Tag: stephan el shaarawy

  • Italia bella ma non concreta, contro la Francia arriva la sconfitta

    Italia bella ma non concreta, contro la Francia arriva la sconfitta

    L’amichevole di lusso del Tardini tra Italia-Francia termina 1-2. Agli azzurri non basta il gol di El Shaarawy, che finalizza una bella azione tutta in verticale tra Balotelli, Montolivo e l’ex attaccante del Padova (chissà che i tre non possano ritrovarsi l’anno prossimo a Milanello). La Francia trova prima l’immediato pareggio con un gran gol di Valbuena, esterno offensivo di proprietà del Marsiglia, ed infine il gol vittoria a quindici minuti dalla fine con il tap-in di Gomis, che sfrutta al meglio l’unico buco difensivo italiano. Per l’Italia è la quinta sconfitta consecutiva in partite amichevoli, l’ottava in totale sotto la gestione Prandelli. I giovani hanno comunque dimostrato di potersela giocare alla pari contro i più esperti francesi, dando ottimi segnali al commissario tecnico azzurro.

    LA PARTITA– Gli azzurri giocano bene ma perdono la partita, con i francesi abili a sfruttare al meglio due delle poche occasioni concesse dalla difesa italiana. Il gol di El Shaarawy poco oltre il 30′ sembra mettere la partita verso la giusta direzione, ma neanche il tempo di esultare e arriva il pareggio di Valbuena che si mangia mezza difesa e infila Sirigu con un tiro sotto l’incrocio dal vertice dell’area piccola. Nella seconda frazione, solita girandola di sostituzioni, con le due squadre che cambiano completamente volto, abbassando notevolmente il ritmo della partita. Al 66′ arriva il vantaggio di Gomis, bravo a farsi trovare sul secondo palo sul tiro cross di Evra dalla sinistra. L’Italia reagisce, e grazie anche all’inserimento in campo di Giovinco e Diamanti, crea dei seri pericoli dalle parti di Lloris, salvato all’86’ dalla traversa colpita da Giaccherini.

    Stephan El Shaarawy
    El Shaarawy supera Lloris con un tiro piazzato © Dino Panato/Getty Images

    I GIOVANI – Prandelli ha sfruttato l’amichevole per dare una chance da titolare a due giovani su tutti. Verratti e El Shaarawy. Il primo, con la partita di ieri sera, si è preso ufficialmente la maglia di vice Pirlo. Ottima tecnica, visione di gioco eccellente e personalità. Pecca in fase difensiva, ma non si può pretendere la perfezione. Il secondo invece, sta dimostrando una forma fisica invidiabile e ogni palla che tocca diventa oro. Stephan segna, corre e inventa. Il futuro della Nazionale deve passare da questi due elementi.

    PAGELLE ITALIA-FRANCIA

    Balotelli 7: Lo critichi? E lui risponde con una prestazione importante. Schierato da prima punta, offre spunti interessanti in coppia con El Shaarawy (Galliani avrà visto la partita?) e sfiora più volte la rete. Se concentrato, non è secondo a nessuno.
    Candreva 6.5: Alla Lazio sembra rinato, tanto da conquistare la maglia azzurra. In campo dimostra di meritarsela. Buona tecnica e tanta quantità sulla fascia. Cercherà di tenersi stretta la maglia fino al Mondiale brasiliano.
    Valbuena 7: Che gol. Azione personale dalla sinistra e tiro sotto l’incrocio. Oltre alla rete, tanta qualità in fase offensiva che mette in allarme la difesa italiana.
    Giroud 5.5: Poca sostanza li davanti, ben marcato dalla coppia difensiva azzurra. Sembra essersi sbloccato con la maglia dell’Arsenal, con la Francia è tutta un’altra storia.

    TABELLINO ITALIA-FRANCIA 1-2
    Italia (4-3-3): Sirigu 6.5; Maggio 5.5, Barzagli 6.5 (46′ st. Bonucci 5.5), Chiellini 5.5, Balzaretti 6; Montolivo 6 (47′ Florenzi 6), Verratti 7 (47′ Pirlo 6.5), Marchisio 6 (47′ Giaccherini 6.5); Candreva 6.5 (70′  Giovinco 6.5), Balotelli 7, El Shaarawy 7.5 (73′ Diamanti 6).
    Francia (4-3-3): Lloris 6; Debuchy 5.5 (47′ Reveillere 6), Sakho 5.5, Koscielny 6, Evra 6.5; Capoue 6 (80′ Gonalons sv), Matuidi 6.5, Sissoko 6 (90′ Tremoulinas sv); Valbuena 7 (72′ Gourcouff 5.5), Giroud 5.5 (61′ Menez 6), Ribery 6 (61′ Gomis 6.5).
    Marcatori: 34′ El Shaarawy (I), 36′ Valbuena (F), 67′ Gomis (F)

    Ecco i gol della partita
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  • Pato contro la sua vittima preferita, Milan-Fiorentina ad alta tensione

    Pato contro la sua vittima preferita, Milan-Fiorentina ad alta tensione

    Alle ore 15 San Siro accoglierà Milan-Fiorentina per la dodicesima giornata di Serie A. Difronte due squadre che vivono uno stato di forma particolarmente positivo. I padroni di casa sono reduci da due vittorie casalinghe interne consecutive (Genoa, Chievo) e un pareggio esterno in rimonta a Palermo, con sette punti guadagnati in tre partite. Ancora meglio ha fatto la Fiorentina, sempre vittoriosa negli ultimi tre incontri (Cagliari, Genoa, Lazio). Allargando l’analisi alle ultime cinque partite, i toscani hanno raccolto 13 punti sui 15 disponibili. Sarà anche la sfida tra Allegri e Montella. I due tecnici si sono sfidati soltanto in tre occasioni. Il bilancio è favorevole al rossonero, che con il Milan ha colto due pareggi (Roma-Milan 0-0, Catania-Milan 1-1) e un successo (Milan-Catania 4-0).

