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  • Higuain e Rafael eroi azzurri, la supercoppa va al Napoli

    Higuain e Rafael eroi azzurri, la supercoppa va al Napoli

    Una gara combattuta, tiratissima che ha visto la Juventus avere diversi matchpoint per far sua quella Supercoppa che in realtà è stata alzata dal Napoli.

    I protagonisti della serata sono stati i due attaccanti argentini, Higuain e Tevez, ed i due portieri, Rafael e Buffon. Alla fine, dopo 120 minuti, non belli ma intensi, e 18 rigori calciati l’hanno spuntata i partenopei che così chiudono il 2014 in bellezza con un bel trofeo messo in bacheca.

    Veniamo al racconto di questa lunghissima serata di calcio a Doha.

    Allegri schiera la squadra prevista alla vigilia, mentre Benitez sorprende inserendo De Guzman nel trio di trequartisti e lasciando Mertens in panchina.

    La partenza è equilibrata con i bianconeri a fare la gara. L’equilibrio dura pochissimo perchè al 4° da un pasticcio tra Albiol e Koulibaly, sbuca Tevez che si presenta davanti a Rafael e fa 1-0. Il gol mette la carica alla Juventus che continua a fare gioco, la prima reazione del Napoli si vede al 11° con una ripartenza e la susseguente conclusione di Hamsik che finisce alta. Al 15° dopo un paio di minuti di possesso palla arriva una ghiotta occasione per il Napoli, Hamsik sfrutta un mancato intervento di Chiellini e calcia, la conclusione è sfiorata dallo stesso difensore livornese e si stampa sul palo. Il Napoli prova ad aumentare la pressione, la Juventus pare calare l’intensità ma appena possono i bianconeri provano a far male come accade al 22° quando Rafael è costretto ad una grande respinta sul tiro al volo dell’Apache. Il portiere brasiliano si ripete un minuto dopo sempre su Tevez, con una deviazione in corner. Il Napoli però è solo Hamsik, lo slovacco ci riprova ma il suo tiro non inquadra per poco lo specchio. Higuain inizia a scaldarsi con un paio di conclusioni non precise, poi al 42° costringe Buffon al tuffo per salvare un altro suo tiro. Dopo un minuto di recupero finisce il primo tempo.

    Si riparte senza cambi e con i ritmi che rimangono bassi nei primi minuti. Al 54° errore grave di Callejon che ben imbeccato, si presenta davanti a Buffon e lascia partire il diagonale che si spegne sul fondo. Gli azzurri sono però più propositivi, più intensi, ci provano in tutte le maniere ma la difesa bianconera tiene e viene aiutata anche dalla fortuna quando il pallonetto di Higuain si spegne sul palo. Fortuna che poco dopo aiuta anche il Napoli, la respinta di Rafael infatti incoccia Koulibaly e si spegne di pochissimo a lato del palo. Al 68° arriva il meritato pareggio del Napoli, De Guzman fugge sulla fascia, piazza il cross ed Higuain di testa batte Buffon. Il gol del pari costringe la Juventus a giocare e dopo un tiro strozzato da Tevez, arriva al 75° un colpo di testa di Llorente fuori non di molto. I ritmi non si alzano, al 90° Tevez ha la palla della vittoria ma il suo tocco in spaccata esce sul fondo. Dopo 2 minuti di recupero arriva il fischio finale si va ai supplementari.

    Il primo tempo supplementare vede la Juventus provare a gestire la palla e con alcune interessanti giocate di Tevez, Pereyera e Pogba prova ad impensierire Rafael. La Juve sale di tono e anche Llorente al 97° si presenta al tiro, palla fuori di poco. Al 100° i bianconeri gridano al gol ma la conclusione a botta sicura di Vidal è salvata sulla linea da Koulibaly. Il Napoli tenta qualche ripartenza ma non riesce a rendersi pericoloso. Il primo tempo supplementare finisce sul 1-1.

    Neanche tempo di ripartire che Tevez riceve da Pogba al limite, controlla la palla, si gira in un fazzoletto di terreno e deposita il tiro nell’angolino basso per il nuovo vantaggio bianconero. A metà del tempo diventa protagonista Buffon che prima salva su Higuain e poi, dopo un’incomprensione con Bonucci, ferma Callejon lanciato a rete. Il Napoli si getta in avanti e al 118° in una mischia sbuca Higuain che con la zampata batte Buffon e fa 2-2. Non succede più niente, si va ai calci di rigore.

