Tag: sinisa mihajlovic

  • Tra Benitez e la Juve c’è l’Inter

    Dietro i tentennamenti di Rafa Benitez ci sarebbe l’Inter. E’ questa la clamorosa indiscrezione che trapela nella grande rete nelle ultime ore. Il club del presidente Moratti nonostante la conferma a più riprese di Mourinho si sta guardando intorno alla ricerca di un possibile sostituto.

    Andiamo con ordine. L’interesse del Real Madrid per Mou è reale, Florentino Perez è partito alla carica e pare ci siano stati già molti incontri interlocutori con il procuratore del portoghese. La sensazione è che se l’Inter dovesse riuscire ad alzare al cielo la Coppa dalle grandi orecchie lo SPecial One potrebbe partire alla ricerca di una nuova avventura.

    E’ per questa eventualità che Massimo Moratti sta coltivando l’interesse per Rafa Benitez sostituto ideale del tecnico portoghese e questa eventualità sta mandando in frantumi la trattativa con la Juventus. I bianconeri pare non siano disposti ad aspettare troppo per l’esigenza di dover programmare il futuro.

    Per l’Inter le possibili alternative sono Sinisa Mihajlovic, Cesare Prandelli e Laurent Blanc.

  • Serie A 37 Giornata: Bologna – Catania. Streaming e formazioni

    Il Bologna chiede i punti salvezza al Catania dell’ex Mihajolvic. Colomba dovrebbe regalare il debutto ad Appiah in mezzo al campo, in avanti Zalayeta sarà il partner di Di Vaio. Gli etnei recuperano Maxi Lopez, ballottaggio a centrocampo tra Ledesma e Ricchiuti.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Bologna-Catania
    Bologna (4-4-2):
    Viviano; Raggi, Moras, Britos, Lanna; Buscé, Guana, Appiah, Pisanu; Zalayeta, Di Vaio.
    A disposizione: Colombo, C.Zenoni, Casarini, Mutarelli, Modesto, Succi, Adailton. All.: Colomba
    Squalificati: Portanova (1)
    Indisponibili: Mingazzini, Mudingayi

    Catania (4-3-3): Andujar; Potenza, Silvestre, Spolli, Capuano; Ledesma, Carboni, Biagianti; Izco, Maxi Lopez, Mascara.
    A disposizione: Campagnolo, Bellusci, Alvarez, Barrientos, Ricchiuti, Morimoto, Martinez. All.: Mihajlovic
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Llama, Plasmati, Augustyn, Delvecchio, Terlizzi

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3

  • La Juve pareggia a Catania e saluta la Champions

    La Juve pareggia a Catania e saluta la Champions

    E ora anche la matematica taglia la Juventus dalla corsa al quarto posto già difficile da conquistare per come si era messa la stagione. Con il pareggio a Catania per 1-1 la classifica recita impietosa: bianconeri a -8 dalla Sampdoria e -6 dal Palermo, accontentandosi così di partecipare alla prossima edizione dell’Europa League. In virtù dell’1-1 gli etnei si salvano con due giornate d’anticipo dopo una lunga rincorsa partita dal fondo della classifica e con al timone Sinisa Mihajlovic.

    La Juventus parte meglio del Catania ed ha sin da subito la palla del possibile vantaggio sprecata malamente da Del Piero che non riesce ad approfittare di un retropassaggio sbagliato da un giocatore rossoazzurro che lo mette da solo davanti ad Andujar con quest’ultimo bravo a salvarsi in calcio d’angolo. I bianconeri si rendono pericolosi ancora con il capitano ma a segnare sono i padroni di casa con Silvestre al suo primo gol in stagione che ribatte in rete una respinta di Buffon al minuto 24.

    Nella ripresa Zaccheroni toglie Del Piero che rimane negli spogliatoi per far posto ad Amauri (ancora una prestazione in ombra per l’italobrasiliano). Il gol però non arriva dagli attaccanti bianconeri bensì da Marchisio che di forza e dopo un rimpallo favorevole trafigge Andujar per il definitivo 1-1.
    Il Catania tira i remi in barca mentre la Juve non riesce a graffiare demotivata anche dai risultati sugli altri campi di Samp e Palermo. Maxi Lopez in chiusura impegna serieamente Buffon. E’ l’ultimo ruggito del Catania che si accontenta del punto.