    EL SHAARAWY IN DUBBIO– L’allenatore toscano affronta lo scoglio Fiorentina con qualche problema di formazione. In difesa mancheranno Abate e Antonini, entrambi infortunati. Nelle corsie laterali giocheranno quindi con assoluta certezza De Sciglio e Constant. Al centro della difesa rientra Bonera dopo il turno di squalifica. Al suo fianco dovrebbe partire dal primo minuto Mexes, con i colombiani Zapata e Yepes in panchina. A centrocampo sfida amarcord per Montolivo, che a Firenze ha giocato 219 partite prima di accasarsi quest’anno al Milan. Insieme all’ex viola partirà titolare il capitano Ambrosini, che vince il ballottaggio con De Jong e Nocerino. In attacco Allegri potrebbe rinunciare a El Shaarawy. Il Faraone accusa un problema al ginocchio e al suo posto è già in pre-allarme Boateng, con Emanuelson che verrebbe dirottato sulla fascia sinistra. Al centro dell’attacco rossonero confermato Pato, che martedì scorso in Champions contro il Malaga ha ritrovato la via della rete. Alle sue spalle Bojan, l’uomo forse più in forma della truppa di Allegri.

    ACF Fiorentina v Cagliari Calcio - Serie A
    Sei gol fin qui in campionato per il montenegrino | ©Dino Panato/Getty Images

    SENZA JOJO – Se il Milan ha qualche problema di formazione, la Fiorentina dovrà rinunciare al suo elemento di maggior spicco, il montenegrino Jovetic. Infortunatosi la settimana scorsa durante il match contro il Cagliari, Jojo dovrà saltare oltre al Milan anche la sfida contro l’Atalanta. Montella però non sembra intenzionato a ridisegnare l’assetto tattico della sua squadra, confermando in toto il 3-5-2 che ha consentito ai viola di volare in questa prima fase del campionato. Il sostituito del bomber Jovetic sarà Ljajic, che affiancherà il totem Luca Toni, quest’ultimo in gol anche domenica scorsa. L’Aeroplanino sta valutando se inserire o meno Aquilani, ex di lusso della partita, il quale andrebbe ad aggiungersi ad un centrocampo tutto tecnica con Borja Valero e Pizarro. Sugli esterni i titolari saranno ancora una volta Cuadrado e Pasqual, mentre la difesa a tre sarà composta da Roncaglia, Rodriguez e l’ex Genoa Tomovic. Infine Viviano sarà chiamato a difendere i pali della porta viola.

    NUMERI– Dando uno sguardo alle statistiche, è curioso scoprire come Pato abbia già segnato cinque volte alla Fiorentina nelle sei partite in cui è stato schierato contro i toscani. Dalla stagione 2007-2008 fino all’anno dell’ultimo scudetto, Pato ha sempre segnato un gol alla squadra viola. Fra le altre cose, quando Pato è in rete contro la Fiorentina, il Milan ha sempre vinto (soltanto una volta però con più di un gol di scarto, Fiorentina-Milan 0-2 stagione 2008-2009). Dall’altra parte troviamo invece Luca Toni, il quale ha sfidato il Milan undici volte, segnando quattro gol (tre con la maglia della Fiorentina, uno col Palermo). Luca Toni ha battuto i rossoneri soltanto due volte (con il Brescia nel 2003 e la Fiorentina nel 2005), perdendo quattro volte e pareggiando in altrettante occasioni.

    AC Milan v ACF Fiorentina - Serie A
    L’ultima vittoria della Fiorentina a Milano targata Amauri | ©Claudio Villa/Getty Images

    PRECEDENTI – Milan e Fiorentina a San Siro si sono incontrate 72 volte. Il bilancio è nettamente favorevole ai rossoneri, che hanno conquistato i tre punti nel 61% dei casi (44 successi), subendo la sconfitta in una percentuale irrisoria del 12% (9 ko). Per gli amanti delle scommesse quindi la giocata 1x (quotata 1,22) potrebbe essere abbastanza favorevole, sopratutto se si considera che l’ultimo scontro a San Siro è terminato con una vittoria dei viola (1-2, rete al 90′ di Amauri), successo che segnò definitivamente la corsa scudetto indirizzando il tricolore a Torino e pose una pietra fondamentale sulla salvezza dei viola allora guidati da Delio Rossi, prima che quest’ultimo venisse allontano per il gesto inconsulto nei confronti di Ljajic il 2 maggio scorso.

    Probabili formazioni Milan-Fiorentina (11-11-2012)
    Milan (4-2-3-1): Abbiati, De Sciglio, Mexes, Bonera, Constant, Montolivo, Ambrosini, Boateng, Bojan, Emanuelson, Pato. Allenatore: Allegri.
    Fiorentina (3-5-2): Viviano, Roncaglia, Rodriguez, Tomovic, Cuadrado, Pasqual, Borja Valero, Pizarro, Aquilani, Ljajic, Toni. Allenatore: Montella.

  • El Shaarawy come Kaka, rinnovo fino al 2018

    El Shaarawy come Kaka, rinnovo fino al 2018

    El Shaarawy rinnova con il Milan fino al 2018. Dopo il prolungamento di qualche mese fa (luglio ndr), Galliani decide di adeguare nuovamente il contratto del Faraone. L’ex Padova guadagnerà 1,2 milioni a stagione, ingaggio raddoppiato rispetto al primo firmato l’anno scorso dopo il suo arrivo dal Genoa (600 mila euro fino al 2016). A darne l’annuncio, sebbene manchi ancora l’ufficialità, è stato lo stesso Adriano Galliani all’ingresso in Lega nella giornata di ieri. Dichiarazioni che hanno spento sul nascere le illazioni del mercato, con l’interesse di Manchester (sia United che City) per il nuovo fuoriclasse rossonero. Classe ’90, El Shaarawy ad oggi è il simbolo del nuovo Milan che sta prendendo forma. In Via Turati nessuno ha l’intenzione di privarsi del gioiello di Savona.