    Dal dischetto le emozioni si moltiplicano, parte male il Napoli con Buffon che para a Jorginho. Tocca a Tevez ed è palo, poi arrivano una serie di 5 a testa perfetti. Va dal dischetto Mertens e Buffon para, Chiellini ha il Matchpoint ma Rafael respinge. Tocca a Callejon ed il portiere bianconero para ancora. Anche Pereyra ha la palla per vincere ma calcia altissimo. Va Koulibaly colpisce il palo ma la palla entra. Il pallone tocca a Padoin, Rafael decide di ergersi a protagonista e respinge consegnando la coppa al Napoli.

    L'esultanza dei calciatori del Napoli | Foto da Twitter
    L’esultanza dei calciatori del Napoli | Foto da Twitter

     

    JUVENTUS – NAPOLI 7-8 d.c.r. (2-2 d.t.s) (1-1 al 90°) (1-0) (4°, 106° Tevez (J), 68°, 118° Higuain (N))

    Juventus (4-3-1-2): Buffon; Lichtsteiner (78° Padoin), Bonucci, Chiellini, Evra; Pirlo (66° Pereyra), Marchisio, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente (105° Morata).

    Allenatore: Allegri.

    Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Gargano, David Lopez (90° Inler); De Guzman (105° Jorginho), Hamsik (78° Mertens), Callejon; Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Valeri.

    Ammoniti: Higuain (N), Pereyra (J), Callejon (N), Albiol (N), Mertens (N), Tevez (J)

     

    Sequenza rigori: Jorginho (parato), Tevez (palo), Ghoulam (gol), Vidal (gol), Albiol (gol), Pogba (gol), Inler (gol), Marchisio (gol), Higuain (gol), Morata (gol), Gargano (gol), Bonucci (gol), Mertens (parato), Chiellini (parato), Callejon (parato), Pereyra (alto), Koulibaly (gol), Padoin (parato).

  • Juve campione d’Italia, ora caccia ai 100 punti

    Juve campione d’Italia, ora caccia ai 100 punti

    La Roma perdendo col Catania aveva consegnato aritmeticamente lo scudetto ai bianconeri. Un bel regalo, certo, che però ha forse “rovinato” la festa dello Juventus Stadium: non il 5 maggio ma un giorno prima è arrivata la conquista del terzo titolo consecutivo. A questo punto la Juve punta a battere record su record: nel mirino particolarmente i 100 punti (vincendo con Roma e Cagliari si arriverebbe a 102, con un pareggio sarebbero 100 tondi tondi) e il record di 97 punti dell’Inter, che si può comodamente battere.

    Altro record impressionante della Juve è quello delle 18 vittorie su 18 in casa (con appena tre pareggi e due sconfitte fuori casa). Forse per preservare i giocatori importanti per la partita con la Roma, forse per far riposare i top players, Conte ha fatto molto turn-over in tutte le zone del campo, compresa la porta.

    Conte che festeggia con la figlia Vittoria
    Conte che festeggia con la figlia Vittoria

    La partita è stata dominata dai bianconeri ma l’Atalanta ha retto bene fino al 72°: tocco di Pogba, arriva da dietro Padoin che col destro la mette dentro. Gol dell’ex per lui, che trova il secondo gol in maglia bianconera (il primo era stato il pokerissimo nello 0-5 a Firenze di due anni fa).

    Da segnalare finalmente il ritorno in campo di Simone Pepe, che è subentrato a Lichtsteiner e ha giocato 5  minuti più recupero. In questa stagione il giocatore di Albano Laziale aveva totalizzato una presenza in Coppa Italia con l’Avellino e due presenze in Primavera (con Spezia Sampdoria, trovando anche il gol nella partita contro i liguri).

    Le pagelle del match:

    JUVENTUS: Storari 6, Barzagli 6, Ogbonna 6, Chiellini 6,  Lichtsteiner 6 (dall’85° Pepe SV), Padoin 6.5, Marchisio 6, Pogba 6, Peluso 6, Osvaldo 6 (dal 65° Tevez 6), Giovinco 6 (dal 45° Quagliarella 6.5)

    ATALANTA: Consigli 6, Bellini 6, Lucchini 5.5 (dal 46° Benalouane 5.5), Yepes 5.5 (dal 77° Nica SV), Brivio 6, Raimondi 5.5  (dal 64° Estigarribia 6), Baselli 6, Carmona 5, Bonaventura 6, Moralez 5.5, Denis 5.5

  • Da Stephan Lichtsteiner i soldi per il top player

    Da Stephan Lichtsteiner i soldi per il top player

    Quando lo sceicco chiama è difficile non rispondergli. Il Paris Saint Germain torna ancora una volta in Italia a caccia di nuovi obiettivi per completare il già faraonico organico per puntare dritti alla vittoria della Champions League. La nuova richiesta di Carlo Ancelotti è un terzino destro e Leonardo, come sempre pronto ad accontentarlo, questa volta vuol far breccia nella dirigenza bianconera per strappare il si per Stephan Lichtsteiner. Il terzino, adattatosi egregiamente nella scorsa stagione al nuovo ruolo di esterno di centrocampo, è stato uno dei giocatori determinanti per la conquista dello scudetto abbinando al solito dinamismo grande qualità nei cross dal fondo e denotando un apprezzabile senso della posizione.

