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  • Napoli-Juventus, 5 motivi per cui non è decisiva

    Napoli-Juventus, 5 motivi per cui non è decisiva

    Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato, anche se si è Venerdì e, dunque, può apparire quantomeno insolito per un big match di campionato. In ogni caso, Napoli-Juventus in programma questa sera alle 20.45 allo stadio San Paolo è molto più di una partita di “cartello”: è lo scontro diretto tra ke due principali (e forse uniche) pretendenti allo scudetto che, finora, si sono sfidate soltanto dialetticamente e a distanza, rinfocolando quella rivalità sempre viva che corre sull’asse Torino-Napoli e che sembra riacutizzarsi come un fuoco in piena estate alla minima “scintilla”. Questa volta la polemica principale ha riguardato il calendario, ossia la data fissata per la gara che sembra non “garbare” al tecnico partenopeo Walter Mazzarri, che avrebbe preferito giocare sabato sera alla luce dell’impegno di campionato del Napoli nel precedente turno disputato di Lunedì. Ma la diatriba-calendario è solo uno degli aspetti che ha connotato questa vigilia considerando anche il clima di accoglienza “ostile” dei bianconeri a Napoli, con un trattamento speciale riservato a Claudio Marchisio, oggetto di cori “personalizzati” in riferimento alle sue affermazioni dei mesi scorsi a proposito dell’”antipatia sportiva” verso il Napoli.

    Napoli-Juventus, 5 ragioni per cui non è decisiva | ©  OLIVIER MORIN/Getty Images
    Napoli-Juventus, 5 ragioni per cui non è decisiva | © OLIVIER MORIN/Getty Images

     

    Come si suol dire in questi casi, di fronte a un big match come Napoli-Juventus le motivazioni vengono da sè e di certo i protagonisti in campo daranno prova di ciò. Tuttavia, sembra opportuno analizzare anche “l’altra faccia della medaglia”, ossia il fatto che Napoli-Juventus, seppur assolutamente suggestivo, potrebbe rivelarsi non decisivo per le sorti del campionato.

    1. Mese di Marzo: Al contrario di molti scontri-diretti per la corsa scudetto che hanno caratterizzato gli scorsi campionati, questo giunge troppo in anticipo rispetto alla conclusione del campionato e risulta, quindi, “prematuro” ritenerlo determinante considerando che mancheranno undici giornate al termine e che la Juventus dovrà ancora affrontare le altre “grandi”, ossia Inter, Milan e Lazio, e che lo stesso Napoli dovrà ancora disputare le gare, ovviamente insidiose, contro Milan ed Inter.

    2. Vittoria della Juventus o pareggio: In tal caso, conti alla mano, Napoli-Juventus potrebbe rappresentare una seria ipoteca al titolo bianconero, considerando che la formazione di Conte potrebbe ritrovarsi con ben sette punti di vantaggio (oppure dieci, in caso di successo) sulla sua inseguitrice. Un margine indiscutibilmente importante, che difficilmente e salvo clamorosi colpi di scena verrà dilapidato.

    3. Vittoria del Napoli: In caso di successo degli azzurri di Mazzarri la situazione di classifica vedrebbe il Napoli rosicchiare tre punti alla capolista, attualmente staccata di sei lunghezze, e portarsi a -3 dalla vetta. Un margine che non lascerebbe tranquilla la truppa di Conte che, però, in questa stagione ha dimostrato di esser capace di risollevarsi dopo le difficoltà e di reagire al meglio quando si è trovata sotto pressione.

    4. Rendimento Napoli: Il pubblico del San Paolo, potenzialmente, è in grado di sospingere gli azzurri verso imprese importanti in campo e, di certo, il tutto esaurito di questa sera può rivelarsi interessante in tal senso. Tuttavia, il rendimento del Napoli nell’ultimo mese non fotografa una squadra continua nei risultati e, soprattutto, non in grado di sfruttare quelle occasioni in cui avrebbe potuto avvicinarsi seriamente alla Juventus. Basti pensare al pareggio interno contro la Sampdoria nel turno in cui la Juventus venne fermata dalla Roma all’Olimpico, ma anche al pareggio di lunedì scorso contro l’Udinese che, di fatto, è costato due punti in meno in classifica, e senza considerare la debacle di Europa League con eliminazione da parte del Viktoria Plzen.

