Tag: simone tiribocchi

  • Il primo urlo di Manolo Gabbiadini, il Tir è una certezza

    Il primo urlo di Manolo Gabbiadini, il Tir è una certezza

    Atalanta Bologna finisce 2-0 all’Atleti azzurri d’Italia con i bergamaschi che si sono dimostrati più squadra e nonostante le assenze pesanti di Marilungo e Denis, decidono la gara i due attaccanti di “riserva” Manolo Gabbiadini e Simone Tiribocchi entrambi a segna nella ripresa.

    Colantuono è costretto infatti a rinunciare sia a Marilungo (per tutta la stagione) e Denis (circa tre settimane), ma i due sostituti si sono dimostrati assolutamente all’altezza della situazione, supportati anche da un ottimo Moralez.

    Sin dai primi minuti di gioco l’Atalanta dimostra più organizzazione di squadra, le fasce vengono sfruttate al massimo delle loro potenzialità con soprattutto Schelotto a creare sempre la superiorità numerica. Il Bologna deve fare a meno del suo giocatore più talentuoso, Ramirez con Diamanti che è costretto a reggere le fila di una manovra rossoblù abbastanza farraginosa. Tuttavia il Bologna riesce a tenere bene a centrocampo ed è proprio un suo centrocampista, l’uruguaiano Diego Perez, che da fuori area impegna severamente Consigli.

    Primo gol in A di Manolo Gabbiadini | ©Marco Luzzani/Getty Images
    Il pericolo sveglia i nerazzurri che rispondono in due occasioni, con Manolo Gabbiadini e soprattutto con Tiribocchi, che alla mezz’ora di gioco spara alto da buonissima posizione. Il primo tempo si chiude ancora con i padroni di casa pericolosi con Manfredini a cui viene negato il gol da una super parata di Gillet.

    La ripresa si apre sulla falsa riga dei primi 45’ con l’Atalanta che chiude subito i rossoblù nella loro meta campo e con Gabbiadini, riesce a portarsi in vantaggio dopo nemmeno 5’. Cross in mezzo all’area di Raimondi con l’attaccante della nazionale under21 che spizza di testa mettendo fuori giogo Gillet. Entra Acquafresca, esce uno spento Di Vaio ma è solo la frenesia di Diamanti che tiene in vita un Bologna spento con i padroni di casa a controllare agevolmente il match. Gillet nega ancora il gol a Schelotto con un nuovo miracolo, ma non può nulla nei minuti di recupero sul raddoppio di Tiribocchi che approfitta delle praterie lasciate dal Bologna insaccando su assist di Moralez. Il “Tir” dedica il gol allo sfortunato Marilungo con Stefano Colantuono che può ritenersi assolutamente soddisfatto di una vittoria netta e con la salvezza aritmetica sempre più vicina.

    Tabellino e Pagelle Atalanta Bologna

    Atalanta (4-4-2): Consigli 6,5; Raimondi 6,5, Stendardo 6, Manfredini 6,5, Peluso 6 (64’ Ferri 6); Schelotto 7, Cigarini 6 (84’ Cazzola s.v.), Carmona 6, Moralez 6,5; Gabbiadini 7 (69’ Carrozza 6), Tiribocchi 6,5. A disp.: Frezzolini, Ferri, Lucchini, Cazzola, Bonaventura, Carrozza, Ferreira Pinto. All.: Colantuono

    Bologna (3-4-2-1): Gillet 7; Raggi 5,5, Portanova 5,5, Antonsson 5; Pulzetti 5, Perez 6 (46’ Khrin 5), Mudingayi 5,5, Morleo 5,5; Kone 5 (59’ Acquafresca 4,5), Diamanti 6,5; Di Vaio 5 (72’ Belfodil 5,5). A disp.: Agliardi, Rubin, Cherubin, Khrin, Taider, Belfodil, Acquafresca. All.: Pioli

    Ammoniti: Cigarini (A); Raggi (B); Pulzetti (B); Mudingay (B); Diamanti (B)

    Video Atalanta Bologna highlights Youtube
    [jwplayer config=”30s” mediaid=”130323″]

    Primo gol Manolo Gabbiadini intervista post Atalanta Bologna
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”130324″]

  • Atalanta Bologna, formazioni. Tiribocchi per Denis, Ramirez out

    Atalanta Bologna, formazioni. Tiribocchi per Denis, Ramirez out

    Atalanta Bologna sarà il match che aprirà il turno domenicale nell’ormai partita dell’ora di pranzo che piace a pochi e che tutti non vorrebbero mai giocare. Sfida comunque molto interessante all’”Atleti Azzurri d’Italia” con un pareggio che potrebbe accontentare tutte e due le squadre anche se la mentalità mostrata dalle due compagini in questo campionato, non è stata per nulla rinunciataria.