    Arrivato nella scorsa stagione dalla Lazio il ventottenne difensore svizzero potrebbe andare a completare il dream team costruito da Leonardo al Paris Saint Germain allettato oltretutto dalla faraonica proposta di un quadriennale da 4,8 milioni di euro a stagione.

    Stephan Lichtsteiner vicino al PSG | ©Getty Images
    La Juventus nonostante reputi il giocatore uno delle pedine cardine dello schieramento di Antonio Conte non sembra indifferente all’offerta del club francese tanto che in molti nelle ultime ore parlano di trattativa possibile. Marotta per strapparlo a Lotito nella scorsa stagione arrivò a pagare 10 milioni di euro per il cartellino e quindi adesso si aspetta dal Paris Saint Germain un’offerta congrua e come spesso si usa dire “irrinunciabile”. Le indiscrezioni che arrivano dagli ambienti vicini alla Juventus raccontano di un accordo possibile intorno ai quindici milioni di euro mentre tra il giocatore e il club transalpino l’intesa è praticamente totale.

    Da Stephan Lichtsteiner i soldi per il top player Chi sostituirebbe Stephan Lichtsteiner nell’out destro della Juventus? Nelle idee della società (Conte che ne pensa?) l’organico bianconero dispone già delle alternative allo svizzero: Martin Caceres e Mauricio Isla. L’uruguaiano ha già dimostrato nella passata stagione di sapersi adattare anche al ruolo di esterno destro con una difesa a tre, mentre Isla dopo il brutto infortunio della scorsa stagione con la maglia dell’Udinese è dato finalmente in recupero. All’occorrenza poi potrebbero occupare quel ruolo Simone Pepe (squalifica permettendo) e Simone Padoin . Il ricavato dell’operazione Lichtsteiner allora verrebbe investito per arrivare al tanto agognato top player per l’attacco.

  • Juve, ecco perché il vero colpo sarà Gaston Ramirez

    Juve, ecco perché il vero colpo sarà Gaston Ramirez

    Con l’acquisto dall’Atalanta di Manolo Gabbiadini, la Juventus sta preparando l’offensiva sul vero colpo a sensazione di questo calciomercato senza arrivare a cifre folli e lavorando sotto traccia, metodi ampiamente utilizzati da Beppe Marotta in passato.

    I movimenti e le collaborazioni sono chiari e tutti portano ad un probabile approdo del giovane uruguaiano del Bologna Gaston Ramirez alla corte della Vecchia Signora.

    Gli indizi che confermerebbero tale sunto non sono solo tre, ma molti di più a cominciare dalla cessione della comproprietà di Christian Pasquato all’ Udinese e subito girato in prestito dalla società del Patron Pozzo al Bologna. Pasquato occupa la stessa posizione di Ramirez e con il riscatto di Taider e l’intoccabile Alessandro Diamanti ecco che la società felsinea sta preparando l’addio di Gaston Ramirezsenza ritrovarsi dei buchi nel ruolo.

    Gaston Ramirez ©Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Altro importante segnale è rappresentato dalla cessione di Mudingay all’Inter, Stefano Pioli, allenatore dei rossoblù, è stato molto chiaro nell’individuare il jolly Simone Padoin, acquistato per 5 milioni dalla Juventus nel corso del mercato di riparazione, come sostituto del belga e non contenti, sempre sponda Juve, è praticamente fatta per Marco Motta. Ma la Vecchia Signora vuole essere talmente sicura di accaparrarsi Gaston Ramirez che ha deciso di girare in prestito subito al Bologna anche il nuovo arrivo Manolo Gabbiadini e sancendo di fatto un asse Torino – Bologna, difficile da scalfire per le numerose pretendenti della giovane stella uruguagia.

    Ecco quindi che l’uscita di due giorni fa di Beppe Marotta sul possibile arrivo di Stefan Jovetic in bianconero ed il botta e risposta con la Fiorentina sul prezzo del montenegrino, è servito tanto e non quanto come puro e semplice specchietto per le allodole in maniera da poter chiudere la trattativa con il Bologna a fari spenti e non ripetere lo stesso errore commesso ad inizio calciomercato con Marco Verratti ed il Pescara.

