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  • Marquez, trionfo storico a Laguna Seca. Bradl e Rossi sul podio

    Marquez, trionfo storico a Laguna Seca. Bradl e Rossi sul podio

    Marc Marquez ha trionfato nel Gran Premio degli Stati Uniti, nono appuntamento stagionale della MotoGP. Sul circuito di Laguna Seca il pilota spagnolo ha ottenuto il terzo successo stagionale nella classe regina entrando prepotentemente di diritto nella storia del Motomondiale, grazie al sorpasso al quarto giro sul suo idolo Valentino Rossi, proprio lì al Cavatappi dove il pesarese superò Casey Stoner nel 2008. Un sorpasso ancora più deciso e azzardato che lo ha portato momentaneamente in seconda posizione e che ha posto le basi per la rimonta e la vittoria finale, su un circuito dove nessun pilota era mai riuscito ad imporsi alla prima apparizione. Il giovane rookie della Honda è invece riuscito nell’impresa, resa ancora più eccezionale dal fatto che per lui questo è il primo anno nella massima categoria e vincere su un circuito storico e suggestivo come quello californiano ha decisamente un sapore speciale. Così come ha avuto un sapore speciale la consacrazione di Rossi a fine gara, che nel parco chiuso lo ha spintonato scherzosamente prima di abbracciarlo e dargli un cinque, un gesto che sa tanto di un passaggio di consegne generazionale.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © Photo by Getty Images

    Lo spagnolo, balzato in testa dal GP di Germania al Sachsenring la scorsa settimana, ne ha approfittato per allungare il passo sui rivali ancora malconci dopo i rispettivi problemi alla clavicola: il compagno di squadra Pedrosa ha ora 16 punti di svantaggio dal numero 93 mentre Lorenzo è più staccato a 26 punti.

    Appassionante è stato anche il duello tra Marquez e Stefan Bradl che per qualche giro ha infiammato la gara. Il giovane tedesco è partito a razzo assaporando per metà gara la fantastica opportunità di andare a conquistare la prima vittoria in MotoGP, prima di essere sopravanzato dalla Honda “quasi gemella” del Cabroncito che aveva un passo nettamente superiore. Un grande risultato comunque per Stefan, la cui gioia è stata rispecchiata a fine gara dal suo team Lcr con abbracci e soddisfazione, che sta dimostrando da alcune gare a questa parte di poter stare benissimo nelle posizioni di vertice.

    Valentino Rossi ha chiuso al terzo posto staccato di circa sei secondi dal leader della gara. Il pesarese non ha condotto una gara brillantissima e infatti dopo i primi giri in cui sembrava riuscire a tenere il passo del poleman Bradl ha cominciato a perdere lentamente terreno abbandonando l’idea di poter salire sul gradino più alto del podio. Il Dottore è riuscito comunque a sottolineare gli aspetti positivi di questa trasferta californiana sottolinenado il fatto di essere salito per la terza volta consecutiva sul podio e di essere il primo tra i piloti Yamaha ad aver tagliato il traguardo. E poi sicuramente la soddisfazione di aver tenuto alle sue spalle le altre Honda di Alvaro Bautista, quarto dopo un’intera gara a tallonare il nove volte campione del mondo, e Daniel Pedrosa che è riuscito a vincere la sua gara personale tra infortunati con Jorge Lorenzo chiudendo in quinta posizione. Il maiorchino ha invece chiuso in sesta posizione ed è arrivato visibilmente stremato a fine gara, ma finalmente ora avrà un mese di vacanza per riprendersi al meglio e recuperare dal suo brutto infortunio.

    Brutta gara invece per Cal Crutchlow, da cui dopo gli ultimi risultati ci si aspettava decisamente di più della settima posizione. Il pilota britannico non è riuscito a trovare il passo giusto per insidiarsi tra i primi ed è stato battuto anche dai piloti ancora in convalescenza, riuscendo a chiudere, neanche in maniera troppo difficile, alle Ducati di Nicky Hayden, un tempo “mostro della Laguna”, Andrea Dovizioso e Alex De Angelis che quì ha sostituito l’infortunato Andrea Iannone e che hanno chiuso rispettivamente in ottava, nona e decima posizione.

