Tag: simone magnaghi

  • Fiorentina in semifinale tra emozioni ed errori di gioventu

    Fiorentina in semifinale tra emozioni ed errori di gioventu

    Giove pluvio si è preso una giornata di riposo permettendo ad Atalanta e Fiorentina di recuperare la partita valevole per i quarti di finale della Final Eight del Campionato Primavera.

    fiorentinanews
    Pur con 24 ore di differenza Bonacina e Buso non variano le due formazioni, i lombardi si presentano con Pandiani di punta con Cortesi (di gran lunga il migliore in campo) e Molina, i viola invece avanzano Piccini sulla linea di centrocampo, mentre in avanti giocano Iemmello e Carraro. La partita. I viola di solito tecnici e precisi partono molli e ricorrono spesso al lancio lungo per superare l’asfissiante pressing del centrocampo bergamasco. Con il passare dei minuti è l’Atalanta ad esser pericolosa sfondando con estrema facilità sull’out destro grazie alle accelerazioni e ai dribbling di Cortesi. E’ proprio il folletto nerazzurro a trovare il gol del vantaggio sul perfetto assist di Minotti. Buso si sgola e corre ai ripari inserendo a metà partita Agyei per l’irriconoscibile Salifu. I viola però non reagiscono e sul finale è Zappacosta, servito ancora da Cortesi, a chiamare all’intervento plastico l’ottimo Seculin. Nella ripresa entra anche Seferovic per Bagnai, ma è sempre l’Atalanta a rendersi pericolosa e a sbagliare il gol del raddoppio con Pandiani. Come spesso accade nel calcio quando sbagli troppo vieni punito e Camporese a dieci dalla fine trova il pari. Si va ai supplementari, l’Atalanta è in maggior condizione e attacca costringendo i viola a ricorrere al fallo sistematito. Al 5′ Camporese viene espulso per un fallo da ultimo uomo su Pandiani, passano appena due minuti e Monacizzo (ottimo il suo ingresso) trova il gol del nuovo sorpasso. Sopra di un gol e di un uomo. Partita chiusa? Nemmeno per sogno. Monacizzo spreca il raddoppio, Seculin è miracoloso su Magnaghi deviando il pallone all’incrocio dei pali, poi è Acosty show pari e sorpasso in appena sei minuti. E’ Magnaghi però allo scadere a trovare il pari meritato, si va ai calci di rigore. Dagli undici metri è Seculin che diventa decisivo portando i suoi in semifinale, ma per battere il Varese giovedì ci vorrà un’altra Fiorentina. Applausi e qualche piccola tirata d’orecchie ai bergamaschi autori di una ottima partita. ATALANTA-FIORENTINA 3-3 (3-4 dcr) DIRETTA TESTUALE

  • Strepitoso Bardi, l’Inter supera l’Atalanta ai calci di rigore

    Strepitoso Bardi, l’Inter supera l’Atalanta ai calci di rigore

    L’Atalanta becca la quarta sconfitta stagionale contro l’Inter anche se questa volta l’unidici di Pea per aver la meglio è dovuta ricorrere ai calci di rigore e alla bravura di Francesco Bardi ormai lanciato verso la vittoria del Golden Boy come miglior giocatore del Torneo di Viareggio 2011.

    Le due squadre, spaventate dall’importanza della partita e con ormai tanti minuti nelle gambe hanno dato vita ad una partita accorta senza particolari sussulti. L’Inter è stata più manovriera nel prima parte di gara, grazie all’equilibrio dato da Crisetig al centrocampo, i bergamaschi invece si fanno apprezzare nella fase centrale con l’imprevidibilità di Gatto e la prestanza fisica di Magnaghi.

    Alla lunga però sono i nerazzurri ad esser più pericolosi con Crisetig su punizione, Thiam e il solito Dell’Agnello. La partita si trascina fino ai calci di rigore dove sale in cattedra Bardi parando due rigori e Crisetig freddo a metter in rete il penalty decisivo.

  • Bardi o De Luca, chi sarà il Golden Boy del Viareggio 2011?

    Bardi o De Luca, chi sarà il Golden Boy del Viareggio 2011?

