Tag: stanley cup

  • I Los Angeles Kings vincono la Stanley Cup

    I Los Angeles Kings vincono la Stanley Cup

    I Los Angeles Kings sono i nuovi campioni NHL: il team californiano travolge i rivali dei New Jersey Devils per 6-1 in gara 6 della Finale e conquista per la prima volta nella sua storia la prestigiosa Stanley Cup. Un trionfo atteso 45 anni, che resterà scolpito ancora di più negli annali della Lega dato che i Kings sono la prima squadra nella storia NHL a vincere il trofeo partendo dalla posizione numero 8 nei playoff (l’ultima disponibile per la post season).

    Un avvenimento mai successo in precedenza  e che rende l’impresa losangelina ancora più evidente, un successo fatto di 16 vittorie e solo 4 sconfitte e squadroni blasonati spazzati via in un batter d’occhio: nel primo turno i Kings hanno infatti eliminato i Vancouver Canucks, squadra numero 1 della Lega e vice campioni in carica (4-1), poi è toccato ai Saint Louis Blues, testa di serie numero 2, fatti fuori con un eloquente 4-0. Nella Finale di Conference a subire la medesima sorte sono stati i Phoenix Coyotes, terzi classificati nella Western Conference (4-1) e poi, storia recente, il 4-2 ai New Jersey Devils che ha regalato la Stanley Cup.

    Un trionfo che parte da lontano, precisamente da dicembre, con l’arrivo in panchina di coach Sutter che ha cambiato volto al team: la rincorsa ai playoff si è concretizzata solo all’ultimo turno, arpionando l’ultimo posto disponibile della Western Conference, eredità dell’avvio disastroso di stagione sotto la guida di coach Murray che aveva portato al cambio di allenatore. Poi la cavalcata inarrestabile ai playoff, costruita quasi sempre in trasferta per via del vantaggio campo avverso contro le squadre rivali. Ed ora la gloria, davvero meritata per quanto i Kings hanno fatto vedere fino all’ultimo secondo del torneo.

    L’affermazione nella notte, sul ghiaccio amico, è netta ed inequivocabile: il momento chiave del match arriva a metà della prima frazione, quando uno sconsiderato e pericolosissimo intervento di Steve Bernier (body check illegale)  nei confronti di Rob Scuderi (che in viso porterà i segni del gesto) costringe gli arbitri (inflessibili) ad assegnare ai Devils una “major” (cioè l’inferiorità numerica di ben 5 minuti che non viene azzerata neanche nel caso di rete subìta), e con la conseguente espulsione di Bernier. I Kings ne approfittano e in pratica mettono il risultato in banca realizzando nel lungo power play ben 3 reti (andando in controcorrente dato che in questi playoff la percentuale di realizzazione di Los Angeles in situazione di superiorità numerica era al limite del ridicolo con sole 9 goal in 86 power play a favore).

    Dustin Brown alza al cielo la Stanley Cup | © Christian Petersen Getty Images

    La gara è tutta qui: dopo aver segnato l’1-0 con il capitano Dustin Brown i Devils si sciolgono e subiscono anche le altre 2 reti con Jeff Carter e Trevor Lewis. Ancora lo scatenato Carter porta a 4 le marcature dei padroni di casa dopo un minuto del secondo periodo, mentre in chiusura di frazione arriva l’unico sorriso degli ospiti con la marcatura di Adam Henrique (4-1).

    Al sedicesimo minuto del terzo quarto, con i tifosi sugli spalti già festanti, arrivano nel giro di 15 secondi altri 2 goal per i neroviola firmati da Lewis a porta vuota (doppietta anche pr lui) e da Greene.

    Esplode la festa alla sirena finale, il capitano Dustin Brown (una rete e 2 assist) alza al cielo la Stanley Cup, il goalie Jonathan Quick viene eletto M.V.P. e si prende il prestigioso premio Conn Smythe Trophy assegnato al miglior giocatore dei playoff, ergendosi quindi a miglior portiere della Lega (1.41 la media di goal subìti a partita e 0.946 la percentuale di parate). Ma non va trascurato l’apporto del difensore Drew Doughty, uno dei migliori interpreti del ruolo in NHL, e l’importanza di avere un fuoriclasse come Anze Kopitar al centro dell’attacco, senza voler sminuire i meriti di tutti gli altri componenti rivelatisi determinanti al pari degli illustri colleghi. E poi l’artefice di questo successo, Darryl Sutter, che ha rivoltato la squadra come un calzino dal suo arrivo, invertendo la rotta, ed ha permesso questa splendida cavalcata.

