Tag: sinisa mihajlovic

  • Fiorentina-Lazio, probabili formazioni: Jovetic centrale o esterno?

    Fiorentina-Lazio, probabili formazioni: Jovetic centrale o esterno?

    Partita dal sapore particolare per Mihaijlovic, che affronterà oggi pomeriggio al Franchi con la Fiorentina, la sua ex Lazio. I viola sono reduci da un buon avvio di campionato, avendo vinto prima con il Parma e poi avendo strappato un ottimo punto nel pareggio casalingo contro il Napoli. Queste ultime prestazioni e risultati hanno riacceso la voglia dei tifosi fiorentini che dopo l’ultima stagione era un po’ calata. La Lazio invece dopo il bell’inizio contro il Milan ha un po’ deluso le aspettative, anche in Europa League dove nell’ultimo turno contro i portoghesi dello Sporting Lisbona ha incassato la prima sconfitta europea. Reja non può assolutamente dirsi soddisfatto considerando come per gran parte della partita lo Sporting abbia giocato in inferiorità numerica e soprattutto in merito al numero di occasioni da rete sprecate dai suoi, apparsi un po’ opachi sotto porta. Vediamo nel dettaglio le probabili formazioni che scenderanno in campo oggi: FIORENTINA-  Mihaijlovic nella conferenza stampa prepartita è stato molto chiaro, caricando la squadra per cercare di portare i 3 punti a casa e rimanere nella parte alta della classifica:Per noi sarà il primo esame di maturità. Vogliamo vincere e rimanere in alto in classifica. Klose? E’ un grandissimo calciatore, ma dovremo stare attenti a tutta la Lazio. La squadra di Reja è maggiormente pericolosa fuori casa quando può avere spazi per il contropiede”. Per quanto riguarda la formazione da scegliere, il tecnico serbo ha in mente un 4-3-3 con l’unico dubbio su Jovetic, se schierarlo come prima punta e quindi affiancargli ai lati Cerci e Vargas avanzato dal suo ruolo naturale. In caso Jo-Jo dovesse agire da esterno, l’attaccante centrale sarà il ‘Tanke’ Santiago Silva, supportato da Cerci sull’altra corsia e di conseguenza con un centrocampista in meno. Difesa confermata con Natali e Gamberini centrali e Pasqual e Cassani a dare aiuto sulle corsie laterali. Centrocampo a tre con al centro il contestatissimo dai tifosi viola Riccardo Montolivo, supportato ai lati da l’ex di turno Beherami  e da Lazzari. Sul tridente offensivo è già stato detto tutto con l’unico dubbio sulla posizione del gioiellino Jovetic.

    Jovetic ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    LAZIO- I biancocelesti sono partiti per la trasferta di Firenze lasciando a casa Mauri e Biava alle prese con diversi infortuni, nella speranza di rivederli in campo per il derby contro la Roma. Stringe i denti e dovrebbe giocare fin dal primo minuto Dias, che sta soffrendo per un’infiammazione al ginocchio, mentre le buone notizie arrivano dal recupero e dal ritorno in campo di Radu. Per spronare i tifosi e giustificare come ancora non sia arrivata la prima vittoria casalinga della stagione, il tecnico biancoceleste ha spiegato come i primi 3 punti all’Olimpico arriveranno: alla prossima gara casalinga, e voi sapete qual è” con un chiaro riferimento al derby. La scelta del modulo vede l’utilizzo di un 4-3-2-1, con una difesa blindata con il dubbio Dias, che se non dovesse farcela sarà sostituito da Diakite, affiancato da Radu, con Konko e Lulic sugli esterni. Linea a tre nel centrocampo di contenimento con Ledesma al centro e Brocchi e Gonzalez più spostati verso l’esterno. Matuzalem parte dalla panchina per un affaticamento accusato ai flessori della coscia destra. Il reparto avanzato vede il profeta Hernanes nel suo ruolo più congeniale a supporto delle punte, con Cissè che parte leggermente decentrato in coppia con il bomber di razza teutonico Klose. FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Jovetic, Vargas. A disposizione: Neto, De Silvestri, Nastasic, Romulo, Munari, Kharja, Silva. Allenatore: Mihajlovic LAZIO (4-3-2-1): Marchetti; Konko, Diakité, Radu, Lulic; Gonzalez, Ledesma, Brocchi; Hernanes; Klose, Cissé. A disposizione: Bizzarri, Stankevicius, Dias, Matuzalem, Sculli, Rocchi, Kozak. Allenatore: Reja   Dichiarazioni tratte da: Gazzetta dello Sport