    Settimana nera per Stefano Colantuono che dopo Guido Marilungo (stagione finita a causa della rottura dei legamenti crociati del ginocchio destro), dovrà rinunciare anche al “Tanque” Denis per ben tre settimane.

    Colantuono si ritrova quindi con gli attaccanti contati in vista della sfida con il Bologna. Il tandem offensivo sarà composto dal promettente Under21 Gabbiadini e dall’intramontabile “Tir” Tiribocchi, le uniche due punte rimaste. In difesa si è allenato precauzionalmente a parte Bellini, per non sollecitare troppo la caviglia dolorante, spazio quindi a Thomas Manfredini e Guglielmo Stendardo, con Peluso e Raimondi sulle fasce. A centrocampo Carmona affiancherà Cigarini, mentre Schelotto e Moralezspingeranno sulle corsie esterne.

    Simone Tiribocchi ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Stefano Pioli mette in guardia i suoi giocatori che sono a quattro punti dalla salvezza, il tecnico ripudiato dal presidente Zamparini deve fare a meno di Gaston Ramirez che durante tutta la settimana ha evidenziato dei problemi muscolari anche se gli esami a cui si è sottopoto l’uruguaiano non hanno riscontrato lesioni gravi. Kone quindi partirà titolare che insieme a Diamanti formerà il duo alle spalle di capitan Di Vaio. La mediana sarà quella titolare mentre in difesa possibile ballottaggio fra Rubin e Morleo con il secondo in vantaggio.

    PROBABILI FORMAZIONI ATALANTA BOLOGNA

    Atalanta (4-4-2): Consigli; Raimondi, Stendardo, Manfredini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Moralez; Gabbiadini, Tiribocchi. A disp.: Frezzolini, Ferri, Lucchini, Cazzola, Bonaventura, Carrozza, Ferreira Pinto. All.: Colantuono

    Bologna (3-4-2-1): Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Pulzetti, Perez, Mudingayi, Morleo; Kone, Diamanti; Di Vaio. A disp.: Agliardi, Rubin, Cherubin, Crespo, Khrin, Taider, Acquafresca. All.: Pioli

  • Torino – Atalanta, ultime e probabili formazioni. Gabionetta parte dalla panchina

    Torino – Atalanta, ultime e probabili formazioni. Gabionetta parte dalla panchina

    Torino – Atalanta, il big match tra due nobili decadute chiude questa sera il turno infrasettimanale della 29esima giornata di serie B. Partita importantissima e ricca di spunti interessanti, dagli amati ex Bianchi e Tiribocchi a quelli già dimenticati come Bjelanovic e Pagano ma è sopratutto suggestivo il ritorno all’Olimpico di Colantuono dopo la travagliata stagione in granata dello scorso anno.

    Il Toro deve vincere per non perdere il treno play-off, i bergamaschi per staccare in vetta alla classifica il ritorno del Siena di Antonio Conte. Lerda si affida alla coppia Bianchi Antenucci in attacco portando in panchina Gabionetta al centro di un caso spinoso e il suo utilizzo potrebbe inficiare il campionato granata.
    Bergamaschi con capitan Doni alle spalle delle due punte Tiribocchi Marilungo.

    Le probabili formazioni per la partita Torino-Atalanta:

    TORINO (4-4-2): Rubinho; D’Ambrosio, Rivalta, Ogbonna, Zavagno; Lazarevic, De Vezze, De Feudis, Pagano; Antenucci, Bianchi. A disposizione: Bassi, Di Cesare, Cavanda, Budel, Gabionetta, Sgrigna, Pellicori. All. Franco Lerda.

