Il match di Champions League tra Inter e Trabzonspor è alle porte e per Gasperini l’affaire modulo rischia di trasformarsi in esonero. Sono già noti i malumori del Presidente Moratti che ha mal digerito la sconfitta col Palermo e quel modulo che probabilmente limita le potenzialità della squadra. IL PROBLEMA DEL MODULO. Il 3-4-3 del tecnico di Grugliasco sembra il maggior imputato dell’inizio di stagione zoppicante. Posto che serve tempo alla squadra per metabolizzare movimenti e schemi tattici del nuovo assetto, ciò che non convince è l’adattabilità degli interpreti in rosa a questo sistema di gioco. Un punto cruciale è l’utilizzo di Wesley Sneijder. Il talento olandese, infatti, è il numero 10 tipo. L’uomo che gioca dietro alle punte, il trequartista che sta scomparendo pian piano nel calcio moderno. E’ un calciatore che ama ricoprire la zona centrale del campo per ispirare i compagni con le sue intuizioni geniali, quei passaggi in profondità che eludono il fuorigioco e regalano uno contro uno col portiere agli attaccanti. Può vantare enormi qualità come palleggiatore ed ha superba visione di gioco e rapidità di decisione nel fare il passaggio giusto. Tutte caratteristiche che non si adattano al ruolo dell’ala dove Gasperini lo posiziona per rimanere fedele alla propria idea di squadra. Sneijder non ha nel Dna calcistico il cambio di passo e il cross dal fondo. Mal digerisce il lavoro di elastico tra attacco e centrocampo da fare sull’esterno anche perchè è dispendioso e ne limita lucidità e creatività. E infatti come visto contro il Palermo anche se schierato sulla fascia sinistra tende ad accentrarsi e a ricoprire la sua posizione naturale di trequartista. Questo movimento inevitabile rischia di ingolfare il centrocampo e di lasciare spazio sull’esterno agli avversari. Al momento Snejder dietro alle punte è la cosa miglior che l’Inter riesce ad offrire in fase di attacco, ma non si concilia col 3-4-3. Altro aspetto importante potrebbe essere il ruolo di Maicon che l’allenatore dell’Inter farà giocare più avanzato come quarto di centrocampo. L’impressione è che il brasiliano riesca ad esprimere al meglio la propria esplosività partendo da terzino puro. Fa della progressione la propria forza, infatti, e per sprigionarla ha bisogno di grandi spazi che riesce a trovare solo dalla retroguardia. Altri interrogativi riguardano una difesa a 3 composta da giocatori di grande esperienza come Walter Samuel, ma non più capaci della reattività richiesta per bloccare da soli i guizzi degli attaccanti. In passato le diagonali difensive dei due terzini hanno risolto molte situazioni delicate all’Inter di Mourinho, ma anche di Leonardo. A condire il problema difensivo, poi, c’è stata la scelta di Gasperini di schierare Javier Zanetti nei tre dietro lasciando in panchina il giovane Ranocchia che sarebbe perfetto in una difesa di questo tipo. Restano, poi, da stabilire le situazioni di Zarate e di Pazzini. Per l’argentino, sostituito dopo solo mezz’ora nell’esordio in campionato, oltre al dubbio in merito al suo valore assoluto c’è un dilemma tattico. La domanda è si sia in grado di fare le due fasi difensiva e offensiva sulla fascia come vuole il 3-4-3 gasperiniano. Nell’esperienza laziale, infatti, era il calciatore più talentuoso del team e per questo poteva permettersi cali di intensità e fasi di anonimato durante i match alternati a sprazzi di vivacità. Ma proprio questa scarsa attitudine al sacrificio e alla partecipazione al gioco di squadra avevano indotto Edi Reja a relegarlo in panchina in diverse occasioni. Nel caso di Pazzini l’esclusione contro il Palermo potrebbe essere stata dettata soltanto da questioni di turn over in vista dell’Europa che conta. Certo è che l’ammirazione del Gasp per Diego Milito è nota a tutti. Inoltre l’argentino è l’attaccante che più di tutti conosce il calcio del tecnico e più di tutti ne sa interpretare filosofia e meccaniche. Ma in casa Inter un Pazzini panchinaro non è pensabile come lo stesso Moratti ha fatto trapelare.
