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  • Europa League, Roma no problem, brivido Milan, Napoli fuori

    Europa League, Roma no problem, brivido Milan, Napoli fuori

    La serata di Europa League ha visto due italiane ottenere il passaggio del turno ed una dover salutare la competizione ai sedicesimi di finale.

    Tutto facile per la Roma che partiva dal successo per 2-0 maturato sul campo del Braga sette giorni fa. All’Olimpico la squadra di Fonseca ha subito messo in chiaro le cose con la rete di Dzeko nel primo tempo, nella ripresa il gol di Carles Perez ha chiuso i giochi.

    L’autorete di Cristante ed il gol di Borja Mayoral hanno fissato il risultato sul 3-1 finale.

    Passaggio agli ottavi ottenuto anche dal Milan ma al contrario della Roma per i rossoneri è stata tutt’altro che una passeggiata. Subito avanti dopo 9 minuti con il rigore trasformato da Kessie, gli uomini di Pioli si sono fatti agganciare sul pari da Ben Nabouhane al 24°, Da quel momento in poi un Milan opaco è andato in difficoltà ed ha dovuto ringraziare anche Donnarumma che si è rivelato decisivo nonostante la Stella Rossa sia rimasta in 10 al 70°.

    Alla fine la gara si è chiusa sul 1-1, un altro pareggio dopo il 2-2 dell’andata che ha permesso ai rossoneri di qualificarsi agli ottavi.

    Veniamo alla nota dolente, l’eliminazione del Napoli. Dopo lo 0-2 di Granada agli uomini di Gattuso serviva un’impresa ed il gol di Zielinski dopo soli 3 minuti ha fatto pensare che fosse possibile. Un’amnesia difensiva ha rimesso gli spagnoli sul pari al 25°, un gol che ha un po’ tagliato le gambe agli azzurri che hanno faticato per tutto il primo tempo.

    Il ritorno alla difesa a quattro nel secondo tempo ha portato quell’equilibrio che ha permesso al Napoli di spingere, di trovare il 2-1 con Fabian Ruiz e di provare a compiere il miracolo sportivo.

    Miracolo che però non c’è stato, al Diego Armando Maradona è arrivato un successo amarissimo che comunque ha visto chiudersi in largo anticipo la corsa verso l’Europa League.

    Veniamo al racconto della sfida del Diego Armando Maradona tra il Napoli ed il Granada.

    Partenza super del Napoli, dopo 3 minuti Zielinski parte a tutta velocità, arriva al limite e lascia partire il tiro vincente. Pareggia subito il Granada ma Puertas è in netta posizione di fuorigioco. Il Napoli prova a cavalcare l’entusiasmo ma gli ospiti con Kenedy provano a spaventare la retroguardia azzurra.

    Al 25° enorme disattenzione della difesa di Gattuso, Foulquier ha libertà di crossare e Montoro è solissimo, il suo colpo di testa non lascia scampo a Meret. I ritmi si abbassano, si segnala un’occasione per Gonalons con un tiro al volo dopo un errato disimpegno di Maksimovic.

    Al 36° grandissima punizione di Insigne, Silva tocca la palla sulla traversa. La gara si innervosisce ed in pochi minuti l’arbitro estrae 6 gialli, tre per parte. Il Granada perde Gonalons per infortunio, poi si fa male anche Neva ma per non consumare un secondo slot Martinez decide di chiudere il primo tempo in 10, si va al riposo sul 1-1.

    Secondo tempo con un cambio per parte, nel Napoli Ghoulam sostituisce Maksimovic, nel Granada Neva rimane negli spogliatoi, dentro Perez. Enorme chance per Elmas al 52°, Silva in uscita bassa respinge.

    Il Napoli insiste e alla fine una bella palla di Insigne trova Fabian Ruiz che calcia e trova il gol del 2-1. Gattuso mette subito in campo Mertens ed il belga al minuto 67° gira di testa sfiorando il gol.

    Gli azzurri ci provano, pur correndo il rischio di esporsi ai contropiedi degli ospiti. Strepitosa parata di Silva, nel primo minuto di recupero, sul colpo di testa a botta sicura di Ghoulam.

    Non succede altro, dopo 7 minuti di recupero arriva il triplice fischio che pone fine alla corsa del Napoli in Europa League.

    NAPOLI – GRANADA 2-1 (3° Zielinski (N), 25° Montoro (G), 58° Fabian Ruiz (N))

    Napoli (3-4-1-2): Meret; Maksimovic (46° Ghoulam), Koulibaly, Rrahmani; Di Lorenzo, Fabian Ruiz, Bakayoko, Elmas (59° Mertens); Zielinski; Politano, Insigne.

    Allenatore: Gattuso.

    Granada (4-2-3-1): Silva; Foulquier, Sanchez (55° Herrera), Duarte, Neva (46° Perez); Montoro (84° Vallejo), Brice; Puertas, Gonalons (45°+2 Diaz), Kenedy; Molina (84° Soldado).

    Allenatore: Martinez.

    Arbitro: Siebert.

    Ammoniti: Kenedy (G), Politano (N), Montoro (G), Duarte (G), Maksimovic (N), Insigne (N), Sanchez (G), Herrera (G), Bakayoko (N), Koulibaly (N), Foulquier (G).

    Veniamo al racconto della sfida valevole per il ritorno dei sedicesimi di Europa League a San Siro tra Milan e Stella Rossa Belgrado.

    Buona partenza del Milan che al 8° si conquista un calcio di rigore per il tocco di mano di Gobeljic su tiro di Krunic, dal dischetto Kessie trasforma. Pochi minuti e Leao con una giocata personale prova trovare il raddoppio, la difesa ospite salva.

    Al 19° arriva il pareggio della Stella Rossa, su azione da corner Ben Nabouhane mette in rete ma prima c’è un tocco di mano di Pankov, gol annullato. La rete però è nell’aria e se al 22° è la traversa a dire no alla punizione di Ben Nabouhane, due minuti dopo il calciatore della Stella Rossa trova il diagonale vincente.

    La rete subita sveglia il Milan che ricomincia a spingersi nella metà campo avversaria. Dalot si trova sul piede la palla buona al 37° il suo tiro però non riesce a battere Borjan che si salva respingendo. Sul finale di tempo ci prova Kanga da lontano ma la sua conclusione non trova la porta, si va al riposo sul 1-1.

    Secondo tempo che vede gli ingressi di Ibrahimovic e Rebic per Leao e Krunic nel Milan e Petrovic per Srnic nella Stella Rossa. Se il primo tempo si era chiuso col tiro da lontano di Kanga, il secondo si apre con un tiro dalla distanza di Kanga, anche stavolta nessun pericolo per Donnarumma. Grossa chance per Rebic al 53°, una sponda di Ibra lo trova nell’area piccola ma il croato non trova la porta.

    Scampato il pericolo, al 58° la Stella Rossa prova a rendersi pericolosa in contropiede, Ben Nabouhane serve Gajic che però calcia malissimo. Ancora Kanga a rendersi pericoloso, anche stavolta il tiro non trova la porta.