  • Napoli sbiadito, una bella Fiorentina strappa il pari al San Paolo

    Napoli sbiadito, una bella Fiorentina strappa il pari al San Paolo

    Ci si aspettava il pronto riscatto dopo il ko di Verona e invece il Napoli, quasi travolgente e tanto elogiato nelle prime uscite stagionali, viene bloccato in casa da una brillante Fiorentina che, forse, avrebbe meritato qualcosa in più. Al San Paolo termina 0-0 con i partenopei che non si esprimono al meglio delle loro possibilità e, anzi, ringraziano il portiere De Sanctis per un paio di interventi che salvano il risultato.

    © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Grande primo tempo della squadra viola, merito del tecnico Mihajlovic che, si vede, ha preparato la partita nei minimi dettagli. Fiorentina brillante e ben organizzata nella prima frazione di gioco con Jovetic che fa ammattire la retroguardia partenopea. L’attaccante montenegrino, schierato come punta centrale al posto dell’infortunato Gilardino, in realtà svaria su tutto il fronte d’attacco sfuggendo come un’anguilla al pressing di Cannavaro e soci. Inoltre Cerci, sull’out di destra, mette puntualmente in crisi il suo marcatore diretto Fideleff mentre Vargas a sinistra offre la solita quantità e qualità e nella zona mediana del campo Montolivo, Behrami e Munari prevalgono su Inler, Gargano che non riescono a rifornire il tridente Cavani, Lavezzi e Hamsik, quest’ultimo limitato nel suo raggio d’azione dall’ottimo lavoro del centrocampo toscano. L’uruguagio, sottotono staseta, spreca una buona chance calciando però a lato. Ci provano da fuori area Montolivo, Jovetic e Vargas, ma l’occasione più ghiotta della Fiorentina, e di tutto il primo tempo, capita sulla testa di Natali al 42′ sulla quale De Sanctis si supera evitando così al Napoli di rientrare negli spogliatoi sotto di una rete. Dopo appena 300 secondi della ripresa Mazzarri toglie dal campo un imbarazzante Fideleff per far posto ad Aronica e sarà proprio il difensore appena entrato a rivelarsi l’uomo più pericoloso per il Napoli con due conclusioni mancine nell’arco di pochi minuti. La Fiorentina, forse anche stanca dell’ottimo e dispendioso primo tempo disputato, abbassa notevolmente il baricentro della squadra non permettendo al trio avversario davanti di trovare varchi e spunti interessanti nonostante Mazzarri inserisca una punta in più, Pandev, per Dossena per cercare di scardinare, inutilmente, la difesa viola. Finisce così in parità, il Napoli ora sarà impegnato nella delicatissima sfida di Champions con il Villarreal. Forse la squadra azzurra non è ancora abituata a reggere certi tipi di pressioni (campionato e coppa, in pratica quasi una partita ogni 3 giorni) e, a farne le spese, è la tranquillità con la quale affrontare le partite, la stessa che nello scorso anno ha permesso alla truppa del tecnico livornese di disputare una stratosferica stagione e centrare il terzo posto finale dopo essere rimasta in lotta per lo scudetto quasi fino al termine del campionato. La Fiorentina lascia il San Paolo con un punto prezioso e con la consapevolezza che, se dovesse continuare a percorrere questa strada, potrà giocarsela con chiunque dando parecchio filo da torcere alle pretendenti allo scudetto. Il Napoli ne sa già qualcosa. LE PAGELLE

  • Napoli-Fiorentina, probabili formazioni. Tridente Cavani, Hamsik, Lavezzi

    Napoli-Fiorentina, probabili formazioni. Tridente Cavani, Hamsik, Lavezzi

    Rialzarsi immediatamente dopo la caduta di Verona. E’ questa la parola d’ordine in casa Napoli andato ko con il Chievo nel turno infrasettimanale in un Bentegodi che recentemente è stato sempre ostile nei confronti dei partenopei.

    © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    La rincorsa alla vetta della classifica riprenderà stasera in uno dei due posticipi serali della quinta giornata di Serie A. Al San Paolo arriva una Fiorentina in grande forma e che ha bastonato il Parma 3-0 con un Jovetic straordinario. Con l’assenza forzata di Gilardino (out per un altro mese) sarà l’attaccante montenegrino infatti il maggiore pericolo per la squadra di Mazzarri ma non solo. Cerci, a destra, e Vargas, a sinistra, potrebbero seriamente impensierire la retroguardia partenopea composta da capitan Cannavaro, Campagnaro e uno tra Fideleff e Fernandez. Nella zona mediana del campo la battaglia sarà tra Inler, da una parte, e Montolivo, riconfermato titolare nonostante abbia rifiutato l’ultima proposta contrattuale della società viola, dall’altra. Mazzarri non fa turnover in ottica Champions (martedì arriva il Villarreal di Giuseppe Rossi) e si gioca il trio delle meraviglie in attacco: Cavani, Hamsik e Lavezzi tutte e tre in campo dal primo minuto. Non ci sarà invece Maggio non al meglio della condizione. Lo stantuffo azzurro guarderà la partita dalla panchina insieme a Santana e Pandev. Mihajlovic invece ha ancora un dubbio da sciogliere: Munari o Lazzari nella zona mediana del campo. Queste le probabili formazioni di Napoli – Fiorentina (ore 20:45) NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Fideleff; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. Panchina: Rosati, Fernandez, Aronica, Maggio, Pandev, Santana, Mascara. Allenatore: Mazzarri. FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Munari, Behrami, Montolivo; Cerci, Jovetic, Vargas. Panchina: Neto, De Silvestri, Nastasic, Kharja, Lazzari, Romulo, Silva. Allenatore: Mihajlovic.

  • Fiorentina-Parma senza Gilardino e Giovinco. Ultime e probabili formazioni

    Fiorentina-Parma senza Gilardino e Giovinco. Ultime e probabili formazioni

    Al Franchi di Firenze questa sera scenderanno in campo Fiorentina e Parma per una sfida dal sapore importante, soprattutto per il momento delicato che stanno vivendo i padroni di casa, con l’infortunio di Gilardino – che resterà fermo sei settimane – una perdita importante per l’incisività del reparto offensivo Viola, che dovrà provvedere a sostituirlo in qualche modo, con un Vargas non ancora al meglio ed il brasiliano prelevato dal Velez, Santiago Silva, soprannominato El Tanqe, che deve essere sperimentato da titolare.

    © Dino Panato/Getty Images
    Riccardo Montolivo, invece, dovrebbe essere riconfermato al centro della mediana, nonostante la prova a dir poco impalpabile del Friuli di Udine, quando fu anche sostituito nel corso del match. La sua posizione nei confronti della società, però, è rimasta la medesima, in un clima di guerra fredda ed in un contesto di tensione con la dirigenza ma non con Sinisa Mihajilovic che ha deciso di dargli spazio finchè sarà a sua disposizione, dunque almeno fino al mercato di riparazione di Gennaio. In casa Parmense, invece, mancherà Sebastian Giovinco, squalificato a causa dell’espulsione rimediata domenica scorsa, quando fu il migliore in campo ed assolutamente decisivo per la conquista dei tre punti, oltre che autore unico dei tre gol fin qui segnati dal Parma in campionato: senza di lui gli uomini di Colomba perdono molto del loro potenziale offensivo, soprattutto in termini di imprevedibilità e di velocità della manovra d’attacco, anche perchè mancheranno gli infortunati Valiani e Pellè. La responsabilità dell’attacco, dunque, spetterà con tutta probabilità a Floccari e Biabiany, con Crespo pronto a rendersi utile nel corso della gara. Le probabili formazioni in campo: Fiorentina, con modulo 4-3-3, schiererà Boruc in porta, De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual in difesa, Behrami, Montolivo, Vargas a centrocampo; Jovetic, Santiago Silva e Cerci in attacco. Il Parma, invece, agirà con il collaudato 4-4-1-1, con Mirante in porta, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi in difesa, Ze Eduardo, Blasi, Galloppa, Modesto a centrocampo, Biabiany a supporto di Floccari. Arbitrerà Nicola Rizzoli.

  • Fiorentina-Parma, Mihajlovic lancia Silva. Biabiany per Giovinco

    Fiorentina-Parma, Mihajlovic lancia Silva. Biabiany per Giovinco

    Il derby tosco emiliano di domani sera, al Franchi di Firenze fra Fiorentina e Parma, si presenta come una partita dai risvolti interessanti per ambo le squadre: il Parma, reduce dalla vittoria in extremis di domenica scorsa, con un Giovinco in grande spolvero ed autore di una doppietta, dovrà infatti provare a riconfermarsi anche in trasferta, anche se con l’assenza proprio della formica atomica, squalificato a seguito del cartellino rosso rimediato domenica.

