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  • Luana Fracassi: “Voglio essere bandiera della Res Roma”

    Luana Fracassi: “Voglio essere bandiera della Res Roma”

    Nata attaccante, diventata mediano grintoso sino ad essere terzino di ottima qualità e quantità, questo il percorso fatto da Luana Fracassi calciatrice duttile e di personalità della Res Roma.

    Nata a Campobasso il 27 maggio 1989, Luana dall’estate 2010 veste la maglia della società della capitale, con la quale ha disputato quasi 100 gare con un ottimo bottino di 10 gol realizzati.

    Abbiamo fatto una chiacchierata con lei per conoscere come è nata la sua passione, quali sono i suoi obiettivi personali e di squadra.

    Per iniziare vogliamo chiederti come ti sei avvicinata al calcio, come è nata in te la passione per questo sport?

    Gioco a calcio da quando ero piccola. A 10 anni quello che era il mio capo Scout era anche un allenatore di calcio e vedendomi decise di farmi provare a giocare a calcio e così ho iniziato.

    Hai un calciatore a cui ti ispiri, un idolo?

    Da tifosa della Roma sarebbe scontato dire Totti, però io dico Perrotta che è uno di quei calciatori che in campo non si nota quasi mai ma che è fondamentale per la squadra.

    Se invece dovessi scegliere una calciatrice, proveniente da un campionato straniero, con cui vorresti giocare, quale nome faresti?

    Ho avuto modo di vederla solo in video però direi l’attaccante brasiliana Marta, è una calciatrice incredibile.

    Veniamo ad una nota dolente, come anche tu avrai notato le nostre formazioni di club purtroppo subiscono pesanti sconfitte quando oltrepassano i confini nazionali, cosa manca secondo te al calcio italiano per potersi avvicinare alle altre nazione?

    Purtroppo c’è un’evidente mancanza di disponibilità economica, tutto questo porta a mancanza di strutture e di mezzi adatti che invece hanno negli altri paesi.

    Veniamo all’attualità, qual è il tuo rapporto con i tifosi della Res Roma?

    Sono fantastici, mai visto un tifo simile, sono ragazzi giovani che spendono di tasca propria per poter realizzare coreografie e sostenerci. Ripeto sono persone fantastiche e c’è un rapporto bellissimo.

    Come abbiamo già detto hai realizzato 10 gol con la maglia della Res Roma, ce n’è uno in particolare che ricordi con piacere?

    In realtà sono due, uno nella vittoria contro le Aquile Bagheria che si rivelò importante per ottenere i playoff per la promozione e l’altro a Fiano Romano, che non ha un importanza particolare per il risultato, ma è speciale per me, per una mia dedica personale.

    Qual è il tuo punto di forza e dove invece vorresti migliorare?

    Sicuramente il mio punto di forza è il fatto di non avere mai mollato, di aver sempre pensato di poter diventare la migliore, insomma una bella dose di autostima. Vorrei migliorare nel riuscire a fare sempre la scelta giusta in campo. So di non essere una calciatrice dotata di un piede raffinato o di grande tecnica, per questo cerco sempre di metterci molta grinta.

    Quest’anno con la Res Roma siete partite molto forte, per poi avere l’attuale calo che vi ha fatto scendere in classifica. Quali sono adesso gli obiettivi della tua squadra ed i tuoi personali?

    Luana Fracassi | © www.romafemminile.it
    Luana Fracassi | © www.romafemminile.it

    Siamo partite benissimo, poi purtroppo un po’ per sfortuna, un po’ per colpa nostra abbiamo perso punti con squadre che, classifica alla mano, erano inferiori a noi. L’obiettivo della Res Roma rimane quello di cercare di ottenere la salvezza immediata evitando i playout. Con impegno e grinta penso sia un obiettivo alla nostra portata. Per quanto riguarda il lato personale voglio dare il mio contributo per ottenere la salvezza e cercare di diventare una bandiera di questa società.

     

     

    La vostra è una squadra che ha in rosa molte giovani, ce n’è qualcuna in particolare che secondo te ha talento e possibilità di avere un futuro brillante?

    In squadra ci sono molte giovani valide, ce n’è una che seguo molto e alla quale cerco di dare consigli perchè penso possa fare molto bene, si tratta di Flaminia Simonetti che a mio parere è dotata di grande tecnica ed intelligenza calcistica.