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Gasperini chiede rinforzi: Branca a Madrid per Forlan e Kakà
Inter ancora in vacanza a meno di una settimana di distanza dall’inizio del campionato. La squadra nerazzurra guidato da Gasperini fatica e soffre contro l’Olympiaos, agguantando solo nel finale grazie ai gol di Pazzini un pareggio sul punteggio di 2 a 2. Proprio il tecnico ex Genoa che si era sempre detto tranquillo e soddisfatto in merito all’attuale rosa e al mercato attuato dalla società, inizia a vacillare e lancia dei segnali molto chiari ai vertici alti: Venduto un campione come Eto’o adesso rimangono dieci giorni per rinforzare la squadra. RINFORZI NECESSARI– E’ proprio nel post partita che l’allenatore nerazzurro analizzando il brutto pareggio contro i greci, lancia una richiesta d’aiuto negli ultimi giorni di mercato disponibili: “Eto’o? Perdiamo un giocatore di grande valore, ma questa Inter può essere costruita diversamente.- sono chiare le parole di Gasperini ai microfoni Sky- E’ chiaro che il reparto offensivo è quello che alza il reparto della squadra. Senza Eto’o l’Inter ha tanti altri giocatori di valori, la forza di questa squadra è sempre stata l’unione dei campioni che hanno composto questo gruppo, ora dovremo recuperare chi è fuori e avremo probabilmente la possibilità di rinforzarci. Al momento siamo pochi, anche a centrocampo siamo contati soprattutto dovendo affrontare tantissime partite, anche in attacco. La società sa benissimo cosa fare, la squadra andrà completata anche con alternative che devono rientrare”. Il messaggio del tecnico è molto chiaro: servono un difensore (con in pole il difensore belga Vertonghen), un centrocampista e due attaccanti esterni. Vediamo nel dettaglio gli ultimi nomi accostati all’Inter. KAKA’ IN NERAZZURRO- Le voci che arrivano dalla Spagna e più precisamente dal quotidiano sportivo Marca parlano di una vera e proprio bomba di mercato: Branca volerebbe a Madrid per trattare l’acquisto di Forlan, e proverebbe al tempo stesso con l’avallo di Mourinho a strappare alle merengues l’ex milanista Kakà. Il costo del cartellino del brasiliano dopo l’ultima deludente stagione e le prime panchine stagionali si è deprezzato da 40 a 30 milioni di euro. Operazione suggestiva ma che risulta difficilmente realizzabile, per due motivi precisi: il primo è l’ingaggio elevato del brasiliano che avrebbe un onere finanziario davvero ingestibile per le casse nerazzurre, proprio nel momento di alleggerimento dovuto alla vendita di un giocatore dall’ingaggio faraonico come quello di Eto’o; il secondo riguarda il costo dell’operazione, considerando che l’Inter difficilmente spenderà tutto il tesoretto dell’affare Eto’o in un unico acquisto. Attenzione però alle sirene inglesi, poiché se dovesse partire anche Sneijder in direzione Manchester United, il discorso potrebbe essere diverso, KUYT TORNA DI MODA- Non bastassero queste ultime in descrizioni, dall’Olanda arriva un’importante conferma di un nuovo colpo di fiamma dell’Inter su Dirk Kuyt. L’olandese già corteggiato e cercato ai tempi di Benitez potrebbe rientrare nel piano tattico e nel sistema di gioco ideale previsto da Gasperini. Come riporta in anteprima il sito Fc Inter News.it Rob Jansen, procuratore dell’esterno olandese intervistato dalla televisione olandese RT ha dichiarato: “L’Inter ha fatto un’offerta interessante. Dirk deve pensarci bene. Comunque, i due club devono però ancora trattare”. Aggiungendo in seguito come in realtà le possibilità di vedere concluso l’affare siano non superiori al venti per cento. I SOLITI NOMI– Forlan, Tevez, Casemiro e Palacio: questo il poker d’assi sempre più vicini a vestire il nerazzurro. Ma quali sono le reali possibilità di conclusione di queste trattative? Per Forlan le possibilità di approdo ad Appiano Gentile sono in notevole aumento giorno dopo giorno, nonostante un possibile assalto del Paris Saint Germain con Leonardo in pressing sul bomber dei Colchoneros. Tevez nonostante sia sceso in campo contro il Bolton non nasconde la sua insoddisfazione e vorrebbe lasciare l’Inghilterra definitivamente, ma i nerazzurri accetterebbero solo l’ipotesi prestito evitando il salasso relativo al cartellino dell’argentino valuto più di 40 milioni di euro. Ancora non del tutto tramontate le possibilità di vedere Palacio salutare i tifosi del Genoa per riabbracciare il suo vecchio allenatore, con l’ipotesi di strappare a Preziosi anche Kucka sin da subito. Capitolo finale su Casemiro, su cui è forte l’interesse della Roma, e con i nerazzurri intenzionati ad acquistarlo parcheggiandolo al Genoa in prestito appunto per avere Kucka nell’immediato. Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it