  • Marquez domina le libere a Austin. Rossi 5° a 2″

    Marquez domina le libere a Austin. Rossi 5° a 2″

    Non c’è stata storia in queste prime libere del Gran Premio degli Stati Uniti. Marc Marquez alla sua seconda gara nella classe regina sta continuando a stupire e sul circuito di Austina ha dominato a mani basse entrambi i turni di prove rifilando distacchi abissali alla concorrenza. Lo spagnolo sin dalle prime tornate si è preso la vetta della classifica e non l’ha mai mollata umiliando gli avversari con un ritmo davvero insostenibile, basti pensare che il compagno di squadra Daniel Pedrosa, in seconda posizione, ha beccato oltre mezzo secondo di distacco ma ha dovuto compiere un giro pressochè perfetto per mantenere questo distacco. Al contrario il connazionale numero 93 ha messo in serie una serie di giri veloci con una naturalezza impressionante che non ha mai messo in discussione la leadership di questo primo turno di prove.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Rispecchiate dunque le previsioni della vigilia con le Honda nettamente più veloci sia nel guidato ma anche sul rettilineo dove il motore della RC213V ha fatto nettamente la differenza rispetto a tutte le altre. Al Terzo posto infatti si è piazzata la Honda clienti di Stefan Bradl che però ha accusato a fine sessione un ritardo di oltre un secondo, a dimostrazione della prova super del rookie di casa HRC. Per trovare la prima Yamaha dobbiamo scivolare fino alla quarta piazza dove troviamo il campione del mondo in carica Jorge Lorenzo a un secondo e sei decimi di ritardo dalla vetta. Alle sue spalle il compagno di team Valentino Rossi che è subito seguito a pochi decimi di distacco dalla Yamaha clienti di Cal Crutchlow. Il team della casa dei tre diapason è cosciente che dovrà correre una gara tutta in difesa per limitare al massimo i danni poichè la prestazione della Honda in generale su questo circuito pare essere irraggiungibile.

    Si è difeso nettamente bene Andrea Dovizioso in settima posizione con la prima delle Ducati ma ad oltre due secondi dalla prima posizione. Il forlivese ha dovuto fare i conti con alcuni problemi sulla sua Ducati che lo hanno costretto a restare ai box per gran parte della sessione ma alla fine è riuscito a difendersi al meglio restando davanti alla Honda Gresini di Alvaro Bautista che sembra il pilota più in difficoltà tra quelli motorizzati giapponesi. Nona posizione per Nicky Hayden che ha preceduto la Ducati clienti di Ben Spies che ha chiuso la top-ten a due secondi e sei decimi dalla vetta. E’ andata peggio ad Andrea Iannone che non è riuscito a fare meglio della 15esima posizione alle spalle anche di tre CRT. Fa meglio di lui, ma di poco, Bradley Smith, decisamente poco a proprio agio sulla Yamaha Monster  del team Tech 3, in 12esima posizione.

  • Lorenzo, pole e record a Motegi. Rossi solo nono

    Lorenzo, pole e record a Motegi. Rossi solo nono

    Jorge Lorenzo ha conquistato la pole position del Gran Premio del Giappone sul circuito di Motegi, 15esima gara della stagione. Il pilota spagnolo ha firmato il miglior tempo proprio sotto la bandiera a scacchi grazie ad un ultimo giro fenomenale fermando il cronometro sull’ 1:44.969, tempo che oltre ad avergli regalato la sesta pole position stagionale gli è valso anche lo strepitoso record del circuito strappato a Casey Stoner di oltre due decimi.

    Lorenzo è stato anche l’unico pilota ad aver girato sotto il muro dell’1:45 ed ha soffiato proprio al suo ultimo tentativo la pole position a Daniel Pedrosa, che ha chiuso al secondo posto staccato di 246 millesimi dal connazionale. Il pilota spagnolo della Honda ha dovuto fare i conti più che in altre gare con i problemi di chattering della sua RC213V , segno che la moto di Tokyo non è esattamente appsto per la gara. A differenza di una Yamaha che invece sembra volare e che dopo qualche battuta d’arresto sembra intenzionata a ritornare alla vittoria proprio con Lorenzo che vuole allungare nel Mondiale.

    A dimostrazione di ciò la terza posizione di Cal Crutchlow che si è piazzato alle spalle dei due pretendenti alla corona iridata ed ha chiuso cosi la prima fila. Il britannico del Team Tech 3 non è lontanissimo da Pedrosa, solo 42 millesimi lo dividono dallo spagnolo e domani potrebbe diventare un serio alleato per il suo team-mate visto il grande potenziale della Yamaha sul circuito nipponico.

    Anche perchè al quarto posto, ad aprire la seconda fila troviamo la terza Yamaha, quella ufficiale, di Ben Spies che però è caduto sul finire del turno nel tentativo di migliorare il suo tempo fortunatamente senza conseguenze fisiche. Il prossimo pilota della Ducati ha preceduto la Honda Gresini di Alvaro Bautista, che ha provato ad interrompere un dominio netto e incontrastato della Yamaha piazzandosi davanti ad Andrea Dovizioso, che comunque è più in difficoltà rispetto ai suoi compagni.

    Il pilota forlivese è infatti distanziato di sei decimi dalla migliore prestazione ed è poco soddisfacente il fatto di aver tenuto alle sue spalle il rientrante Casey Stoner, ancora alle prese con molti guai fisici. La resistenza fisica dell’australiano non è certamente al top e la settima posizione a quaso otto decimi di ritardo dalla vetta ne sono la dimostrazione, segno che la migliore condizione è ancora lontana ma c’è da dire che anche il set-up della moto non è eccellente.

    Ottavo posto per Stefan Bradl, ultimo dei piloti che è riuscito a contenere il distacco sotto il secondo nonostante il tedesco sia scivolato ad inizio turno. Il pilota della Honda Lcr si è piazzato ancora una volta davanti alle Ducati ufficiali di Valentino Rossi e Nicky Hayden. Il pesarese è stato ancora una volta il migliore dei piloti di Borgo Panigale anche se la prestazione delle qualifiche ha lasciato un pò di rammarico visto l’andamento delle prime libere del venerdi. Molti miglioramenti da parte della Gp12 non si sono visti e Hayden, convalescente come Stoner, si è accontentato del decimo posto a quattro decimi dal compagno di team.

