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  • Il Sassuolo conquista 3 punti in rimonta sull’Empoli

    Il Sassuolo conquista 3 punti in rimonta sull’Empoli

    Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco dopo il successo di sabato scorso a Parma si ripete in casa con l’Empoli ottenendo tre punti importantissimi nella sfida salvezza.

    Una vittoria, con lo stesso risultato, ma decisamente diversa da quella ottenuta nello scorso turno. Questa volta il Sassuolo ha dovuto sudarsela, recuperare lo svantaggio maturato nel primo tempo per il gol di Croce e poi concretizzare nella ripresa con tre gol ed un rigore sbagliato in meno di 20 minuti.

    L’Empoli, così come successo con il Cagliari, paga 20 minuti di totale black out nei quali incassa i tre gol che mandano al tappeto gli uomini di Sarri. Il tecnico dei toscani sa benissimo che c’è anche del buono su cui lavorare ma il tempo per limare gli errori difensivi è poco e nel prossimo turno al Castellani arriverà la Juventus.

    Di Francesco, oltre a Zaza che non recupera, deve rinunciare a Vrsaljko e lo sostituisce con Gazzola. Sarri lascia a riposo Verdi, dentro Zielinski, e punta in avanti sul duo Pucciarelli-Maccarone.

    Partenza su ottimi ritmi, nei primissimi istanti Zielinski ruba palla, serve Pucciarelli che calcia ma vede il suo tiro respinto dalla difesa. Al 6° grossa chance per i neroverdi, la conclusione di Floccari, deviata, si stampa sulla traversa. Il Sassuolo cresce ed al quarto d’ora ha due occasioni, prima con Acerbi, parata di Bassi, poi con Taider, fuori, per sbloccare la gara. Il calcio però sa essere strano e nel miglior momento dei padroni di casa è l’Empoli a passare con Croce, che sfrutta un tocco di Zielinski sul cross basso di Pucciarelli, e batte Consigli. Il Sassuolo reagisce e Taider troverebbe anche il pareggio, ma l’algerino è in fuorigioco e la rete è annullata. Il Sassuolo insiste ma Bassi è strepitoso su Missiroli. Nella parte finale del tempo i padroni di casa insistono, premono, si spingono in avanti ma l’Empoli tiene, anzi con Vecino scheggiano l’incrocio dei pali sfiorando il raddoppio, e si va al riposo sul 1-0 per i toscani.

    Simone Missiroli
    Simone Missiroli

    Pronti via, si riparte senza sostituzione e dopo un minuto Consigli è costretto alla grande parata spingendo sulla traversa il tiro dal limite di Zieliski. Dopo un ottimo inizio ospite, si accende Sansone che al 56° si inventa una serpentina, poi appoggia a Taider che piazza subito il cross su cui s’inserisce Missiroli che con il tocco perfetto beffa Bassi. Al 59° il Sassuolo ha la ghiotta occasione per trovare il vantaggio, Hysaj commette fallo su Sansone, è rigore, dal dischetto va Berardi che però colpisce la traversa. I tifosi neroverdi hanno però poco di cui rammaricarsi perchè passano 2 minuti e Floccari lascia partire un tiro dal limite, deviato da Tonelli, che supera Bassi per il vantaggio del Sassuolo. Sarri prova a modificare qualcosa inserendo Mchedlidze e Signorelli ma è ancora il Sassuolo a sfiorare il gol con Sansone “murato” da Tonelli. Al 73° Berardi si fa perdonare l’errore dal dischetto concretizzando di testa un perfetto cross di Sansone. L’Empoli prova qualche azione confusionaria, in sostanza Consigli deve solo spaventarsi per un colpo di testa di Tonelli che va alto dopo uno schema su punizione. I minuti sino al fischio finale scorrono piuttosto veloci con i neroverdi che possono così festeggiare il primo successo casalingo.

     

    SASSUOLO – EMPOLI 3-1 (0-1) (18° Croce (E), 56° Missiroli (S), 61° Floccari (S), 73° Berardi (S))

    Sassuolo (4-3-3): Consigli; Gazzola, Terranova, Acerbi, Peluso; Taider, Magnanelli, Missiroli; Berardi (80° Biondini), Floccari (79° Pavoletti), Sansone (88° Brighi).

    Allenatore: Di Francesco.

