Tag: stefano palazzi

  • Palazzi ironizza su Conte, i tifosi si infuriano. La Figc smentisce

    Palazzi ironizza su Conte, i tifosi si infuriano. La Figc smentisce

    Un brutto episodio avrebbe caratterizzato le vacanze estive di Stefano Palazzi, procuratore federale della FIGC, il quale avrebbe subito una sorta di aggressione da parte di un gruppo di tifosi juventini. I fatti sarebbero accaduti a Maiori, in Costiera Amalfitana, dove Palazzi starebbe trascorrendo delle mini vacanze in compagnia della famiglia in attesa che riprenda il processo sportivo legato allo scandalo del Calcioscommesse.

    Secondo una ricostruzione fornita da un giornale locale il Procuratore federale si intratteneva comodamente in un bar con amici quando la conversazione sarebbe finita sul polverone calcioscommesse. Alla domanda sulla situazione di Conte nel processo e i rischi a cui andava incontro l’allenatore della Juventus, Palazzi avrebbe risposto ironicamente ai suoi amici che il tecnico avrebbe preso almeno sei mesi di squalifica. Il comportamento poco professionale e i toni spiritosi e ironici tenuti da Palazzi avrebbero fatto esplodere la rabbia di alcuni tifosi bianconeri che erano presenti e hanno assistito alla scena, accusando pesantemente il Procuratore di accanirsi “in nome e per conto di terzi” verso la Juve colpendo l’allenatore della rinascita bianconera, sulla base delle contraddittorie dichiarazioni del pentito Filippo Carobbio.

    Stefano Palazzi © Valerio Pennicino/Getty Images

    Le contestazioni, secondo i racconti, sarebbero quasi sfociati in vera e propria rissa tanto che è dovuta intervenire la Polizia scortando Palazzi fino alla sua residenza privata, e a questo punto i contestatori si sarebbero radunati e spostati per continuare a lanciare insulti all’indirizzo del malcapitato sotto la sua abitazione, la contestazione è proseguita per un paio di ore prima che gli animi si calmassero.

    Tuttavia, dopo che la notizia si era largamente diffusa sul web, la Figc ha precisato l’infondetezza dei fatti riportati. Così come è del tutto non vero il riferimento all’intervento di forze dell’ordine chiamate per scortare il Procuratore, così come smentito ufficialmente da parte del comando dei Carabinieri di Maiori.

  • Conte senza pace, Micolucci tira in ballo due gare del suo Bari

    Conte senza pace, Micolucci tira in ballo due gare del suo Bari

    Proprio mentre si discute della questione patteggiamento un altro caso sospetto coinvolge Antonio Conte. Il trainer juventino, il quale avrebbe deciso di patteggiare per tre mesi in seguito alle omesse denunce relative alle gare Siena – Albinoleffe e Siena – Novara, è stato tirato in ballo dall’ex giocatore del Bari Vittorio Micolucci, il quale avrebbe inviato un fax al procuratore federale Stefano Palazzi aggiungendo alcuni particolari con riguardo al periodo in cui vestiva la maglia dei biancorossi guidati proprio da Conte.

    Nella stagione della promozione con Perinetti e Conte è stata fatta Piacenza – Bari con un pareggio e Salernitana – Bari con una sconfitta nostra” avrebbe scritto nel documento, redatto completamente a mano e formato da due pagine, subito acquisito dalle Procure di Cremona e Bari che a breve dovrebbero sentire il 29enne difensore di Giulianova nelle ultime stagioni all’Ascoli. Micolucci era stato coinvolto nel primissimo filone di inchieste, quello del giugno 2011 che coinvolse anche Beppe Signori e Cristiano Doni.

    Antonio Conte © GIUSEPPE CACACE/Getty Images

    In quell’occasione venne fermato dalla squadra mobile di Cremona e successivamente Palazzi richiese 14 mesi di squalifica per lui. Micolucci però ammise le proprie colpe e decise di patteggiare con la squalifica che venne ridotta dalla Commissione Disciplinare ad appena 4 mesi. Sembrava tutto finito, specie dopo che lo stesso aveva ammesso le proprie colpe ed invece ecco il colpo di scena di questo fax con l’ex barese che fa nuove rivelazione tirando in ballo la squadra allora allenata da Conte il quale dal canto suo già pensava al patteggiamento.