    Prima di salutarti ti poniamo un’ultima domanda, perché, secondo te, i nostri lettori dovrebbero avvicinarsi e appassionarsi al calcio femminile?

    Il nostro è un calcio genuino, dove non comandano i soldi come accade nel maschile. Siamo ragazze che giocano per passione e credo sia bello potersi avvicinare ad un mondo che porta i giusti valori. Tra l’altro non c’è grande differenza dal punto di vista tecnico rispetto al calcio maschile.

     

     

     

  • Destro rinasce a Siena, la Roma di Zeman vince ancora

    Destro rinasce a Siena, la Roma di Zeman vince ancora

    Al Franchi Siena-Roma termina 3-1 in favore degli ospiti, che in rimonta conquistano la quarta vittoria consecutiva nelle ultime cinque partite di campionato. I toscani si erano portati per primi in vantaggio grazie alla prima rete in Serie A del portoghese Neto. La squadra di Zeman però si scatena nella ripresa, quando con Destro trova la rete del momentaneo pareggio al 66° minuto dell’incontro. Spingono forte i giallorossi, che trovano il meritato vantaggio nel finale grazie al gol del redivivo Perrotta. Al primo minuto di recupero è ancora l’ex di turno Mattia Destro a siglare il gol del definitivo 3-1 per Totti e compagni. Con questo successo la Roma mantiene saldamente il sesto posto, e resta in scia alla zona Champions, distante cinque punti.

    SI SBLOCCA DESTRO– Ci voleva l’aria di Siena per rivedere il Destro capace di stupire critica e tifosi durante la scorsa stagione. Prestazione monstre per l’attaccante di Zeman, che schierato al centro dell’attacco giallorosso al posto dell’acciaccato Osvaldo ha tirato fuori la voce. A farne le spese proprio la sua ex squadra, quella che l’ha lanciato al grande pubblico. Bentornato Destro.

    AC Siena v AS Roma - Serie A
    Mattia Destro scatenato in Siena-Roma | ©Gabriele Maltinti/Getty Images

    VARIAZIONI SUL TEMA – A causa delle pesanti assenze, su tutte quelle di Lamela e Osvaldo, Zeman ha schierato una Roma per così dire sperimentale. Nel tridente d’attacco infatti come ala destra è stato schierato a sorpresa Pjanic, nonostante alla vigilia il nome di Nico Lopez fosse accostato in maniera pesante all’undici titolare. Esperimento tuttavia riuscito e che può far sorridere il tecnico boemo, che tornerà stasera a casa con i tre punti in tasca.

    SIENA CAPARBIO – Il Siena ha disputato l’ennesima partita di cuore davanti al proprio pubblico. Fino a cinque minuti dal termine Cosmi stava riuscendo nel miracolo di terminare l’incontro con un punto, ma a rovinargli la festa ci ha pensato Perrotta (gravissimo l’errore di Rubin). In ogni caso, alla luce degli altri risultati (ko Genoa e Palermo ndr) la squadra toscana può tirare un sospiro di sollievo, consapevole di come per la salvezza c’è adesso anche lei.

    Le pagelle di Siena-Roma 1-3 
    Neto 6,5: segnare un gol in Serie A ha sempre un sapore speciale. Se poi si tratta del primo il piacere diventa estasi.
    Rubin 4: errori come quello dell’esterno sinistro possono segnare un’intera stagione. Ci auguriamo per il difensore bianconero che non sia questo il caso.
    Perrotta 7: bentornato anche a Simone Perrotta. Dove era finito? L’ex Nazionale azzurro si riprende la scena grazie al gol vittoria nel finale.
    Destro 8: il ritorno a Siena è da oscar. Doppietta, la prima con la maglia giallorossa, per l’attaccante cresciuto nel vivaio dell’Inter. Due gol che ripagano la società e la fiducia del tecnico Zeman.

