Tag: spagna

  • Ranking Fifa: l’Italia fuori dalla top 10. Spagna al comando

    Dopo la mesta figura azzurra in Sudafrica era inevitabile un calo nel ranking Fifa ma nessuno si sarebbe mai potuto aspettare l’uscita dalla top ten scavalcata anche da formazioni come Egitto e Cile. Salire la china sarà davvero difficile e il lavoro di Prandelli, come ben si sapeve, duro e difficile.

    In prima posizione, ovviamente, la Spagna campione del Mondo. Alle sue spalle gli Orange semifinalisti e sul terzo gradino del podio il Brasile. Balzi in avanti per Germania e Argentina entra tra le prime dieci l’Uruguay con un balzo di ben dieci posizioni.


    Ecco la classifica aggiornata:

    1 Spagna 1883 (+1 posizione)
    2 Olanda 1659 (+2)
    3 Brasile 1536 (-2)
    4 Germania 1464 (+2)
    5 Argentina 1289 (+2)
    6 Uruguay 1152 (+10)
    7 Inghilterra 1125 (+1)
    8 Portogallo 1062 (-5)
    9 Egitto 1053 (+3)
    10 Cile 988 (+8)

  • Spagna in delirio. Le immagini del trionfo dei campioni del Mondo

    La conquista del primo Mondiale della propria storia ha mandato in visibilio gli spagnoli che si sono radunati in centinaia di migliaia di persone nella capitale Madrid per dare la meritata accoglienza agli eroi che hanno portato la Coppa del Mondo in patria. Di seguito tutte le immagini del trionfo delle Furie Rosse, dalla notte magica di Johannesburg dove il capitano Casillas ha alzato la Coppa al cielo, al rientro in areo dal Sudafrica, le foto con il re Juan Carlos e il premier spagnolo Zapatero fino ai festeggiamenti in un bagno di folla di Madrid.

    GUARDA LE IMMAGINI

  • Tutto il Mondiale fuori casa: Olanda – Spagna. La Finale

    Partiamo dall’inizio. Io ieri avevo un battesimo. A Torino. Alle 3 del pomeriggio. Avevo già fatto una mia tabella di viaggio: partenza da Milano alle 11, arrivo a Torino all’Una, Battesimo alle 3, rinfresco alle 5, partenza per Milano alle 6, arrivo a Milano alle 8. Mi sembrava tutto perfetto, ed effettivamente tutto è stato perfetto. Fino alle 6. Sono partito da Torino contando i chilometri per arrivare e facendo nella mia testa un calcolo mentale. Quando tutto sembrava volgere per il meglio visto che erano le 7:15 e stavo a 62 chilometri, quindi a circa 45 minuti da casa considerando anche il traffico, ecco il dramma. All’altezza di Greggio (giuro, esiste) trovo la coda. Lavori in corso e macchine in colonna, finale mondiale che sfuma e se ne va, già mi vedevo tristemente attaccato alla radio che sarà anche un bel mezzo ma, per la finale dei Mondiali, di certo non è sufficiente.

    All’imporvviso, un barlume di genialità si palesa nella mia macchina:
    “E se uscissimo alla prima uscita disponibile e vedessimo la partita in una pizzeria/bar/ristorante/discopub/tabacchino”?
    Ottima idea, usciamo a Marcallo Mesero. Per chi non la conoscesse, l’uscita autostradale di Marcallo Mesero è come uno Stargate che ti porta in mezzo al nulla siderale, interrotto talvolta da qualche capannone. Poiché però nei capannoni la partita non la fanno vedere, il nervosismo cominciava a farla da padrone. Ore 20:25, e ancora siamo in mezzo al nulla, sempre più lontani da Johannesburg, con l’aria condizionata che ci ha salutato e 300 chilometri sulle spalle. Diciamo che non poteva essere considerato il più bel giorno della mia vita. Somigliava di più al giorno in cui ho dovuto mettere l’apparecchio ai denti, nel 1989.

