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  • Tim Cup: Mario Gomez lancia la Fiorentina ai quarti

    Tim Cup: Mario Gomez lancia la Fiorentina ai quarti

    Mario Gomez si è sbloccato, nella gara degli ottavi di finale di Tim Cup contro l’Atalanta l’attaccante tedesco della Fiorentina è tornato al gol e grazie alla sua doppietta e ad un rigore, che però è parso dubbio, che si è procurato, i viola sono riusciti ad imporsi per 3-1 su i nerazzurri bergamaschi ed hanno così conquistato l’accesso ai quarti di finale della competizione, nei quali sfideranno la Roma.

    L’Atalanta dal canto suo, andata sotto praticamente subito, recrimina per il calcio di rigore concesso alla Fiorentina al 12°e che in sostanza ha quasi chiuso la gara.

    Veniamo al racconto della sfida del “Franchi”.

    Montella sceglie di non fare ampio turnover, ma anzi manda in campo una squadra con parecchi titolari, inserisce Richards sulla fascia e in avanti si affida al trio Cuadrado-Gomez-Vargas.

    Colantuono stravolge quasi totalmente la squadra che ha vinto a San Siro con il Milan, ben 10/11, l’unico presente è Stendardo.

    Mario Gomez | Foto Twitter
    Mario Gomez | Foto Twitter

    Il match si sblocca praticamente subito, al 6° Mario Gomez controlla  e poi piazza un tiro violento che, anche grazie ad una deviazione, si insacca alle spalle di Avramov. Passano solo poco più di 5 minuti che si arriva all’episodio che regala il raddoppio ai viola e fa infuriare i bergamaschi. Mario Gomez in area viene contrastato da Stendardo che però in scivolata pare prendere il pallone, non è di questo avviso Valeri che, nonostante le vibranti proteste, assegna il calcio di rigore che Cuadrado trasforma. La gara a questo punto si mette totalmente in discesa per i padroni di casa che al 28° trovano la terza rete con Gomez che fa doppietta, facendosi trovare pronto sul perfetto assist di Badelj e battendo da due passi Avramov. La reazione d’orgoglio dell’Atalanta si concretizza con la rete di Bianchi, che al minuto 39° riesce ad accorciare le distanze.

    Nella ripresa non c’è praticamente niente da segnalare se non l’esordio in viola di Alessandro Diamanti e l’espulsione a cinque minuti dal termine di Marcos Alonso. La Fiorentina vince ed il 3 febbraio se la vedrà con la Roma per cercare di conquistare la semifinale.

     

    FIORENTINA – ATALANTA 3-1 (6°, 28° Mario Gomez (F), 12° rig. Cuadrado (F), 40° Bianchi (A))

    Fiorentina (4-3-3): Tatarusanu; Richards, Savic, G. Rodriguez, Alonso; Kurtic, Badelj, Borja Valero (66° Mati Fernandez); Cuadrado (76° Diamanti), Gomez (71° Babacar), Vargas.

    Allenatore: Montella.

    Atalanta (4-4-2): Avramov; Scaloni, Stendardo (46°Biava), Bellini, Dramè; Spinazzola (69° D’Alessandro), Migliaccio, Baselli, A. Gomez; Boakye (61° Rosseti), Bianchi.

    Allenatore: Colantuono.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Boakye (A), Baselli (A), A. Gomez (A), Biava (A), Scaloni (A)

    Espulsi: Alonso (F).

  • Anticipi Serie A: riparte la sfida tra Juve e Roma

    Anticipi Serie A: riparte la sfida tra Juve e Roma

    Dopo la sosta per le nazionali, si ritorna in campo per la 12° giornata di Serie A e nei due classici anticipi del sabato torneranno protagoniste le due prime della classe, ovvero la Juventus e la Roma.

    Ad aprire le danze, di quel ballo a due che va in scena dalla scorsa stagione, saranno i giallorossi che alle 18 andranno a Bergamo a far visita all’Atalanta.

    Rudi Garcia
    Rudi Garcia

    Rudi Garcia che è parso molto carico e convinto, nella conferenza stampa della vigilia, dovrà rinunciare allo squalificato Totti, e agli infortunati, oltre ai lungodegenti Balzaretti e Castan (il brasiliano dovrà subire un intervento neurochirurgico e al quale facciamo i migliori auguri di un pronto ritorno all’attività sportiva), Yanga-Mbiwa e Maicon. Il tecnico francese potrebbe dover dare riposo, almeno dall’inizio, a Gervinho e Keita, rientrati da poco dalle sfide di Coppa d’Africa. Quindi la Roma utilizzerà il consueto 4-3-3 però con qualche interprete diverso.

    Dall’altra sponda del match c’è un Atalanta di un Colantuono che nonostante la forza dell’avversario, nonostante alcuni problemi di formazione per le assenze degli infortunati Estigarribia, Benalouane, Migliaccio e Molina, oltre allo squalificato Cigarini, non vuole certo partire per sconfitto e, come dichiarato in conferenza stampa, proverà a giocarsela con una squadra che dovrà provare ad essere propositiva.