    Ci proveranno anche l’anno prossimo i Kings, stando alle parole del coach, già proiettato sugli obiettivi futuri. Ma onore e merito anche ai New Jersey Devils che hanno lottato ma hanno dovuto fare i conti con un avversario superiore e forse impossibile da superare. Dopo qualche stagione di buio il futuro ora può sorridere anche a loro, sperando magari di avere più fortuna nel prossimo campionato.

    RISULTATI PLAYOFF NHL 11 giugno 2012 

    Los Angeles Kings-New Jersey Devils 6-1

    FINALE NHL STANLEY CUP:

    6) New Jersey Devils vs 8) Los Angeles Kings serie 2-4 Kings 

    LOS ANGELES CAMPIONE NHL 2011/2012

    GLI HIGHLIGHTS:

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    LA CONSEGNA DELLA STANLEY CUP AI LOS ANGELES KINGS:

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  • Stanley Cup: Devils ancora vincenti, ora i Kings tremano

    Stanley Cup: Devils ancora vincenti, ora i Kings tremano

    Seconda vittoria consecutiva per i New Jersey Devils che in gara 5 della Finale NHL che assegna la Stanley Cup battono i Los Angeles Kings per 2-1 riducendo ulteriormente il distacco nella serie che ora vede i californiani avanti per 3-2. Dopo essere stata sull’orlo della sconfitta (3-0 dopo le prime 3 partite), New Jersey rialza la testa e mette ora tanta pressione ai rivali che nel prossimo incontro a Los Angeles non potranno più sbagliare (sarà l’ultimo match casalingo per i Kings).

    Si interrompe inoltre la striscia di 10 vittorie esterne consecutive nei playoff dei californiani che erano ancora imbattuti in trasferta. Devils che ora sognano una storica rimonta (da 0-3 a 4-3) che nelle Finals non si verifica da ben 70 anni (ed in generale nella post season è avvenuta solo 3 volte).

    Nel primo periodo i padroni di casa concretizzano la superiorità grazie al goal al 12esimo minuto di Zach Parise, bravo a sfruttare l’unico (finora) errore della serie del goalie avversario Jonathan Quick.

    Nel secondo quarto però arriva il pari degli ospiti, bravi a capitalizzare con la marcatura di Justin Williams al terzo minuto. La gioia losangelina dura però solo 6 minuti, il tempo necessario a Bryce Salvador di piazzare il goal vincente con un missile dalla linea blu. I Kings arrivano anche al nuovo pari ma gli arbitri giustamente annullano la rete di Stoll per via del bastone alto, irregolarità che aveva permesso al giocatore di infilare il puck alle spalle di un Martin Brodeur in serata di grazia.

    New Jersey Devils | © Jim McIsaac Getty/Images

    Californiani arrembanti nell’ultima frazione, l’occasione più clamorosa è di Alec Martinez che coglie il palo della porta a Brodeur battuto. L’estremo difensore di New Jersey chiude ogni varco esaltando il numeroso pubblico sugli spalti di fede bianco-rosso-nera. Tutti gli sforzi sono vani per i Kings, il risultato resta di 2-1 ed i Devils continuano a sperare.

    L’eroe della serata è sicuramente il portiere dei Devils Martin Brodeur, capace di stoppare quasi tutte le iniziative e gli attacchi dei giocatori ospiti riuscendo a mettere a segno 25 parate su 26 tiri complessivi diretti verso i suoi pali. Nota di merito anche al capitano Zach Parise, al primo goal in questa serie, ed a Bryce Salvador: da loro 2 arrivano le reti del successo che riapre i giochi. Inutili invece le parate di Jonathan Quick, goalie californiano che chiude la sua serata con 17 parate su 19 conclusioni avversarie. Niente da fare anche per un generoso Justin Williams, autore del provvisorio pari che però non è servito a molto. Resta il bel gioco offerto dal team losangelino che può lasciare ben sperare in vista di gara 6.

    La serie torna a Los Angeles lunedì notte per il sesto atto: è solo la terza volta nella storia delle Finals NHL che una squadra sotto 3-0 riesce a forzare una gara 6. I precedenti risalgono al 1942, quando i Toronto Maple Leafs rimontarono dallo 0-3 vincendo il titolo contro Detroit, e al 1945, quando i sempre i Red Wings allungarono la serie fino a gara-7 perdendo però la “bella” ancora contro Toronto.

    RISULTATI PLAYOFF NHL 9 giugno 2012 

    New Jersey Devils-Los Angeles Kings 2-1

    FINALE NHL STANLEY CUP:

    6) New Jersey Devils vs 8) Los Angeles Kings serie 2-3 Kings 

  • Stanley Cup: I Devils rimandano la festa dei Los Angeles Kings.

    Stanley Cup: I Devils rimandano la festa dei Los Angeles Kings.