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Supermercato Inter: via Eto’o, Sneijder e Milito. La rivoluzione di Moratti
C’è aria di rivoluzione totale in casa Inter. Il mercato mai come in questi giorni potrebbe consegnare una nuova squadra, totalmente ridisegnata al nuovo tecnico Gian Piero Gasperini. Infatti attraverso le ultime indiscrezioni giornalistiche e le ultime dichiarazioni degli stessi diretti interessati si prevede una diaspora di campioni, con addii molto pesanti. Se la società saprà ripetere il caso Ibra, monetizzando al massimo l’addio di un suo giocatore simbolo e reinvestendo gran parte del denaro per creare una rosa in grado di vincere tutto, sarà solo il tempo a dircelo. La paura di vedere i nerazzurri diventare una squadra supermarket sta comunque prendendo realmente piede negli incubi di tutti i tifosi interisti. ETO’O IN RUSSIA- Sembrava si parlasse di fantamercato quando si accostava il nome altisonante di un campione stellare come quello di Eto’o ad una squadra semisconosciuta russa come L’Anzhi. Invece la situazione è in completa evoluzione, e la trattativa è molto più concreta di quanto chiunque potesse immaginare. Gli emissari del club russo sono tornati all’attacco, proponendo al giocatore cifre davvero irrinunciabili, calcolando 20 milioni netti per un quadriennale si parla di 80 milioni di euro solo di ingaggio per Eto’o. All’Inter che chiede 40 milioni di euro per privarsi del giocatore sarebbe stata fatta un’offerta ancora non coerente con le richieste. Basti pensare che se meno di due settimane fa il primo grande innamorato di Eto’o, lo stesso presidente Massimo Moratti parlava dell’attaccante nerazzurro come unico incedibile e invece ieri uscendo dai suoi uffici della Saras ha rilasciato queste dichiarazioni che fanno capire come l’addio di Samuel sia davvero una cosa realizzabile nel giro di poco tempo: “L’offerta si può definire interessante, intelligente, congrua al valore del giocatore – ha detto Moratti – Non mi permetto di giudicare se è un’offerta indecente o meno, ma posso dire che è intelligente e dà valore al nostro giocatore Abbiamo tanti giocatori di alto valore, dunque è normale che arrivino numerose offerte. Valuteremo in questi giorni insieme ad Eto’o e ai nostri dirigenti. Se ho parlato con Samuel? Sì, tempo fa”. Lo stesso agente del calciatore Claudio Vigorelli parlando del proprio assistito in Russia, al portale Sports.ru, ha spiegato come tra il giocatore e la società russa l’accordo sia praticamente fatto: “Abbiamo quasi raggiunto l’accordo con l’Anzhi . Ora spero che le due società si accordino tra loro. Comunque, le cifre che la stampa ha messo in giro non corrispondono alla realtà”, SNEIJDER – Altra gatta da pelare in casa Inter, riflettendo sul futuro prossimo dell’olandese Wesley Sneijder che continua a rilasciare interviste, nelle quali non fa altro che alimentare le possibilità di un suo approdo a Manchester. Le ultimissime dichiarazioni arrivano da un’intervista al canale Sky Sports inglese: “La situazione è cambiata poco rispetto all’anno scorso. Ci sono delle possibilità che io possa rimanere all’Inter anche quest’anno, ma qualora ci fosse un’offerta importante, l’Inter la potrebbe prendere in considerazione e potrebbe anche vendermi”. Alla domanda sul suo addio dai nerazzurri, il centrocampista olandese risponde con molta fermezza: “No, non dipende da me, ma dall’Inter”. Chiusura nel finale su una possibile chiamata del Manchester United?: “Di certo non direi di no”. Secondo le ultime indiscrezioni del Daily Mirror stamani gli emissari dello United sarebbero a Milano per tentare l’affondo vincente e strappare Sneijder all’Inter. MILITO MARIGA E SANTON– Non bastassero questi addii difficilmente digeribili dai tifosi interisti, la Gazzetta dello Sport stamane riporta sulle sue pagine altri movimenti di mercato in uscita in casa nerazzurra. Il Principe Milito sarebbe stato richiesto dal Galatasaray e dai russi del Rubin Kazan, con l’Inter che starebbe pensando all’italo brasiliano Amauri per sostituirlo. Il centrocampista keniota Mariga che con Gasperini non è riuscito a trovare molto spazio sarebbe diretto in Spagna, direzione Real Sociedad per una cifra vicina ai 6 milioni di euro. Per il terzino italiano che un solo un paio di anni fa tutti paragonavano a Facchetti si prevede un’altra stagione lontana dalla maglia nerazzurra, con un possibile prestito con diritto di riscatto in Germania, dove Schalke 04 e Amburgo sarebbero le prime in lista per averlo. Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it
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Walzer Inter, ballano Eto’o e Sneijder. Arriva Kucka
