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  • Vigilia di Italia-Spagna, Prandelli con il dubbio Cassano

    Vigilia di Italia-Spagna, Prandelli con il dubbio Cassano

    Poco più di 24 ore all’atto finale di questo Euro 2012 che non poche emozioni ha regalato a tutti gli appassionati di calcio, soprattutto quelli italiani. Tifosi che Cesare Prandelli, con le sue scelte portate avanti con caparbietà, ha reso felici e fatto reinnamorare della propria nazionale. Un europeo che ha ridato lustro ad una squadra reduce dal disastro sudafricano e che sembrava aver smarrito ogni traccia di carattere combattivo visto 4 anni prima in Germania, dove la fame e la voglia, più che il tasso tecnico avevano regalato una vittoria insperata alla vigilia.

    Proprio l’agonismo, unito ad un’ottima qualità di gioco, hanno permesso all’undici guidato da Prandelli fuori dal campo e da uno splendido Pirlo in cabina di regia, di raggiungere l’ambita finale contro i campioni in carica spagnoli, già incontrati nella gara d’esordio del girone di qualificazione. I precedenti fra le due squadre ci vedono favoriti ma nel calcio si sa i numeri lasciano il tempo che trovano, visto e considerato che proprio contro la Spagna negli scorsi europei abbandonammo mestamente la competizione, che poi vide trionfare per la seconda volta nella loro storia la roja.

    Cesare Prandelli | © Claudio Villa/Getty Images

    I dubbi della vigilia sono fondamentalmente due per il nostro Ct. Il principale è la presenza o meno di Antonio Cassano uscito un po’ acciaccato dal match contro la Germania, la cosa però non sembrerebbe tanto grave da precludere la presenza in campo del numero 10 azzurro. L’altra novità in formazione potrebbe essere l’utilizzo del recuperato Abate, che a questo punto renderebbe più complicate le scelte in difesa, con l’eventuale sacrificio di uno fra Chiellini e Bonucci o con addirittura un quantomeno improbabile ritorno alla difesa a 3, con la conferma di tutto il blocco difensivo della Juve sulla linea arretrata e il conseguente spostamento sulla linea di mediana di Abate e Balzaretti. 
    Nodi che probabilmente il tecnico di Orzinuovi scioglierà alla fine dell’allenamento previsto per le 17 a Kiev, sede della finale che l’Italia ha raggiunto nella mattinata di oggi.

    Sul versante spagnolo il riserbo sull’undici titolare è massimo ed il timore nei confronti della nostra nazionale è aumentato in maniera esponenziale rispetto alla gara d’esordio, merito soprattutto delle capacità della squadra di Prandelli che con prestazioni di altissimo livello si è guadagnata la stima di tutti gli addetti ai lavori anche oltre i confini italiani.
    Il tecnico Del Bosque pare però intenzionato a riconfermare Torres, che nella gara inaugurale tanti problemi aveva creato alla retroguardia degli azzurri. Inamovibile tutto il blocco barçelonista di centrocampo che a livello mondiale non ha eguali, in quanto a tecnica e qualità, ma che non avrà vita facile contro il centrocampo italiano visto in questi europei.

  • Portogallo-Spagna 2-4 dopo i calci di rigore. Le Furie Rosse volano in finale

    Portogallo-Spagna 2-4 dopo i calci di rigore. Le Furie Rosse volano in finale

    E’ la Spagna la prima finalista di Euro 2012. Le Furie Rosse, nonostante una prova incolore, riescono a piegare il Portogallo ai calci di rigore e quindi ottenere il pass per l’atto conclusivo di domenica sera a Kiev. Si tratta della terza finale di fila per gli spagnoli dopo quelle vittoriose ad Euro 2008 e ai Mondiali 2010, eguagliando cosi il record della Germania Ovest negli anni ’70. Dopo lo 0-0 al termine dei 120’ regolamentari sono decisivi dal dischetto gli errori di Moutinho e Bruno Alves che consentono cosi alla Spagna, che per prima aveva sbagliata per prima dagli undici metri con Xabi Alonso, di trionfare ed aspettare cosi in finale una tra Germania e Italia.

    Un match tutt’altro che entusiasmante quello visto a Donetsk, con una Spagna che appare stanca e molto concentrata sulle sortite di Cristiano Ronaldo mentre il Portogallo sembra fare qualcosa in più, specie dopo aver preso coraggio nei minuti iniziali. Tutto questo nei 90’, visto che nei supplementari è la Spagna a venir fuori ma le porte rimangono inviolate. Non una novità tra due delle migliori difese della competizione. Fioccano anche i cartellini: l’aver tolto la diffida dalle semifinali forse non si è rivelata una mossa azzeccata in tal senso. Dagli undici metri poi la Spagna è più precisa e al Portogallo non resta che il rammarico.

    SORPRESE INIZIALI – Non mancano le sorprese nell’undici iniziale spagnolo. Del Bosque non decide di schierare una punta vera e propria lasciando fuori Fabregas. Il prescelto tuttavia non è Torres bensì Negredo. Mossa che si rivelerà infelice vista la pochezza del “Tiburon” nel corso del match. Dall’altra parte tutto come previsto, con Hugo Almeida al posto di Helder Postiga.

    AVVIO SOPORIFERO – Chi spera in una gara tutta velocità e ripartenze rimane presto deluso: sembra più che altro una partita a scacchi, con un Portogallo che inizialmente appare attendista e pronto a colpire di rimessa, ma che invece prenderà coraggio molto presto. La prima chance capita ad Arbeloa che però non sfrutta una buona palla servitagli da Iniesta sparando alta. Poco dopo però il giocatore del Barcellona si mette in proprio ma anche la sua mira è difettosa. Il Portogallo invece punta tutto su Ronaldo che però è ingabbiato da una stretta marcatura di almeno due o tre uomini.