    La Juventus ora deve ricominciare a pensare alla prossima stagione: il primo tassello è Benitez che nel pomeriggio ha praticamente confermato il suo arrivo a Torino dichiarando di aver chiuso la sua parentesi a Liverpool.

    Il tabellino
    CATANIA – JUVENTUS 1-1
    24′ Silvestre (C), 52′ Marchisio (J)
    CATANIA (4-3-3): Andujar; Potenza, Silvestre, Terlizzi, Alvarez; Ricchiuti (57′ Ledesma), Carboni, Biagianti (68′ Spolli); Izco (86′ Sciacca), Maxi Lopez, Mascara.
    A disposizione: Campagnolo, Marchese, Delvecchio, Morimoto.
    Allenatore: Mihajlovic
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Zebina (77′ Salihamidzic), Cannavaro, Chiellini, De Ceglie; Marchisio, Felipe Melo, Poulsen; Diego (83′ Candreva); Iaquinta, Del Piero (46′ Amauri).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Grosso, Camoranesi.
    Allenatore: Zaccheroni
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: De Ceglie, Zebina, Cannavaro, Salihamidzic, Melo (J), Mascara (C)

  • Liscio & Sbalascio: Pazzini fa volare la Samp, Milan e Fiorentina allo sbando

    Anche la 35esima giornata del massimo campionato di calcio è passata in archivio. Come ogni settimana esaminiamo i migliori e i peggiori del turno appena concluso.

    Migliore in assoluto è, senza ombra di dubbio alcuno, la Sampdoria e il suo cannoniere Giampaolo Pazzini (arrivato alla 17esima segnatura in questo campionato).
    I blucerchiati sono la squadra più in forma del momento e mantenendo questa condizione non dovrebbero avere difficoltà a portare a casa un quarto posto un pò imprevisto ad inizio torneo che li proietterebbe nel giro dell’Europa che conta, regalando i preliminari di Champions League. Certo ancora ci sarà da sudare in vista anche dello scontro diretto della penultima giornata contro il super Palermo di Delio Rossi che sabato sera ha annichilito il Milan, ma le basi per fare bene ci sono tutte: la Roma non perdeva da 24 giornate e batterla sul terreno amico dell’Olimpico non è roba da tutti, un campo che ha visto anche il tracollo della super Inter di Mourinho qualche giornata fa e questo evidenzia in modo ancor più netto l’impresa dei liguri. Delneri con i 2 cambi del primo tempo ha dato scacco matto ai più quotati avversari, segno che l’impronta data a questa squadra dal tecnico ex Atalanta, Roma e Chievo è evidente. Peccato che una tra Samp e Palermo resterà fuori dal giro Champions, indubbiamente lo avrebbero meritato entrambe dopo questo stratosferico campionato giocato sempre ai vertici.

    Secondo posto per Vincenzo Iaquinta che tornato dal lungo infortunio da un paio di partite si è rimesso in condizione e i risultati non sono tardati ad arrivare: doppietta al Bari e Juve trascinata al successo. Peccato che l’attaccante calabrese abbia avuto poca fortuna quest’anno per quanto riguarda l’integrità fisica, con lui siamo certi che la Juventus avrebbe qualche punticino in più in classifica, non per lottare per lo scudetto, ma sicuramente sullo stesso livello di Palermo e Sampdoria. Ora invece dopo i risultati di ieri i bianconeri saranno sicuramente costretti alla zona Europa League, l’obiettivo Champions resterà solo un sogno, visto che oltre a 3 vittorie nelle ultime 3 partite serve una combinazione di risultati delle dirette avversarie che sarebbe molto più facile giocare 6 numeri al Superenalotto e vincerlo. Ma non tutto il male viene per nuocere, sbagliando si impara e speriamo vivamente, per tutti i milioni di tifosi della “Vecchia Signora”, che i dirigenti faranno tesoro di questa annata disgraziata, per far risorgere dalle proprie ceneri la società più gloriosa in Italia.