    Mancando Giovinco, la coppia d’attacco dovrebbe essere formata con tutta probabilità da Biabiany e Floccari, nel collaudato 4-4-2 di Colomba che, per le sorti della gara, si mostra fiducioso, pur temendo la reazione dei Viola, che cercheranno di riscattarsi.

    La Fiorentina, invece, reduce dalla pesante e netta sconfitta di domenica ad Udine, dovrà fare a meno di Alberto Gilardino per infortunio – e poi ancora per altre 5 settimane almeno – e dovrà dimostrare di aver superaro quelle difficoltà piscologiche riscontratesi al Friuli, connesse anche al caso Montolivo, ormai ritenuto un ex giocatore dalla società, ma non da Mihajlovic e che, però, in campo ha mostrato una certa insofferenza.

    Al posto di Gilardino, in attacco, dovrebbe scendere in campo Silva ma, aldilà degli uomini, quello che maggiormente preoccupa Sinisa Mihajilovic è l’atteggiamento dei suoi, affinchè vengano superati gli “alti e bassi” che finora hanno contraddistinto l’ inizio di stagione.

  • Udinese-Fiorentina 2-0 senza appello. Si ferma Gila

    Udinese-Fiorentina 2-0 senza appello. Si ferma Gila

    Al Friuli di Udine doveva essere la gara fra due potenziali outsider di massima credibilità del nostro campionato, outsider di lusso, pretendenti alla zona Europa League, ma con licenza di sognare in grande, come accaduto all’Udinese nello scorso campionato.

    Una gara, però, che si è rivelata meno equilibrata di come si poteva pronosticare alla vigilia, con un’Udinese determinata e convinta, già dalle prime battute della gara, mettendo pressione ad una Fiorentina sterile, probabilmente confusa e turbata anche dalle voci, e dai contrasti interni fra l’uomo simbolo di questi anni, Riccardo Montolivo, e la presidenza, a causa del mancato rinnovo contrattuale.

    Montolivo, però, parte da titolare con la fiducia – almeno in campo – da parte del tecnico Mihajlovic, ma l’avvio della gara è già in salita dopo pochi minuti di gioco, con il fallo di mano in area di Gamberini al 6′, che gli costa l’ammonizione ed il rigore contro, realizzato magistralmente dal capitano Totò Di Natale, al terzo gol in tre partitefra campionato ed Europa League, ed al quarto stagionale all’8′.

    Il gol subito a freddo, turba i Viola, che soffrono l’ iniziativa dei friulani, che controllano e pressano con decisione, ripartendo in velocità e lasciando alla Fiorentina solo uno sterile possesso palla, con il solo Jovetic a creare qualche disturbo alla retroguardia bianconera.

    Al 29′ del primo tempo, l’Udinese leggittima ulteriormente il suo vantaggio ed il dominio territoriale, con un gran gol di Isla, di destro preciso in diagonale, su assist involontario di Montolivo, che batte Boruc.

    Proprio di Montolivo è l’occasione più importante dei Viola, che però sfila di poco vicino all’incrocio dei pali della porta difesa da Handanovich. Poco dopo, Montolivo viene richiamato in panchina, anche a seguito di un manifesto nervosismo che trapela dalle sue azioni, rimediando un’ammonizione per fallo di frustrazione su Torje.

    La giornata storta dei Viola, poi, prosegue con la tegola dell’infortunio accorso ad Alberto Gilardino, che si scontra in area di rigore con il portiere Andanovich in uscita, con un movimento innaturale della gamba che sembra restare inchiodata al terreno, mentre il ginocchio si infortuna: dovranno essere valutate in queste ore le sue condizioni, anche se nei primi minuti le conseguenze dell’ infortunio apparivano più gravi di quanto si sono rivelate, poi, dopo i primi accertamenti all’ospedale di Udine, che rivelano un trauma distorsivo-contorsivo al ginocchio sinistro, anche se dovranno essere effettuati accertamenti per escludere coinvolgimenti ossei.

    La gara si trascina così, con un pizzico di nervosismo in eccesso, che portano sul finire della gara anche all’ ammonizione di Beherami, molto nervoso.