    Alle spalle delle due Ducati troviamo Katsuyuki Nakasuga, wild-card sul tracciato di casa con la Yamaha M1, e l’altra Ducati di Hector Barbera che ha chiuso la classifica dei prototipi. La prima delle Crt è quella di Aleix Espargaro che vince il “duello in famiglia” con Randy De Puniet, entrambi bravi a mettersi alle loro spalle uno spento Karel Abraham, 15esimo. Tra gli italiani 18esimo e 19esimo hanno chiuso Michele Pirro e Danilo Petrucci mentre Roberto Rolfo, che da Motegi fino alla fine della stagione sostituirà Mattia Pasini appiedato dalla Art del team Speed Master, ha chiuso in 21esima posizione, penultimo davanti al solo Ivan Silva.

  • A Misano vince Lorenzo. Rossi è 2°, out Pedrosa

    A Misano vince Lorenzo. Rossi è 2°, out Pedrosa

    E’ stato Jorge Lorenzo il vincitore indiscusso del Gran Premio di San Marino, 13esimo appuntamento del motomondiale, corsosi sul circuito di Misano Adriatico intitolato alla memoria di Marco Simoncelli dopo la sua scomparsa a Sepang. Il pilota spagnolo ha praticamente dominato la gara dall’inizio alla fine firmando la sua 44esima vittoria della carriera, sesta stagionale, mettendo una seria ipoteca sul campionato del mondo che ora lo vede leader della classifica con 38 punti di vantaggio sul rivale principale Daniel Pedrosa, caduto dopo neanche un giro dall’inizio del Gran Premio.

    Ma sul tracciato romagnolo è successo davvero di tutto sin dalla partenza quando sia Abraham che Pedrosa sono rimasti fermi sulle rispettive piazzole e aiutati a ripartire dai propri meccanici per completare il giro d’installazione. Situazione che si ripete prima della partenza costringendo i commissari a far ripetere tutte le procedure e a diminuire la gara di un giro per rimanere nei limiti dei consumi sia di carburante che di gomme.

    La seconda partenza riserva un colpo di scena. Abraham con evidenti problemi alla frizione viene costretto a rientrare in pit per effettuare la partenza dai box mentre Pedrosa alle prese con un problema alla ruota anteriore rimasta bloccata si schiera ultimo in griglia per aver portato, prima del secondo giro di ricognizione, la moto fuori dalla griglia. Strada spianata dunque per Lorenzo che qualche curva più tardi si ritrova in prima posizione e con Pedrosa fuori dai giochi essendo stato steso alla Quercia nel corso del primo giro da Hector Barbera che centra il posteriore della Honda RC213V chiudendo molto probabilmente i giochi per il Mondiale con cinque gare d’anticipo. Pochi giri più tardi e la gara perde un’altro dei suoi protagonisti, Cal Crutchlow, che inseguiva da vicino il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso

    Jorge Lorenzo © Gabriel Bouys/Getty Images

    Da li in poi Lorenzo conduce un monologo rifilando nel giro di poche tornate oltre tre secondi di vantaggio sui suoi inseguitori. Il primo dei quali il suo prossimo compagno di squadra Valentino Rossi, galvanizzato un pò dal suo ritorno in Yamaha che gli permetterà di competere ancora una volta per il titolo, un pò per le modifiche apportate alla Ducati che gli hanno permesso di ritornare a girare su ritmi più che interessanti. Il pilota di Tavullia si sbarazza in pochi giri di un arrembante Stefan Bradl, alle sue spalle per tutta la gara con la prima delle Honda che però non regge il ritmo consumando prima degli altri la gomma posteriore e permettendo di fatto ad Andrea Dovizioso e Alvaro Bautista di rifarsi sotto nelle battute finali di gara.

    Con Lorenzo e Rossi sicuri della prima e della seconda posizione ad animare gli ultimi giri di gara è la battaglia per la terza piazza e per l’ultimo posto disponibile sul podio che vede trionfare Bautista su Dovizioso seppur per soli 3 millesimi di secondo. Per il pilota spagnolo del team Gresini la soddisfazione del primo podio stagionale mentre per Dovizioso arriva la prima beffa stagionale dopo tanti terzi posti e duelli vinti al fotofinish. Alle spalle dei primi 4, in quinta posizione, Ben Spies, partito male e in grande rimonta nel finale, davanti ad un esausto Bradl, rimonta che non basta per guadagnare il primo podio stagionale.

    Staccatissimo, ad oltre 30 secondi di distacco, in settima posizione Nicky Hayden alle prese con i problemi alla mano destra operata poco tempo fa dopo una caduta nelle qualifiche del GP di Indianapolis che gli ha fatto saltare anche l’appuntamento ceco di Brno, anche se lo statunitense non usufruiva delle nuove componenti montate sulla moto del compagno di squadra Rossi. Alle sue spalle Johnny Rea in sella all’altra Honda ufficiale come sostituto di Casey Stoner, anche lui out dopo Indianapolis. Nella top-ten anche le due CRT di Randy De Puniet e Michele Pirro.

