panato/Getty Images

     

    La deludente la prestazione dei padroni di casa costringe Corini a rivedere il 5-3-2 trasformandolo in un 4-3-1-2. Dentro Seymour per Sampirisi e Acerbi per Cesar. Il cambiamento è evidente anche perchè l’inizio della ripresa è tutto per i gialloblu. Al 7′, complice anche una deviazione di Caceres, Thereau riapre i giochi. La Juve perde lucidà e per almeno 15′ minuti viene messa alle strette dai padroni di casa bravi a non far ripartire gli ospiti. Corini capisce il buon momento dei suoi e inserisce anche la terza punta, Pellissier. Dall’altro lato Alessio invece richiama Giovinco per l’inserimento di Quagliarella che coincide con la ripresa di fiducia della capolista. Ma questa domenica non è come le ultime trascorse, la rimonta non c’è stata e la Juventus, in vista dei prossimi importanti impegni, può mantenere i 3 punti di distacco dal Napoli.

    Chievo-Juve Le Pagelle

    Lichtsteiner 7,5: E’ uomo partita, la locomotiva umana corre per tre, inventa, propone dispensando assist ai suoi compagni. La bella prestazione è ripagata anche dal gol che, almeno per il primo tempo, chiude la partita.

    Matri 7: Buona la prova dell’attacante che ritrova il gol con un sinistro a volo. Bravo ad imbeccare Giovinco nella costruzione di gioco che porterà al raddoppio con Lichsteiner. Anelkà è avvisato….

    Giovinco 6: Avvio scoppiettante per la Formica Atomica che continua ad essere poco incisivo sottoporta. Splendido tacco a liberare il tiro di Lichtsteiner che gli vale la sufficienza della prestazione.

    Thereau 6,5: Si conferma uomo più pericoloso della squadra gialloblu, segna il gol che riapre le speranze del match ma non basta.

    Cesar 4,5: Prova disastrosa per il difensore clivense che viene saltato puntualmente da Lichtsteiner. Rimedia anche un’ammonizione.

    Puggioni 6: Dopo la bella gara contro la Lazio il numero uno regala una buona prestazione, sempre attento nulla può sulle due reti subite.

    CHIEVO-JUVE 1-2
    Chievo (5-3-2)
    : Puggioni 6; Sampirisi 5 (1′ st Seymour 5,5), Dainelli 5,5, Andreolli 6, Cesar 4,5 (1′ st Acerbi 6), Jokic 6; Hetemaj 6, L. Rigoni 6, Cofie 6 (29′ st Pellissier sv); Thereau 6,5, Paloschi 6. A disp.: Squizzi, Ujkani, Vacek, Frey, Papp, Farkas, Spyropoulos, Guana, Stoian. All.: Corini 6
    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Marrone 6,5, Caceres 6,5; Lichtsteiner 7,5 (34′ Padoin sv), Vidal 6,5, Pirlo 6,5, Pogba 6,5, De Ceglie 6,5; Matri 7 (44′ st Isla sv), Giovinco 6 (13′ st Quagliarella sv). A disp.: Storari, Rubinho, Peluso, Giaccherini, Anelka. All.: Alessio 6,5

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”169509″]

  • Palermo-Juventus 0-1 Lichtsteiner fa gioire Conte

    Palermo-Juventus 0-1 Lichtsteiner fa gioire Conte

    Palermo-Juventus era il match del ritorno di Antonio Conte sulla panchina bianconera dopo la lunga squalifica, al punto da essere definito “Conte day” e mandando in secondo piano il match e le vicende di campo. Al fischio iniziale di De Marco, però, ci si accorge subito che sarà la gara a rubare la scena, con un match aperto e vivace nonostante la grande differenza di classifica tra le due squadre, ben ventuno punti. Il Palermo di Gasperini, infatti, è in fasi di crescita dopo la vittoria nel derby con il Catania e la buona prestazione contro l’Inter di domenica scorsa nonostante la sconfitta di misura e ritrova due uomini preziosi come Miccoli in avanti e Donati in difesa. La Juventus, invece, si affida a Matri e Vucinic in avanti, con Giovinco squalificato e Quagliarella in panchina cercando di pungere in avanti e smentire quello che viene considerato il punto debole della squadra di Conte.