    Chissà se adesso ci saranno ulteriori conseguenze, ma certo è che si tratta di un momento piuttosto delicato per l’allenatore campione d’Italia e per i tifosi bianconeri che dopo i fatti che hanno coinvolto anche Bonucci e Pepe si sentono bersagliati per le nuove questioni legate alla posizione del loro allenatore e sollevate da Vittorio Micolucci.

  • Conte verso il patteggiamento? L’avvocato non lo esclude

    Conte verso il patteggiamento? L’avvocato non lo esclude

    Patteggiamento sì o patteggiamento no? E’ questo l’interrogativo attorno ad Antonio Conte dopo i deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi. L’allenatore della Juventus è indagato per omessa denuncia con riferimento alle partire Novara-Siena dell’1 maggio 2011 e Albinoleffe-Siena del 29 maggio 2011. Conte rischia una squalifica da sei mesi ad un anno ma se l’è cavata piuttosto bene considerando che nei suoi confronti non è stata mossa l’accusa di illecito sportivo che avrebbe causato una pena ben più lunga e che rischiava di costargli la panchina dei torinesi per almeno un paio di stagioni.

    Le parole di Carobbio dunque non sono state considerate attendibili tanto da far tirare un sospiro di sollievo alla Juventus che non dovrà mettersi cosi alla ricerca di un nuovo allenatore. A parlare, riguardo al patteggiamento, è l’avvocato difensore del trainer bianconero, Antonio De Renzis, il quale non ha escluso nulla al momento, dovendo valutare bene l’ambito in cui muoversi. Si parla di patteggiamento sportivo in questo caso, ben altra cosa del patteggiamento nella giustizia penale, e dunque il legale di Conte dovrà valutare il tutto con particolare attenzione.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    «Tutti hanno sempre detto che il processo sportivo è un processo con l’inversione dell’onere della prova, dove l’incolpato deve dimostrare che l’incolpante dice delle bugie – ha affermato De Renzis –. Se noi non intendiamo il patteggiamento in maniera diversa, allora non c’è onestà intellettuale. Per il momento prendiamo con serenità il ridimensionamento delle ipotesi accusatorie».

    Accuse più lievi dunque come sottolineato da De Renzis, il quale ha voluto poi parlare del filone d’inchiesta di Cremona dove secondo lui vi sarà un’archiviazione del caso riguardante il suo assistito. Insomma accuse sgonfiate e adesso l’attenzione si concentrerà solo su quelle che saranno le mosse di Conte il quale potrebbe optare per il patteggiamento oppure non optare per questa strada.

  • Serse Cosmi a 360 gradi tra scommesse, mercato e Destro

    Serse Cosmi a 360 gradi tra scommesse, mercato e Destro

    Ha sfiorato l’impresa con il Lecce nella stagione appena terminata, quando prese la squadra ormai certa della retrocessione in serie cadetta e con una rimonta inaspettata è riuscito a tenerla viva fino all’ultima giornata. Ha ricevuto la standing ovation dal pubblico dello stadio Via del Mare di Lecce nonostante non sia riuscito a salvare i gialloblu e ora riparte da Siena. La dirigenza senese infatti ha scelto lui, Serse Cosmi, come sostituito di Giuseppe Sannino passato a Palermo dopo l’ottima stagione nella città del Palio.

    Ora per i ragazzi bianconeri è tempo di preparazione fisica, in quel di Belluno, agli ordini del nuovo mister, che si concede ai giornalisti e parla di tutto, chiacchierata a 360 gradi per l’ex allenatore di Perugia e Lecce, senza peli sulla lingua, dove si è discusso del calcioscommesse, di Mattia Destro, delle cessioni milaniste e anche di calciomercato.

    Serse Cosmi © Claudio Villa/Getty images

    PALAZZI – Il neo tecnico del Siena lancia subito una frecciatina al procuratore federale che si sta occupando di interrogare i personaggi sportivi indagati nel giro del calcioscommesse. Cosmi, sarcasticamente, chiede un colloquio con Stefano Palazzi, visto che tutti i personaggi che escono dal suo ufficio si reputano soddisfatti e felici dell’incontro.

    MATTIA DESTRO – Il giocatore è ricercatissimo in Italia, si è registrato l’interessamente di Inter, Milan, Juventus e Roma. Le prime due società si sono ritirate dalla trattativa. In corsa rimangono la squadra bianconera e quella giallorossa. Il consiglio del neo tecnico senese è quello di non montarsi la testa e di non circondarsi di amici falsi. Cosmi ha aggiunto che per la crescita del ragazzo, la Roma di Zdenek Zeman sarebbe l’ideale.

