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  • Mondiali 2014: rimonta Olanda, favola Costa Rica

    Mondiali 2014: rimonta Olanda, favola Costa Rica

    Una giornata piena di emozioni quella che è andata in scena ieri nei mondiali in Brasile. I due ottavi di finale hanno saputo tenere i tifosi sulle spine sino all’ultimo secondo in un’altalena di emozioni in cui la suspence l’ha fatta da padrona.

    Nel pomeriggio il Messico ha sfiorato l’impresa con l’Olanda, la Tricolor è arrivata a due minuti dalla qualificazione ma la rimonta Orange negli ultimi istanti della gara è stata incredibile e ai quarti si è qualificata la squadra europea.

    Nella serata Costa Rica è stata ad un passo dalla qualificazione, poi la Grecia l’ha riagganciata e alla fine è stata la lotteria dei rigori a stabilire che la favola sarebbe proseguita per i centramericani.

     

    Veniamo al racconto del match tra Olanda e Messico. Van Gaal sceglie il suo 3-5-2 (o 5-3-2 a seconda dei momenti) con l’inserimento di Kuyt e Wijnaldum al posto di Jaanmat e De Guzman. Herrera risponde con lo stesso modulo, con Hernandez costretto a partire dalla panchina anche in questa occasione.

    Il primo tempo non è certo indimenticabile, caldo tremendo e tensione la fanno da padrona, la gara la fa il Messico, l’Olanda soffre però poco e si limita a contenere.

    Klaas Jan Huntelaar
    Klaas Jan Huntelaar

    Ad inizio ripresa la prima, inaspettata svolta, al 48° Giovani Dos Santos dal limite lascia partire un tiro che supera il portiere Orange e da il vantaggio al Messico. A questo punto Van Gaal abbandona tutte le prudenze, inserisce Depay ed Huntelaar e l’Olanda inizia a premere, Ochoa però si dimostra la muraglia vista contro il Brasile e sfodera super interventi. Al 88° però il portiere del Messico deve arrendersi quando Snejider si avventa su una respinta e con la sua conclusione fa 1-1. Supplementari in arrivo? No perchè al 93° Robben cade dopo uno slalom in area, è rigore che Huntelaar con glaciale freddezza trasforma spedendo l’Olanda ai quarti.

    OLANDA-MESSICO 2-1 (0-0) (48° Dos Santos (M), 88° Sneijder (O), 93° rig. Huntelaar (O))

    OLANDA (3-5-2): Cillessen; Vlaar, De Vrij, Blind; Verhaegh (57° Depay), De Jong (9° Martins Indi), Sneijder, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie (76° Huntelaar), Robben.

    Allenatore: Van Gaal.

    MESSICO (5-3-2): Ochoa; Aguilar, Marquez, Maza Rodriguez, Moreno (47° Reyes), Layun; Herrera, Salcido, Guardado; Dos Santos (62° Aquino), Peralta (75° Hernandez).

    Allenatore: Herrera.

    Arbitro: Proenca.

    Ammoniti: Aguilar (M), Guardado (M), Marquez (M)

     

    I mister di Costa Rica e Grecia scelgono le loro migliori formazioni con i centroamericani che scendono in campo col consueto 5-4-1 e gli europei che schierano un 4-3-3 con Samaris al posto dell’infortunato Kone.

    Il primo tempo è tutto fuorchè da ricordare, se si eccentua un’occasione per Salpingidis salvata da Navas al 37°.

    Nella ripresa la gara si vivacizza un pochino, al 52° Bolanos mette in mezzo per Ruiz che colpisce, la palla scivola via piano, piano, sembra innocua ma invece va ad infilarsi nell’angolo con Karnezis immobile. Al 67° altra svolta del match, Duarte commette un fallo ingenuo, prende il secondo giallo e lascia Costa Rica in 10. La Grecia a questo punto inserisce Gekas e Mitroglou e si butta in avanti, ma il fortino avversario resiste sino al 91° quando Papastathopoulos è rapido a ribadire in gol una respinta di Navas su tiro di Gekas, tutto da rifare. Nei supplementari Costa Rica resiste agli assalti greci e si va così ai calci di rigore.