  • La Juventus punta Gabbiadini per sbloccare Ramirez

    La Juventus punta Gabbiadini per sbloccare Ramirez

    La Juventus continua il suo mercato alla ricerca di giovani che possano rappresentare il futuro della squadra. Dopo aver perso Verratti, in procinto di firmare con il Psg, la società bianconera ha deciso di accelerare i tempi per l’acquisto in comproprietà di Manolo Gabbiadini dall’Atalanta. Il giovane attaccante è sempre seguito con interesse dal Borussia Dortmund.

    LA TRATTATIVA – Ieri Marotta e Marino, rispettivamente direttore sportivo e direttore generale di Juve e Atalanta, si sono incontrati per trovare un’accordo in tempi rapidi. La Dea ha posto come base di trattativa l’inserimento di James Troisi, centrocampista australiano classe ’88 di proprietà del Kayserispor Kulubu. La società bianconera deve ancora ufficializzare l’acquisto del giocatore e questo mette in stand-by l’operazione Gabbiadini. I nerazzurri proveranno ad inserire nell’affare anche un giovane del vivaio juventino, interessa Stefano Beltrame, anche lui centrocampista, inseguito da parecchie società nella serie cadetta italiana.

    Gaston Ramirez © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    BOLOGNA – Indirettamente interessata alla situazione è la società emiliana, che sarebbe pronta ad accogliere in prestito l’attaccante dell’Atalanta. Gabbiadini, verrebbe inserito nella trattativa che porterebbe Ramirez a Torino. C’è già un accordo di massima tra le due dirigenze che attendono di sbloccare la situazione Gabbiadini per poter mettere tutto nero su bianco. L’uruguaiano è stato richiesto espressamente dall’allenatore bianconero, Antonio Conte, che stravede per il trequartista rossoblu. La Juventus deve prestare attenzione al Napoli, sempre vigile sul giocatore del Bologna.

    Gabbiadini, in rossoblu, potrebbe ritrovarsi un suo ex compagno all’Atalanta, il centrocampista Simone Padoin, acquistato appena sei mesi fa dal club juventino e già messo alla porta da Antonio Conte. Anche Marco Motta, ultimi sei mesi in prestito a Catania, è pronto a sbarcare in terra emiliana.

    FELIPE MELO – Intanto la società di corso Galileo Ferraris continua a tagliare gli esuberi ed è pronta a cedere il mediano brasiliano, Felipe Melo, in Russia. E’ reale l’interesse dello Spartak Mosca per l’ex giocatore di Armenia e Fiorentina. L’offerta è di 10 milioni di euro, cifra che soddisferebbe Marotta e che porterebbe soldi freschi da investire nel mercato.

  • Juve capolista anche nel mercato

    Juve capolista anche nel mercato

    C’è chi storcerà il naso, c’è chi invece si godrà il momento e accoglierà i nuovi arrivati come figliocci del nuovo Messia bianconero, Antonio Conte. A quanto pare, giustamente al momento, il tecnico salentino gode di un ampio credito da parte di tutta la tifoseria juventina ed ogni sua mossa, ogni sua parola è ormai oro colato. Approfondendo accuratamente gli arrivi in casa bianconera si nota molto la mano dell’ex capitano, ora condottiero, ma andiamo per ordine.

    Il voto più alto da concedere a Beppe Marotta riguarda più che il mercato in entrata, quello in uscita, il dg della Juve è riuscito, infatti, a liberarsi di tutti quei giocatori finiti fuori dal progetto e quindi considerati non più adatti. Sistemato l’attacco con l’arrivo di Borriello, operazione low cost, e con il successivo addio del dissidente Amauri, finito ai nemici-amici viola, e di Toni andato a Dubai, e Iaquinta, partito alla volta di Cesena, i reparti più da puntellare erano il centrocampo e la difesa, anche per avere dei degni ricambi che potessero far rifiatare i titolarissimi.

    Il vero affare è stato il ritorno di Caceres alla Juve preferito a  Guarin (accasatosi all’Inter), giocatore duttile in grado di ricoprire tutti i ruoli difensivi e quindi di essere una valida alternativa ad ogni giocatore del reparto al momento più solido della serie A.

    Antonio Conte| © gettyimages

    Reparto che si è privato del giovane Sorensen mandato a farsi le ossa a Bologna e del mai sbocciato Motta spedito sotto l’Etna a ritrovar se stesso.