Archiviata con una sconfitta amara la Supercoppa Italiana, l’Inter di Gasperini dovrà sciogliere molti rebus relativi al suo prossimo futuro. La formazione orfana dei sudamericani ha convinto solo un tempo a Pechino, e il ritorno di Maicon e degli altri uomini fa pensare ad una possibile inversione di tendenza con l’utilizzo della cara vecchia difesa a quattro. Il mercato stenta a decollare con il solo colpo Alvarez degno di nota, e con il diktat morattiano in casa nerazzurra sempre uguale: Vendere per comprare! CASO SNEIJDER- Ovviamente il tormentone estivo più pungente è quello legato alla più che possibile partenza di Wesley Sneijder, destinato a finire in una delle due squadre di Machester. A scanso di equivoci il suo addio sembra essere ormai cosa già fatta, considerando anche le sue ultime dichiarazioni al sito olandese Voetabl International sul suo prezzo fissato a quota 36 milioni di euro: “Ho letto di tutto ciò, ma posso onestamente dire che non so nulla. Tutto quello che so è per l’Inter il denaro è necessario e che evidentemente anche io sono in vendita per il prezzo giusto. Per quanto riguarda l’interesse di Manchester City e United posso essere breve: non ho parlato con nessuno dei due club, quindi non può avere senso adesso dire qualcosa sul mio futuro. La settimana prossima giocherò con l’Olanda contro l’Inghilterra e poi avrò cinque giorni di vacanza. Suppongo per allora tutto sarà chiaro”. Evidentemente non era preparato nemmeno il d.t nerazzurro Marco Branca ad una simile risposta tanto da rispondere ai giornalisti di Sky che gli chiedessero novità sul futuro dell’olandese“ Chiedete a Sneijder”, lasciando aperto il caso con molto imbarazzo. ETO’O RINNOVA O VA VIA- Le Parole di Sneijder non nascondono il senso di amarezza per essere stato messo sul mercato a differenza di altri giocatori nerazzurri dichiarati incedibili dallo stesso Branca e Moratti. Il riferimento ad Eto’o è chiaro, ma anche in questo caso c’è da segnalare un altro allarme in casa Inter. Starebbe infatti per arrivare, secondo le ultime indiscrezioni della Gazzetta dello Sport, un’altra importante offensiva russa dagli emissari dell’Azhni, che avrebbero messo sul piatto una cifra vicina ai 30 milioni di euro cash per strappare Eto’o ai nerazzurri, garantendo un ingaggio inaudito al giocatore: 20 milioni annui per un quadriennale che farebbe tentennare chiunque. Cifre mostruose a cui difficilmente si potrebbe dire di no. L’unica via d’uscita secondo la rosea sarebbe il prolungamento del contratto con l’Inter che potrebbe convincere Samuel e restare a Milano e mantenere la parola data al presidente Moratti. Ma le condizioni per riformulare un prolungamento contrattuale ad Eto’o sarebbero senza ombra di dubbio un salasso per le casse nerazzurre, considerando che lo stipendio attuale del camerunense si aggira sui 10 milioni di euro netti. Un vero e proprio schiaffo al fair play finanziario. Moratti saprà cosa fare in entrambi i casi. KUCKA E CASEMIRO – Dopo alcune indiscrezioni filtrate dalla stampa slovena, arrivano ulteriori conferme dell’affare Inter-Kucka dal quotidiano genovese il Secolo XIX che riporta i dettagli di un affare già concluso sulla base di 8 milioni di euro totali frazionati con la formula della comproprietà. Attenzione però perché Inter e Genoa nonostante abbiano raggiunto l’accordo, l’approdo a Milano di Kucka è fissato solo per la prossima stagione. Più complicato l’affare per il centrocampista del San Paolo Casemiro , considerando le ultime dichiarazioni del dirigente del club paulista Adalberto Baptista: “Julio Fressato (agente del giocatore ndr) sta offrendo il giocatore a tutti i club, ma quando ci sarò io qui, non tratterò più con lui. Il contratto di Casemiro è valido fino al febbraio 2015. La clausola del calciatore è di 65 milioni di dollari e il giocatore sarà ceduto solo se qualcuno la pagherà”. Dichiarazioni tratte dalla Gazzetta dello Sport e Calciomercato.com
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Pagelle Milan-Inter: Ibra e Boateng ci prendono gusto contro l’Inter
Milan Boateng 6,5 Non balla il Moonwalk a Pechino ma senza ombra di dubbio fa impazzire nuovamente i tifosi milanisti mandandoli in completo delirio quando con una zampata vincente segna il goal che consegnerà la supercoppa ai suoi compagni. Annullato nel primo tempo, è quasi irriconoscibile, viene fuori nella ripresa dimostrando a tutti come le sue prestazioni dello scorso anno non siano solo un bel ricordo. Ibra 7 E’ l’unico dei suoi a rendersi pericoloso anche nel primo tempo. Prima portandosi a spasso la difesa nerazzurra nei primissimi minuti e servendo un assist perfetto a Robinho, e poi sfiorando il gol del pareggio nel finale colpendo il palo di testa con Julio Cesar battuto. Nella ripresa gli capita la stessa occasione (a porta vuota) e lui di testa in tuffo la mette dentro ricordando come