    Keylor Navas
    Keylor Navas

    Dal dischetto le due squadre sono perfette sino al 4° rigore greco, Gekas va a calciare ma Navas sfodera la grande parata servendo il match point ad Umana che non fallisce e la favola Costa Rica prosegue sino ai quarti dove affronterà l’Olanda.

    COSTA RICA – GRECIA 6-4 d.c.r (1-1 al 120°) ( 52° Ruiz (C), 91° Papastathopoulos (G))

    COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa (77° Acosta), Duarte, Gonzalez, Umana, Diaz; Ruiz, Borges, Tejeda (66° Cubero), Bolanos (83° Brenes); Campbell.

    Allenatore: Pinto.

    GRECIA (4-3-3): Karnezis; Torosidis, Manolas, Papastathopoulos, Holebas; Karagounis, Maniatis (78° Katsouranis), Samaris (58° Mitroglou); Chirstodoulopolus, Salpingidis (69° Gekas), Samaras.

    Allenatore: Santos.

    Arbitro: Williams.

    Ammoniti: Granados (dalla panchina) (C), Navas (C), Ruiz (C), Tejeda (C), Manolas (G), Samaris (G).

    Espulso: Duarte.

    Sequenza rigori: Borges (C) gol, Mitroglou (G) gol, Ruiz (C) gol, Christodoulopoulos (G) gol, Gonzalez (C) gol, Holebas (G) gol, Campbell (C) gol, Gekas (G) parato, Umana (C) gol.

  • Brasile 2014: girone C con  Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia

    Brasile 2014: girone C con Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia

    Campionato del Mondo di calcio 2014: il gruppo C è composto da Colombia, Giappone, Costa d’Avorio e Grecia.

    Raramente la Colombia era arrivata ad una fase finale di un Mondiale con una squadra cosi forte. In attesa di sapere se Radamel Falcao riuscirà a recuperare la squadra di José Néstor Pekerman ha tante certezze e molta voglia di stupire. L’obiettivo dei colombiani è riuscire a mgliorare il risultato del 1990. La squadra è considerata come una delle sorprese sudamericane del Mondiale.

     

    mondiali-2014-girone-cLa rosa a disposizione di Pekerman è un mix di qualità e di esperienza con giovani di talento già protagonisti nei principali campionati europei. La porta sarà difesa dal venticinquenne David Ospina Ramírez del Nizza con Faryd Camilo Mondragón, 43 anni a giugno, e Camilo Vargas come alternative.

    Il reparto arretrato rappresenta un’incognita dove come centrali ci sono il capitano Mario Yepes e Luis Amaranto Perea i quali sono avanti con gli anni. L’alternativa si chiama Christian Zapata il quale viene da una stagione con più basi che alti nel Milan. Juan Camilo Zúñiga e Pablo Estifer Armero saranno i due esterni ma anche loro sono delle incognite visti gli importanti infortuni subiti nel corso della stagione. Da tenere molto in considerazione Santiago Arias Naranjo il quale ha preso parte al Mondiale under 20.

    Il centrocampo colombiano è composto molti giocatori militanti nei campionati Europei: il talento di James David Rodríguez: mancino dotato di buona tecnica individuale, preferisce giocare a destra per accentrare e battere a rete, buna rapidità e capacità nell’uno contro uno. Juan Fernando Quintero, il centrocampista del Porto è dotato di intelligenza tattica e ottima visione di gioco, può ricoprire vari ruoli a centrocampo tra cui la mezzapunta e il trequartista: la sua posizione preferita è davanti alla difesa. Arriva dopo un grande stagione nella Fiorentina Juan Guillermo Cuadrado: può giocare in tutte le posizioni della fascia destra, le sue migliori caratteristiche sono velocità e dribbling; è atteso molto al banco di prova di un Mondiale. In patria si attendono molto da Alexander Mejía Sabalsa centrocampista dell’Atlético Nacional è un mediano che può essere schierato anche come centrale o come esterno destro.