    Esultanza Spagna © Alex Livesey/Getty Images
    RIPRESA SENZA SUSSULTI – Stessa musica nella ripresa. Del Bosque intanto capisce che non è serata per Negredo preferendogli Fabregas, e poi decide di dare ancora più vivacità inserendo lo sgusciante Jesus Navas al posto di Silva. Ma di occasioni, nemmeno l’ombra. Ci prova di rimessa Hugo Almeida senza fortuna mentre tutte le punizioni calciate da Ronaldo non chiamano mai in causa Casillas. Nel finale fuori Xavi, costretto ad una gara di sacrificio, con Pedro che entra al suo posto. Si va così ai supplementari.

    FINALE GIALLOROSSO – Ai supplementari la Spagna è più convinta. Iniesta spreca una grande palla gol grazie anche all’abilità di Rui Patricio, ma si fanno pericolosi anche Ramos e Navas. Si va cosi ai rigori dove Xabi Alonso e Moutinho si fanno subito fermare da Rui Patricio e Casillas. Da li in poi segnano tutti tranne Bruno Alves che centra la traversa, con Fabregas che sigla il rigore del decisivo 4-2. Le Furie Rosse faticano ma portano a casa la finale. Il Portogallo però esce a testa alta.

    Le pagelle di Portogallo-Spagna:
    Cristiano Ronaldo 6: E’ l’unico che sembra in grado di portare pericoli alla Spagna che però lo conosce e lo marca molto bene. Lui ci mette tanto impegno, ma non trova mai la porta. Ai rigori poteva calciare prima: probabilmente meglio lui di un difensore.
    Pepe 7: Bene durante la partita quando non ha problemi a fermare le incursioni avversarie. Calcia un bel rigore.
    Hugo Almeida 5: Gira a vuoto dimostrandosi il classico attaccante portoghese, ovvero allergico alla porta avversaria.

    Iniesta 6,5: Tra i suoi si dimostra uno dei pochi in palla, con idee, giocate e conclusioni. A tratti sembra predicare nel deserto, ma dimostra ancora una volta la classe che ha.
    Silva 5: Si aggira come un’anima in pena sulla fascia e Del Bosque forse ci mette anche troppo per capire che quel posto spetta a Jesus Navas.
    Negredo 5: A sorpresa tra gli undici titolari, si dimostra quasi come un oggetto estraneo. Una delle mosse, e sono tante, sbagliate da Del Bosque.

    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio 7; Pereira 5,5, Pepe 7, Alves 6,5, Coentrao 6,5; Moutinho 7, Veloso 6 (1′ sts Custodio sv), Meireles 6 (7′ sts Varela sv); Ronaldo 6, Almeida 5 (37′ st Nelson Oliveira 6), Nani 6. In panchina: Eduardo, Beto, Quaresma, Ricardo Costa, Rolando, Ruben Micael, Miguel Lopes, Hugo Viana. Allenatore: Paulo Bento 6,5
    SPAGNA (4-2-3-1): Casillas 7; Arbeloa 6, Ramos 6,5, Piquè 6, J.Alba 6,5; Busquets 6, Xabi Alonso 5,5; Silva 5 (16′ st Jesus Navas 6), Xavi 5,5 (42′ st Pedro 6,5), Iniesta 6,5; Negredo 5 (9′ st Fabregas 6,5). In panchina: Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Torres, Mata, Llorente, Cazorla. Allenatore: Del Bosque 5,5

    LE IMMAGINI DI PORTOGALLO-SPAGNA:
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  • Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Si giocherà stasera la prima delle due semifinali di Euro 2012. Sul manto erboso di Donetsk sarà il match Portogallo-Spagna a decretare la prima finalista della massima competizione continentale. Una sfida che va oltre l’aspetto calcistico tra due nazioni confinanti, per certi aspetti anche simili, e la cui rivalità è veramente tanta. Due squadre frizzanti, spettacolari, ma che nonostante il traguardo raggiunto sino al momento non sono riuscite ad esprimersi al massimo in tutte le gare disputate. Sarà Portogallo-Spagna ma anche Cristiano Ronaldo contro Barcellona.

    Una sfida vista e rivista diverse volte nel campionato iberico e che si ripeterà anche stasera, con Paulo Bento che punta tutto sul giocatore madridista, il quale attraversa un ottimo stato di forma, mentre Del Bosque schiererà in mezzo al campo lo zoccolo duro del Barcellona. Spagna che arriva all’incontro da imbattuta: tre vittorie e un pareggio sin qui, frutto di 8 gol fatti e appena 1 subito e ciò gli consente di vantare la miglior difesa della competizione. Non lo stesso si può dire dei portoghesi, tre vittorie e una sconfitta sin qui, con 6 gol fatti ma 4 subiti.

    Per quanto riguarda le due formazioni Bento confermerà quasi per intero la squadra che ormai parecchi giorni fa ha battuto senza soffrire mai la Repubblica Ceca. L’unico giocatore a non esserci è Helder Postiga, uscito per infortunio nel primo tempo contro i cechi. Spazio a Hugo Almeida al suo posto. Per il resto tutto confermato con Cristiano Ronaldo e Nani che saranno le pedine sulle quali si punta per scardinare la retroguardia delle Furie Rosse. Nel 4-3-3 il trainer portoghese schiererà Rui Patricio tra i pali. Difesa formata da Joao Pereira e Fabio Coentrao esterni con Bruno Alves e Pepe in mezzo. A centrocampo solito trio quantità e qualità formato da Moutinho, Miguel Veloso e Meireles. In attacco il trio citato in precedenza, ovvero quello formato da Nani, Almeida e Cristiano Ronaldo.

    Cristiano Ronaldo © FABRICE COFFRINI/Getty Images
    Non cambierà quasi nulla nemmeno Del Bosque, il quale pare intenzionato anche stavolta a giocare senza attaccanti di ruolo. Probabile dunque la riconferma di Fabregas al posto di Torres. Unico dubbio quello relativo alla fascia di destra: Pedro infatti potrebbe essere preferito a Silva, con l’obiettivo di frenare le folate di Coentrao. Nel 4-3-3 giallorosso dunque spazio tra i pali a Casillas, mentre davanti a lui agiranno Arbeloa e Jordi Alba laterali. In mezzo alla difesa Sergio Ramos e Pique. Il trio di centrocampo sarà composto da Xavi, Busquets e Xabi Alonso. In avanti il trio Pedro, Fabregas e Iniesta. Di certo però a Del Bosque le alternative in panchina non mancano, con Torres, Silva e Jesus Navas pronti a dare il proprio contributo a gara in corso.

