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  • Ligue1: Bordeaux vetta solitaria, frenata Psg, risveglio Monaco

    Ligue1: Bordeaux vetta solitaria, frenata Psg, risveglio Monaco

    La 3° giornata della Ligue1 ha sorriso al Bordeaux che continua a viaggiare a punteggio pieno e che conquista la vetta della classifica in solitaria.

    Prosegue il momento non certo brillante del Psg che senza l’infortunato Ibrahimovic è costretto allo 0-0 in casa del fanalino Evian, bene il Monaco che finalmente conquista i primi punti.

    Veniamo al racconto di questa terza giornata

    La giornata si è aperta con l’anticipo del venerdì nel quale il Psg, orfano di Ibrahimovic, non è riuscito a trovare il gol in casa del fanalino di coda Evian. I parigini hanno anche rischiato essendo rimasti in 10 per l’espulsione di Cabaye. L’Evian con questo punto cancella lo zero in classifica mentre il Psg prosegue con la sua partenza a rilento fatta di due pari esterni ed una vittoria casalinga.

    La gioia dei calciatori del Bordeaux
    La gioia dei calciatori del Bordeaux

     

    Il Bordeaux continua la marcia a punteggio pieno. In casa del Nizza il successo arriva in rimonta, al vantaggio dei padroni di casa con Bosetti al minuto 12, rispondono i girondini con le reti di Diabate al 32° dal dischetto, di Maurice-Belay al 47° e di Sertic al 55°. Il  Bordeaux prova così a candidarsi concretamente come sorpresa della stagione e come diretta rivale per contendere il successo alle due favorite Psg e Monaco.

     

     

    I gol nella ripresa di Delaplace e Kjaer consentono al Lille di sconfiggere 2-0 il Lorient e digerire l’amarezza della sconfitta casalinga nel preliminare Champions con il Porto.

    Vittoria in trasferta per il Caen che trova due volte il gol negli ultimi 7 minuti e sconfigge 2-0 il Reims.

    Il Montpellier ottiene un buon successo sul campo amico ai danni del Metz, i gol arrivano al 44° di ognuno dei due tempi, nel primo va a segno Tiene, nel secondo Camara.

    All’Olympique basta il gol di Gignac al 46° per battere 1-0 in trasferta il Guingamp e portare a casa il primo successo per il Loco Bielsa.

    Successo anche per il Bastia che si sbarazza del Tolosa per 1-0 grazie alla rete di Boudebouz che trasforma dagli undici metri al 24°.

    Nel posticipo domenicale prosegue la crisi del Lione che dopo la sconfitta casalinga nel playoff di Europa League con i rumeni dell’Astra, perdono nuovamente tra le mura amiche, una sconfitta per 1-0 con il Lens firmata da Nomenjanahary.

    Il St.Etienne rallenta e non ottiene la terza vittoria su tre, il match casalingo con il Rennes si chiude sullo 0-0.

    Nell’ultima gara di giornata si rialza il Monaco ed il merito è dell’uomo sul mercato Radamel Falcao che trova il gol vittoria in casa del Nantes.

     

    RISULTATI 3° GIORNATA

     

    Evian – PSG 0-0

    Guingamp – Olympique Marsiglia 0-1 (46° Gignac)

    Bastia – Tolosa 1-0 (24° rig. Boudebouz)

    Lille – Lorient 2-0 (58° Delaplace, 74° Kjaer)

    Montpellier – Metz 2-0 (44° Tiene, 89° Camara)

    Nizza – Bordeaux 1-3 (12° Bosetti (N), 32° rig. Diabate (B), 47° Maurice-Belay (B), 55° Sertic (B))

    Reims – Caen 0-2 (83° Kante, 90° Bazile)

    Lione – Lens 0-1 (11° Nomenjanahary)

    St. Etienne – Rennes 0-0

    Nantes – Monaco 0-1 (45° Falcao)

     

    CLASSIFICA DOPO 3 GIORNATE

    Bordeaux 9, St.Etienne e Lille 7, Caen e Montpellier 6, Psg 5, Rennes, Nantes, Nizza, Olympique Marsiglia, Bastia e Lorient 4, Lione, Tolosa, Lens, Guingamp e Monaco 3, Metz 2, Reims e Evian 1

  • De Rossi “Esclusione? Nessuna lite con Kjaer, solo una disattenzione”

    De Rossi “Esclusione? Nessuna lite con Kjaer, solo una disattenzione”

