Tag: stefano palazzi

  • Sentenza Tnas Conte, Sportitalia aiuta la Juventus

    Sentenza Tnas Conte, Sportitalia aiuta la Juventus

    Come sappiamo ormai da giorni, entro il 7 ottobre il Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo (Tnas) deciderà sulla squalifica di 10 mesi comminata in primo e secondo grado della giustizia sportiva al tecnico bianconero Antonio Conte in merito alla presunto combine di Albinoleffe – Siena.

    Autorevoli testate nazionali continuano a puntare sulla riduzione della squalifica del tecnico leccese prevedendo il rientro in panchina di Conte a dicembre, considerando lo sconto che i giudici del CONI applicheranno alla squalifica riducendola da 10 a 4 mesi.

    Ma noi continuiamo a non prendere in considerazione tali ipotesi seguendo la linea dei legali bianconeri che puntano decisamente all’assoluzione. Infatti la Juventus ha chiesto ufficialmente all’emittente televisiva Sportitalia l’intervista telefonica realizzata con Salvatore Mastronunzio, elemento cardine e centrale di tutta la vicenda sul calcioscommesse, in cui l’ex giocatore del Siena ha smentito categoricamente la ricostruzione fornita da Filippo Carobbio che aveva riferito l’esclusione dell’attaccante a seguito del rifiuto di combinare Albinoleffe – Siena, la partita per la quale Conte è stato squalificato.

    Ecco le parole della “Vipera” Mastronunzio: Mi sono infortunato a tre giornate dalla fine, quindi dopo la vittoria del campionato contro il Torino; la settimana successiva, il venerdì mi pare, mi sono infortunato. Quindi non è che sono stato messo da parte volontariamente o fuori rosa da qualcuno. Io mi sono semplicemente infortunato. Lo hanno scritto anche sul sito del Siena che ero infortunato. Non capisco tutte queste cose. Poi, soprattutto, il discorso che ha fatto prima sull’Ascoli, io da ex giocatore dell’Ancona, dove ho fatto tre anni stupendi, dove ero un idolo, avrei chiesto di dare la partita all’Ascoli. Mi sembrano tutte delle cose fuori luogo. Il mio rapporto con Conte posso dire che è stato buono, tranquillo. Normale che era l’allenatore del Siena, dove c’erano tanti giocatori importanti; lui faceva delle scelte e chi chiamava in campo cercava di dare il meglio per la squadra e per l’obiettivo che ci eravamo prefissati all’inizio del campionato. Mi ricordo bene perché avevamo vinto il campionato col Torino alla quart’ultima di campionato. Poi era un periodo in cui giocavo poco e le ultime partite mi sarebbero servite per fare anche qualche altro gol e rimettermi in mostra dopo un periodo in cui avevo giocato poco, nel girone di ritorno. Poi dalla partita di Ascoli in poi, io il giorno prima mi sono fatto male, mi sono procurato uno stiramento e ho dovuto saltare le restanti partite.

    Antonio Conte © Filippo Alfero,Filippo Alfero/AFP/GettyImages

    Sembra paradossale che si sia arrivati a questo punto della vicenda e gli organi di giustizia sportiva federale siano andati avanti in questi mesi seguendo una linea assurda di colpevolezza piena che appare, a tutt’oggi, alquanto discutibile. Abbiamo usato aggettivi pesantissimi per commentare questa vicenda in passato e continuiamo a considerare veramente imbarazzante ed inspiegabile che non venga presa assoluta in considerazione una dichiarazione simile che ribalta totalmente tutto il processo. L’avvocato Giulia Bongiorno, attenta penalista, sa benissimo come una simile testimonianza sia importantissima per incutere ai giudici del CONI quel dubbio legittimo che incredibilmente Stefano Palazzi ed i giudici della Federazione non hanno mai avuto sulla colpevolezza di Antonio Conte in primo e secondo grado.