    ATALANTA – ROMA le probabili formazioni

    Atalanta (4-4-1-1): Sportiello; Zappacosta, Biava, Stendardo, Dramé; Raimondi, Baselli, Carmona, Gomez; Moralez; Denis.

    Allenatore: Colantuono.

    Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Manolas, Astori, Holebas; Pjanic, De Rossi, Nainggolan; Iturbe, Destro, Ljajic.

    Allenatore: Garcia.

     

    Massimiliano Allegri
    Massimiliano Allegri

    Alle 20.45 sarà il turno della Juventus, che in trasferta all’Olimpico in casa della Lazio, dovrà cercare di rispondere ad un eventuale successo della Roma o approfittare di un possibile scivolone giallorosso.

    Massimiliano Allegri ha messo in guardia i suoi sulla forza e sulla potenzialità dei biancocelesti, la gara non sarà certo facile sopratutto ripensando che dopo la scorsa sosta si vide una Juventus non certo brillante. Soliti problemi difensivi per il tecnico dei Bianconeri che dovranno rinunciare a Barzagli, Caceres, Marrone, Evra, Ogbonna ed Asamoah. Allegri pare nuovamente orientato a riproporre il 4-3-2-1 con Pereyra e Tevez in supporto di Llorente.

    Il tecnico Stefano Pioli è apparso molto convinto e speranzoso di vedere una Lazio che cercherà la vittoria provando in ogni modo a conquistare i 3 punti. Per quanto riguarda la formazione si tratta di una situazione agrodolce con i recuperi di Basta e Keita che vanno a contrapporsi agli stop di Ciani e Mauri.

    LAZIO – JUVENTUS le probabili formazioni

    Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, De Vrij, Cana, Braafheid; Parolo, Biglia, Lulic; Candreva, Djordjevic, Keita.

    Allenatore: Pioli.

    Juventus (4-3-2-1): Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Padoin; Marchisio, Pirlo, Pogba; Pereyra, Tevez; Llorente.

    Allenatore: Allegri.

     

  • Tevez, due volte, e Morata, la Juve fa tris a Bergamo

    Tevez, due volte, e Morata, la Juve fa tris a Bergamo

    La risposta della Juventus al successo nell’anticipo delle 18 della Roma con il Verona, non si è fatta attendere. I bianconeri hanno espugnato il campo dell’Atalanta con un netto 3-0. Protagonisti della serata il solito Tevez autore di una doppietta e Gigi Buffon che al 58° ha parato un calcio di rigore a Denis. La bella serata della Juventus è stata completata dal primo gol in bianconero di Alvaro Morata che a pochi minuti dal termine ha chiuso definitivamente la gara.

    Colantuno può certamente rammaricarsi per la sconfitta ma in campo si è vista una buona Atalanta che quando ha giocato su ritmi alti ha saputo creare difficoltà alla Juventus.

    Per quanto riguarda le formazioni l’Atalanta è scesa in campo con un 4-4-2 con Boakye e Denis coppia d’attacco e con Estigarribia e il Papu Gomez sugli esterni.

    Allegri decide di non rinunciare a Llorente e lo mette in attacco al fianco di Tevez, classica difesa Ogbonna-Bonucci-Chiellini, Lichtsteiner ed Evra esterni con Pogba, Vidal e Marchisio a centrocampo.

    Carlos Tevez
    Carlos Tevez

    Si parte con 10 minuti di ritmi alti da ambo le parti senza però interventi dei due portieri. L’Atalanta pressa bene, non permettendo a Bonucci e Marchisio facili impostazioni e recuperando spesso il pallone sulla trequarti avversaria. Verso la mezz’ora si accende Tevez che va due volte al tiro sempre ben neutralizzato da Sportiello. Al 35° la Juventus la sblocca, Lichtsteiner si inserisce e piazza un cross in mezzo, in diversi, Sportiello compreso vanno a vuoto, arriva Tevez e a porta vuota realizza. La reazione atalantina non si vede e anzi è la Juventus con Llorente a sfiorare il raddoppio. Il primo tempo si chiude coi bianconeri avanti per 1-0.

    Le due squadre rientrano in campo con gli stessi 22 e con la Juventus che prova subito a spingere sul lato di Lichtsteiner. L’Atalanta prova ad alzare i ritmi come ad inizio gara. Al 58° Chiellini commette fallo su Molina ed è calcio di rigore. Dal dischetto va Denis ma Buffon si tuffa e respinge, sul ribaltamento di fronte azione insistita della Juventus con Tevez che dal limite calcia, sorprende Sportiello e raddoppia. L’Atalanta accusa il colpo e nell’immediato non riesce a rendersi praticamente mai pericolosa. Colantuono si gioca anche la carta Bianchi e al 78° i nerazzurri hanno una grossa chance con Molina che spara alto. Al 83° la Juventus la chiude definitivamente con Tevez che imbecca Pereyra, l’assist dell’ex Udinese è praticamente perfetto per Morata che di testa segna il 3-0. Gli ultimi minuti sostanzialmente scorrono via anonimi e dopo 4 minuti di recupero Orsato fischia la fine.