    Per Valentino Rossi arriva il miglior risultato della stagione considerando che il secondo posto di Le Mans era arrivato in condizioni atmosferiche particolari, ovvero con asfalto bagnato. Qui a Misano si è vista finalmente una Ducati competitiva anche con condizioni di asfalto asciutto, e la capacità di gestione gara del pesarese hanno fatto la differenza nel finale rispetto agli avversari. Non c’è comunque troppo da illudersi visto che questo secondo posto è stato agevolato dalle assenze di Pedrosa e Stoner, ma la via intrapresa dalla Ducati per migliorare sembra tuttavia essere quella giusta.

    Tutto facile invece per Lorenzo che ha gestito alla grande la gara dando l’impressione di non spingere neanche troppo. Nessuno oggi era alla sua portata, a parte forse Pedrosa che però è caduto e si ritrova a meno 38 in classifica generale. Il secondo titolo del maiorchino nella classe regina, a meno di clamorosi colpi di scena, è sempre più vicino.

  • Lorenzo domina al Mugello. Quinto Rossi

    Lorenzo domina al Mugello. Quinto Rossi

    Jorge Lorenzo vince il Gran Premio d’Italia sul circuito del Mugello. Lo spagnolo si aggiudica la sua quinta vittoria della stagione proprio al giro di boa del campionato, alla nona tappa del Mondiale dando un segnale forte agli avversari che lo seguono nella cvlassifica iridata. Il pilota della Yamaha riscatta, anche se non per colpa sua, le qualifiche di ieri in cui ha dovuto rinunciare alla pole per un problema elettronico sulla sua M1, dominando la gara dall’inizio alla fine forte di un passo gara inarrivabile per gli avversari messo in mostra sin dalle libere del venerdi.

    Questa volta non basta la solita paretenza razzo di Daniel Pedrosa che deve accontentrasi della seconda posizione a oltre cinque secondi di ritardo sul traguardo dal connazionale. Il pilota della Honda prova per tutta la gara a stare nei tubi di scarico del maiorchino che si prende la prima posizione dopo sole due curve e impiega poco per accumulare un vantaggio rassicurante nei confronti della concorrenza. La gara si spacca subito in due tronconi con Lorenzo a fare l’andatura, Pedrosa ad inseguire e Andrea Dovizioso e Stefan Bradl a lottare per la terza posizione. Più indietro Casey Stoner deve battagliare con Nicky Hatden che dopo le prime battute di gara abbasstanza arrembanti deve cedere il passo ai piloti più veloci. Hecto Barbera, scattato terzo perde la posizione anche nei confronti di Valentino Rossi e Cal Crurchlow. Ben Spies come al solito trova più difficoltà del previsto e subisce il sorpasso tanto inaspettato quanto clamoroso della CRT di Randy De Puniet.

    Jorge Lorenzo © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Contro questo Lorenzo è praticamente impossibile competere  e il vantaggio nei confronti di Pedrosa aumenta con il passare dei giri, lo spagnolo della Honda ragiona in ottica mondiale accontentandosi della seconda posizione che comunque gli fa perdere altri cinque punti nei confronti del rivale in classifica Mondiale. La lotta per la terza posizione la vince ancora una volta Andrea Dovizioso, bravo a recuperare su Stefan Bradl e a superarlo nel momento decisivo di gara. Il forlivese conferma ancora una volta il suo ottimo periodo di forma bissando il risultato del Sachsenring conquistando il suo secondo podio consecutivo e quarto stagionale, unico pilota di un team clienti ad esserci riuscito.   Bradl invece devve accontentarsi della quarta posizione ma il tedesco campione del mondo della Moto 2 cresce ad ogni garae sta dimostrando che l’ottima prestazione nel GP di casa non è stato un episodio isolato.

    Alle loro spalle in quinta posizione un convincente Valentino Rossi, che nel GP in cui ha vinto più di ogni altro pilota, sette successi in 16 anni di carriera, non poteva non fare bella figura. Il campione di Tavullia dopo una grande rimonta dalla 12esima posizione riesce ad arrivare sino ai piedi del podio, ad un secondo dalla terza posizione di Dovizioso. Per il Dottore si tratta del miglior risultato della stagione sull’asciutto , bisognerà vedere se il Mugello resterà un episodio isolato oppure si darà una continuità ai progressi mostrati oggi. La risposta a Laguna Seca nel prossimo GP degli Stati Uniti in programma il 29 luglio.

    Alle spalle di Valentino Rossi la Yamaha di Cal Crutchlow, stretto nella morsa delle Ducati ufficiali con Nicky Hatden in settima posizione. Ottavo un deludente Casey Stoner autore di un diritto nella ghiaia a metà gara che lo porta fuori dalla lotta per le prime posizioni. Per l’australiano si tratta molto probabilmente dell’addio definitivo alle sue speranze mondiali e alla riconferma come campione del mondo prima del suo ritiro a fine stagione.

    Chiudono la top -ten la Ducati Pramac di Hector Barbera e Alvaro Bautista con la Honda del team Gresini ritornata bianca in memoria di Marco Simoncelli. Soltanto 11esimo Ben Spies, sempre più in crisi di risultati, davanti soltanto alle CRT guidate da Randy De Puniet con il quale lotta per tutta la gara. Bandiera nera invece per Michele Pirro, rientrato ai box da una zona illegale nelle prime fasi di gara per un problema alla moto.

