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  • Rivelazioni Mondiali: Cheik Tiote, l’ivoriano che studia da Essien

    Il futuro della Costa D’Avorio in Sudafrica è appeso ad un filo dopo la debacle contro il quotato e temibile Brasile ma la crescita del movimento calcistico ivoriano è costante e fa ben sperare per il futuro.

    In queste prime due apparizioni ha ben figurato Cheik Tiote, ventitreenne centrocampista del Twente che studia per diventare l’Essien della Costa d’Avorio.

    Fisico da corazziere, Tiote si fa apprezzare per la sua grande dinamicità e senso della posizione. Abile nel pressing e sdradicare la palla agli avversari non disdegna nemmeno nell’impostazione del gioco. Non ancora pronto per un top club, per il costo contenuto potrebbe esser un giocatore su cui scommettere.

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  • Rivelazioni Mondiali: Eren Derdiyok, lo spilungone con i piedi fatati

    Della straordinaria Svizzera che ieri ha compiuto l’impresa spegnendo i propositi bellici delle Furie Rosse di Vincente Del Bosque tutti i giocatori meriterebbero un encomio. Noi abbiamo deciso di “eleggere” Eren Derdiyok, spilungone ventiduenne di origini turche del Bayern Leverkusen.

    Centravanti atipico perché riesce a combinare bene le sue doti da corazziere (è alto 1.91) ad una tecnica e agilità sorprendente. Il suo punto di forza è il tiro ma un pò alla Luca Toni è abile a regger l’intero peso dell’attacco.

    Ieri al cospetto delle stelle del calibro di Villa, Torres non ha palesato nessun timore chiudendo la partita esausto ma da migliore in campo. In passato era stato accostato spesso al Napoli e alla Lazio, è ancora giovane e pur non segnando molto potrebbe far le fortune di molti allenatori.

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  • Rivelazioni Mondiale: Siphiwe Tshabalala, il furetto del Sudafrica

    Ha firmato il primo, storico, gol della rassegna iridata 2010 (in Sudafrica-Messico 1-1), mandando in visibilio il pubblico di casa: Siphiwe Tshabalala è entrato nella storia del calcio mondiale dopo essere entrato già da tempo in quella del Sudafrica. Minuto numero 10 del secondo tempo: una palla recuperata viene trasformata in un contropiede letale con Tshabalala che incenerisce Perez con una saetta di sinistro che, diagonalmente, si insacca all’incrocio dei pali.

    Un gol bellissimo che gli è valso il riconoscimento di ‘Man of the Match’ dalla FIFA. Centrocampista che abbina qualità e quantità, Tshabalala si distingue per la facilità di corsa, la grande generosità (in tal senso richiama, anche per la struttura fisica, Rino Gattuso) e la facilità estrema con cui svolge entrambe le fasi di gioco (tanto quella di interdizione quanto quella di impostazione).

    Nato come esterno sinistro, è stato reinventato centrale e può giocare sia in una linea mediana a 4 uomini (in linea o a rombo), sia in un centrocampo a 3 elementi: perno inamovibile dei Kaizer Chiefs (una delle squadre principali del suo Paese), potrebbe essere uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato nonostante non sia più giovanissimo (compirà 26 anni a settembre, dunque è nel pieno della maturità agonistica). Con la sua Nazionale, oltre all’attuale Campionato del Mondo, ha disputato la Coppa d’Africa 2006 e 2008 e la Confederation Cup 2009, acquisendo una buona esperienza internazionale e sembra pronto a lasciare il Continente Nero per tentare l’avventura in Europa.

    Nome: Siphiwe
    Cognome: Tshabalala
    Nazionalità: Sudafricana
    Nato il 25 settembre 1984 a Soweto
    Altezza 170 cm
    Peso 72 kg
    Ruolo: Centrocampista
    Squadra d’appartenenza: Kaizer Chiefs

    Il primo gol di Sudafrica 2010: un gioiello di Siphiwe Tshabalala
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  • E’ di Tshabalala del Sudafrica il primo gol dei Mondiali 2010

    Minuto 55′: Tshabalala raccoglie palla su un lungo rilancio e con un potente sinistro trafigge il portiere messicano Perez portando in vantaggio il Sudafrica per la gioia dei Bafana Bafana. E’ il primo gol di questa rassegna mondiale edizione 2010.

    Di seguito il gol di Tshabalala

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  • Mondiali 2010: pari all’esordio tra Sudafrica e Messico

    Mondiali 2010: pari all’esordio tra Sudafrica e Messico

    Termina con un pareggio per 1-1 la gara inaugurale dei Mondiali 2010 tra Sudafrica e Messico. Al Soccer City Stadium di Johannesburg il gol di Tshabalala ad inizio secondo tempo illude i padroni di casa che poi subiscono il definitivo 1-1 di Marquez a 10 minuti dal termine. Un pareggio tutto sommato giusto e di buon auspicio per i Bafana Bafana che, supportati dalle migliaia di sostenitori impegnati ad incitare i propri beniamini suonando il “vuvuzela”, strappano un punto prezioso per il prosieguo del cammino nel Gruppo A.

    Primo tempo di marca messicana: la squadra guidata da Aguirre è molto ordinata e schiaccia gli avversari nella propria metà campo. Le giocate di Vela e di Giovani dos Santos, che sfondano a destra, sono illuminanti ma le varie opportunità create vengono sprecate da Franco.
    Il Sudafrica ha la sua occasione d’oro sul finire della prima frazione di gioco: cross dalla sinistra di Tshabalala e Mphela che di testa non ci arriva per un soffio. Da segnalare un gol annullato, giustamente, per fuorigioco a Vela per i centramericani.

    Nella ripresa i padroni di casa crescono d’intensità e accumulano sicurezza con il passare dei minuti; al 55′ il gol, storico, che porta in vantaggio il Sudafrica che porta la firma di Tshabalala con un sinistro secco che beffa un confusionario Perez. Colpito a freddo, il Messico alza il suo baricentro alla ricerca del pareggio ma allo stesso tempo prendendosi grossi rischi con soli due giocatori a protezione della porta difesa da Perez. E così Marquez, dimenticato dalla retroguardia di casa, pareggia al 79′ su uno svarione difensivo ma ad avere sui piedi la palla della vittoria è il Sudafrica e precisamente con Mphela che in contropiede e da distanza ravvicinata prende il palo mettendo i brividi ai messicani. Finisce 1-1 dopo 3 minuti di recupero e tra gli applausi e i cori dei tifosi sudafricani.

    Il tabellino
    SUDAFRICA – MESSICO 1-1
    55′ Tshabalala (S), 79′ Marquez (M)
    SUDAFRICA (4-4-1-1): Khune; Gaxa, Khumalo, Mokoena, Thwala (46′ Masilela); Tshabalala, Dikgacoi, Letsholonyane, Modise; Pienaar; Mphela.
    A disposizione: Josephs, Walters, Ngcongca, Sibaya, Davids, Booth, Parker, Nomvethe, Moriri, Sangweni, Khuboni.
    Ct: Parreira.
    MESSICO (4-3-3): Perez; Aguilar, Rodriguez, Osorio, Salcido; Marquez, Torrado, Juarez (57′ Guardado); Giovani dos Santos, Franco (73′ Hernandez), Vela (69′ Blanco).
    A disposizione: Ochoa, Michel, Barrera, Castro, Moreno, Magallon, J.Torres, Bautista, Medina.
    Ct: Aguirre.
    Arbitro: Irmatov (Uzbekistan)
    Ammoniti: Dikgacoi, Masilela (S), Juarez, Torrado (M)