    La Juventus raggiunge così la Roma a 15 punti, mantenendo il punteggio pieno dopo 5 giornate e sopratutto la porta di Buffon ancora inviolata.

     

    ATALANTA – JUVENTUS 0-3 (0-1) (35°, 59° Tevez, 83° Morata)

    ATALANTA (4-4-2): Sportiello; Zappacosta, Biava, Benalouane, Dramé; Gomez (75° Bianchi), Carmona, Baselli (64° Cigarini), Estigarribia (49° Molina); Boakye, Denis

    Allenatore: Colantuono.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Ogbonna, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal (69° Pereyra), Marchisio, Pogba, Evra; Tevez (85° Coman), Llorente (66° Morata)

    Allenatore: Allegri.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Benalouane (A), Marchisio (J), Chiellini (J), Molina (A), Evra (J)

     

  • Serie A, proseguono le conferme delle panchine per la prossima stagione

    Serie A, proseguono le conferme delle panchine per la prossima stagione

    Arrivano altre conferme sulle panchine della Serie A, dopo la lunga telenovela Conte-Juventus e la susseguente riconferma alla Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, che era considerato in pole position per l’eventuale successione proprio del tecnico salentino, nella prossima stagione Corini e Mandorlini saranno sicuramente sulla stessa panchina con cui hanno concluso la stagione 2013/14, mentre per la conferma di Colantuono pare mancare solo l’ufficialità.

    Il primo rinnovo è stato quello di Andrea Mandorlini che dopo la splendida stagione, da neopromossi, dell’Hellas che sino alle ultime giornate ha cullato il sogno di conquistare l’Europa League, ha avuto il rinnovo e la conferma per la prossima stagione, lo stesso Mandorlini con un videomessaggio pubblicato sul sito ufficiale dell’Hellas Verona ha voluto esprimere la sua soddisfazione per questa scelta:

    Un bel rinnovo, sono molto contento. Come ho detto precedentemente era solo questione di dettagli, ho sempre voluto rinnovare questo contratto. Credo nel progetto, nelle persone, in 4 anni abbiamo fatto tanta strada ed è un peccato non continuare. Il Verona del futuro? Stiamo già pensando alla prossima stagione, non vedo l’ora di riprendere perché siamo felici di questa stagione e vogliamo ricominciare la strada da dove l’abbiamo lasciata. Una dedica? Questo è un viaggio iniziato tempo fa con Martinelli, il primo pensiero va a lui. Ringrazio la nuova società, la squadra, formata da tanti ragazzi che mi hanno dato tanto, e la gente che mi fa sentire come se fossi a casa. Si sono lette tante notizie su un mio probabile addio, ma questa è casa mia e continuerà ad esserlo.

    Eugenio Corini e Andrea Mandorlini
    Eugenio Corini e Andrea Mandorlini

    Dunque se all’Hellas è stato confermato Mandorlini, sull’altra sponda del calcio veronese, è arrivata la riconferma per Corini.

    L’anno scorso al termine della stagione in cui Corini da subentrato aveva portato alla salvezza i gialloblù, c’era stato il divorzio con la società clivense. Quest’anno la situazione si è ripetuta ma l’esito è stato differente, non solo Corini non lascerà il club ma ha addirittura prolungato il suo contratto sino al 2017. Corini, a Chievo Tv, ha voluto così commentare la notizia:

    Mi hanno fatto sentire partecipe di un progetto importante, insieme al presidente e al direttore siamo pronti per ripartire e fare un grande campionato l’anno prossimo. Rispetto al passato parteciperò alla costruzione della squadra, potrò lavorare sui miei principi di gioco sin dal ritiro. Voglio ringraziare i miei giocatori e tutta la società.

    Stefano Colantuono sarebbe ad un passo dal prolungare il suo contratto, in scadenza nel 2016, con l’Atalanta sino al 2017. Diciamo sarebbe perchè per il momento la notizia non ha ancora l’ufficialità della società nerazzurra ma, da quello che riporta “L’Eco di Bergamo”  l’accordo sarebbe stato raggiunto durante una cena cui ha preso parte anche l’amministratore delegato Luca Percassi, se tutto sarà confermato Colantuono avrà l’opportunità di arrivare a nove anni sulla panchina bergamasca.

    Dunque dopo le certezze di Garcia e Benitez a Roma e Napoli, le conferme di Mazzarri, Conte e Mihajlovic, il tanto atteso valzer degli allenatori viene sicuramente ridimensionato.

     

     

     

  • Troppa Roma per l’Atalanta, i giallorossi tornano a cinque punti dalla vetta

    Troppa Roma per l’Atalanta, i giallorossi tornano a cinque punti dalla vetta

    Una Roma devastante, che a tratti ha mostrato un gioco spumeggiante, ha fatto un sol boccone di un’Atalanta timida e praticamente mai in partita. Gli uomini di Rudi Garcia hanno imposto il loro ritmo sin dai primi minuti ed hanno saputo esaltare e deliziare il pubblico con giocate spettacolari. I giallorossi con questa vittoria, in attesa del posticipo di lunedì Udinese-Juventus, si portano a sole 5 lunghezze dalla vetta.