    E’ forse il centrocampo il reparto che convince meno i tifosi della Juve, partito in prestito Pazienza, finito ad Udine e già in gol nella giornata di ieri, è arrivato Padoin giocatore molto importante nell’economia dei bergamaschi ma chissà se lo sarà altrettanto in quella dei bianconeri, c’è da scommettere che si metterà subito al servizio della causa e che sia stato proprio Conte a volerlo alla sua corte, dopo che a lungo si era inseguito Nainggolan, ma che Cellino non ha voluto cedere almeno fino a giugno. La sorpresa, se così si può definire potrà arrivare da un impiego più consistente del giovane Marrone, mostratosi in più occasioni (vedi Bergamo) all’altezza della situazione e che gode della fiducia del Vate bianconero. Tanta carne al fuoco, tante congetture, ma bisognerà attendere il riscontro dell’unico vero giudice inconfutabile, il campo, per avere le risposte che i molti addetti ai lavori si pongono.

  • Calciomercato, tutti i colpi last minute dei club di Serie A

    Calciomercato, tutti i colpi last minute dei club di Serie A

    Atalanta ceduto ieri mattina Simone Padoin alla Juventus per 5 milioni di euro perfeziona in serata lo scambio Riccardo Cazzola – Fabio Caserta con la Juve Stabia, il primo, perno del centrocampo stabiese arriva in prestito mentre il secondo viene ceduto a titolo definitivo alle Vespe.

    Bologna Ishak Belfodil, attaccante algerino classe ’92 con passaporto francese, è l’unico movimento della società felsinea nelle ultime ore di calciomercato. Arriva dal Lione, dove ha fatto qualche apparizione sia in Ligue 1 che in Champions League, in prestito con diritto di riscatto a giugno fissato sui 4 milioni di euro circa. A Bologna ritrova Taider suo compagno nella nazionale francese Under 19.

    Cagliari nessuna operazione nè in entrata nè in uscita, Radja Nainggolan, inseguito a lungo dalla Juventus, resta almeno per il momento in Sardegna. Il discorso sul suo approdo a Torino è solo rimandato a giugno.

    Catania etnei scatenati nelle ultime ore di mercato: dopo 30 giorni di apparente immobilismo, sono arrivati in sequenza Marco Motta dalla Juventus, Felipe Seymour dal Genoa, Osarimen Ebagua dal Torino e Juan Pablo Carrizo dalla Lazio, tutti in prestito, a puntellare difesa, centrocampo, attacco e porta. Il portiere argentino arriva per sostituire il connazionale Mariano Andujar tornato in patria all’Estudiantes, l’attaccante granata per prendere il posto di Maxi Lopez ceduto al Milan. L’ad Lo Monaco ha poi rivelato che il Catania aveva praticamente definito l’acquisto di Rolando Bianchi per 4 milioni di euro ma il Toro ci ha ripensato all’ultimo minuto accettando invece di prestare fino al termine della stagione Ebagua che quest’anno al Torino non è risucito a dimostrare tutto il suo valore. Per quanto riguarda le uscite ceduto Pablo Alvarez al Saragozza.

    Cesena bianconeri attivissimi, lasciano la Romagna Erjon Bogdani, passato al Siena, Abdel Ghezzal, al Levante via Bari, e Antonio Candreva che sbarca nella capitale sponda Lazio in prestito in cambio di Simone Del Nero che fa il percorso inverso. Arrivano a rinforzare la rosa a disposizione di Daniele Arrigoni inoltre Mario Alberto Santana, seguito in estate dal club romagnolo che poi scelse Napoli dove ha trovato pochissimo spazio, e l’attaccante della Juventus Vincenzo Iaquinta, uno dei tanti esuberi della Vecchia Signora pronto a rimettersi in gioco dopo un lungo periodo di inattività, che dovrà far compiere al Cesena il salto di qualità in attacco per centrare l’obiettivo della salvezza.

    Chievo i clivensi puntellano la difesa con l’arrivo di Dario Dainelli dal Genoa, arriva nelle ultime ore anche Nikola Gulan dalla Fiorentina e rientra dal prestito dal Bari l’attaccante brasiliano De Paula, fuori per il resto della stagione per un infortunio al ginocchio.

    Fiorentina saltano all’ultimo minuto gli arrivi dell’attaccante Mounir El Hamdaoui dall’Ajax e del centrocampista argentino Guido Pizarro dal Lanus. I viola concludono la giornata prelevando dal Copenaghen per 800 mila euro l’attaccante di origini ivoriane Kenneth Zohore, giovane promessa classe ’94 entrato nel giro della nazionale Under 19 danese. In uscita ceduto a titolo definitivo il centrocampista Gianni Munari alla Sampdoria per 1 milione di euro circa. Fiorentina e Genoa non trovano l’accordo per il trasferimento di alessio Cerci in Liguria, mentre salta lo scambio sempre con i rossoblu Lorenzo De Silvestri – Giandomenico Mesto.