    Il tabellino di Siena-Roma 1-3 (02-12-2012)
    Siena (3-4-2-1): Pegolo 6,5, Neto 6,5, Contini 5,5, Felipe 5,5, Sestu 6,5, Vergassola 5,5, Bolzoni 6, Rubin 4, Valiani 6 (76′ D’Agostino sv), Rosina 5 (58′ Reginaldo 5), Calaiò 6 (85′ Larrondo sv)..
    Roma (4-3-3): Goicoechea 6; Piris 5,5, Marquinhos 5,5, Castan 6, Balzaretti 5,5; Florenzi 6,5 (92′ Marquinho sv), Tachtsidis 6 (78′ Perrotta 7), Bradley 5, Pjanic 6, Destro 8, Totti 6,5.

    Il video di Siena-Roma 1-3 (02-12-2012) [jwplayer config=”60s” mediaid=”162289″]

  • Roma, Zeman prepara la rivoluzione. Pallotta arriva in città

    Roma, Zeman prepara la rivoluzione. Pallotta arriva in città

    Zeman è pronto a rivoluzionare tutto. Dopo la recente sconfitta allo Juventus Stadium, l’allenatore della Roma ha deciso che serve dare una sterzata decisiva a questo campionato visto che l’unica vittoria stagionale (sul campo) è arrivata a San Siro contro l’Inter e poi sono seguiti due pareggi interni contro Catania e Sampdoria con la sconfitta casalinga contro il Bologna. Quindi se non consideriamo la partita contro il Cagliari (vinta a tavolino ma che potrebbe essere giocata), i giallorosso hanno conquistato solamente 5 punti in 5 gare. Troppo poco per una squadra secondo molti, costruita per poter insidiare la Juventus nella corsa alla scudetto.

    LA RIVOLUZIONE – Partiamo dal presupposto che il cambiamento del boemo passa dai giocatori da schierare in campo e mai dal modulo tattico, visto che lo stesso tecnico considera il suo 4-3-3 il modo migliore per coprire tutti gli spazi nel terreno di gioco. Quindi, l’unico modo è cambiare l’undici iniziale che andrà a sfidare l’Atalanta, domenica all’ora di pranzo all’Olimpico. Il nome nuovo potrebbe essere quello del 18enne difensore centrale Marquinhos che andrebbe a prendere il posto dell’argentino Burdisso, andando a far coppia con il connazionale Castan. Sempre nel reparto difensivo ritroverà il posto da titolare il paraguaiano Piris, recentemente bocciato dopo qualche prova incolore, che avrà nuovamente la possibilità di dimostrare il suo valore sostituendo Taddei nel ruolo di terzino destro. La metà mancina della difesa non dovrebbe subire cambiamenti con Balzaretti che spingerà sulla fascia e come detto poco fa, Castan completerebbe una coppia centrale tutta brasiliana. Attenzione però a Dodò, l’oggetto misterioso in casa giallorossa. Il terzino sinistro avrebbe recuperato dal suo infortunio e non viene escluso un suo inserimento a sorpresa nell’undici di partenza contro l’Atalanta. A centrocampo, assente il bosniaco Pjanic, ancora alle prese con un fastidioso infortunio muscolare alla coscia sinistra che ne ha rallentato l’inserimento nella nuova Roma. Zeman, potrebbe rilanciare il “senatore” Perrotta, lasciato spesso fuori in questo inizio di stagione e riproposto a Torino quando ormai la gara era ampiamente compromessa. L’ex Chievo garantirebbe corsa ed inserimenti senza palla, perfetto per il modo di giocare del boemo. Bradley è tornato in gruppo dopo essere stato fermo ai box per circa un mese e una volta ristabilito definitivamente avrà una maglia da titolare. Per la partita di domani, si giocano due posti De Rossi, Florenzi e Tachtsidis. L’attacco invece non dovrebbe cambiare. Bocciato ancora una volta Lamela, il tecnico della Roma dovrebbe riproporre il tridente pesante formato da Totti – Osvaldo – Destro.

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    Zeman, rivoluziona la Roma © Gabriel Bouy/Getty Images

    PALLOTTA – Ieri nel centro sportivo di Trigoria è arrivato il presidente della Roma James Pallotta che si è trattenuto a parlare con il tecnico Zeman e con il capitano della squadra Francesco Totti. Tanto ottimismo per il patron americano, sempre in compagnia del fedelissimo Mark Pannes, amministratore delegato del club. Sorrisi e scherzi durante la foto di gruppo con la divisa ufficiale, rinviata di giorno in giorno proprio per aspettare il presidente. Lo stesso Pallotta in nottata ha cenato tra gli altri con il sindaco di Roma, Alemanno, e non ci sono dubbi che si sia parlato anche del nuovo stadio, uno dei progetti fondamentali per la crescita della squadra dal punto di vista finanziario e tecnico. Il primo cittadino della Capitale d’Italia ha confermato la ferma volontà di aiutare la squadra ad avere un impianto di loro proprietà.