    COME KAKÀ – La vicenda El Shaarawy ricorda molto da vicino la storia di Kakà. Il brasiliano arrivò a fari spenti dal San Paolo, salvo poi rivelarsi un campione di caratura mondiale, trascinando il Diavolo alle due finali di Champions in tre anni (2005, 2007), conquistando anche il Pallone d’Oro sei mesi dopo il trionfo di Atene. Come El Shaarawy, anche Kakà si guadagnò ogni stagione un rinnovo del contratto, contemporaneamente al prolungamento. Arrivato in Italia con un ingaggio di 1 milione di euro, Kakà al suo ultimo anno al Milan percepiva 10 milioni di euro.

    FBL-ITA-SERIE A-MILAN-CHIEVO
    El Shaarawy esulta dopo il gol al Chievo di sabato scorso | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    NUMERI – Ad oggi le circostanze storiche non sembrano garantire lo stesso futuro in termini economici per il Faraone, ma qualitativamente El Shaarawy ha i numeri e i colpi per ripercorrere da vicino le gesta del Bambino d’Oro. Tra i tifosi l’ex talento del Padova ha superato nella scala delle preferenze un campione come Pato, diventando così il vero erede dell’ultimo grande fuoriclasse del Milan, Kakà appunto. Ricordiamo in cifre l’impatto devastante del Faraone nella stagione di quest’anno: 8 gol in 11 presenze di campionato, una media di un gol ogni 111 minuti. In Champions il gol contro lo Zenit, il primo nelle competizioni europee per l’ex Padova. Talenti si nasce, fuoriclasse si diventa.

  • Milan-Chievo 5-1, prima gioia per Bojan

    Milan-Chievo 5-1, prima gioia per Bojan

    L’incubo è finito. Al triplice fischio di Milan-Chievo, San Siro torna a sorridere. Finisce 5-1 per i rossoneri, goleada. Cinque reti segnate da cinque giocatori diversi, una rarità per questa squadra, una rarità in questa stagione (l’ultima volta fu nel 1998, Milan-Inter 5-0). Sblocca Emanuelson, pareggia Pellissier dopo 120 secondi (calcio piazzato ancora fatale). C’è il tempo per i fischi, i soliti fischi. I continui errori di impostazione, il Chievo che prende sia fiducia che il pallino del gioco. Allegri torna a vedere i fantasmi, quelli che da inizio stagione tormentano le notti del livornese. Il modulo fantasia non pare volersi accendere. E’ tutto così complicato, tremendamente difficile. Il sole è tramontato da tempo a Milano, così come sul gioco del Diavolo. Ma poi…

    TUKE – Le vicende degli eroi greci sono state da sempre condizionate dalla Tuke, il Fato. La stessa Tuke ha rivolto nuovamente gli occhi verso la squadra di Allegri. Nello spazio di cinque minuti i rossoneri trovano due reti, entrambe viziate da una deviazione che coglie impreparato Sorrentino. Prima Montolivo (secondo gol consecutivo dopo quello del Barbera), poi Bojan. Prima rete per lo spagnolo, sigillo che fa ben sperare in ottica futura. Le squadre rientrano negli spogliatoi con il Milan in vantaggio 3-1 e la Tukeche benigna assiste il Diavolo.

    AC Milan v AC Chievo Verona - Serie A
    El Shaarawy ringrazia la Tuke dopo il 4-1 | ©Dino Panato/Getty Images

    CALCIO – Da tempo immemore mancava nel tempio di San Siro. La parola calcio, nella sua essenza, torna a pervadere il prato rossonero. Libera la mente, leggere le gambe, agile il cervello. E quando le tre situazioni si completano nella stessa partita, va da sé che    lo spettacolo acquisti una nuova forma. Constant finalmente convincente, Montolivo ormai padrone del centrocampo, Abate signore della fascia destra. C’è tempo anche per rivedere un Boateng nuovamente propositivo.

    ’92 – E’ un anno, è un numero, è un fuoriclasse. Parliamo di El Shaarawy, inarrestabile anche stasera. Suo il 4-1 (cross di Abate dalla destra), gol che chiude definitivamente il match. E sono otto i gol in campionato (nove se si conta la rete contro lo Zenit in Champions). Quarto gol nelle ultime quattro partite, ottavo negli ultimi 8 incontri (a secco soltanto nel derby, 7 giornata). Fenomeno. Novantadue è anche il minuto nel quale El Shaarawy confeziona l’assist vincente per la rete di Giampaolo Pazzini. L’ex interista trova così la prima rete a San Siro, la quarta in campionato dopo un lungo digiuno di oltre due mesi che durava dalla tripletta del Dall’Ara.

    CLASSIFICA – Con i tre punti conquistati il Milan raggiunge il settimo posto a quota 14 punti, in compagnia di Roma e Cagliari. La quarta piazza, occupata dalla Lazio, è lontana cinque lunghezze. Il Chievo conferma invece di essere la cenerentola di San Siro, almeno quando incontro il Diavolo. Il 5-1 subito stasera è la dodicesima sconfitta consecutiva contro il Milan. Se non è record poco ci manca.

    Pagelle Milan-Chievo 5-1
    El Shaarawy 8: con il Faraone di quest’anno dovrebbero coniare l’8 d’ufficio. NEW AGE
    Emanuelson 7: sblocca l’incontro, confeziona l’assist per Montolivo, corre tanto e con qualità. MI MANDA RAIOLA
    Bojan 7: si è finalmente tolto un peso. Per lo spagnolo gol (3-1) e tante giocate. FANTASY
    Abate 7: da quanto tempo non si vedeva un Abate così. Versione pendolino. DELUXE
    Montolivo 7: la qualità che il Milan cercava a centrocampo. I gol che il Diavolo voleva dal centrocampo. REVOLUTION
    Constant 6,5: quattro giorni son trascorsi da quella trasferta del Barbera. Da pacco a SORPRESA
    Ambrosini 6,5: il capitano tiene alta la difesa rossonera, svolgendo un gran lavoro in fase difensiva. CAPITANO
    Mexes 6: giornata tranquilla per il francese. CAMOMILLA
    Zapata 6: leggi Mexes, una delle prime sufficienze stagionali. Anzi, LA PRIMA
    Abbiati 6:  incassa il gol di Pellissier senza poter far nulla. Per il resto della partita DISOCCUPATO
    Pazzini 6: non si vede quasi mai. Vediamo Pazzini solo al 90′, quando si fionda sull’assist perfetto di El Shaarawy. MIRACOLATO