    Empoli (4-3-1-2): Bassi; Hysaj, Tonelli, Rugani, Mario Rui; Vecino, Valdifiori, Croce (79° Tavano); Zielinski (69° Signorelli); Pucciarelli, Maccarone (66° Mchedlidze).

    Allenatore: Sarri.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Vecino (E), Maccarone (E), Taider (S), Acerbi (S).

  • Sassuolo nella storia: il club emiliano in Serie A

    Sassuolo nella storia: il club emiliano in Serie A

    Il Sassuolo ce l’ha fatta ad arrivare nel calcio che conta, in quello perennemente sotto i riflettori della stampa e delle televisioni: la Serie A, campionato che, fino a pochi anni fa, era considerato il più bello del mondo. Oggi non è più così per tutta una serie di cause ma forse potrà presto tornare ad esserlo grazie a storie come quella della piccola squadra emiliana che dal niente ha costruito un impero. In testa al campionato di Serie B dalla quinta giornata fino all’ultima, il Sassuolo è riuscito, con la vittoria dello scorso week end per 1-0 ai danni del Livorno, a centrare la matematica promozione nella massima serie. Il gol di Missiroli, uomo chiave di questa fantastica stagione per gli emiliani, arrivato in extremis, ha consentito alla squadra allenata da Eusebio Di Francesco di terminare come primi. Già il Chievo aveva fatto una cosa simile negli anni 2000. Dalle nebbie del calcio “minore” i gialloblu riuscirono ad approdare in Serie A facendo tra l’altro molto bene. Ancora oggi i veneti sono una delle squadre più ammirate del nostro campionato per la gestione di un’attentissima società.

    Eusebio Di Francesco: l'allenatore del Sassuolo | © Maurizio Lagana/Stringer / Getty Images
    Eusebio Di Francesco: l’allenatore del Sassuolo | © Maurizio Lagana/Stringer / Getty Images

    SERIE A! – La promozione nella massima serie arriva grazie a Simone Missiroli come detto uomo chiave e simbolo di questa stagione nonchè acquisto più caro della storia del club: 3,5 milioni di euro sborsati nel 2012. L’artefice vero e proprio del successo del Sassuolo è stato però l’allenatore Eusebio Di Francesco. Campione d’Italia con la Roma nel 2000/2001 e arrivato a Sassuolo la scorsa estate, l’ex giocatore del Piacenza ha fatto subito bene riuscendo a creare una squadra bella da vedere e apprezzata anche dagli avversari. Il Sassuolo ha il comune più piccolo mai approdato in Serie A: 40 mila abitanti, praticamente un record.

    GIOVANI PROTAGONISTI – Citiamo adesso qualche giocatore che ha saputo fare la differenza e che si è fatto notare maggiormente all’interno del Sassuolo. Oltre a Missiroli, ottima stagione di Berardi, Pavoletti e Magnanelli senza dimenticarci di Terranova e Boakye, ragazzo più volte inserito in scambi di mercato con grandi club.

  • Serie B, il Crotone sorprende la capolista Sassuolo

    Serie B, il Crotone sorprende la capolista Sassuolo

    Si apre con il botto il 2013 della Serie B. All’Ezio Scida infatti il Crotone sorprende la capolista Sassuolo battendola per 2-1 facendo cosi un grande regalo al Livorno che vincendo oggi a Padova potrebbe portarsi a -1 dal primo posto in classifica. Un successo firmato De Giorgio ed Eramo, i quali nella prima mezz’ora sorprendono i neroverdi i quali reagiscono subito con Missiroli ma che mancano il gol del pareggio. Si è giocato su un campo ai limiti della praticabilità e i neroverdi, a fine gara, hanno anche recriminato il triplice fischio finale arrivato appena prima che Masucci insaccasse in rete. Insomma una raffica di emozioni che ha entusiasmato il pubblico presente sugli spalti dello Scida. Drago inizialmente sorprende tutti con l’inserimento, dal 1’, dell’ultimo arrivato Del Prete che soffia il posto ad Abruzzese. In difesa, insieme a lui, anche Migliore come laterale mentre al centro accanto a Vinetot c’è Ligi. Galardo ed Eramo davanti al pacchetto arretrato con Gabionetta, Matute e De Giorgio dietro l’unica punta Ciano. Fuori Calil.