    Doppio brivido al 69°, Donnarumma salva miracolosamente su Sanogo, poi Falcinelli calcia a lato, un minuto dopo Gobeljic prende il secondo giallo lasciando i suoi in 10. Il Milan troverebbe il vantaggio con Saelemaekers al 74° ma Ibrahimovic è in fuorigioco al momento dell’assist.

    Nonostante l’inferiorità numerica la Stella Rossa ci prova, Katai al 82°, il suo tiro però non trova la porta. Non succede molto altro, con qualche sofferenza il Milan porta a casa un pareggio che vale il passaggio agli ottavi di Europa League.

    MILAN – STELLA ROSSA BELGRADO 1-1 (9° rig. Kessie (M), 24° Ben Nabouhane (S))

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Dalot, Tomori, Romagnoli, Calabria (66° Hernandez); Meité, Kessie, Krunic (46° Rebic); Leao (46° Ibrahimovic), Calhanoglu, Castillejo (66° Saelemaekers).

    Allenatore: Pioli.

    Stella Rossa Belgrado (3-4-2-1): Borjan; Pankov, Degenek, Sanogo; Gajic, Kanga (69° Katai), Srnic (46° Petrovic), Gobeljic; Ben Nabouhane (69° Falco), Ivanic (84° Nikolic); Falcinelli (72° Pavkov).

    Allenatore: Stankovic.

    Arbitro: Manzano.

    Ammoniti: Srnic (S), Ibrahimovic (M)

    Espulso: Gobeljic (S).

    Concludiamo con il racconto della gara di andata dei sedicesimi di Europa League tra Roma e Sporting Braga.

    La gara inizia su ritmi bassi, non si segnalano occasioni se non un paio di insidiosi calci piazzati di Veretout. Alla prima vera occasione la Roma passa in vantaggio: 24° minuto, El Shaarawy colpisce il palo con una bella conclusione, il più lesto sul rimbalzo è Dzeko che gira la palla in rete.

    Il Braga si vede intorno alla mezz’ora con due conclusioni di Piazon, la prima finisce larga, la seconda alta, il tutto nel giro di un minuto. Al 34° ci prova anche Sporar ma Pau Lopez non si fa sorprendere. Torna a farsi pericolosa la Roma con la conclusione di Pedro che colpisce la traversa.

    Si va al riposo con i giallorossi avanti per 1-0.

    Il secondo tempo comincia con l’ingresso di Pellegrini al posto di Villar. I portoghesi cercano di essere più propositivi, ci prova Rolando di testa, palla fuori. La Roma perde Dzeko probabilmente per un problema muscolare, dentro Mayoral. Un minuto dopo A. Horta va vicino al pareggio, la sua conclusione esce di pochissimo.

    Al 71° Carles Perez viene abbattuto appena dentro l’area, è rigore, Pellegrini però calcia a lato. Il raddoppio è solo rimandato, Pellegrini pennella in area per Carles Perez che calcia al volo infilando la porta.

    Il Braga vuole a tutti i costi il gol della bandiera, ci prova Tormela ma Pau Lopez alza in corner. Al 88° il gol per i portoghesi arriva, in realtà è un’autorete di Cristante che infila nella propria porta per anticipare l’avversario.

    La Roma ristabilisce subito le distanze, Spinazzola serve un pallone perfetto per Borja Mayoral che deve solo spingerlo in rete. Si chiude così, la Roma batte 3-1 il Braga e vola agli ottavi di Europa League.

    ROMA – SPORTING BRAGA 3-1 (24° Dzeko (R), 75° Carles Perez (R), 88° aut. Cristante (R), 91° Borja Mayoral (R))

    Roma (4-3-2-1): Pau Lopez; Karsdorp, Mancini, Cristante, Bruno Peres; Diawara, Villar (46° Pellegrini), Veretout (59° Spinazzola); El Shaarawy (59° Carles Perez), Pedro (77° Mkhitaryan); Dzeko (67° Borja Mayoral) .

    Allenatore: Fonseca.

    Sporting Braga (4-3-3): Thiago Sà; Ze Carlos, Tormena, Rolando, Sequeira (71° Borja); Piazon (60° Fransergio), Novais, Gaitan (60° R.Horta); Galeno (77° Hernani), Sporar (60° Ruiz), A.Horta.

    Allenatore: Carvalhal.

    Arbitro: Ekberg.

    Ammoniti: Veretout (R).

    Le 16 qualificate agli ottavi di Europa League | © UEFA

    Oltre alle due italiane nel sorteggio per gli ottavi ci saranno tre inglesi, Arsenal, Tottenham e Manchester United, due spagnole, Villarreal e Granada, due ucraine, Dinamo Kiev e Shakhtar Donetsk, una croata, Dinamo Zagabria, una greca, Olympiacos, una scozzese, Rangers, una svizzera, Young Boys, una rappresentate della Repubblica Ceca, Slavia Praga, una norvegese, Molde, ed una olandese, Ajax.

  • Europa League,Roma tutto facile, Milan beffato, male il Napoli

    Europa League,Roma tutto facile, Milan beffato, male il Napoli

    Serata dalle diverse emozioni per le tre italiane impegnate in Europa League.

    La Roma gioisce per la vittoria per 2-0 a Braga, il Milan subisce l’amaro gusto del pareggio subito dalla Stella Rossa al 93° mentre il Napoli si lecca le ferite per la sconfitta per 2-0 a Granada.

    Il gol del ritrovato Dzeko, gli ottavi di Europa League che paiono vicini sono la parte buona della serata dei giallorossi, gli infortuni di Cristante ed Ibanez fanno da contraltare.

    Ha da rammaricarsi il Milan di Pioli, i rossoneri hanno disputato una buona gara nel Marakana di Belgrado, sono andati due volte avanti grazie ad un autogol ed ad un rigore procurato e trasformato da Hernandez, hanno anche avuto la possibilità di giocare in superiorità dal 77° ma alla fine hanno subito il pareggio per il colpo di testa di Pavkov su azione da corner nel recupero.

    Male invece il Napoli, la squadra di Gattuso ha sofferto i veloci e tecnici esterni del Granada ed ha avuto un blackout di due minuti, tra il 19° ed il 21°, nei quali ha concesso due gol. Qualcosina meglio nella ripresa con l’inserimento di Zielinski ma sostanzialmente il portiere di casa ha dovuto fare solo un gran intervento nel finale di gara su Osimhen.

    Veniamo al racconto della sfida di Braga tra i padroni di casa e la Roma.

    Partenza super della Roma che la sblocca subito, ripartenza con Diawara che serve Spinazzola, cross dell’esterno e tocco vincente di Dzeko. Al 7° Fonseca è costretto a sostituire Cristante per infortunio, entra Bruno Peres.

    I portoghesi provano a crescere, Fransergio prova a rendersi insidioso però Pau Lopez non corre grossi rischi. Intorno alla mezz’ora doppia grossa chance per i giallorossi, prima ci prova Mhkitaryan, palla respinta, poi Pedro, stesso destino per lui. Pedro è di nuovo protagonista al 37°, lo spagnolo salta il portiere e segna ma c’è fuorigioco, gol annullato.