    Festa rimandata per i Los Angeles Kings ed i suoi tifosi: in gara 4 della Finale NHL che assegna la Stanley Cup i New Jersey Devils sbancano il ghiaccio californiano per 3-1, rimandando il verdetto che quasi tutti attendevano e portando la serie sul risultato di 3-1 che vede comunque i neroviola saldamente al comando.

    Gli ospiti possono quindi coltivare ancora qualche speranza di vittoria ma la situazione resta sempre complicata, dovendo necessariamente ottenere altre 3 vittorie nelle prossime 3 partite. E i Kings fanno più paura in trasferta dato che in questi playoff sono ancora imbattuti con 10 successi in 10 gare, un ruolino di marcia strepitoso.

    Ci tenevano, i losangelini, a festeggiare la conquista della Stanley Cup in casa, per tutti i tifosi accorsi in massa allo Staples Center. Anche le Star del cinema sugli spalti per godersi il momento di gloria dei giocatori nero e viola ma a rimandare ogni discorso a gara 5 ci ha pensato il goalie dei Devils Martin Brodeur, autore di una partita fantastica in cui ha salvato il risultato e regalato la vittoria alla sua squadra.

    I primi 2 periodi di gioco vanno in archivio senza reti, Los Angeles parte forte ma Brodeur fa capire che sarà dura batterlo. Anche New Jersey cerca di sbloccare il punteggio ma un ottimo Quick mantiene il risultato sullo 0-0. In chiusura di primo quarto i Kings hanno 2 clamorose occasioni per portarsi avanti ma sia Williams che Kopitar centrano il palo.

    Kovalchuk in apertura di seconda frazione ha la chance per segnare ma non trova il guizzo vincente. I padroni di casa spingono forte e creano molto ma nè Gagne, nè Richards riescono a trovare il goal. Ancora 0-0 in chiusura del secondo quarto.

    New Jersey Devils | © Bruce Bennett/Getty Images

    L’ultimo periodo si apre con la clamorosa occasione mancata dei californiani che in un 2 contro 1 sprecano la possibilità di siglare la rete, a sprecare tutto è Lewis. E quando l’inerzia del match sembra andare dalla parte dei Kings ecco che i Devils passano in vantaggio con Patrik Elias al settimo minuto. Un minuto più tardi  però arriva il pareggio dei padroni di casa grazie a Drew Doughty, che in situazione di superiorità numerica sul ghiaccio, derivante da power play, riesce a trovare una grande conclusione da fuori area che buca Brodeur.

    La gara si infiamma ma la beffa per Los Angeles deve ancora arrivare e si materializza a 4 minuti e mezzo dalla sirena per opera della marcatura di Adam Henrique. I Kings  non riescono a reagire e subiscono invece il goal a porta vuota di Kovalchuk a venti secondi dalla fine, che fissa così il risultato sul 3 a 1 definitivo.

    Protagonista del match l’estremo difensore di New Jersey Martin Brodeur con alcuni interventi miracolosi. Per lui 21 parate su 22 tiri totali.

    La serie si trasferisce ancora a Newark per gara 5: i Devils hanno l’opportunità di ridurre ulteriormente il margine in casa ma attenzione ai californiani che, come già ricordato, fanno di necessità virtù ed in trasferta nella post season sono ancora imbattuti.

    RISULTATI PLAYOFF NHL 6 giugno 2012 

    Los Angeles Kings-New Jersey Devils 1-3

    FINALE NHL STANLEY CUP:

    6) New Jersey Devils vs 8) Los Angeles Kings serie 1-3 Kings 

  • Stanley Cup: Kings travolgono Devils, Los Angeles vicina al titolo

    Stanley Cup: Kings travolgono Devils, Los Angeles vicina al titolo

    Continua il dominio dei Los Angeles Kings nella Finale NHL che assegna la Stanley Cup: anche in gara 3 i californiani mandano KO i New Jersey Devils, travolti con un netto 4-0, portandosi così sul punteggio di 3-0 nella serie, ad una sola vittoria dal titolo. Dopo le prime 2 affermazioni in trasferta (ottenute entrambe con il risultato di 2-1 in overtime) i Kings fanno valere il fattore campo e dominano il match, ottenendo il 15esimo successo in questa post season a fronte di 2 sole sconfitte (Los Angeles è addirittura imbattuta in trasferta con 10 successi in 10 incontri giocati!). Nonostante una regular season in sordina (i californiani si sono qualificati solo all’ultima giornata con il penultimo record tra tutte le 16 squadre qualificate ai playoff), la musica è cambiata in post season: eliminati in rapida sequenza prima i Vancouver Canucks (4-1), migliore formazione della Lega con il seed numero 1 assoluto (e vice campioni in carica), poi è stato il turno dei secondi classificati Saint Louis Blues (netto 4-0) ed infine a subire la stessa sorte sono stati i Phoenix Coyotes (terzi nella Western Conference) fatti fuori per 4-1. Nonostante lo svantaggio del fattore campo in tutte le sfide fin qui giocate, i Kings hanno letteralmente dominato i playoff 2012, ed ora si apprestano a vincere il primo titolo della loro storia. Difficile che i Devils riescano a ribaltare la sfida vincendo 4 partite consecutive. Nella storia NHL solo 3 volte si è verificata un’ipotesi del genere, quindi le speranze dei “Diavoli Rossi” sono ridotte al lumicino. Anche perchè da quando le Finali NHL si disputano al meglio delle 7 partite (da 25 anni) è la prima volta che accade che una squadra dopo 3 gare guidi la serie per 3-0!

    Dopo un primo periodo senza reti la gara si infiamma nel quarto centrale: dopo 5 minuti e 40 secondi Alec Martinez sblocca il punteggio e ragala il vantaggio ai padroni di casa, dopo 10 minuti dal provvisorio 1-0 ecco il raddoppio dei Kings firmato da Anze Kopitar che porta il parziale sul 2-0.

    Los Angeles Kings | © Harry How/Getty Images

    Nell’ultimo periodo Los Angeles chiude i conti: dopo 4 minuti arriva il goal di Jeff Carter in situazione di power play, 120 secondi più tardi ecco il definitivo punto del 4-0 grazie alla rete di Justin Williams sempre in superiorità numerica. Devils alle corde, sfiduciati e sconsolati, il match si trascina fino alla sirena finale dove esplode la gioia dei giocatori e dei tifosi sugli spalti che sentono vicino il titolo.

    Decisivi per il successo Anze Kopitar (per il centro sloveno ancora una grande partita chiusa con un goal ed un assist) ma soprattutto l’estremo difensore Jonathan Quick che para tutti i 22 tiri scagliati dagli attaccanti di New Jersey verso i suoi pali, ottenendo il suo 3 shutout in questi playoff (dopo i 10 della regular season, leader nella classifica di questa specialità). Se Los Angeles alzerà al cielo la Stanley Cup gran parte del merito sarà suo e del formidabile campionato a difesa della rete neroviola.

    Per gara 4 si resta a Los Angeles (mercoledì 6 giugno) ed i tifosi di casa già preparano la festa!

    RISULTATI PLAYOFF NHL 4 giugno 2012 

    Los Angeles Kings-New Jersey Devils 4-0

    FINALE NHL STANLEY CUP:

    6) New Jersey Devils vs 8) Los Angeles Kings serie 0-3 Kings 

  • Stanley Cup: Anze Kopitar fa volare i Kings. Devils KO in gara 1

    Stanley Cup: Anze Kopitar fa volare i Kings. Devils KO in gara 1

    Va ai Los Angeles Kings gara 1 della Finale di Stanley Cup NHL: i californiani ottengono l’ennesima vittoria esterna di questi playoff (la nona precisamente su nove partite giocate) sbancando il ghiaccio dei New Jersey Devils per 2-1 dopo un tempo supplementare. I Kings si portano in vantaggio nella serie per 1-0.

    Inizio soporifero da ambo le parti con le 2 squadre che si studiano e che temendosi reciprocamente vengono bloccate dalla tensione. Ci vogliono circa 6 minuti per vedere la prima conclusione degna di nota ed il goalie Jonathan Quick di Los Angeles si fa trovare pronto. Ma al decimo minuto gli ospiti passano in vantaggio grazie a Colin Fraser che segna l’1-0.

    Nel secondo periodo i Kings tentano di amministrare la gara, abbassando i ritmi (già non alti peraltro) e riducendo così al minimo i pericoli per la difesa. Ma un lampo sul finire della frazione (quando mancano solo 72 secondi per andare al riposo) regala il pareggio ai Devils: la rete viene assegnata ad Anton Volchenkov ma ci sono seri dubbi sulla paternità del goal che probabilmente è una deviazione nella propria porta del giocatore losangelino Slava Voynov su una staffilata dalla distanza.

    Anze Kopitar, Los Angeles Kings | © Jim McIsaac/Getty Images

    Rigenerati dal pareggio i Devils partono forte nella terza frazione di gioco e concretizzano la superiorità con la marcatura del capitano Parise, ma l’entusiasmo dei tifosi di New Jersey viene stoppato dagli arbitri che annullano per una infrazione commessa dallo stesso Parise per mandare il puck in rete. Scampato il pericolo i Kings riprendono coraggio ma trovano sulla loro strada un immenso Martin Brodeur che para tutti i 6 tiri destinati a trovare il fondo della porta (incredibile il salvataggio compiuto sulla conclusione del difensore californiano Drew Doughty che manda in visibilio i tifosi sugli spalti). I Devils non riescono a costruire azioni offensive e così il periodo si conclude con il punteggio di 1-1 che costringe i team all’overtime.