    Dall’altro lato Di Francesco deve fare i conti con l’emergenza attacco: Berardi va solo in panchina, mentre Boakye e Pavoletti per motivi diversi non ci sono. Davanti a Pomini difesa formata da Gazzola e Longhi esterni con Terranova e Bianco centrali. In mezzo al campo Bianchi, Magnanelli e Missiroli mentre il trio di attacco è composto da Masucci centrale con Troianiello e Catellani esterni. Si gioca su un campo inguardabile, cosa questa che presumibilmente coglie di sorpresa gli emiliani che si fanno subito chiudere dal Crotone. Prima un grande Pomini dice no a Vinetot poi arriva il primo gol: cross di Del Prete, il cui debutto è dunque positivo, e colpo di testa di De Giorgio che finisce in rete. Il Sassuolo a questo punto abbozza una reazione ma è il Crotone a trovare il raddoppio: Eramo sorprende la difesa ospite, ferma nella circostanza, e realizza, su suggerimento di Matute, il momentaneo 2-0.

    Mirko Eramo
    Mirko Eramo, decisivo contro il Sassuolo © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La capolista ha uno scatto d’orgoglio e con Missiroli, su assist di Masucci, riapre i giochi. Nella ripresa il Sassuolo le prova tutte. Di Francesco getta nella mischia anche Berardi per Troianiello ma gli affondi emiliani non creano pericoli a Caglioni. Galardo allo scadere si becca il secondo giallo e viene espulso da Nasca e al 95’ ecco l’episodio incriminato: Chibsah, da poco entrato, serve una palla in verticale per Masucci che conclude a rete ma solo un paio di secondi dopo il triplice fischio del direttore di gara. Un episodio che ha scatenato una miriade di polemiche da parte della squadra ospite il cui allenatore Di Francesco si lamenta anche per le condizioni del terreno di gioco. Tre punti d’oro per il Crotone che aggancia cosi la Ternana scavalcando, almeno momentaneamente Bari e Reggina. Per il Sassuolo una battuta d’arresto che non pregiudica il primo posto in classifica ma che comunque rischia di far avvicinare le rivali Livorno e Verona qualora queste due vincessero.

    Le immagini video di Crotone-Sassuolo:
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  • Serie B, derby e allungo sotto la neve per il Sassuolo

    Serie B, derby e allungo sotto la neve per il Sassuolo

    Le neve non ferma il Sassuolo, e nemmeno i 12 mila spettatori presenti al Braglia, nel derby contro il Modena. I neroverdi di Di Francesco battono con il più classico dei risultati i Canarini e si portano, momentaneamente, a +4 sul Livorno e a +10 sul Verona. Una mazzata psicologica non indifferente nei confronti di labronici e scaligeri di scena questo pomeriggio e che a questo punto non hanno alternative al successo. Non era facile per il Sassuolo e ciò per diversi motivi: innanzitutto si trattava di un derby e come tale spesso la grinta e la cattiveria può giocare brutti scherzi alle squadre tecnicamente più dotate. Cosi come la neve che rischia di complicare le manovre offensive.

    Ma nulla di tutto ciò ha frenato Missiroli e compagni che con un gol per tempo ad opera di Boakye e Catellani hanno la meglio sul Modena e possono gustarsi il resto delle gare del diciottesimo turno di Serie B in tutta tranquillità. Pochissime sorprese negli undici titolari: Di Francesco rinuncia a Chibsah in mezzo al campo preferendogli Bianchi mentre in avanti Catellani vince il duello con Troianiello e scende in campo sin dall’inizio. Dall’altro lato Marcolin lascia fuori Andelkovic favorendogli Gozzi ed optando per un più aggressivo 4-2-4 con Surraco e Pagano molto alti ad aiutare in zona offensiva Stanco e Ardemagni.

    Andrea Catellani
    Andrea Catellani © Roberto Serra/Getty Images

    Il match è condizionato dalla neve che scende copiosa su Modena tanto da costringere le squadra a giocare con il pallone rosso. Ma più che il colore della sfera è la lentezza con cui circola la stessa a rendere complicate le cose per le due squadre che faticano a calciare con una certa pericolosità all’indirizzo della porta avversaria. Alla mezz’ora però qualcosa cambia: Boakye infatti calcia di sinistro e, complice una deviazione di Gozzi, supera il portiere del Canarini Colombi che nulla può nella circostanza. Il Modena prova a reagire, specie puntando su qualche mischia, ma senza riuscirci. Sul fronte opposto l’unico pericoloso è Bianchi ma il suo colpo di testa su punizione battuta da Magnanelli finisce a lato.