    VIDEO MILAN-CHIEVO 5-1[jwplayer config=”240s” mediaid=”159082″]

  • Milan-Chievo, Allegri torna al 4-2-3-1 con Bojan e Pazzini

    Milan-Chievo, Allegri torna al 4-2-3-1 con Bojan e Pazzini

    Spazio alla fantasia. Questo lo slogan di Milan-Chievo, anticipo dell’undicesima giornata di Serie A. Massimiliano Allegri, da ormai due mesi sulla graticola, decide di dare fondo a quel poco di qualità rimasta nelle vene del Diavolo. Niente più 3-4-3, una follia dopo la chiamata di Berlusconi. Ecco tornare il 4-2-3-1, il modulo che più ha convinto tifosi e critica in questo avvio di stagione (lo stesso che portò i tre punti contro Zenit e Cagliari). Dall’altra parte c’è il Chievo, squadra rigenerata dalla cura Corini. Reduci dalla vittoria casalinga contro il Pescara (2-0 il risultato finale), i gialloblu hanno collezionato due successi, un pareggio e una sconfitta (al San Paolo contro il Napoli) da quando l’ex calciatore dei veneti si è seduto sulla panchina del club di Luca Campedelli.

    TUTTI DENTRO – Non avendo più nulla da perdere, Allegri si riavvicina alla filosofia del Milan. Dietro la prima punta Pazzini (bocciato Pato), gioca lo spagnolo Bojan. Giusto premio per lo spagnolo, grande protagonista nella rimonta del Diavolo di martedì scorso al Barbera, quando ormai il baratro era a due passi per la formazione del tecnico livornese. Sulla fascia destra torna Emanuelson dopo la panchina di Palermo, anche in considerazione del fatto che questo Milan non può fare a meno della corsa dell’ex lanciere. Dall’altro lato ci sarà l’onnipresente El Shaarawy. L’ex Padova è diventato ormai il leader assoluto del nuovo gruppo rossonero a suon di gol e prestazioni monstre. A centrocampo Ambrosini si riprende il posto al fianco dell’insostituibile Montolivo, autore del primo gol con la maglia del Milan quattro giorni fa. In difesa l’assenza di Bonera costringe Allegri a schierare l’ennesimo reparto difensivo rivoluzionato da inizio stagione. Al centro giocheranno Mexes e Zapata, con terzini Abate e Constant. In porta confermato il ritorno tra i pali dal primo minuto di Christian Abbiati, che sostituirà il portiere in seconda Amelia.

    Bologna FC v AC Milan - Serie A
    Bojan Krkic segnerà questa sera il primo gol con la maglia del Milan? | ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    RECORD? – Fin qui il Milan in casa ha vinto soltanto due partite, l’ultima sette giorni fa contro il Genoa (1-0, rete decisiva del Faraone). Stavolta gli avversari non avranno la maglia rossoblu, contro la quale il Milan ha ottenuto le uniche tre vittorie del campionato (Bologna, Cagliari e Genoa). Qualora il Diavolo uscisse imbattuto dal match di questo pomeriggio, Allegri conquisterebbe il terzo risultato utile consecutivo, un unicum in questa stagione.

    MAL DI TRASFERTA – Il Chievo sembrerebbe la squadra perfetta per una resurrezione rossonera. I gialloblu infatti fin qui hanno sempre perso quando hanno giocato lontano dal Bentegodi (Parma, Juve, Palermo, Napoli). Ruolino di marcia disastroso, sebbene contro il Napoli (la prima trasferta con Corini in panchina), i veneti abbiano offerto sensibili segnali di miglioramento. Solo un gol segnato fin qui in trasferta, a fronte dei 9 gol subiti in quattro partite (di cui 4 al Barbera, sconfitta che è costata la panchina al tecnico Di Carlo).

    PRECEDENTI – Negli ultimi dieci incontri disputati, il Milan ha sempre battuto il Chievo. Incredibile la striscia positiva dei rossoneri, che parte dal 25 ottobre 2006 (Chievo-Milan 0-1, rete di Jankuloswky) fino al successo dello scorso aprile (sempre 1-0 al Bentegodi con la rete di Muntari). Sempre contro il Chievo c’è poi un precedente particolarmente “agghiacciante”. Infatti l’ultimo gol di Pato è datato 27 novembre 2011, quando il Milan trionfò 4-0 a San Siro contro i clivensi. Che sia di buon auspicio per il Papero?

    Le probabili formazioni di Milan-Chievo (11 giornata Serie A 2012-2013)
    Milan (4-2-3-1): Abbiati, Abate, Mexes, Zapata, Constant, Ambrosini, Montolivo, El Shaarawy, Emanuelson, Bojan, Pazzini. Allenatore: Allegri
    Chievo (4-3-3): Sorrentino, Frey, Andreolli, Dainelli, Dramè, Guana, Luca Rigoni, Marco Rigoni, Luciano, Pellissier, Stoian.  Allenatore: Corini

  • Bojan e El Shaarawy, la rimonta di Allegri. Palermo-Milan 2-2

    Bojan e El Shaarawy, la rimonta di Allegri. Palermo-Milan 2-2

    Termina con il risultato di 2-2 Palermo-Milan, anticipo del turno infrasettimanale della decima giornata. Occasione sprecata per i padroni di casa, in vantaggio 2-0 per effetto delle reti di Miccoli e Brienza. Dopo il gol dell’ex fantasista della Reggina, Allegri rivoluzione l’assetto tattico della propria squadra. Il cambio dà i frutti sperati. Rimonta rossonera nel segno di Montolivo e El Shaarawy, sempre più uomo della provvidenza in casa Milan. Quello di ieri sera è il sigillo numero 7 per il Faraone, l’ottavo se si conta anche il gol in Champions League contro lo Zenit. Numeri impressionanti per chi aveva segnato soltanto due gol nella passata stagione. La vacanza ai Caraibi è ormai ad un passo per il numero 92 del Milan. Omaggio della casa, paga capitan Ambrosini.