    Terzo posto che è condiviso da 2 giocatori: uno è Christian Chivu, che nel turno dove l’Inter si riappropria di ciò che le era stato tolto qualche settimana fa dalla Roma, segna un grandissimo gol, dai molteplici significati, soprattutto dopo aver rischiato la carriera calcistica (e non solo) per il terribile infortunio alla testa patito contro il Chievo nel girone di andata e di cui porta, evidenti, i segni. L’altro è Maxi Lopez che segna un gol capolavoro a Livorno (brutta sconfitta però per il Catania contro i retrocessi labronici!). Un mix di istinto, cordinazione, fiuto del gol, eleganza e bravura che ne faranno sicuramente la rete dell’anno: veramente da restare senza parole!

    Passiamo ai peggiori dove trova posto come quasi accennato poco fa il Catania: la squadra quando vuole giocare a calcio è una formazione che non avrebbe nulla da invidiare a team più blasonati (non parliamo certamente di Inter e Roma, ma giocherebbe alla pari con tante altre squadre di vertice di questo campionato). La batosta di ieri a Livorno giunge un pò inaspettata, quindi come ne sono stati evidenziati i meriti quando ha battuto l’Inter, così dobbiamo evidenziarne i demeriti nella giornata di ieri. E anche Mihajlovic, crediamo, abbia le sue colpe!

    Secondo gradino del podio per il Milan che oramai è allo sbando. Il Palermo gioca una partita sostanziosa, niente di fenomenale, ma a questo Milan basta poco per andare letteralmente in bambola, anche le semplici giocate dei diretti avversari. Oddo disastroso (non è il suo ruolo quello di centrale ma a questi livelli non possono compiersi errori così grossolani e lo aveva fatto già domenica contro la Sampdoria). C’è apprensione anche per il terzo posto, fortuna vuole che cmq Palermo e Samp hanno un difficile scontro diretto da giocarsi!

    Peggiore in assoluto (ed è un bel pò di settimane che lo diciamo) la Fiorentina che sembra una squadra senza capo nè coda. Vargas ha i suoi “meriti” nel risultato di ieri avendo sbagliato il rigore del possibile vantaggio, ma la situazione appare veramente tragica visto che il Chievo è salvo e senza motivazioni mentre i Viola si giocano (o si giocavano!) un posto in Europa. Certamente gli infortuni del primo tempo hanno inciso, ma resta il fatto che questa squadra dopo la batosta dell’eliminazione in Champions da parte del Bayern Monaco, ha perso gran parte degli stimoli. In forte calo, ed è un peccato vedere una stagione sicuramente buona, buttata via in questo modo con sconfitte sopra sconfitte. Speriamo vada bene la prossima.

  • Il Pagellone settimanale di Crazy Diamond

    Il Pagellone settimanale di Crazy Diamond

    AMAURI 2 Altra prestazione oscena, ma adesso è italiano a tutti gli effetti e ribadisce a gran voce il suo sogno, citando addirittura tutti i lavoratori extracomunitari del Paese che ce l’hanno fatta e che lui degnamente rappresenta. In effetti gli operai magrebini saranno veramente fieri di vedere un brasiliano spalmare nutella per la colazione degli azzurri ai Mondiali, commozione a palate.

    IAQUINTA 2 l’altro ariete di cui solo Lippi capisce il genio nascosto. Pur di segnare in fuorigioco di otto metri davanti alla porta nega la doppietta a Chiellini e il gol della tranquillità alla sua squadra. Come direbbe qualcuno, “più bello che intelligente”.

    IL PAESE DEI BISCOTTI 4 Doveva vincere l’Inter a Firenze, e invece han pareggiato. Il biscotto non c’era, e se c’era se l’è mangiato Ayroldi, e pare fosse anche buono.

    CALCIOPOLI BIS 9 Un sequel avvincente che tira più di Avatar senza bisogno di occhialini 3D. Il calcio italiano è talmente pulito che già si annunciano una Calciopoli 3 e 4, e anche una serie televisiva. Già scritturato Christopher “Fester” Lloyd per la parte di Galliani, rimane da definire che ruolo dare a Brooke e Taylor, mentre stando a voci di corridoio Chuck Norris sarà il giudice che alla fine decapiterà tutti con un calcio rotante.

