Uscita indenne dalla sentenza che la vedeva coinvolta per i sospetti ordini di scuderia, nel GP di Germania sul circuito di Hockenheim, la Ferrari, giudicata incolpevole dal Consiglio Mondiale Del Motorsport, è pronta a rituffarsi nel campionato di Formula 1, dove la attende la rincorsa al titolo mondiale.
Le ultime chances per la Rossa di Maranello passano per il circuito di casa, sulla pista di Monza, dove il Cavallino è obbligato a ottenere un buon risultato, per diminuire il gap in classifica da Red Bull e McLaren.
In caso contrario, la Ferrari, abbandonerà lo sviluppo della F10 per concentrarsi sul progetto della vettura del 2011.
La conferma arriva direttamente dai vertici di Maranello, rimasti delusi dagli scarsi risultati a Spa-Francorchamps, e convinti che un’ ulteriore incremento del distacco in classifica sia impossibile da recuperare.
La Federazione ha archiviato il caso della partenza di Felipe Massa sul circuito di Spa Francorchamps. I motivi dell’archiviazione del caso sono semplici: secondo la Federazione il problema non è stato portato all’attenzione del direttore di gara Charlie Whiting, né il sistema automatico di controllo della partenza di ogni singolo pilota ha rilevato irregolarità.
Inoltre, secondo i commissari del circuito belga, nessuna comunicazione è stata presentata prima che i risultati ufficiali fossero resi noti, perciò il pilota brasiliano non riceverà alcuna sanzione e potrà mantenere la sua quarta posizione.
La foto, scattata da un tifoso che era sugli spalti e che ha fatto tanto scalpore, è destinata a rimanere tale.
All’indomani dell’ultimo GP disputato sul circuito di Spa Francorchamps, una foto scattata da uno spettatore in tribuna mostra un episodio alquanto curioso. Le immagini mostrano come, dopo aver effettuato il giro di riscaldamento, Felipe Massa abbia guadagnato alcuni metri sulla griglia di partenza.
Non sappiamo se si sia trattato di malizia da parte del pilota brasiliano, oppure abbia sbagliato a calcolare il tempo della frenata. Fatto sta che la “manovra”, non notata da nessuno degli addetti ai lavori, avrebbe dovuto essere punita con un passaggio a velocità ridotta nella corsia box.
Diamo le pagelle ai protagonisti del Gran Premio del Belgio
Hamilton 10: corsa perfetta. Buono spunto alla partenza dove sopravanza Webber, partito malissimo, conducendo poi la gara dal primo all’ultimo giro spingendo sull’acceleratore quando bisognava farlo senza nessun timore e controllando quando richiesto dai box. Unico neo l’escursione fuori pista alla Rivage causa la pioggia arrivata sul circuito che rischiava di compromettere la sua gara. E ciliegina sulla torta torna leader della classifica piloti.
Kubica 9.5: avrebbe meritato lo stesso voto di Hamilton ma, a differenza dell’inglese che nonostante l’errore commesso è riuscito a mantenere la sua posizione, il suo ai box gli è costato il secondo posto in favore di Webber. Un vero peccato dopo una gara di grande personalità. E ricordiamo che il polacco è al volante di una Renault che è tutt’altra cosa della vettura due volte campione del mondo ai tempi di Alonso.
Webber 7: getta alle ortiche alla prima curva la possibilità di giocarsi la vittoria nel Gran Premio con una pessima partenza. Poi si mantiene costante e risale di posizione solo grazie agli errori dei rivali in pista (incidente Vettel – Button, Kubica) ma stare negli scarichi della Renault con una Red Bull che quest’anno fa paura…
Vettel 3: un disastro. Il tedesco della Red Bull dovrebbe cercare di causare meno incidenti in pista: oggi a farne le spese è stato Button che viene tamponato mentre si trovava in seconda posizione. Penalizzato, perde la bussola e termina il GP in 15esima posizione. Il talento c’è, indubbiamente, ma non ha ancora la stoffa del vero campione.
Alonso 5: dopo una brutta qualifica e una discreta partenza, deve risalire dalla retrovie per colpa di Barrichello che lo butta fuori pista. Rientrato nella top ten commette un errore da principiante che potrebbe costargli il Mondiale: lo sanno tutti che non bisogna mettere gli pneumatici sui cordoli quando l’asfalto è bagnato….