    Squadre prudenti ad inizio del prolungamento, i primi a farsi vivi in attacco sono i Devils con Salvador e Clarkson ma la difesa dei Kings regge. Kovalchuk si divora la rete della vittoria al sesto minuto ma non è il guaio più grosso perchè la beffa per New Jersey è dietro l’angolo: 120 secondi più tardi, dopo aver dominato l’overtime, una ripartenza (anche un pò fortunata) di Los Angeles trova Anze Kopitar solo a metà campo. Il centro sloveno tira dritto verso la porta, elude l’intervento di Brodeur e deposita il puck in rete per il definitivo 2-1 che regala ai Kings il punto dell’1-0 nella serie.

    Jonathan Quick, estremo difensore californiano, para 16 delle 17 conclusioni dirette verso i suoi pali mentre il rivale 40enne Martin Brodeur riesce a salvare la sua porta per 23 volte su 25 tiri. Kopitar gioca una grande gara ed è decisivo con il goal della vittoria.

    Per gara 2 si resta a Newark nel New Jersey. L’obiettivo dei Devils è quello di pareggiare la sfida, un eventuale nuovo successo dei Kings infatti chiuderebbe quasi i conti in vista del trasferimento, seguente, a Los Angeles.

    RISULTATI PLAYOFF NHL 30 maggio 2012 

    New Jersey Devils-Los Angeles Kings 1-2 (0vertime)

    FINALE NHL STANLEY CUP:

    6) New Jersey Devils vs 8) Los Angeles Kings serie 0-1 Kings 

  • NHL playoff, programma e analisi Finale Stanley Cup Devils-Kings

    NHL playoff, programma e analisi Finale Stanley Cup Devils-Kings

    La Finale che non ti aspetti, che nessuno avrebbe mai potuto immaginare ad inizio stagione! Nella Finalissima NHL 2011/2012 si affrontano New Jersey Devils (sesti classificati nella Eastern Conference in regular season) e Los Angeles Kings (team che nella Western Conference ha arpionato l’ultimo seed per i playoff, l’ottavo, solo nella giornata conclusiva della stagione regolare). Chi avrà la meglio potrà alzare al cielo la Stanley Cup, il trofeo riservato ai Campioni della Lega nazionale di hockey americana.

    6) New Jersey Devils vs 8) Los Angeles Kings:

    La serie prenderà il via mercoledì 30 maggio a Newark, nel New Jersey con i Devils che avranno il vantaggio del fattore campo rispetto ai Kings. Ma proprio i californiani in questa stagione non si sono preoccupati di questo fattore, ribaltando sistematicamente il vantaggio campo degli avversari in tutte le 3 serie di playoff finora disputate, andando a vincere quasi in scioltezza contro avversari molto più quotati.

    Le vittime illustri dei losangelini sono stati in ordine Vancouver Canucks (team con il miglior record NHL fatti fuori per 4-1), Saint Louis Blues (secondi in Western Conference, eliminati con un secco 4-0) e Phoenix Coyotes (terzo seed ad Ovest, 4-1 nella serie). I Devils hanno faticato un pò di più: nel primo turno sofferto 4-3 sui Florida Panthers, poi 4-1 ai Philadelpia Flyers ed infine 4-2 ai cugini dei New York Rangers in Finale di Eastern Conference.

    logo NHL

    I Kings arrivano davvero in forma e molto più riposati al grande appuntamento (che mancava da 19 anni, dalla Finale persa contro i Montreal Canadiens): eppure la stagione non era iniziata bene con l’esonero dopo circa 30 gare del coach Murray che ha fatto posto a Sutter. Sotto la sua guida i risultati sono stati ottimi, soprattutto nei playoff con 12 vittorie e 2 sole sconfitte. I “Re” possono contare inoltre sul migliore portiere del momento, ovvero Jonatahn Quick, autore di prestazioni assolutamente mostruose. L’attacco si baserà tutto sull’estro di Dustin Brown, Anze Kopitar e Mike Richards ma attenzione al periodo di forma di Dustin Penner. New Jersey ha le sue armi migliori in Brodeur, goalie che a dispetto dell’età (40 anni) continua a fornire prestazioni di altissimo livello, e negli avanti Ilya Kovalchuk, Zach Parise e Travis Zajac, senza dimenticare gli ottimi contributi finora avuti da Adam Henrique e da Bryce Salvador.

