Dopo il ko contro la Juventus la partita di quest’oggi contro il Genoa è vista come l’ultimo banco di prova per Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo si gioca contro il Grifone la panchina proprio come avvenne otto mesi fa e allora si salvò grazie ad una papera di Eduardo. I gigliati ritrovano Montolivo e schierano per la prima volta dall’infortunio Gilardino dal primo minuto, nonostante le indiscrezioni dovrebbe occupare la sua posizione in campo Cerci mentre tornerà in panchina Vargas al cui posto dovrebbe giocare Lazzari. In difesa Cassani sarà preferito a De Silestri.
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Fiorentina-Genoa, Mihajlovic si gioca tutto. Frey da ex
Fiorentina (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Munari, Montolivo, Lazzari; Cerci, Gilardino, Jovetic. A disp.: Neto, De Silvestri, Nastasic, Romulo, Vargas, Ljajic, Silva. All.: Mihajlovic In casa Grifone l’esame al Franchi è visto come quello della maturità. L’ex Malesani gode di un ottimo trend contro i viola e su questo sta cercando di caricare i suoi per una partita che può condizionare il resto della stagione. Senza Kaladze e Caracciolo il Genoa si schiererà ancora una volta con il 4-3-1-2 con Mesto e Antonelli esterni e Moretti al posto del georgiano squalificato. In mezzo al campo Seymour potrebbe far spazio ad un ritrovato Kucka mentre sarà riproposto il positivo Merkel alle spalle del duo Palacio Jankovic. Suggestivo il ritorno di Frey al Franchi dopo sei anni ricchi di soddisfazione con la maglia viola addosso. Genoa (4-3-1-2): Frey; Mesto, Dainelli, Moretti, Antonelli; Rossi, Kucka, Veloso; Merkel; Palacio, Jankovic. All.: Malesani. A disp.: Lupatelli, Bovo, Granqvist, Jorquera, Pratto, Seymour.Sebastien Frey | ©Getty Images -
La Juve torna a sorridere, Bonucci e Matri stendono la Fiorentina
Dopo i due pareggi consecutivi serviva una pronta risposta e così è stato: nell’anticipo della nona giornata di Serie A la Juventus supera la Fiorentina 2-1 e torna momentaneamente, in attesa delle altre gare e di conoscere in particolare i risultati di Udinese, impegnata a Napoli, e Lazio, che riceve il Catania, in testa alla classifica toccando quota 16 punti.
Allo Juventus Stadium i bianconeri di Conte, che imposta la squadra secondo un 4-2-3-1 con Vidal a spaziare tra le linee e Vucinic largo a sinistra in appoggio a Matri, entrano in campo con maggiore grinta e determinazione rispetto ai viola, Pepe si divora il vantaggio già dopo appena una manciata di minuti trovando l’ottima opposizione di Boruc, nel primo quarto d’ora arrivano altre due palle gol con un tiro dalla distanza di Marchisio e una girata in area di Vucinic che esce di poco ma al 16′ le resistenze della Fiorentina vengono piegate. Stesso schema su calcio d’angolo utilizzato contro il Genoa e Juve in vantaggio. A cambiare sono gli interpreti, a parte Pirlo: il regista calcia dalla bandierina rasoterra, Vidal va incontro alla palla e tira, Boruc para ma non trattiene e consente a Bonucci di avventarsi per primo sulla sfera e di insaccare in rete. Il primo tempo è un monologo della Juve che schiaccia letteralmente i viola nella propria metà campo con un totale possesso della palla che consente alla squadra di Conte di arrivare al tiro con una frequenza impressionante (eloquenti alla fine i 14 tiri in porta dei bianconeri contro i 2 soli