    Rudi Garcia, alle prese con diverse assenze per squalifiche ed infortuni, inserisce Toloi al centro della difesa al fianco di Castan, preferisce Dodò a Romagnoli sulla fascia sinistra e recupera Totti che va a posizionarsi nel trio d’attacco con Ljajic e Gervinho. Colantuono invece schiera la formazione vista nelle ultime uscite con Migliaccio che prende il posto di Carmona, davanti fiducia a De Luca che parte alle spalle di Denis.

    I primi minuti sono solo di marca giallorossa con Gervinho che in un paio d’occasioni si rende molto pericoloso dinanzi alla porta di Consigli. Queste azioni sono il preambolo del gol che arriva al 13°, Dodò in area combatte con Stendardo che finisce a terra, la palla giocata all’indietro dall’esterno brasiliano finisce sui piedi di Taddei che non ci pensa un attimo e scaglia un tiro che non lascia scampo al portiere nerazzurro. Il gol non serve come scossa all’Atalanta tant’è che è la Roma a continuare a far gioco. Primi segni di vita dei bergamaschi si hanno dopo il 20° quando qualche ripartenza dei nerazzurri spaventa un po’ i giallorossi.

    Adem Ljajic e Daniele De Rossi
    Adem Ljajic e Daniele De Rossi

    Si va verso la fine del tempo con l’Atalanta che cresce ma ecco che nel momento migliore degli ospiti la Roma trova il raddoppio, ripartenza veloce , scucchiaiata di Totti per De Rossi che anzichè calciare appoggia il pallone a Ljajic che da due passi con la porta spalancata raddoppia. Si va al riposo sul 2-0 per la Roma.

    Nella ripresa ci si aspetta un’ Atalanta più aggressiva che provi a premere sull’acceleratore ma a parte un occasione con Denis che al 51°, dopo essersi liberato anche di De Sanctis, trova sulla sua strada De Rossi bravo a sostituirsi al portiere. Da questo momento in poi riparte il palleggio dei giallorossi che quando decidono di colpire, fanno male. Al 63° giocata  spettacolare: tacco di Totti, tocco filtrante di Ljajic per Gervinho che parte sul filo del fuorigioco e con la conclusione supera Consigli firmando il 3-0. Nei restanti minuti c’è tempo per vedere un clamoroso errore sottoporta di Gervinho, un palo di Ljajic e al 78° il gol della bandiera dell’Atalanta con Migliaccio che di testa, su perfetto cross di Benalouane, supera De Sanctis. Al fischio finale l’Olimpico è in festa, adesso la Roma può sedersi davanti alla tv in attesa di capire se lunedì notte il distacco dalla vetta sarà variato oppure rimarrà questo -5 che permetterebbe di alimentare ancora i sogni di rimonta scudetto.

     

    ROMA – ATALANTA 3-1 (2-0) (13° Taddei (R), 44° Ljajic (R), 63° Gervinho (R), 78° Migliaccio (A))

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6,5 (79° Romagnoli 6), Toloi 6, Castan 6,5, Dodò 6; De Rossi 7,5, Nainggolan 6,5, Taddei 7; Gervinho 6,5, Ljajic 7 (87° Ricci sv), Totti 6,5 (75° Bastos 6).

    Allenatore: Garcia.

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6; Benalouane 5,5, Stendardo 5 (73° Lucchini 5,5), Yepes 5, Brivio 5; Estigarribia 5,5 (67° Baselli 5,5), Cigarini 5, Migliaccio 6, Bonaventura 5,5; De Luca 5,5 (59° Livaja 5); Denis 5,5.

    Allenatore: Colantuono.

    Arbitro: Guida.

    Ammoniti: Stendardo (A), Cigarini (A), Estigarribia (A).

     

  • Napoli-Atalanta, Mazzarri cerca vittoria scaccia-crisi

    Napoli-Atalanta, Mazzarri cerca vittoria scaccia-crisi

    Napoli-Atalanta è un match da non sbagliare per i partenopei alla luce della vittoria nell’anticipo del sabato sera della ventinovesima giornata di serie A da parte della Juventus, adesso a +12, ma soprattutto per guardarsi alle spalle dal Milan impegnato contro il Palermo, perchè se è vero che la corsa scudetto appare realmente compromessa, il secondo posto è ancora un obiettivo raggiungibile, a meno che non si faccia “harakiri”, imitando metaforicamente la pratica suicida dei samurai giapponesi. Dunque, il match del San Paolo contro i nerazzurri bergamaschi assume le caratteristiche di un banco di prova essenziale e delicato, che non potrà permettere distrazioni o leggerezze. La posta imn gioco è troppo importanti, e una qualificazione diretta alla Champions League del prossimo anno permetterebbe di dare continuità al processo di crescita del gruppo Mazzarri, con i conseguenti importanti introiti che garantirebbero le risorse per continuare nel processo di graduale rinforzo della squadra, anche nel caso in cui il tecnico toscano dovesse decidere di trasferirsi altrove. Tutto questo passa anche dalla gara delle ore 15 contro l’Atalanta e, anche se il clima non è dei più entusiasti dopo la sconfitta contro il Chievo della scorsa settimana, il sostegno del San Paolo potrebbe essere un aspetto decisivo per permettere agli azzurri di ritrovare i giusti stimoli, quelli di inizio stagione.