    Nella parte iniziale del primo tempo Palermo-Juventus non vive di grandi sussulti, almeno nei venti minuti iniziali, con la Juventus meno aggressiva del solito ed il Palermo che sembra non avere timori reverenziali anche se il campo del Barbera, zuppo di pioggia e fango, non aiuta affatto lo spettacolo e le giocate. Primo brivido per i rosanero al 36′ con cross di Vidal dalla destra, raccolto di petto da Matri che la aggiusta per il tiro di Marchisio, intercettato da Vucinic che da pochi passi colpisce il palo. Al 44′ altra occasionissima per la Juventus con Matri che spreca da ottima posizione tirando addosso al portiere del Palermo.

    Nell’intervallo di Palermo-Juventus si abbatte una grandinata violentissima sul Barbera che imbianca il campo e lo rende ancor più pesante, soprattutto sulle corsie laterali, a tratti quasi impraticabili con il pallone che non riesce a rimbalzare. Dopo pochi secondi dall’inizio della ripresa, Vucinic ha una grande opportunità per segnare il gol del vantaggio, ma è ancora il palo esterno a fermarlo. Al 50′, però, il montenegrino si trasforma in fondamentale uomo-assist raccogliendo un precisissimo lancio di Pirlo e confezionando un pregevole colpo di tacco che libera Lichtsteiner in area e gli consente di realizzare la rete dello 0-1, che fa esplodere l’esultanza di mister Conte in panchina con tanto di cappellino a proteggerlo dalla pioggia battente.

    La Juventus dopo esser passata in vantaggio avrebbe l’occasione per il raddoppio con Matri, ma non riesce a inquadrare la porta e spreca due buone occasioni calciando alto: Conte lo sostituisce, così, con Bendtner che appena entrato al 73′ avrebbe l’occasione per segnare su assist di Vucinic, ma la palla esce di poco a lato. Al minuto 75′ arriva un altro episodio chiave del match, con il rosanero Morganella che rimedia la seconda ammonizione per trattenuta plateale su Asamoah: espulsione inevitabile per doppio giallo, e il Palermo rimane in dieci uomini.

    Palermo-Juventus 0-1, Lichtsteiner uomo gol
    Palermo-Juventus 0-1, Lichtsteiner uomo gol | ©MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    All’ 88′ la Juventus avrebbe la più ghiotta opportunità per concludere la gara in serenità, ma Bonucci in una sortita in area si trova face to face con Ujkani in uscita e si lascia ipnotizzare dal portiere del Palermo, tentando anche una goffa simulazione che viene punita col giallo dall’arbitro e tale ingenuità farà saltare al difensore la gara con l’Atalanta, perchè diffidato. Ad un minuto dal novantesimo, la Juve spreca ancora su Vucinic, anche lui fermato dall’intervento di Ujkani: la dura legge del gol sbagliato gol subito, però, non trova conferma e dopo tre minuti di recupero la gara termina con la vittoria bianconera che fa esultare Antonio Conte sotto la curva dei supporters bianconeri.

    Pagelle di Palermo-Juventus:

    Lichtsteiner 7 Migliore in campo e uomo gol, micidiali le sue discese sulla fascia, abile a sfruttare il perfetto assist di Vucinic di tacco.

    Vucinic 6.5 Gli manca ancora il gol, dalla lontana trasferta in Danimarca con il Nordsjaelland, ma il suo assist per il gol decisivo di Lichtsteiner è geniale. Spreca nel finale una facile occasione per il raddoppio

    Matri 5.5 Cerca disperatamente il gol, ma non lo trova e fallisce anche alcune occasioni potenzialmente ottime: qualche buono scambio con Vucinic ed è utile nel recuperar palla: se non altro, generoso

    Miccoli 5.5 Era carico e volenteroso  di segnare contro la sua ex squadra, ma in avanti è troppo isolato e non riesce a incidere

    Tabellino di Palermo-Juventus 0-1:

    Palermo (3-5-1-1): Ujkani 7; Munoz 6, Donati 6 (69′ Dybala), Von Bergen 6; Pisano 5 (46′ Brienza), Morganella 5, Barreto 5.5, Kurtic 6 (74′ Viola), Garcia 6 ; Ilicic 5.5 ; Miccoli 5.5.