    Domani dalle partite tra Inter-Atalanta e Varese-Fiorentina usciranno le due finaliste della 63° edizione del Torneo di Viareggio che quest’anno decreterà il suo vincitore all’Armando Picchi di Livorno dove i ragazzi potranno respirare l’aria di uno stadio di Serie A.

    E’ quasi ora del verdetto finale dunque ed insieme al titolo di squadra da due anni il Viareggio assegna anche il premio Golden Boy creato per premiare il giocatore che si è maggiormente distinto durante la rassegna. Le prime due edizioni sono state ad appannagio dei bomber Guido Marilungo e Ciro Immobile, quest’anno in corsa sembrano esserci finalmente anche altri ruoli notoriamente meno difficili da premiare rispetto agli attaccanti ma spesso importanti e forse più decisivi degli stessi.

    Chi si meriterebbe il riconoscimento è senza ombra di dubbio Francesco Bardi arrivato in nerazzurro durante il mercato invernale dal Livorno. Bardi è un classe ’94 e sembra avere tutte le carte in regola per imporsi ai massimi livelli garantendo all’Inter un sostituto di Julio Cesar all’altezza per il futuro. Il suo apporto è stato fondamentale per la semifinale degli uomini di Pea, contribuendo con due parate miracolose negli ottavi contro il Prato e addirittura parando un rigore nella partita contro il Genoa. Tra i nerazzurri comunque meriterebbero il riconoscimento anche Dell’Agnello per i gol e la qualità dimostrata e Crisetig per la grande mole di lavoro in mezzo al campo.

    Chi merita il premio Golden Boy è anche la “zanzara” Giuseppe De Luca finalizzatore della perfetta macchina messa a punto da Devis Mangia nella costruzione del Varese. Capocannoniere in campionato De Luca guida al momento anche la classifica al Viareggio ma oltre ad un feeling particolare con il gol si fa apprezzare nella fase d’impostazione ed è spesso decisivo anche per i gol di Pompilio e Ferreira altri fiori all’occhiello dell’organico.

    A mio avviso il Golden Boy uscirà da questi due nomi, ma meriterebbero il premio anche i viola Federico Carraro e Pietro Iemmello, i doriani Simone Zaza e Stefano D’Agostino o i bergamaschi Simone Magnaghi e Davide Gatto.

  • Inter e Atalanta continuano a sognare. Genoa e Juve ko

    Inter e Atalanta continuano a sognare. Genoa e Juve ko

    L’Atalanta di Bonacina infrange i sogni di “triplete” della Juventus strapazzandola nella gara di ieri valevole per i quarti di finale del Torneo di Viareggio. I bergamaschi giocano la partita perfetta mettendo in luce i tanti “giovanotti” pronti a spiccare il volo verso il calcio professionistico: Magnaghi, Gatto e Cortesi sono i mattatori dell’incontro non solo per il gol fatto ma per i numeri messi in campo per quasi tutti i novanta minuti.

    Il bomber Magnaghi ha praticamente annullato la difesa bianconera anticipandola costantemente sia sui palloni alti che su quelli vaganti, il gol poi, con uno stacco imperioso ha fatto rivivere lo strapotere aereo di Bierhoff. Gatto e Cortesi hanno creato un solco sulle fasce laterali dimostrando che il calcio italiano crea ancora ali importanti capaci di saltare l’uomo ed arrivare al gol. Della JUventus mai completamente in partita salviamo l’estro del solito Boniperti ma non ci sentiamo di condannarla oltremodo, d’altronde dopo due successi un calo è fisiologico.

    Nell’alto quarto l’Inter grazie ad una splendida rete del solito Dell’Agnello superano i campioni d’Italia del Genoa. La partita è stata di netto predominio nerazzurro con Alibec pericolosissimo per la prima mezzora, poi però il capitano ha dovuto alzare bandiera bianca e il Genoa con l’ex Longo si è fatta pericoloso. Nella ripresa prima la bella rete di Dell’Agnello poi l’occasionissima per il Genoa è sul calcio di rigore, Bardi però dimostra di esser il miglior portiere del torneo e respinge la conclusione di capitan Polenta.

    LA semifinale sarà a tutte tinte nerazzurre con l’Inter favorita per aver vinto in tutte e tre le occasioni capitate contro gli orobici durante questa stagione, ma come ben sappiamo al Viareggio la sorpresa è dietro l’angolo.