dei toscani): a cercare il raddoppio sono in successione Matri, con un bel destro al volo che sorvola la traversa, Pepe, che trova ancora Boruc a dirgli di no, e Vucinic che, dal vertice dall’area piccola, dopo aver chiuso il triangolo con Vidal, calcia a lato del palo fallendo una clamorosa occasione. La Fiorentina è in netto affanno e non calcia mai in porta, per la Juve è un tiro al bersaglio ma va al riposo solo con un gol di vantaggio. Nella ripresa Mihajlovic corre ai ripari inserendo Gilardino per uno spento Cerci, togliendo Jovetic dalla morsa dei due difensori centrali bianconeri Barzagli e Bonucci e concedendogli così più libertà d’azione. I progressi dei viola non si fanno attendere e con essi arrivano le prime azioni da gol: Storari si supera alzando sulla traversa un colpo di testa schiacciato di Jovetic, poi Gilardino, sempre di testa, manda di poco a lato. La Juve sembra barcollare di nuovo come con il Genoa e subisce in contropiede il gol del pari: Gilardino scatta sul filo del fuorigioco e dalla destra mette in mezzo per Vargas che invece di tirare intelligentemente appoggia con il tacco all’accorrente Jovetic che disegna una magnifica parabola indirizzata all’incrocio dei pali piazzandola lì dove Storari non può proprio arrivarci. Ancora una doccia gelata i bianconeri che sciupano e rischiano di gettare al vento un’altra partita che avevano saldamente in mano. Ma al 65′ arriva la gran giocata di Pepe che, con il cuore, va via centralmente resistendo prima alla carica di Behrami, poi a quella di Kharja e infine all’intervento di Munari riuscendo a servire Matri, facendo passare la sfera in mezzo ad una selva di gambe avversarie, che non perdona e riporta la Juve avanti. L’attaccante poco dopo ha l’occasione per chiudere il match con un tiro a giro ma trova la grande risposta di Boruc. Nel finale Mihajlovic tenta il tutto per tutto e getta nella mischia anche Santiago Silva e Ljajic per una Fiorentina a trazione anteriore, Conte non vuole rivivere il film già visto con il Genoa e risponde con Pazienza e De Ceglie al posto di Vidal e di uno stremato Pepe, costretto ad uscire per crampi, ridisegnando la squadra secondo un 5-4-1 per lui anomalo per portare a casa i 3 punti fondamentali prima di affrontare il doppio impegno in trasferta terrificante che aspetta la Juve nei prossimi 10 giorni, prima il derby d’Italia con l’Inter a Milano e poi il Napoli al San Paolo. L’assalto viola è sterile e la Juve può tornare finalmente a sorridere dopo i due pareggi che avevano fatto storcere il naso. Per Mihajlovic invece saranno giorni caldissimi, gli impegni della Fiorentina con Genoa e Chievo prima della sosta saranno decisivi per la sua permanenza in panchina.Alessandro Matri | © Valerio Pennicino/Getty Images -
Juventus-Fiorentina, ultime e formazioni. Conte dirotta Vucinic sulla fascia
Obiettivo 3 punti: è questo l’imperativo stasera sia di Conte che di Mihajlovic che di pareggi non vogliono proprio sentirne parlare. Tra poco più di due ore Juventus e Fiorentina si affronteranno allo Juventus Stadium nell’anticipo della nona giornata di Serie A: entrambe le squadre sono reduci da due pareggi consecutivi e con gli identici risultati, i bianconeri da uno 0-0 a Verona contro il Chievo e un 2-2 casalingo con il Genoa, i viola con il pari in trasferta a Cesena e quello tra le mura amiche con il Catania.