    Pallotta si fermerà a Roma fino a domenica e assisterà alla gara dell’Olimpico contro l’Atalanta, sperando poi di poter tornare negli Stati Uniti dopo aver assistito ad una vittoria, che sarebbe la prima stagionale davanti al proprio pubblico per i giallorossi.

  • Perrotta: entusiasta di Luis Enrique

    Perrotta: entusiasta di Luis Enrique

    Simone Perrotta è ormai uno dei cardini del telaio Roma, sia in campo che nello spogliatoio, uno della Vecchia Guardia, che ne ha viste tante come si suol dire, in sette anni di maglia giallorossa, con diversi allenatori che sono passati da Trigoria nel corso delle stagioni. Ecco perchè il centrocampista cosentino è ben titolato per esprimere il suo pensiero sul nuovo corso della Roma targata Luis Enrique e lo fa con grande entusiasmo, percependo un’ aria nuova rispetto al passato, sia in termini di gioco che in termini di spirito di gruppo. I cardini del pensiero del tecnico spagnolo sono il possesso palla ed il gioco palla a terra: elementi che Perrotta dichiara di apprezzare molto, anche perchè gli ricordano i dettami di Luciano Spalletti, il tecnico che, più di tutti, lo ha lanciato nel grande calcio.

    © Paolo Bruno/Getty Images
    Ma l’aspetto più importante, per Perrotta, in questo nuovo corso è lo spirito, l’entusiasmo, la voglia di lavorare insieme per costruire qualcosa, a differenza dello scorso anno quando questi elementi erano venuti a mancare. Ora c’è maggiore serenità, forse anche per la risoluzione delle problematiche societarie con il cambiamento di proprietà. L’unica preoccupazione riguarda la possibile partenza di pezzi importanti, accostati al calciomercato in queste settimane, come Mirko Vucinic e Daniele De Rossi: in tal caso, secondo Perrotta, per la Roma sarebbe una grande perdita in termini di organico ed umani, ecco perchè il centrocampista si augura che possano restare entrambi. Infine, capitolo ambizioni: Perrotta non vuole sbilanciarsi troppo, per non illudere nessuno e, soprattutto perchè non può avere alcuna certezza sul futuro, dato che la squadra è in piena fase di costruzione. Tuttavia, il concetto fondamentale è che la Roma è sempre la Roma, ed i suoi obiettivi devono essere sempre all’altezza del suo blasone.

  • Ricorso per Perrotta e De Rossi, sul web rabbia per la grazia a Totti

    Ricorso per Perrotta e De Rossi, sul web rabbia per la grazia a Totti

    Le decisioni del giudice sportivo hanno colto di sorpresa l’ambiente giallorosso che ha subito annunciato ricorso contro la stangata nei confronti di De Rossi e Perrotta. Se per Capitan Futuro le tre giornata sembrano accettabili per il gesto gratuito e sopratutto la condotta violenta, quelle a Perrotta sembrano onestamente eccessive per una piccola pacca sulla schiena. La Roma porta ad esempio la manata di Ibra proprio al barese Rossi che costò al rossonero solo due giornate.

    Sul web però oltre a protestare per il primato a favore dei giallorossi con i 13 rigore a favore, spopolano le immagini di Francesco Totti (leggi l’importanza di chiamarsi Francesco) mentre impreca contro l’arbitro e si critica la disparità di trattamento ancora con Ibrahimovic.

    Anche Galliani ieri pur non tirando in ballo Totti ha criticato l’accanimento contro lo svedese e il buonismo nei confronti di altri calciatori.