Massa 7: senza infamia e senza lode. Porta a casa un quarto posto, punti che fanno morale ma che non aiutano di certo a vincere i titoli mondiali.
Schumacher 8: le prende ancora dal compagno di squadra Rosberg che non solo gli arriva davanti per l’ennesima volta ma gli sfodera anche un bel sorpasso a Les Combes senza timori reverenziali. L’otto in pagella è comunque meritato per aver centrato un settimo posto dopo essere partito dalla 21esima posizione.
Spa Francorchamps 10 e lode: questo circuito, situato nelle Ardenne e costruito su un dislivello di 100 metri di quota da un punto all’altro della pista, è il più bello di tutto il Mondiale. C’è di tutto: lunghi rettilinei, curve veloci, lente e tecniche, sali e scendi da paura come L’Eau Rouge e Raidillon, peccato per la modifica della vecchia Bus Stop. A tutto ciò va sommata l’incognita meteo che ha regalato sempre sorprese. Caratteristica unica è la possibilità che piova soltanto in alcune parti del circuito data la sua ampia estensione superficiale. Un tracciato vecchio stile che riesce ancora a trasmettere emozioni, al diavolo i nuovi circuiti! Siete d’accordo?
Uno splendida vittoria di Lewis Hamilton nel Gran Premio del Belgio consente all’inglese di riprendersi la leadership della classifica piloti. Segue Webber a soli 3 punti. Vettel, Button e Alonso non conquistano nessun punto e perdono terreno.
In classifica costruttori sembra ormai una corsa a due tra Red Bull e McLaren: le due scuderie sono divise infatti da solo 1 punto mentre la Ferrari, terza, è staccata di 80 punti.
Trionfo di Lewis Hamilton nel Gran Premio del Belgio sul circuito di Spa Francorchamps, il più bello e più tecnico del Mondiale di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren, partito dalla seconda posizione, ha approfittato della partenza maldestra di Webber, scattato dalla pole position, per girare in testa alla prima curva. Hamilton poi ha condotto la gara dall’inizio alla fine senza intoppi fino a quando non è arrivata la pioggia a 9 giri dal termine che ha creato non pochi problemi ai piloti e con lo stesso Hamilton che ha rischiato di finire contro le barriere. Per lui si tratta del primo successo a Spa, il terzo in questa stagione e il 14esimo in carriera.
Leadership della classifica piloti riconquistata ai danni di Mark Webber, secondo al traguardo, favorito dall’inconveniente ai box occorso a Kubica (fin li perfetto) salito poi sul gradino più basso del podio. Buon quarto posto per Massa mentre Alonso si è ritirato per aver danneggiato irrimediabilmente la sua Ferrari andando in testa coda causato da un cordolo scivoloso.
Si parte con pista asciutta: al via Hamilton, Button, Vettel e Kubica beffano Webber, autore di una pessima partenza. Massa mantiene la posizione mentre Alonso ne guadagna due (partiva decimo). Ma una leggera pioggia, già al secondo giro, crea scompiglio: in prossimità dell’ultima curva, al termine del lungo rettilineo, un pò tutti i piloti vanno lungo nella via di fuga, lo spagnolo della Ferrari viene speronato da Barrichello ed è costretto al rientro ai box. La Ferrari azzarda gomme intermedie ma la scelta si rivela errata perchè dopo qualche giro sul circuito esce addirittura il sole. Alonso così deve rientrare per la seconda volta, nell’arco di pochi giri, ai box per montare le gomme slick.
Hamilton prende subito il largo mentre Button e Vettel ingaggiano un bel duello per il secondo posto. Al 16esimo giro però il tedesco, ormai in scia del campione in carica, perde il controllo della sua Red Bull alla “Bus Stop” tamponando la McLaren di Button mettendola ko. Vettel invece riesce a rientrare in pista ma viene penalizzato con un drive through per aver causato l’incidente.