Conte non vuole lasciare per strada altri punti importanti soprattutto prima di due sfide delicate e cruciali in trasferta prima a Milano contro l’Inter e poi una settimana più tardi a Napoli. Per evitare altri fischi dal pubblico di fede bianconera, il tecnico tornerà al vecchio modulo, accantonando nuovamente il 4-2-4, grazie al rientro di Vidal recuperato dall’infortunio e in campo dal primo minuto. La novità è però sull’esterno alto di sinistra dove, visto lo scarso impatto in questa stagione di Krasic, con Elia che ancora non convince e l’infortunio di Giaccherini, agirà Mirko Vucinic e che lascerà il posto di centravanti a Matri, escluso nell’ultimo periodo ma rientrato alla grande segnando una doppietta al Genoa. Pepe correrà sull’out di destra mentre Vidal presidierà la zona centrale del campo andando in aiuto di Pirlo e Marchisio in mediana e disturbando i portatori di palla viola e supportando la manovra offensiva in fase di possesso palla. Difesa confermata con Lichtsteiner a destra, Barzagli e Bonucci in mezzo e Chiellini a sinistra, a proteggere i pali, con Buffon infortunato, Storari. Mihajlovic dovrà fare a meno di Montolivo squalificato e il cui posto verrà preso da Kharja. Ancora dubbi su un impiego dal primo minuto di Gilardino ancora convalescente dall’infortunio al ginocchio, se il tecnico viola non dovesse decidere per questa soluzione Jovetic andrà a fare la punta centrale supportato da Cerci a destra e Vargas e sinistra. De Silvestri sostituirà Cassani mentre Munari e Behrami in mediana avranno il compito di disturbare la manovra bianconera. Probabili formazioni Juventus – Fiorentina (ore 20:45) JUVENTUS (4-2-3-1): Storari; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo, Marchisio; Pepe, Vidal, Vucinic; Matri. Panchina: Manninger, De Ceglie, Elia, Krasic, Estigarribia, Del Piero, Quagliarella. Allenatore: Conte. FIORENTINA (4-3-3): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Munari, Behrami, Kharja; Cerci, Jovetic, Vargas. Panchina: Neto, Nastasic, Romulo, Lazzari, Ljajic, Gilardino, Santiago Silva. Allenatore: Mihajlovic.Mirko Vucinic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images -
Juve-Fiorentina, Conte e Mihajlovic in cerca di punti pesanti
L’anticipo di stasera del turno infrasettimanale Juventus – Fiorentina apre la nona giornata di Serie A. I bianconeri, che giocheranno la seconda partita in casa consecutiva dopo il pari ottenuto sabato scorso con il Genoa, devono ritrovare lo smalto perso delle prime giornate che l’hanno portata a pareggiare qualche partita di troppo, sono infatti 4 i pareggi acquisiti dai bianconeri che risultano essere la squadra con più pari insieme al Catania.
Di fronte troveranno una Fiorentina determinata a non concedere nulla e pronta all’impresa, come ha detto ieri in conferenza stampa il tecnico viola Sinisa Mihajlovic, per essere la prima squadra in assoluto a violare lo Juventus Stadium. Conte, d’altra parte, vuole cancellare i primi fischi della sua gestione riservati dal popolo bianconero al quale non è piaciuto affatto il 2-2 con il Grifone. I 3 punti stasera sono troppo importanti, il tecnico starebbe meditando ad un nuovo cambio di modulo, tornare al 4-1-4-1 (che si legge 4-3-3) e per questo confida nel recupero di Vidal che nell’economia del gioco con questo schieramento si è rivelato preziosissimo. Il cileno però viene da una contusione alla coscia che gli aveva fatto saltare la sfida con il Genoa, per questo motivo è ancora incerta la sua presenza in campo, di sicuro Conte dovrebbe portarlo quantomeno in panchina. Chi invece è sicuro dell’assenza è il portiere Gigi Buffon che sta lavorando per tornare in vista del big match di sabato sera contro l’Inter. In attacco, a seconda del modulo, Matri ora è l’intoccabile, l’altro posto se lo giocheranno Vucinic e Del Piero con Quagliarella che dovrebbe ancora assistere dalla panchina. Dietro scelte obbligate con Storari in porta e Chiellini ancora terzino, a quest’ultimo Conte rinnova la fiducia dopo la partitaccia nell’ultima uscita sintomo di una condizione psicofisica insufficiente. Mihajlovic arriva a Torino con la consapevolezza di essere oggetto dei fischi dei tifosi bianconeri che riempiranno tutti i settori dello stadio