    Nel finale di frazione il Braga prova a crescere e a rendersi insidioso, la Roma chiude bene e va negli spogliatoi avanti di un gol.

    Secondo tempo senza cambi nelle due formazioni. Nel giro di un minuto, tra il 53° ed il 54°, arrivano una brutta ed una buona notizia per la Roma, Ibanez si infortuna e lascia il campo per Villar, il neoentrato subisce fallo da Esgaio che prende secondo giallo e lascia il Braga in 10.

    Al 60° altro gol cancellato dal VAR, anche in questo caso alla Roma e nuovamente per fuorigioco, stavolta il marcatore era stato Mhkitaryan. Lo Sporting non riesce a creare quasi niente, la squadra di Fonseca gestisce i ritmi agevolmente e trova anche il gol del 2-0 con Veretout che serve a Mayoral una palla solo da spingere in porta. Non succede molto altro, la Roma si porta a casa un prezioso successo in vista del ritorno tra 7 giorni all’Olimpico.

    SPORTING BRAGA – ROMA 0-2 (4° Dzeko, 86° Mayoral)

    Sporting Braga (4-3-3): Matheus; Esgaio, Tormena, Melo da Silva, Sequeira; Elmusrati, Fransergio, Gaitan (55° Ze Carlos); Horta (61° Piazon), Sporar (61° Ruiz), Galeno.

    Allenatore: Carvalhal.

    Roma (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante (7° Bruno Peres), Ibanez (53° Villar); Spinazzola, Diawara, Veretout, Karsdorp; Pedro (71° El Shaarawy), Mhkitaryan; Dzeko (71° Mayoral).

    Allenatore: Fonseca

    Arbitro: Kovacs.

    Ammoniti: Melo da Silva (B), Mancini (R)

    Espulso: Esgaio (B).

    Veniamo al racconto della sfida valevole per i sedicesimi di Europa League a Belgrado tra Stella Rossa e Milan.

    Buona partenza del Milan con Castillejo che trova il gol su contropiede al 6°, si alza però la bandierina, gol annullato. Il vantaggio è solo rimandato, al minuto 12° cross di Kalulu, il portiere sbaglia l’uscita e Theo Hernandez segna, interviene però il VAR, c’è tocco di mano, rete annullata. Al 23° Krunic innesca Rebic che dopo un gran controllo colpisce mandando alto sopra la traversa.

    I padroni di casa provano a creare qualcosa con il tiro da fuori, Donnarumma è attento. Al 40° brutte notizie per Pioli, problema muscolare per Bennacer che lascia al posto a Tonali. Passano due minuti e finalmente il gol arriva grazie ad una sfortunata deviazione di Pankov nella propria porta. La risposta della Stella Rossa arriva con Milunovic che da dentro l’area gira alto. Si va al riposo con il Milan avanti per 1-0.

    Secondo tempo che vede Rafael Leao entrare al posto di Rebic. Al 51° tocco di mano in area di Romagnoli, è rigore, dal dischetto va Kanga che trasforma. La Stella Rossa cresce e prova a spaventare il Milan, su una ripartenza però il veloce Theo Hernandez si conquista un rigore per un contatto con Pankov. Dagli undici metri lo stesso Theo trasforma.

    Il pareggio permette al Milan di tornare a spingere e a controllare con maggiore serenità. Al 77° Stella Rossa in 10, Rodic commette fallo su Kalulu e prende il secondo cartellino giallo. Nel finale di gara ci provano anche Meitè, di testa, e Tonali col tiro da fuori, in entrami i casi Borjan è attento. Al 93° arriva la beffa, corner su quale Pavkov supera Meitè e di testa insacca. Finisce così, al Marakana si chiude sul 2-2 l’andata dei sedicesimi di Europa League.

    STELLA ROSSA BELGRADO – MILAN 2-2 (42° aut. Pankov (S), 52° rig.Kanga (S), 59° rig. Hernandez (M), 93° Pavkov (S))

    Stella Rossa Belgrado (3-4-2-1): Borjan; Milunovic, Pankov, Degenek; Gobeljic (74° Gajic), Kanga, Petrovic (81° Sanogo), Rodic; Ben (63° Falco), Ivanic (81° Bakayoko); Falcinelli (81° Pavkov) .

    Allenatore: Stankovic.

    Milan (4-3-3): Donnarumma; Kalulu, Romagnoli, Tomori, Hernandez (77° Dalot); Krunic, Bennacer (40° Tonali), Meité; Castillejo, Mandzukic (82° Calhanoglu), Rebic (46° Leao).

    Allenatore: Pioli

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Ammoniti: Romagnoli (M), Milunovic (S), Mandzukic (M), Donnarumma (M)

    Espulso: Rodic (S).

    Concludiamo con il racconto della gara di andata dei sedicesimi di Europa League tra il Granada ed il Napoli.

    Subito insidiosi i padroni di casa, Kenedy con una giocata si libera, va sul fondo e mette in mezzo, un po’ a fatica la difesa del Napoli salva su Molina. Gli esterni del Granada provano a rendersi insidiosi con azioni personali, gli azzurri riescono a respingere i loro assalti.

    Al 19° però gli spagnoli passano in vantaggio, gran cross di Kenedy, Herrera sorprende Di Lorenzo e di testa deposita in rete. Passano solo due minuti ed arriva il raddoppio con Kenedy che finalizza una ripartenza e batte Meret con un bel diagonale. I partenopei abbozzano una reazione con un tiro di Di Lorenzo ribattuto, gli spagnoli però sono pericolosissimi in contropiede.

    Intorno alla mezz’ora ci prova Elmas, il suo tiro esce di poco. Dopo lo shock per l’uno-due subito, il Napoli prova a costruire qualcosa e a rendersi pericoloso. Non succede molto altro, si va al riposo con il Granada avanti 2-0.

    Il secondo tempo inizia con Zielinski al posto di Politano. Il Napoli prova a farsi vedere in avanti ma le ripartenze di Kenedy sanno esser sempre insidiose. Zielinski si dimostra davvero l’uomo in più, al 60° il polacco riesce a liberarsi ma calcia alto.

    Grande chance per Rrahmani al 71°, il difensore di testa da pochi passi mette alto. Ci prova ancora Zielinski, conclusione nuovamente alta. Come detto il Granada si limita a ripartire e al 82° serve un’ottima chiusura di Maksimovic per salvare su Puertas. Al 87° grande occasione per Osimhen che calcia di forza, Silva è attento e blocca.

    Serve un grande intervento di Meret per salvare sulla conclusione di Herrera al 91°. Finisce così, il Napoli di Gattuso cade 2-0 a Granada e dovrà compiere un’impresa tra sette giorni per non salutare l’Europa League.

    GRANADA – NAPOLI 2-0 (19° Herrera, 21° Kenedy)

    Granada (4-2-3-1): Silva; Foulquier, Duarte, Vallejo (23° Sanchez), Neva (78° Diaz); Herrera, Gonalons (78° Brice); Machis (70° Puertas), Montoro, Kenedy (70° Soro); Molina.