    ATALANTA (4-4-2): Consigli; Bellini, Capelli, Manfredini, Peluso; Padoin, Delvecchio, Carmona, Doni; Marilungo, Tiribocchi. A disposizione: Frezzolini, Ferri, Raimondi, Basha, Pettinari, Ceravolo, Bjelanovic. Allenatore Stefano Colantuono.

  • L’ex Tiribocchi condanna il Torino. L’Atalanta si impone 2-1

    L’ex Tiribocchi condanna il Torino. L’Atalanta si impone 2-1

    Vittoria pesante quella dell’Atalanta che nel posticipo dell’ottava giornata di Serie B batte all’Atleti Azzurri d’Italia il Torino 2-1 in una gara considerata, sulla carta, come uno scontro diretto per la promozione nella massima serie. Una bella soddisfazione per il tecnico bergamasco Colantuono che ha allenato il Torino nella passata stagione.

    A freddare i granata un altro ex della partira, Tiribocchi, che a tempo scaduto da un dispiacere immenso alla sua ex squadra e ai suoi ex tifosi. Nel primo tempo Sgrigna aveva pareggiato i conti per il Toro rispondendo al gol di Padoin in apertura di match. Il giocatore granata poi è stato espulso, per doppio giallo, dopo che il direttore di gara Tommasi aveva decretato la fine delle ostilità.

    In classifica l’Atalanta sale al terzo posto a quota 15 a 3 lunghezze dal Siena capolista mentre i granata sono costretti a registrare la quarta sconfitta delle gestione Lerda, sempre più in bilico, con soli 10 punti ottenuti in 8 partite.

    Il tabellino
    ATALANTA – TORINO 2-1

    6′ Padoin (A), 23′ Sgrigna (T), 92′ Tiribocchi (A)
    ATALANTA (4-3-1-2): Consigli; Raimondi, Troest, Peluso, Bellini; Barreto (71′ Basha), Carmona, Padoin; Doni; Ardemagni (63′ Tiribocchi), Ruopolo (85′ Ceravolo).
    A disposizione: Frezzolini, Capelli, Pettinari, Bonaventura.
    Allenatore: Colantuono.
    TORINO (4-2-3-1): Rubinho; D’Ambrosio, Di Cesare, Pratali (85′ Cofie), Garofalo; De Feudis (78′ P. Zanetti), De Vezze; Lazarevic, Obodo (71′ Iunco), Sgrigna; R. Bianchi.
    A disposizione: Bassi, Filipe, Scaglia, Pellicori.
    Allenatore: Lerda.
    Arbitro: Tommasi
    Ammoniti: Pratali (T), Lazarevic (T), Doni (A), De Vezze (T)
    Espulso: Sgrigna (T)

  • Atalanta – Vicenza 2-0. Pettinari e Tiribocchi firmano la prima

    Inizia nel migliore dei modi la stagione dell’Atalanta di Colantuono nel campionato di Serie Bwin. I nerazzurri dati da tutti per favoriti alla vittoria finale con una buona prestazione mettono a tacere le velleità del Vicenza.

    Le reti portano la firma di Pettinari dopo appena 4′ e di Tirbocchi su calcio di rigore. Da segnalare anche un errore dal discetto di Ardemagni sull’1-0.

    IL TABELLINO
    ATALANTA-VICENZA 2-0 4′ Pettinari; 33′ Tiribocchi su rigore
    Atalanta (4-4-2)
    : Consigli; Bellini (37′ st Raimondi), Capelli, Manfredini, Peluso; Bonaventura (30′ st Radovanovic), Basha, Padoin, Pettinari; Tiribocchi (21′ st Doni), Ardemagni. A disposizione: Frezzolini, Radovanovic, Ceravolo, Ruopolo. All. Colantuono.
    Vicenza (4-2-3-1): Frison; Martinelli, Zanchi, Tonucci, Giani; Soligo, Botta; Di Matteo (18′ st Oliveira), Baclet (20′ st Alemao), Gavazzi (25′ st Tulli); Abbruscato. A disposizione: Russo, Minieri, Rossi, Braiati. Tulli. All. Maran 5
    Arbitro: Baracani
    Ammoniti: Tonucci, Gavazzi (V), Bellini, Consigli, Peluso (A).