    Dopo ben sei minuti di recupero, il fischio finale decreta la vittoria, più che meritata per i Friulani, che hanno mostrato capacità di controllare la gara e di gestirla al meglio ma, soprattutto, cinismo nel saper sfruttare al meglio i due episodi decisivi della gara, causati anche da un’eccessiva imprecisione difensiva della Fiorentina.

    Un passo avanti per gli uomini di Francesco Guidolin, che hanno dimostrato di avere energie fisiche e mentali a sufficienza per poter gestire gli impegni europei (del Giovedì) e di campionato.

    Un passo indietro, invece, per la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic, dopo l’esordio vincente contro il Bologna al Franchi.

  • Mihajlovic attacca Prandelli e avverte Montolivo

    Mihajlovic attacca Prandelli e avverte Montolivo

    Cesare Prandelli è il tecnico che più di chiunque altro ha apprezzato ed esaltato le qualità di Alberto Gilardino tanto da farlo esplodere giovanissimo nel Parma e riportarlo in auge alla Fiorentina dopo un esperienza al Milan in chiaroscuro.

    MIhajlovic ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    Il ct nella partita contro la Slovenia, che ha consegnato il pass agli azzurri per l’Europeo di Polonia e Ucraina, ha mandato in tribuna l’attaccante ufficialmente perchè non lo vedeva sereno. Mihajlovic quest’oggi in conferenza stampa ha tuonato contro Prandelli definendo la sua scusa come una “cazzata” mettendo poi in dubbio le scelte del selezionatore per via dello spazio dato a Cassano e Balotelli “Prandelli dice che l’ha visto poco sereno ma è una cazzata. Con noi Alberto si è sempre comportato benissimo, è sempre stato un professionista serio e a maggior ragione credo che lo sia quando veste la maglia della Nazionale. Sta bene fisicamente, puo’ aver vissuto momenti di incertezza negli ultimi giorni di mercato, ma ora è tranquillo, lo dico perchè ci ho parlato. Prandelli poteva trovare una scusa migliore. Vorrei vedere come si allenano gli altri, come si allena Cassano tutti i giorni o Balotelli visto che li conosco entrambi“. Il rapporto tra i viola e Gilardino non è più quello del passato tanto che l’attaccante ha sperato fino alla sirena del mercato di poter passare al Genoa con Preziosi che lo ha corteggiato per tutta l’estate proponendogli oltretutto un contratto lunghissimo. L’ex rossonero si è poi più volte scontrato pubblicamente con la società ma è stranamente protetto dal tecnico. Mihajlovic adopera invece un altro metro nei confronti di Riccardo Montolivo altro caso spinoso per i Della Valle e la società viola. Il tecnico annuncia infatti provvedimenti per il giocatore qualora non decidesse di accettare l’offerta di rinnovo della società entro domenica facendo presagire un annata difficile per il ragazzo già spodestato della fascia di capitano “Per noi è un giocatore importante, spero che entro domenica si trovi una soluzione. Se non sarà così? Il giocatore sa a cosa va incontro, io ho le mie idee tecnico-tattiche ma sono un dipendente della società e mi adeguo alle sue linee guida. Chi non crede nel progetto non può avere un posto nel presente e nel futuro”

  • Fiorentina, i big restano. Mihajovic dovrà motivarli

    Fiorentina, i big restano. Mihajovic dovrà motivarli

    Il calciomercato estivo è ormai terminato, ma in casa Viola i big, dati per partenti quasi certi durante i mesi estivi, sono rimasti a Firenze. E’ il caso di Alberto Gilardino, del peruviano Vargas e di Riccardo Montolivo. Nonostante ciò, però, non è escluso che nella prossima sessione di mercato, quello cosiddetto di “riparazione”, che prenderà il via a Gennaio, possano comunque partire.