    In stagione regoalre la sfida è finita entrambe le volte nelle mani dei Devils ma allora c’erano altri Kings che scendevano sul ghiaccio. Ora le cose sono molto cambiate e quel riferimento di regular season servirà a poco e niente.

    Probabili 7 gare per decretare la nuova squadra campione NHL ma il talento di Los Angeles deve preoccupare la fortissima difesa di New Jersey che non avrà vita agevole nonostante il vantaggio del fattore campo.

    PROGRAMMA DELLA SERIE:

    gara 1: New Jersey Devils-Los Angeles Kings mercoledì 30 maggio in New Jersey, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 2: New Jersey Devils-Los Angeles Kings sabato 2 giugno in New Jersey, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 3: Los Angeles Kings-New Jersey Devils lunedì 4 giugno a Los Angeles, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 4: Los Angeles Kings-New Jersey Devils mercoledì 6 giugno a Los Angeles, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    *gara 5: New Jersey Devils-Los Angeles Kings lunedì 4 giugno in New Jersey, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    *gara 6: Los Angeles Kings-New Jersey Devils lunedì 11 giugno a Los Angeles, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    *gara 7: New Jersey Devils-Los Angeles Kings mercoledì 13 giugno in New Jersey, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)

    *se necessaria

  • “Il bacio in mezzo alla guerra”. Ecco la foto che sta facendo il giro del Mondo

    “Il bacio in mezzo alla guerra”. Ecco la foto che sta facendo il giro del Mondo

    Mercoledì i Vancouver Canucks hanno perso la Stanley Cup, premio riservato alla squadra campione della NHL, perdendo, in casa, sonoramente (e meritatamente) per 4-0 contro i Boston Bruins, nella decisiva gara 7 della serie di Finale, scatenando nel post partita la furia dei propri tifosi che hanno dato vita ad una vera e propria guerriglia contro le forze dell’ordine.

    © Rich Lam/Getty Images
    Ciò che più ha colpito l’attenzione non solo degli sportivi ma un pò di tutte le persone interessatesi alla vicenda della sommossa cittadina è stata una foto, scattata in un particolare momento, in cui si vede una ragazza, sdraiata sulla strada, ed un ragazzo, appena sopra di lei, baciarsi in una zona “di nessuno” con i rivoltosi da una parte ed i poliziotti contrapposti dall’altra. La foto ha suscitato diverse opinioni: in un primo momento si era parlato di un giovane che approfittava di una ragazza in stato di semi-incoscienza, più tardi si è invece scoperto che i protagonisti sono 2 fidanzati: lei è Alex Thomas, studentessa presso l’Università di Guelph in Ontario, lui invece è Scott Jones, australiano di 29 anni, in Canada per motivi di lavoro. Hanno fatto luce sull’accaduto dicendo che la ragazza è stata spinta dalla polizia a terra, senza nessun motivo apparente dato che i 2 stavano cercando di mettersi al sicuro, e subito dopo il fidanzato le ha prestato soccorso, cercando di tranquillizzarla. L’immagine resterà emblematica nella storia: in una notte che definire folle e pazzesca è dire veramente poco, ecco spuntare in mezzo al caos più totale, in mezzo a scene di guerra, l’amore di 2 giovani ragazzi, distesi a terra in una zona lasciata libera, come sospesa in un’altro tempo o in un’altra dimensione, incuranti di tutto ciò che li circonda, l’unica cosa che importa è il loro sentimento e il cercare di restere assieme. L’arrivo del nuovo giorno ha lasciato in dote a Vancouver quasi 150 feriti, di cui 8 accoltellati  (uno in condizioni gravi) e ben 100 arresti, ma tra il fuoco, le fiamme, il fumo e la violenza, arriva diretto al cuore di noi tutti un gesto che regala speranza: il “Vancouver riot kiss” (così è stata rinominata l’azione dei 2 fidanzati) dimostra che l’amore può trionfare sulla guerra. IL VIDEO DEI DISORDINI A VANCOUVER [jwplayer config=”120s” mediaid=”82300″]

  • NHL, Stanley Cup: Trionfa Boston, Vancouver demolita 4-0

    NHL, Stanley Cup: Trionfa Boston, Vancouver demolita 4-0

       