  • Roma stangata, 3 giornate a De Rossi e Perrotta

    Roma stangata, 3 giornate a De Rossi e Perrotta

    Mano pesante del giudice sportivo Tosel che ha inflitto 3 giornate di squalifica ai due centrocampisti della Roma Daniele De Rossi e Simone Perrotta, espulsi entrambi durante l’ultima giornata a Bari per comportamenti violenti, il primo per aver rifilato una gomitata in faccia a Bentivoglio e il secondo per aver dato un pugno sulla schiena a Masiello. Una brutta notizia per il club giallorosso che non potrà più contare su De Rossi, non nuovo a questo tipo di atteggiamenti e di squalifiche, e Perrotta per rincorrere il quarto posto in classifica che da l’accesso ai preliminari di Champions League visto che per loro il campionato è finito mancando proprio 3 giornate al termine della stagione e le cui eventualità di ricorso sono molto remote.

    Oltre ai due giallorossi sono stati sanzionati con tre turni anche l’attaccante del Lecce David Di Michele, per mezzo della prova tv e reo di aver colpito con uno schiaffo il difensore del Chievo Cesar, e il difensore del Bari Kamil Glik per comportamenti scorretti nei confronti di un avversario e per aver insultato l’arbitro e i suoi assistenti.

    Una giornata invece per Alvarez e Ledesma del Catania, Della Rocca, Mutarelli e Mudingayi del Bologna, Ledesma della Lazio, Cossu del Cagliari, Mariga dell’Inter.

  • La Roma si sveglia a pranzo, Champions? Si può sognare!

    La Roma si sveglia a pranzo, Champions? Si può sognare!

    Dopo una settimana tormentate la Roma si rialza nel match delle 12:30 contro il Chievo venuto all’Olimpico più per una pasquetta anticipata che per una partita di calcio. I giallorossi in campo con i contestatissimi Vucinic e Menez è sorretta da un Totti in condizione eccezionali e dalla rabbia agonistica dei senatori Juan, De Rossi e Perrotta.

    E’ proprio il calabrese a sbloccare la partita dopo appena 4′, il Chievo per tutto il primo tempo non si vede ma ci sono sempre da registrare le numerose palle gol sprecate. Gli uomini di Pioli hanno una reazione per i primi dieci minuti della ripresa quando Uribe e Costant creano due ghiotte occasione.

    Poi riparte il festival dell’errore ma anche della sfortuna con Menez, oggi ispirato bloccato dal palo a Sorrentino battuto.l Vittoria doveva esser e vittoria è stata e grazie ai passi falsi di Lazio e Udinese adesso il sogno Champions ritorna possibile.

  • Roma, rinnovano Perrotta e Cassetti

    Roma, rinnovano Perrotta e Cassetti

    Perso con ogni probabilità Philippe Mexes che a meno di clamorosi ripensamenti non rinnoverà nonostante sia molto legato ai colori giallorossi, la Roma nel frattempo ha prolungato i contratti in scadenza di Simone Perrotta e Marco Cassetti che fino a qualche giorno fa non avevano la certezza di essere riconfermati dalla nuova proprietà vista l’imminente cessione del pacchetto societario giallorosso che sta per passare nelle mani dell’americano Thomas Di Benedetto.

    Perrotta e Cassetti così continueranno a rimanere nella capitale: il centrocampista ha firmato un prolungamento fino alla prossima stagione con opzione sulla seconda a 2.5 milioni lordi all’anno, il terzino ha prolungato di un solo anno il suo rapporto con il club capitolino per uno stipendio complessivo lordo che ammonta a 1.8 milioni di euro lordi.

  • La Roma crolla sotto i colpi dello Shakhtar

    La Roma crolla sotto i colpi dello Shakhtar

    La Roma perde 3 a 2 all’Olimpico contro Shakhtar e adesso la qualificazione è seriamente a rischio. Dopo la crisi di risultati con il pari di Brescia e le sconfitte contro l’Inter e il Napoli che avevano ridimensionato i sogni scudetto in casa Roma, arriva la batosta anche in Europa, con una sconfitta che rende davvero difficile la trasferta per il ritorno degli ottavi.

    A parte il risultato non sono mancati gol e spettacolo all’Olimpico per una partita che davvero non ha smesso mai di regalare emozioni.

    La Roma di Ranieri gioca un bellissimo calcio per gran parte del primo tempo, rendendosi padrona del campo.

    Gran parte del gioco passa per i piedi del capitano, anche se sia Vucinic che Menez riescono con giocate improvvise a mettere in crisi la difesa della squadra ucraina. La Roma fa fatica però a entrare in area, provando troppo spesso gli inserimenti per vie centrali, mentre lo Shakhtar si difende con molti uomini dietro la linea della palla.