    La speranza però è l’ultima a morire. Di fronte a noi si schiude la maestosità di Magenta, ridente cittadina nel milanese che per me è sempre stata soltanto una stazione ferroviaria nel mio tragitto quotidiano Milano-Novara e viceversa. La sorte e il piano regolatore hanno voluto che proprio accanto alla stazione ferroviaria sorgesse un locale di tendenza magentino, all’interno del quale fanno happy hour. Diventiamo anche noi molto happy, alla vista del maxischermo. Posto a sedere, menu a buffet, due birre medie, partita. C’era tutto, l’unica cosa che mancava erano gli scontrini. In caso ve lo steste chiedendo e in caso la finanza volesse saperne di più, sappiate che a Magenta non fanno uno scontrino neanche pagati, nel vero senso della parola. Ma veniamo alla partita, dopo la descrizione del mio lungo peregrinare.

    Olanda e Spagna cominciano con molta determinazione, con molta aggressività e molta cattiveria. Risultato: dopo 20 minuti ci sono già 5 ammoniti, 3 dei quali avrebbero meritato l’espulsione e gli altri due direttamente la pena capitale con esecuzione sulla pubblica piazza. Un olandese, del quale non ricordo il nome ma che vista l’esibizione avrebbe potuto essere Van Damme, arriva con i tacchetti sullo sterno di uno spagnolo. L’arbitro, magnanimo, lo ammonisce e basta. A questo punto si capisce che per vedere un espulso sarebbe necessario fermare un avversario lanciato in porta tramite un fucile a pallettoni. Peccato che le inique norme FIFA proibiscano l’utilizzo di armi automatiche in campo. Non escludo che Blatter ci possa fare un pensierino per la prossima edizione dei Mondiali.

    La partita prosegue con le due squadre che si prendono a mazzate ma per il resto sono impaurite. La Spagna non è più effervescente come nelle altre partite, e da calcio champagne sembra sia passata al calcio idrolitina (ve la ricordate l’idrolitina? Faceva diventare effervescente l’acqua normale. Non so chi la compri, ma so che la vendono ancora). L’Olanda è più incisiva, ma Robben non sembra in grossa serata. Continua a saltare avversari, ma gli Spagnoli lo sanno e ogni volta che tocca palla gli arrivano addosso in 15 chiamando dei rinforzi anche dalla panchina, dalla tribuna e se necessario convocando anche alcuni agenti della Guardia Nacional.

    La partita è un po’ noiosa, mentre il fashion imperversa nel bar di Magenta. Voi non lo sapete, ma a Magenta va molto il colore viola tendente al glicine. Uno accanto a noi aveva camicia a righe lilla, pantaloni glicine e scarpe viola. Speravo che arrivasse l’arbitro e lo cacciasse per mancanza di eleganza, purtroppo non è avvenuto.
    Fine primo tempo, zero a zero. Noi usciamo per una pausa sigaretta, le zanzare escono per la loro pausa sangue. Rimarranno molto soddisfatte. Io, che sono immune alle zanzare, riesco a farmi camminare addosso da un ragno. Porterà anche soldi, ma ancora adesso ho lo schifo.

    Inizio secondo tempo, uguale al primo. Meno falli, anche perché altrimenti sarebbero rimasti a giocare in 6 contro 6, ma comunque poca roba. Gli Spagnoli giochicchiano come al solito, gli Olandesi si scapicollano in avanti ed entrambe le squadre si mangiano due gol praticamente già fatti. Ci si avvia mestamente ai supplementari, sicuri di arrivare alla cinica lotteria dei rigori.
    Intanto nel bar di Magenta cominciano ad arrivare le tipiche perperine presenti in ogni bar di provincia. Attorno a loro si crea un movimento circolare concentrico di maschi che puntualmente si piazza davanti a me e mi impedisce di vedere lo schermo. Mi sposto, ma a un certo punto penso seriamente di andare da un ragazzo e dirgli: “Scusa, capisco che è importante andare a caccia di femmina e che i tuoi ormoni hanno una grossa importanza nella definizione di te stesso come uomo, ma sappi che queste saranno fighe anche domani, mentre la finale dei mondiali prossima sarà tra 4 anni, quando probabilmente queste qua saranno sposate e con figli. Detto questo, potresti spostarti? Grazie. Ah, sappi per certo che queste qua non te la daranno mai, quindi goditi la partita”.