    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 6, Chiellini 6.5; Lichtsteiner 7 (64′ Padoin), Vidal 6 (54′ Pogba 6.5), Pirlo 6.5, Marchisio 6, Asamoah 6; Vucinic 6.5, Matri 5.5 (73′ Bendtner)

    Marcatore di Palermo-Juventus: 50′ Lichtsteiner

    Ammoniti: Lichtsteiner, Pirlo, Bonucci

    Espulso: Morganella

    Video di Palermo-Juventus: 

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”163353″]

  • Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Qualificazione e primo posto. Una Juve pressoché perfetta sbanca Donetsk e chiude in testa il proprio girone mantenendo l’imbattibilità nella competizione, cosa riuscita in questo primo turno solo a Malaga, Schalke e Borussia Dortmund. E pensare che dopo i tre pareggi del girone di andata, specie quello di Copenaghen contro il Nordsjaelland, il profumo di Europa League era fortissimo. Come fortissimo era l’odore di biscotto contro gli ucraini. Nulla di tutto ciò invece ed una Juve accorta in difesa e rapida nell’offendere piazza il colpaccio contro una squadra che vinceva da sedici turni consecutivi a casa rendendo cosi nulla la goleada del Chelsea nell’altro match.

    Un successo meritato come detto, giunto su un autogol viziato da un fuorigioco di Lichtsteiner, ma se di errori arbitrali bisogna parlare sono stati diversi gli episodi andati contro la Juve, in particolare un calcio di rigore non assegnato dall’arbitro per un fallo di mano di Fernandinho. Alessio e Conte non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato alla vigilia. In difesa torna Chiellini, in avanti c’è Giovinco accanto a Vucinic. Comincia meglio la squadra di Lucescu che seppur qualificata mira a chiudere al primo posto il girone. La Juve soffre nei primissimi minuti ma poi con grande personalità esce allo scoperto e comincia a macinare gioco. Di occasioni da rete, specie nei primi 45’ se ne vedono pochi. I bianconeri reclamano, a ragione, un rigore per un fallo di mano di Fernandinho su punizione di Pirlo ma l’arbitro lascia correre. L’asse Vucinic-Giovinco intanto funziona e anche bene, e da una loro combinazione nasce la palla gol più ghiotta del primo tempo ma la Formica Atomica dal limite e con lo specchio della porta completamente libero, se si eccettua il portiere Pyatov, apre troppo il tiro spedendo a lato. Intanto Chiellini fa tremare tutti richiamando l’attenzione della panchina per un fastidio al polpaccio: Caceres si alza per riscaldarsi ma la cosa, dopo l’intervallo, rientrerà.

    La ripresa comincia esattamente come era iniziato il primo tempo, ovvero con uno Shakhtar subito pimpante che si fa vivo con un tiro di Alex Teixeira a seguito di una respinta corta di Buffon. Palla fuori. Più ghiotta la chance capitata a Pirlo che dal limite dell’area colpisce il palo. Ma la Juve è viva e poco dopo trova anche il gol: Lichtsteiner riceve palla sulla destra e mette in mezzo un pallone che Kucher devia verso la propria porta nel tentativo di fermare Giovinco. Gli ucraini voglio il pari ma cosi facendo lasciano praterie ai bianconeri. Vucinic supera anche il portiere avversario ma sbaglia tutto. I padroni di casa di occasioni non ne creato se si eccettua un auto palo colpito da Asamoah. La Juve fa festa: quegli ottavi che sembravano una chimera ora sono realtà.

    La Juventus festeggia gli ottavi
    La Juventus festeggia gli ottavi © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Le pagelle di Shakhtar Donetsk-Juventus:
    Fernandinho 6,5: Tra i brasiliani forse è quello che ha di meno la testa alle vacanze ma rischia tanto nel primo tempo quando colpisce la palla con le mani nella propria area.
    Willian 6: Più volte cerca di accelerare ma la retroguardia bianconera, stavolta, lo controlla abbastanza bene.
    Eduardo 5: Prova abulica la sua, tanto che raccatta anche un’ammonizione inutile.
    Chiellini 7: Prestazione maiuscola per lui che soffre anche un po’ di un risentimento al polpaccio ma porta la gara al termine. Peccato per quella ammonizione presa nel finale che non gli consentirà di giocare l’andata degli ottavi poiché diffidato.
    Pogba 6: Alterna cose buone ad errori che specie in quel punto del campo non si dovrebbero fare. Ma la gara gli è servita per fare esperienza.
    Giovinco 7: E’ una delle cause principali dell’autogol che ha portato i bianconeri al successo. Sempre pimpante nel primo tempo ha avuto una chance non sfruttata a dovere. Ma la sua prova va ben oltre la sufficienza.