    CHE CONFUSIONE – Probabilmente El Shaarawy nella sua vacanza non verrà seguito da Allegri, ancora intento a cambiare giocatori e numeri, lavoro che lo fa avvicinare più a un matematico che ad un allenatore. La sensazione però è che nemmeno Allegri sappia come abbia mandato in campo i suoi uomini (3-5-2) e come sia riuscito in una rimonta che pareva impossibile dopo il secondo gol di Brienza. Cambiare in continuazione non è certamente salutare per una squadra in crisi d’identità e che cerca di risalire la classifica. A Milanello non servono gli indovini con i numeri, il calcio non è il superenalotto.

    FANTASMA– Avrà pure cambiato numero di maglia, ma quello visto ieri al Barbera aveva più le sembianze di un fantasma che un giocatore. Parliamo di Pato, lanciato titolare da Allegri dopo i buoni segnali offerti tre giorni fa contro il Genoa. In Sicilia il brasiliano decide di tornare piccolo piccolo. Spreca una grande palla di Montolivo in avvio di partita, facendosi rubare il pallone quando era ormai solo davanti a Ujkani. Da lì in avanti Pato si assenta e si trasforma in ectoplasma. Qualcuno dovrebbe ricordargli che ad aspettarlo a casa c’è una certa Barbara.

    US Citta di Palermo v AC Milan - Serie A
    El Shaarawy e Bojan, l’El Dorado del Milan a Palermo | ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    EL DORADO – Entrato nel secondo tempo in coppia con Pazzini, Bojan ha stravolto gli equilibri del match. Allegri l’ha schierato dietro il Pazzo, ridisegnando per il Milan l’antico 4-2-3-1, con Emanuelson (entrato al posto di Flamini) ed El Shaarawy sugli esterni. Lo spagnolo è subito andato vicino al gol con un gran tiro, bravo Ujkani nella circostanza. Poi ha fornito l’assist decisivo per la rete di Montolivo. L’ex Barcellona suona la carica e insieme ad El Shaarawy spinge il Milan a schiacciare nella propria metà campo i rosanero in cerca del pareggio. Gasperini vede lentamente sgretolarsi i sogni di vittoria. La sentenza è decisa al 35′ della ripresa. Bojan ed El Shaarawy, i ragazzi con più classe in questo Milan. I tifosi del Palermo l’hanno capito, e Allegri?

    Pagelle Palermo-Milan 2-2 (30-10-2012)
    Constant 4: perché continuare con questo strazio? Nel primo tempo per poco non ripete il penalty di Malaga, poi si trasforma in uomo-assist per Miccoli. PACCO
    Montolivo 7: l’ex Fiorentina non smette di crederci. Regala un cioccolatino alla Pirlo al fantasma, dimostrando di avere i raggi infrarossi al posto delle pupille. Quello di ieri sera è il suo primo gol con la maglia del Milan (o secondo, se si conta quello nel derby). BIONICO
    Bojan 7,5: Allegri trova nello spagnolo il suo El Dorado. E’ l’uomo che forse più di El Shaarawy cambia il corso degli eventi. APOCALISSE
    Pato 4: nelle interviste post-Genoa parlava di essere rinato. Vedendolo ieri ci viene da pensare allora che la reincarnazione esiste. Purtroppo il Papero però ha scelto il corpo sbagliato. ECTOPLASMA
    El Shaarawy 7,5: il rimpianto più grande per il Faraone è quello di essere un fenomeno in una squadra che lotta per non retrocedere. FREGATO
    Gasperini 5: ha incontrato il Milan di Allegri due volte. A Pechino vinceva 1-0 prima di subire nella ripresa la rimonta milanista. Ieri vinceva 1-0, ha avuto anche uno scatto d’orgoglio portandosi sul 2-0. Ma è tutto inutile, la rimonta e i due gol rossoneri proprio non riesce ad evitarli. CRICETO

    Tabellino Palermo-Milan 2-2 (30-10-2012)
    Palermo (3-4-2-1): Ujkani 6,5, Munoz 6, Donati sv (6′ Von Bergen 6), Garcia 5,5 (67′ Cetto 6), Morganella 6, Barreto 6,5, Rios 6, Mantovani 5,5, Ilicic 6,5, Brienza 7, (57′ Giorgi 5), Miccoli 7. Allenatore: Gasperini 5
    Milan (?): Amelia 5, Mexes 6, Bonera 6, Yepes 6 (53′ Pazzini 5,5), Abate 5,5, Flamini 5 (46′ Emanuelson 6,5), Montolivo 7, Nocerino 5, Constant 4, El Shaarawy 7,5, Pato 4 (53′ Bojan 7,5). Allenatore: Allegri 5,5

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  • Milan a Palermo per la risalita. Pato titolare

    Milan a Palermo per la risalita. Pato titolare

    Neanche il tempo di festeggiare la vittoria contro il Genoa di sabato scorso che Allegri è chiamato questa sera ad un match complicatissimo. Palermo-Milan dirà se i tre punti di San Siro siano davvero l’inizio di un nuovo campionato oppure soltanto una dolce illusione per i tifosi del Diavolo. La squadra di Allegri fin qui ha vinto due volte in trasferta. A Bologna (2 giornata di campionato), grazie alla tripletta di Pazzini, e in Russia contro lo Zenit di San Pietroburgo. Per il resto tre sconfitte (Udinese, Lazio, Malaga) e un pareggio (Parma). Non va meglio al Palermo, che di partita ne ha vinto soltanto una (due se si conta il turno di Coppa Italia contro la Cremonese). Da quando Gasperini è approdato in Sicilia i rosanero hanno collezionato due sconfitte (Atalanta, Pescara), un successo (Chievo) e tre pareggi consecutivi (Genoa, Torino, Siena). Se si esclude il successo in goleada contro i clivensi, l’attacco del Palermo nelle restanti cinque partite ha segnato soltanto un gol (in trasferta sul campo del Genoa).