    Portogallo-Spagna, le formazioni:
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Fabio Coentrao; Moutinho, Miguel Veloso, Meireles; Nani, Almeida, Cristiano Ronaldo. In panchina: Eduardo, Beto, Rolando, Custodio, Quaresma, Oliveira, Ricardo Costa, Ruben Micael, Varela, Miguel Lopes, Hugo Viana, Postiga. Allenatore: Paulo Bento.
    SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pique, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Xabi Alonso; Pedro, Fabregas, Iniesta. In panchina: Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Jesus Navas, Negredo, Cazorla, Mata, Silva, Torres, Llorente. Allenatore: Del Bosque

  • Euro 2012, Top e Flop dei quarti di finale

    Euro 2012, Top e Flop dei quarti di finale

    Nella serata di domenica si sono conclusi i quarti di finale di Euro 2012 con l’approdo in semifinale della nostra Italia, che ha superato ai calci di rigore un’Inghilterra tutt’altro che irresistibile. Analizziamo quindi, così come abbiamo fatto per la fase a gironi, chi sono stati i top e i flop delle quattro partite che hanno delineato le due semifinali di Euro 2012. Una competizione europea del genere è un pò come una corsa a tappe di ciclismo e quindi se trovi la forma nella prima settimana è molto probabile che la manterrai fino alla fine. Proprio per questo nei top dei quarti di finale ritroviamo molti giocatori che già si erano rivelati tra i top della fase a gironi. Il primo della lista è Cristiano Ronaldo seguito da Andrea Pirlo, unico vero ispiratore della manovra azzurra. Spagna e Germania sono le squadre da battere e affronteranno con i favori del pronostico le rispettive semifinali con Portogallo e Italia.

    TOP quarti di finale Euro 2012

    CRISTIANO RONALDO (PORTOGALLO) – E’ ancora lui ad aprire la nostra speciale classifica e se la doppietta nell’ultima partita del girone vi aveva lasciato qualche dubbio scommettiamo che adesso vi sarete convinti che CR7 è il calciatore simbolo di questi campionati europei. Più forti e decisivi di lui non ne troviamo in Europa e il primo quarto di finale vinto dal Portogallo contro i cechi per 1-0 è tutto merito suo. Sta trascinando una nazione intera verso la vetta europea sfuggita ad Euro 2004 in finale contro la sorpresa Grecia. Capocannoniere di Euro 2012 con 3 gol, con un pò più di fortuna sarebbe sicuramente capocannoniere solitario e incontrastato. Adesso però Cristiano Ronaldo dovrà svolgere il compito più difficile ovvero far fuori i campioni in carica della Spagna. Lui li conosce bene visto che proprio la Spagna ospita le sue giocate nella Liga, di fronte avrà sia i compagni di squadra al Real ma soprattutto gli eterni rivali del Barcellona. Non ce ne voglia il Portogallo ma la sfida contro la Spagna nella mente di molti è vista come Ronaldo contro Spagna. Chi la spunterà?

    Andrea Pirlo Top quarti di finale Euro2012 © Laurence Griffiths/GettyImages
    ANDREA PIRLO (ITALIA) – L’Italia ad Euro 2012 è lui e non ce ne siamo accorti domenica sera. Dai suoi piedi sono nati i gol che ci hanno condotto alla fase ad eliminazione diretta e dal suo piede destro è nato il cucchiaio che ha rinsavito l’orgoglio italiano ad un passo dal baratro contro l’inesistente Inghilterra. Bene gli inglesi hanno inventato il calcio, ma Pirlo ha mostrato a tutto il mondo come si gioca. Semplicemente il migliore interprete azzurro in Polonia e Ucraina. Ma adesso in Italia ci chiediamo: basterà un Pirlo per far fuori la Germania? Io dico di no e se non siete d’accordo con la mia opinione vi chiedo: quanti giocatori dei 23 azzurri sarebbero titolari nella Germania, nostra prossima avversaria? Pirlo sicuro, Buffon anche. Balotelli e De Rossi? forse. E poi? Nulla più e allora la vittoria di ieri potrebbe solo aver prolungato di 4 giorni la permanenza azzurra ad Euro 2012.

    GERMANIA & SPAGNA – Tutti noi ci ricordiamo la semifinale ai mondiali del 2006 vinta proprio contro i tedeschi, ma a 6 anni di distanza la musica sembra cambiata perchè la squadra di Loew ha tutte le carte in regola per diventare campione d’Europa figuriamoci battere l’Italia. Se il calcio fosse matematica avremmo la certezza della vittoria tedesca giovedì prossimo, ma visto che non è così l’Italia proverà ad opporsi in qualche modo alla Germania che ha frantumato la Grecia 4-2 giocando con molte seconde linee che sarebbero titolari da noi. Ennesima prova di forza dei tedeschi, gli unici ad aver vinto 4 partite su 4 ad Euro 2012. L’Italia è avvisata. La Spagna pure sempre se le furie rosse riusciranno a stendere il Portogallo. La squadra di Vicente del Bosque ha più qualità di tutti ma spesso si specchia troppo e risulta a tratti noiosa. Tuttavia gli spagnoli hanno eliminato la Francia senza nessun problema, nonostante le tante e invisibili stelle francesi, nonostante il ct iberico continui a giocare senza una punta di ruolo nonostante il peso di essere considerati giustamente i più forti. La sfida con Ronaldo e compagni chiarirà molto sulla vera forza della Spagna anche perchè i francesi hanno fatto ben poco per metterla in difficoltà.