    LE GRANDI CESSIONI MILANISTE – Non è l’abito che fa il monaco. Questo sembrerebbe il pensiero del mister, che non si dispera per la perdita di due-tre pezzi da novanta della Serie A. Aggiungendo inoltre che la Francia o ancora peggio la Cina, non riusciranno mai a superare l’appeal del Campionato italiano. Anzi, da questa situazione, le società dovrebbero approfittarne per ricostruire qualcosa di importante attraverso idee innovative e soprattutto rilanciando il settore giovanile.

    CALCIOMERCATO – Già detto di Destro, ormai prossimo alla cessione. Cosmi ha chiesto un giocatore in grado di sostituirlo. Per quanto riguarda le altre trattative, dopo aver ufficializzato l’arrivo del difensore Paci dal Novara, il Siena vorrebbe regalare al proprio tecnico un giocatore allenato fino a pochi mesi fa, Morris Carrozzieri, svincolatosi dal Lecce.

  • Palazzi, disparità di trattamento tra Conte e Moratti?

    Palazzi, disparità di trattamento tra Conte e Moratti?

    Che sia una calda estate per il calcio italiano, l’ennesima della propria storia, lo si sapeva da un po’, ma come se non bastassero le notizie di mercato, con le grandi fughe dei top player dal nostro campionato (vedi Ibra e Thiago Silva), ci si mette anche il fenomeno tutto nostrano dello scandalo calcioscommesse, che ormai da mesi intasa ogni mezzo di comunicazione sportivo. Il grande accusatore, del filone romano dell’inchiesta, Carobbio ha tirato in ballo un nome pesante quello del tecnico juventino Antonio Conte, non appena il nome dell’allenatore campione d’Italia è stato tirato in ballo il tam tam mediatico si è scatenato e ovviamente, come tradizione vuole, i diversi filoni hanno cominciato la loro personale crociata, colpevolisti che vorrebbero la radiazione del salentino e gli innocentisti, quasi tutti di fede bianconera che gridano al complotto anti-Vecchia Signora e non perdono occasione per rinfrescare la memoria dei loro avversari con rimandi alla madre di tutti gli scandali sportivi italiani, Calciopoli.

    Stefano Palazzi| © Marco Luzzani/Getty Images

    Come in ogni scandalo che si rispetti il grande inquisitore è Stefano Palazzi, l’uomo che potrebbe decidere le fortune o le sfortune del tecnico bianconero, l’uomo che per i redattori del sito ju29ro.com, godrebbe di scarsa memoria nel caso decidesse di deferire Conte. Perchè vi chiederete? Semplice perchè “Conte non è chiamato in causa in prima persona, perché il pentito Carobbio chiama in causa solo Cristian Stellini, il vice di Conte;” e già in passato nello specifico durante il ciclone Calciopoli, il teorema del “Non poteva, non sapere” fu chiamato in causa, ma subito accantonato, quando numerose carte avrebbero potuto cambiare le sorti del processo, ma che non si sa come non furono prese in considerazione.

    Il sito bianconero ricorda ponendosi delle domande, come mai, se pure “il 4 ottobre 2006 Borrelli interroga Moratti che attribuisce a Facchetti il ruolo di protagonista”, non fu contestato nulla a Moratti perché, all’epoca, pensarono che “poteva non sapere”?

    Nonostante tutto, ricorda ancora ju29vero.com, Palazzi il 22 giugno 2007 archiviava il caso con un comunicato criptico per la gran massa dei tifosi: “…dispone l’archiviazione del procedimento, non essendo emerse fattispecie di rilievo disciplinari procedibili, ovvero non prescritte”. Un comunicato strano che sempre citando fonti autrevoli, quali la Gazzetta, non giustificano la scelta di Palazzi, allora, infatti, quei fatti non erano prescritti, anche per il Codice di giustizia sportiva allora in vigore (4 anni per la prescrizione dei singoli tesserati; Nucini dice che andò dalla Boccassini nei primi mesi del 2004), ma Palazzi archiviò.

    Perché Palazzi dovrebbe usare un diverso metro di valutazione per Conte, rispetto a Moratti?
    E quanti giornali e giornalisti ricordate aver martellato il SuperProcuratore per mesi fornendogli suggerimenti per evitare quell’archiviazione, come avviene con Conte?

    Queste le domande pesanti che il sito si pone e che attendono risposta non appena il Procuratore emetterà le prima sentenze.