    La pesante sconfitta rimediata dalla Roma contro l’Atalanta domenica scorsa nella trasferta di Bergamo, sembra aver lasciato il segno in casa giallorossa, soprattutto a causa di un’esclusione eccellente decisa dal tecnico Luis Enrique, quella di Capitan Futuro, Daniele De Rossi. Un episodio inspiegabile in apparenza, soprattutto in un momento comunque positivo per il centrocampista della Roma, che da poco aveva ragiunto la tanto agognata intesa per il rinnovo contrattuale. Eppure, le rigide regole di Luis Enrique hanno colpito anche lui, dimostrando che il tecnico asturiano non fa sconti a nessuno e, soprattutto, non utilizza “due pesi e due misure” nei confronti dei suoi giocatori.

    L’interrogativo irrisolto, però, riguardava la motivazione alla base dell’esclusione in extremis di De Rossi dalla formazione titolare ed anche dalle riserve. Nell’immediato pre-partita, dopo aver appreso che De Rossi si sarebbe accomodato in tribuna, infatti, ha iniziato a circolare qualche voce, poi più insistente, circa un presunto litigio fra Daniele De Rossi e Kjaer, che sarebbe sfociato anche in uno scontro fisico. In seguito, invece, hanno preso a circolare informazioni di altro genere, riguardanti un ritardo – di circa dieci minuti – da parte di Daniele De Rossi alla riunione tecnica fissata da Luis Enrique con la squadra alle ore 13. Un ritardo che il tecnico giallorosso avrebbe interpretato come sintomo di mancanza di concentrazione da parte del centrocampista e, per questo, avrebbe deciso di escluderlo dalla formazione relegandolo in tribuna.

    daniele de rossi | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    De Rossi, convocato comunque da Cesare Prandelli per l’amichevole di domani contro gli Usa, dal ritiro azzurro ha cercato di sgombrare il campo dalle numerose (e infondate) illazioni, precisando di non voler svelare quale fosse stato il “misfatto”, per rispetto al suo allenatore che non gradisce che i giocatori raccontino ai giornalisti ciò che accade all’interno dello spogliatoio, ma di voler smentire ciò che non è veritiero.

    Pertanto, Daniele De Rossi precisa di non aver fatto a botte con Kjaer nè di aver litigato con altri compagni: ricorda, inoltre, di essere stato sempre una persona “attenta  e professionale”, mentre domenica scorsa sarebbe stato “un po’ disattento”. Specifica, dunque, di non aver offeso nessuno, e di non  aver mancato di rispetto al suo tecnico: non ritiene, dunque, di doversi scusare nei suoi confonti, anche perchè ha sempre manifestato – anche pubblicamente – la massima stima nei suoi confronti. Capitolo chiuso, dunque: almeno così pare.

  • Calciomercato Roma, Marquinho arriva? Idea Canini. De Rossi, sì

    Calciomercato Roma, Marquinho arriva? Idea Canini. De Rossi, sì

    Il calciomercato della Roma è in fermento. Sono tre i nomi che nelle ultime ore ruotano intorno alla squadra giallorossa. Il primo è quello di Marquinho. Il brasiliano è volato nuovamente in Sudamerica, dove dovrà convincere la dirigenza del Fluminense ad accettare l’offerta di Sabatini. Dall’altra c’è il difensore del Cagliari Michele Canini, il quale è stato accostato al club capitolino dopo il pessimo avvio di stagione da parte del norvegese Kjaer. L’ultimo, ma non meno importante, è “Capitan futuro” De Rossi e la vicenda del contratto, che sta tenendo con il fiato sospeso tutti i fan giallorossi.

    MARQUINHO ARRIVA? – Con tutta probabilità sì. L’esterno sinistro d’attacco del Flu è in volo verso il Brasile per discutere con la propria società riguardo gli ultimi dettagli per suo trasferimento in Italia. “Dettagli” che potrebbero però vanificare quanto fatto nella giornata di ieri. La distanza fra domanda e offerta rimane ancora elevata, con 4 milioni di euro che ballano pericolosamente sul tavolo della trattativa. Sabatini ha fissato il riscatto ad una cifra non superiore ai 5 milioni di euro, mentre la domanda iniziale da parte del Fluminense era di 9 milioni.

    marquinho

    PERCHE’ THIAGO NEVES? – Nonostante la discrepanza notevole, tutto lascia pensare che alla fine l’accordo verrà raggiunto. Il punto chiave dell’intera vicenda riguarda il recente acquisto del club carioca, quel Thiago Neves che durante la presentazione ufficiale aveva dato l’addio ufficiale a Marquinho, ereditando inoltre la sua maglia con il numero 7. Dal Brasile arrivano poi segnali incoraggianti, con il Fluminense che sarebbe disposto ad abbassare le proprie richieste economiche e avvicinarsi alla posizione della Roma.