  • Intervista esclusiva: Daniele Grandi, il nuovo Inzaghi

    Intervista esclusiva: Daniele Grandi, il nuovo Inzaghi

    “Oh mio Dio, hanno clonato Inzaghi!”. Questo è quello che penserete vedendolo giocare la prima volta. Sia chiaro che in quanto ad ereditarietà non mi riferisco, come il buon Mendel, esclusivamente ai tratti somatici: la rapidità, i movimenti, il senso della posizione, l’abilità nel gioco aereo, persino gli stessi occhi da tigre del bengala. E frattanto che l’illustre collega conquisti la sua prima Champions League, Daniele Grandi, enfant prodige classe ’93, comincia a sbucciare le ginocchia nell’oratorio Albino Calcio, in quel di Bergamo. Il promettente attaccante mancino non sfuggì all’onniscienza degli osservatori atalantini, che alla tenera età di 10 anni lo condussero alla corte della “Dea”. Nel medesimo vivaio che ha svezzato due tra i più fulgidi talenti nostrani coevi: Pazzini e Montolivo. L’ultima stagione, trascorsa tra le fila degli Allievi Nazionali, è stata pressocché eccezionale nonché ornata da media gol stratosferica. Pensate: 0,88 gol a partita. Un dato che testimonia le tangibili potenzialità del giovane bergamasco e lo consacra capocannoniere dello scorso torneo. Insomma, un bomber di razza. Uno degli eletti investito del prezioso dono che gli invidiosi chiamano fortuna mentre i fatalisti, al fine di denominarlo, scomodano addirittura il destino. Parlo dell’innata capacità di essere sempre al posto giusto nel momento giusto. Una qualità letale: con le donne in amore, e per i difensori sul campo da gioco. E’ per tal motivo che, come in passato fece il grande Gianni Brera con Riva e Rivera, qui soprannomino Daniele Grandi. “Carpe diem”. “Cogli l’attimo” per gli sprezzanti del latino. Spero solo di avere il benestare del futuro, e soprattutto di Orazio… (si dispensa da eventuali accuse di plagio da parte di autori latini dell’età augustea).

    Il calcio. Citando Ligabue, cosa ti ha portato a pensare: “Questa è la mia vita”?
    Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 5 anni nell’oratorio del mio paese, ma i primi calci al pallone li davo già da qualche anno nel cortile di casa. Si può dire che “sono nato con il pallone”. Dopo la scuola calcio ho disputato 2 campionati sempre con la squadra dell’oratorio Albino calcio giocando con i più grandi. All’età di 10 anni sono stato notato dagli osservatori dell’Atalanta e dopo una serie di provini sono stato scelto. E’ l’ottavo anno che trascorro in questa società, all’inizio non riuscivo a vedere il calcio come professione anche se è stato sempre il mio sogno; negli ultimi tempi, invece, a fronte delle ottime stagioni disputate ho iniziato a capire che questo può essere il mio futuro, il mio lavoro. C’è ancora molta strada da fare e tanto da migliorare, pertanto coltivo il mio sogno giorno per giorno.

    Di solito a un giovane calciatore si è soliti domandare l’identità della “Musa”, ovvero a chi si ispira. Tu perpetri, secondo gli addetti ai lavori, il mito “inzaghiano”. Cosa ne pensi dell’illustre accostamento?

    Per me è un onore essere paragonato ad un grande campione come Inzaghi e penso sia il sogno di tutti gli attaccanti intraprendere una carriera come la sua. Per caratteristiche posso assomigliare a questo tipo di giocatore, abile soprattutto in area di rigore. Inzaghi è un giocatore unico e insieme a lui l’altro grande giocatore a cui mi ispiro è Milito. Sono consapevole di dover migliorare tantissimo e per questo devo lavorare ogni giorno sul campo dando sempre il massimo. Tuttavia, il lavoro e i sacrifici non mi fanno paura; li faccio volentieri perché l’obiettivo da raggiungere è molto importante per me. La realizzazione di un sogno vale tutti i sacrifici fatti.

    Continuando il discorso precedente: preferiresti essere un piccolo Filippo Inzaghi o un grande Daniele Grandi?
    Come ho detto prima Inzaghi è un giocatore unico, cerco di apprendere tutti i suoi segreti guardandolo in televisione. In futuro mi piacerebbe essere un grande Daniele Grandi, anche se adesso non mi dispiace essere etichettato come un piccolo Filippo Inzaghi.