    Genoa il grosso del mercati il Grifone lo aveva già fatto nelle settimane scorse rinforzando la squadra con gli arrivi di Alberto Gilardino, Davide Biondini e Giuseppe Sculli e quelli di Fernando Belluschi e Roger Carvalho ufficializzati ieri. Sfuma uno dei grandi obiettivi di Preziosi, Alessio Cerci che resta a Firenze, mentre lasciano la Liguria Dario Dainelli passato al Chievo e Felipe Seymour andato al Catania. Il grande colpo il Genoa lo mette a segno per la prossima stagione essendosi assicurata la metà del cartellino del giovane bomber della Juventus, in prestito al Pescara e capocannoniere del campionato di Serie B, Ciro Immobile per 4 milioni di euro.

    Inter tanta indecisione sul mercato, prima l’offerta senza neanche troppa convinzione al Manchester City per Carlos Tevez per contrastare il Milan in un derby tutto milanese salvo poi ritirarsi dalla corsa all’Apache, poi l’attesa delle ultime ore per perfezionare alcune operazioni importanti: lascia i nerazzurri Thiago Motta che alla fine ha ceduto alla corte del Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti e Leonardo con l’Inter che incassa un cospicuo assegno da 10 milioni di euro, per rimpiazzare il centrocampista brasiliano naturalizzato italiano arrivano in prestito con riscatto al termine della stagione Fredy Guarin, ad un passo pochi giorni fa dalla Juventus, dal Porto e Angelo Palombo dalla Sampdoria a rinforzare la mediana di Claudio Ranieri. Ceduto Sulley Muntari al Milan.

    Juventus sistemata la difesa e l’attacco con Martin Caceres e Marco Borriello, grandi manovre nelle ultime ore per il centrocampista richiesto da Antonio Conte: scartato Fredy Guarin quando ormai sembrava essere già bianconero preferendo riservare l’unico posto rimasto da extracomunitario al difensore uruguagio e falliti tutti i tentativi per portare a Torino Radja Nainggolan che il Cagliari ha voluto tenere a tutti i costi, è arrivato Simone Padoin dall’Atalanta per 5 milioni di euro. Per quanto riguarda le partenze nell’ultimo giorno sono andati via tutti gli esuberi (ad eccezione di Fabio Grosso) presenti in rosa, dopo Amauri è stato il turno ieri di Luca Toni che si è accordato con l’Al Nasr di Walter Zenga, Vincenzo Iaquinta che ha firmato con il Cesena, Marco Motta è stato ceduto al Catania e Michele Pazienza si è trasferito all’Udinese.

    Lazio i biancocelesti non riescono a chiudere per il trequartista giapponese del Cska Mosca Keisuke Honda, obiettivo numero uno di Claudio Lotito ed Edy Reja, che sarebbe dovuto arrivare per sopperire alla cessione di Djibril Cisse al Queens Park Rangers per 5 milioni di euro. Gli uomini mercato della Lazio hanno così cambiato obiettivo riuscendo a chiudere sul filo di lana lo scambio con il Cesena Antonio Candreva che arriva nella capitale e Simone Del Nero che va ai romagnoli. Vanno via anche Juan Pablo Carrizo, in prestito al Catania, e Luis Pedro Cavanda, terzino destro in prestito al Bari.

    Lecce il colpo è arrivato in attacco nelle ultime ore, Valeri Bojinov torna in Salento dopo 7 anni e rinforzerà il reparto avanzato a disposizione di Serse Cosmi; ultimo arrivo in casa giallorossa l’esterno Luca Di Matteo in prestito dal Palermo.

    Milan doveva arrivare Carlos Tevez, che ha rifiutato tutte le destinazioni possibili mantenendo la parola data ad Adriano Galliani e invece i rossoneri hanno dovuto optare per il piano B Maxi Lopez, prelevato dal Catania negli ultimi giorni di mercato in prestito oneroso a 1.5 milioni e riscatto a giugno. Le ultime ore sono state poco proficue, bruciati dall’Inter per Angelo Palombo hanno ripiegato su Sulley Muntari arrivato proprio dai cugini. Preso anche un giovane attaccante dell’Internacional di Porto Alegre classe ’91, Lucas Roggia.

    Napoli il suo colpo il Napoli lo aveva messo a segno già a dicembre assicurandosi le prestazioni di Eduardo Vargas dall’Universidad de Chile, attaccante cileno che in patria viene definito come il clone del connazionale Alexis Sanchez e anche di Ezequiel Lavezzi, a sistemare una rosa già completa. L’unico movimento last minute è stato in uscita, i partenopei hanno ceduto in prestito al Cesena Mario Alberto Santana.