  • Pedrosa Super, pagelle GP Germania

    Pedrosa Super, pagelle GP Germania

    L’ottavo appuntamento del Motomondiale se lo aggiudica Daniel Pedrosa che sul circuito del Sachsenring vince il Gran Premio di Germania. Per lo spagnolo è il primo successo stagionale, il terzo consecutivo sul circuito tedesco sul quale conferma un grandissimo feeling. In seconda posizione chiude Jorge Lorenzo che si riporta nuovamente in testa alla classifica del Mondiale complice la caduta di Casey Stoner che alla penutlima curva dell’ultimo giro si stende nel tentativo di superare Pedrosa. Doppia beffa per l’australiano che perde il primato in classifica e anche la seconda posizione in favore del suo compagno di squadra.

    Si conferma ancora una volta bravissimo Andrea Dovizioso, che per la terza volta nelle ultime quattro gare sale sul gradino più basso del podio, tra l’altro unico pilota di un teamclienti ad esserci riuscito quest’anno. Buona la gara di Valentino Rossi che chiude sesto davanti ai suoi compagni di marca ma anche ad Alvaro Bautista e  Cal Crutchlow. Diamo ora i voti ai protagonisti del GP.

    Pedrosa 10: al Sachsenring non ce n’è per nessuno e Camomillo lo dimostra a tutti ancora una volta. Terzo successo consecutivo sul circuito tedesco, quinto in carriera che gli vale il primo sigillo stagionale ma soprattutto la soddisfazione di aver finalmente battuto Stoner e di averlo superato al secondo posto nella classifica iridata. Ora può pensare in grande.

    Lorenzo 7: un week-end abbastanza anonimo per uno come lui che comunque aveva la scusante di non essere nelle perfette condizioni fisiche per il crash di Assen con Bautista. Ma nonostante ciò recupera con gli interessi la caduta della settimana scorsa riprendendosi la vetta della classifica Mondiale, e tutto questo non nella sua migliore gara dell’anno. La fortuna questa volta lo ha premiato.

    Daniel Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Dovizioso 8,5: terzo podio nelle ultime quattro gare, secondo consecutivo, per il pilota italiano, che si sta dimostrando il migliore dei piloti clienti e non solo. Infatti oltre a bastonare come al solito il suo compagno di squadra Crutchlow, tiene dietro con le unghie e con i denti il compagno di marca Ben Spies (voto 6)con la Yamaha del team ufficiale. I risultati ottenuti potrebbero portarla presto, già dall’anno prossimo, nelle sue mani.

    Bradl 8: Il tedeschino davanti al suo pubblico si esalta e già dalle prove dimostra di avere un ottimo passo. Guida per tutto il GP il gruppetto composto dalle Ducati restando anche vicino al trio Yamaha composto da Dovizioso-Crutchlow-Spies, e alla fine sfruttando gli errori degli altri piloti agguanta una meritata quinta posizione con la quale bissa il miglior risultato di quest’anno ottenuto a Le Mans nel GP di Francia.

    Rossi 6,5: non fa cose straordinarie restando ultimo del quartetto guidato da Bradl per tutta la gara. Poi esce alla distanza e nel finale piazza la zampata del campione superando i pari marca e arrivando ad un soffio dalla Honda del tedesco. Buona la sesta posizione finale ma i 28 secondi di ritardo sul circuito tortuoso del Sachsenring fanno capire che la strada per migliorare è ancora lunga.

    Stoner 2: butta la leadrship del campionato ad una sola curva dalla fine nel tentativo di superare Pedrosa che tra l’altro non era neanche troppo vicino. Lo Stoner di qualche mese fa si sarebbe accontentato della seconda posizione che avrebbe consolidato il suo primato, ma forse quello Stoner non esiste già più.

    Bautista 7: parte dal fondo dello schieramento per la penalità inflittagli dopo il disastro alla partenza al GP d’Olanda ad Assen. Lui non si scompone e si esibisce in una grande rimonta che lo riporta in settima posizione. Visto il passo gara senza la penalità avrebbe sicuramente lottato per il podio.

    Crutchlow 4: non ne può più di arrivare dietro a Dovizioso e vista la velocità in gara questa sembra la gara giusta per finirgli davanti. Come non detto perchè Cal ne combina un altra delle sue arrivando lungo alla prima curva nel tentativo di superare il compagno che lo costringe all’errore, rimanendo invischiato al suo rientro in pista nel gruppetto delle Ducati. Deve capire che oltre alla velocità un bravo pilota deve saper usare anche la testa. Impari da Dovizioso.