  • Sentenza Conte Tnas, c’e’ fiducia nell’assoluzione

    Sentenza Conte Tnas, c’e’ fiducia nell’assoluzione

    Domani la Juventus si troverà ad affrontare due sfide decisive per il prosieguo sereno e positivo dell’intera stagione. Infatti il club bianconero sarà impegnato su due fronti, diversi fra loro, ma estremamente collegati dal punto di vista psicologico che potrebbero, qualora si concludessero nel migliore dei modi, dare immensa gioia a tutto il popolo bianconero.

    In serata ci sarà l’esordio allo Juventus Stadium in Champions League contro gli ucraini dello Shakhtar Donetsk , una partita decisiva per proseguire il cammino in Champions dopo l’ottimo pareggio conseguito in casa del Chelsea, ma prima succederà qualcosa d’importante per il tecnico della Vecchia Signora Antonio Conte.

    Nel pomeriggio infatti ci sarà la tanto attesa sentenza del Tnas (Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo) che dovrà decidere, nel suo terzo grado di giudizio, la colpevolezza o l’assoluzione di Antonio Conte in merito alla presunto combine del match Albinoleffe – Siena che ha costretto il tecnico leccese a subire una squalifica di 10 mesi in primo grado e confermata anche dalla Corte Federale d’Appello in una sentenza, quella di secondo grado, a dir poco agghiacciante dal punti di vista giuridico.

    Antonio Conte ©Claudio Villa/Getty Images

    L’atmosfera nell’entourage di Antonio Conte sembra abbastanza serena, i legali del tecnico bianconeri sono estremamente fiduciosi nell’esito positivo della decisione dei giudici del CONI e puntano addirittura ad una clamorosa assoluzione. Ricordiamo per prima cosa che il giudizio davanti al Tnas è sostanzialmente un arbitrato ed i giudici del CONI saranno chiamati a rivalutare in toto tutta la posizione di Antonio Conte a prescindere dal valutare situazioni di illegittimità o errori di diritto e potranno essere inseriti dei testimoni dando così, quella garanzia costituzionale di difesa all’imputato, che in primo e secondo grado è sostanzialmente mancata considerato che la giustizia sportiva italiana permette in primo e secondo grado alla stessa parte (la federazione) di essere organo inquirente, con il procuratore Palazzi ed organo giudicante in un medesimo giudizio.

     

  • Squalifica Antonio Conte, riduzione o assoluzione dal Tnas?

    Squalifica Antonio Conte, riduzione o assoluzione dal Tnas?

    Domani per l’allenatore della Juventus Antonio Conte ci sarà l’udienza davanti al Tribunale Nazionale dell’Arbitrato dello Sport (TNAS), terzo grado della giustizia sportiva in cui a decidere saranno chiamati i giudici del CONI.

    Molto importante è il fatto che a decidere saranno delle persone che non hanno nulla a che vedere con la Federcalcio considerato che, ed è la grande anomalia del sistema giustizia sportiva, nei primi due gradi di giudizio la Federazione Italiana era sia organo inquirente che giudicante.

    La prima fase del terzo grado davanti agli arbitri del Coni sarà dedicata alla Conciliazione, prevista dal codice ma inutile considerato che Antonio Conte punta deciso al proscioglimento e non vorrà cadere di nuovo nell’errore di chiedere un patteggiamento. Diciamo che la Corte Federale ha già fatto del suo per agevolare la difesa del tecnico bianconero, i giudici di secondo grado hanno, nella sentenza di condanna in appello, tolto un capo d’imputazione al mister leccese (presunta combine di Novara – Siena), ma hanno ritenuto il suo coinvolgimento in Albinoleffe – Siena ben più serio del previsto individuando una motivazione al limite della realtà non solo giuridica ma umana e lasciandosi andare anche a dei commenti mediatici da parte di uno dei suoi componenti (il giudice Piero Sandulli) a dir poco imbarazzanti e poco edificanti per tutta la categoria giudicante italiana.