    Non cambia il canovaccio nella ripresa visto che la nevicata non si placa e il gioco si complica. Non per Catellani però che al 12’ parte sul filo del fuorigioco e fa secco Colombo. Per lui è il classico gol dell’ex. La rete stende definitivamente il Modena. Marcolin prova a dare una scossa inserendo Signori per Surraco ma è ancora il Sassuolo ad andare vicino al gol prima con Boakye che spreca da buona posizione e poi con Catellani che da distanza ravvicinata non riesce a siglare la sua doppietta personale. Nel finale Di Francesco dà spazio a Troiano e Pavoletti ed è proprio quest’ultimo a mancare l’acuto del 3-0. Ma il derby è comunque del Sassuolo che incassa altri tre punti di platino mantenendo una media eccezionale se si considerano i 42 punti arrivati in 18 giornate. Uno score incredibile specie in casa dove l’unico ad aver trovato gloria, ormai parecchie settimane fa, è stato il Vicenza. Al Modena invece va male l’esame di maturità.

    Le immagini video di Sassuolo-Modena
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  • Cesena-Sassuolo 0-3, inizio travolgente per Di Francesco

    Cesena-Sassuolo 0-3, inizio travolgente per Di Francesco

    Colpaccio del Sassuolo che con un sonoro 3 a 0 espugna il Manuzzi di Cesena conquistando i primi tre punti in campionato. Troppo brutta per essere vera la formazione di casa che evidentemente ancora non si è ripresa del tutto dopo la retrocessione maturata l’anno scorso. Il Sassuolo invece si dimostra in palla, sbloccando il match nella prima mezz’ora e legittimando il successo nella ripresa. Esordio da incorniciare sulla panchina emiliana per Di Francesco, mentre dall’altro lato grossa delusione per Campedelli.

    Ad aprire le marcature è Pavoletti, ma nella ripresa sono due rigori, quelli di Terranova e Troiano a chiudere i conti, complice anche l’espulsione di Rossi per fallo da ultimo uomo. Insomma, una serata perfetta per il Sassuolo, da dimenticare in fretta per il Cesena. Campedelli schiera i suoi con un classico 4-4-2. Davanti a Ravaglia pacchetto difensivo formato da Caldirola e Brandao interni con Comotto e Rossi laterali. Cabina di regina affidata a Iori e Tabanelli con Gessa e D’Alessandro sulle corsie esterne. In avanti accanto a Succi c’è Graffiedi, preferito a Lapadula.

    Dall’altra parte Di Francesco schiera i suoi con un modulo più spregiudicato rispetto a quello dei bianconeri: il 4-3-3. Davanti a Pomini retroguardia formata da Gazzola e Longhi laterali con Bianco e Terranova esterni. In mezzo al campo Valeri, Magnanelli e Missiroli mentre il tridente è formato da Troianiello, Pavoletti e Berardi. Fuori a sorpresa sia Marzorati che Catellani. Male sotto il punto di vista il Cesena che ha badato solo a difendersi ma che sfiora per il primo il gol con una traversa colpita da Iori dopo un fendente da metà campo.

    Eusebio Di Francesco © Maurizio Lagana/Getty Images

    Alla mezz’ora si sblocca la gara grazie ad un colpo di testa di Pavoletti su assist di Missiroli. Nella ripresa i neroverdi chiudono il match: è il quarto d’ora quando Troianiello, imbeccato da Berardi viene steso in area da Rossi. Pinzani decreta il rosso nei confronti del difensore cesenate e il calcio di rigore che Terranova realizza. Campedelli getta nella mischia Favalli e Lapadula, dall’altra parte però Di Francesco inserisce Troiano e Catellani per chiudere anzitempo la gara e lo fa visto che al 28’ Caldirola commette fallo da rigore su Troiano.