segnare all’Inter nei derby ormai sia una sua specialità. Ibracadabra Abate 6,5 Tanta corsa per contrastare le giocate e la velocità di Alvarez. Soffre qualcosa nelle sfide con Obi ma è sempre al posto giusto al momento giusto. Suo l’assist per Pato dal cui tiro nasce il secondo goal del Milan. Lancio lungo dalla retroguardia millimetrico a scavalcare tutta la difesa nerazzurra e mettere il Papero in condizioni di calciare a rete. Seedorf 7 Delude anche lui nel primo tempo non riuscendo mai a far cambiare marcia alla sua squadra e giocando troppo compassato. Poi si ricorda di essere uno dei giocatori con più carisma nei rossoneri e iniziare a macinare gioco e dare spettacolo con delle giocate di rara bellezza. È lui a servire l’assist a Ibra per il goal del pareggio scavalcando Julio Cesar con un pallonetto. Pato 7 Viene ancora da chiedersi come abbia fatto Allegri a lasciarlo in panchina per tutto quel tempo? Entra gli arriva il primo pallone e lui senza pensarci lo aggancia con eleganza e fa partite un diagonale potentissimo all’angolino basso di Julio Cesar: parata palo e tap in di Boateng, ma la maternità del goal è tutta di Pato. Inter Alvarez 6,5 è lui la vera sorpresa dell’Inter! Gioca un primo tempo da primo della classe, non dando mai punti di riferimento agli avversari, spaziando per tutto il campo e impreziosendo la sua partita di belle giocate e discrete accelerazioni. Ricorda nei movimenti il primo Kaka rossonero, gli manca solo un pizzico di cattiveria agonistica. Esce lui nella ripresa (inspiegabilmente) e il Milan ne approfitta. Sneijder 6,5 Sembra voler far rosicare i tifosi nerazzurri nella prima frazione di gioco, poiché riesce a tenere l’Inter unita e mette in mostra delle giocate del suo repertorio che ricordando l’olandese ai tempi di Mourinho, proprio quando è nell’aria la notizia del suo addio. Non bastasse lascia una cartolina d’addio firmata con un goal alla sua maniera: punizione stellare con palla imprendibile sotto l’angolino. Crolla inevitabilmente nella ripresa insieme a tutta la squadra. Obi 6+ L’avevamo apprezzato ai tempi di Benitez che credeva molto in lui. Gasperini gli conferma questa fiducia e lo lancia in campo in un derby che potrebbe spaventarlo. Niente affatto. Gioca di personalità e di grinta non lasciando nemmeno un centimetro agli avversari. Riesce in qualche incursione offensiva e anche in qualche lancio assist per i compagni. Da tenere d’occhio per il futuro. Thiago Motta 5,5 Prende una marea di falli e entrate da dietro nei primi minuti e si innervosisce. Tiene il campo nei primi 45 minuti e si eclissa nella ripresa dove il suo nome scompare dalle cronache sportive. Non bastasse rischia il rosso diretto per un’entrataccia ai danni di Thiago Silva. Bocciato Eto’o 5 Da un Re Leone come lui ci si aspetta sicuramente qualcosa di più. È l’uomo delle finali, ma ieri si è preso il ruolo di attore non protagonista come poche volte nella sua vita. Pochi palloni giocati, nessun dribbling pervenuto e assolutamente nessun tiro in porta degno di nota. Serataccia per lui, nonostante fosse l’unica punta centrale non è riuscito in quello che sa fare meglio. Rimandato
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Milan campione in rimonta. L’Inter dura solo un tempo
Futuro più nero che azzurro per Gasperini che prende la prima battuta di arresto impattando contro lo squadrone rossonero guidato da Allegri. Niente di irrecuperabile ovviamente, calcolando che siamo al 6 di Agosto, ma ignorare questa sconfitta potrebbe essere l’errore peggiore per il prossimo inizio di campionato interista. Qualche indicazione? La difesa a 3 ha retto solo un tempo e la condizione dei nerazzurri è sembrata decisamente precaria nella ripresa. Allegri e i suoi ragazzi dal canto loro hanno dimostrato di aver ancora una grande fame di vittorie e soprattutto dopo un primo tempo bruttino hanno saputo trasformarsi e risorgere nella ripresa dimostrando il loro reale valore. Una partita da Jekyll e Mr Hide per entrambe le formazioni, ma alla fine a spuntarla è stato il Milan molto più incisivo e freddo sotto porta. Le correzioni di Allegri hanno avuto il giusto effetto sulla partita e Galliani sicuramente avrà apprezzato. Novità nell’undici titolare nerazzurro con Gasperini che sorprende tutti scegliendo una formazione con due uomini alle spalle dell’unica punta Eto’o. Pazzini a riposo dunque e colpo di scena finale la presenza di Dejan Stankovic dato per indisponibile fino a pochi minuti prima della sfida. Nessuna sorpresa invece per il Milan, con Allegri che opta per un 4-3-1-2 e come già previsto lancia dal primo minuto Robinho bocciando in parte Pato. PRIMO TEMPO- Rossoneri che sprecano il primo match ball al 6’ quando Ibra attira su di se tre difensori