    In attacco la stella è sicuramente Radamel Falcao, la punta del Monaco vuole esserci ma l’alternativa principale Carlos Bacca scalpita dopo una ottima stagione al Siviglia. Da seguire anche Téofilo Antonio Gutiérrez attaccante del River Plate. Cosi come Luis Fernando Muriel considerato uno dei giocani più promettenti del calcio mondiale, attaccante ambidestro dotato di tanta velocità e di ottimo dribbling. Quest’anno nell’Udinese è stato anche impiegato come trequartista.

    Ecco la lista dei convocati di José Néstor Pekerman:

    Portieri: Ospina (Nizza), Mondragon (Dep. Cali), Vargas (Santa Fe)
    Difensori: Zúñiga (Napoli), Yepes (Atalanta), Perea (Cruz Azul), Zapata (Milan), Armero (West Ham), Arias (PSV), Valdés (San Lorenzo), Mosquera (América), Balanta (River Plate)
    Centrocampisti: Aguilar (Tolosa), Sánchez (Elche), Valencia (Fluminense), Ramírez (Morelia), Guarín (Inter), Cuadrado (Fiorentina), Rodríguez (Monaco), Torres (Al Shabab), Soto (Mainz), Quintero (Porto), Mejia (Nacional)
    Attaccanti: Ibarbo (Cagliari), Ramos (Herta Berlino), Muriel (Udinese), Falcao (Monaco), Gutierrez (River Plate), Bacca (Siviglia), Martinez (Porto).

    La vittoria ottenuta in Coppa d’Asia nel 2011 fa sperare in un Giappone che riesca a dimostrare continuità e solidità nel contesto di un Mondiale.

    Il processo di maturazione del calcio giapponese trova in Alberto Zaccheroni il principale protagonista, a suon di risultati, in attesa di un ultimo e definitivo salto di qualità prima dell’addio previsto dopo il Mondiale. Dal 2010 l’ex tecnico di Udinese, Milan, Inter e Juventus è riuscito a conquistare la Coppa d’Asia nel 2011 e la conseguente qualificazione alla Confederation Cup. Gli anni passati alla guida della nazionale hanno permesso al C.t. di forgiare il gruppo dal punto di vista della coesione e dell’impronta tattica in vista del Mondiale. Il 4-2-3-1, marchio di fabbrica del tecnico, sarà una delle certezze per una nazionale che farà della dinamicità e della compattezza i suoi punti di forza.

    In porta ci sarà Kawashima, estremo difensore dello Standard Liegi. Con lui Shusaku Nishikawa e Shuichi Gonda.

    In difesa attenzione a tre giocatori che militano in Bundesliga: Hiroki Sakai, Gotoku Sakai e Atsuto Uchida: quest’ulitmo milita nello Schalke 04 ed ormai è una sicurezza dulla fascia destra. Giocatore importante il terzino dell’Inter Yuto Nagatomo.

    A centrocampo le operazioni saranno comandate da Yasuhito Endo 34enne regista con ottimi tempi di gioco il quale non ha mia uscito dal Giappone per misurarsi con il campionato europeo. Altro veterano Makoto Hasebe con un’esperienza di sei stagioni in Bundesliga.

    Nel reparto offensivo la stella è il milanista Keisuke Honda, l’esperienza sul terreno di gioco è stata inconsistente ma in Brasile il ruolo di Honda sarà quello di trascinare i suoi senza possibilità di appello; la maglia della nazionale sembra offrirgli effetti terapeutici e l’appuntamento mondiale sembra una prova da non fallire. Altro punto di forza è rappresentato da Shinji Kagawa reduce da una stagione non convincente al Manchester United. Si è messo in luce durante la nella Confederation Cup l’attaccante del Mainz Shinji Okazaki, in questa stagione ha realizzato 15 gol. Anche Yochiro Kakitani che potrebbe rivelarsi una delle sorprese nel reparto offensivo: è possibile che il Mondiale si per lui l’ultimo passaggio prima del salto nel calcio europeo.