    © Bruce Bennett/Getty Images
    Dopo ben 39 anni di attesa, i Boston Bruins ritornano sul tetto del Mondo dell’hockey: i gialloneri battono nella decisiva gara 7, a Vancouver, i rivali dei Canucks, stra-favoriti secondo molti addetti ai lavori alla vittoria finale, per 4-0. Un risultato ineccepibile ed indiscutibile (e questo vale anche nel complesso, per quello che abbiamo potuto vedere nel corso delle partite precedenti) che ha scatenato la gioia dei tifosi dei Bruins e mandato nella disperazione i tifosi canadesi, sentimento poi sfociato in deprecabili atti di vandalismo e guerriglia in città con macchine rovesciate ed incendiate, vetrine mandate in frantumi, negozi distrutti e saccheggiati, e per finire lanci di bottiglie contro gli agenti che tentavano di ristabilire un minimo di ordine, episodi già visti nel 1994, quando Vancouver era stata sconfitta in finale dai New York Rangers, anche allora in gara 7. Ci sarebbe, secondo le fonti anche un ferito. Il sindaco della città, Gregor Robertson si è anche scusato per gli incidenti causati dalla follia dei tifosi Canucks.     Partita bellissima perchè i padroni di casa partono benissimo ma uno straordinario Tim Thomas nega più volte la gioia del goal a Vancouver. Il goalie di Boston sembra un muro a protezione della sua porta e ripartendo in contropiede i Bruins passano addirittura in vantaggio: la rete è siglata da Patrice Bergeron che batte Luongo con un tiro preciso che termina prima sul palo e poi si infila alle spalle dell’estremo difensore canadese. Il vantaggio degli ospiti però non demoralizza Vancouver che prova con ogni mezzo a riequilibrare il match ma Thomas è insuperabile e così Boston trova anche il raddoppio nel secondo quarto con il rookie Brad Marchand. Per i Canucks è una mazzata terribile perchè poco dopo pur essendo in superiorità numerica i canadesi subiscono anche la rete del 3-0 ad opera ancora di Bergeron anche se le responsabilità di Luongo sono evidentissime. I padroni di casa iniziano a sentirsi impotenti nei confronti degli avversari: alla fine del secondo periodo sono 21 i tiri scagliati contro Thomas senza riuscire a segnare mentre i Bruins con soli 13 tiri ottengono ben 3 goal. Nell’ultima frazione è quasi commovente la prova dei Canucks che provano in tutti i modi il disperato assalto per un miracoloso recupero ma Thomas non concede nulla ed a 2 minuti dalla fine arriva il sigillo finale ancora di Marchand. Delirio a Boston, sconforto invece sugli spalti di Vancouver, il tempo scivola via veloce e lascia spazio alla gioia irrefrenabile dei gialloneri. Thomas viene premiato come M.V.P. delle finali con il Conn Smythe Trophy ed i numeri dimostrano il suo valore: il goalie 37enne dei Bruins, dopo aver chiuso la regular season diventando il portiere numero 1 della storia della NHL, migliorando la percentuale di salvataggi che apparteneva a Dominik Hasek (portiere paratutto dei Sabres degli anni 90), termina gara 7 con 37 parate diventando il goalie che ha fatto più parate in una post season (ben 798) ed in una serie di finale (238). E’ il primo portiere nella storia della Lega a vincere una gara 7 di Stanley Cup con uno shutout, concedendo solo 8 goal ai Canucks in 7 partite. Numeri da record che dimostrano l’importanza del goalie per la sua squadra. Ma un elogio va anche al resto del team, a partire da Bergeron e Marchand (decisivi in questa gara con una doppietta a testa) passando per l’ultra-quarantenne Recchi (al suo terzo trionfo) che poco dopo ha annunciato il ritiro da vincente, per finire al capitano Zdeno Chara (che ha alzato al cielo il trofeo che spetta ai Campioni NHL), ed ai soliti noti Ference, Krejci, Lucic, Ryder, Seguin. Nota di merito anche all’allenatore Julien che esce nettamente vincitore dal confronto con il collega Vigneault. I Canucks si interrogano sulle prestazioni poco efficienti di R0berto Luongo, ma a deludere sono un pò tutti, in primis i gemelli Sedin, trascinatori nella regular season, ma apparsi decisamente sottotono in Finale. Improvvisamente Boston cancella i brutti ricordi dei playoff dello scorso anno quando entrò nella storia dalla parte sbagliata facendosi rimontare da 3-0 a 3-4 dai Philadelphia Flyers (nettamente inferiori) pur avendo il vantaggio del fattore campo (solo altre 2 volte nella storia della Lega era riuscita una rimonta simile ma mai nei tempi moderni). Un anno dopo tutto è dimenticato: i Bruins entrano nella leggenda, ora, dalla parte giusta e dopo quasi 40 anni di attesa diventano i Campioni del Mondo per la sesta volta! Stanley Cup, 15 giugno 2011 Vancouver Canucks-Boston Bruins 0-4 LE SERIE DELLA FINALE Vancouver Canucks (1)-Boston Bruins (3) serie 3-4 Bruins (BOSTON VINCE LA STANLEY CUP)

  • NHL, Stanley Cup: Boston domina 5-2, si va a gara 7 a Vancouver

    NHL, Stanley Cup: Boston domina 5-2, si va a gara 7 a Vancouver

    Ancora una vittoria interna nella Finale NHL: i Boston Bruins battono 5-2 i Vancouver Canucks, pareggiano la serie sul 3-3 e si giocheranno il tutto per tutto sul ghiaccio canadese domani notte.