  • Calcioscommese il day after di Antonio Conte

    Calcioscommese il day after di Antonio Conte

    Dopo aver risposto per quasi quattro ore alle domande incalzanti del procuratore Palazzi e aver chiarito la propria posizione in merito alle pesanti accuserivoltegli dal pentito Carobbio, l’allenatore della Juventus Antonio Conte è tornato nel ritiro di Chatillon e acclamato da un folto pubblico, si è rimesso a lavoro con la solita carica e determinazione che contraddistinguono il mister bianconero.

    I sorrisi all’uscita dalla Procura di Roma e le parole di rassicurazione hanno dato molta fiducia a tutto il popolo bianconero che vede nel tecnico salentino il Messia che dopo averli riportati alla vittoria in campionato potrebbe regalare qualche altro successo dopo gli anni di magra del post-calciopoli. Del resto anche la società stessa si sta muovendo in questa direzione districandosi egregiamente sul mercato, acquisendo giocatori di valore che ben si sposano con l’idea di gioco di Conte.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages
    Fonte non confermate vorrebbero la posizione dello juventino ancora in bilico soprattutto per la partita contro l’Albinoleffe, se infatti, il tecnico campione d’Italia è riuscito a smontare le accuse mosse per la presunta combine durante la partita Siena-Novara, terminata 2-2, lo stesso non si può dire per la gara contro i lombardi, match sul quale le accuse ai danni di Conte provengono da più persone. Oltre al già noto Carobbio: “Stellini chiese a me e a Terzi di contattare qualcuno dell’Albinoleffe per prendere accordi sulla partita di ritorno, in modo da lasciare i punti a chi servissero maggiormente” (ndr), a confermare di un incontro tra lo stesso pentito e Stezzano, voluto a quanto pare da Stellini, collaboratore dell’ex mister del Siena, ci sono le parole di Passoni e Poloni.

    Il bianconero dovrà quindi essere bravo a distruggere anche queste accuse, ma per il momento nell’incontro di ieri si è detto sereno e voglioso di tornare a fare ciò che meglio gli riesce, allenare e vincere.
    Le impressioni che trapelano sono dunque di grossa tranquillità e di voglia di ricominciare per farsi trovare pronti fin da subito già nel primo vero appuntamento stagionale, quello della Supercoppa Italiana che si disputerà l’11 agosto a Pechino.

  • Calcioscommesse, Conte e Mezzaroma da Palazzi il 13 luglio

    Calcioscommesse, Conte e Mezzaroma da Palazzi il 13 luglio

    Terminata l’avventura ai recenti Europei 2012 è giunto il momento, per il nostro calcio, di riprendere da dove avevamo lasciato, con il caos relativo allo scandalo del calcioscommesse. Oggi la procura federale ha reso noto il calendario delle nuove audizioni, stabilendo che il 13 Luglio toccherà al tecnico della Juventus Antonio Conte essere ascoltato in procura insieme al presidente del Siena, Massimo Mezzaroma. Per i due l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.

    La convocazione di Conte e Mezzaroma si era resa necessaria dopo le accuse di Filippo Carobbio, ex giocatore del Siena ai tempi in cui il tecnico campione d’Italia allenava la squadra toscana, nell’anno della promozione in serie A nella stagione 2010-2011. Questo è quanto si legge nel verbale della Procura di Cremona:

    Ci fu un accordo per il pareggio e in effetti ne parlammo durante la riunione tecnica. Eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarci di conseguenza durante la sfida. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci disse che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l’accordo con il Novara“.

    Antonio Conte © Valerio Pennicino/Getty Images

    In quella occasione la partita tra Siena e Novara terminò con il risultato di 2-2. I due indagati, Conte e Mezzaroma, hanno sempre respinto con forza le accuse rivoltigli. Stesso atteggiamento è quello di Vitiello, Ficagna e Terzi, tutti ex giocatori del Siena che hanno rispedito al mittente le accuse di aver combinato alcuni dei risultati di gare di Serie B.