    EFFETTO BARBERA– I rosanero sperano di vivere una nuova notte magica contro il Milan. Nonostante l’ultimo confronto tra le due squadre dica 4-0 per la banda di Allegri (Ibrahimovic e Thiago Silva in gol), in tempi recenti il Palermo ha rappresentato al meglio il concetto di bestia nera per i rossoneri. Nelle ultime quattro trasferte (dalla stagione 2008-2009) i padroni di casa siciliani hanno sempre battuto il Milan, sia in campionato che in Coppa Italia (stagione 2010-2011, Cosmi in panchina). Quattro successi nei quali il Palermo ha segnato 9 reti e subito soltanto tre gol. Gasperini riuscirà a proseguire il cammino tracciato dai vari Delio Rossi, Zenga e Cosmi?

    AC Milan v Genoa CFC - Serie A
    Alexandre Pato titolare nella trasferta di Palermo | ©Claudio Villa/Getty Images

    DA MILANELLO – Le ultime notizie provenienti dal centro sportivo di Milanello parlano di un Pato rigenerato e titolare per la seconda volta in tre giorni dopo la vincente partita contro il Genoa. Al fianco di Pato ci saranno El Shaarawy e Emanuelson, i due calciatori che danno più garanzia in questo momento delicato al tecnico livornese. L’unico dubbio per Allegri è quello relativo al centrocampo, dove De Jong e Ambrosini si giocano una maglia da titolare al fianco di Montolivo, già sicuro del posto in cabina di regia. In difesa rientra invece Mexes, con Bonera e Yepes che andranno a completare il reparto della difesa a tre guidato anche stasera da Amelia, nonostante Abbiati abbia recuperato dal problema alle vie respiratorie dei giorni scorsi.

    LE QUOTE – I bookmakers danno in leggero vantaggio il Milan, la cui vittoria è quotata da Bwin intorno alla pari (2.25). Segnaliamo che la quota per il successo ospite sta costantemente calando. Al contrario, appare più problematica la vittoria casalinga del Palermo (3.10), conseguenza anche del fatto che i rosanero abbiano ottenuto i tre punti soltanto una volta in due mesi.

    Probabili formazioni Palermo-Milan (30-10-2012)
    Palermo (3-4-2-1): Ujkani, Munoz, Donati, Von Bergen, Morganella, Barreto, Kurtic, Mantovani, Ilicic, Brienza, Miccoli.
    A disposizione: Benussi, Cetto, Labrin, Pisano, Garcia, Rios, Viola, Bertolo, Giorgi, Zahavi, Dybala, Budan. Allenatore: Gasperini
    Milan (3-4-3): Amelia, Bonera, Yepes, Mexes, Abate, Constant, Montolivo, Ambrosini, El Shaarawy, Pato, Emanuelson.
    A disposizione: Abbiati, Gabriel, Zapata, Acerbi, De Jong, Nocerino, Flamini, Bojan, Pazzini, Muntari. Allenatore: Allegri

  • El Shaarawy decide Milan-Genoa, Allegri scaccia le streghe

    El Shaarawy decide Milan-Genoa, Allegri scaccia le streghe

    L’anticipo serale della nona giornata di Serie A Milan-Genoa termina 1-0 in favore dei rossoneri. Match deciso dal gol di El Shaarawy al 77′ su cross di Abate. Allegri scaccia le streghe con tre punti che consentono al Diavolo di respirare. In classifica il Milan si porta a quota 10 punti, superando lo stesso Genoa che rimane fermo a 9 punti. In attesa delle partite di questo pomeriggio i rossoneri approdano all’ottavo posto, in coabitazione con la Sampdoria. E’ la terza vittoria del Milan in campionato, la terza contro una squadra dai colori sociali rossoblu (Genoa, Cagliari, Bologna). La squadra di Allegri è andata meglio nella ripresa, dopo un primo tempo piuttosto abulico. Protagonista assoluto del match Stephan El Shaarawy, uomo ovunque e sempre più capocannoniere del Milan.

    POVERI– L’infortunio di Boateng nell’immediata vigilia della partita costringe Allegri a rivedere il 3-4-2-1 pensato dopo la trasferta di Malaga e schiera i suoi ancora con il 3-4-3, proponendo Emanuelson largo a destra, con Abate e Antonini esterni. Il primo tempo scivola via senza troppe emozioni. Gli ospiti guidati da Gigi Del Neri mostrano grande compattezza in fase difensiva, con due linee molto strette che chiudono ogni spazio alla manovra dei rossoneri. Il centrocampo del Genoa sovrasta nettamente quello dei padroni di casa, dove il solo Montolivo mantiene alto l’onore. Per il resto la prima frazione di gioco non regala alcun sussulto agli spettatori di San Siro, se si esclude l’episodio del calcio di rigore ai danni di Pato per la trattenuta di un difensore avversario. L’arbitro Mazzoleni decide di far proseguire tra le proteste dei giocatori del Milan.

    AC Milan v Genoa CFC - Serie A
    El Shaarawy decisivo anche contro il Genoa | ©Claudio Villa/Getty Images

    FARAONE – Al rientro dagli spogliatoi la squadra di Allegri dà l’impressione di avere più ritmo rispetto ai primi 45′. Dall’altra parte invece gli uomini di Delneri si abbassano pericolosamente nella propria area, senza più riuscire ad imbastire un’azione degna di nota a centrocampo. Si rende protagonista subito Pato, autore di un lampo abbagliante in una serata piuttosto buia. La partita continua a farla il Milan ma il gol stenta ad arrivare. Al 25′ della ripresa Allegri sceglie la carta Pazzini al posto di Pato, accentrando maggiormente Emanuelson per le incursioni di Abate. Dopo pochi minuti la mossa tattica dell’allenatore rossonero porta al gol del vantaggio. E’ il 77′ quando Abate riceve palla sulla corsia di destra prima di crossare verso il centro dove El Shaarawy si fa trovare pronto all’appuntamento del gol. Sesta rete in nove partite per il Faraone, che dimostra anche contro il Genoa di essere il vero trascinatore di quest’anno.