Si procede con le posizioni congelate fino al 35esimo giro: Hamilton, Kubica, Webber, Massa, Sutil e Alonso. Il peggio per lo spagnolo però deve ancora arrivare. Arriva la pioggia, Hamilton rischia tantissimo andando lungo alla “Rivage” toccando lievemente le barriere ma senza riportare danni; al cambio gomme Kubica non si ferma in modo adeguato nella piazzola di sosta a causa dell’asfalto viscido perdendo la seconda posizione in favore di Webber che cerca di andare alla caccia di Hamilton inutilmente. Al 38esimo giro Alonso tocca ingenuamente il cordolo bagnato alla “Malmedy” andando a sbattere contro le barriere di protezione con il muso anteriore perdendo l’alettone. Gara finita per lui e Mondiale quasi compromesso. La safety car entra in pista ricompattando il gruppo ma senza alterare l’ordine d’arrivo con Hamilton che controlla negli ultimi km su Webber andando a tagliare per primo il traguardo sotto la bandiera a scacchi. Kubica termina terzo, vanno a punti Massa (quarto), Sutil, Rosberg, Schumacher (ottimo il recupero delle due Mercedes che partivano dalle retrovie), Kobayashi, Petrov e Alguersuari.
In una qualifica incerta per le bizze metereologiche, Mark Webber ricomincia a martellare con la sua Red Bull esattamente da dove aveva lasciato circa un mese fa e conquista la pole position a Spa dove domani si correrà il Gran Premio del Belgio staccando il miglior tempo in 1’45”778. Per lui si tratta della quinta pole in stagione, la sesta in carriera che permetterà al leader della classifica iridata di partire dalla prima piazza.
Al suo fianco domani partirà Lewis Hamilton che con un colpo di reni all’ultimo tentativo riesce a beffare Kubica e Vettel migliorando il suo precedente miglior giro nonostante l’asfalto reso scivoloso da una pioggerellina caduta sul circuito negli ultimi minuti di qualifica che ha impedito a tutti gli altri di migliorarsi. Il pilota inglese, apparso in forma, si trova staccato di meno un decimo dall’australiano mentre la McLaren sembra essersi ritrovata dopo lo smarrimento delle ultime gare con Button che fa il quinto tempo.
Seconda fila firmata Kubica e Vettel: il polacco riesce a portare nuovamente la Renault nelle posizioni che contano dopo un periodo un pò sottotono, il tedesco rivale di Webber sarà costretto a partire dalla quarta posizione. Male le Ferrari: Massa fa il sesto tempo, Alonso addirittura è il più lento del Q3 e partirà dalla decima posizione ma tutto sommato la scuderia di Maranello sembra essere competitiva.
Da segnalare infine che la Mercedes non era riuscita ad entrare nella top ten: Schumacher e Rosberg partiranno dall’11esima e 12esima posizione ma entrambi verranno retrocessi in griglia rispettivamente di 10 posizioni (Schumacher) per la manovra pericolosa su Barrichello durante l’ultimo Gran Premio d’Ungheria e di 5 (Rosberg) per aver sostituito il cambio sulla propria vettura.
In una sessione segnata dalla pioggia sul circuito di Spa-Francorchamps, Fernando Alonso fa segnare il miglior tempo dimostrando subito una buona competitività da parte della Rossa. Lo spagnolo della Ferrari ferma il crono sul tempo di 2.00.797, staccando di oltre 7 decimi il rivale della McLaren Lewis Hamilton.
Terza la Renault di Robert Kubica, ad oltre un secondo dal leader, davanti alla prima Red Bull di Sebastian Vettel.
La Force India di Adrian Sutil conferma un buon feeling su asfalto bagnato e chiude in quinta posizione, tenendo alle spalle Button e Webber.
In decima posizione Michael Schumacher, 11ma l’altra Ferrari di Felipe Massa.
Tutti si aspettano una seconda sessione con condizioni normali di pista per avere dei rilevamenti più significativi delle reali forze in vista delle qualifiche e de GP di domenica.
I tempi delle prime libere:
1. Fernando Alonso Ferrari 2.00.797
2. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 2.01.567 + 0.770s
3. Robert Kubica Renault 2.02.081 + 1.284s
4. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 2.02.450 + 1.653s
5. Adrian Sutil Force India-Mercedes 2.02.646 + 1.849s
6. Jenson Button McLaren-Mercedes 2.02.913 + 2.116s
7. Mark Webber Red Bull-Renault 2.02.926 + 2.129s
8. Kamui Kobayashi BMW Sauber-Ferrari 2.03.401 + 2.604s
9. Rubens Barrichello Williams-Cosworth 2.03.424 + 2.627s
10. Michael Schumacher Mercedes 2.03.489 + 2.692s