    MEANI 4 chiede di piazzare due persone fidate nella commissione di serie C, così, solo perchè “se abbiamo un po’ di controllo anche nelle categorie inferiori è meglio”. Ma le istituzioni non devono preoccuparsi, come dice Frattini non c’è nessuna ingerenza, è solo uno dei passi per un potere più solido. Il secondo è il federalismo e il terzo la Champions League.

    CONFLITTO DI DIS-INTERESSI 5.5 Nei quindici minuti dedicati all’argomento su Mediaset scopriamo che “il Milan ha già pagato”. Otto punti, una pacca sulle spalle e amici come prima. Bei tempi quelli in cui l’Italia era il paese dei condoni, ormai manco il vino sprecano, tarallucci nell’acqua e via andare.

    MIHAJLOVIC 6 Media tra il voto al Sinisa allenatore, che ha portato il Catania a fare meno punti solo della Roma primatista, e al Sinisa libero pensatore, che se la sua ex squadra viene coinvolta in uno scandalo lo definisce monnezza. D’altronde aveva anche definito Arkan un eroe e il Kosovo un pezzo di Serbia ingiustamento sottratto ai suoi legittimi possessori. Sei sempre alla ricerca di un calciatore che non dica solo banalità, finchè non ne trovi uno e te ne penti.

    DI NATALE 8 Ma quanto sta segnando Di Natale? Ho sempre pensato non fosse un fuoriclasse, ma un giocatore perfetto per fare la fortuna delle piccole-medie squadre sì. Ora che ci penso forse Lippi ha capito tutto, la sua Nazionale potrebbe essere solo modesta invece fa volutamente schifo così Di Natale si scatena e vincono il Mondiale.

    MESSI 10 Quarantesimo gol stagionale, uno più bello e più importante dell’altro. Un Maradona ancora più giovane, senza panzetta e pare anche senza vizi. Se non lo acchiappano Raiola o Lele Mora habemus Diego. Questo fermo restando che Quaresma, Giovinco e Lavezzi sono altrettanto forti, l’importante è crederci.

    SAMPDORIA 8 No ma l’avete capito o no che se continua così rischia davvero di andare in Champions League la Sampdoria? Chapeau. Che pronunciato da Del Neri suona più o meno Sciapffffò, da GianclòBlonc “l’important è partecipèr” e da DellaValle “maremmamaiala”.

    Crazy Diamond

  • Catania – Fiorentina 1-0, le interviste.

    Prandelli : abbiamo fatto forse la migliore partita della stagione, abbiamo creato tanto siamo stati un po’ imprecisi ed abbiamo avuto tanta sfortuna, chi non ha visto la partita non può rendersi conto di come ha giocato la Fiorentina. Gli obiettivi ancora sono raggiungibili, nessuno meglio di noi sa come recuperare punti in classifica, il sogno rimane ed i punti sono ancora tanti. Gilardino sta bene, fortunatamente per lui si tratta solo di una forte contusione ma niente di grave.

    Mihajlovic : Devo dire che abbiamo sofferto tantissimo, sono contento per la vittoria, abbiamo segnato forse troppo presto contro una grandissima squadra. La Fiorentina ci ha messo molto in difficoltà nel primo tempo dove il nostro portiere è stato il migliore in campo. Nel secondo tempo siamo andati meglio ed abbiamo rischiato di segnare con maxi Lopez, ma devo dire con tutto onestà, che il risultato più giusto era un pareggio. Non siamo ancora salvi ma siamo a buon punto, se continuiamo a giocare così con la stessa concentrazione e caparbietà la salvezza sarà ancora più vicina.

  • Serie A, 28 giornata: Il Pagellone Settimanale

    Serie A, 28 giornata: Il Pagellone Settimanale

    MUNTARI 3 Un genio incompreso. Per chi si fosse perso la sua prodezza: entra dalla panchina, stende con scivolata assassina un ignaro catanese al limite dell’area, prende ammonizione, si posiziona in barriera dove con elevazione pallavolistica stoppa il tiro di Mascara, rigore ed espulsione, vantaggio Catania. In due minuti. Rapido, efficiente e del tutto legale. Ahmadinejad ne ha già ordinati un paio da inviare ad Israele.

    MIHALOVIC E IL CATANIA 8 Bravi, anzi bravissimi. Non capita tutti i giorni di dare tre palle all’Inter. Ancelotti si accontenterebbe del venerdì e martedì sera.