    Allenatore: Martinez.

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Mario Rui; Lobotka (64° Bakayoko), Elmas; Politano (46° Zielinski), Insigne, Fabian Ruiz; Osimhen.

    Allenatore: Gattuso.

    Arbitro: Karasev.

    Ammoniti: Elmas (N), Di Lorenzo (N), Foulquier (G), Silva (G), Insigne (N), Zielinski (N), Diaz (G), Brice (G), Montoro (G).

  • Sorteggi Europa League, urna benevola per le tre italiane

    Sorteggi Europa League, urna benevola per le tre italiane

    Essere teste di serie nei Sorteggi Europa League aveva già agevolato il tutto in partenza, le insidie però c’erano e per fortuna Milan, Napoli e Roma le hanno evitate.

    Scansate squadre come Salzburg, Real Sociedad (tranne il Napoli che l’aveva già affrontata) Lille (già sfidato dal Milan) e Benfica, i Sorteggi Europa League per i sedicesimi di finale hanno sostanzialmente sorriso alle compagini italiane.

    La Roma se la vedrà con i portoghesi dello Sporting Braga, avversario spagnolo per il Napoli, ovvero il Granada mentre il Milan andrà in Serbia ad affrontare la Stella Rossa di Belgrado.

    Sarà un ritorno a casa per Paulo Fonseca, il tecnico della Roma infatti nel suo passato ha allenato il Braga nel 2015/16 portandolo alla vittoria nella Coppa del Portogallo e ai quarti di Europa League.

    Il Braga si è qualificato secondo nel proprio girone alle spalle del Leicester ottenendo 4 vittorie, 1 pareggio ed una sconfitta (queste due proprio con gli inglesi) segnando 14 gol e subendone 10.

    Punto di forza quindi l’attacco, occhio quindi al talentuoso trequartista Gaitan e ai due attaccanti Galeno e Paulinho.

    Sorteggi Europa League che hanno riportato ricordi al Milan ed anche portato un po’ d’Italia contro i rossoneri.

    L’avversaria degli uomini di Pioli sarà la Stella Rossa Belgrado, ai milanisti meno giovani questo nome riporterà alla mente la notte di Belgrado quando durante la gara di ritorno la nebbia costrinse al rinvio quando si era sul 1-0 per la squadra di casa (1-1 all’andata). Il giorno dopo il Milan riuscì a portare la sfida ai calci di rigore e a passar il turno andando poi a vincere la Coppa dei Campioni 1988/89.

    Dicevamo che c’è un po’ d’Italia nella Stella Rossa, sulla panchina siede infatti Dejan Stankovic ex calciatore dell’Inter mentre l’attacco è guidato a suon di gol da Diego Falcinelli.

    La Stella Rossa è squadra solida, guida il campionato serbo e si è qualificata seconda dietro al Hoffenheim perdendo solo una partita (con i tedeschi) e subendo solo 4 reti.

    Concludiamo l’analisi dei Sorteggi Champions parlando del Granada, avversario del Napoli.

    La squadra spagnola che è stata sino al 2016 di proprietà della famiglia Pozzo ha certamente dalla sua un’ottima organizzazione ed una buona compattezza.

    L’esperienza di Soldado, Molina e Gonalons miscelata alla freschezza di Yengel Herrera e Luis Suarez, rendono il Granada squadra insidiosa e da non sottovalutare.

    Gli spagnoli si sono qualificati da secondi nel proprio girone dietro al PSV segnando poco ma subendo solo 3 gol e tenendo per tre volte la porta imbattuta.

    Per quanto riguarda il resto dei Sorteggi Europa League spiccano gare interessantissime come Real Sociedad-Manchester Utd, Benfica-Arsenal e Salzburg-Villarreal.

  • Champions, Valencia-Bayern promette spettacolo. Il Barça vede gli ottavi

    Champions, Valencia-Bayern promette spettacolo. Il Barça vede gli ottavi

    Eccezion fatta per il girone H, dove il Manchester United è già qualificato e per il secondo posto bisognerà attendere l’ultimo turno, negli altri tre gironi potrebbero venir fuori già stasera i verdetti riguardanti le squadre qualificate agli ottavi di Champions League. Con un turno di anticipo infatti potrebbero strappare il pass Shakhtar e Chelsea nel raggruppamento E, Valencia e Bayern Monaco nel girone F, Barcellona e Celtic nel gruppo G. Si tratta solamente di ipotesi sottostanti al verificarsi di alcune condizioni che di seguito indicheremo.

    Nordsjaelland-Shakhtar Donetsk
    Potrebbe arrivare già stasera la qualificazione agli ottavi di finale per gli ucraini dello Shakhtar. In caso di vittoria  e di contemporanea sconfitta della Juventus contro il Chelsea la formazione di Lucescu strapperebbe il passa con una giornata d’anticipo. E’ questa l’unica combinazione che lancerebbe gli ucraini agli ottavi già da oggi. Nordsjaelland praticamente fuori da una possibile prosecuzione mentre per sperare nel raggiungimento dell’Europa League bisognerà vincere. Ma la cosa appare improbabile.

    Bate Borisov-Lille
    Vincere per continuare a sognare. Il Bate Borisov crede ancora alla qualificazione ma per farlo dovrà battere il Lille. Un successo contro i francesi consentirebbe di rimanere a ruota, se non di agganciare, chi sta davanti. Dall’altro lato i transalpini hanno poco da chiedere alla sfida: possono ancora sperare nell’Europa League ma dovrebbero vincere con tre gol di scarto. Il pareggio invece non servirebbe a nessuna delle due.

    Bastian Schweinsteiger
    Bastian Schweinsteiger copy; CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    Valencia-Bayern Monaco
    E’ una delle sfide più affascinanti della serata. E probabilmente una delle più decisive. Il Valencia ha in mano qualificazione e primo posto: per raggiungere tale traguardo gli basterà vincere 1-0 o con due gol di scarto. Un pareggio potrebbe qualificare entrambe in caso di contemporaneo passo falso del Bate Borisov. Bayern Monaco che in caso di vittoria potrebbe qualificarsi nel caso in cui il Bate non vinca, ma in ogni caso i tre punti eventualmente conquistati in Spagna potrebbero voler dire qualificazione ad un passo.

    Spartak Mosca-Barcellona
    Potrebbe arrivare già alle 20 la qualificazione per il Barcellona impegnato a Mosca. Un successo spianerebbe la strada ai blaugrana indipendentemente da quanto accadrà nell’altro match del girone. Un pareggio invece potrebbe voler dire rinviare tutto all’ultimo turno ma in caso di successo del Celtic nell’altra sfida entrerebbe in ballo la differenza reti e il primo posto sarebbe in pericolo. Lo Spartak si gioca il tutto per tutto: o vince o è fuori, anche dall’Europa League nel caso di successo del Benfica sul Celtic.