    Non credi che l’Atalanta possa riuscire nel tentativo di “evadere”dalla serie cadetta al primo tentativo? D’altronde, lì in avanti sono messi bene con Tiribocchi e Ardemagni. Due soggetti che fossi in te studierei a fondo, non trovi?
    L’ anno scorso l’Atalanta è stata sfortunata e purtroppo è retrocessa, ma in questo mercato la nuova dirigenza ha portato grandi giocatori che sicuramente saranno fondamentali per la risalita in serie A. Ardemagni, ad esempio, che insieme a Tiribocchi forma uno degli attacchi più forti del campionato, a mio avviso; sono due bomber e sicuramente quest’anno avrò la fortuna di vederli allenare a Zingonia. Entrambi mi incuriosiscono molto, e dunque li osserverò per cercare di “rubare” loro qualche segreto. Sono fiducioso per quest’Atalanta. Sta andando tutto benissimo, faranno un gran campionato.

    Domani: una paura, una speranza e un sogno.
    Le paure sono tante. Il domani ha sempre un punto di domanda e le risposte le trovi vivendo giorno per giorno. Chissà se tutto andrà come deve andare? Se avrò la salute, la fortuna, l’occasione giusta e se saprò cogliere l’attimo? Le speranze sono che tutte queste mie “paure” si risolvano positivamente, per arrivare a raggiungere e a realizzare il sogno che ho nel cassetto da sempre (ormai avete capito qual è).

    Uno spezzone di erba spelacchiata e un pallone. Questo lo so fare solo io…:
    Bella domanda. Non sono un giocatore che fa “i numeri” alla Cristiano Ronaldo o Messi. Se penso ad una cosa che mi riesce bene è sicuramente la scelta del tempo nel colpo di testa. Mi piace segnare in questo modo, quest’anno ho fatto 9 gol così. Essendo mancino ho segnato la maggior parte dei gol di sinistro in area di rigore, oppure tirando da fuori. Comunque per un attaccante l’importante è fare gol, il come è relativo.

    Da giovani si gioca a calcio per mero divertimento. Testa leggera, portafogli pure, e tantissimi sogni. Perché cambiare?
    Esatto. Nei settori giovanili si gioca per il puro divertimento, per la passione e per la voglia di arrivare. So benissimo che si parla di certe cifre nel mondo del calcio, forse non sono la persona più indicata per dire se sono giuste o sbagliate, ormai tutto si è ingrandito. Ora si sta cominciando a remunerare anche qualche giocatore del settore giovanile, in genere quelli più bravi perché le società si vogliono tutelare da eventuali “scippi” da parte di qualche concorrente; secondo me a volte si esagera rischiando di rovinare qualche talento montandogli la testa. Si vedono già ragazzi di 16 anni a cui vengono fatti contratti da professionisti e si rischia di illuderli. Magari sentendosi già arrivati “mollano” e non migliorano, facendo passare l’obiettivo di esordire in prima squadra in secondo piano. Questa è la mia vera meta. La trafila è stata lunga, ma ormai manca poco e voglio salire questo gradino il prima possibile.

    Daniele Grandi e la sua generazione possono arginare l’inesorabile colata a picco che vede protagonista il calcio nostrano, permettendo agli appassionati di abbandonarsi ad allettanti “voli pindarici”?
    Il calcio italiano andrà sempre peggio finché non si deciderà di puntare forte sui giovani talenti italiani dei settori giovanili; bisogna cominciare a lanciare i giovani dandogli fiducia e mettendoli in condizione di non “perdersi” o di emigrare dove sono più richiesti e hanno maggiori possibilità per mettersi in mostra (come ad esempio in Spagna ed Inghilterra). In questa mia generazione ci sono dei giocatori che possono essere il futuro della serie A e anche della nazionale italiana. Tuttavia, spesso e volentieri le società non reputano i giovani emergenti maturi , di conseguenza li spediscono nelle serie minori per crescere rimpinzando di stranieri le rose della prima squadra. In questo modo alcuni giocatori di talento si perdono. Un giorno vorrei che io e la mia generazione rappresentassimo il calcio italiano come simbolo di bel gioco e qualità, come eravamo abituati prima di questi ultimi anni.