    GRYGERA 3 Muntari2 la vendetta, tre svarioni che fanno capitolare la sua squadra e svariate altre perle. Intanto che c’era poteva anche poggiarsi delicatamente su una colonna portante e far crollare lo stadio come nei cartoni animati e poi chiedere con aria stupita “Eh? Sono stato io?”

    DIFESA JUVE Nel secondo tempo schierava Chimenti – Salihamidzic – Grygera – Cannavaro(36) – De Ceglie. Passerà alla storia canticchiata a memoria come la formazione del mundial 82 o come Sarti, Burgnich, Facchetti ecc ecc ecc. Suona anche bene “Chimenti – Salihamidzic – Grygera – Cannavaro (36)- De Ceglie”. In toscano sicuro.

    FELIPE MELO 5 Passa da stati di esaltazione a crisi incomprensibili, risultando nel complesso una mente troppo pericolosa persino per un campo di calcio. Deve avere un qualche disturbo della personalità, a volte nell’ambito della stessa partita si trasforma da “scemo” a “più scemo”.
    ALTOBELLI 4.5 Dopo averci deliziato sulle reti nostrane pare sia finito addirittura in qualche tv araba a commentare il campionato. Chissà, magari loro capiscono cosa dice.
    I GALACTICOS 4 Una campagna acquisti faraonica per uscire agli ottavi e farsi fare la ramanzina dalla moglie di Kakà. Che brutta fine, almeno ci avessero preso un trequartista brasiliano di un certo livello per quelle cifre…

    IL MILAN DI MANCHESTER 4 Va bene, L’Old Trafford è L’Old Trafford, e Rooney è Rooney, ma ci sarà un motivo se su 100 gol di testa prima di affrontare il Milan ne aveva segnati 5. E niente scuse, non c’era Dida.

    LOTTA SALVEZZA 7 Veramente bellissima, ma non è giusto che non possa partecipare anche la Lazio solo perchè non ha fatto in tempo ad iscriversi al campionato.


  • Liscio & Sbalascio: Super Catania demolisce l’Inter, inspiegabile il suicidio Juve

    Liscio & Sbalascio: Super Catania demolisce l’Inter, inspiegabile il suicidio Juve

    28esima giornata che va in archivio facendo registrare il massimo numero di segnature (ben 39!). Molti i protagonisti, in positivo e in negativo, della domenica.
    Primo posto assoluto è per il super Catania di Sinisa Mihajlovic che dà una lezione di calcio all’Inter per buona parte della gara. La vittoria è frutto di un modulo e di una mentalità che permette agli etnei di attaccare e difendere in modo compatto, senza scomporsi, mostrando peraltro una identità di gioco molto gradevole. I 22 punti raccolti dall’allenatore serbo sono un bottino superbo, rendimento che sta portando i siciliani al sicuro dalle zone più calde della classifica.
    Tra i migliori, senza ombra di dubbio, il capitano del Livorno Cristiano Lucarelli che con una strepitosa tripletta blocca la Roma di Claudio Ranieri sul pari. Giornata da incorniciare per il livornese, servono i suoi gol se la squadra labronica vorrà ancora dire la sua nella corsa alla salvezza.
    Un gradino più sotto si piazza il Siena e il suo allenatore, Alberto Malesani, autori di una formidabile rimonta a Torino contro la Juventus: i primi 10 minuti da incubo (3-0 che avrebbe tagliato le gambe a molti) vengono cancellati con una superba prestazione nel resto della partita e dopo aver compiuto tutti gli sforzi possibili (con risorse tecniche peraltro limitate) escono dallo stadio Olimpico con un pari prezioso in vista del futuro. I complimenti oltre che alla squadra vanno al suo allenatore che non ha mai mollato la presa sulla partita, azzeccando le mosse giuste e infondendo ai suoi uomini lo spirito giusto per credere nella clamorosa rimonta.
    Un posto in graduatoria lo trova anche la coppia viola Jovetic-Gilardino che a Napoli dà spettacolo e fa meraviglie: doppietta per il bomber, gol e 2 assist per il fantasista montenegrino. Non era facile dopo la batosta dell’eliminazione in Champions (subita da parte del Bayern Monaco) ricompattarsi e cercare di andare avanti, ma la Fiorentina ha sfoderato una prestazione sostanziosa ed efficace, infliggendo tra l’altro al Napoli di De Laurentiis la prima sconfitta casalinga in notturna da quando è diventato Presidente dei partenopei (cosa che non era riuscita neanche alle big del nostro campionato).
    Citazione per Clarence Seedorf, non solo per la bellezza del suo gesto tecnico ma anche per la valenza del gol segnato al Chievo che porta il Milan ad un solo punto dai cugini interisti in classifica. Quando bisogna togliere le castagne dal fuoco l’olandese è sempre uno dei primi a farsi trovare pronto.