  • Michele Pirro vince nel nome di Sic. Bradl campione

    Michele Pirro vince nel nome di Sic. Bradl campione

    Michele Pirro vince l’ultimo appuntamento della stagione sul circuito Ricardo Tomo della Comunità Valenciana nel giorno del ricordo al suo compagno di team Marco Simoncelli. Il pilota pugliese, che ha corso con il volto di SuperSic sulla sua carena, ha sfruttato al meglio la pole conquistata il sabato, riuscendo a leggere molto bene le difficili condizioni del tracciato reso umido dalla pioggia e che ha tradito molti piloti, non sbagliando niente e ottenendo la sua prima vittoria nel motomondiale regalando al suo team principal Fausto Gresini la gioia della vittoria. Cosi come era accaduto nel 2003 con la morte di Daijiro Kato poi commemorata da Sete Gibernau con la vittoria nel GP successivo, anche oggi il team ha vinto la gara dopo le due settimane seguenti la morte dl povero Simoncelli.

    Michele Pirro | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Forse è per questo che al traguardo lo stesso Gresini scoppia in lacrime non riuscendo a trattenere la commozione, abbracciato da tutti quanti erano vicini a lui in quel momento. Insieme a Pirro sul podio un ritrovato Mika Kallio, che mancava nelle posizioni di vertice da un bel pò di tempo, e Dominique Aegerter. Alle loro spalle Anthony West, Kenny Noyes, e Yonny Hernandez. La sfida a distanza fra Andrea Iannone e Alex De Angelis per il terzo posto è stata vinta dall’italiano che pur chiudendo fuori dalla top-ten, in 11esima posizione, ha preceduto il sammarinese, in 12esima posizione. L’assenza di Marc Marquez ha invece consegnato in anticipo la vittoria del mondiale a Stefan Bradl, caduto nelle prime battute di gara, una caduta che però non ha riportato conseguenze nè fisiche, nè morali. Il tedesco si aggiudica cosi il suo primo titolo mondiale. Tra le tante cadute anche quelle di Mattia Pasini, Simone Corsi e Yuki Takahashi, autore di una grande gara che fino a quel momento lo aveva portato in prima posizione con il compagno Pirro in seconda. Una doppietta del team Gresini sarebbe stato certamente il modo più bello per ricordare il compagno Marco Simoncelli. Ordine d’arrivo 1 51 MICHELE PIRRO MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 46:22.205 2 36 MIKA KALLIO SUTER MARC VDS RACING TEAM +6.150 3 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP +6.363 4 13 ANTHONY WEST MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +8.843 5 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX +9.229 6 68 YONNY HERNANDEZ FTR BLUSENS-STX +9.926 7 63 MIKE DI MEGLIO TECH 3 TECH 3 RACING +10.115 8 19 XAVIER SIMEON TECH 3 TECH 3 B +10.385 9 76 MAX NEUKIRCHNER MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM +13.018 10 60 JULIAN SIMON SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +13.685 11 29 ANDREA IANNONE SUTER SPEED MASTER +14.686 12 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 +15.200 13 16 JULES CLUZEL SUTER NGM FORWARD RACING +18.428 14 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP +19.177 15 71 CLAUDIO CORTI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +20.356 16 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING +26.031 17 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 +27.160 18 18 JORDI TORRES SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +33.813 19 25 ALEX BALDOLINI MORIWAKI DESGUACES LA TORRE G22 +46.003 20 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP +49.635 21 40 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX PONS HP 40 +1:12.187 22 64 SANTIAGO HERNANDEZ FTR SAG TEAM +1:14.567 23 38 BRADLEY SMITH TECH 3 TECH 3 RACING +1:15.394 24 39 ROBERTINO PIETRI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +1:16.767 25 82 ELENA ROSELL SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +1:19.893 26 6 JOAN OLIVE FTR AEROPORT DE CASTELLO +1:22.339 27 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap 28 61 OSCAR CLIMENT MIR RACING TEAM CLIMENT 1 Lap 29 96 NASSER HASAN AL MALKI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap 30 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM 1 Lap

  • Moto2, Bradl miglior tempo a Valencia, Marquez out

    Moto2, Bradl miglior tempo a Valencia, Marquez out

    Stefan Bradl è sempre più vicino al suo primo titolo mondiale con la Moto2. Il pilota tedesco ha ottenuto il miglior tempo della prima sessione di prove libere sul circuito di Valencia che ospiterà l’ultimo appuntamento stagionale del motomondiale girando in 1:41.777, approfittando anche dell’assenza di Marc Marquez, che con tutta probabilità non prenderà parte alla corsa a causa del problema all’occhio occorsogli nel GP d’Australia.