    Il tabellino di Shakhtar Donetsk-Juventus
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov 6; Srna 6,5, Kucher 5,5, Rakytskyy 6, Rat 6; Fernandinho 6,5, Stepanenko 5,5; Alex Teixeira 5 (20′ st Ilsinho 6), Mkhitaryan 5,5, Willian 6; Eduardo 5 (1′ st Devic 6). In panchina: Kanibolotsky, Kryvtsov, Kobin, Gai, Douglas Costa. Allenatore: Lucescu 5,5
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 6, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 7, Vidal 6,5, Pirlo 6, Pogba 6, Asamoah 6; Giovinco 7 (47′ st Giaccherini sv), Vucinic 6,5 (43′ st Matri sv). In panchina: Storari, Caceres, Padoin, Marrone, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7

    Le immagini video di Shakhtar Donetsk-Juventus
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”162757″]

  • Juventus, Lichtsteiner può partire a Gennaio: arriva Kolarov?

    Juventus, Lichtsteiner può partire a Gennaio: arriva Kolarov?

    Stephan Lichtsteiner era stato associato ad un interessamento da parte del Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti nell’ultima parte del mercato estivo che, però, si era ben presto “sgonfiato” anche perchè la Juventus aveva posto il veto alla partenza del laterale svizzero anche a causa dell’infortunio di Isla che ha tenuto fuori il neo acquisto cileno fino a metà settembre.

    Ora, però, la situazione risulta essere molto differente e, già nel mercato di Gennaio, potrebbe esservi l’addio a Lichtsteiner a causa di un bilancio negativo che ha contraddistinto il suo inizio di stagione e, soprattutto, per alcune incomprensioni con mister Conte sfociate, in particolare, con la sostituzione nella gara contro l’Inter dopo il fallo su Palacio che avrebbe dovuto costargli l’espulsione. In quell’occasione, nel momento di uscire dal campo, Lichtsteiner è apparso visibilmente contrariato e non ha fatto nulla per evitare di mostrare platealmente di non aver gradito la decisione del team Alessio-Conte.

    A questo si aggiungono, poi, altre piccole crepe emerse negli allenamenti settimanali,  causate da alcuni comportamenti “sopra le righe” dello svizzero, lasciatosi andare a reazioni istintive che contraddistinguono, spesso, il suo temperamento: parafrasando Antonio Cassano, la Juventus non gradisce coloro che “escono dai binari” e, dunque, tale discorso potrebbe essere esteso proprio al caso specifico di Lichtsteiner.

    Oltre alle motivazioni comportamentali, però, la sua partenza potrebbe essere connessa ad un discorso di opportunità: nelle ultime gare finite in goleada – contro il Nordsjaelland in Champions League e contro il Pescara in campionato – infatti, la Juventus ha valutato di potersi affidare con profitto a Mauricio Isla nel ruolo di esterno sinistro, anche alla luce delle sue caratteristiche maggiormente offensive e la sua capacità di inserirsi e proporre cross, che lo rendono più idoneo al gioco voluto da Antonio Conte, che ne aveva richiesto esplicitamente l’acquisto.

    Stephan Lichtsteiner potrebbe lasciare la Juventus a Gennaio | © Claudio Villa/Getty Images

    Inoltre, emerge un’ulteriore aspetto da valutare con attenzione e “per tempo”: nel prossimo mese di Gennaio, a partire dal 19, la Juventus dovrà rinunciare per circa un mese ad un giocatore fondamentale come Asamoah, che partirà con la Nazionale Ghanese per disputare la Coppa d’Africa. Per tal motivo, la società potrebbe decidere di correre ai ripari ed individuare nel mercato di riparazione un sostituto del ghanese che finora si è rivelato un giocatore imprescindibile per Conte, anche perchè il vice-Asamoah in organico è Paolo De Ceglie che, nelle ultime uscite, ha mostrato non poche difficoltà in campo. In tal senso, quindi, la cessione di Lichtsteiner nel mercato di riparazione potrebbe divenire una ghiotta occasione per far cassa, con una cifra per il suo cartellino che potrebbe aggirarsi attorno ai dieci milioni di euro.