    E passiamo ai peggiori di giornata. Se al primo posto tra i migliori c’è il Catania, per una semplice equazione al primo posto dei peggiori troviamo l’inter ed il suo centrocampista Muntari. Il ghanese (catastrofico), mandato in campo da Mourinho al 79esimo, riesce a provocare la punizione da dove poi scaturirà il rigore per un fallo da dietro prendendosi anche il relativo cartellino giallo, in barriera sulla punizione di Mascara allarga il braccio in modo innaturale per bloccare la palla proprio davanti agli occhi dell’arbitro, prendendosi il secondo giallo con annessa obbligatoria espulsione (in soli 70 secondi in campo!) e dando agli etnei il rigore del sorpasso calciato da Mascara. Ma non può essere solo lui il capro espiatorio di una squadra che sta attrversando un periodo tutt’altro che brillante e che dovrà ora giocare per il resto della stagione con il coltello tra i denti, cosa che in passato non è mai successa.
    Trova posto anche il suicidio Juventus contro il Siena: 10 minuti di calcio-champagne, poi dopo il terzo gol, il buio che permette a Malesani e ai suoi giocatori di rientrare piano piano in partita fino a d acciuffare un prezioso pareggio. Il black-out che ha colpito i bianconeri è inspiegabile, tra l’altro lo è anche la stagione che va a concludersi visto che la Juve avrebbe dovuto essere, a detta di molti addetti ai lavori, l’anti Inter e invece ha solo portato delusioni ai suoi tifosi.
    Citazione per Pizarro: il romanista sbaglia un rigore fondamentale che avrebbe potuto chiudere la partita contro il Livorno e invece il suo errore permette ai toscani di restare a galla e di pareggiare. Alla fine 2 punti persi che potrebbero pesare sui giallorossi nella rincorsa alla capolista Inter.
    Infine da ricordare la difesa del Cagliari: nel solo primo tempo “becca” 4 gol e subisce 3 pali dal Genoa, alla fine della parita i legni saranno 4 e le reti subite ben 5. Un giorno di vacanza ci sta, ma non proprio la domenica durante la partita del campionato! ci sono altri 6 giorni durante la settimana da scegliere per riposarsi!

  • Serie A: “Clamoroso al Cibali”, l’Inter crolla a Catania

    Serie A: “Clamoroso al Cibali”, l’Inter crolla a Catania

    Quale occasione migliore per utilizzare l’esclamazione di Sandro Ciotti quando, per descrivere una sconfitta determinante per la volata scudetto dell’Inter a Catania negli anni ’60, coniò la celebre frase “Clamoroso al Cibali”. Lo stadio di Catania ora non si chiama più Cibali ma Massimino, il risultato a fine gara è impietoso, come allora, per i nerazzurri: Catania – Inter 3-1.

    Gara quasi interamente dominata dagli etnei a parte una decina di minuti nella ripresa, quando dopo il vantaggio l’Inter sembrava potesse prendere il sopravvento della partita. Nel primo tempo da segnalare 2 grandissime occasioni (quasi simili peraltro) per il Catania con Adrian Ricchiuti, che, lasciato sempre solo soletto in mezzo all’area di rigore, ha sbagliato clamorosamente in entrambe le occasioni. Per i Campioni d’Italia un gran tiro di Sneijder su una ripartenza nerazzurra sventato in corner da Andujar con una grande parata.