    Ecco i convocati di Alberto Zaccheroni:

    Portieri: Kawashima (Standard Liegi), Shusaku Nishikawa (Urawa Reds), Shuichi Gonda (FC Tokyo)
    Difensori: Masahiko Inoha (Jubilo Iwata), Yasuyuki Konno (Gamba Osaka), Yuto Nagatomo (Inter), Masato Morishige (FC Tokyo), Atsuto Uchida (Schalke), Maya Yoshida (Southampton), Hiroki Sakai (Hannover), Gotoku Sakai (Stoccarda)
    Centrocampisti: Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Makoto Hasebe (Norimberga), Toshihiro Aoyama (Sanfrecce Hiroshima), Hotaru Yamaguchi (Cerezo Osaka)
    Attaccanti: Keisuke Honda (AC Milan), Yoshito Okubo (Kawasaki Frontale), Shinji Okazaki (Mainz), Shinji Kagawa (Manchester United), Hiroshi Kiyotake (Norimberga), Yoichiro Kakitani (Cerezo Osaka), Manabu Saito (Yokohama F Marinos), Yuya Osako (Monaco 1860)

    La nazionale della Costa d’Avorio si è qualificata ai Mondiale per la terza volta consecutiva. Ha dominato il proprio girone di qualificazione e ha vinto il proprio spareggio con il Senegal. E’ una buona squadra con quattro giocatori sopra la media e un contorno di buon giocatori.

    Dal maggio 2012 la nazionale è guidata da Sabri Lamouchi ex giocatore francese. Prima dell’incarico attuale non aveva mai avuto esperienze da allenatore; da quando allena la nazionale la Costa d’Avorio ha ottenuto solo due sconfitte in due anni.

    Il portiere titolare sarà Boubacar Barry.

    In difesa il pilastro si chiama Kolo Tourè, centrale nel Liverpool; in questa stagione non è stato impiegato con continuità, ha giocato soltanto 20 partite e, non tutte per intero, ma è considerato uno dei difensori con più esperienza nel campionato inglese. Insieme a lui Sol Bamba. Serge Aurier è un esterno da osservare molto bene: è un terzino destro a tutto campo che sa fare bene entrambi le fasi, può fare l’esterno di sinistra e anche il difensore centrale. Il grande escluso è Emmanuel Ebouè, del Galatasaray.

    Il centrocampo può avvalersi dell’esperienza di Yaya Tourè: il centrocampista del Manchester City è sicuramente uno dei migliori interpreti nel suo ruolo a livello mondiale. Al talento e alla tecnica unisce notevole resistenza e forza fisica. Chieck Tiote, centrocampista del Newcastle, è anch’esso un giocatore dalla notevole esperienza maturata nella nazionale.

    In attacco è rappresentata da Didier Drogba il quale a 36 anni è uno dei giocatori più esperti di tutto il calcio a livello europeo. I suoi punti di forza sono sempre stati la concretezza sotto porta e la forza fisica. Gervinho ha saputo rendersi utilissimo nella stagione attuale con la maglia della Roma, sicuramente uno dei protagonisti della competizione mondiale: gioca principalmente da attaccante esterno, eccelle nello scatto e nel dribbling, con rapidi cambi di direzione. Salomon Kalou, giocatore del Lille, è un attaccante che gioca molto come esterno d’attacco ma che, all’occorrenza, può fare anche l’esterno di centrocampo.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Sabri Lamouchi