    Antonio Conte ©ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    È opinione di chi vi scrive che l’allenatore bianconero non otterrà l’assoluzione piena dalle condanne ricevute in primo e secondo grado, ma vi sono speranze per una concreta riduzione della squalifica di dieci mesi. Infatti le motivazioni rassegnate dalla Corte Federale per la sentenza di condanna in appello lasciano spazi ad ampi margini di criticità giuridica ma anche fattuale. Il principio di terzietà, quello del giusto processo e le garanzie processuali tolte alla difesa e sancite costituzionalmente non rispettate nei primi due gradi di giudizio e motivate dalla Corte Federale con argomentazioni che non trovano riscontro assolutamente nel Codice di Giustizia Sportiva, rendono la riduzione della pena quasi matematica anche se una completa assoluzione renderebbe assoluta giustizia ma farebbe cadere nel baratro tutto l’impianto accusatorio messo in atto in questi mesi facendo fare una figura non certo entusiasmante alla FIGC ed al suo procuratore federale Stefano Palazzi.

     

  • Antonio Conte ricorre al Tnas, Mastronunzio è la chiave

    Antonio Conte ricorre al Tnas, Mastronunzio è la chiave

    Oggi la Juventus ed Antonio Conte presenteranno il ricorso al Tnas (Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo), per la condanna di 10 mesi inflitta al tecnico bianconero in merito alle già note vicende legate al calcioscommesse ed in particolare alla partita Albinoleffe – Siena.

    I legali della Juventus e quelli personali di Antonio Conte sono molto fiduciosi nel ricorso al terzo grado di giustizia sportiva e si punta ad un proscioglimento del tecnico leccese che avrebbe del clamoroso e che non è affatto una chimera e vi spieghiamo il perché.

    Le motivazioni fornite in tempo di record dalla Corte d’Appello Federale, (situazione anomala e causata sicuramente dalle dichiarazioni moto inopportune dal punto di vista deontologico di uno dei giudici della Corte d’Appello Federale, Piero Sandulli) lasciano delle speranze concrete al tecnico bianconero. Aver considerato Antonio Conte come un “accentratore” nel suo lavoro e basandosi su questa sua posizione per condannarlo per il fatto che “non poteva non sapere” sulla combine di Albinoleffe – Siena, denota come i Giudici d’Appello si siano veramente arrampicati sugli specchi per confermare e giustificare il lavoro di Stefano Palazzi che ha dato enorme credibilità al pentito Filippo Carobbio, credibilità comunque intaccata già per il fatto che lo posizione di Conte sulla partita Novara – Sienaè stata completamente stralciata.

    Antonio Conte ©ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Un secondo punto molto importante a favore della difesa juventina è la situazione riguardante Mastronunzio, il giocatore che, secondo i giudici della Corte Federale D’Appello, sarebbe stato escluso volutamente da Conte nella partita Albinoleffe – Siena perché non concorde sulla combine in quanto molto legato all’Ascoli (squadra con cui l’Albinoleffe era in lotta per non retrocedere). In questa particolare situazione la realtà ci dice che in quel periodo Mastronunzio era infortunato e lo stesso attaccante è una bandiera dell’Ancona, squadra che sicuramente non è in buon rapporti con l’Ascoli per usare un eufemismo grande quanto una casa.

    Nel ricorso i legali di Antonio Conte chiederanno anche la sospensiva della squalifica per consentire la presenza del tecnico campione d’Italia già domenica pomeriggio contro l’Udinese ma quest’ultima situazione, considerati i tempi di decisione dei giudici del Coni, risulta essere difficilmente praticabile.

  • Pepe e Bonucci presenti. Ecco perchè Palazzi crede a Masiello

    Pepe e Bonucci presenti. Ecco perchè Palazzi crede a Masiello

    Seconda giornata all’ostello della Gioventù del Foro Italico in Roma, luogo in cui si decidono i destini sportivi di numerosi calciatori e società in merito alle vicende del calcioscommesse emerse dalle indagini della Procura di Bari.

    Dopo lo show messo in atto ieri dai legali di Antonio Conte con una Giulia Bongiorno agguerritissima e desiderosa di smontare pezzo dopo pezzo il puzzle accusatorio messo in arte dal procuratore federale Stefano Palazzi e sostanzialmente basato sulle dichiarazioni del pentito Filippo Carobbio, oggi è il turno di Simone Pepe e Leonardo Bonucci che dovranno cercare di confermare la sentenza di assoluzione ottenuta in primo grado dalla Commissione Disciplinare.