nerazzurri e serve un assist perfetto a Robinho solo in area. Il brasiliano non ha la giusta freddezza e spara alto facendo tirare un sospiro di sollievo al portiere nerazzurro. Ammonito Gattuso al 19’ per un fallo molto ingenuo su Alvarez. Non passa nemmeno un minuto e il centrocampista calabrese commette un altro brutto fallo su Obi rischiando moltissimo e scatenando molti nervosismi tra le file nerazzurre. GOAL! Gioiello di rara bellezza il gol realizzato da Sneijder al 22’. L’olandese mostra il suo colpo migliore in terra cinese, calciando una punizione nell’angolino alto alle spalle di Abbiati. Il portiere rossonero tocca il pallone ma non riesce ad evitare che la palla superi la linea, facendo urlare di gioia i tifosi interisti. È sfortunato il Milan al 40’ quando Ibra servito in area dall’assist di Abate colpisce di testa a colpo sicuro e solo il palo gli nega l’emozione del goal. Finale all’arrembaggio per i rossoneri che provano a rimettere la partita in parità presentandosi in avanti con molta più convinzione e pericolosità. Il risultato non cambia e si va a riposo con l’Inter in vantaggio. SECONDO TEMPO- Si torna in campo con le stesse formazioni, con i nerazzurri che scelgono un modulo più protettivo, optando per una difesa a quattro e un centrocampo in linea con Sneijder unico uomo alle spalle di Eto’o. Rossoneri più incisivi nei primi minuti con una maggiore intensità di gioco rispetto al primo tempo. GOAL! È il 60’ quando Il Milan trova il goal con una manovra splendida, e riporta con Ibra il risultato sul pari. Robinho serve in area un pallone a Seedorf che scavalca con un cross Julio Cesar e trova il colpo di testa in tuffo di Ibra a gonfiare la rete. Milan 1 Inter 1. Rossoneri completamente trasformati rispetto al primo tempo, riuscendo a mettere in seria difficoltà l’undici interista. GOAL! Al 69’ Uno due del Milan devastante con un gran tiro di Pato in diagonale a trovare prima la parata di Julio Cesar e poi il palo. Il portiere carioca non può nulla sulla zampata vincente in scivolata del BOA Kevin Prince Boateng. Milan 2 Inter 1. Rossoneri galvanizzati e devastanti nel giro di pochi minuti. Soffre moltissimo l’Inter e Gasperini butta nella mischia anche Pazzini provando a riportare la partita sul pari. Poca convinzione nei nerazzurri che non riescono a trovare l’affondo vincente nel finale provando ad affacciarsi davanti ma senza pungere. Game over a Pechino con i rossoneri che trionfano sull’Inter vincendo 2 a 1 e aggiudicandosi la loro sesta Supercoppa Italiana.
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Supercoppa Italiana: Milan-Inter ultime e probabili formazioni
La Cina non è mai stata così vicina: ore 14 italiane, occhi puntati sul Bird’s Nest, (lo stadio nazionale cinese) per il primo assaggio di calcio italico in piena estate. Per la prima volta nella sua storia la Supercoppa Italiana sarà contesa tra Milan e Inter. È un derby che entrambe le squadre vogliono vincere a tutti i costi per partire con il piede giusto e portare a casa il primo titolo stagionale. Vediamo nel dettaglio come Allegri e Gasperini abbiano in mente di giocarsi le proprie carte. Milan – Rossoneri che scenderanno in campo con il modulo che gli ha permesso di vincere il tricolore nella passata stagione. Difesa a 4 con l’unica assenza dell’ultimo arrivato Taiwo che lascia lo spazio sulla fascia a Gianluca Zambrotta. Centrocampo solido con la garanzia di Van Bommel e Gattuso e la qualità di Boateng e l’evergreen Seedorf. In attacco resta il rebus maggiore da sciogliere con il ballottaggio tutto brasiliano tra Pato e Robinho. Ibra è intoccabile e Robinho sembra comunque esser leggermente in vantaggio. (4-3-1-2) Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Gattuso, Van Bommel, Seedorf; Boateng; Ibrahimovic, Robinho. A disp.: Amelia, Antonini, Bonera, Emanuelson, Ambrosini, Cassano, Pato. All.: Allegri. Inter – Gasperini ha le idee chiare e la scelta di schierare la difesa a 3 non viene minimamente considerato un rischio. Con i sudamericani in vacanza obbligata e il forfait di Stankovic per infortunio il centrocampo sarà reinventato con Thiago Motta e Zanetti a dare copertura al terzetto difensivo. Sneijder secondo le ultime indiscrezioni della Gazzetta dello Sport dovrebbe giocare la sua ultima partita in nerazzurro per poi accasarsi al Manchester City alla corte di Roberto Mancini. In attacco dubbi anche per i nerazzurri con Eto’o unico inamovibile. Pandev parte favorito per il ruolo di esterno ma occhio alla corsa e agli inserimenti di Castaignos. (3-4-3) Julio Cesar; Ranocchia, Samuel, Chivu; Santon, Thiago Motta, Zanetti, Obi; Sneijder, Pazzini, Eto’o, Pandev. A disp.: Castellazzi, Faraoni, Caldirola, Muntari, Alvarez, Castaignos. All.: Gasperini.