    A quel punto la Juventus potrebbe decidere, quindi, di reinvestirli immediatamente nell’acquisto di un esterno per sostituire Asamoah ed, in tal caso, il candidato numero uno sarebbe Aleksandar Kolarov che potrebbe essere un obiettivo ancor più “fattibile” nel caso in cui la Juventus si qualificasse agli ottavi di Champions ed il Manchester City ne venisse eliminato. Oppure, più verosimilmente, la Juve potrebbe accontentarsi di un prestito a Gennaio per colmare l’assenza provvisoria di Asamoah ed utilizzare l’introito della vendita di Lichtsteiner per l’assalto al top player d’attacco, con la pista Didier Drogba che sembra essere tornata prepotentemente d’attualità.

  • La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    La Juventus si veste da Halloween “Continuiamo a fare paura!”

    Fantastica iniziativa quella della Juventus che per l’occasione decide di vestirsi in maschera cogliendo al balzo l’arrivo di Halloween e ripetendo quanto fatto lo scorso anno quasi fosse diventato un atto scaramantico: sul sito ufficiale della squadra è apparsa nella giornata di lunedì una fotogallery chiamata “Happy Halloween II” che racchiude i giocatori in versione horror: il titolo non poteva essere più azzeccato e, per farsi ancora più nemici il tutto è racchiuso nella scritta “Una Juventus mostruosa… Continuiamo a far paura!”.

    Si parte con in copertina proprio il meno atteso: un Antonio Conte vestito da “Conte Dracula”, con tanto di canini affilati e mantello. Si passa poi ad Andrea Pirlo quasi irriconoscibile nelle vesta di Joker; Gianluigi Buffon è uno dei più azzeccati nei panni di Freddy Krueger con cappello in testa, guanto di rasoi in una mano e pallone ben saldo nell’altra. Nicklas Bendtner per l’occasione diventa Frankenstein mentre Arturo Vidal è imprigionato in una barella in versione Hannibal Lecter. Kwadwo Asamoah ricopre il ruolo di Blade, Claudio Marchisio quello di Jonathan Kramer, pazzoide protagonista di Saw, Leonardo Bonucci quello di Jason e Paul Pogba quello del mito di guerre stellari Darth Maul. Si arriva poi a Lucio, inserito nella gallery horror come Terminator, Stephan Lichtsteiner ne “La Mummia”, Sebastian Giovinco nei panni di Hellraiser ed infine Mirko Vucinic perfettamente inserito nel corpo di Benjamin Barker, diabolico parrucchiere di Fleet Street.

    Un modo simpatico per far capire che in ogni caso la squadra che comanda in questo campionato è ancora quella di Torino, nonostante tutto e tutti e soprattutto per scacciare ogni tipo di polemica che in questi giorni si era alzata nei confronti della Juventus. Tutto pronto dunque in casa bianconera che proprio questa sera, affronterà il Bologna per la decima giornata di andata della nuova stagione sperando che l’aver riproposto la gallery horror possa portargli fortuna anche sul campo.

    LA GALLERY COMPLETA:

  • E’ piccola Juve in Europa. In attacco le lacune maggiori dei bianconeri

    E’ piccola Juve in Europa. In attacco le lacune maggiori dei bianconeri

    Il pareggio in casa del modesto Nordsjaelland ha fatto tornare alla ribalta i vecchi, e forse pochi in proporzione ad altre squadre, difetti di una Juventus che in campionato va come un treno ma che in Champions stenta, e pure parecchio. Per primeggiare anche in Europa c’è la necessità di qualche aggiustamento nell’organico a disposizione di Antonio Conte. Quello più evidente riguarda l’attacco: anche in Danimarca si è creato tantissimo ma si è concretizzato solo il gol di Vucinic. Quasi trenta tiri verso la porta avversaria ed un solo gol. C’è evidentemente qualcosa che non va.

    E non sono solo le parate di Hansen, ma più in generale la mancanza di freddezza sotto porta. Ieri sera è stato decisivo Vucinic, visibilmente debilitato da uno stato influenzale che dura ormai da diversi giorni ma abile a trasformare in gol l’unico pallone utile che gli sia capitato tra i piedi. C’è da dire però che il montenegrino nelle due precedenti gare europee non aveva brillato. Per il resto la situazioni non è delle migliori. Matri ha ancora una volta dimostrato tutti i propri limiti lontano dall’Italia: qualche colpo di testa su calcio piazzato e nulla più. Sembra aver perso quello smalto e quell’istinto del gol che aveva sino all’inizio della passata stagione. Giovinco, nonostante si dimeni tantissimo su tutto il fronte offensivo, sembra si sia dimenticato come si fa gol: le occasioni lui le ha, ma non riesce mai a concretizzarle, innervosendosi di conseguenza.