    Stefan Bradl | © JAVIER SORIANO/Getty Images
    Quest’assenza renderà le cose facili a Bradl, che domenica in pista non avrà avversari in grado di soffiargli la leadership. Tornando alle prove, la seconda posizione è stata ottenuta da Randy Krummenacher, distante tre decimi dalla prima posizione, ma davanti al sammarinese Alex De Angelis. Quarto tempo per Mattia Pasini. Michele Pirro del team Gresini è in nona posizione, Mika Kallio chiude invece la top-ten con il decimo tempo. Malissimo Andrea Iannone, che chiude con quasi otto secondi di distanza. I tempi delle prime libere 1 65 STEFAN BRADL KALEX VIESSMANN KIEFER RACING 1:41.777 2 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING 1:42.106 0.329 3 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 1:42.688 0.911 4 75 MATTIA PASINI FTR IODA RACING PROJECT 1:42.941 1.164 5 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP 1:43.038 1.261 6 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX 1:43.814 2.037 7 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP 1:43.933 2.156 8 13 ANTHONY WEST MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM 1:44.307 2.530 9 51 MICHELE PIRRO MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 1:44.672 2.895 10 36 MIKA KALLIO SUTER MARC VDS RACING TEAM 1:44.924 3.147 11 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1:45.073 3.296 12 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM 1:45.210 3.433 13 25 ALEX BALDOLINI MORIWAKI DESGUACES LA TORRE G22 1:45.996 4.219 14 19 XAVIER SIMEON TECH 3 TECH 3 B 1:46.189 4.412 15 35 RAFFAELE DE ROSA SUTER NGM FORWARD RACING 1:46.686 4.909 16 60 JULIAN SIMON SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 1:46.714 4.937 17 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 1:46.863 5.086 18 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP 1:46.977 5.200 19 39 ROBERTINO PIETRI SUTER ITALTRANS RACING TEAM 1:47.178 5.401 20 68 YONNY HERNANDEZ FTR BLUSENS-STX 1:47.667 5.890 21 34 ESTEVE RABAT FTR BLUSENS-STX 1:48.443 6.666 22 6 JOAN OLIVE FTR AEROPORT DE CASTELLO 1:48.471 6.694 23 38 BRADLEY SMITH TECH 3 TECH 3 RACING 1:48.662 6.885 24 72 YUKI TAKAHASHI MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 1:48.807 7.030 25 16 JULES CLUZEL SUTER NGM FORWARD RACING 1:48.877 7.100

  • Beffa Bradl, Luthi conquista Sepang

    Beffa Bradl, Luthi conquista Sepang

    Thomas Luthi vince il suo primo GP stagionale sul circuito di Sepang in Malesia. Lo svizzero batte l’attuale leader del mondiale Stefan Bradl, beffato dalla bandiera esposta a due giri dal termine per un brutto incidente ad Axel Pons che ne ha causato la fine della gara. Bandiera rossa e mondiale rinviato all’ultimo appuntamento stagionale a Valencia, dove il tedesco arriverà con 23 punti di vantaggio su Marc Marquez, costretto a guardare la gara dai box per l’incidente che lo ha messo fuori gioco nelle libere del venerdi.

    Thomas Luthi | © TOSHIFUMI KITAMURA/Getty Images
    Comunque un passo avanti per Bradl, a cui basterà una 13esima posizione per laurearsi campione. Tornando alla gara il podio viene completato da Pol Espargaro davanti al sammarinese Alex De Angelis, che non riesce a replicare la bella prova di Phillip Island coronata con vittoria, chiudendo soltanto quarto a circa 10″ dal primo classificato, ma è comunque da sottolineare la sua rimonta dalle retrovie. Chiudono nella top-ten Michele Pirro, che nelle qualifiche aveva firmato un ottimo terzo posto, in settima posizione e Andrea Iannone, nono. Ordine d’arrivo 1 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 36:35.114 2 65 STEFAN BRADL KALEX VIESSMANN KIEFER RACING +0.187 3 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP +7.465 4 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 +9.127 5 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP +11.494 6 36 MIKA KALLIO SUTER MARC VDS RACING TEAM +11.903 7 51 MICHELE PIRRO MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 +12.568 8 40 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX PONS HP 40 +12.963 9 29 ANDREA IANNONE SUTER SPEED MASTER +14.098 10 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM +16.697 11 34 ESTEVE RABAT FTR BLUSENS-STX +19.568 12 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP +24.885 13 16 JULES CLUZEL SUTER NGM FORWARD RACING +25.345 14 63 MIKE DI MEGLIO TECH 3 TECH 3 RACING +26.696 15 19 XAVIER SIMEON TECH 3 TECH 3 B +32.806 16 80 AXEL PONS PONS KALEX PONS HP 40 +32.979 17 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX +33.179 18 6 JOAN OLIVE FTR AEROPORT DE CASTELLO +36.497 19 18 JORDI TORRES SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +40.569 20 87 MOHAMAD ZAMRI BABA MORIWAKI PETRONAS MALAYSIA +56.756 21 20 IVAN MORENO SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 +1:05.966 22 86 HAFIZH SYAHRIN MORIWAKI PETRONAS MALAYSIA +1:06.110 23 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING +1:17.083 24 39 ROBERTINO PIETRI SUTER ITALTRANS RACING TEAM +1:19.415 25 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 1 Lap

  • A Sepang prima pole per Luthi. Marquez in crisi

    A Sepang prima pole per Luthi. Marquez in crisi

    Sarà Thomas Luthi a partire davanti a tutti domani nel Gran premio della Malesia, penultimo appuntamento del motomondiale. Lo svizzero della Suter conquista la sua prima pole position stagionale con il tempo di 2:07.512 davanti al leader della classifica mondiale Stefan Bradl, secondo e ad un passo dal mondiale.