    Il resto è storia. Al 116° Iniesta tira un diagonale fortissimo e getta nello sconforto il popolo dei tulipani, mentre in Spagna quei pochi rimasti ancora sobri esultano uccidendo dei tori, scuotendo le nacchere e accoppiandosi con le studentesse italiane andate lì in Erasmus. Insomma, il classico festeggiamento spagnolo.
    Noi ce ne andiamo da Magenta, delusi e sconfortati perché tifavamo Olanda. O meglio, io tifavo Olanda, la mia fidanzata giusto per farmi contento ogni tanto guardava la partita. Per il resto ha osservato la popolazione magentina e ha pensato di scrivere un saggio sociologico dal titolo: “A Magenta tutti si vestono di glicine: che cosa spinge dei giovani di buona famiglia e dall’accettabile savoir faire e talvolta non privi di qualche fascino a vestirsi così clamorosamente male?” Lo troverete presto in tutte le librerie, credo uscirà nella collana “I grandi classici del pensiero occidentale” e diventerà in breve tempo un best seller.
    Stavolta non sono riuscito a piazzare le scommesse, anzi, ho rischiato un incidente cercando di farlo mentre ero in macchina. Meglio così, avrei perso.

    Si chiudono così i Mondiali, ci vediamo in Brasile nel 2014. A partire da oggi, se vedo uno con una vuvuzela non rispondo delle mie azioni. E se mi dovessero condannare, il giudice mi darebbe tutte le attenuanti, ne sono certo. In caso di condanna farei ricorso al polpo Paul, che se continua così verrà designato come capo del CSM e giudice della Corte Suprema.

  • Casillas bacia la sua Sara Carbonero in diretta tv

    La vittoria di un mondiale fa ammorbidire la professionalità di atleti e giornalisti esemplari e fa dimenticare tutte le critiche piovute addosso. E’ questa la storia di Iker Casillas e Sara Carbonero, il primo miglior portiere del mondiale e capitano della Spagna campione del Mondo, la seconda inviata della tv spagnola Telecinco.

    Dopo la debacle iniziale contro la Svizzera, la Carbonero venne definita Distracion Mundial. Questa sera la migliore rivincita con un bacio in diretta a rompere la commozione.

    [jwplayer mediaid=”106255″]

  • Mondiali 2010: le pagelle di Olanda – Spagna

    OLANDA
    Stekelenburg: 7,5 Dimostra anche stasera di esser uno dei migliori portieri dei mondiale. Se l’Olanda arriva ai supplementari è anche merito suo.
    Van der Wiel: 5 Il confronto a distanza con Sergio Ramos lo vede battuto di gran lunga. Troppo bloccato, non affonda mai.

    Heitinga: 5,5
    Fa a sportellate con chiunque passi dalle sue parti. Si fa espellere nel finale per una trattenuta su Iniesta.
    Mathijsen 6 Bene in difesa. Peccato per il grave errore in attacco che poteva valere il Mondiale.
    Van Bronckhorst: 6,5 Il capitano è uno degli ultimi a perder la testa.
    Van Bommel: 5 E’ un mastino, non si arrende mai. Tutto vero ma è anche troppo cattivo.
    De Jong: 5,5 A lui si chiedeva di tarpare le ali ai centrocampisti spagnoli ma troppo spesso si è fatto prender dall’impeto.
    Kuyt: 5 Il tuttofare non incide nella partita decisiva
    Sneijder: 6 Meno incisivo del solito. E’ comunque suo l’assist geniale per Robben
    Robben: 4 Ha molte responsabilità sulla sconfitta. Sbaglia tutto.
    Van Persie: 5 Non si vede mai.