    Poi c’è Bendtner, arrivato in assenza del top player ma che di quest’ultimo ha veramente poco. E’ vero, ha giocato poco e forse per i tifosi juventini c’è stato più modo di vederlo con la sua nazionale contro l’Italia che in bianconero, ma per parola di Angelo Alessio ancora deve inserirsi nei meccanismi della squadra. Inoltre ha avuto una ghiotta chance contro il Nordsjaelland con la sua specialità preferita, il colpo di testa. Ma gli esiti sono stati davvero disastrosi. Finiamo poi con Quagliarella: il gol con il Chelsea e la successiva doppietta in campionato lo avevano fatto tornare nel giro dei titolari, ma dopo due gare brillanti è tornato nell’anonimato, anche se ieri sera è finito fuori, presumibilmente, per motivi derivanti da un’intervista.

    Insomma nel reparto offensivo juventino sembra mancare quel centravanti in grado di garantire gol con una certa costanza e sbloccare gare che poi sfociano inesorabilmente in passi falsi come quello di ieri sera. A gennaio in questo senso si dovrà assolutamente intervenire sul mercato, anche se in ottica Champions potrebbe essere molto tardi: il girone eliminatorio infatti terminerà a dicembre. Sino ad allora ci sarà da soffrire per i tifosi della Juventus che potranno sperare sui gol degli altri reparti, come accaduto con Vidal a Londra e Bonucci in casa contro lo Shakhtar. Ma se l’attacco ha le sue responsabilità e la società dovrebbe muoversi in tal senso, per una grande Juve anche in Europa sembrano necessari anche altri correttivi.

    Alessandro Matri
    Alessandro Matri © Jonathan/Getty Images

    A partire dalla difesa: in campionato i bianconeri hanno il miglior reparto arretrato, non avendo subito reti in quattro degli otto incontri sin qui giocati. E vi è da dire che i quattro match in cui Buffon è stato superato (Udinese, Genoa, Roma e Siena) sono stati comunque vinti dai piemontesi, rendendo inutili le reti avversarie. In Europa invece il discorso è diverso: in tre gare la Juventus ha sempre subito reti, quattro per la precisione. Il Nordsjaelland, prima di affrontare la squadra di Conte, non aveva mai fatto gol. Dati che dovrebbero indurre la dirigenza bianconera ad investire qualcosa per rinforzare un reparto che se in Italia sembra non avere eguali, in Europa ancora non sembra essere sufficiente. L’innesto di Lucio infatti non sembra aver dato gli esiti sperati, per questo in futuro bisognerebbe affiancare un difensore di spessore continentale a quelli già presenti.

    Altre lacune arrivano poi dagli esterni. Lichtsteiner è l’unico che ha un rendimento costante. Lo stesso Asamoah, che sta facendo grandi cose in Italia, nei primi due match europei non ha regalato spunti particolari, anche se vi è da dire che quello non è il suo ruolo originario. Entrambi ieri sera erano fuori per infortunio, e la cosa si è notata. Per il resto infatti c’è davvero molto poco. De Ceglie ha fatto intravedere qualcosa di buono ma non sembra in grado di poter fare la differenza o comunque giocare sempre su grandi livelli in Europa. Isla sembra lontano anni luce dallo sgusciante laterale di Udinese mentre la questione riguardante Pepe assume sempre più i connotati di un mistero: infortunato da quest’estate sembra sempre in procinto di rientrare ma non lo fa mai.

    Poteva essere un’arma in più, ma sinora è uno dei grandi misteri di questa Juve. Caceres, che esterno non è, ogni qualvolta viene chiamato in causa fa il suo e forse anche più come visto contro il Napoli. Ieri doveva partire titolare ma misteriosamente gli è stato preferito Isla. A conti fatti servono almeno tre innesti, ma quello riguardante l’attacco sembra essere più urgente: per una grande Juve in Europa servono grandi giocatori a livello continentale.