    L’allenatore della Juventus però non sarà ascoltato presso gli uffici della Procura Federale a Roma, ma a Chatillon in Valle d’Aosta dove la squadra bianconera si ritroverà per il ritiro estivo. Questo l’elenco delle ultime convocazioni da parte del procuratore federale Stefano Palazzi: Il 7 luglio verrà ascoltato Marco Turati (calciatore svincolato), il 9 luglio saranno sentiti Esmael Angelo Junior Da Costa (calciatore Sampdoria) e Paolo Acerbis (calciatore svincolato) e il 10 luglio Filippo Carobbio (calciatore Siena). Quattro gli interrogatori in programma l’11 luglio: Roberto Bagalini (associato A.I.A), Stefano Bagalini (calciatore Fermana), Ferdinando Coppola (calciatore Milan) e Daniele Sebastiani (presidente Delfino Pescara), mentre il 13 luglio sarà la volta di Massimo Mezzaroma (presidente Siena), Piero Camilli (presidente Grosseto) e Antonio Conte (tecnico Juventus).

  • Calcioscommesse, le richieste di Palazzi. Stangata sull’Albinoleffe

    Calcioscommesse, le richieste di Palazzi. Stangata sull’Albinoleffe

    Dopo la prima giornata riservata alle richieste di patteggiamento presentate dalle difese di alcuni protagonisti coinvolti alle quali Stefano Palazzi non si è opposto e accolte dalla Commissione Disciplinare e alle richieste di stralcio per alcuni dei calciatori finiti in manette (scarcerati Acerbis e Turati, restano in carcere Mauri e Milanetto), il processo sportivo sul primo filone del calcioscommesse è proseguito ieri presso l’ex Ostello della Gioventù al Foro Italico di Roma con le richieste di condanna del procuratore federale. Sul tavolo è pervenuta un’altra richiesta di patteggiamento, quella di Tomas Locatelli, che ha ottenuto la richiesta a 2 anni di squalifica mentre la Disciplinare ha rigettato le istanze di Novara e Sampdoria; proprio la posizione dei blucerchiati, insieme a quella dello Spezia, è particolarmente interessante perchè potrebbe aprire un pericoloso precedente giudiziario nel processo sportivo di cui ne parlermo più avanti.

    Palazzi, che ha promesso consistenti sconti di pena per chi ha collaborato, ha utilizzato la mano pesante verso coloro che sono in attesa di giudizio. Il procuratore federale in totale ha chiesto 81 punti di penalizzazione, 540 mila euro di ammende complessive e due richieste di esclusione dalla Coppa Italia della prossima stagione (Monza e Novara) per i club coinvolti per responsabilità oggettiva. La squadra più colpita è stata l’Albinoleffe per la quale il procuratore ha chiesto 27 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato, una vera e propria stangata per il club bergamasco che oltre alla retrocessione in Lega Pro si troverebbe a far fronte ad una penalizzazione irrecuperabile, segue il Piacenza con 19, l’Ancona con 10, Novara, Reggina e Monza 6. Richiesta di 2 punti di penalizzazione anche per il Pescara neo promosso in Serie A.  Questo l’elenco completo delle richieste del procuratore federale per le società:

    • Albinoleffe 27 punti penalizzazione nel prossimo campionato e 90 mila euro ammenda;
    • Ancona 10 punti;
    • Avesa 1 punto e 200 euro ammenda;
    • Pescara 2 punti;
    • Empoli 1 punto;
    • Monza 6 punti ed esclusione dalla Coppa Italia;
    • Novara 6 punti, 50 mila euro ed esclusione dalla Coppa Italia;
    • Padova 2 punti;
    • Piacenza 19 punti e 70 mila euro ammenda;
    • Ravenna 1 punto;
    • Reggina 6 punti;
    • Sampdoria 50 mila euro ammenda;
    • Siena 50 mila euro ammenda;
    • Spezia 30 mila euro ammenda.
    Per quanto riguarda i tesserati, 4 le richieste di radiazione, si tratta di Mario Cassano, Nicola Santoni, Luigi Sartor e Alessandro Zamperini. Nel dettaglio le condanne richieste verso calciatori e tesserati sono le seguenti:

    Andrea Alberti 3 anni e 6 mesi di squalifica; Mirko Bellodi 3 anni; Davide Caremi 3 anni e 6 mesi; Mario Cassano 5 anni con proposta di radiazione; Edoardo Catinali 3 anni e 9 mesi; Roberto Colacone 4 anni; Luigi Consonni 1 anno; Alberto Comazzi 4 anni; Achille Coser 3 anni; Federico Cossato 3 anni e 6 mesi; Filippo Cristante 3 anni; Franco De Falco 4 anni e 6 mesi; Nicola Ferrari 3 anni; Riccardo Fissore 3 anni e 9 mesi; Luca Fiuzzi 4 anni; Alberto Maria Fontana 3 anni e 6 mesi; Ruben Garlini 3 anni; Andrea Iaconi 4 anni e 6 mesi; Vincenzo Iacopino 3 anni e 6 mesi; Vincenzo Italiano 3 anni; Thomas Hervé Job 4 anni e 6 mesi; Giuseppe Magalini 4 anni; Salvatore Mastronunzio 4 anni e 6 mesi; Maurizio Nassi 4 anni; Gianluca Nicco 3 anni; Marco Paoloni 6 mesi; Gianfranco Rickler 3 anni e 6 mesi; Gianni Rosati 4 anni; Nicola Santoni 5 anni con proposta di radiazione; Vincenzo Santoruvo 3 anni; Maurizio Sarri 1 anno; Luigi Sartor 5 anni con proposta di radiazione; Alessandro Sbaffo 3 anni e 3 mesi; Mattia Serafini 3 anni e 6 mesi; Rijat Shala 3 anni e 6 mesi; Mirko Stefani 4 anni; Daniele Vantaggiato 3 anni; Nicola Ventola 3 anni e 6 mesi; Alessandro Zamperini 5 anni con proposta di radiazione.

    Stefano Palazzi © Marco Luzzani/Getty Images

    Analizziamo ora la posizione paradossale della Sampdoria e dello Spezia, coinvolti per responsabilità oggettiva «surreale» come l’ha definita il legale dei doriani l’avvocato Giulia Bongiorno, solo perchè ai due club viene contestato il tesseramento di due giocatori imputati anche se all’epoca dei fatti sia blucerchiati che bianconeri non potevano essere a conoscenza dei procedimenti giudiziari oggi a loro carico: si tratta di Cristian Bertani e di Filippo Carobbio, i cui fatti contestati risalgono alla loro militanza nel Novara e nel Siena. Il primo ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande dei giudici in attesa che i suoi legali verifichino la veridicità delle accuse e provare la sua estraneità mentre il secondo è il grande accusatore dell’allenatore della Juventus Antonio Conte. Ecco spiegato il precedente pericoloso di cui parlavamo prima, se la Commissione Disciplinare dovesse decidere di accogliere le richieste del procuratore federale nei confronti di Samp e Spezia allora il club campione d’Italia, sempre secondo la responsabilità oggettiva, potrebbe ritrovarsi nella loro stessa posizione da qui a breve quando Palazzi procederà con i deferimenti sul secondo filone del calcioscommesse dal momento che sia il tecnico salentino sia Leonardo Bonucci risultano indagati dalla Procura di Cremona per omessa denuncia per presunte combine quando militavano rispettivamente nel Siena e nel Bari (al difensore ancora non è stata notificato l’avviso di garanzia) ai quali va aggiunto anche Simone Pepe, il quale non denunciò la proposta di combine partita da Andrea Masiello per un Udinese – Bari del 2010, che però non risulta essere iscritto sul registro degli indagati.

    Anche se per la Sampdoria e lo Spezia Palazzi ha chiesto solo delle ammende e non punti di penalità, risulta comunque difficile da comprendere come un club possa essere punito solo per avere avuto la sfortuna di tesserare un calciatore che in passato, e non militante nelle proprie fila, si è macchiato d’illecito sportivo, essendo completamente all’oscuro delle vicissitudini che può avere un determinato calciatore. Precedente questo quindi che può seriamente rivoltarsi contro la Juventus dal momento che probabilmente Palazzi adotterà lo stesso metro di giudizio utilizzato per i due club liguri.

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  • Calcioscommesse inizia il processo sportivo, Atalanta e Doni patteggiano

    Calcioscommesse inizia il processo sportivo, Atalanta e Doni patteggiano

    Era prevista per questa stamattina, presso l’ex Ostello della Gioventù al Foro Italico di Roma, l’apertura del processo sportivo inerente al primo filone del Calcioscommesse per il quale il procuratore federale Stefano Palazzi aveva deferito alla Disciplinare 61 tesserati e 22 società, fra queste 3 di Serie A (Atalanta, Novara e Siena) e 10 di Serie B, per 33 gare sospette e finite sotto inchiesta. La Commissione disciplinare, presieduta dal presidente Sergio Artico, da Claudio Franchini, Riccardo Andriani, Valentino Fedeli e Andrea Morsillo, era chiamata a valutare le richieste di stralcio dei calciatori in carcere e di patteggiamento. Accettate come parti terze interessate Cesena, Nocerina, Trapani e Vicenza, esclusi il Barletta perché non potrebbe ricevere vantaggi dall’esito del procedimento, Codacons e Federsupporter.