    Stefano Palazzi intende far affermare l’attendibilità di Andrea Masiello, altro pentito di lusso, attendibilità che la Commissione Disciplinare in primo grado non ha assolutamente ravvisato ribaltando completamente con delle clamorose assoluzioni, le richieste di condanna di Palazzi. Come Giulia Bongiorno ieri, oggi è il turno di Gian Pietro Bianchi, legale di Bonucci, a cui viene affidato il compito di minare la credibilità di Andrea Masiello.

    Il procuratore Federale Stefano Palazzi ©ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Queste sono le sue parole dopo l’arringa difensiva: “Andrea Masiello si contraddice più volte e non dice la verità, come rilevato dalla Commissione Disciplinare. Leonardo Bonucci è una persona credibile e non è mai stato ascoltato perché indagato, ma solo come persona informata sui fatti. La combine di Udinese-Bari, per Masiello, spunta solo il 4 aprile, quando ammette di aver parlato con Bonucci sul campo di allenamento prima della partenza del compagno per il ritiro con la Nazionale, salvo poi modificare ancora la propria versione, precisando di aver parlato con Bonucci a Udine, sul pullman. Come può la Procura ritenere coerente e credibile Masiello?”

    Come per la situazione di Conte che fa parte del filone della Procura di Cremona anche per quella di Pepe e Bonucci che invece fa parte del filone della Procura di Bari, i verdetti saranno attesi a giorni infatti, Il presidente della Corte di giustizia federale, Gerardo Mastrandrea, ha annunciato che la Corte si riunirà in camera di consiglio già dal primo pomeriggio di oggi.

  • Calcioscommesse, Antonio Conte punta al proscioglimento

    Calcioscommesse, Antonio Conte punta al proscioglimento

    Inizia oggi il processo d’appello del secondo processo sul calcioscommesse che vede come protagonista ed imputato d’eccezione, l’allenatore della Juventus Antonio Conte. Chiamati a difendersi anche il vice di Antonio Conte, Angelo Alessio nonché i giocatori della Juventus, Simone Pepe e Leonardo Bonucci, quest’ultimi assolti in primo grado dalla Commissione Disciplinare ma richiamati in causa dall’Appello presentato da Stefano Palazzi.

    Sarà un appello velocissimo, il tutto si dovrà concludere necessariamente prima dell’inizio del Campionato e le difese avranno oggi, cinque o al massimo dieci minuti di tempo per tentare di ammorbidire le sentenze di primo grado.

    Ovviamente la difesa più attesa sarà quella di Antonio Conte che più che difendersi vuole assolutamente giocare in attacco puntando addirittura al proscioglimento. L’allenatore della Juventusè fermamente deciso ad andare fino in fondo dopo la rottura con gli avvocati juventini che hanno puntato sin da subito ad un patteggiamento.

    Antonio Conte ©Claudio Villa/Getty Images

    L’allenatore bianconero non vuole pagare per colpe, secondo lui, non sue e non vuole, ovviamente pagare in quanto sopratutto allenatore della Juventus. Gli avvocati della Vecchia Signora hanno attuato sino ad ora la stessa strategia usata durante lo scandalo Calciopoli che ha finito poi per essere una tattica suicida considerate le intercettazioni uscite anni dopo.  Adesso l’avvocato di punta per Antonio Conte sarà Giulia Bongiorno, esperta di diritto penale che tenterà di trovare la via giusta per ottenere l’assoluzione dell’allenatore leccese puntando in primis sulle numerose contraddizioni del pentito Filippo Carobbio nelle sue dichiarazioni. Anche l’accusa non starà certo a guardare, il procuratore federale Stefano Palazzi è fermamente deciso a dare un senso alle sue attività avendo in proprio possesso, dei nuovi elementi a sostegno delle tesi dell’accusa.

    Oggi quindi spazio alle difese con Antonio Conte in aula, mentre le sentenze d’appello dovrebbero arrivare tra due giorni in tempo per l’inizio del Campionato di serie A che avverrà sabato 25 agosto.