    FLOP quarti di finale Euro 2012

    INGHILTERRA – La nazionale inglese apre la classifica dei flop dei quarti di finale. Rooney e compagni sono apparsi penosi nel chiaro intento di voler condurre la partita prima ai supplementari poi ai rigori. Il Dio del calcio, impersonificato da Pirlo li ha puniti e sbeffeggiati in mondo visione. Proprio gli inglesi si sono resi autori di una non-gara e avevano anche l’ambizione di approdare tra le top4?. Non sarebbe stato giusto soprattutto per la grande voglia che ci ha messo l’Italia. Fortunati loro ad essere usciti nei quarti visto che in una sfida con la Germania loro, più di noi, ne sarebbero usciti con le ossa rotte.

    FRANCIA – La squadra di Laurent Blanc è insieme agli inglesi la grande delusione di questi quarti di finale. Non per la sconfitta sia chiaro ma per come essa è maturata. Anche i francesi si sono limitati a non giocare a calcio. Se dinanzi a te hai l’Italia puoi anche andare ai rigori ma se dinanzi a te hai la Spagna hai perso già in partenza e così è stato. Karim Benzema ci ha provato a farsi vedere ma anche un grande campione come lui senza il supporto di una tattica di gioco va incontro a brutte figure e chiudere Euro 2012 con zero gol all’attivo lo è stata certamente. In vista dei mondiali brasiliani del 2014 c’è tanto lavoro da fare cari francesi.

  • Muore a 23 anni Miki Roqué, difensore del Betis Siviglia

    Muore a 23 anni Miki Roqué, difensore del Betis Siviglia

    Ancora una tragedia, ancora un lutto sconvolge il mondo del calcio. Questa volta ci troviamo in Spagna dove a soli 23 anni è morto il il giovane ex calciatore del Betis Siviglia Miguel Roqué Farrero, detto “Miki Roqué“, difensore centrale costretto al ritiro nel marzo del 2011 per un cancro osseo. Roqué ha perso la sua partita più dura, sconfitto dall’avversario più temibile e spietato che potesse incrontrare nella sua giovane carriera, il cancro.

    Il giovane è morto nella giornata di ieri, in una clinica di Barcellona dove era ricoverato dopo che il 5 marzo 2011, in seguito ad un controllo di routine a causa di problemi alla schiena, al giovane Roqué era stato diagnosticato un cancro osseo. L’equipe medica si era subito attivata e il giovane difensore fu subito sottoposto a intervento chirurgico già il giorno seguente al suo ricovero, per cercare di rimuovere il tumore maligno. La triste notizia della sua scomparsa ha sconvolto il mondo del calcio spagnolo e quello mondiale in generale.

    Miki Roqué | © Richard Heathcote/Getty Images

    Roqué proveniva dalle giovanili dell’UE Lleida, a 17 anni venne acquistato dal Liverpool di Rafa Benitez dove esordì nella stagione 2006/2007. Dopo alcune esperienze nell’Oldham Athletic, nel Xerez e nel Cartagena, nel 2009 Roque iniziò la sua avventura nel Betis Siviglia, dove rimase per due stagioni nella formazione primavera prima di arrivare in prima squadra nell’ottobre 2010 dove debuttò in seconda divisione. La tragica notizia della morte di Miki Roque, ha raggiunto in Polonia i calciatori della nazionale spagnola, che addolorati si sono subito attivati con messaggi di cordoglio indirizzati alla famiglia dello sfortunato collega. Su Twitter alcuni giocatori hanno voluto dare il loro ultimo saluto al giovane compianto come per esempio Gerard Piqué che ha scritto: “Un grande abbraccio alla famiglia di Miki Roqué. Lo conosco da quando giocava nel Liverpool e io nello United. Riposa in pace amico“. “Notizia molto triste. Voglio mandare un grande abbraccio e un grande incoraggiamento per la famiglia di Miki Roque. Ci mancherai” – posta invece Iniesta.

  • Spagna-Francia 2-0, Xabi Alonso elimina i Bleus

    Spagna-Francia 2-0, Xabi Alonso elimina i Bleus

    La Roja approda alle semifinali superando per 2-0 i Bleus. Spagna-Francia viene decisa dalla doppietta di Xabi Alonso. Il centrocampista del Real Madrid trova la rete del vantaggio al 19′ minuto del primo tempo con un colpo di testa che spiazza il portiere Lloris (assist di Jordi Alba). Nella ripresa chiude definitivamente il match al 90′ minuto, quando l’arbitro Rizzoli fischia un calcio di rigore in favore degli iberici per il fallo di Reveillere su Pedro. Dal dischetto il Blancos non sbaglia. Per la Nazionale francese è notte fonda. Galletti mai pericolosi dalle parti di Casillas, se si esclude il calcio di punizione del centrocampista Cabaye nel corso della prima frazione di gioco. Crediamo che la rinuncia a giocarsi la partita costerà caro al ct Blanc, il cui contratto scade al termine di questi Europei.

    FALSO NUEVE – Ancora una volta Del Bosque ha sorpreso tutti, schierando un 4-3-3 senza attaccanti, con Fabregas a fungere da finto numero 9. La scelta, già adottata nella prima partita del Gruppo C contro l’Italia, ha fatto storcere il naso a parecchi addetti ai lavori prima del fischio di inizio. Nonostante le critiche e una partita non spettacolare, il risultato ha dato ancora una volta ragione al commissario tecnico della Spagna, vincitore due anni fa della Coppa del Mondo in Sudafrica.