    ©Chris Brunskill/Getty Images
    In particolare, il cileno Vargas è stato già bloccato dall’ Arsenal, proprio in vista del mercato invernale, considerando che i Gunners hanno già formulato un’offerta da 13 milioni di euro ai Della Valle. Sul piede di partenza anche Riccardo Montolivo, il capitano e centrocampista Viola, in scadenza di contratto nel giugno 2012, proprio per evitare che venga perso a parametro zero, anche se non è completamente da escludere l’ipotesi, seppur remota, di un rinnovo contrattuale, anche se il rapporto – un tempo idilliaco – fra giocatore e tifoseria si è ormai incrinato, forse irrimediabilmente. Infine, Alberto Gilardino: è stato per lungo tempo associato al Genoa, ma alla fine è rimasto a Firenze, nella speranza di rilanciarsi sul campo, a suon di gol, e conquistare, così, la convocazione in Nazionale per i prossimi Europei in Polonia ed Ucraina. Sinisa Mihajilovic, dunque, avrà a disposizione un parco calciatori di tutto rispetto almeno fino a Gennaio. Il tecnico serbo, dunque, se opererà con lungimiranza le sue scelte, potrà decidere di mettere da parte i rancori ed i dissapori e valorizzare i big ancora a sua disposizione. D’altronde, sarebbe una scelta di convenienza biunivoca: per migliorae l’aspetto tecnico della squadra, e per valorizzare le quotazioni dei calciatori stessi, in prospettiva di una cessione nel prossimo futuro. Le pagelle del calciomercato: Fiorentina voto 6

  • Fiorentina, inizia la contestazione. Mihajlovic insultato dai tifosi

    Fiorentina, inizia la contestazione. Mihajlovic insultato dai tifosi

    Dalla Champions League disputata due stagioni fa e con ottimi risultati (tutti ricordano lo scippo subito dal Bayern Monaco), ad un ridimensionamento di base che è secondo solo a quello effettuato dalla Juventus con Alessio Secco prima e Beppe Marotta poi. Questa è la Fiorentina stagione 2011/2012 con la proprietà, rappresentata dai fratelli Della Valle, non disposta più ad effettuare investimenti ingenti ma più attenta alla ristrutturazione del Colosseo che alla rinascita della gloriosa compagine viola. Volato via Mutu, giocatore che ha creato problemi all’interno dello spogliatoio ma dalle indubbie qualità tecniche; Montolivo spogliato dalla fascia di capitano e sicuro partente in questa stagione a meno che non lo si voglia perdere a parametro zero dal 1 febbraio 2012; Gilardino allettato dalle avanche di Enrico Preziosi; Santana fuggito a parametro zero alla corte di Mazzarri al Napoli e per ultimo, Sebastien Frey che con signorilità ha salutato tutti ma che potrà causare forti rimpianti. Tutte queste operazioni fanno sì che la Fiorentina rischi seriamente il prossimo anno di dover lottare per le zone medio basse della classifica.

    ©Dino Panato/Getty Images
      Ed ecco quindi la protesta dei tifosi, scoppiata nella parte finale dell’allenamento pomeridiano di ieri che ha costretto ad un duro faccia a faccia proprio il tecnico Sinisa Mihajlovic. Dopo aver affisso alcuni striscioni, aver distribuito volantini con l’effige di Antognoni e la scritta:”Il mio presidente”, ed aver intonato cori come:”Solo per la maglia, cantiamo solo per la maglia”, dopo un’ora circa di lavoro sul campo, il tecnico gigliato Sinisa Mihajlovic si è avvicinato ad un centinaio di supporters gigliati, posti in una tribunetta del centro sportivo di San Piero a Sieve, invitandoli ad evitare delle contestazioni a priori. Tale intervento non ha destato i frutti sperati per il buon Sinisa che di tutta risposta, ha ricevuti cori ed insulti pesanti ed alcuni rivolti proprio alla sua persona. Sicuramente non un buon viatico verso l’inizio del campionato.

  • Behrami bacchetta la Fiorentina “Moltolivo è il nostro capitano”

    Behrami bacchetta la Fiorentina “Moltolivo è il nostro capitano”

    Dopo le bacchettate dei Andrea Della Valle, del presidente Cognini e di Mihajlovic a Montolivo per il suo mancato rinnovo è lo svizzero Behrami a bacchettare la società a dimostrazione che ancora qualcosa non quadra.

    © Andreas Solaro/Getty Images
    Il centrocampista svizzero entra dritto sulla decisione di togliere la fascia di capitano a Montolivo non criticando la scelta di assegnarla a Gamberini ma la decisione della dirigenza di non interpellare lo spogliatoio per una scelta che doveva esser condivisa. “E’ stata la società a scegliere Gamberini – rivela Valon Behrami a Viola Channel -. Di sicuro Alessandro è la persona giusta perché è a Firenze da tanti anni, però la squadra avrebbe voluto essere interpellata e dire la sua. Se avesse votato il gruppo, la fascia sarebbe ancora di Riccardo”.