    Novara la squadra piemontese aveva già concluso il suo mercato da tempo, se vogliamo il “colpo” è arrivato in panchina con l’ingaggio di Emiliano Mondonico sollevando dall’incarico Attilio Tesser, artefice del doppio salto del Novara dalla Lega Pro alla Serie A in due anni.

    Palermo anche in Sicilia ultime ore tranquille, Maurizio Zamparini nel corso degli anni ci aveva abituato a stravolgimenti nell’ultimo giorno invece l’unica operazione di mercayo è in uscita e riguarda la cessione in prestito di Luca Di Matteo al Lecce.

    Parma l’ultimo giorno di mercato ha regalato a Roberto Donadoni il centrocampista McDonald Mariga dalla Real Sociedad via Inter, un ritorno il suo in Emilia, mentre sono andati via in prestito Abder Jadid al Grosseto e Graziano Pellè alla Sampdoria.

    Roma a parte il riscatto della seconda metà del cartellino dell’attaccante Fabio Borini dal Parma per 4.6 milioni di euro, poca roba il mercato giallorosso. I dirigenti e il tecnico Luis Enrique hanno giudicato all’altezza la rosa a disposizione preferendo concentrarsi sul rinnovo spinoso di Daniele De Rossi. Ceduto David Pizarro al Manchester City, il centrocampista cileno messo fuori rosa per un litigio con il tecnico.

    Siena colpo in attacco per la squadra toscana, prelevato dal Cesena Erjon Bogdani unica operazione conclusa dal ds Giorgio Perinetti che ha provato fino all’ultimo secondo di convincere Filippo Inzaghi a sposare il progetto senese.

    Udinese un’operazione in entrata e una in uscita per i friulani che hanno preso in prestito dalla Juventus il centrocampista Michele Pazienza e hanno ceduto al Livorno con la stessa formula Piermario Morosini.

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    Calciomercato Juventus, sorpresa arriva Padoin

    Finisce la telenovela Juventus-Nainggolan. Dopo le parole di ieri sera ai microfoni di Sky del presidente del Cagliari, Cellino, al termine della sonora sconfitta rimediata a San Siro, annunciava che Nainggolan sarebbe rimasto a Cagliari almeno fino a Giugno, e quindi non avrebbe vestito la maglia della Juventus in questo mercato, oggi a dare conferma di ciò è stato il procuratore del giocatore belga, Alessandro Beltrami. Intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport 24, il procuratore ha spiegato: “La Juve ha sondato il terreno con il presidente Cellino per avere prima il giocatore, ma credo che il ragazzo, molto probabilmente, rimarrà a Cagliari. In questa trattativa ci siamo affidati completamente al Presidente perché crediamo in lui, siamo molto riconoscenti a Cellino”.

    Simone Padoin sorpresa calciomercato Juventus | ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Secondo quanto affermato anche da Beltrami il numero uno del Cagliari aveva un’accordo verbale’ con Marotta, che dal suo canto non perde le speranze dopo il no momentaneo del presidente sardo e a Tuttomercatoweb dichiara: “L’abbiamo sempre detto, per Nainggolan dipende dal venditore. Il mercato è ancora aperto, c’è tempo sino a domani alle ore 19, vediamo cosa succede”.

    Marotta viene interrogato anche su altre mosse di mercato sia in entrata che in uscita: sulla cessione di Krasic alla Lazio, il dg bianconero nega qualsiasi trattativa con i biancelesti, così come ammette il nulla di fatto per quanto riguarda il trasferimento di Pizarro a Torino. Resta ancora in corsa per il centrocampo il Sampdoriano Angelo Palombo che però nelle ultime ore sembra sia entrato in orbita Milan; dopo il summit per Nainggolan, Marotta è stato a colloquio con Tullio Tinti, procuratore di Toni e Palombo, per raggiungere un accordo.

    In serata però, dopo aver capito di non aver margini per strappare Nainggolan con il Cagliari il calciomercato Juventus su suggerimento di Conte è andata dritta su Simone Padoin, ventisettenne jolly mediano dell’Atalanta. Padoin vanta già una esperienza in bianconera risalente alla stagione 2009-2012, quando in occasione della tournée dei bianconeri di Alberto Zaccheroni in Usa e Canada, Padoin arrivò in “prestito” e in quella occasione scese in campo in entrambe le amichevoli disputate dalla Juventus, quelle contro i Red Bulls di New York e la Fiorentina. Il giocatore inoltre, è polivalente potendo ricoprire tutti i ruoli di centrocampo e, in più, ha il vantaggio di aver già lavorato con Antonio Conte durante la sua sfortunata avventura bergamasca.