    BANDIERA BIANCA – Alla Donbas Arena ieri sera abbiamo assistito alla resa francese ancora prima che scendesse sul terreno di gioco. Laurent Blanc ha sconfessato le proprie idee tattiche scegliendo di non giocare. Un 4-4-1-1 con Debuchy spostato sulla linea di centrocampo. In mediana Cabaye e M’Vila, con Ribery sulla trequarti dietro l’unica punta Benzema. Prova imbarazzante quella dei Bleus, entrati in campo con l’unico scopo di distruggere il gioco degli avversari senza mai riuscirci.

    xabi alonso | ©Martin Rose/Getty Images
    INVIOLABILE – Anche ieri la difesa della Roja ha confermato di essere impenetrabile. Sergio Ramos e Pique fino ad oggi hanno avuto vita facile, favoriti dall’incredibile possesso palla messo in mostra dai loro compagni di squadra. Se tu, Spagna, tieni palla per 80′ minuti, lasciando le briciole ai tuoi avversari, e’ logico dopo 4 partite di un Europeo aver subito soltanto un gol (proprio contro l’Italia).

    ADESSO RONALDO – In semifinale le Furie Rosse incontreranno il Portogallo di Cristiano Ronaldo, fin qui protagonista assoluto di questi Europei 2012. Il fuoriclasse del Real Madrid dovrà inventarsi qualcosa di straordinario contro la difesa iberica, composta da 3/4 da suoi compagni di club (Casillas, Arbeloa, Sergio Ramos).

    PAGELLE SPAGNA-FRANCIA 2-0, QUARTI DI FINALE EURO 2012

    Jordi Alba 7: Dopo una Fase a gironi da protagonista, serve l’assist a Xabi Alonso per il gol che di fatto consegna alla Roja le semifinali. Il laterale sinistro del Valencia (in odor blaugrana) è forse la più bella sorpresa di questi Europei 2012 per la Nazionale spagnola.
    Xavi 6,5: niente di trascendentale dal cervello del Barca. E’ anche vero però che non sbaglia un passaggio a centrocampo, e al termine della partita sembra appena sceso in campo. Questo la dice lunga sulla “fatica” della Spagna ieri sera contro i Galletti.
    Xabi Alonso 7,5: una doppietta da urlo per il Blancos. Onnipresente in campo, lo ritroviamo in difesa, a centrocampo e in attacco. Una prestazione speciale per una partita speciale, la numero 100 con la maglia della Nazionale.
    Fabregas 6,5: è lui il falso nueve, l’asso nella manica di Del Bosque. Attacca l’area da vero centravanti, anche se i suoi piedi non sono da numero 9.

    Debuchy 5: non ha colpe se Blanc decide di schierarlo a centrocampo, lui che centrocampista non è. Quando la Spagna ha visto il terzino sinistro del Lille in quella posizione ha capito di avere il via libera per l’allenamento del tardo pomeriggio. In pochi infatti si sono accorti che fosse un quarto di finale degli Europei.
    Cabaye 6: tra i pochi a salvarsi nel disastro francese. Il centrocampista del Newcastle è protagonista di una discreta prova, e della conclusione più pericolosa verso la porta di Casillas. Conclude l’avventura in Ucraina senza infamia e senza lode.
    Ribery 5,5: ci prova, la determinazione non gli manca, ma l’ennesimo fallimento transalpino lo travolge. Un anno horribilis per Ribery, del tutto simile a quello del proprio compagno di club Robben.
    Benzema 5,5: leggi Ribery. Commovente ad inizio ripresa, quando cerca disperatamente di ricevere il pallone dai suoi compagni. Serata da dimenticare per Karim, che adesso farà il tifo per Cristiano Ronaldo in semifinale.

    Tabellino Spagna-Francia 2-0, quarti di finale Euro 2012
    Spagna (4-3-3): Casillas 6, Arbeloa 6, Sergio Ramos 6,5, Jordi Alba 7, Xabi Alonso 7,5, Xavi 6,5, Iniesta 6,5 (84′ Cazorla s.v.), Silva 7 (65′ Pedro 6,5), Fabregas 6,5 (67′ Torres 6). Allenatore: Del Bosque.
    Francia (4-4-1-1): Lloris 6, Reveillere 5, Rami 5, Koscielny 6, Clichy 5, M’Vila 5, Cabaye 6, Malouda 5 (65′ Menez 5), Debuchy 5 (65′ Nasri 5), Ribery 5,5, Benzema 5,5. Allenatore: Laurent Blanc.

    SPAGNA-FRANCIA 2-0 HIGHLIGHTS
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  • Spagna-Francia, Torres contro Benzema. Ronaldo osserva

    Spagna-Francia, Torres contro Benzema. Ronaldo osserva

    Si gioca stasera alla Donbas Arena Spagna-Francia, match valido per i quarti di finale degli Europei 2012. Nel clan iberico non c’è la stessa fiducia di due o quattro anni fa, quando la Roja si issò sul tetto continentale prima e quello del mondo poi. Complice una Fase a gironi piuttosto deludente per gli standard a cui ci aveva abituato, ad eccezion fatta della partita contro l’Irlanda, la squadra di Del Bosque affronta una Francia completamente rinnovata dal nuovo commissario tecnico Blanc. I transalpini hanno convinto sopratutto nelle prime due partite del Gruppo D, contro Inghilterra e Ucraina, per poi cadere rovinosamente nell’ultima gara contro la Svezia, perdendo il primato a favore degli inglesi. Entrambe le Nazionali dovrebbero scendere in campo schierandosi con il 4-3-3.

    INSEGUENDO BARCELLONA – Nessuna variazione nella Spagna, con Del Bosque chiaramente orientato nel confermare in blocco il modulo tattico dei blaugrana. In attacco confermato Torres, autore fin qui di due reti (doppietta all’Eire). Il tridente è completato da Iniesta e Silva. A centrocampo giocheranno Xavi, Busquets e Xabi Alonso. Solo panchina per Fabregas. Davanti a Casillas la coppia centrale difensiva sarà composta da Piqué e Sergio Ramos, con Arbeloa e Jordi Alba sugli esterni.