andando così verso un altro tutto esaurito dello Juventus Stadium. Il tecnico ha un rapporto “particolare” con la Juventus, che risale ai tempi di quando militava nelle fila dell’Inter. La Fiorentina, dopo una buona partenza, ha perso un pò la bussola stabilendosi a metà classifica, il popolo viola non è mai stato contento dell’operato di Mihajlovic che viene puntualmente contestato ogni settimana auspicando un cambio in panchina, magari con quel Delio Rossi che è attualmente fermo in attesa di qualche chiamata dopo aver rifiutato il ritorno a Palermo. Magari aspetta proprio la chiamata dei Della Valle. Per quanto riguarda gli undici che scenderanno in campo, di sicuro non ci sarà Montolivo squalificato ma il tecnico serbo potrà avere finalmente a disposizione il bomber Gilardino a distanza di tempo dall’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori dai campi di gioco per un mese. Mihajlovic però si aggrappa all’estro di Stevan Jovetic, tornato finalmente sui suoi livelli dopo aver superato il brutto infortunio ai legamenti che lo ha costretto a saltare quasi per intero la scorsa stagione, e reduce dalla doppietta realizzata nel 2-2 finale con il Catania. Dovrebbe tornare titolare anche Vargas che di recente ha avuto problemi con il tecnico viola.Alessandro Matri | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images -
Mihajlovic che carica! I tifosi votano l’esonero, lui “vinco allo Juventus Stadium”
Il 2-2 tra Fiorentina e Catania ha emesso due sostanziali verdetti. Il primo è il completo recupero di Stephan Jovetic chiamato ad esser il valore aggiunto della squadra viola e il punto di riferimento societario su cui far sorgere il nuovo progetto, il secondo è l’ormai totale rottura tra Sinisa Mihajlovic e i tifosi. Il rapporto tra il tecnico e il mondo viola non è mai stato idilliaco tanto che in estate in molti speravano nella chiamata dell’Inter proprio per dir addio al tecnico e in questa stagione ogni occasione è ghiotta per contestare il suo operato. Al Franchi oramai gli striscioni non si contano più ed in molti sperano, paradossalmente, in una debacle a Torino per aver l’esonero del serbo ed affidare la panchina a Delio Rossi considerato l’ideale sostituto di Cesare Prandelli. Da qualche giorno poi sui siti di riferimento del popolo viola impazzano sondaggi sul futuro del tecnico e la casella più cliccata è ovviamente quella dell’esonero.
Mihajlovic però nonostante il clima avverso dimostra ancora una volta di aver carattere da vendere dicendosi sicuro di esser il primo tecnico a violare lo Juventus Stadium domani sera nell’anticipo della nona giornata. “Affrontare la Juventus è importante, i ragazzi sono molti motivati. Noi speriamo di vincere: saremmo la prima squadra a vincere nel nuovo impianto della Juventus. Poi magari vinceranno altre dieci squadre ma si ricorderanno la prima squadra che avrà vinto”. Le insidie della partita? “Sarà una gara molto difficile. La Juve avrà davanti il proprio pubblico nel nuovo stadio, si impegnano molto fisicamente, corrono tanto. Anche loro hanno fatto qualche pareggio di troppo che magari non si aspettavamo. Sarà una partita aperta. Sicuramente una vittoria con la Juve ci farebbe fare un bel balzo in avanti in classifica e darebbe fiducia ai giocatori. Siamo comunque sereni, andiamo a Torino vogliosi di far bene. Nelle ultime partite abbiamo raccolto poco, ci mancano altri tre punti ad essere onesti. E’ un momento così, non bisogna perdere fiducia. Dobbiamo rimanere uniti con ottimismo e allegria, bisogna giocare con la testa alta. C’é rammarico perchè se avessimo avuto tre punti in più non avremmo rubato nulla a nessuno. Andiamo avanti, la ruota gira come nella vita, capitano momenti così, arriveranno momenti fortunati”. Domani sera potrebbe rivedersi Alberto Gilardino dal primo minuto mancheranno invece Riccardo Montolivo e Mattia Cassani, il primo squalificato mentre il secondo per infortunio.Sinisa Mihajlovic | © Gabriele Maltinti/Getty Images -
Fiorentina-Catania 2-2, le pagelle. Furia Jovetic
Pareggio al Franchi di Firenze tra Fiorentina e Catania, non basta un sontuoso Jovetic (doppietta) alla Fiorentina che si faraggiungere due volte, prima da del vecchio e poi dal redivivo Maxi Lopez.