    Thomas Luthi | © Toshifumi Afp / Getty Images
    Il tedesco potrebbe approfittare del regalo fattogli da Marc Marquez, classificatosi in 36esima e penultima posizione davanti al solo Wongthananon e con evidenti problemi fisici causati dalla caduta nelle libere di ieri. Il pilota spagnolo, che dista solo tre lunghezze dal tedesco leader della classifica mondiale, è riuscito a compiere soltanto una tornata, giusto quella che gli ha consentito almeno di schierarsi in griglia ma in queste condizioni sarà difficile ripetere la bella rimonta di Phillip Island e soprattutto combattere per l’iride. La prima fila è chiusa dall’ottimo Michele Pirro, terzo davanti a Takahashi e ai fratelli Espargaro. Mattia Pasini rientra nella top-ten con il decimo tempo mentre non riesce a ripetere la prestazione del GP d’Australia, coronata con vittoria, Alex De Angelis che chiude con 1″ di distacco da Luthi. Gli altri italiano sono Andrea Innone in 13esima posizione e Simone Corsi in 14esima. Meglio di loro fa Claudio Corti, in ottava posizione. Da segnalare che nell’incidente con Marquez sono rimasti coinvolti anche il francese Jules Cluzel e l’inglese Bradley Smith. Se per Cluzel, che ha svolto tutta la sessione di qualifica chiudendo in18esima posizione, non vi sono state conseguenze molto più gravi sono le condizioni di Smith, che ha riportato una frattura di una clavicola, e di conseguenza niente qualifica e niente gara per lui. Responsabilità dell’incidente da attribuire ai commissari di gara, rei di non aver segnalato la pioggia proprio in quel punto del tracciato, e conseguente multa di 15.000 euro al circuito. Griglia di partenza 1 12 THOMAS LUTHI SUTER INTERWETTEN PADDOCK MOTO2 2:07.512 2 65 STEFAN BRADL KALEX VIESSMANN KIEFER RACING 2:07.724 0.212 3 51 MICHELE PIRRO MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 2:08.004 0.492 4 72 YUKI TAKAHASHI MORIWAKI GRESINI RACING MOTO2 2:08.069 0.557 5 44 POL ESPARGARO FTR HP TUENTI SPEED UP 2:08.107 0.595 6 40 ALEIX ESPARGARO PONS KALEX PONS HP 40 2:08.154 0.642 7 36 MIKA KALLIO SUTER MARC VDS RACING TEAM 2:08.240 0.728 8 71 CLAUDIO CORTI SUTER ITALTRANS RACING TEAM 2:08.319 0.807 9 45 SCOTT REDDING SUTER MARC VDS RACING TEAM 2:08.412 0.900 10 75 MATTIA PASINI FTR IODA RACING PROJECT 2:08.414 0.902 11 15 ALEX DE ANGELIS MOTOBI JIR MOTO2 2:08.417 0.905 12 34 ESTEVE RABAT FTR BLUSENS-STX 2:08.466 0.954 13 29 ANDREA IANNONE SUTER SPEED MASTER 2:08.520 1.008 14 3 SIMONE CORSI FTR IODA RACING PROJECT 2:08.549 1.037 15 76 MAX NEUKIRCHNER MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM 2:08.620 1.108 16 13 ANTHONY WEST MZ-RE HONDA MZ RACING TEAM 2:08.714 1.202 17 63 MIKE DI MEGLIO TECH 3 TECH 3 RACING 2:08.855 1.343 18 16 JULES CLUZEL SUTER NGM FORWARD RACING 2:08.934 1.422 19 54 KENAN SOFUOGLU SUTER TECHNOMAG-CIP 2:09.015 1.503 20 77 DOMINIQUE AEGERTER SUTER TECHNOMAG-CIP 2:09.087 1.575 21 6 JOAN OLIVE FTR AEROPORT DE CASTELLO 2:09.278 1.766 22 35 RAFFAELE DE ROSA SUTER NGM FORWARD RACING 2:09.307 1.795 23 19 XAVIER SIMEON TECH 3 TECH 3 B 2:09.315 1.803 24 53 VALENTIN DEBISE FTR SPEED UP 2:09.382 1.870 25 80 AXEL PONS PONS KALEX PONS HP 40 2:09.472 1.960 26 64 SANTIAGO HERNANDEZ FTR SAG TEAM 2:09.625 2.113 27 18 JORDI TORRES SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 2:09.686 2.174 28 87 MOHAMAD ZAMRI BABA MORIWAKI PETRONAS MALAYSIA 2:09.822 2.310 29 4 RANDY KRUMMENACHER KALEX GP TEAM SWITZERLAND KIEFER RACING 2:09.911 2.399 30 9 KENNY NOYES FTR AVINTIA-STX 2:10.319 2.807 31 39 ROBERTINO PIETRI SUTER ITALTRANS RACING TEAM 2:10.348 2.836 32 20 IVAN MORENO SUTER MAPFRE ASPAR TEAM MOTO2 2:10.875 3.363 33 68 YONNY HERNANDEZ FTR BLUSENS-STX 2:11.022 3.510 34 86 HAFIZH SYAHRIN MORIWAKI PETRONAS MALAYSIA 2:11.388 3.876 35 95 MASHEL AL NAIMI MORIWAKI QMMF RACING TEAM 2:12.180 4.668 36 93 MARC MARQUEZ SUTER TEAM CATALUNYA CAIXA REPSOL 2:12.864 5.352 37 23 APIWAT WONGTHANANON FTR THAI HONDA SINGHA SAG 2:13.201 5.689