    SPAGNA
    Casillas: 8 Il capitano è decisivo per il primo successo iberico.
    Sergio Ramos: 7 Sono sue le occasioni migliori della Spagna. Sempre concentrato e incisivo.
    Piqué: 5,5 Un solo errore sul taglio di Robben. Per il resto giganteggia con Van Persie.
    Puyol: 6 Di testa è insuperabile. Rischia un pò con Robben.
    Capdevila: 6 Contenere Robben è difficile con chiunque. Non demerita comunque.
    Busquets 6 Copre bene la zona del cerchio di centrocampo
    Iniesta: 9 Segna il gol Mondiale ma è anche quello più lucido per tutta la partita. La dedica lo rende ancor più speciale.
    Xavi: 6,5 Van Bommel e De Jong cercano di limitare la sua inventiva ma la sua lucidità non ne risente.
    Xabi Alonso: 6 Si becca un brutto colpo in pieno petto e forse il dolore ne limita l’azione. E’ comunque sempre attento.
    Pedro: 4,5 E’ troppo inesperto per una partita del genere.
    Villa: 5 Dopo averli portati in finale stecca. Per fortuna ci pensa Iniesta.
    Fabregas 6 Sbaglia clamorosamente davanti a Stekelenburg, poi offre la palla della vittoria a Iniesta
    Jesus Navas: 6 Porta vivacità sulla destra.

  • Spagna sul tetto del mondo. Continua la maledizione Orange

    Spagna sul tetto del mondo. Continua la maledizione Orange

    Arride alla Spagna e ad Adreas Iniesta il Sudafrica. E’ proprio l’architetto del Barcellona che nel secondo tempo supplementare trova il guizzo giusto per castigare l’Olanda.

    Per i tulipani continua la maledizione mondiale con la terza finale persa su tre disputate. La partita, a differenza delle attese, non è per nulla spettacolare e per lunghi tratti è giocata più a calci che a calcio. Le occasioni comunque non mancano, è la Spagna nel primo tempo a tentar di far male con Sergio Ramos ma Stekelenburg si supera in almeno due occasioni.

    Il centrocampo olandese fa a randellate con quello spagnolo e la lotta diventa agonistica più che tecnica. Nella ripresa è sempre la Spagna a far la partita ma la più grande occasione capita sui piedi di Robben lanciato magistralmente da Sneijder ma il tentativo si blocca su Casillas.

    Nel finale la paura di perdere la fa da padrone ma ai tempi supplementari c’è la svolta alla partita. Prima Stekelenburg strozza in gola l’urlo a Fabregas ma poi Heitinga si becca il secondo giallo cambiando le sorti dell’incontro.

    Nel secondo tempo supplementare Fabregas serve il liberissimo Iniesta in area di rigore e arriva il gol mondiale. Spagna nell’Olimpo per l’Olanda l’ennesima delusione.


    IL TABELLINO
    OLANDA-SPAGNA 0-1
    Olanda (4-2-3-1):
    Stekelenburg; Van der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst (15′ pts Braafheid); Van Bommel, De Jong (9′ pts Van der Vaart); Robben, Sneijder, Kuyt (26′ st Elia); Van Persie. A disp.: Vorm, Broschker, Boulahrouz, Ooijer, De Zeeuw, Schaars, Babel, Afellay, Huntelaar. All.: van Marwijk
    Spagna (4-2-3-1): Casillas; S. Ramos, Piqué, Puyol, Capdevila; Busquets, Xabi Alonso (42′ st Fabregas); Pedro (15′ st J. Navas), Xavi, Iniesta; Villa (1′ sts Torres). A disp.: Reina, Valdes, Albiol, Marchena, Arbeloa, J. Martinez, Silva, Mata, Llorente. All.: Del Bosque
    Arbitro: Webb (ING)
    Marcatori: 11′ sts Iniesta
    Ammoniti: Van Persie, Van Bommel, De Jong, Van Bronckhorst, Robben, Van der Wiel, Mathijsen (O), Puyol, Xavi, S. Ramos, Capdevila (S)
    Espulsi: 4′ st sup. Heitinga (O), per doppia ammonizione