Fiorentina Jovetic 7,5 il montenegrino è imprendibile per tutta la partita, due gol ed altri due sfiorati. Un fuoriclasse forse non sfruttato a pieno da Sinisa Mihajlovic. Mihajlovic 4 l’allenatore serbo non riesce mai a far cambire il ritmo alla squadra, troppo dipendente dalle giocate di Cerci e Jovetic. Forse ultima panchina a Firenze? Catania Delvecchio 7 grande partita dell’ex giocatore della Sampdoria che segna a fine primo tempo e sfiora anche la doppietta nella ripresa. Montella 7 ottimo punto conquistato dall’aereoplanino dopo la vittoria sull’Inter ed una mentalità offensiva dimostrata anche in trasferta. Le pagelle Fiorentina: Boruc 5,5 ; De Silvestri 5, Gamberini 6, Natali 6, Pasqual 6,5; Behrami 5,5, Montolivo 5, G. Munari 6 ( 61’Vargas 6); Cerci 6 (73’ Romulo 6), Santiago Silva 5,5 (84’ Gilardino s.v.), Jovetic 7,5. A disp.: Neto, Nastasic, Romulo, Kharja, Lazzari, Vargas, Gilardino. All.: Mihajlovic Catania: Andujar 5,5; Bellusci 5, Legrottaglie 5,5, Bellusci 5, Spolli 5,5; Marchese 6 (73’ Lanzafame 6), Almiron 5,5 (80’ Barrientos 6,5), Lodi 6; Delvecchio 7, Maxi Lopez 6, Catellani 5 (65’ Bergessio 6,5). A disp.: Campagnolo, Paglialunga, Sciacca, Ricchiuti, Lanzafame, Barrientos, Bergessio. All.: GiampaoloStefan Jovetic | © Gabriele Maltinti/Getty Images -
Fischi per Mihajlovic, Fiorentina – Catania 2-2. Doppietta Jovetic
Finisce 2-2 il primo anticipo della settima giornata di serie A con la Fiorentina che non va oltre un pareggio contro un ottimo Catania. Al Franchi di Firenze subito una sorpresa nelle formazioni, Montella è costretto a rinunciare al Papu Gomez con Maxi Lopez titolare al posto di Bergessio. Mihajlovic non rischia Gilardino dal primo minuto riproponendo lo stesso tridente visto a Cesena la scorsa settimana.
Non c’e’ un clima sicuramente felice per il buon Sinisa al Franchi, con il pubblico che invoca a gran voce il nome di Delio Rossi ma l’undici viola parte molto bene con Cerci e Jovetic su tutti che iniziano sin da subito a mettere pressione sulla difesa catanese.Ed è proprio il montenegrino che sblocca il risultato al 20’, con un potente destro condito da numerose proteste dei giocatori del Catania per un presunto fallo a centrocampo non sanzionato da Giannoccaro. Il Catania si deve esporre e subisce le ripartenze viola, prima con Jovetic che innesca Pasqual, triangolo chiuso con il tiro a botta sicura del montenegrino, stoppato da Marchese. Ancora Fiorentina con Cerci che serve sempre Jovetic che spara sulle braccia di Andujar. Al 41’ primo sussulto del Catania con Catellani che spreca un perfetto cross di Izco spedendo fuori incredibilmente a due passi da Boruc, ma è il preludio al gol che arriva due minuti dopo con Delvecchio, che insacca, su azione da calcio d’angolo al secondo tentativo dopo un primo colpo di testa respinto. Finisce 1-1 il primo tempo dominato dalla Fiorentina fino 5’ minuti dalla fine, risultati fatali ma con la protesta su un fallo di mano di Lodi in area, proteste del tutto legittime. Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo con la Fiorentina, decisa a comandare di nuovo il gioco. È sempre Jovetic il più pericoloso e non può essere che il montenegrino a riportare la Fiorentina in vantaggio al 17’ con uno splendido tiro dal limite. Al 24’ Delvecchio tenta il bis ancora su calcio d’angolo ma questa volta Vargas respinge sulla linea, Montella fa entrare Bergessio ed è proprio l’argentino che al 31’ con un gran controllo ed un tiro velenosissimo con Gamberini a salvare la porta viola. Al 36’ Jovetic sfiora la tripletta personale con un colpo di testa su punizione di Vargas, ma invece è il Catania che raggiunge il pareggio con Maxi Lopez dopo il salvataggio di Pasqual su tiro di Barrientos che valeva il gol. Mihajlovic è un a furia per il pareggio catanese e viene espulso, Gilardino non riesce a riportare la Fiorentina in vantaggio che chiude la partita con un pareggio facendo esplodere il Franchi con una bordata di fischi a fine partita, fischi indirizzati tutti per l’allenatore serbo, reo di far subire sempre la rimonta alla squadra viola. Pareggio al Franche di Firenze tra Fiorentina e Catania, non basta un sontuoso Jovetic (doppietta) alla Fiorentina che si faraggiungere due volte, prima da del vecchio e poi dal redivivo Maxi Lopez.Sinisa Mihajlovic ©Gabriele Maltinti/Getty Images -
Un pari indolore, Cesena-Fiorentina 0-0. Mutu espulso
Finisce 0-0 il lunch match fra Cesena e Fiorentina con la squadra guidata da Giampaolo che si è lasciata preferire fino alla folle espulsione di Adrian Mutu e con la Fiorentina troppo sterile in attacco e assolutamente noiosa in molti tratti della partita.