    DEBUTTO GRIGIO – Per Delneri una sconfitta al ritorno su una panchina di Serie A dopo un’assenza di quasi due anni. Non era facile esordire contro un Milan in cerca di riscatto. Il Genoa si è fatto apprezzare specialmente nel primo tempo, dove ha offerto un’ottima prestazione dal punto di vista difensivo, senza rischiare mai nulla. Nella ripresa invece la squadra rossoblu è retrocessa con il proprio baricentro, consegnando di fatto al Milan il pallino del gioco. L’assenza di Borriello lì davanti si è fatta, con Immobile sembrato troppo solo nonostante due esterni offensivi come Jankovic e Antonelli.

    MILAN-GENOA 1-0

    MARCATORE: Stephan El Shaarawy al 32′ s.t.

    MILAN (3-4-3): Amelia; Zapata, Bonera, Yepes; Abate, De Jong, Montolivo, Antonini (41′ Constant); El Shaarawy, Emanuelson (42′ s.t. Constant), Pato (26′ s.t. Pazzini). In panchina: Abbiati, Gabriel, Mexes, Acerbi, Ambrosini, Flamini, Bojan. Allenatore: Allegri

    GENOA (4-4-1-1): Frey; Sampirisi, Granqvist, Bovo, Moretti (23′ s.t. Krajnc); Jankovic (35′ s.t. Jorquera), Kucka, Toszer, Antonelli; Bertolacci (11′ s.t. Merkel); Immobile. In panchina: Tzorvas, Donnarumma, Piscitella, Seymour, Hallenius, Moro, Said, Melazzi. Allenatore: Delneri

    LE PAGELLE

    El Shaarawy 8: strepitoso per intensità, continuità, sacrificio, determinazione, autorevolezza. Fin qui il Milan è stato solo El Shaarawy.
    Abate 6,5: Allegri ha cambiato modulo per sfruttare al meglio Abate e Antonini sugli esterni. Ieri l’assist per il gol del Faraone e tante discese.
    Yepes 6,5: non si capisce perché Allegri non lo schieri in tutte le partite. Anche ieri dimostra di avere il carisma e la personalità nel guidare la difesa rossonera.
    Montolivo 6,5: è uno dei pochi centrocampisti, se non l’unico, di qualità. Se c’è uno che deve accendere la luce quello è il viola.
    Pato 5,5: qualche sprazzo, due per l’esattezza, prima di essere sostituito da Pazzini. Quanto basta per ricevere l’insufficienza mista a speranza.

    VIDEO MILAN-GENOA 1-0 (27-10-2012)
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  • Milan-Genoa, Allegri sceglie Boateng e Pato

    Milan-Genoa, Allegri sceglie Boateng e Pato

    Milan-Genoa di questa sera diventerà la deadline di Allegri? Nessuno qui è un profeta, qualcosa però ci fa credere il contrario. Reduce da tre ko consecutivi, il Diavolo si aggrappa al suo stadio, un tempo fortino e compagno di “solo cose belle” (cit. World Wide Web)A San Siro fin qui il Milan ha raccolto una sola vittoria, contro il Cagliari (2-0) lo scorso 26 settembre. Per il resto tre sconfitte (Sampdoria, Atalanta, Inter) e un pareggio europeo (Anderlecht). Roba da far accapponare la pelle anche a Sean Connery nel tempio maledetto. Allegri sfiderà il Genoa, di per sé un paradosso vivente. Enrico Preziosi ha innescato l’ennesimo tumulto interno, licenziando il povero De Canio e sostituendolo con Del Neri (ex Juve, Samp e Chievo fra le altre). Paradosso perché De Canio era decimo in classifica, con due punti di vantaggio sullo stesso Milan. Quello che non ha fatto Galliani, ha fatto Preziosi. Chissà se i due andranno a braccetto anche sotto la voce “gestione tecnica”.

    ALLEGRI CAMBIA ANCORA– Dopo aver varato la difesa a tre ed un inedito 3-4-3 rossonero (soltanto Zaccheroni aveva osato tanto) nella sfortunata trasferta di Rosaleda, Allegri decide di cambiare ancora, aumentando così la confusione a tifosi e giocatori. Questa sera contro il Genoa la squadra scenderà in campo con un 3-4-2-1, che ricorda fra le altre Napoli e Udinese. Sentendo le indiscrezioni di mercato che affiorano dalla gole profonde di Milanello, sembra quasi che Allegri stia preparando il terreno a Walterino Mazzarri (vedi tale José Alberti). Quali gli interpreti del nuovo modulo?

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    Boateng di nuovo titolare nella sfida decisiva per Allegri | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    PATO E BOATENG TITOLARI – I cambiamenti riguarderanno ogni reparto. A partire dal portiere, con Abbiati che rientra dopo l’infiammazione alle vie respiratorie sostituendo così il discusso Amelia. Davanti al capitano di stasera giocano Mexes, Bonera e il colombiano Yepes, che prende il posto di uno frastornato Acerbi in salsa spagnola. Nel reparto di centrocampo troviamo in mezzo la coppia De Jong-Montolivo. L’olandese, assente nella trasferta di Champions, scavalca nelle preferenze capitan Ambrosini, mentre Montolivo deve accontentarsi del ruolo di regista arretrato. Sugli esterni giocano Abate e Emanuelson. Per Urby si tratta di un ritorno al passato, quando all’Amsterdam Arena ricopriva spesso quel ruolo. Nemmeno convocato De Sciglio, messo ko dall’influenza. Alle spalle di Pato (bocciati sia Bojan che Pazzini) troviamo invece Boateng ed El Shaarawy. Il ghanese quindi si riprende una maglia da titolare dopo la tribuna contro il Malaga. La posizione di Boateng può far pensare anche a un 3-5-2, con il numero 10 arretrato nella linea di centrocampo ed El Shaarawy in coppia con Pato.

    PRECEDENTI – Negli ultimi due anni il Milan ha battuto il Genoa tre volte, pareggiando in una sola occasione. Allegri quindi è imbattuto con l’undici rossoblu. Lo scorso anno a San Siro decise proprio un gol di Boateng per l’1-0 finale. Al suo primo anno sulla panchina rossonera, il tecnico rossonero vinse sempre 1-0, stavolta con la rete di Zlatan Ibrahimovic. Negli ultimi dieci incontri il Milan ha perso contro il Genoa due volte, sempre fuori casa. A San Siro invece le ha vinte tutte, tranne il pareggio per 1-1 della stagione 2008-2009. L’ultima affermazione del Genoa contro il Diavolo risale al maggio del 2010, quando il gol di Sculli nel deserto del Marassi regalò il successo ai rossoblu contro la squadra di Leonardo.