    Benfica-Celtic
    Non ha alternative il Benfica: vincere o addio Champions League. Solo i tre punti infatti consentirebbero ai portoghesi di continuare a sperare nonostante nell’ultimo turno bisognerà andare al Camp Nou e fare risultato anche li. Entrambe giocheranno conoscendo il risultato di Mosca e ciò renderà ancora più spettacolare la sfida.  Se il Benfica vince passa in avanti negli scontri diretti ma un pareggio, specie se con gol, lancerebbe gli scozzesi agli ottavi di finale qualora lo Spartak non farà risultato alle 18. Per il Benfica dunque l’impresa è ardua.

    Galatasaray-Manchester United
    Inglesi già qualificati come primi ma che dovranno far visita ai turchi, intenzionati a vincere per ipotecare il secondo posto. Un pareggio rischierebbe di costare carissimo alla formazione giallorossa che sa di poter mettere una grossa ipoteca sulla qualificazione in caso di tre punti.

    Cluj-Sporting Braga
    Vero e proprio spareggio, in primis per gli ottavi e poi per l’Europa League tra Cluj e Braga. Entrambe devono vincere per sperare di andare avanti ed un pareggio rischierebbe di fare il gioco del Galatasaray. Chi perde tra l’altro rischia di arrivare ultimo e di fatto finire fuori anche dai giochi per il terzo posto.

  • Champions League, primo match point per Barcellona e Manchester United

    Champions League, primo match point per Barcellona e Manchester United

    Dopo il Porto, prima squadra qualificatasi agli ottavi di finale con due giornate di anticipo, stasera potrebbe toccare a Barcellona e Manchester United staccare il pass per la seconda fase di Champions League. Blaugrana e Red Devils sono ad un passo dalla qualificazione, cosa scontata visti i gironi in cui sono stati inseriti. Tutto in bilico negli altri due gironi: nel gruppo E, la Juventus non può sbagliare contro il Nordsjaelland per continuare a sperare considerando che nell’altro incontro una tra Chelsea e Shakhtar per forza di cose si fermerà. Gli ucraini, vincendo, potrebbero già volare agli ottavi. E’ grande bagarre nel gruppo F dove Valencia, Bayern e Bate Borisov sono a pari punti: lo scontro tra spagnoli e bielorussi potrebbe indicare la prima favorita per l’accesso al turno successivo.

    CHELSEA-SHAKHTAR DONETSK
    Vuole i tre punti, magari vincendo con due gol di scarto, il Chelsea contro l’ostico Shakhtar. Una vittoria con tale margine permetterebbe agli inglesi di agganciare gli ucraini in vetta alla classifica e poter contare su una migliore differenza reti a parità di piazzamento. La formazione di Lucescu però sa che vincendo sarebbe matematicamente agli ottavi, ipotecati però anche in caso di un pareggio. All’andata vinsero gli ucraini per 2-1.

    BAYERN MONACO-LILLA
    Sulla carta non sembra esserci storia con il Bayern Monaco favorito su un Lilla ancora a secco in Champions. Una vittoria consentirebbe ai tedeschi di rimanere in testa al girone e dunque mettersi in posizione ottimale in vista delle restanti due partite. Dall’altro lato i francesi sono all’ultima spiaggia non tanto per la Champions quanto per la possibile qualificazione in Europa League. All’andata il Bayern si impose 1-0.

    VALENCIA-BATE BORISOV
    Scontro che potrebbe essere decisivo questo tra Valencia e Bate Borisov per chi delle due riuscisse a vincere. La parità di punti infatti lascia ancora tutto aperto, ed un pareggio favorirebbe gli spagnoli in virtù del 3-0 conquistato all’andata. Per chi perde invece il rischio di finire in Europa League è piuttosto alto.

     

    Leo Messi
    Leo Messi © Jasper Juinen/Getty Images

    CELTIC GLASGOW-BARCELLONA
    Vittoria, qualificazione e perché no, primo posto. Se il Barcellona stasera passa a Glasgow infatti potrebbe fare il pienone con due turni d’anticipo, specie se nell’altra sfida lo Spartak Mosca non ce la farà a vincere. Gli scozzesi in caso di successo potrebbero ipotecare il secondo posto ma vista la caratura dell’avversario anche un pareggio potrebbe andare bene per il discorso qualificazione. All’andata finì 2-1 per Messi e compagni.

    BENFICA-SPARTAK MOSCA
    Ultima chiamata per il Benfica che se ancora vuole nutrire qualche chance di qualificazione deve vincere contro uno Spartak che dal canto suo punta almeno ad un pareggio. Entrambe lottano a distanza contro i Celtic e mirano cosi a giocarsi tutto nelle ultime due giornate. Un successo consentirebbe ai russi, quasi certamente, di essere in una posizione privilegiata per il superamento del girone. All’andata vinse lo Spartak 2-1.

    SPORTING BRAGA-MANCHESTER UNITED
    Primo match point per il Manchester United che vincendo in Portogallo questa sera sarebbe matematicamente agli ottavi di finale. Dal canto suo il Braga non può sbagliare, perché una sconfitta rischierebbe o di fargli perdere contatto anche con il secondo posto o addirittura di farla scivolare al quarto posto. All’andata si imposero gli uomini di Ferguson che sotto di due reti ribaltarono il punteggio.

    CLUJ-GALATASARAY
    Occasione d’oro per i rumeni del Cluj che in un sol colpo potrebbero estromettere dalla competizione il Galatasaray e ipotecare il passaggio al turno successivo in caso di ko del Braga nell’altro incontro. Occhio però ai turchi che sono all’ultima spiaggia e che in caso di successo in terra rumena potrebbero balzare direttamente al secondo posto nel girone. All’andata l’incontro si concluse sull’1-1.

  • Champions League, Barcellona e Manchester United vincono di misura

    Champions League, Barcellona e Manchester United vincono di misura

    Importanti rimonte e qualche sorpresa nelle partite del martedì della terza giornata di Champions League per la fase a gironi. Importantissima vittoria esterna del Valencia contro il Bate Borisov. Eroe di giornata Roberto Soldado, autore della tripletta decisiva per lo 0-3 finale che rilancia gli spagnoli nella classifica del girone. Vittorie sofferte per Barcellona e Manchester United che hanno la meglio rispettivamente su Celtic e Braga. Per il club blaugrana il gol vittoria arriva al 90′ con Jordi Alba, mentre per gli inglese grande prestazione di “ChicharitoHernandez che realizza una doppietta, scacciando via le voci di una possibile cessione a gennaio (si è parlato tanto di Fiorentina nelle ultime ore). Brutto pareggio per la Juventus in Danimarca contro il Nordsjaelland.

    GRUPPO E– La partita di cartello di questo martedì, Shakhtar-Chelsea, ha messo in evidenza la forza degli ucraini che hanno la meglio sui Campioni d’Europa in carica per 2-1 (il gol inglese arriva solo all’88’). La squadra di Lucescu si conferma squadra solita e di fantasia e con questa vittoria volano in testa al girone. Per la Juventus invece un solo punto nella trasferta contro il Nordsjaelland, pareggio arrivato grazie al gol di Vucinic a dieci minuti dalla fine, dopo essere passati in svantaggio ad inizio ripresa. Il cammino bianconero non è del tutto compromesso, ma c’è assoluto bisogno di una vittoria nel prossimo turno.