    Portieri: Boubacar Barry (Lokeren), Badra Ali Sangare (ASEC Mimosas), Mande Sayouba (Stabaek), Sylvain Gbohouo (San-Pedro)
    Difensori: Serge Aurier (Tolosa), Sol Bamba (Trabzonspor), Constant Djakpa (Eintracht Francoforte), Artur Boka (Stoccarda), Didier Zokora e Kolo Tourè (Liverpool), Dja Djedjè (Marsiglia), Ousmane Viera (Rizespor), Akpa-Akpro (Tolosa), Angoua (Valenciennes)
    Centrocampisti: Yaya Tourè (Manchester City), Serey Die (Basilea), Chieck Tiote (Newcastle), Ismael Diomande (Saint-Etienne), Romaric (Bastia), Didier Ya Konan (Hannover).
    Attaccanti: Didier Drogba (Galatasaray), Giovanni Sio (Basilea), Lacina Traorè (Monaco), Wilfried Bony (Swansea), Seydou Doumbia e Salomon Kalou (Lille), Gervinho (Roma), Max Gradel (Saint-Etienne)

    La nazionale greca ha ottenuto il pass per accedere alla fase finale del Mondiale attraverso gli spareggi di novembre che hanno visto trionfare i greci ai danni della Romania. In uno dei gironi più equilibrati del Mondiale l’obiettivo è quello di passare il turno e, magari, raggiungere gli ottavi per stabilire un nuovo record storico nella competizione.

    La nazionale è guidata dal C.t. portoghese Fernando Santos: il decano portoghese del calcio greco, alla guida della nazionale dal 2010 ha trascorso tutta la sua carriera tra la sua patria e quella adottiva come allenatore del Porto.

    La porta sarà difesa da Panaglotis Glykos con l’ex romanista Alexandros Tzorvas come riserva.

    Il pilastro della difesa è il centrale del Borussia Dortmund Sokratis Papastathopoulos il quale nella formaizone tedesca ha trovato la sua completa maturazione. Vasilis Torosidis ha disputato un buon campionato nella Roma. Ildifensore Kostas Manolas è un difensore centrale forte fisicamente e con buona tecnica ed José Holebas è un giocatore mancino, il suo ruolo naturale è il terzino di fascia sinistra ma ppuò svariare per tutta la fascia sinistra ed all’occorenza può essere impiegato come ala.

    A centrocampo la squadra non può fare a meno dell’esperienza di Giorgios Karagounis, uno dei superstiti dell’Europeo vinto nel 2004, ed a quella di Kostas Katsouranis. Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone sono reduci dalla brutta stagione passata in quel Bologna culminata con la retrocessione ma si il Mondiale sa rigenerare queste brutte ferite. Kostas Fortounis è il più giovane giocatore presente in Brasile: classe 1992 in forza al Kaiserslautern, è finito nel mirino dei grandi club europei, mediano e all’occorrenza anche esterno destra è un giocatore che potrebbe spiccare il volo in questa competizione.

    Tutto l’ambiente è convinto che quello brasiliano può essere il mondiale di Kostas Mitroglou, il centravanti dei Fulham è dotato di una notevole forza fisica, ottimo nei colpi di testa e dotato di un ottimo senso del gol. Insieme a lui Giorgios Samaras. Gli altri attaccanti in rosa sembrano di livello inferiore rispetto ai primi due.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Fernando Santos:

    Portieri: Alexandros Tzorvas (Apollon Smyrnis), Michalis Sifakis (Atromitos), Orestis Karnezis (Granada), Panaglotis Glykos (PAOK) e Stefanos Kapino (Panathinaikos);
    Difensori: Avraam Papadopoulos, Dimitris Siovas, Giannis Maniatis, Jose Holebas e Kostas Manolas (Olympiakos), Sokratis Papastathopoulos (Borussia Dortmund), Giorgios Tzavellas (PAOK), Loukas Vyntra (Levante) e Vasilis Torosidis (Roma).
    Centrocampisti: Alexandros Tziolis (Kayserispor), Andreas Samaris (Olympiakos), Kostas Katsouranis (PAOK), Giorgios Karagounis (Fulham), Panagiotis Tachtsidis (Torino), Sotiris Ninis (PAOK), Giannis Fetfazidis (Genoa), Kostas Fortounis (Kaiserslautern), Lazaros Christodoulopoulos e Panagiotis Kone (Bologna).
    Attaccanti: Dimitris Papadopoulos (Atromitos), Dimitris Salpingidis (PAOK), Giorgios Samaras (Celtic), Kostas Mitroglou (Fulham) e Theofanis Gekas (Konyaspor).

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Boateng è tutto rossonero, Sokratis torna al Genoa

    Boateng è tutto rossonero, Sokratis torna al Genoa

    Si è concluso dopo tre ore e con la fumata bianca l’incontro in via Turati tra il presidente Preziosi e l’ad rossonero Adriano Galliani per risolvere la comproprietà di Kevin Prince Boateng.

    Il centrocampista ganese è ufficialmente un giocatore del Milan al 100%, i rossoneri pagheranno i sei milioni pattuiti più un altro per aver vinto lo scudetto. Resterà rossonero anche Marco Amelia (2,5 milioni di euro) mentre Sokratis Papastathopoulos farà ritorno in Liguria.

    L’unico giocatore che resta in comproprietà, fa sapere Preziosi, è il giovane Giacomo Beretta mentre tornano ad esser interamente rossoneri ALberto Paloschi, Strasser, Zigoni e Oduamadi.

  • Milan, cosi non va. I numeri dicono Leonardo

    Milan, cosi non va. I numeri dicono Leonardo

    Se c’è un caso Milan lo capiremo nelle prossime settimane, adesso i rossoneri stanno tirando il fiato nonostante la settimana rigenerante di Dubai perdendo un prezioso vantaggio sulle inseguitrici e sopratutto sull’Inter che con l’arrivo di Leonardo è tornata ad esser bella, convincente ma sopratutto vincente.

    E’ proprio il confronto tra i due tecnici che sono impietosi e valorizzano ancor di più il lavoro svolto dal tecnico brasiliano nella passata stagione sulla panchina del Milan. Il gap tra il Milan di Leonardo “low cost” e quello di Allegri e di Ibrahimovic, Robinho, Cassano, Boateng, Yepes, Papastathopoulos è di solo un punto confermando la grande annata dell’Inter della scorsa stagione ma sopratutto che i rossoneri sono la capolista di un campionato mediocre e livellato verso il basso.

    Il lavoro di Allegri adesso sarà ancora di più sotto la lente di ingrandimento e ogni sua scelta verrà vagliata con più attenzione ma se vuole vincere il campionato deve per forza di cose tornare con regolarità alla vittoria ristabilendo i distacchi prima del mese di marzo dove oltre la Champions League il Milan avrà un calendario terribile con Napoli, Juventus e Inter.

  • Pippo fa 70 ma non basta. Milan – Real Madrid 2-2

    Pippo fa 70 ma non basta. Milan – Real Madrid 2-2

    Partita vibrante e ricca di emozioni quella che Milan e Real Madrid mettono in un San Siro stracolmo in ogni ordine di posto. Allegri recupera Thiago Silva e Zambrotta spedendoli subito in difesa al posto di Papastathopulos e Antonini mentre in avanti con Pato e Ibra questa volta c’è Dinho.

    L’avvio è però sempre di marca madrilena con Cristiano Ronaldo in versione extraterrestre pronto a iniziare il pressing su ogni portatore di palla rossonero. Pirlo si immola per ben due volte togliendo ad Abbiati battuto il pallone dalla rete e nella seconda metà del primo tempo il Milan riesce ad uscire dal guscio sprecando due occasioni ghiottissime con Ibrahimovic. Il Real comunque si lascia preferire per manovra e organizzazione di gioco mentre i rossoneri pagano la partita no di Ronaldinho e Pato. Allo scadere arriva il vantaggio ospite, Sergio Ramos anticipa per l’ennesima volta Ronaldinho dando il via al contropiede orchestrato da Di Maria e finalizzato dal pipita Higuain.