    Napoli-Atalanta, Mazzarri cerca vittoria scaccia crisi | © Dino Panato/Getty Images
    Napoli-Atalanta, Mazzarri cerca vittoria scaccia crisi | © Dino Panato/Getty Images

    Napoli – In termini di formazione e di uomini a disposizione, mister Walter Mazzarri deve rinunciare ancora a Britos in difesa e conferma il modulo 3-4-1-2, con Camapagnaro, Cannavaro e Gamberini nella line a tre davanti a De Sanctis. A centrocampo vi sarà spazio per Maggio e Zuniga sugli esterni, ed i due centrali che dovrebbero essere Dzemaili e Behrami, con Inler che partirebbe in questo caso dalla panchina, mentre Marek Hamsik sarà sulla trequarti ad agire dietro le due punte Pandev e Cavani.

    Atalanta – Mister Colantuono dovrà fare i conti con diverse assenze nel comporre la formazione da mandare in campo, considerando la squalifica di De Luca e gli infortuni di Marilungo, Bellini, Scaloni e Capelli, oltre a Brienza che è ancora in dubbio, mentre Cigarini – ex dell’incontro – ha recuperato in extremis ma potrà partire solo dalla panchina. La formazione dovrebbe, così, essere composta dalla difesa a quattro con Raimondi, Stendardo, Lucchini, Del Grosso davanti al portiere Consigli,  i due centrali di centrcampo saranno Carmona e Biondini mentre le due ali saranno Giorgi e Bonaventura e, di punta, la coppia formata da Denis e Moralez che appare favorito su Livaja.

    Napoli-Atalanta, le probabili formazioni:

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Gamberini; Maggio, Behrami, Dzemaili, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. A disposizione: Rosati, Grava, Rolando, Inler, Donadel, Mesto Armero, El Kaddouri, Calaiò. Allenatore: Walter Mazzarri.

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Raimondi, Stendardo, Lucchini, Del Grosso; Giorgi, Carmona, Biondini, Bonaventura; Moralez, Denis. A disposizione: Polito, Ferri, Contini, Radovanovic, Canini, Brivio, Cazzola, Cigarini, Parra, Livaja. Allenatore: Stefano Colantuono.

    Alle ore 15 il fischio d’inizio allo Stadio San Paolo di Napoli-Atalanta sarà decretato dal signor Valeri della sezione di Roma, coadiuvato dagli assistenti Grilli e Giallatini, dai giudici di porta addizionali Romeo e Baracani e dal quarto uomo Nicoletti.

  • Palermo-Atalanta 2-1, incubo Serie B. Gasperini al capolinea?

    Palermo-Atalanta 2-1, incubo Serie B. Gasperini al capolinea?

    Se non ora quando? Il Palermo cade in casa contro l’Atalanta per 2-1. Non è bastato ai rosanero il forcing messo in atto nel finale, quando ha prima accorciato il doppio svantaggio con la rete del nuovo acquisto Nelson, per poi sfiorare il clamoroso pareggio con un gran colpo di testa di Boselli, sul quale Consigli si è superato deviando in angolo un pallone destinato ad entrare in rete. Come detto gli ospiti si erano portati sul 2-0 nello spazio di quindici minuti, tra il 57′ e il 72′: autori dei gol bergamaschi il cileno Carmona e German Denis, quest’ultimo estromesso a sorpresa dalla formazione titolare per lasciare spazio al connazionale Parra. Dopo l’ennesima sconfitta riuscirà Zamparini a trattenersi ancora? Forse stavolta neanche Lo Monaco resterà impassibile.

    Un Palermo tutto fumo e niente arrosto

    Gasperini al capolinea? | ©Enrico Locci/Getty Images
    Gasperini al capolinea? | ©Enrico Locci/Getty Images

    Il supermarket del Palermo non ha pagato. Quella contro l’Atalanta è la settima sconfitta nelle ultime dieci partite disputate, nelle quali i tre punti sono rimasti una mera chimera. Da Nelson a Formica, da Boselli a Faurlin, da Fabbrini a Dossena, sono solo sei dei nuovi acquisti targati Lo Monaco ma che non sono riusciti a fare oggi la differenza. La sensazione sgradevole è quella di un Palermo lentamente genoizzato, dove a prevalere non è la sostanza ma il fumo. La stessa nebbiolina che rende gli occhi dei spettatori siciliani ciechi di fronte all’amore per la squadra, come testimoniano i copiosi fischi indirizzati a squadra e tecnico al triplice fischio finale.