  • Olanda – Spagna probabili formazioni [live]

    Praticamente annunciate le formazione iniziali di Olanda e Spagna che questa si giocheranno il titolo mondiale in Sudafrica. Nessun dubbio per Van Marwijk che conferma ancora una volta Van Persie sicuro che questa sera il giovane dell’Arsenal sarà decisivo. Di ben altra natura il dubbio di Del Bosque ma alla fine sarà ancora Pedro il partner di Villa nell’attacco delle furie rosse con Torres ancora in panchina.

    PROBABILI FORMAZIONI
    OLANDA-SPAGNA:
    Olanda (4-2-3-1):
    1 Stekelenburg; 2 Van der Wiel, 3 Heitinga, 4 Mathijsen, 5 Van Bronckhorst; 6 Van Bommel, 8 de Jong; 7 Kuyt, 10 Sneijder, 11 Robben; 9 Van Persie. (16 Vorm, 22 Boschker, 12 Boulahrouz, 13 Ooijer, 15 Braafheid, 14 de Zeeuw, 18 Schaars, 23 Van der Vaart, 20 Afellay, 19 Babel, 17 Elia, 21 Huntelaar). All.: Van Marwijk.

    Spagna (4-1-4-1):
    1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique’, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquets; 6 Iniesta, 8 Xavi, 14 Xabi Alonso, 18 Pedro; 7 Villa. (2 Albiol, 4 Marchena, 9 Fernando Torres, 10 Fabregas, 12 Valdes, 13 Mata, 17 Arbeloa, 19 Llorente, 20 Martinez, 21 David Silva, 22 Jesus Navas, 23 Reina). All.: Del Bosque.

    Arbitro: Webb (Inghilterra).

  • Mondiali 2010: si chiama Jo’bulani il pallone della finale

    E’ la versione dorata del “fratello” Jabulani che ha fatto impazzire i portieri in questa rassegna mondiale con le sue traiettorie insidiosissime causate dalla leggerezza del pallone: Jo’bulani sarà il protagonista indiscusso domenica 11 luglio quando Olanda e Spagna si contenderanno, nella finale Mondiale al Soccer City stadium di Johannesburg, la Coppa del Mondo che proietterà la vincente sul tetto del Mondo.

    Il pallone personalizzato dall’Adidas, il marchio che ha prodotto i Jabulani, per l’occasione presenterà tinte dorate e i nomi delle due finaliste aggiunte sulla sua superficie questa notte mentre nome della città, dello stadio e la data della partita erano già state impresse da tempo.
    Ma perchè l’Adidas ha scelto il nome Jo’bulani? La risposta è semplice. Il marchio sportivo ha voluto omaggiare la città dove avrà luogo la finale: Jo sta per Johannesburg che significa “città dell’oro” e che spiega anche il motivo della tinta dorata.

    La Fifa poi ha distribuito 60 Jo’bulani personalizzati a Olanda e Spagna, 30 a testa, con i quali affronteranno gli ultimi allenamenti e l’ultima rifinutura prima dell’attessisimo match di domenica. Per la finale l’Adidas ha messo a disposizione 30 Jo’bulani che serviranno per le pennellate in campo di Sneijder, Villa, Robben e Xavi.

    GUARDA LE FOTO DI JO’BULANI

  • Mondiali 2010: Olanda – Spagna, la chiave tattica e i duelli principali

    Mondiali 2010: Olanda – Spagna, la chiave tattica e i duelli principali

    A detta di molti è la migliore finale possibile. Due modi di far calcio differenti ma entrambi tremendamente spettacolari e redditizi. L’Olanda arriva in finale per la terza volta e come nel ’78 affronta una squadra che non è mai salita sul tetto del mondo. La Spagna non ha mai abbinato spettacolo e concretezza come negli ultimi anni e con Del Bosque in panchina ha maturato ancor di più la forza e la fiducia innescata da Aragones durante l’europeo 2006.