    Nella ripresa si aspetta la reazione rossonera ma è Cristiano Ronaldo prima e poi Di Maria a impegnare severamente Abbiati. Allegri si gioca la carta Inzaghi e SuperPippo diventa subito il grimaldello rossonero, l’attaccante si dimostra famelico su uno svarione di Casillas regalando il pari ai rossoneri e dopo pochi minuti si materializza davanti al portierone spagnolo per l’insperato vantaggio su lancio di Gattuso. San Siro esplode ma dover di cronaca l’azione sarebbe da annullare per un furiogioco di Pippo.

    Il gol cambia l’inerzia della gara con il Real scosso e il Milan apparentemente in grado di portare a casa un successo importantissimo. Ma la beffa è dietro l’angolo e si materializza nei piedi di Pedro Leon al 94′ spedendo in rete con la complicità di Abbiati il pallone del pari.

    Il Real porta a casa un punto importante e meritato che lo lancia al secondo turno il Milan mantiene la seconda posizione grazie alla sconfitta dell’Ajax sul campo dell’Auxerre.

    LA SITUAZIONE DEL GIRONE ROSSONERO DOPO LA 4° GIORNATA DELLA FASE A GIRONI

  • Napoli – Milan, questa sera il Monday Night

    Napoli – Milan, questa sera il Monday Night

    Dopo Bologna-Inter all’esordio il Monday Night di serie A questa sera il Milan proverà a riscattarsi del passo falso di Madrid nel catino del San Paolo sfidando il Napoli del condottiero Mazzarri. Per motivi diversi la partita di questa sera è fondamentale per entrambi le squadre che anche se provate dagli impegni settimanali non si risparmieranno per trovare tre punti per la definitiva consacrazione.

    I padroni di casa dovranno rinunciare a capitan Cannavaro, appiedato dal giudice sportivo, lasciando un dubbio in Mazzarri. Il tecnico livornese dovrebbe accentrare Campagnaro inserendo Grava sulla destra anche se non è da sottovalutare l’inserimento di Cribari al centro della difesa per sfruttare i suoi centimetri per contenere Ibra. A centrocampo i soliti quattro con Maggio e Dossena sulle fasce e Gargano e Pazienza in mezzo, in avanti il trio delle meraviglie Hamsik, Lavezzi, Cavani.

    Qualche problema in più per Allegri che dovrà rivoluzionare ancora una volta la difesa per le defezioni di Thiago Silva, Zambrotta ed Abate. Bonera da centrale dovrebbe esser dirottato a destra con l’inserimento di uno tra Yepes e Papastathopulos, a centrocampo con Gattuso e Pirlo ci sarà Boateng mentre Robinho è favorito su Seedorf per il ruolo di trequartista. In avanti Pato e Ibrahimovic.

  • Real Madrid – Milan, le probabili formazioni diretta live

    Real Madrid – Milan, le probabili formazioni diretta live

    Prova del nove per il Milan di Massimiliano Allegri questa sera al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid di Josè Mourinho. Praticamente fatto l’undici rossonero con Abbiati regolarmente in campo, in difesa l’unico dubbio relativo alle condizione dell’acciaccato Thiago Silva. Il brasiliano sembra destinato a dar forfait e al suo posto è pronto Bonera in avanti ancora Dinho alle spalle di Pato e Ibra.

    Nei Blancos mancherà Sergio Ramos, acciaccato e non convocato dallo Special One, al suo posto in campo Arbeloa, mediana occupata da Kedhira e Xabi Alonso. In avanti ancora una volta Higuain preferito a Benzema.
    LE PROBABILI FORMAZIONI

    REAL MADRID (4-2-3-1):
    Casillas; Arbeloa, Pepe, Carvalho, Marcelo; Xabi Alonso, Khedira; Di Maria, Ozil, C.Ronaldo; Higuain. A disposizione: Dudek, Albiol, Mateos, Granero, Lassana Diarra, Benzema. All: Mourinho.