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Inter, Tevez il colpo di Moratti
Il mercato in Italia è praticamente fermo, tralasciando Napoli e Lazio che sono riuscite a metter a segno quasi tutti i colpi prefissati le altre big stentano a far decollare la propria campagna acquisti. L’Inter ha mosso i primi passi acquistando il promettente Ricky Alvarez ad un prezzo ragionevole ma i tifosi si aspettano un grande regalo sopratutto se a partire dovesse esser Wesley Sneijder. Il caso dell’olandese è diventato praticamente un giallo, Branca lo dichiara incedibile, Ferguson dice di non esserne interessato eppure in molti sono pronti a scommettere in una sua partenza verso la Premier League. Molto probabilmente dietro la strategia di Moratti e dell’Inter c’è la voglia di far uscire allo scoperto le altre pretendenti a Sneijder (il Chelsea?) in modo tale da ricavare il massimo possibile dalla cessione, realizzando si una cospicua plusvalenza e avere nuova liquidità da investire sul mercato. La partenza di Sneijder sarebbe comunque rimpiazzata dall’arrivo dell’Apache Carlos Tevez, l’argentino vuol lasciare il City e alla fine verrà accontentato e l’Inter sta lavorando da tempo per convincere il ragazzo nel trasferirsi nella colonia “albiceleste” a Milano. Le pretese attuali dei Citizens sono fuori mercato ma l’unica offerta concreta recapitata al momento è quella del Corinthians, il calciomercato brasiliano però chiude solo tra 4 giorni e con la Coppa america nel mezzo sarà difficile portare avanti la trattativa.
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L’Inter vince la Coppa Italia, Palermo ko con onore
Nella favolosa cornice di pubblico dello Stadio Olimpico di Roma, l’Inter si aggiudica la finale di Coppa Italia contro il Palermo con un 3-1 molto sofferto. La settima coppa nazionale per i nerazzurri arriva dopo una partita dominata dai siciliani per quasi tutti i 90 minuti. Solo una splendida doppietta di Samuel Eto’o ha permesso all’Inter di aggiungere in bacheca il terzo trofeo stagionale dopo Supercoppa italiana e Mondiale per club. Il Palermo, infatti, è entrato in campo senza timori reverenziali e dimostrando grande coraggio ha attaccato con continuità ed intensità.
La voglia di vincere è stata la chiave del grande approccio al match dei palermitani che hanno imposto all’avversario ritmi vertiginosi e pressing asfissiante. All’ardore e alle motivazioni di un Palermo trainato dalle giocate di Javier Pastore e dai 35000 tifosi arrivati dall’isola, l’Inter ha risposto con l’immensa classe cristallina di Eto’o e con una solidità difensiva che al netto delle occasioni concesse ai rosanero si è rivelata vincente. I ragazzi di Leonardo, pur mancando di precisione e concentrazione, hanno dimostrato di saper soffrire senza crollare sbancando l’Olimpico grazie alla straordinaria abilità di alcuni giocatori più che attraverso un gioco di organizzazione corale. Anche dopo la rete dell’ 1-0 firmata, appunto, da Eto’o al minuto 26 del primo tempo, il canovaccio della partita non è cambiato: il Palermo ad attaccare e l’Inter a difendere e provare a ripartire senza grossi risultati . Solo le prodezze di Julio Cesar e gli interventi in extremis di Chivu e Lucio soprattutto hanno impedito che le splendide triangolazioni in velocità delle giovani stelle sicule potessero concretizzarsi in gol.
Dopo il primo tempo di dominio Palermo ci si attendeva un ritorno dell’Inter che non c’è stato. Stessa trama. Prima Miccoli, poi Balzaretti e Ilicic hanno provato a segnare anche grazie ai continui inserimenti di centrocampisti e difensori, ma la formazione di Milano ha retto gli assalti. Fino al 76esimo minuto quando su assist di Sneijder ancora Eto’o, al secondo tiro nello specchio della porta da parte dell’Inter, ha trafitto una sbilanciata difesa palermitana fissando il risultato sul 2-o. Neppure il raddoppio interista ha placato la foga del Palermo che al minuto 87 ha trovato il gol del 2-1 col colpo di testa di Munoz, innescato dal cross dal fondo di Balzaretti effettuato quando la palla aveva già valicato la linea del fuori.
Un minuto più tardi lo stesso Munoz si è fatto espellere per un fallo commesso su Mariga che non era da sanzionare, ma che l’arbitro Morganti ha ritenuto falloso. Espulso dal quarto uomo Tagliavento anche l’allenatore del Palermo Delio Rossi per proteste. Senza allenatore, con l’uomo in meno in campo e pochissimi minuti alla fine, il Palermo ha gettato la spugna subendo la terza rete di Diego Milito che ha regalato definitivamente il trofeo all’Inter. Il verdetto dice che l’Inter è campione per la seconda volta consecutiva dopo il successo dello scorso anno e che Leonardo ha conquistato la prima vittoria da quando fa l’allenatore. I tifosi del Palermo, però, possono essere orgogliosi della prestazione della loro squadra che ha cercato di vincere in tutti i modi.