Le formazioni annunciate alla vigilia vengono rispettate con Ceccarelli a sostituire infortunato Comotto nel Cesena e con Santiago Silva in cerca del primo centro in maglia viola. I primi minuti della partita servono ad entrambe le compagini per studiarsi a vicenda ma sin da subito è il Cesena che si dimostra meglio messo in campo rispetto ad una Fiorentina molto lenta nella circolazione di palla. La prima palla gol è però della Fiorentina che, al 17’, sfiora il gol con Gamberini che incredibilmente non riesce ad insaccare a due passi dalla porta su azione da calcio d’angolo. Il Cesena reagisce subito con Guana che colpisce la traversa e due minuti dopo con ceccarelli che dal limite dell’area impegna severamente un attento Boruc. La Fiorentina ha una fiammata con Silva che mette una palla al centro per cerci in ritardo per un millesimo di secondo all’appuntamento con il gol. Finisce 0-0 la prima frazione con un ottimo cesena ben messo in campo da Giampaolo ed una Fiorentina troppo scialba. Mihajlovic tenta di svegliare i suoi nell’intervallo, ma è sempre il cesena pericoloso con la seconda traversa della partita colpita da Candreva all’11’. Il secondo tempo è molto falloso, molti cartellini gialli con il gioco troppe volte interrotto. Dal 27’ al 29’ della ripresa l’immagine della carriera di Adrian Mutu, prima sfiora il vantaggio con un azione sulla fascia e poi si fa buttare fuori per aver reagito con un pugno in pieno volto su Cassani reo di averlo trattenuto per la maglia. La follia di Mutu non viene sfruttata da Mihajlovic che pensa bene si cambiare il suo giocatore più tecnico (Montolivo) per infoltire un reparto d’attacco con Ljajic. Finisce a reti bianche con il Cesena che raccoglie un buon punto contro una Fiorentina brutta, noiosa e mal guidata dal suo allenatore, Sinisa Mihajlovic mentre continua l’avventura di Giampaolo sulla panchina bianconera.Adrian Mutu | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images -
Cesena – Fiorentina, le probabili formazioni. Fuori Vargas, Mutu scalpita
La Fiorentina di Sinisa Mihajlovic e di Stefan Jovetic (fresco di rinnovo fino al 2016), è attesa al Manuzzi di Cesena contro la squadra di Giampaolo in forte crisi con quest’ultimo, in odor di esonero. Mihajlovic non convoca il peruviano Vargas a causa della notte brava trascorsa dal giocatore alla vigilia della partita contro la Lazio, chance importante per il “tanque” Silva in attacco con Jovetic a supporto. Nel Cesena importanti defezioni con Colucci (fermo un mese) e Martinez e Bogdani non convocati per problemi muscolari. Occhio all’ex Mutu pronta a dare un dispiacere alla sua ex squadra.