    Sul fronte cessioni dopo l’addio di Amauri passato alla Fiorentina e quello di Luca Toni che ha salutato dopo un anno la squadra bianconera per approdare all’Al-Nasr, oggi è stata la volta di Marco Motta che è ufficialmente un giocatore del Catania, per ever acquisito a titolo temporaneo dalla società Juventus F.C. il diritto alle prestazioni sportive del difensore ventiseienne.

    Per quanto riguarda lo sfoltimento dell’attuale rosa si aspettano notizie da Novara per la cessione di Iaquinta (rifiutato dal Palermo di Zamparini), mentre Fabio Grosso potrebbe finire a Lecce oppure in Russia insieme al compagno di squadra Milos Krasic. E’ufficiale la comproprietà di Ciro Immobile tra Juventus e Genoa per una cifra vicina ai 4 milini di euro, la Juventus ha anche girato dal Latina in prestito alla Spal (Lega Pro) il portiere Marco Costantino, classe 1991. Infine sulla cessione di Pazienza si limita a dribblare le domande con un “Ancora non c’è niente di definito”. Ma non è da scartarsi l’ipotesi che alla fine Michele Pazienza rimanga a Torino e che la Juve quindi non acquisti nessuno in quella zona di campo.

  • Rubino al fotofinish, Atalanta – Novara 1-1

    Rubino al fotofinish, Atalanta – Novara 1-1

    Nel turno scorso allo scadere l’Atalanta aveva conquistato tre punti importantissimi contro il Toro riuscendo a respingere l’attacco del Siena, quest’oggi la sorte non è stata benevola con la Dea e il Novara è riuscito a rimandare la fuga conquistando un punto importantissimo.

    E’ l’undici di Colantuono a far la partita concedendo un solo tiro in porta ai piemontesi per tutto il primo tempo. Nella ripresa la partita diventa più vibrante e al 52′ Padoin trova il gol. Il vantaggio però sveglia gli uomini di Tesser che chiamano Consigli agli straordinari.

    Bjelanovic spreca l’occasione del raddoppio e nel concitato finale è Rubino a trovare la rete del pari. L’Atalanta resta prima con tre punti di vantaggio sul Siena, il Novara consolida il terzo posto mettendo un punto in più dalle inseguitrici.

  • L’ex Tiribocchi condanna il Torino. L’Atalanta si impone 2-1

    L’ex Tiribocchi condanna il Torino. L’Atalanta si impone 2-1

    Vittoria pesante quella dell’Atalanta che nel posticipo dell’ottava giornata di Serie B batte all’Atleti Azzurri d’Italia il Torino 2-1 in una gara considerata, sulla carta, come uno scontro diretto per la promozione nella massima serie. Una bella soddisfazione per il tecnico bergamasco Colantuono che ha allenato il Torino nella passata stagione.

    A freddare i granata un altro ex della partira, Tiribocchi, che a tempo scaduto da un dispiacere immenso alla sua ex squadra e ai suoi ex tifosi. Nel primo tempo Sgrigna aveva pareggiato i conti per il Toro rispondendo al gol di Padoin in apertura di match. Il giocatore granata poi è stato espulso, per doppio giallo, dopo che il direttore di gara Tommasi aveva decretato la fine delle ostilità.

    In classifica l’Atalanta sale al terzo posto a quota 15 a 3 lunghezze dal Siena capolista mentre i granata sono costretti a registrare la quarta sconfitta delle gestione Lerda, sempre più in bilico, con soli 10 punti ottenuti in 8 partite.

    Il tabellino
    ATALANTA – TORINO 2-1

    6′ Padoin (A), 23′ Sgrigna (T), 92′ Tiribocchi (A)
    ATALANTA (4-3-1-2): Consigli; Raimondi, Troest, Peluso, Bellini; Barreto (71′ Basha), Carmona, Padoin; Doni; Ardemagni (63′ Tiribocchi), Ruopolo (85′ Ceravolo).
    A disposizione: Frezzolini, Capelli, Pettinari, Bonaventura.
    Allenatore: Colantuono.
    TORINO (4-2-3-1): Rubinho; D’Ambrosio, Di Cesare, Pratali (85′ Cofie), Garofalo; De Feudis (78′ P. Zanetti), De Vezze; Lazarevic, Obodo (71′ Iunco), Sgrigna; R. Bianchi.
    A disposizione: Bassi, Filipe, Scaglia, Pellicori.
    Allenatore: Lerda.
    Arbitro: Tommasi
    Ammoniti: Pratali (T), Lazarevic (T), Doni (A), De Vezze (T)
    Espulso: Sgrigna (T)