  • Palazzi crede a Masiello, impugnate le sentenze della Disciplinare

    Palazzi crede a Masiello, impugnate le sentenze della Disciplinare

    Ci avevano creduto. Il procuratore federale Stefano Palazzi ha aspettato gli ultimi cinque minuti utili per impugnare le sentenze della Corte Disciplinare presieduta da Sergio Artico costringendo così gli avvocati di Ferdinando Coppola, Roberto Vitiello, Leonardo Bonucci, Simone Pepe, Nicola Belmonte, Salvatore Masiello, Daniele Portanova, Marco Di Vaio, Giuseppe Vives ad un ferragosto di lavoro. Il procuratore a differenza da quanto sostenuto dalla Disciplinare ritiene attendibile le confessioni (spontanee e non) di Andrea Masiello sullo scandalo calcioscommesse e di conseguenza alle prove di combine delle partite AlbinoLeffe-Siena (del filone di Cremona), Udinese-Bari, Bologna-Bari e Bari-Lecce (del filone di Bari). L’appuntamento per tutti è all’ex Ostello della Gioventù dove lunedì inizierà il processo d’appello dinanzi alla Corte di Giustizia federale presieduta da Gerardo Mastrandrea.

    Stefano Palazzi riapre il processo calcioscommesse
    Bonucci e Pepe ancora nell’occhio del ciclone Non c’è nemmeno il tempo di festeggiare la vittoria della Supercoppa Italiana che per Leonardo Bonucci e Simone Pepe torna l’incubo della squalifica. Come detto in precedenza Stefano Palazzi crede fedelmente alle dichiarazioni di Andrea Masiello rimettendo al vaglio la partita Udinese-Bari e chiedendo quindi la squalifica dei tesserati. Cadono a questo punto le indiscrezioni sulla tesi difensiva dell’avvocato Giulia Buongiorno per la difesa di Antonio Conte. Nella giornata di ieri infatti, sui social network e forum bianconeri si era sparsa la voce della volontà di utilizzare i proscioglimenti di Pepe e Bonucci per evidenziare la disparità di trattamento con mister Conte. I 10 mesi di squalifica secondo il collegio difensivo (ma anche per molti opinionisti) sono eccessivi rispetto al capo d’imputazione a carico dell’allenatore bianconero che ricordiamo è solo per omessa denuncia e non per illecito sportivo.

    Dall’attendibilità di Andrea Masiello passerà anche il futuro di Marco Di Vaio e Daniele Portanova tirati in ballo per la presunta combine durante la partita Bologna-Bari. Palazzi poi, chiede di rivalutare, anche il coinvolgimento di Vives ritenuto determinante nella combine nel derby Bari-Lecce e di conseguenza la società salentina rischia un ulteriore coinvolgimento per responsabilità oggettiva

  • Ufficiale: 10 mesi per Antonio Conte. Assolti Pepe e Bonucci

    Ufficiale: 10 mesi per Antonio Conte. Assolti Pepe e Bonucci

    Le indiscrezioni della vigilia riportate da tutti i quotidiani nazionali sono state ampiamente confermate dalla Commissione Disciplinare della Federcalcio che ha inflitto all’allenatore della Juventus Antonio Conte, 10 mesi di squalifica. Confermate anche le assoluzioni per Leonardo Bonucci e Simone Pepe.

    Viene data una parziale giustificazione al lavoro delle Procure di Cremona e Bari in questi ultimi mesi mentre ad uscire sconfitto, considerate le richieste di condanna, è il Procuratore Federale Stefano Palazzi.

    Riconosciuta quindi l’attendibilità del pentito Filippo Carobbio e squalifica per l’allenatore bianconero che già dalla finale della supercoppa italiana, in programma domani a Pechino, dovrà accomodarsi in tribuna. Squalifica anche per il vice di Antonio Conte, Angelo Alessio (8 mesi) e per il collaboratore tecnico Cristian Stellini, che ha già lasciato il club dopo il patteggiamento di due anni e mezzo. Ad uscire vincitori sono i due giocatori juventini Simone Pepe e soprattutto Leonardo Bonucci,l’ex giocatore del Bari era stato anche sul punto di lasciare il ritiro della nazionale prima degli Europei di giugno colpito in pieno dall’attacco mediatico che ha colpito la Juventusin questi mesi.