    Lo stesso neo entrato si occupa del tiro dagli undici metri e non sbaglia. Gara che ormai non ha più nulla da dire, con il Cesena che a questo punto deve cominciare a pensare, in questi ultimi giorni, di intervenire corposamente sul mercato poiché le lacune sono tante e sono venute tutte a galla in questa gara. Dal canto suo il Sassuolo nonostante l’avvicendamento in panchina tra Pea e Di Francesco non ha cambiato rotta rispetto alla scorsa stagione,  rivendicando così un posto da protagonista nella stagione appena iniziata. E non potrebbe essere altrimenti visto che l’organico, rispetto a qualche mese fa, non è stato affatto stravolto. Cesena-Sassuolo, dunque, ha dato indicazioni completamente opposte. Nel prossimo turno Sassuolo in casa con il Crotone mentre per il Cesena c’è la trasferta in casa di un Vicenza che sta cercando di riorganizzarsi dopo il ripescaggio di qualche giorno fa.

  • Sassuolo Missiroli, è fatta. 3,5 milioni alla Reggina, i tifosi protestano

    Sassuolo Missiroli, è fatta. 3,5 milioni alla Reggina, i tifosi protestano

    Era nell’aria da qualche giorno, ma oggi c’è stata la conferma: Simone Missiroli è ormai un giocatore del Sassuolo. Manca solo l’ufficialità, ma si tratta solo di una semplice formalità. Nelle scorse ore infatti l’ormai ex giocatore della Reggina non ha preso parte all’allenamento degli amaranto, recandosi al centro sportivo Sant’Agata solo per ritirare il biglietto aereo che lo ha portato verso l’Emilia. Una cessione, vista la cifra, davvero importante dal punto di vista economico per la Serie B: i neroverdi infatti spenderanno tre milioni e mezzo, di cui due immediatamente, per rilevare il cartellino del giocatore, sul quale vi erano anche alcune formazioni di A come Cagliari e Udinese. Missiroli invece passerà dagli attuali 90 mila a 300 mila euro annui di ingaggio.

    Simone Missiroli al Sassuolo | ©Maurizio/Lagana Getty Images
    Un affare per tutti dunque, ma non per i tifosi amaranto che sul web hanno espresso tutta la loro amarezza nei confronti del direttore sportivo Giacchetta e del presidente Foti per la cessione dell’eclettico giocatore di Gallina. Ciò probabilmente visto anche l’alto rendimento avuto fin qui, con ben sette gol all’attivo, per ultimo quello nel derby di Crotone. E per il secondo anno di fila la cessione arriva proprio nel mercato invernale. Lo scorso anno infatti Missiroli lasciò gli amaranto a fine gennaio, destinazione Cagliari. Stavolta però finisce ad una diretta concorrente della Reggina per il salto in Serie A, ed è forse questo uno dei motivi che ha fatto arrabbiare i tifosi calabresi.

    Trequartista dotato di un grande fisico, 191 centimetri per 74 kg, Missiroli può comunque ricoprire diverse posizioni in mezzo al campo. Inoltre ha un certo feeling con il gol, come dimostrato in questa stagione. Ad appena 26 anni inoltre ha da poco superato le duecento presenze tra i professionisti, vestendo le maglie di Reggina, Treviso e Cagliari. Nella sua carriera anche due presenze con la maglia della Nazionale Under 20.

  • Reggina un 2011 in chiaroscuro. Il sesto posto non soddisfa

    Reggina un 2011 in chiaroscuro. Il sesto posto non soddisfa

    Un sesto posto che non ha pienamente soddisfatto i tifosi. La Reggina che ha chiuso l’anno solare poteva dare senza dubbio qualcosina in più, ma molti punti sono andati persi in gare apparentemente alla portata. L’organico a disposizione di Breda, richiamato a distanza di un paio di anni da Foti dopo l’addio di Atzori passato alla Sampdoria, è di alto profilo, ma il distacco dalla vetta appare sin troppo ampio.

    Missiroli e la rivelazione Ragusa | ©Gabriele Maltinti/Getty Images
    In estate la campagna acquisti, apparentemente povera, si rivela invece molto interessante, considerando che molti giocatori al rientro dai prestiti rimangano in amaranto. E’ il caso di Missiroli e Ceravolo ad esempio, mentre ecco sbarcare in riva allo stretto i talentuosi Emerson, D’Alessandro e Ragusa. Tante le conferme rispetto alla stagione precedenti, su tutti Bonazzoli, Nicolas Viola e Rizzo, molto richiesti sul mercato. Vanno via invece Puggioni, Acerbi e Costa.