    5. Rendimento Juventus: Anche la squadra di Conte nell’ultimo periodo non ha mostrato gli artigli che, invece, avevano connotato la parte iniziale della stagione e, se il mese di Gennaio è stato definito “nero”, quello appena trascorso di Febbraio potrebbe essere colorato di “grigio” con qualche venatura più “rosea” associata alla vittoria contro il Celtic nell’andata degli ottavi di Champions, ed in campionato contro la Fiorentina. Nel complesso, però, sembra che la squadra abbia ormai un rodaggio sufficiente a rispondere positivamente anche dopo prestazioni opache, come successo, dopo la sconfitta con la Roma, con la buona vittoria contro il Siena.

    Alla luce di questi cinque punti, dunque, è possibile inquadrare il match di questa sera con le parole del cittì azzurro Cesare Prandelli che, in queste ore di vigilia ha espresso il suo punto di vista in merito a Napoli-Juventus, un match che tra l’altro vedrà in campo molti Nazionali italiani: “non so se sarà decisiva, ma può dare un indirizzo preciso alla stagione”.

    Soltanto il risultato del campo ci rivelerà questo “indirizzo”: l’attesa per il fischio d’inizio di Napoli-Juventus sta, ormai, volgendo al termine.

  • Napoli deferito per illecito, ecco cosa rischia

    Napoli deferito per illecito, ecco cosa rischia

    La settimana terribile del Napoli. Come se non bastassero i due ko di fila contro la Juventus in campionato e il Dnipro in Europa League, i partenopei devono fare i conti con alcuni grattacapi di natura diversa. Quello decisamente più serio arriva dal filone napoletano del calcioscommesse con riferimento alla ormai famosa partita tra la Sampdoria e gli azzurri della stagione 2009/2010, allorquando il portiere Matteo Gianello insieme all’allenatore di base Gianluca Giusti, proposero a Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, secondo quanto affermato dagli inquirenti, di alterare il risultato dell’incontro a favore della Sampdoria al fine di effettuare scommesse sicure, e offrendo per questo del denaro ai due compagni che però avrebbero rifiutato la proposta.

    Per questi motivi la Procura Federale ha deferito alla disciplinare Cannavaro e Grava per omessa denuncia mentre per Gianello e Giusti le accuse sono di illecito sportivo. Deferito allo stesso tempo anche il Napoli per responsabilità oggettiva. “Sono tranquillo perché quando c’è una persona che ha commesso un illecito, la giustizia sportiva per prassi deve deferire le parti. Si arriverà al dibattimento. Il Napoli è stato deferito per responsabilità oggettiva ma anche in questo caso è la prassi, sarà il dibattimento a definire la linea difensiva.

    E’ come quando devi fare un’operazione, prima si devono fare tutti gli esami del caso. La responsabilità sportiva è un caposaldo che c’è sempre stato, non si può eliminare ma si deve modificare” ” ha dichiarato in diretta radiofonica all’emittente Crc Enrico Fedele, procuratore sia di Cannavaro che di Grava, a Radio Crc. Per quanto riguarda le eventuali pene, qualora venisse accertata la sussistenza delle accuse nei confronti di Cannavaro, Grava, Gianello e Giusti le stesse sarebbero diverse a seconda dei casi. Cannavaro e Grava infatti rischierebbero uno stop di alcuni mesi, mentre più serie sono le posizioni di Gianello e Giusti i cui stop potrebbero essere ben più lunghi.

    Paolo Cannavaro
    Paolo Cannavaro © Ed Jones/AFP/GettyImages

    La società invece rischia un’ammenda con riferimento alle posizioni di Cannavaro e Grava ma anche qualche punto di penalizzazione per l’illecito tentato, ma che non si è concretizzato, riguardo alle posizioni di Gianello e Giusti. Ma i guai per i partenopei non finiscono qui: proprio oggi infatti la commissione disciplinare della Uefa ha multato per 150 mila euro la società campana minacciando allo stesso tempo la chiusura dello stadio San Paolo sino a che non verranno effettuati i lavori richiesti.

    La Uefa, a scopo precauzionale, aveva già avvisato il Napoli di queste problematiche tanto che per la prossima gara di Europa League in programma l’8 novembre contro il Dnipro è stata proibita la vendita dei tagliandi in alcuni settori dello stadio San Paolo, più precisamente 3, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 12, 17, 18, 23 e 24, e il settore riservato ai disabili, sul lato nord fra tribuna Posillipo e curva. Nel caso in cui non ci saranno i lavori di adeguamento richiesti, che dovranno essere certificati con delle fotografie, l’Uefa potrebbe procedere con la chiusura dello stadio San Paolo nelle gare europee che dunque dovrebbero svolgersi o in campo neutro o a porte chiuse. E il tempo tra l’altro stringe, visto che la Uefa ha indicato come data ultima il 6 novembre: non c’è pace dunque per il Napoli.