    La classifica è impietosa. Ultimo posto in classifica, raggiunti anche dal Siena, con i toscani capaci di battere l’Inter al Franchi. Se prima  la distanza dalla zona salvezza era di tre punti, adesso le lunghezze sono quattro. E se fino a questo pomeriggio l’interlocutore era il Pescara, adesso è il Genoa, apparso rigenerato dalla cura Ballardini (3-2 al Marassi oggi contro la Lazio).

    Dall’altra parte invece sorride l’Atalanta. Gli orobici ritrovano il successo che mancava dall’otto dicembre scorso (2-1 al Parma). Con questa vittoria gli uomini di Colantuono -ex dal dente avvelenato ndr- si collocano in tredicesima posizione a quota 26 punti, avendo un margine ora di sei punti sul Pescara terzultimo.

    Le pagelle di Palermo-Atalanta

    Consigli 7: la parata su Boselli nel finale gli consente di vincere con pieno merito la palma di migliore in campo.
    Bonaventura 6,5: il numero 10 bergamasco conferma di essere cresciuto in maniera esponenziale rispetto alle passate stagioni. Se avesse avuto Denis e non Parra come compagno d’attacco forse avrebbe aggiunto uno o due assist al tabellino odierno.
    Boselli 6: il suo colpo di testa nel finale meriterebbe miglior sorte. Il neo acquisto però si fa apprezzare per l’impegno e la tenacia lungo tutti i novanta minuti.
    Ilicic 4: dopo aver venduto mezza squadra nel mese di gennaio, forse Lo Monaco si sta chiedendo il motivo per il quale non abbia impacchettato anche lui.

    Il tabellino

    Palermo (3-4-2-1): Sorrentino 6,5 Munoz 5, Donati 5,5, Garcia 5 Nelson 6,5, Barreto 5,5, Faurlin 6, Dossena 5,5 (12′ st Dybala 5,5), Ilicic 4 (33′ st Malele), Fabbrini 5 (23′ st Formica 5,5) Boselli 6. Allenatore: Gasperini
    Atalanta (4-3-2-1): Consigli 7, Scaloni 5,5 (10′ st Raimondi 6), Canini 5,5, Stendardo 6, Del Grosso 6, Biondini 6, Radovanovic 6,5(20′ st Cazzola 6), Carmona 6,5, Bonaventura 6,5, Giorgi 5,5, Parra 5 (8′ st Denis 6,5). Allenatore: Colantuono

  • Palermo-Atalanta, vietato fallire. Formica titolare

    Palermo-Atalanta, vietato fallire. Formica titolare

    Al Barbera si affrontano due tra le squadre dal rendimento peggiore nell’ultimo periodo. Palermo-Atalanta sarà un incontro che dirà quale sarà la formazione capace di riprendere la retta via in campionato. Per entrambe infatti, una vittoria sarebbe fondamentale in termini di corsa salvezza. Ai rosanero i tre punti mancano dal derby dello scorso 24 novembre. In questi due mesi la squadra di Gasperini ha collezionato tre soli pareggi, fra cui due consecutivi contro Lazio e Cagliari, nonostante Miccoli e compagni si trovassero sempre avanti nel risultato. Bisognerà dunque capire se il Palermo domani dimostrerà di aver imparato la lezione oppure continuerà nel suo trend negativo. Qualora anche domani Gasperini dovesse fallire l’appuntamento alla vittoria, il presidente Zamperini scavalcherà il buon Lo Monaco e tornerà ad esercitare il ruolo di presidente con pieni poteri, dando all’ex allenatore di Genoa e Inter il benservito. Anche l’Atalanta non attraversa uno stato di forma felice. Sono soltanto due le vittorie dei bergamaschi nelle ultime dieci partite (incluso il successo in Coppa Italia contro il Cesena). I tre punti mancano da quasi due mesi, da quando la Dea sconfisse in casa il Parma di Donadoni. La classifica ancora non è così drammatica, ma se nel pomeriggio dovesse incappare in una sconfitta, l’Atalanta conserverebbe soltanto tre punti (nella peggiore delle ipotesi due) sulla zona retrocessione.

    L'argentino Formica | ©Tullio M. Puglia / Getty Images
    L’argentino Formica | ©Tullio M. Puglia / Getty Images

    PALERMO – Insieme al Genoa, il Palermo è la squadra che più ha concluso operazioni, sia in entrata che in uscita, durante l’ultima finestra di calciomercato. Degli ultimi arrivati in casa rosanero, Gasperini sceglie di affidarsi all’argentino Formica, il quale affiancherà in attacco il baby Dybala. Alle loro spalle Ilicic, con Kurtic e Barreto in mezzo al campo. Gli esterni saranno Morganella e Dossena. In difesa, Sorrentino guiderà la linea a tre composta da Munoz, Donati e Garcia. Soltanto panchina invece per il difensore lusitano Nelson. Convocati, ma che ugualmente non verranno impiegati dal primo minuto, anche Faurlin, Fabbrini e Boselli, tutti e tre pronti per subentrare a gara in corso.