    INSEGUENDO CHELSEA – Alla vigilia le dichiarazioni di Blanc non lasciano spazio all’immaginazione. L’ex difensore dell’Inter ha infatti rivolto la mente al match tra Italia e Spagna, quando gli azzurri si resero protagonisti di una partita giocata in trincea per poi sfruttare ripartenze fulminee (Chelsea docet). Il 4-3-3 transalpino prevede il tridente offensivo formato da Benzema-Ribery-Malouda. A centrocampo M’Vila davanti alla difesa, con Cabaye e Nasri in posizione più avanzata. I terzini saranno Debuchy e Clichy. Al centro della difesa non ci sarà Mexes (squalificato), che verrà sostituito da Koscielny. Confermato Rami. In porta il capitano Lloris.

    karim benzema | ©FRANCK FIFE/AFP/GettyImages
    PRECEDENTI – La Francia è la bestia nera della Spagna. I transalpini non hanno mai perso contro la Roja (5 vittorie e un pareggio). L’ultima volta che i Galletti hanno incontrato la Spagna in una partita ufficiale è stato l’ottavo di finale della World Cup 2006, quando sconfissero le Furie Rosse per 3-1, passate inizialmente in vantaggio grazie alla rete di Villa, oggi assente.

    QUOTE – Spagna-Francia secondo i bookmakers ha già un vincitore designato. L’1 della Roja è dato a 1,72. In pochi credono invece al successo dei transalpini, la cui vittoria è quotata a 5. Il pareggio al termine dei 90′ minuti regolamentari è a 3,50. Invitante la quota dell’over, che paga 2,35 la posta.

    Probabili formazioni Spagna-Francia
    Spagna (4-3-3): Casillas, Arbeloa, Pique, Ramos, Jordi Alba, Xavi, Busquets, Xabi Alonso, Iniesta, Silva, Torres.
    A disposizione: Valdes, Reina, Albiol, Martinez, Juanfran, Fabregas, Cazorla, Jesus Navas, Pedro, Negredo, Mata, Llorente. Allenatore: Del Bosque.
    Francia (4-3-3): Lloris, Debuchy, Rami, Koscielny, Clichy, M’Vila, Cabaye, Nasri, Ribery, Malouda, Benzema.
    A disposizione: Mandanda, Carrasso, Reveillere, Evra, Valbuena, Matuidi, Menez, Diarra, Martin, Menez, Ben Arfa, Giroud. Allenatore: Blanc.

    SPECIALE EURO 2012

  • Euro 2012 quarti di finale, gli accoppiamenti. Italia esame inglese

    Euro 2012 quarti di finale, gli accoppiamenti. Italia esame inglese

    Si è conclusa ieri la prima fase a questo Campionato Europeo 2012 dove sedici squadre, divise in quattro gironi, si sono scontrate nella fase a gironi disputato tre partite a testa e dando vita alle seguenti classifiche:

    Girone A: Repubblica Ceca 6, Grecia 4, Russia 4, Polonia 2.
    Girone B: Germania 9, Portogallo 6, Danimarca 3, Olanda 0.
    Girone C: Spagna 7, Italia 5, Croazia 4, Irlanda  0.
    Girone D: Inghilterra 7, Francia 4, Ucraina 3, Svezia 3.

    Inutile nascondere che le più deludenti siano state l’Olanda e la Svezia: Sneijder e compagni non sono riusciti nemmeno ad impensierire le avversarie, concludendo questo torneo addirittura senza riuscire a strappare nemmeno un punto alla Danimarca, considerata prima degli Europei il fanalino di coda del girone; dall’altra Ibrahimovic non è riuscito a trascinare la propria squadra alla vittoria nel primo match contro l’Ucraina, riuscendo invece a superare la Francia nell’ultimo incontro del girone e tornando a casa con un po’ d’amarezza per la qualificazione non ottenuta. Miglior squadra in questa fase è stata invece la Germania, unica ad essere riuscita a conquistare tre vittorie su altrettante partite ed andando a segno ben sei volte di cui la metà è stato autore Mario Gomez, considerato uno dei migliori attaccanti di questa fase a gironi.

    Da stasera si apriranno i quarti di finale ad l’eliminazione diretta: importante sarà quindi l’approccio alla gara fin dal primo minuto di gioco e nessun errore da parte di ogni squadra che potrebbe costare caro alla fine dei 90′. A passare il turno sono state le prime due di ogni girone

    EURO 2012 QUARTI DI FINALE

    21 Giugno 2012 alle ore 20.45: Repubblica Ceca – Portogallo
    22 Giugno 2012 alle ore 20.45: Germania – Grecia
    23 Giugno 2012 alle ore 20.45: Spagna – Francia
    24 Giugno 2012 alle ore 20.45: Inghilterra – Italia

    Cristiano Ronaldo © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/GettyImages

    A scendere in campo per prime saranno quindi la squadra di Bilek e di Bento che si affronteranno al National Stadium di Varsavia in una partita che sulla carta vede favoritissima i lusitani, guidati da Cristiano Ronaldo che, dopo un inizio non particolarmente brillante, si è riscattato e ha ingranato la marcia nei migliori dei modi. Il match valevole per il passaggio diretto in semifinale sarà condotto dall’inglese Howard Webb; i portoghesi dovranno comunque fare attenzione a Cech e compagni e non sottovalutare l’incontro in quanto i cechi sono riusciti a conquistare il primo posto in un girone dove la favorita era la Russia di Advocaat.

    A giocarsi l’arrivo in semifinale venerdì, saranno invece Germania e Grecia: le due nazioni, impegnate sul fronte politico, si affronteranno anche in campo in questo momento importante e delicato dove a dirigere l’incontro che si disputerà all’Arena di Gdansk di Danzica sarà Damir Skomina. I tedeschi sono visti come favoriti alla vittoria finale e quindi sulla carta la partita dovrebbe essere tutta in discesa per i ragazzi di Joachim Low; dopo il terzo posto al Campionato del Mondo, la Germania punta sicuramente a conquistare il gradino più alto del podio a questo evento europeo. La Grecia dall’altra parte, sorpresa del momento, farà affidamento ai suoi migliori giocatori per cercare di impensierire la squadra avversaria, riportando alla mente il successo da tutti inaspettato conquista nel 2004 quando furono proprio i greci a conquistare la medaglia d’oro al Campionato Europeo.