    Jordi Alba
    Jordi Alba, realizza il gol vittoria per il Barcellona © Jasper Juinen/Getty Images

    Nordsjaelland-Juventus 1-1
    50′ Beckmann (N), 81′ Vucinic (J)
    Shakhtar Donetsk-Chelsea 2-1
    3′ Alex Texeira (S), 52′ Fernandinho (S), 88′ Oscar (C)

    Classifica: Shakhtar Donetsk 7; Chelsea 4; Juventus 3; Nordjsaelland 1.

    GRUPPO F – Eccoci al girone più incerto di questa fase di Champions League. Tre squadre a 6 punti e il solo Lille fuori dai giochi (ma non aritmeticamente) che chiude la classifica con o punti. La sfida Bate Borisov-Valencia termina con una larga vittoria spagnola per 0-3. La tripletta di Soldado stende i bielorussi, sempre vincenti in questa fase del torneo. In Francia invece, vittoria di misura dei vice campioni d’Europa del Bayern Monaco contro la cenerentola Lille. Ai tedeschi basta un rigore al 20′ realizzato da Muller per portare a casa l’intera posta in palio.

    Bate Borisov-Valencia 0-3
    46′, 55′, 69′ Soldado
    Lille-Bayern Monaco 0-1
    20′ Muller (rig)

    Classifica: Bate Borisov 6, Bayern Monaco 6, Valencia 6, Lille 0.

    GRUPPO G – Sofferenza per il Barcellona che rischia il passo falso casalingo contro il Celtic. Al 90′ Jordi Alba toglie le castagne dal fuoco e permette ai blaugrana di portare a casa una vittoria in rimonta. Gli spagnoli si ritrovano così ad un passo dalla qualificazione. Nell’altro match del girone, brutta sconfitta del Benfica, costretta a lasciare il passo allo Spartak Mosca (2-1 il risultato finale). Decisivo l’autogol di Jardel. Per i portoghesi, il cammino verso la fase ad eliminazione diretta diventa più difficile.

    Barcellona-Celtic Glasgow 2-1
    18′ Samaras (C), 45′ Iniesta (B), 93′ Alba (B)
    Spartak Mosca-Benfica 2-1
    3′ Carioca (S), 33′ Lima (B), 43′ aut. Jardel (S)

    Classifica: Barcellona 9, Celtic 4, Spartak Mosca 3, Benfica 1.

    GRUPPO H – Vittoria in rimonta per il Manchester United contro il Braga. Portoghesi in in vantaggio per due reti a zero all’Old Trafford dopo appena 20 minuti e con il sogno di realizzare il colpaccio. Ma i ragazzi di Ferguson sono duri a morire ed ecco materializzata la rimonta che porta le firme di Hernandez e Evans per il 3-2 finale. In Turchia si potrebbero essere spenti i sogni di qualificazione per il Galatasaray, fermato dal Cluj per 1-1. Rigore sbagliato da Felipe Melo.

    Galatasaray-Cluj 1-1
    19′ aut. Nounkeu (C), 77′ Yilmaz (G)
    Manchester United-Sporting Braga 3-2
    2, 20′ Alan (B), 25′, 63′ Evans (M), 75′ Hernandez (M)

    Classifica: Manchester United 9, Cluj 4, Sporting Braga 3, Galatasaray 1.

  • Programma Champions League, il Barcellona nella tana del Benfica

    Programma Champions League, il Barcellona nella tana del Benfica

    Torna la Champions League con le gare del martedì valide per la seconda giornata. Tutti i riflettori saranno puntati sulla Juventus, unica italiana in campo stasera (domani toccherà al Milan), che esordirà allo Stadium contro lo Shakhtar Donetsk dopo il pareggio strappato in rimonta con le unghie e con i denti in terra londinese ai danni dei campioni d’Europa in carica del Chelsea. I bianconeri, dopo il roboante 4-1 in campionato ottenuto contro la Roma del nemico numero uno Zeman, si ritufferà nell’avventura europea per affermarsi anche in campo internazionale e non solo nei confini italici. In attesa di conoscere la sentenza del Tnas sulla squalifica di 10 mesi, Antonio Conte seguirà la partita nel suo Sky box riservato dell’impianto bianconero pronto a comunicare telepaticamente con Massimo Carrera in panchina. La Juve scenderà in campo con il suo undici tipo, l’unico dubbio riguarda l’attacco con Giovinco, Matri e Quagliarella che si contenderanno l’ultima maglia da titolare per affiancare Vucinic. Gli ucraini sono avversari ostici e da non sottovalutare (basta prendere in considerazione i risultati degli ultimi anni ottenuti in campo europeo), da tenere d’occhio in particolar modo Henrikh Mkhitaryan, il talento armeno che nelle 13 partite disputate in questa stagione è già andato in rete 15 volte.
    Nell’altra gara il Chelsea farà visita ai danesi del Nordsjaelland, battuto dallo Shakhtar nella gara d’esordio per 2-0. I Blues sono chiamati a portare a casa l’intera posta in palio e Di Matteo proverà a farlo affidandosi alle giocate di Mata, Hazard e Oscar, autore della doppietta alla Juventus, che supporteranno Fernando Torres.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Matri.
    Allenatore: Carrera.
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Chygrynsky, Rat; Ilsinho, Fernandinho; Douglas Costa, Mkhitaryan, Willian; Luiz Adriano.
    Allenatore: Lucescu.

    NORDSJAELLAND (4-2-3-1): Hansen; Parkhurst, Okore, Runje, Mtiliga; Stokholm, Adu; Lorentzen, Christensen, John; Beckmann.
    Allenatore: Hjulmand.
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Azpilicueta, Terry, David Luiz, Bertrand; Obi Mikel, Lampard; Mata, Hazard, Oscar; Torres.
    Allenatore: Di Matteo.

    Nel Gruppo F scontro al vertice con Bate Borisov – Bayern Monaco. Le due squadre, reduci dai rispettivi successi nella prima giornata (sorprendente quello dei bielorussi che hanno battuto il più quotato Lille in Francia), si contenderanno il primato del girone. Il Bayern Monaco finalista della passata stagione orfano di Mario Gomez e Arjen Robben infortunati si presenterà allo stadio Haradzki e con Mandzukic terminale offensivo di un reparto avanzato che comprende anche Muller, Kroos e Ribery.
    Nell’altra gara del girone Valencia e Lille non possono permettersi altri passi falsi per non perdere il treno qualificazione. Il tridente offensivo spagnolo sarà composto da Viera, Jonas e dal bomber Soldado, quello transalpino da Gueye, Payet e Roux.