    MILAN (4-3-3):
    Amelia; Zambrotta, Bonera, Nesta, Antonini; Pirlo, Gattuso, Seedorf; Ronaldinho, Pato, Ibrahimovic. A disposizione: Roma, Papastathopoulos, Yepes, Flamini, Inzaghi, Robinho, Boateng. All: Allegri.
    Arbitro: Proença (POR)

  • Il Milan pesca ancora dal Genoa. Arrivano Bocchetti e Boateng

    Il Milan pesca ancora dal Genoa. Arrivano Bocchetti e Boateng

    E’ sempre caldo il binario tra Genova e Milano creato sull’asse Preziosi – Galliani e che rischia di aver risvolti importanti non solo per l’attuale calciomercato ma anche per il futuro.

    Alle operazioni Amelia, Papastathopoulos e Zigoni nella notte di ieri si sono aggiunte lo scambio di prestiti tra Bocchetti e Jankulovsky e la cessione in comproprietà di Boateng.

    Con Bocchetti il Milan completerebbe il reparto arretrato con un giocatore abile sia da centrale che da esterno sinistro e allo stesso tempo si priverebbe dell’esubero Jankulovsky che con Gasperini potrebbe ritrovare fiducia e brillantezza.

    I due dirigenti hanno lavorato pure alle possibile alternative ipotizzando lo scambio con Abate qualora il ceco continuasse a rifiutare qualsiasi proposta. Sembra sulla via giusta anche la trattativa per il ghanese Boateng, il centrocampista porterebbe linfa e muscoli alla mediana rossonera.

  • Mesto per Abate, Preziosi stuzzica il Milan

    Mesto per Abate, Preziosi stuzzica il Milan

    La doppia sfida contro Arsenal e Lione nell’Emirates Cup ha dato qualche segnale interessante sulle possibilità di stupire del Milan targato Allegri. Buono il debutto in rossonero di Papastathopoulos e di Yepes, interessante la sfida tra Abbiati e Amelia per il ruolo da titolare ma sopratutto buona l’apporto dei giovani della Primavera con il giovane Merkel protagonista assoluto.

    Il rovescio della medaglia resta ancora la mancanza di una vera alternativa a Pirlo a centrocampo e l’ormai annoso problema sulle fasce. Oddo e Antonini pur mettendo grande volontà dimostrano di non i numeri per render il Milan competitivo.

    Con Jankulovsky fuori rosa le alternative sui laterali difensivi si riducono a Zambrotta e Papastathopoulos e con Abate possibile adattato al ruolo.

    Proprio per migliorare il reparto ed aver un giocatore ormai esperto e valido tecnicamente il Milan potrebbe accogliere la richiesta del Genoa pronta a sacrificare Mesto per arrivare ad Abate. Lo scambio di prestiti sembra esser l’ipotesi più gettonata.

  • Milan: Berlusconi domani presenzierà al raduno dopo 3 anni

    Ci sarà anche il Presidente Silvio Berlusconi al raduno del Milan, che avverrà oggi, intorno alle ore 15, a Milanello. Erano 3 gli anni che Berlusconi per un motivo o per un altro non poteva essere presente al raduno, ma quest’anno il Premier non mancherà.
    Innanzitutto darà il benvenuto in prima persona ai nuovi acquisti, i difensori Yepes e Sokratis, poi anche al portiere Amelia. Il Cavaliere poi presenzierà anche alla conferenza stampa del neo tecnico Massimiliano Allegri, voluto fortemente come allenatore del Milan in prima persona. Inoltre con un pò di fortuna si potrebbero capire le future strategie di mercato rossonere.