    La stagione. Comincia nel segno del Modena la stagione degli amaranto, che dopo aver battuto la Carrarese nel primo turno di Coppa incontrano i canarini la settimana successiva perdendo 2-1. Ma la sfida che più conta contro i gialloblù è quella relativa alla prima di campionato. E al “Granillo” è inizio col botto per gli amaranto che vincono 4-1. In tale circostanza si mette in evidenza Campagnacci, giocatore dalle grosse potenzialità ma che nella passata stagione ha stentato parecchio sotto porta. Dalle gare contro Padova e Grosseto si attende la continuità, ma arriva appena un punto.

    Antonino Ragusa | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Contro Gubbio e Pescara ecco arrivare due successi molto preziosi, dove oltre al solito Campagnacci si fanno notare anche Missiroli e Ceravolo. Due giocatori che sembravano destinati alla cessione ma che invece sono l’arma in più di una Reggina dove l’unico che stenta a decollare sembra essere Bonazzoli. L’altalena però continua con Empoli, Juve Stabia ed Ascoli, tre gare abbordabili dalle quali non viene fuori nemmeno una vittoria. Ma sono i quattro successi di fila di ottobre a far riprendere quota in classifica alla formazione amaranto, che di colpo sembra aver trovato quella continuità che si è rivelata per gran parte del girone di andata il tallone d’Achille. Nel frattempo esplode il talento Ragusa, mentre Rizzo conquista un posto in pianta stabile nell’Under 21. Contro il Torino sembra essere la gara della consacrazione, ma la squadra di Breda sfodera una pessima prestazione, mostrando molti limiti, spesso mascherati dai risultati, in termini di gioco, forse anche a causa di qualche scelta tattica poco felice, come l’esclusione dall’undici titolare avvenuta più volte di Nicolas Viola, l’unico che in mezzo al campo potrebbe innalzare il livello qualitativo, o quella di Adejo nel reparto arretrato. Il pari nel derby di Crotone acuisce il momento negativo dei ragazzi di Breda che in vantaggio di un gol e di un uomo si fanno riagguantare. Contro Nocerina e Albinoleffe si fanno quattro punti ma la squadra continua a non convincere sotto il profilo del gioco. Ed è questa la partita che da inizio ad un mini ciclo di crisi, visto che nelle restanti quattro gare prima della pausa gli amaranto raccolgono la miseria di due punti in casa contro la Sampdoria e il Sassuolo, perdendo a Verona e Cittadella. Breda, più volte vicino all’esonero, si salva. Ma a gennaio ci sarà la prova d’appello: il calendario arride ai calabresi infatti. E gli alibi sembrano essere finiti.

    Il mercato. Nei giorni scorsi si era parlato di una possibile cessione di Emiliano Bonazzoli, che in questa stagione non ha particolarmente brillato. Ma lo stesso si è affrettato a smentire, asserendo di voler chiudere la carriera in riva allo Stretto e da capitano della Reggina. In ogni caso le partenze ci saranno, poiché la rosa è ampia e da sfoltire. I primi ad andare via potrebbero essere Burzigotti e Colombo, mentre Alessio Viola, che sin qui ha trovato poco spazio, è nel mirino di alcune società, su tutte la Juve Stabia. Su Rizzato invece c’è la Sampdoria, mentre Missiroli sarebbe nel mirino del Padova, oltre che del Chievo e dell’Udinese. Il Siena invece sarebbe sulle tracce di Barillà mentre Ceravolo è sul taccuino di diverse compagini della massima serie. Ovviamente non partiranno tutti, ma è fuor di dubbio che ci sarà una cernita. In entrata si fa il nome del senegalese della Vibonese Doukara, classe 1991, bomber tra i più prolifici in Lega Pro. Qualche movimento in entrata sicuramente ci sarà, ma come è ormai consuetudine non si tratterà di nomi di grido.

    Il 2011 di serie B
    Torino, un inizio di stagione da incorniciare
    Il Pescara delle meraviglie da Zeman ai baby Immobile e Insigne