    BATE BORISOV (4-3-2-1): Gorbunov; Polyakov, Radkov, Simic, Bordachev; Pavlov, Likhtarovich, Volodko; Bressan, Hleb; Rodionov.
    Allenatore: Goncharenko.
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Dante, Badstuber; Martinez, Schweinsteiger; Muller, Kroos, Ribery; Mandzukic.
    Allenatore: Heynckes.

    VALENCIA (4-3-3): Guaita; Pereira, Rami, Ruiz, Cissokho; Feghouli, Costa, Gago; Viera, Jonas, Soldado.
    Allenatore: Pellegrino.
    LILLE (4-3-3): Landreau; Beria, Basa, Chedjou, Digne; Mendes, Pedretti, Mavuba; Gueye, Payet, Roux.
    Allenatore: Garcia.

    David Villa © Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

    Nel Gruppo G il match più interessante è sicuramente quello tra Benfica e Barcellona. La squadra più forte d’Europa sarà di scena al Da Luz di Lisbona dove i lusitani padroni di casa faranno di tutto per fermare i blaugrana. Vilanova potrà contare sulle giocate del Pallone d’Oro Messi e su David Villa rientrato da poco dall’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per 6 mesi; solita mediana composta dal regista Xavi, dal faro Iniesta e da Busquets. Nel Benfica non ci sarà Oscar Cardozo fuori per infortunio, l’attacco sarà formato dal duo Rodrigo e Lima assistiti da Aimar.
    Spartak Mosca – Celtic alle 18:00 aprirà la seconda giornata di Champions. I russi devono approfittare del turno casalingo per riscattare la sconfitta rimediata a Barcellona, quella moscovita è una trasferta insidiosa per gli scozzesi guidati da Neil Lennon.

    BENFICA (4-4-2): Artur; Pereira, Garay, Jardel, Melgarejo; Salvio, Aimar, Enzo Perez, Gaitan; Rodrigo, Lima.
    Allenatore: Jesus.
    BARCELLONA (4-3-3): Valdes; Dani Alves, Puyol, Mascherano, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Fabregas, Messi, Villa.
    Allenatore: Vilanova.

    SPARTAK MOSCA (4-2-3-1): Pesyakov; Kombarov, Suchy, Insaurralde, Kombarov; Kallstrom, De Zeeuw; McGeady, Ari, Bilyaletdinov; Dzuba.
    Allenatore: Emery.
    CELTIC (4-4-2): Forster; Matthews, Lustig, Wilson, Izaguirre; Forrest, Wanyama, Brown, Mulgrew; Samaras, Hooper.
    Allenatore: Lennon.

    Nell’ultimo Gruppo, quello H, il Manchester United farà visita al Cluj, vincente a Braga e sorpresa della prima giornata. Gli uomini di Ferguson, reduci dalla sconfitta in Premier League contro il Tottenham, vorranno già da stasera ipotecare il primo posto del raggruppamento; in attacco Welbeck affiancherà Rooney.
    Nell’altra sfida il Galatasaray di Terim, che nonostante la sconfitta nella prima giornata ha ben figurato all’Old Trafford, cerca gloria contro i portoghesi dello Sporting Braga.

    CLUJ (4-2-3-1): Felguerias; Pinto, Cadu, Rada, Sepsi; Muresan, Alberto; Sougou, Bastos, Camora; Kapetanos.
    Allenatore: Andone.
    MANCHESTER UNITED (4-4-2): De Gea; Rafael, Ferdinand, Evans, Buttner; Valencia, Cleverly, Fletcher, Anderson; Welbeck, Rooney.
    Allenatore: Ferguson.

    GALATASARAY (4-4-2): Muslera; Ebouè, Nounkeu, Kaya, Balta; Ylmaz, Inan, Melo, Amarabat; Bulut, Ylmaz.
    Allenatore: Terim.
    SPORTING BRAGA (4-2-3-1): Beto; Salino, Douglao, Vinicius, Ismaily; Custodio, Viana; Alan, Micael, Mossorò; Eder.
    Allenatore: Peseiro.

  • Udinese-Braga per il sogno Champions. Le probabili formazioni

    Udinese-Braga per il sogno Champions. Le probabili formazioni

    La partita della vita, così Francesco Guidolin ha definito la sfida di ritorno Udinese-Braga valevole per un posto nei gironi di Champions League. Il popolo friulano insegue un sogno da due anni, quello di poter entrare definitivamente nell’ex Coppa dei Campioni e se l’anno scorso l’Arsenal è stato un ostacolo troppo difficile da superare, quest’anno le chance sono molto alte anche grazie all’ 1-1 strappato in Portogallo che da fiducia alla squadra in vista della gara casalinga di questa sera. L’arbitro della serata sarà l’olandese Bjorn Kuipers.

    QUI UDINE – Il tecnico bianconero, dopo aver mandato a Firenze l’Udinese B per la prima giornata di campionato, è pronto a mandare in campo una formazione di valore assoluto. Torna il capitano e trascinatore Totò Di Natale,  sulla fascia sinistra è pronto a spingere il colombiano Armero e anche il difensore marocchino Benatia, dopo un turno di riposo si riprende il posto da titolare. Guidolin manderà in campo i suoi ragazzi con il suo classico 3-5-1-1.

    Francesco Guidolin © Marco Luzzani/Getty Images

    QUI BRAGA – L’allenatore del Braga, Peseiro, è pronto a schierare la squadra con il consueto 4-2-3-1 per colpire la formazione friulana sulle fasce. Bisogna prestare particolare attenzione al centrocampista Hugo Viana, al terzino Ismaily (autore dell’eurogol dell’andata) e al trequartista Alan. Non è escluso un cambio dell’ultima ora con il passaggio al 4-3-3. Il Braga per qualificarsi dovrà puntare a vincere oppure pareggiare segnando due o più gol.

    BOOKMAKERS – Pochi dubbi per le agenzie di scommesse che puntano unanime sulla qualificazione dell’Udinese. Se avete un deca da parte, puntatelo sul 2-1 per i friulani, risultato che qualificherebbe i bianconeri. Poi se volete esagerare, prendete in considerazione un gol del capitano Di Natale che nelle partite importanti risponde quasi sempre con un gol.

    LE PROBABILI FORMAZIONI DI UDINESE-BRAGA

    Udinese (3-5-1-1): Brkic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Pinzi, William, Pereyra, Armero; Fabbrini; Di Natale.
    Panchina: Pawlowski, Coda, Pasquale, Faraoni, Badu, Maicosuel, Muriel.
    Braga (4-2-3-1): Beto; Salino, Douglao, Paulo Vinicius, Ismaily; Amorim, Custodio; Hugo Viana, Alan, Mossorò; Lima.
    Panchina: Quim, Baiano, Elderson, Ruben Micael, Djamal, Helder Barbosa, Carlao.