    La notizia principale è il patteggiamento richiesto dall’Atalanta (che ha trovato l’opposizione del Cesena) e da Cristiano Doni, quest’ultimo rinuncerà al ricorso presentato al Tnas, e accettato da Palazzi: la squadra orobica, dopo l’handicap del -6 della stagione appena conclusa, ha chiesto 2 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato mentre per l’ex fantasista la richiesta è di 2 anni di squalifica (a fronte dei 3 anni e mezzo chiesti dal procuratore federale). In totale le richieste di patteggiamento accettate sono 20 ora tutte al vaglio della Commissione Disciplinare. Nel dettaglio si tratta di:

    • Atalanta: 2 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di Serie A e 25 mila euro di multa;
    • Ascoli: 1 punto di penalizzazione e 20 mila euro di ammenda;
    • Grosseto: 6 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di Serie B e 40 mila euro di multa;
    • Livorno: 15 mila euro di multa;
    • Modena: 2 punti di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di Serie B;
    • Cremonese: 1 punto di penalizzazione da scontare nel prossimo campionato di Lega Pro Prima Divisione e 30 mila euro di multa;
    • Frosinone: 1 punto di penalizzazione
    • Cristiano Doni: 2 anni di squalifica;
    • Carlo Gervasoni: 1 anno e 8 mesi di squalifica;
    • Filippo Carobbio: 1 anno e 8 mesi di squalifica;
    • Kewullay Conteh: 1 anno e 8 mesi di squalifica;
    • Alessandro Pederzoli: 1 anno e 4 mesi di squalifica;
    • Mirco Poloni: 1 anno di squalifica;
    • Francesco Ruopolo: 1 anno e 4 mesi di squalifica;
    • Antonio Narciso: 1 anno e 3 mesi di squalifica;
    • Dario Passoni: 1 anno e 2 mesi di squalifica;
    • Juri Tamburini: 10 mesi di squalifica;
    • Andrea De Falco: 6 mesi di squalifica;
    • Alfonso De Lucia: 5 mesi di squalifica;
    • Vittorio Micolucci: 4 mesi di squalifica;
    • Marco Cellini: 4 mesi di squalifica;
    • Nicola Mora: 4 mesi di squalifica;
    • Gianfranco Parlato: 2 mesi di squalifica
    Stefano Palazzi © Valerio Pennicino/Getty Images

    Empoli e Vicenza, attraverso i propri legali, hanno contestato i 6 punti di patteggiamento richiesti dal Grosseto considerando questa come una pena troppo lieve. Il giudice per le indagini preliminari Salvini ha accettato le richieste di scarcerazione per Acerbis e Turati disponendo per loro l’obbligo di firma mentre restano in carcere sia Stefano Mauri e Omar Milanetto.

    Questo l’elenco dei tesserati coinvolti nel calcioscommesse deferiti dal procuratore federale Palazzi alla Disciplinare:

    Paolo Domenico Acerbis, Andrea Alberti, Mirko Bellodi, Cristian Bertani, Davide Caremi, Filippo Carobbio, Mario Cassano, Edoardo Catinali, Marco Cellini, Roberto Colacone, Alberto Comazzi, Luigi Consonni, Kewullay Conteh, Achille Coser, Federico Cossato, Filippo Cristante, Andrea De Falco, Franco De Falco, Alfonso De Lucia, Cristiano Doni, Nicola Ferrari, Riccardo Fissore, Luca Fiuzzi, Alberto Maria Fontana, Ruben Garlini, Carlo Gervasoni, Andrea Iaconi, Vincenzo Iacopino, Vincenzo Italiano, Thomas Hervé Job, Inacio José Joelson, Tomas Locatelli, Giuseppe Magalini, Salvatore Mastronunzio, Vittorio Micolucci, Nicola Mora, Antonio Narciso, Maurizio Nassi, Gianluca Nicco, Marco Paoloni, Gianfranco Parlato, Dario Passoni, Alex Pederzoli, Alessandro Pellicori, Mirco Poloni, Cesare Gianfranco Rickler, Gianni Rosati, Francesco Ruopolo, Nicola Santoni, Vincenzo Santoruvo, Maurizio Sarri, Luigi Sartor, Alessandro Sbaffo, Mattia Serafini, Rijat Shala, Mirko Stefani, Juri Tamburini, Marco Turati, Daniele Vantaggiato, Nicola Ventola, Alessandro Zamperini.