    ATALANTA – Dall’altra parte Colantuono decide di rompere da subito gli indugi e schiera titolari gli ultimi arrivati Scaloni e Del Grosso, i quali andranno a ricoprire rispettivamento le fasce di destra e sinistra della difesa nerazzurra. Al centro un altro nuovo arrivo, Canini, che ha comunque già esordito nelle scorse settimane. Al fianco di Canini giocherà l’avvocato Stendardo. Nel centrocampo a rombo Cigarini agirà da regista, coadiuvato dai polmoni di Carmona e Biondini, con Bonaventura sulla trequarti. In attacco Denis sarà in tandem con Parra. Finiscono in panchina i due nuovi arrivati Livaja e Budan.

    PRECEDENTI – La tradizione è a favore del Palermo. I rosanero nelle ultime quattro partite disputate al Barbera contro l’Atalanta hanno raccolto 10 punti, frutto di tre vittorie ed un pareggio (nel 2010 ndr). La stagione scorsa i siciliani ebbero la meglio sugli ospiti con il risultato di 2-1, grazie alle reti di Miccoli e Budan, che oggi pomeriggio scenderà in campo come avversario. Quest’anno all’andata gli orobici vinsero 1-0. Il gol vittoria venne siglato dal difensore Raimondi.

    Le probabili formazioni di Palermo-Atalanta

    Palermo (3-4-1-2): Sorrentino, Munoz, Donati, Garcia, Morganella, Kurtic, Barreto, Dossena, Ilicic, Formica, Dybala. Allenatore: Gasperini
    Atalanta (4-3-1-2): Consigli, Scaloni, Canini, Stendardo, Del Grosso, Cigarini, Carmona, Biondini, Bonaventura, Denis, Parra. Allenatore: Colantuono

  • Atalanta-Milan 0-1, El Shaarawy regala il quinto posto

    Atalanta-Milan 0-1, El Shaarawy regala il quinto posto

    Un gol di El Shaarawy alla mezzora del primo tempo regala la vittoria esterna al Milan sul difficile campo dell’Atalanta, reso ancora più ostico da un terreno di gioco in condizioni pessime. Il Faraone ritrova così la via della rete dopo quattro partite senza segnare, ed è un gol pesantissimo. Con questa vittoria infatti i rossoneri scavalcano la Fiorentina al quinto posto in classifica ed entrano per la prima volta quest’anno in zona Europa. La partita è stata molto combattuta, maschia, con l’arbitro Gervasoni che nella ripresa ha dovuto sventolare il cartellino giallo in dieci occasioni, fra cui la doppia ammonizione costata l’espulsione al terzino di casa Brivio al minuto 58. Da evidenziare l’ennesima prova convincente di Niang, autore dell’assist decisivo per il gol di El Shaarawy, al suo 15° centro in campionato.

    La rimonta

    El Shaarawy festeggia con Niang e Pazzini il gol vittoria | © Giuseppe Bellini/Getty Images
    El Shaarawy festeggia con Niang e Pazzini il gol vittoria | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il tecnico del Milan Massimiliano Allegri era stato profetico quando nel mese di novembre, con il Milan distante 12 punti dalla zona Champions, aveva ribadito ai giornalisti la sua convinzione di vedere la squadra in una posizione di classifica completamente diversa nel mese di febbraio. E così effettivamente è stato. I rossoneri da lì in avanti hanno cominciato a correre, mantenendo una media di 2 punti a partita, cammino che ha consentito a Pazzini e compagni di recuperare dal dodicesimo posto fino alla quinta piazza, ultima posizione utile per la qualificazione in Europa League. Ora che la distanza dalla zona Champions (sei punti) è di fatto dimezzata rispetto a non meno di due mesi fa, i tifosi del Milan possono sperare di chiudere la stagione con una classifica ancora migliore di quella attuale.

    Crisi

    Dall’altra parte invece l’Atalanta deve fare i conti con l’ennesima sconfitta, la quinta nelle ultime sette partite disputate. Il quattordicesimo posto a quota 23 punti non è così drammatico, ma se il momento di crisi dovesse continuare anche nelle prossime settimane, i nerazzurri rischierebbero di trovarsi coinvolti in zona retrocessione, con Genoa e Palermo, distanti rispettivamente cinque e sei punti dall’Atalanta, che hanno i mezzi e le qualità per staccare le altre squadre che lottano per salvarsi.

    Le pagelle di Atalanta-Milan

    El Shaarawy 7: il 2013 era stato fin qui stregato per il Faraone, se si esclude il gol (inutile) segnato allo Juventus Stadium di Torino nei quarti di finale di Coppa Italia. Ritorna al gol, ed è sicuramente una rete pesante.
    Niang 6,5: tra i rossoneri è uno dei pochi a cercare sempre di saltare l’uomo. Quando ce la fa trova l’assist vincente per la rete dell’1-0 finale.
    Abbiati 6,5: sicuro, mai una sbavatura, l’estremo difensore del Milan sembra tornato a buoni livelli, dimostrando di meritarsi la fiducia di Allegri che gli ha ridato una maglia da titolare.
    Denis 5: doveva essere l’incubo per la difesa rossonera, sopratutto nei calci piazzati, invece in tutti i novanta minuti l’argentino non riesce mai a rendersi pericoloso.