  • Braga-Udinese 1-1, qualificazione alla Champions più vicina

    Braga-Udinese 1-1, qualificazione alla Champions più vicina

    Nell’andata del primo turno preliminare di Champions League l’Udinese pareggia 1-1 in trasferta contro lo Sporting Braga. Un pareggio molto importante per gli uomini di Guidolin, che li avvicina alla storica qualificazione nell’Europa dei grandi. La prestazione della squadra friulana ha fatto arrabbiare e non poco il tecnico di Castelfranco Veneto, ma alla fine della fiera il risultato è quello che conta. Al ritorno sarà sufficiente un pareggio a reti bianche per raggiungere il sogno della Fase a gironi. Un miracolo, se si pensa ad una società che ogni anno compie una rivoluzione tecnica al suo interno, stravolgimento che però non pare distrarre i ragazzi di Guidolin, sempre sul pezzo per usare una metafora extra-calcistica. Al Friuli martedì prossimo l’Udinese scende in campo per la storia.

    Si era messa benissimo ieri per la squadra bianconera. Nonostante un notevole possesso palla dei padroni di casa, è stata l’Udinese a portarsi in vantaggio. Su azione di calcio d’angolo Basta sorprende tutti, riuscendo a schiacciare alla destra del portiere avversario per il provvisorio 1-0. La partita continuano a farla i lusitani, i quali però peccano nell’ultima fase dell’azione, quando invece di creare occasioni pericolose non riescono a far altro che provare i famosi tiri della domenica. Certamente non il miglior biglietto da visita per una squadra che vuole entrare in Champions League.

    dusan basta | ©Giuseppe Bellini/Getty Images

    Nella ripresa l’Udinese scende in campo con più sicurezza, sfiorando il doppio vantaggio con un colpo di testa di Pinzi, miracolosamente respinto da Beto. Nel frattempo il Braga prosegue la trama già vista nel corso del primo tempo, conclusioni da 30 metri con preghiera annessa. Alla fine la tattica paga: l’1-1 porta la firma del giovane Ismaily (classe ’90), all’esordio in Europa. Gli ultimi venti minuti non sono una passeggiata di salute per i bianconeri, più volte apparsi in affanno durante la fase difensiva. Come in passato si aggrappano al loro portiere, che da quest’anno si chiama Brkic, bravo a disinnescare le bombe scagliategli contro nelle battute conclusive del match.

    LE PAGELLE DI BRAGA-UDINESE
    Brkic 7: a parte una improvvisata corsa sotto le stelle del cielo portoghese, il nuovo estremo difensore dell’Udinese mostra a tutti di che pasta è fatto. L’intervento nel finale sul tiro di Ruben Micael.
    Basta 7: riparte da dove aveva finito. Nella scorsa stagione era stato il goleador inventato dei ragazzi di Guidolin, si conferma anche in Europa.
    Pinzi 6,5: è il metronomo del centrocampo friulano, ruolo che riesce ad interpretare egregiamente. La qualificazione in Champions passerà anche tra i suoi piedi. Sfiora anche il gol nel secondo tempo.
    Di Natale 5,5: parecchio nervoso il capitano dell’Udinese ieri sera. Sente come non mai che quest’anno l’impresa è davvero possibile. Si è tenuto a riposo per riversare tutta la sua furia martedì al Friuli?

    IL TABELLINO DI BRAGA-UDINESE
    Braga (4-2-3-1): Beto 7, Salino 5,5, Douglao 6, Vinicius 5,5, Ismaily 6,5, Custodio 5,5, Hugo Viana 6, Alan 5 (84′ Amorim s.v.), Mossorò 6,5 (87′ Ze Luis s.v.), Barbosa 5 (58′ Micael 5,5). Allenatore: Peseiro.
    Udinese (3-5-2): Brkic 7, Benatia 6,5, Danilo 6, Domizzi 6, Basta 7, Pinzi 6,5, Williams 6,5, Pereyra 5,5 (72′ Badu 6), Armero 5 (84′ Pasquale s.v.), Fabbrini 5,5 (72′ Maicosuel 6.), Di Natale 5,5. Allenatore: Guidolin.
    Marcatori: 23′ Basta (U), 68′ Ismaily (B)

    GLI HIGHLIGHTS DI BRAGA-UDINESE
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  • Braga-Udinese vale la Champions. Di Natale orfano di Muriel

    Braga-Udinese vale la Champions. Di Natale orfano di Muriel

    Notte di Champions, notte bianconera. L’Udinese vuole ricordare la serata di Braga a lungo, renderla storica. Per farlo c’è solo un modo: porre quel gradino che renda più agevole il passaggio in Paradiso, volgarmente chiamato Coppa Campioni. Scacciare l’incubo Gunners può essere in un certo senso salutare, anche se noi crediamo che dimenticare l’estate 2011 sia la migliore medicina possibile, affinché non ci siano né fantasmi né magliette rosse da ricordare durante il match di stasera. Come ogni anno i Pozzo si sono divertiti a prendere 4 nelle pagelle del calciomercato. Isla, Asamoah, Handanovic sono partiti, per un affare complessivo da capogiri sia economicamente che tecnicamente (per la testa dei tifosi e di Guidolin). In aiuto è arrivato ancora il Sudamerica. Basterà?

    SENZA MURIEL – Per l’andata del preliminare di Champions League l’Udinese dovrà fare a meno di Muriel. Il colombiano infatti ha riportato un affaticamento muscolare all’adduttore destro e dovrà stare fermo per 4 settimane. Al fianco di Di Natale dovrebbe giocare il talentuoso Fabbrini, dopo l’apprendistato della scorsa stagione. Guidolin schiererà i suoi uomini con il consueto 3-5-2. In porta partirà titolare la giovane promessa Brkic. La difesa sarà composta dal trio Benatia-Danilo-Domizzi. A centrocampo invece debutterà il neo acquisto Williams (brasiliano classe ’86). L’ex giocatore del Flamengo giocherà insieme a Pinzi e l’argentino Pereyra. Partiranno dalla panchina invece i vari Faraoni, Battocchio, Maicosuel.

    antonio di natale | ©Dino Panato/Getty Images

    PRECEDENTI – Fino ad oggi Udinese e Braga non si sono mai incrociate nei loro cammini europei. La squadra lusitana vanta tre precedenti contro squadre italiane, tutti nella vecchia Coppa Uefa. Nel 2006 fece a pezzi il Chievo Verona. Sempre in quell’anno sconfisse agevolmente i gialloblu del Parma, accedendo così agli ottavi di finale. Due anni dopo invece i portoghesi affrontarono il Milan, venendo sconfitti per 1-0 (per i rossoneri andò a segno Ronaldinho).

    LE PROBABILI FORMAZIONI DI BRAGA-UDINESE

    Braga (4-2-3-1): Quim, Salino, Douglao, Vinicius, Ismaily, Custodio, Hugo Viana, Alan, Mossorò, Amorim, Lima.
    Panchina: Beto, Baiano, Elderson, Ruben Micael, Djamal, Helder Barbosa, Carlao. Allenatore: Peseiro.
    Udinese (3-5-1-1): Brkic, Benatia, Danilo, Domizzi, Basta, Armero, Pinzi, Williams, Pereyra, Fabbrini, Di Natale.
    Panchina: Romo, Coda, Pasquale, Faraoni, Battocchio, Badu, Maicosuel. Allenatore: Guidolin.