    Antonio Conte ©Paolo Bruno/Getty Images

    La stessa società bianconera, in un comunicato ufficiale, si è espressa in maniera favorevole sul giudizio di assoluzione per Pepe e Bonucci ed ha ribadito, nonostante le voci dei giorni scorsi, la totale vicinanza ad Antonio Conte scongiurando un suo possibile allontanamento in futuro.

    Per quanto riguarda le altre sentenze, assoluzione per l’Udinese e Salvatore Masiello, Daniele Padelli, Giuseppe Vives e Nicola Belmonte (limitatamente ai fatti di Udinese – Bari, squalifica di 6 mesi invece in relazione alla gara Cesena – Bari), assolto anche Marco Di vaio ed il Bologna che non subirà nessun punto di penalizzazione nel prossimo campionato. Condannate invece Lecce e Grosseto, retrocesse in Lega Pro mentre vengono attribuiti due punti di penalizzazione al Novara.

    Ricordiamo che l’appello sarà lunedì 20 agosto, le difese avranno tempo cinque giorni (due per le memorie, due per le repliche, uno per le controdeduzioni) per prepararsi. Poi il 17 la Corte di giustizia federale a sezioni unite (presidente Gerardo Mastrandrea) esaminerà le carte e da lunedì 20 si tornerà in aula per gli appelli con le sentenze che dovrebbero arrivare il 23 agosto.

  • Conte ritira patteggiamento, Palazzi chiede 1 anno e 3 mesi di squalifica

    Conte ritira patteggiamento, Palazzi chiede 1 anno e 3 mesi di squalifica

    E’ guerra aperta ormai tra gli organi federali e l’accoppiata Juventus-Antonio Conte. Dopo che ieri pomeriggio la Commissione Disciplinare della Figc chiamata a giudicare i deferiti del secondo filone dell’inchiesta sul calcioscommesse ha respinto la richiesta di patteggiamento avanzata dal procuratore federale Stefano Palazzi, il quale ha accolto la richiesta dei legali difensori del tecnico bianconero, oggi, nel secondo giorno del processo sportivo presso l’ex ostello della Gioventù del Foro Italico, c’era molta attesa per conoscere la nuova linea difensiva di Conte. Il tecnico campione d’Italia ha ritirato il patteggiamento e Palazzi ha avanzato le sue richieste di pena iniziali: 1 anno e 3 mesi di squalifica per lui e per il suo vice Angelo Alessio, allenatore in seconda anche al Siena all’epoca dei fatti contestati, per le omesse denunce di combine in Novara-Siena e Albinoleffe-Siena.

    Ma andiamo con ordine: ieri la Disciplinare ha ritenuto “non congrua” la richiesta di Palazzi dopo l’accordo di patteggiamento a 3 mesi di squalifica e un’ammenda pecuniaria di 200 mila euro facendo andare su tutte le furie gli avvocati di Conte Luigi Chiappero e Antonio De Rensis e quello della Juventus Michele Briamonte. Va specificato che il patteggiamento è avvenuto secondo l’art. 23, che non prevede l’ammissione di colpa, e non secondo l’art. 24, nel quale invece prevede “la confessione”. In pratica la strategia della Juventus era quella di prendere una scorciatoia legale per evitare il processo al suo tecnico limitando i danni da una possibile e probabile lunga squalifica, innocente o colpevole che fosse stato l’allenatore accusato dal “pentito” Filippo Carobbio di essere a conoscenza delle combine. Così facendo il tecnico, che avrebbe potuto continuare ad allenare la squadra, sarebbe tornato in panchina ai primi di novembre nella sfida contro l’Inter. Va ricordato inoltre come al momento a sostegno dell’innocenza di Conte ci siano 15 testimonianze firmate che scagionano il tecnico, dell’assoluta mancanza di prove se non la parola di Carobbio contro quella di tante altre, dei non deferimenti per i giocatori del Siena presenti alla celeberrima e incriminata riunione tecnica pre-Novara che quindi si sarebbero macchiati della stessa colpa di Conte, l’omessa denuncia, e l’inattendibilità (secondo lo stesso Palazzi ndr) dello stesso Carobbio sulle accuse mosse al presidente del Siena Mezzaroma che invece è stati prosciolto da ogni imputazione.