    Il tabellino

    Atalanta (4-3-1-2): Consigli 6, Ferri s.v. (24′ Raimondi 5,5), Stendardo 6, Canini 6, Brivio 4, Carmona 6, Cigarini 6,5 (79′ Budan s.v.), Biondini 5,5, Bonaventura 6, Denis 5 (61′ Matheu 5,5), Parra 5,5. Allenatore: Colantuono
    Milan (4-3-3): Abbiati 6,5, Abate 6, Mexes 6, Zapata 6, Constant 6, Flamini 5,5, Montolivo 6,5, Boateng 5,5, Niang 6,5 (88′ Traorè s.v.), Pazzini 5,5, El Shaarawy 7 (85′ Robinho). Allenatore: Allegri

    Il video

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  • Atalanta-Milan, Allegri conferma il tridente

    Atalanta-Milan, Allegri conferma il tridente

    La 22^ giornata di Serie A propone al Fratelli Azzurri d’Italia il match Atalanta-Milan. Partita difficile per entrambe le squadre che arrivano alla sfida di questo pomeriggio con due diversi stati d’animo. I padroni di casa sono reduci infatti da quattro sconfitte negli ultimi sei incontri, con la vittoria che manca dallo scorso 8 dicembre, quando  i bergamaschi riuscirono a superare in casa il Parma per 2-1. La situazione in classifica si è quindi improvvisamente incupita, e i sei punti di vantaggio sulla terzultima non lasciano dormire sogni tranquilli ai tifosi della Dea. Dall’altra parte c’è un Milan di nuovo in corsa per un posto in Europa, sebbene la zona Champions rimanga ancora oggi un tabù. Più facile puntare al quinto posto occupato attualmente dalla Fiorentina, che dista due sole lunghezze. Un successo quest’oggi degli uomini di Allegri, ed una contemporanea sconfitta dei viola, consentirebbe ai rossoneri l’aggancio alla quinta posizione.

    Le ultime

    ATALANTA – Colantuono spera che il rendimento casalingo fin qui tutto sommato positivo (5 vittorie, 2 pareggi e 3 ko) prosegua anche nella gara contro il Milan, nonostante il periodo di forma attraversato da Denis e compagni non induca ad una fiducia così estrema. Per la gara di oggi il tecnico opta per un cambio di modulo, passando ad un più offensivo 4-3-1-2. In attacco la coppia offensiva sarà composta da Denis e Parra. Il tandem argentino avrà alle sue spalle il giovane talentuoso Bonaventura. A centrocampo invece Cigarini sarà aiutato dal rientrante Carmona e dall’ex Cagliari Biondini. In difesa linea a quattro con un altro ex rossoblu, Ferri, che agirà da terzino destro. Sull’out opposto Brivio. La coppia centrale sarà quella formata da Stendardo e Canini, mentre in porta giocherà regolarmente Consigli.

    Giampaolo Pazzini e Niang ancora insieme | ©FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
    Giampaolo Pazzini e Niang ancora insieme | ©FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    MILAN – Dopo l’arrivo di Zaccardo e la partenza di Acerbi, il Diavolo cambia pelle in difesa, con l’ex Parma subito convocato da Allegri per l’importante trasferta di Bergamo. Abbiati sarà ancora chiamato a difendere i pali della porta rossonera e guiderà la difesa a quattro composta da De Sciglio e Constant terzini più la coppia centrale Mexes-Zapata. A centrocampo Montolivo confermato al centro, con Flamini (alla sua seconda partita consecutiva da titolare) e Boateng mezzala sinistra. Il tridente d’attacco sarà quello delle ultime settimane e vedrà Pazzini agire da boa centrale in attesa dei cross provenienti dalle fasce che saranno occupate da El Shaarawy e Niang.

    I precedenti

    All’andata l’Atalanta sorprese il Milan a San Siro grazie alla rete di Cigarini nel corso del secondo tempo, infliggendo così ai rossoneri la loro seconda sconfitta in casa dopo il ko all’esordio contro la Sampdoria. Negli ultimi cinque anni i precedenti al Fratelli Azzurri d’Italia  vedono il Milan in leggero vantaggio con due vittorie, un pareggio e due sconfitte. Lo scorso anno, sempre nel mese di gennaio, la squadra di Allegri vinse 2-0 grazie ai gol di Ibrahimovic su calcio di rigore e Boateng.

    Le probabili formazioni di Atalanta-Milan

    Atalanta (4-3-1-2): Consigli, Ferri, Stendardo, Canini, Brivio, Cigarini, Carmona, Biondini, Bonaventura, Parra, Denis. Allenatore: Colantuono
    Milan (4-3-3): Abbiati, De Sciglio, Mexes, Zapata, Constant, Montolivo, Flamini, Boateng, Niang, Pazzini, El Shaarawy. Allenatore: Allegri