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Inter – Lazio, la carica di Leo. Rabbia per Reja
È tornata la tranquillità in casa nerazzurra dopo la vittoria per 2 a 1 contro la Lazio maturata in 10 contro 11 e considerando anche i risultati delle altre partite, l’Inter tiene le distanze dal 4 posto e scavalca il Napoli riprendendosi la seconda posizione. I biancocelesti ricevono buone notizie dalla sconfitta dell’Udinese, e dal pareggio della Juventus, ma la Roma vincendo a Chievo si rifà prepotentemente sotto per l’ingresso nella zona Champions. Analizziamo le voci del post partita, che vedono i due tecnici esporre le loro impressioni sul match.
LEONARDO-L’Inter torna a vincere e Leonardo si può togliere qualche sassolino dalle scarpe quando viene intervistato dai microfoni di Sky nel post partita: “Questo risultato è importante, ma ce ne sono tante altre che ci consentono di essere ad oggi secondi in classifica. Mantenere questa continuità di risultati non è da tutti, questo è un segnale positivo che scaturisce anche dalla vittoria molto particolare ottenuta oggi. La mia squadra è sempre stata così, ogni volta dopo una sconfitta iniziano i processi, posso capire sul tecnico ma parlare come si è fatto di determinati giocatori è incredibile. Avete visto una reazione chiarissima, era la situazione più difficile possibile, una rimonta perfetta dopo un rigore, l’uomo in meno e lo 0-1, una reazione devo dire veramente straordinaria. Sneijder caricato? No, tutti hanno bisogno di stimoli. Nessuno ha stimoli costanti, gli stimoli nascono da tante cose tra cui anche sentirsi bene, tavolta può capitare di non rendere al massimo perché fisicamente stremato. Credo che pensare al futuro oggi è fuori tempo, è stata una stagione diversa dalle ultime per quanto accaduto, per i cambiamenti e per un ritmo troppo spesso spezzato a causa di diversi fattori. E’ rimasto intatto lo spirito che oggi avete visto, la squadra ha dato il cuore, lo zoccolo duro va avanti. Questa grinta c’è sempre stata, la base di questa squadra c’è e ci sarà, poi il tentativo sarà sempre quello di migliorare. Ma ancora è tutto aperto, dobbiamo finire questa stagione al meglio.
Il tecnico brasiliano prende fortemente le difese di Sneijder fin troppo criticato, per non essere stato all’altezza della passata stagione: “Sneijder è stato fuori per cinquanta giorni, questo viene dimenticato quando si emettono giudizi immediati. Capita a tutte le squadre di avere giocatori fuori condizioni a lungo, poi quella che arriva in fondo prima in classifica è quella che ‘resiste’ meglio. Le parole di Mourinho? Non mi suona strano niente, perché vedo quello che ho di fronte. Non è mai cambiato nulla nella mia testa, sia nei momenti più difficili che più positivi, il mio comportamento e il mio rapporto con l’Inter è molto chiaro. Noi poco offensivi? Ma non dicevate che eravamo sbilanciati? Oggi siamo troppo bilanciati? Ci sono momenti e momenti. Credo che la squadra abbia giocato bene in tante partite, in determinati momenti c’è bisogno di tante cose, in altri di tante altre. Se ci credo ancora per lo scudetto? Sinceramente, sì, io ci spero sempre”,
REJA- Il tecnico biancoceleste è visibilmente amareggiato, per una partita che sicuramente andava gestita in maniera diversa e sfoga la sua rabbia sulla terna arbitrale, rea di aver favorito in qualche modo i nerazzurri: “Oggi l’Inter ha avuto degli episodi, così come è avvenuto al Napoli. Certo, gli arbitri diventano più fiscali quando le squadre di casa son sempre sotto. Poi ci può stare di perdere, abbiamo avuto le nostre chances e messo in soggezione l’Inter almeno fino al gol. I nerazzurri ci hanno messo in difficoltà più quando erano in 10 contro 11. Maicon e Nagatomo spingevano tanto, noi abbiamo cercato poco la profondità e più il possesso palla. Non abbiamo sfruttato le opportunità per il raddoppio, e alla fine siamo stati penalizzati oltremisura dal risultato. Ma abbiamo giocato la nostra partita, meritavamo miglior sorte”.
Sull’episodio che è costato l’espulsione al centrocampista e capitano laziale Mauri Reja commenta: “Devo rivederla, con lui non ho nemmeno parlato. Ormai, però, resta solo il risultato, difficile da digerire anche per come abbiamo giocato. Meritavamo il pari, anche se l’Inter è una squadra di campioni e sa gestire meglio le gare. Ci è mancato il cinismo. Poi, la scivolata di Biava dalla quale è nato il vantaggio di Eto’o è stato un infortunio”.
(Fonte : Fc Inter News)