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    Partita chiusa già dopo il primo periodo, perchè Boston dal quinto al nono minuto piazza una serie di 4 goal con Marchand, Lucic, Ference e Ryder. Roberto Luongo, goalie dei Canucks, sembra avere le colpe sui primi 2 goal dei gialloneri, molto evitabili, così al terzo goal subito in pochi minuti, Vigneault, coach dei canadesi decide di sostituirlo con Schneider che comunque poco dopo niente può sul quarto goal dei Bruins. Incredibile come il rendimento di Luongo possa variare così tanto in casa ed in trasferta: finora nelle 3 partite disputate sul ghiaccio amico per lui 2 shootout e 2 soli goal subiti, mentre a Boston le statistiche dicono di un portiere in forte confusione: 15 goal subiti in totale su 66 tiri scagliati verso la sua porta, un rendimento pessimo che ha influenzato anche il gioco dei suoi compagni di squadra. La partita quindi è subito i discesa per i padroni di casa che tremano un attimo nel terzo periodo quando Henrik Sedin accorcia le distanze e Jannik Hansen sigla la rete del 4-2 con ancora 16 minuti da giocare, gli arbitri però controllando il replay si accorgono che sul goal di quest’ultimo il puck tocca il palo e non attraversa la linea di porta e la rete viene annullata. Boston si riporta in avanti e sigla il 5-1 con Krejci, il definitivo 5-2 viene siglato da Lapierre. Thomas superlativo come al solito con 36 salvataggi, da segnalare anche la prestazione dell’ultra-quarantenne Recchi che mette a referto ben 3 assist per i compagni. Ora si ritorna a Vancouver per la decisiva gara 7. Qui la NHL incoronerà la nuova squadra regina della Lega. Stanley Cup, 13 giugno 2011 Boston Bruins-Vancouver Canucks 5-2 LE SERIE DELLA FINALE Vancouver Canucks (1)-Boston Bruins (3) serie 3-3

  • NHL, Stanley Cup: Vancouver risorge, titolo ad un passo

    NHL, Stanley Cup: Vancouver risorge, titolo ad un passo

    I Vancouver Canucks vincono una cruciale gara 5 contro i rivali dei Boston Bruins e sono vicinissimi al primo titolo della loro storia. I canadesi ottengono un successo di misura, 1-0 il finale, che li riporta avanti per 3 partite vinte contro le 2 di Boston nella serie che assegna la Stanley Cup.

    Gara tutto sommato equilibrata con un grande lavoro per i 2 goalie, che riescono a parare tutto il possibile. La rete decisiva arriva però nell’ultimo periodo, a 15 minuti dalla fine con Maxim Lepierre che infila in rete un tiro sbilenco di Bieksa.

    L’assalto negli ultimi istanti dei Bruins non dà i risultati sperati, Luongo blinda la porta e i Canucks portano a casa il match.

    Proprio Roberto Luongo è decisivo: dopo aver incassato una valanga di goal nelle 2 partite a Boston il portiere di Vancouver si riscatta con alcuni interventi al limite del miracoloso e chiude gli spazi agli attaccanti dei Bruins, per lui ci sono 31 parate su 31 tiri diretti verso la sua porta, arriva così il quarto shootout della sua post season, il secondo in questa serie di finale dopo quello di gara 1 (terminata sempre 1-0 per i Canucks) e con questo exploit rimette dietro il rivale Tim Thomas che in gara 4 (grazie al risultato di 4-0 per Boston) lo aveva raggiunto in questa speciale classifica.

    Gara 6 è in programma lunedì 13 giugno al TD Garden di Boston, Vancouver potrà scrivere la sua storia in caso di successo (i Canucks hanno perso le 2 finali finora disputate in passato), i Bruins invece sono obbligati a vincere per ritornare a giocarsi le speranze di titolo (sarebbe il quinto messo in bacheca) in Canada.

    Stanley Cup, 10 giugno 2011

    Vancouver Canucks-Boston Bruins 1-0

    LE SERIE DELLA FINALE

    Vancouver Canucks (1)-Boston Bruins (3) serie 3-2 Canucks