    La chiave tattica:
    Toccherà a Van Bommel e De Jong il lavoro più probante e decisivo. I due “cagnacci” di Bert van Marwijk dovranno cercar di impedire il più possibile la ragnatela di passaggi dei giocolieri iberici e far ripartire rapidamente l’azione indovinando il passaggio illuminante per Wesley Sneijder o propiziando l’uno contro uno di Robben con Capdevila e di Kuyt con Sergio Ramos. Di contro la Spagna dovrà cercare di sfondare il muro a centrocampo verticalizzando per il tagli di sua maestà Villa e di Pedro visto ormai la sicura rinuncia dal primo minuto a Torres.

    I duelli più interessanti:

    • Sneijder e Villa: Sono i migliori realizzatori in assoluto e nella finalissima si giocano il titolo di capocannoniere del torneo e forse molto di più. Sarà molto probabilmente da questo confronto che si sceglierà il vincitore del Pallone D’oro e Sneijder, Villa e Xavi sono i principali indiziati.
    • Iniesta e Robben: Vivono di fiammate, lo spagnolo sembra aver cento occhi per come riesce a trovare il compagno. L’olandese a vederlo sembra vecchio stanco per poi accorgerti che con un accelerazione si è disfatto dell’avversario.
    • Busquets vs De Jong e Van Bommel: Sarà una lotta tra cattura palloni. Il giovane del Barcellona giocherà presumibilente su Snejder e avrà il compito di limitarne la sua creatività. La coppia olandese si dovrà dividire tra Iniesta, Xavi e Xabi Alonso sperando di evitar il mal di testa.
    • Sergio Ramos e Van der Wiel: Con Maicon e Lahm sono in questo momento i terzini più offensivi e determinanti in circolazione. Domenica la partita si deciderà anche dalla loro capacità di farsi breccia sulla destra.

    Leggi anche:

  • L’oracolo Paul ha scelto: Spagna campione del mondo

    L’oracolo Paul ha scelto: Spagna campione del mondo

    E’ arrivato anche l’ultimo verdetto, il più atteso, quello che secondo le profezie dell’oracolo più famoso del pianeta dovrà “consegnare” la Coppa del Mondo ad una delle due finaliste per questa edizione del mondiale sudafricano. Il polpo Paul ha sentenziato: Spagna campione del Mondo.

    Il cefalopode di Oberhausen, che ha predetto tutti i pronostici della nazionale tedesca ai Mondiali azzeccandoli tutti e 6 compresa la sconfitta in semifinale con la Spagna (vittorie con Australia, Ghana, Inghilterra, Argentina e sconfitte con Serbia e appunto Spagna) si è espresso così anche sull’esito della finalissima che si giocherà domenica 11 luglio al Soccer City di Johannesburg e che vedrà l’Olanda di Sneijder e Robben affrontare la Spagna di Villa e Xavi.

    Paul, nel tradizionale rito che consiste nella scelta tra due scatole contenenti del cibo in cui ognuna è rappresentata dalle bandiere delle nazionali che devono essere pronosticate, si è infilato nella scatola di destra (quella con la bandiera spagnola) dando così per vincenti le Furie Rosse con buona pace dei Tulipani. Inoltre Paul è stato chiamato in causa anche per dare l’esito della finalina che si giocherà a Port Elizabet sabato tra Uruguay e Germania pronosticando la vittoria dei tedeschi che potrebbero così consolarsi con il terzo posto.
    C’è chi dice però che sia solo una pura e semplice casualità perchè il mollusco pare prediligga entrare nella scatola di destra. Sarà anche vero ma la statistica dice che “il profeta” ha scelto la scatola di sinistra per due volte in questo campionato del mondo, quando pronosticò le vittoria della Germania sull’Australia e quella ad alto coefficiente di difficoltà sull’Inghilterra.

    E se azzeccasse anche questa, il polpo Paul eviterebbe sicuramente di finire in padella….