    Probabili formazioni Milan-Genoa (27-10-2012)
    Milan (3-4-2-1): Abbiati, Mexes, Bonera, Yepes, Montolivo, De Jong, Abate, Emanuelson, Boateng, El Shaarawy, Pato.
    A disposizione: Amelia, Gabriel, Antonini, Zapata, Acerbi, Ambrosini, Nocerino, Constant, Flamini, Bojan, Pazzini. Allenatore: Allegri
    Genoa (4-5-1): Frey, Sampirisi, Granqvist, Bovo, Antonelli, Jankovic, Toszer, Kucka, Merkel,  Bertolacci, Immobile.
    A disposizione: Tzorvas, Stillo, Melazzi, Piscitella, Seymour, Krajnc, Moro Alhassan, Said, Hallenius.

  • Joaquin cancella il Milan di Allegri a Malaga

    Joaquin cancella il Milan di Allegri a Malaga

    A Malaga il Milan coglie la terza sconfitta consecutiva dopo i ko nel derby e contro la Lazio sabato. Non è bastata quindi l’ennesima rivoluzione di Allegri, che ha schierato i rossoneri con una difesa a tre. A Milanello qualcosa di simile non si vedeva dai tempi di Zaccheroni. La difesa a tre di ieri sera si trasformava spesso in una difesa a cinque, con De Sciglio e Constant che arretravano sulla linea dei difensori quando la palla era in possesso dei padroni di casa. A decidere il match di ieri sera è stato un gol di Joaquin al 64′, sul bel passaggio di Iturra. Lo stesso Joaquin aveva fallito un calcio di rigore piuttosto generato che l’arbitro aveva concesso alla fine del primo tempo. Con il risultato della Rosaleda il Milan resta al secondo posto in classifica, con lo Zenit a un solo punto di distanza.

    L’INEDITO DI ALLEGRI – Forse il sogno nascosto del Conte Max è quello di partecipare a X-Factor, visto il lavoro certosino sugli inediti che sta compiendo nell’ultimo periodo. Dal 4-2-3-1, che qualcosa di buona aveva portato, si è passati ieri alla difesa a tre, un pugno negli occhi per i tifosi del Milan, che considerano la linea dei tre dietro come l’anticalcio per eccellenza o quantomeno sinonimo di un atteggiamento da provinciale. Tra Acerbi, Mexes, Bonera sinceramente non sapremo chi eleggere come peggiore. L’ex Chievo ha toppato clamorosamente nell’azione del gol di Joaquin; il francese ogni tanto si prendeva qualche pausa di riflessione che in questo momento sono l’ultima cosa che serve al Diavolo; Bonera invece veniva saltato sistematicamente, come se fosse un ragazzino qualsiasi,  quando invece dovrebbe essere il leader della difesa (secondo Allegri). L’aggravante poi, che condanna insindacabilmente la difesa del Milan, è rappresentata dai lanci lunghi (per usare un eufemismo) che venivano effettuati ogni volta che il Malaga perdeva palla in attacco. Quando nei giornali leggiamo che il Milan ha venduto anche la propria anima non dobbiamo pensare a chissà quale ingarbuglio metafisico. Basta vedere la paura e il conseguente (non) gioco espresso in campo. Sia in Italia che in Europa, quest’ultima la casa del Milan. 

    LE PAGELLE DI MALAGA-MILAN 1-0 
    Amelia 6,5: stavolta il portiere romano si è disimpegnato egregiamente, sia nelle uscite sia quando è stato chiamato in causa da fuori area. Candreva cancellato.
    Bonera 5: generoso l’ex Parma, ma a questo Milan la generosità non basta. Isco e Saviola spesso e volentieri lo saltano con troppa facilità.
    Mexes 5: schierato al centro della difesa a tre, il francese ha dalla sua soltanto il fisico. Il resto (testa-gamba) non può essere da Milan.
    Acerbi 4,5: mezzo punto in meno rispetto ai suoi compagni di reparto per l’amnesia nell’azione che ha portato al gol di Joaquin. L’azzardo di Allegri nel schierarlo titolare ieri sera si è rivelato un mezzo flop. (33′ st: Bojan 4,5)
    De Sciglio 6,5: dopo Amelia il migliore in campo. Dalla sua fascia sono arrivati i cross più pericolosi che non sono stati però concretizzati in rete dai suoi compagni. Il ragazzo farà strada.
    Constant 5: molti errori sul piano tecnico, anche banali, oltre al fallo che ha poi decretato il penalty in favore del Malaga. E’ però incoraggiante che non sia stato il peggiore in campo per una notte. (25′ st: Pato 4,5)
    Ambrosini 5,5: la buona volontà il capitano ce la mette ma il centrocampo del Malaga finisce per straripare nella ripresa. Quando Pellegrini dice che il Milan è venuto alla Rosaleda difendendosi con 8 uomini si riferisce anche a lui.
    Montolivo 6: positivo e propositivo nel primo tempo, cala come il resto della squadra nel secondo tempo. Buona l’intesa con De Sciglio.
    Emanuelson 5,5: stavolta non ha reso quanto nelle altre partite, forse perché la fascia destra era più per De Sciglio che per lui. Nel primo tempo confeziona un assist al bacio per El Shaarawy che il Faraone non riesce a concretizzare in gol.
    El Shaarawy 5: nella valutazione pesano come un macigno gli errori sotto porta del giovane rossonero. Nelle azioni più importanti del Milan ieri sera però il suo nome era sempre presente.
    Pazzini 4,5: trascorre la partita più a far sportellate che calcio. Quando ha tra i piedi o sulla testa i palloni buoni manca il colpo risolutore. Dopo la trasferta di Bologna l’ex Inter è diventato un fantasma (o un pacco).