    Il secondo tempo invece è ricco di emozioni e sussulti: al 54esimo l’Inter passa in vantaggio con una bellissima azione di contropiede di Eto’o (la posizione di partenza del camerunense è buona, anche se ci sono proteste dei siciliani) con l’attaccanta africano che arrivato davanti ad Andujar preferisce appoggiare al più libero compagno di squadra Milito che a porta vuota segna l’1-0.
    Per la reazione del Catania occorre circa un quarto d’ora (tempo in cui l’Inter sembra prendere le redini del gioco), poi all’improvviso, al 74esimo, un cross in mezzo all’area, ben teso, di Alvarez trova il piedino di Maxi Lopez per il momentaneo ed inaspettato 1-1. Cambia di nuovo la partita, perchè la esile superiorità dell’Inter svanisce, il Catania si rifà coraggio e si ributta all’attacco.
    Mourinho (in tribuna per scontare la seconda delle 3 giornate di squalifica) decide che comunque vuole vincere la partita e ad una formazione già super offensiva aggiunge il decisivo Muntari e Pandev al posto di Cambiasso e Stankovic (3 punte per l’allenatore portoghese più 2 trequartisti per cercare di far suo il risultato, senza mediani di ruolo). La mossa paga, per il Catania però, perchè Muntari (per questo dicevamo decisivo) dopo 30 secondi fa fallo da dietro al limite dell’area su uno scatenato Martinez e si prende un sacrosanto giallo. Ma la beffa deve ancora arrivare perchè sugli sviluppi della punizione tirata da Mascara, il giocatore ghanese allarga il braccio in modo scomposto per impedire al tiro di arrivare in porta. Risultato? secondo cartellino giallo (in 1 minuto!), espulsione, Inter in 10 e calcio di rigore per il Catania. Peggio di così difficilmente Muntari avrebbe potuto fare. Mascara lascia tutti a bocca aperta battendo Julio Cesar dal dischetto con il “cucchiaio” per un rigore memorabile.

    E’ l’81esimo e ci si aspetta il forcing finale dei milanesi come capita spesso nei momenti in cui devono recuperare le partite. Ma il Catania sorprende tutti, non si scompone, ingabbia i nerazzurri, riparte in contropiede e proprio al 90esimo segna il gol della sicurezza con lo scatenato Martinez che sprinta sulla fascia sinistra, si accentra bevendosi Lucio, mandando in tilt Materazzi e spedendo il pallone in rete facendolo passare sotto il braccio di Julio Cesar in disperata uscita. Pochi minuti dopo Valeri mette fine alle ostilità e lo stadio esplode in tutta la sua felicità: la capolista è caduta ed autori dell’impresa sono Mihajlovic e i suoi ragazzi (con la forte partecipazione del nerazzurro Sulley Muntari).
    Josè Mourinho è attonito e perplesso in tribuna e non crede ai suoi occhi. Spetta a Milan e Roma, ora, riaprire più che mai il Campionato.

    Il tabellino CATANIA – INTER 3-1
    54′ Milito (I); 74′ Maxi Lopez (C); rig 81′ Mascara (C); 90′ Martinez (C) CATANIA (4-3-3): Andujar; Alvarez, Silvestre, Terlizzi, Capuano (87′ Potenza); Izco, Biagianti, Ricchiuti (76′ Delvecchio); Mascara, Maxi Lopez (83′ Carboni), Martinez.
    A disposizione: Campagnolo, Augustyn, Ledesma, Morimoto.
    Allenatore: Mihajlovic
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Materazzi, J.Zanetti; Stankovic (76′ Pandev), Cambiasso (79′ Muntari), Mariga (46′ Quaresma); Sneijder; Milito, Eto’o.
    A disposizione: Toldo, Orlandoni, Cordoba, Khrin.
    Allenatore: Mourinho (squalificato, in panchina Baresi)
    Arbitro: Valeri
    Ammoniti: Biagianti (C), Zanetti (I), Stankovic (I), Martinez (C)
    Espulsi: Muntari (I)

  • Serie A: le interviste di Catania – Inter 3-1

    Jorge Martinez: “Sono contentissimo, per tutta la squadra, abbiamo preso un gol però con lo spirito abbiamo pareggiato e con il cuore siamo arrivati alla vittoria, è stato bellissimo. Si vede realmente, nel nostro caso, cosa significa un gruppo unito: abbiamo giocatori di qualità, e quando giochiamo con questa cattiveria e con questo sacrificio possiamo battere chiunque. Quanto crediamo alla salvezza? 100%, nessun dubbio. I giocatori dell’Inter? Credo che l’Inter sia la squadra più forte, ma con la grinta che ci abbiamo messo chiunque poteva perdere. Se dopo il gol mi manderà un messaggio Recoba? Magari, è il mio idolo…”.