    Altro quarto di finale sarà quello più atteso dove ad affrontarsi saranno la Spagna e la Francia, avversarie da sempre sia in campo che fuori, lotteranno per conquistare l’altra semifinale. Fernando Torres e compagni vorranno sicuramente bissare le vittorie degli anni precedenti sia in ambito europeo che in quello mondiale e non concederanno alcun errore ai francesi, i quali hanno disputato un ultimo match non spettacolare, uscendo sconfitti dalla Svezia nell’ultima gara della fase a gironi. Il ct spagnolo Del Bosque vanta tanti giocatori considerati tra i migliori in questa prima fase: Casillas, Piquè, Ramos, Fabregas, Xavi, Silva e Torres sapranno infatti impensierire la squadra di Blanc che sembra non essere nelle condizioni migliori. Nonostante tutto la Francia vorrà sicuramente provare a fare lo sgambetto alla pluricampionessa nel match che si disputerà alla Donbass Arena di Donetsk dove a dirigere l’incontro sarà l’italiano Nicola Rizzoli.

    Chiude il quadro dei quarti di finale l’incontro tra Inghilterra e Italia che verrà diretta dal portoghese Pedro Proenca e si disputerà all’Olympic Stadium di Kiev. Le due squadre hanno compiuto un percorso altalenante in questa prima fase: gli inglesi, dopo il pareggio con la Francia hanno superato Svezia e Inghilterra con una sola rete di scarto, conquistando comunque il primo posto nel girone, mentre gli italiani hanno totalizzato cinque punti causa i due pareggi con Spagna e Croazia e la vittoria sull’Irlanda. La formazione di Prandelli dovrà fare attenzione all’attacco inglese in quanto dall’ultima partita Hodgson ha potuto usufruire dell’ottimo Rooney, il quale ha scontato le due giornate di squalifica. Dall’altra gli inglesi dovranno preparare al meglio l’incontro sia nella fase offensiva che in quella difensiva: gli italiani vantano una buona difesa anche se dovranno purtroppo fare a meno di Chiellini, infortunatosi nel match contro l’Irlanda, ed un attacco molto vario dove con Cassano, Balotelli e Di Natale potranno bucare la difesa inglese in vari modi.

    SPECIALE EURO 2012

  • Croazia-Spagna, il 2-2 qualifica entrambe ai quarti

    Croazia-Spagna, il 2-2 qualifica entrambe ai quarti

    Biscotto o non biscotto in Croazia-Spagna? Se lo chiedono da qualche giorni i milioni di italiani che questa sera saranno incollati al televisore per spingere idealmente gli azzurri verso una vittoria che potrebbe non bastare per ottenere il pass alla fase successiva. Infatti per scongiurare una precoce eliminazione dall’Europeo, oltre a fare risultato pieno contro l’Irlanda del maestro Trapattoni già eliminata, è assolutamente necessario che Croazia e Spagna, che si giocherà in contemporanea, non termini con un punteggio di parità uguale o superiore al 2-2. In tal caso ogni sogno di gloria azzurro verrebbe vanificato esattamente come 8 anni fa, durante l’Europeo del 2004, quando il derby scandinavo Danimarca-Svezia si concluse con quello stesso punteggio che estromise dal torneo la Nazionale italiana per la classifica avulsa nonostante la rete, illusoria, di un giovane Antonio Cassano contro la Bulgaria ci avesse fatto saltare di gioia ma soltanto per un secondo.

    A distanza di 8 anni ritorna quindi lo spettro del biscotto, questa volta però cambiano gli interpreti: non più gli “amici” scandinavi ma la giovane ma affamata Croazia del ct Bilic e i campioni di tutto della Spagna. E’ proprio nelle mani di quest’ultima che si affida tutto il popolo pallonaro italiano, confidando in quella lealtà sportiva di cui, in queste ore, si fanno portavoci i giocatori e il ct spagnolo Del Bosque. Come detto anche da Prandelli in conferenza stampa, “sarebbe inconcepibile che una squadra come la Spagna, che ha basato la sua fama e i suoi successi sul gioco, sullo spettacolo e sul divertimento, possa pensare di programmare il risultato di una partita. Credo sia impossibile” ma nel calcio, come ben sappiamo, la palla è tonda e tutto può accadere, anche l’imponderabile.

    Le Furie Rosse sono strafavorite per il match di stasera che si giocherà alla PGE Arena Gdansk di Danzica e sulla carta non dovrebbero avere problemi a superare la nazionale croata che è arrivata fino al terribile scontro valido per la terza e ultima giornata del Gruppo C battendo senza patemi d’animo l’Irlanda e strappandoci il pareggio in maniera beffarda sull’unico vero errore della retroguardia azzurra (Chiellini, ndr). La Spagna ha invece travolto letteralmente la squadra guidata da Trapattoni e pareggiato all’esordio contro l’Italia. Quattro punti a testa che valgono per il momento il primato condiviso nel girone. Un 2-2, o superiore, potrebbe tramutare questo primato in qualificazione certa ai quarti di finale e far sprofondare l’Italia negli abissi dell’eliminazione.

    Spagna © Shaun Botterill/Getty Images

    Dalle formazioni che hanno in mente i due tecnici, e non poteva essere altrimenti, si deduce che le due squadre giocheranno per cercare la vittoria, almeno inizialmente: Del Bosque opta per una Spagna a trazione anteriore con El Nino Fernando Torres che ha ritrovato il sorriso e la via del gol al centro dell’attacco sostenuto da Iniesta e Silva, due costanti spine nel fianco per qualsiasi tipo di retroguardia; poco più indietro la regia dell’insostituibile Xavi con al fianco Xabi Alonso e Busquets, in difesa Piquè e Sergio Ramos avranno il compito di tenere a bada uno dei goleador del torneo Mandzukic e proteggere così da pericoli capitan Casillas; gli spagnoli dovranno fare attenzione ai cartellini gialli dal momento che Martinez, Torres, Arbeloa, Xabi Alonso e Jordi Alba sono in diffida e a rischio squalifica in ottica quarti di finale; Bilic si affiderà proprio all’attaccante di proprietà del Wolfsburg e all’estro del centrocampista del Tottenham Luka Modric, che secondo lo stesso ct non ha nulla da invidiare al nostro Pirlo. Corluka e Schildenfeld guideranno il reparto arretrato con Srna a spingere sulla destra e Strinic sulla corsia mancina; occhio a Rakitic e Pranjic che hanno tutte le carte in regola per far male così come Jelavic.