    Questo invece l’elenco delle società:

    Albinoleffe, Ancona, Ascoli, Atalanta, Avesa, Cremonese, Pescara, Empoli, Frosinone, Grosseto, Livorno, Modena, Monza, Novara, Padova, Piacenza, Ravenna, Reggina, Rimini, Sampdoria, Siena, Spezia.

  • Deferimenti, trema mezza Serie B. Tante penalizzazioni in vista

    Deferimenti, trema mezza Serie B. Tante penalizzazioni in vista

    L’elenco dei deferimenti comunicati oggi dalla Procura Federale ha coinvolto, nella gran parte dei casi, società e tesserati di Serie B. Mezzo campionato in subbuglio ma è errato fare di tutta l’erba un fascio perché non tutte le società sono coinvolte allo stesso modo. Importantissima è in ogni caso la tempistica. Come al solito ci sarà una lotta per terminare il tutto prima del giorno in cui si stileranno i calendari. A quanto pare comunque il processo di primo grado scatterà lunedì 21 maggio, ben prima dei play off previsti dal 30 maggio al 9 giugno.

    Risultati, quelli acquisiti sul campo, che causa il principio di afflittività potrebbero essere stravolti dalla giustizia sportiva.
    Il livello di responsabilità dei club è di tre tipi: oggettiva, presunta e diretta, quest’ultima nei casi in cui vengono coinvolti i dirigenti mentre le altre due rispettivamente nei casi in cui siano coinvolti tesserati della società o persone estranee che commettono illeciti sportivi comunque a favore di un club. Le società rischiano, nei casi meno gravi, la penalizzazione di uno o più punti in classifica che se inefficace nella stagione 2011/2012 può essere applicata nell’annata successiva mentre nei casi più gravi la retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza e la conseguente retrocessione nella categoria inferiore.

    Questo l’elenco delle formazioni di Serie B coinvolte: AlbinoLeffe, Ascoli, Pescara, Empoli, Grosseto, Livorno, Modena, Padova, Reggina, Sampdoria. Da aggiungere a queste lo Spezia neo promosso. Ma bisogna chiare alcuni aspetti. Lo stesso Spezia, insieme alla Sampdoria, non dovrebbero rischiare nulla, considerando che sono state deferite soltanto perché Bertani e Carobbio, loro attuali tesserati, sono implicati in vicende vecchie, quando cioè militavano in altri club. Più serie le posizioni di Albinoleffe, Modena e Grosseto, chiamate in causa numerose volte. Se i lombardi sono già retrocessi e dunque sconteranno la loro penalizzazione in Lega Pro, i toscani rischiano tanto. Il Pescara è accusato di responsabilità oggettiva e dunque rischierebbe, eventualmente, un’ammenda o una penalizzazione. Responsabilità diretta invece per la Reggina. Non c’è nei deferimenti il Bari, ma solo perché il procuratore Palazzi aspetta alcuni documenti dal Procuratore capo Laudati.

    Francesco Ruopolo © Maurizio Lagana/Getty Images

    Non solo club ma anche tesserati. Gli stessi, a seconda della gravità dei fatti commessi, rischiano squalifiche a tempo o, nei casi peggiori, la radiazione. Ecco i nomi di coloro che attualmente si trovano in Serie B: Paolo Domenico Acerbis (portiere Vicenza), Cristian Bertani (attaccante Sampdoria), Marco Cellini (attaccante Modena), Luigi Consonni (centrocampista Grosseto), Andrea De Falco (centrocampista Bari), Alfonso De Lucia (portiere Livorno), Nicola Ferrari (attaccante Verona), Ruben Garlini (assistente allenatore AlbinoLeffe), Andrea Iaconi (direttore sportivo Brescia), Vincenzo Italiano (centrocampista Padova), Thomas Hervé Job (centrocampista Cittadella), Salvatore Mastronunzio (attaccante Gubbio), Antonio Narciso (portiere Grosseto), Alex Pederzoli (centrocampista Ascoli), Mirco Poloni (vice allenatore AlbinoLeffe), Francesco Ruopolo (attaccante Padova), Alessandro Sbaffo (centrocampista Ascoli), Marco Turati (difensore Modena).

    Tanti i tesserati che tremano dunque, anche alla luce del rischi di dover interrompere la carriera nel caso di età avanzato o di radiazione. Tutto sta adesso alla tempistica: in molti si auspicano tempi brevi per evitare un’altra, l’ennesima, estate calda anche da questo punto di vista.