    Al 27’ dopo aver sfiorato pochi minuti prima il gol Burdisso da calcio d’angolo, arriva la rete del vantaggio giallorosso grazie a Perrotta. De Rossi mette giù in area un pallone difficile, scarica su Taddei, cross morbido a scavalcare il portiere e Perrotta schiaccia di testa sul difensore dello Shakhtar Rat con deviazione vincente per i giallorossi. La gioia del gol non dura nemmeno un minuto, perché sull’azione offensiva seguente della squadra di Lucescu la Roma subisce il pareggio con un tiro da fuori area di Jadson deviato da De Rossi. Deviazione decisiva che beffa il portiere giallorosso Doni.

    Una partita che poteva sembrar facile sulla carta si rivela tutt’altro, quando al 35’ Costa si libera al limite dell’area e calcia a giro sul palo opposto realizzando un gol bellissimo. Ancora Shakhtar al 41’ quando Riise perde palla con un errore sulla fascia regalando il pallone a Costa che serve in area il compagno Luis Adriano libero da marcature e realizza il gol che porta gli ucraini sul 3 a 1. Una tripletta tutta brasiliana che manda la Roma negli spogliatoi con il morale ai minimi storici e uno stadio intero che fischia i suoi eroi e gli incita a tirare fuori gli attributi. Nella ripresa la musica non cambia la Roma subisce tanto, troppo, anzi rischia l’imbarcata e il possibile 4 a 1, esponendosi molto e lasciando tantissimo spazio alle ripartenze degli ucraini. La Roma ci crede e nel giro di pochi minuti con Menez al 60’ riesce ad accorciare le distanze. Il francese praticamente si inventa un gol bellissimo. Tiene testa e resiste alla trattenuta di Jadson poi dal limite dell’area calcia di piatto all’incrocio dei pali facendo esplodere l’Olimpico! La Roma ci crede e fino alla fine va più volte vicino al gol sia con Borriello entrato al posto di Vucinic sia con Totti, ma senza fortuna. Senza però  dimenticare  i rischi corsi e le numerose occasioni sventate da Doni o sbagliate dagli uomini di Lucescu. Nel finale la Roma alza bandiera bianca accusando anche le ammonizioni di Cassetti e Menez entrambi diffidati, che, automaticamente salteranno la sfida di ritorno.

    In conclusione è stata una partita che ha sicuramente divertito gli spettatori, mostrando un calcio spettacolare ma sicuramente  evidenziando dei limiti con delle squadre organizzate male a livello difensivo, dove non c’è stata tregua per le difese: o attaccava lo Shakhtar o attaccava la Roma non ci sono state fasi intermedie o di gioco statico. Tantissime le occasioni per parte a dimostrazione di come gli avvertimenti di Ranieri non siano stati proprio ascoltati da tutti. La Roma perde in casa una partita chiave. Il ritorno adesso è assolutamente in salita per i giallorossi che dovranno segnare almeno 2 gol e non subirne nessuno per passare il turno.

  • Totti, Perrotta, Menez tre squilli. La Roma c’è

    Totti, Perrotta, Menez tre squilli. La Roma c’è

    Non può nulla il Cagliari contro questa Roma a tratti bella ma sopratutto cinica e retta da un Mexes in versione The Wall. Per Ranieri finalmente una domenica tranquilla senza nessun mugugno e tre punti che proiettano i giallorossi al secondo posto in attesa di Napoli e Lazio. Al di là della classifica la Roma inizia a recuperare i suoi uomini principe con Totti finalmente nel vivo dell’azione, De Rossi onnipresente e Mexes capace di reggere l’urto di un buon attacco come quello sardo.

    L’undici di Donadoni non ha demeritato anche se il passivo potrebbe far intendere altro e sopratutto all’inizio dei due tempi ha premuto sull’acceleratore costringendo la Roma in difesa e Julio Sergio a qaulche intervento importante. La partita si è sbloccato su calcio di rigore e si è chiuso su un errore macroscopico di Agazzi, poi solo ne finale arriva il sigillo di Menez su assist di Vucinic. La Roma si candida prepotentemente per lo scudetto.