    Antonio Conte © Claudio Villa/Getty Images

    La Juventus ha richiesto immediatamente la ricusazione dei giudici perchè, secondo il club bianconero, rifiutando l’accordo tra difesa e accusa avrebbero espresso già la loro sentenza, quella di comminare a Conte una pena più severa (7 mesi ndr), (“Respingendo il patteggiamento avete gia deciso. La Corte Costituzionale nel 1992 ha detto con estrema chiarezza che non può giudicare un giudice che ha rigettato la richiesta di pena concordata” ha dichiarato l’avvocato Luigi Chiappero) istanza però dichiarata inammissibile, trincerandosi poi dietro ad un silenzio stampa. Dura la reazione odierna del presidente Andrea Agnelli che ha definito il sistema della giustizia sportiva “dittatoriale”.

    Questa l’arringa finale dell’avvocato De Rensis per convincere i giudici dell’innocenza del suo assistito: “Non abbiamo riscontri. C’è la parola di una persona, non c’è de relato, non c’è passaggio di soldi, non c’e’ una telefonata, non c’e’ niente. Mi rivolgo a voi guardandovi negli occhi: per perdere la dignita’ c’è un modo principe: non essere onesti intellettualmente. Io però sono sicuro che la vostra riconosciuta onestà vi accompagnerà in camera di consiglio, ma poi anche quando ne uscirete con il proscioglimento del signor Antonio Conte“.

    Ora non resta che attendere la sentenza della Commissione Disciplinare che dovrebbe pronunciarsi tra l’8 e il 9 agosto.

  • Juventus, momento di caos. Il caso Conte potrebbe aprire nuovi scenari

    Juventus, momento di caos. Il caso Conte potrebbe aprire nuovi scenari

    Si ricomincia. A Roma infatti è tempo di ritornare davanti alla Commissione disciplinare per i legali di Antonio Conte dopo che ieri la stessa ha respinto, definendolo non congruo, il patteggiamento di 3 mesi con ammenda del trainer juventino fatta in seguito all’accordo con il procuratore federale Stefano Palazzi e successivamente adottando la stessa decisione anche per la richiesta di ricusazione del Collegio. Decisione, quella della Commissione disciplinare, che ha scatenato una ridda di polemiche e a quanto pare anche qualche frizione tra lo stesso Conte e la Juventus.

    I contatti tra i legali dell’allenatore e la società bianconera sono sempre più fitti poiché è chiaro che la squadra bianconera, pur essendo fuori da ogni discorso relativo alle scommesse, è quella che risulta più penalizzata in questo momento e si vuole fare in modo che la squalifica di Conte sia la minore possibile. Si era parlato anche di una sorta di contrasto tra il tecnico e la società, con il primo che vorrebbe usare di più il cuore puntando a dimostrare la propria innocenza ed andando quindi a giudizio e la seconda che invece lavora più di testa richiedendo invece un nuovo patteggiamento.

    Antonio Conte| © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Tra poche ore comunque verrà formulata una nuova proposta che, se respinta, rischia di portare al giudizio. Nel frattempo la Juventus si è blindata dietro un silenzio stampa ma è chiaro che comincia a preoccuparsi e sta vagliando diverse alternative. Se la squalifica di Conte sarà di quattro mesi, come verrà richiesta nel secondo patteggiamento, allora la panchina in questo lasso di tempo sarà affidata all’allenatore della Primavera Baroni. Diversamente invece, qualora Conte andrà in giudizio e semmai dovesse essere squalificato per un anno allora le cose rischiano di cambiare, con la società che potrebbe vagliare altre piste.

    Anche perché la questione sembra stia influenzando anche il mercato bianconero: è di stamani la notizia che Van Persie potrebbe rifiutare la proposta juventina proprio per via della querelle relativa ad Antonio Conte e al calcioscommesse. E ciò potrebbe risultare molto dannoso.