    Porgendo la domanda come fosse un di gioco di parole: quand’è che vedremo Daniele Grandi debuttare tra i “grandi”? “Are you ready”, come direbbero gli inglesi?
    C’è sempre da migliorare e da lavorare, ma penso che oggi la voglia, la grinta e l’ambizione siano tali da farmi sentire pronto al grande salto. E’ giunto il momento di vivere il mio sogno.
    Video
    “Un saluto a tutti, ringrazio il pallonaro.com per l’intervista”
  • Calciomercato: Si muovono le punte “minori”

    Non c’è domenica che tenga per il calciomercato. Anche oggi gli addetti ai lavori hanno portato avanti le trattative per rinforzare le proprie squadre in vista dell’avvio delle prossime stagioni.

    E’ caccia agli attaccanti ma in attesa di sapere chi sarà l’ariete del Milan e della Juventus sono le punte “minori” a smuovere il mercato. E’ Robert Acquafresca il più conteso. Il giovane attaccante del Genoa è richiestissimo da Cagliari e Udinese ma nelle ultime ore sembra aver guadagnato posizioni il Napoli grazie alla proposta di comproprietà a 7 milioni di euro.

    L’Udinese si cautela bloccando proprio dal Napoli German Denis anche per lui comproprietà per circa 4 milioni di euro. Il Parma si prende definitivamente Valeri Bojinov superando la concorrenza del Siviglia.

    Il Manchster City tenta di soffiare a Tottenham e Wolfsburg Edinson Cavani offrendo al presidente Zamparini 20 milioni cash. L’Atalanta non riesce al momento a trovare l’accordo con Simone Tiribocchi richiesto in A dal Chievo e dal Bologna.

  • Inter, vittoria e primato. Atalanta battuta 3-1

    Inter, vittoria e primato. Atalanta battuta 3-1

    Nel primo anticipo della 35esima giornata della Serie A, l’Inter torna al comando della classifica battendo a San Siro l’Atalanta per 3-1 risorpassando la Roma, ora a -2 dai nerazzurri. Dopo la paura iniziale con lo svantaggio firmato Tiribocchi, la squadra di Mourinho rialza la testa e completa la rimonta con le reti del solito Milito e di Mariga, nel primo tempo, e di Chivu a 12 minuti dal termine del match.

    Mourinho concede un turno di riposo a Lucio, Samuel, Cambiasso e Maicon, per quest’ultimo forzato per il problema ai denti riportato in uno scontro fortuito con Messi, ma l’attacco viene riconfermato in blocco con Sneijder, Eto’o e Milito per cercare di avere la meglio sulla Roma per la corsa scudetto. Balotelli, dopo gli ultimi “litigi” con la tifoseria nerazzurra, è stato avvistato a Brescia per seguire la gara tra Rondinelle e Reggina.
    La gara si mette subito in salita per i nerazzurri di casa con Tiribocchi che beffa difesa e Julio Cesar al 5′. Una doccia gelata per l’Inter che rischia di capitolare due minuti più tardi ancora con l’attaccante romano dei bergamaschi che di testa fallisce di un niente il raddoppio. L’Inter, dopo lo sbandamento iniziale, piano piano si rimette in carreggiata e, aiutata anche dalla fortuna, trova il pari al 24′ con un pallonetto di Milito a scavalcare Coppola ma è uno svarione difensivo di Bianco a lanciare il Principe verso la porta degli ospiti. Pochi minuti più tardi è Mariga a ribaltare il risultato: cross di Eto’o con la sfera che sbuca da una selva di gambe giungendo sui piedi del keniota in mezzo all’area che di piatto fa 2-1.
    Il primo tempo si chiude con Sneijder che tiene in ansia i tifosi nerazzurri: il fantasista olandese infatti rimane negli spogliatoi accusando un problema muscolare e mettendo così a rischio la sua presenza al Camp Nou di Barcellona per la gara di ritorno della semifinale di Champions.

    La ripresa è giocata a viso aperto, l’Atalanta trova coraggio dopo la “mazzata” dei due gol subiti e impegna Julio Cesar con Guarente e Manfredini. L’Inter gioca per lo più di rimessa e viene premiata quando al 78′ Chivu con un bolide da fuori area chiude definitivamente la partita segnando il suo primo gol in questa stagione.
    Il pensiero ora è rivolto tutto verso mercoledì, al Camp Nou si gioca per la finale di Champions League e per la storia. Un vantaggio cospicuo quello dell’Inter che può giocare con tranquillità in virtù del 3-1 di San Siro. Intanto il Barcellona però ha risposto per le rime battendo con il medesimo risultato lo Xerez ultimo in classifica nella Liga.