    Marco Branca: “Cos’è che non è andato? Il risultato innanzitutto, però fino al nostro vantaggio la partita era abbastanza ben controllata. Certo, non giocavamo benissimo, siam stati bravi ad andare in vantaggio e poi abbiam peccato di scarsa attenzione sui due gol, il secondo rigore nettissimo, nulla da dire. La sfida col Chelsea? Non ci abbiamo pensato, pensavamo a questa partita perchè sapevamo che il Catania fosse in forma, ma non l’abbiamo dimostrato. Il clima dello spogliatoio? Classico di un dopo-sconfitta. Dobbiamo pensare a fare quanto abbiamo sempre fatto, sin da martedì. Il cambio di Muntari? Una scelta tecnica, per cui non c’è altro da aggiungere. Come mi spiego il brutto primo tempo? Per i primi 15 o 20 minuti, direi, abbiamo fatto fatica. E’ un periodo in cui facciamo fatica a trovare concentrazione ed intensità giusta per il campionato che sappiamo bene quanto sia difficile: ad esempio, il primo gol non l’avevamo mai preso uno di questo genere fino ad ora, mai. Abbiamo sbagliato, poco da dire. Riflessi di oggi sulla Champions? Nessuno, sarà una partita diversa, con un avversario di altro livello, una partita a sè stante, è un ottavo di finale… Noi fortemente concentrati sull’Europa? Mah, è una considerazione giusta per voi, ma noi non dobbiamo nè farla nè pensarla, avevamo 4 giorni di riposo e per le caratteristiche che presentava questa partita andava affrontata con più concentrazione. Balotelli se ci sarà martedì? Non so, vedremo con il medico domani”.

    Sinisa Mihajlovic: “Le nostre armi? Giochiamo uguale, fuori casa, in casa, contro qualsiasi avversario, difendiamo bene e attacchiamo imponendo in nostro calcio. I ragazzi sono stati fantastici, quando l’Inter è andata avanti abbiamo continuato a lottare e abbiamo vinto una grandissima partita, anche se nel primo tempo potevamo andare in vantaggio noi: comunque, arrivano tre punti importanti ma per la salvezza manca ancora parecchio. Se ci siamo adattati a loro? Giocavamo contro una delle più forti d’Europa e con la migliore d’Italia, la nostra voglia di vincere può far pari con le loro individualità, ma ci vuole sempre il cuore e ce l’abbiamo fatta. Loro nel secondo tempo hanno messo il 4-2-3-1, ma anche se abbiamo preso il gol abbiamo sofferto di meno, poi dopo la loro rete siam venuti fuori con coraggio: non molliamo mai, giochiamo per battere chiunque. Se ho aspettato tanto per il primo cambio perchè tenevamo bene? Sì, vedevo che eravamo messi bene in campo, sapevo che loro sarebbero calati e così abbiamo gestito la partita, forze fresche a centrocampo e poi son venuti fuori episodi grazie ai quali abbiamo vinto. Tutti hanno dato il massimo, in 90′ abbiamo dimostrato di esser grandi, ed anche un pò fortunati. Se l’Inter può farcela martedì? Intanto, per stasera mi dispiace per loro, porto l’Inter nel cuore, sono felice per il mio Catania e la città ma porto i nerazzurri nel cuore e un pò mi dispiace: vinceranno il campionato e passeranno il turno, son sicuro”

    Antonino Pulvirenti: “Quella di oggi è una vittoria storica, ho visto un grande Catania. Abbiamo messo sotto l’Inter dall’inizio e non ci siamo arresi dopo il loro gol – ha detto Pulvirenti – Ci sono poche parole per descrivere la prova di qualità e di spessore espressa da tutta la squadra. Grande merito a tutti i giocatori, anche a chi non ha giocato e al nostro tecnico”.