    PRECEDENTI – E’ la prima volta che Croazia e Spagna si affrontano in una gara ufficiale, 4 gli scontri precedenti tutti in amichevole con un bilancio di una vittoria a testa e due pareggi. Il 2-2, per ovvie ragioni, è il risultato più giocato in ambito scommesse.

    PROBABILI FORMAZIONI CROAZIA-SPAGNA

    CROAZIA (4-2-3-1): Pletikosa; Srna, Corluka, Schildenfeld, Strinic; Rakitic, Vukojevic; Mandzukic, Modric, Pranjic; Jelavic.
    Panchina: Kelava, Subasic, Simunic, Vida, Buljat, Badelj, Vrsalijko, Dujmovic, Perisic, Kranjcar, Kalinic, Eduardo.
    Ct: Bilic.

    SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; Xabi Alonso, Busquets; Silva, Xavi, Iniesta; Torres.
    Panchina: Valdes, Reina, Raul Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Cazorla, Jesus Navas, Fabregas, Llorente, Mata, Negredo, Pedro.
    Ct: Del Bosque.

    SPECIALE EURO 2012

  • L’Italia si qualifica se… Biscotto permettendo

    L’Italia si qualifica se… Biscotto permettendo

    Il giorno fatidico per gli Azzurri è arrivato: alle 20.45 la Nazionale di Prandelli scenderà in campo contro l’Irlanda di Giovanni Trapattoni, mentre la Spagna affronterà in contemporanea la Croazia nell’ultima giornata della fase a gironi del Gruppo C. La situazione di classifica attuale vede gli spagnoli in testa con 4 punti, al pari dei croati, segue, poi, l’Italia a quota 2 e l’Irlanda, in ultima posizione e già matematicamente eliminata, a 0 punti.

    I calcoli, dunque, sono d’obbligo per capire quali sono le speranze di qualificazione ai quarti di finale degli Azzurri, considerando che le combinazioni possibili sono molteplici e che, dunque, le notizie rimbalzeranno incessantemente fra Poznan (dove giocano gli Azzurri) e Danzica (dove si disputa Spagna-Croazia).

    Naturalmente, l’imperativo per l’Italia è di ottenere la vittoria contro l’Irlanda, sia ai fini della qualificazione sia per legittimare le ambizioni di proseguire nel campionato europeo, ampiamente dichiarate, ma l’avversario – seppur già eliminato – non sarà affatto agevole, considerando soprattutto l’orgoglio del Trap, che non vorrà sfigurare proprio contro la Nazionale che lui stesso ha guidato per quattro anni, ed attualmente allenata dal suo ex calciatore ai tempi della Juventus Cesare Prandelli, che lo ricorda come “il mister, che mi ha preso a 20 anni, mi ha portato a giocare e mi ha sempre rispettato”.

    L’Italia ha l’obbligo di ottenere i tre punti contro l’Irlanda, perchè un risultato diverso (pareggio o sconfitta) porterebbe la certa eliminazione. Supponendo, dunque, una vittoria Azzurra, ecco i possibili scenari:

    1) Se Spagna e Croazia non pareggiano, gli Azzurri si qualificano come secondi nel girone.

    2) Se Spagna e Croazia pareggiano per 0-0, e l’Italia vince con qualsiasi risultato, gli Azzurri si qualificano come primi nel girone, perchè Spagna, Croazia e Italia si troverebbero a 5 punti e la classifica avulsa: dato che, in tal caso, la parità sarebbe perfetta anche in termini di punti negli scontri diretti fra le tre squadre e di differenza reti negli scontri diretti fra le tre squadre. Il criterio che risolverebbe la questione sarebbe, dunque, quello dei gol segnati negli scontri diretti: gli Azzurri sarebbero a quota 2 (uno alla Spagna ed uno alla Croazia), mentre la Spagna e la Croazia a quota 1 (uno ciascuno all’Italia). La seconda nel girone sarebbe la Spagna in virtù della differenza reti complessiva, ossia +4, mentre la Croazia sarebbe eliminata con differenza reti generale +2.

    Cesare Prandelli | © Claudio Villa/Getty Images

    3) Se Spagna e Croazia pareggiano per 1-1, l’Italia deve vincere contro l’Irlanda con almeno due gol di scarto, ma non per 2-0. In caso di vittoria per 3-1, gli Azzurri si qualificherebbero come secondi nel girone, in virtù del maggior coefficiente Uefa rispetto alla Croazia.

    4) Se Spagna e Croazia pareggiassero per 2-2, 3-3, 4-4, e così via, l’Italia sarebbe eliminata a prescindere dal risultato contro l’Irlanda. Sarebbe questa, dunque, la famigerata ipotesi del Biscotto, che prenderebbe forma a causa della classifica avulsa, applicando la regola dei “gol negli scontri diretti tra le squadre a pari punti”: in tal caso, gli Azzurri sarebbero a +2, mentre Spagna e Croazia sarebbero almeno +3.

    Confidando nella sportività degli iberici, ampiamente garantita dallo stesso ct Del Bosque, l’argomento Biscotto – colazione a parte – ci si augura possa finire in secondo piano, lasciando spazio alla concentrazione degli Azzurri ed alla volontà di non cercare potenziali alibi, distaccandosi dalla cultura del sospetto che, tradizionalmente, ci accompagna e profondendo il massimo impegno nella gara contro l’Irlanda.