    Il tabellino
    INTER – ATALANTA 3-1
    5′ Tiribocchi (A), 24′ Milito (I), 35′ Muntari (I), 78′ Chivu (I)
    INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Materazzi, Cordoba, Chivu; Mariga, Stankovic (70′ Thiago Motta), Muntari; Sneijder (46′ Cambiasso); Milito (80′ Arnautovic), Eto’o.
    A disposizione: Orlandoni, Lucio, Samuel, Quaresma.
    Allenatore: Mourinho
    ATALANTA (4-4-1-1): Coppola; Capelli, Bianco, Manfredini, Peluso; Ferreira Pinto (57′ Amoruso), Padoin, Guarente, Valdes (57′ Ceravolo); Doni (71′ Radovanovic), Tiribocchi.
    A disposizione: Rossi, Bellini, De Ascentis, Chevanton.
    Allenatore: Mutti
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Bianco, Coppola, Manfredini, Capelli (A), Stankovic, Cordoba, Materazzi (I)

  • Missione compiuta per la Roma: 2-1 all’Atalanta

    La Roma è la nuova capolista della Serie A, superando così l’Inter bloccata ieri sera dalla Fiorentina. Vittoria sofferta per gli uomini di Ranieri, che passano in vantaggio al 12′ del primo tempo con Vucinic, complice una papera grossolana del portiere atalantino Consigli, che non trattiene un tiro da fuori area del montenegrino. Roma padrone del gioco e a tratti devastante, e al 27′ raddoppio firmato Cassetti abile a sfruttare di testa un cross perfetto di Totti. Giallorossi che controllano il match fino all’ 8′ del secondo tempo, quando Tiribocchi mette i brividi ai 70 mila dell’Olimpico, accorciando le distanze e riaprendo così la partita. Dopo lo spavento momentaneo, la Roma riesce a controllare gli attacchi dei bergamaschi fino al 93′,poi l’urlo liberatorio del popolo giallorosso che così cambia gli scenari a 5 giornate dal termine: operazione-sorpasso effettuata e il campionato italiano da stasera ha un nuovo “padrone”, la Roma, quella Roma che era partita con 0 punti in 2 giornate e con l’esonero di Luciano Spalletti, e ora è li, dove merita, dove nessuno si sarebbe mai aspettato di vederla a inizio stagione, ma il grande Campionato fin qui disputato da ragione alla classifica attuale, Roma che scavalca meritatamente l’Inter grazie alle altissime prestazioni della squadra, e che ora vede lo Scudetto più vicino che mai.

    IL TABELLINO
    Roma-Atalanta 2-1
    Roma (4-2-3-1): Julio Sergio; Cassetti, Mexes, Burdisso, Riise; De Rossi, Pizarro; Vucinic (1′ st Toni), Perrotta (30′ st Taddei), Menez (34′ st Brighi); Totti. A disposizione: Doni, Taddei, Andreolli, Baptista, Tonetto. All.: Ranieri.
    Atalanta (4-4-2): Consigli; Capelli, Bianco, Pellegrino, Manfredini (34′ Radovanovic); Ferreira Pinto, Padoin, De Ascentis (38′ st Volpi), Valdes; Tiribocchi, Amoruso (8′ st Doni). A disposizione: Coppola, Ceravolo, Canzian, Caserta. All.: Mutti.
    Arbitro: Rocchi di Firenze
    Marcatori: 12′ Vucinic (R), 27′ Cassetti (R), 8′ st Tiribocchi (A)
    Ammoniti: Cassetti, Menez (R), Manfredini, Pellegrino (A)

  • Serie A 8 Giornata: highlights Udinese – Atalanta 1-3. La cura Conte fa effetto [video]

    Atalanta corsara in casa dell’Udinese, belli aggressivi e spigliati i bergamaschi di Antonio Conte che hanno sempre avuto in mano il comando del gioco riuscendo a portare a casa tre punti importantissimi. Le reti portano la firma di Tiribocchi, Valdes e De Ascentis per l’Atalanta di Lodi per i friulani.

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”144853″]