  • Livorno-Reggina 0-2. Pagelle e video highlights

    Livorno-Reggina 0-2. Pagelle e video highlights

    Vuoi vedere che è l’annata giusta? La Reggina prima soffre poi esce fuori alla grande conquistando tre punti preziosi sul campo del Livorno dell’ex Novellino. Breda senza Bonazzoli e Campagnacci lancia dal primo minuto Ceravolo irrobustendo il centrocampo con l’inserimento di Barillà e il consequenziale arretramento di Missiroli. Novellino deve far a meno di bomber Dionisi e decide di affidarsi a Paulinho in attacco. L’avvio è tutto di marca locale con D’Alessandro costretto a sventare un gol sulla linea dopo appena un minuto e Marino eroe di giornata neutralizzando il rigore di Paulinho. La Reggina esce però alla distanza tagliando in due il Livorno con le ripartenze, in avvio di ripresa Missiroli lancia nello spazio Ceravolo, l’attaccante vince lo sprint e sigla il vantaggio. Barillà e Rizzato sbagliano il gol della sicurezza ma a chiudere la partita ci pensa il baby Ragusa finalizzando al meglio un altra giocata super di Missiroli.

    Missiroli e Ragusa | © Gabriele Maltinti/Getty Images
    LIVORNO-REGGINA 0-2 48? Ceravolo (R); 80? Ragusa (R) LIVORNO 4-1-4-1: Mazzoni 5,5, Perticone 5,5, Bernardini 5, Miglionico 5(76? Rampi sv), Lambrughi 6, Schiattarella (61? Barone 6), Luci 6,5, Genevier 6,5, Belingheri 6(50? Dell’Agnello 6), Piccolo 5, Paulinho 4,5. A disposizione: Bardi, Filkor, Bigazzi, Salviato. Allenatore: Novellino. REGGINA (3-4-1-2): P. Marino 7; Adejo 6, Emerson 6, A.Marino 6,5, D’Alessandro 6,5, Rizzo 6, N.Viola 7 (77? De Rose dv), Barillà 6 (84? Castiglia 6), Rizzato 6,5, Missiroli 7,5, Ceravolo 7 (67? Ragusa7). A disposizione: Kovacsik, Cosenza, Colombo, A.Viola. Allenatore: Breda. Note: 8? Marino para un rigore a Paulinho Arbitro: Giancola Ammoniti: D’Alessandro, Barillà (R); Genevier (L) [jwplayer config=”180s” mediaid=”100429″]

  • La serie B regala spettacolo. Tutti i gol della 1 giornata. Video

    La serie B regala spettacolo. Tutti i gol della 1 giornata. Video

    La serie cadetta non fa sciopero e regala sin dalla prima giornata emozioni e spunti interessanti che lasciano presagire un bel campionato, giovane e abbastanza equilibrato.

    © Maurizio Lagana/Getty Images
    La notizia principale della giornata è senza dubbio la vittoria in rimonta del baby Torino del veternao Ventura. I granata sotto di un gol ribaltano il risultato ottenendo i primi tre punti grazie alle reti del solito Bianchi e del giovane ex rossonero Oduamadi. Per l’Ascoli il gol del vantaggio porta la firma di Adelkovic. Vittoria importante, su un campo difficilissimo come lo Scida di Crotone per il Livorno trascinato dalla doppietta di Dionisi dagli undici metri. Per i calabresi di Menichini il gol del vantaggio porta la firma del giovane Florenzi. Goleada di gran qualità per la Reggina al Granillo contro un Modena accreditato alla vigilia come possibile sorpresa del campionato. Bello il vantaggio di Campagnacci, stupendo il gol di Missiroli dopo una serpentina partita da centrocampo. Bene Cittadella, Empoli, Sassuolo e Brescia da rivedere il Bari costretto al pari interno dal Varese. DI seguito tutti i gol della prima giornata e appuntamento a martedi prossimo per il primo turno infrasettimanale. [jwplayer config=”240s” mediaid=”93599″]

  • Reggina, arrivano Sarno e De Rose

    Reggina, arrivano Sarno e De Rose

    Due rinforzi giovani e di qualità arrivano a rinforzare l’organico della Reggina in vista della seconda e decisiva parte del campionato. Il presidente Foti pesca ancora in Lega Pro prelevando dalla Pro Patria il giovane e promettente Vincenzo Sarno, trequartista classe ’88 cresciuto nelle giovanili del Torino.

    Dal Cosenza arriva invece Francesco “Ciccio” De Rose mediano classe ’87 considerato uno dei migliori giocatori della Lega Pro. Gli amaranto cedono come contropartita Domenico Danti ex rossoblu e pupillo di Toscano. In uscita potrebbe esserci il reggino purosangue Missiroli corteggiato dal Cagliari mentre sembra tramonata la trattativa con l’Atalanta per Cosenza.