Cesena : Antonioli; Ceccarelli, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Candreva, Guana, Parolo; Eder, Mutu, Ghezzal. A disp.: Ravaglia, Ricci, Benalouane, Djokovic, Livaja, Malonga, Meza Colli. All.: Giampaolo Fiorentina: Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Santiago Silva, Jovetic. A disp.: Neto, Nastasic, De Silvestri, Kharja, Romulo, Ljajic, Munari. All.: MihajlovicAdrian Mutu ©Giuseppe Bellini/Getty Images -
Fiorentina punita ancora da Klose. Lazio corsara al Franchi
Il verdetto del Franchi è chiaro: la Lazio ci ha creduto di più e ha battuto con una grande rimonta una buona Fiorentina in una partita tutt’altro che facile. Al primo gol di Cerci risponde prima Hernanes e poi Klose nella ripresa, completando una remuntada perfetta. Decisivo il cambio di Reja che ha tolto uno spento Cissè e inserito nel momento di maggiore sofferenza per i suoi, un centrocampista con Matuzalem che ha ridato i giusti equilibri ai biancocelesti. Bellissima invece la prestazione di Cerci per i viola che ha dimostrato davvero di meritarsi una convocazione in azzurro, lanciando un chiaro messaggio a Prandelli.
Per quanto riguarda le scelte dei due tecnici, le prime novità rispetto alle probabili formazioni per la Fiorentina arrivano in difesa con De Silvestri che vince il ballottaggio con Cassani e con Jovetic che scala al centro dell’attacco con Cerci e Vargas sugli esterni. Per i biancocelesti Reja in difesa sceglie Dias (che recupera e stringe i denti) in coppia con Stankevicius, spostando Radu sulla fascia. Invariato il centrocampo e l’attacco con la premiata ditta Cissè-Klose pronti a far male. PRIMO TEMPO – Buona Fiorentina nei primi minuti con il piglio di una grande squadra riesce a contenere il gioco della Lazio e a giocare in velocità sugli spunti di Vargas e Cerci. È proprio al minuto 8’ che i Viola passano in vantaggio: su una bellissima apertura di Montolivo Jovetic rimette al volo un bel pallone in mezzo per trovare Cerci che calcia a botta sicura e batte Marchetti. L’attaccante esterno sembra essere davvero in forma e conferma la sua vena realizzativa segnando la sua terza rete casalinga al Franchi. La Lazio è fin troppo arrendevole, provando troppo spesso il lancio lungo verso le punte, rinunciando a far girare la palla, con un gioco sterile. La sveglia arriva poco prima della mezz’ora con i biancocelesti che aumentano il ritmo di gioco e sugli sviluppi di un’azione prolungata trovano la rete del pari grazie a una bella giocata di Hernanes, il brasiliano riesce a entrare in area e trovare il varco per calciare e sorprendere Boruc con un rasoterra all’angolo basso. La prima frazione di gioco finisce con le squadre in pareggio, Fiorentina arrembante per metà primo tempo e poi una Lazio svegliata dal gol di Hernanes e che ha decisamente cambiato marcia. SECONDO TEMPO – Squadre in campo nella ripresa senza sostituzioni e quindi con le stesse formazioni. Nei primissimi minuti sembra continuare il bel momento della Lazio, che sfiora il gol con Dias sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Boruc si ripete ed evita ancora il gol con un’ottima parata sul colpo di testa del centrale argentino. Mihaijlovic prova il cambio al 10’ togliendo Vargas e inserendo una prima punta centrale di peso come il ‘Tanke’ Santiago Silva, spostando Jovetic sull’esterno. Cerci sulla corsia laterale è davvero incontenibile e riesce quasi sempre ad arrivare sul fondo e servire assist per i compagni di reparto, con Reja preoccupatissimo per le continue sortite viola. L’occasione per la Fiorentina di passare in vantaggio arriva al 23’ dopo un liscio di Lulic, il pallone arriva proprio sui piedi di Cerci che, solo davanti a Marchetti, calcia a botta sicura ma trova un intervento miracoloso di Lulic che gli chiude lo specchio della porta. I biancocelesti come nel primo tempo crescono nel finale e il colpo del ko arriva da Miroslav Klose che porta i suoi alla rimonta perfetta sul 2-1. Cross dalla fascia, sponda aerea di Sculli che serve il bomber teutonico libero di schiacciare di testa e battere Boruc con la freddezza di un killer. Nel finale si assiste solo ad un lungo possesso palla biancoceleste con una Fiorentina molto stanca e senza le forze per rispondere al gol subito.© Paolo Bruno/Getty Images