    KJAER DELUDE, ARRIVA CANINI – Il danese ha profondamente deluso in questa prima parte di stagione, nella quale non ha ottenuto la fiducia del mister Luis Enrique e ha più volte dovuto assaggiare il sapore amaro della panchina. L’infortunio di Burdisso pareva aumentare le chances per una maglia da titolare al fianco di Juan o Heinze, ma questi ultimi due hanno estromesso l’ex Wolsburg dai giochi. Sabatini aspetterà il ragazzo fino al termine del campionato, ma qualora le prestazioni dovessero continuare ad essere negative, con molta probabilità Kjaer non verrà riscatto e tornerà in Germania. Al suo posto è stato già individuato un candidato ideale per sostituirlo. Il nome è quello di Michele Canini, difensore del Cagliari di Ballardini che da oltre 5 stagioni milita nella squadra sarda. Canini è in scadenza di contratto fra 6 mesi, e si tratterebbe di un acquisto a parametro zero, in quanto difficilmente il presidente rossoblu Cellino cederà il calciatore durante la sessione di mercato invernale.

    NODO DE ROSSI – Tarda ad arrivare la firma sul contratto di Daniele De Rossi. Le trattative, comandate in primis da Franco Baldini, sembrano essere comunque arrivate al traguardo finale. Nell’ambiente giallorosso si parla di un accordo già raggiunto fra società e giocatore, con quest’ultimo che percepirà 6 milioni di euro all’anno per 4 stagioni, con la possibilità che lo stipendio arrivi fino ad un massimo di 6,5 milioni. La clausola rescissoria rimane un punto interrogativo, e occorrerà aspetterà il comunicato ufficiale del club giallorosso per stabilire quale sia in realtà la cifra che potrebbe liberare De Rossi qualora una squadra sia disposto ad acquistare il cartellino di Capitan futuro. La settimana prossima è previsto un Cda della Roma, e l’annuncio potrebbe essere dato durante la riunione dirigenziale, per buona pace dei tifosi giallorossi.

  • Inter-Roma, le pagelle. Milito non segna più, De Rossi una diga

    Inter-Roma, le pagelle. Milito non segna più, De Rossi una diga

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 7 Mantiene inviolata la sua porta e di questi tempi fa davvero notizia! Partita di riscatto dopo la deludente prova di Palermo e quella opaca di Trabzonspor. Si da subito da fare nei primi minuti chiudendo lo specchio della porta con una bella uscita su Osvaldo. Poi da sicurezza e tranquillità alla difesa con le uscite alte. Ancora un bella parata su Borini, e sulle conclusioni di Osvaldo e De Rossi. Ritrovato.

    Jonathan 4 si diceva potesse sostituire Maicon in caso di addio del brasiliano al Real Madrid. Ad oggi l’unica cosa che l’accomuna con il terzino nerazzurro è la nazionalità e lo stesso “taglio di capelli”. Entra nella ripresa per sostituire un esausto Obi, Gasperini gli chiede intensità di gioco e di saltare l’uomo per creare superiorità numerica. Lui risponde con moltissimi palloni persi, qualche tiro sbilenco, poco impegno e un vago senso di spaesamento in campo. La domanda sorge spontanea: Quando torna Maicon?

    Obi 5,5 Gasperini lo schiera in campo come esterno di centrocampo per sostituire l’indisponibile Dejan Stankovic e lui non fa mancare l’impegno e la corsa. Ma purtroppo le numerose volte che arriva sul fondo non riesce mai a servire una palla decente alle punte, dovendosi la maggior parte delle volte appoggiare a Sneijder rallentando la manovra. Morale della favola corre, corre, corre ma non serve. Forse da riprovare in un’altra posizione

    Milito 5  Assolutamente inguardabile. Passi che contro il Trabzonspor si divori un gol davanti al portiere, ma anche stasera riesce a sbagliare l’impossibile, mancando l’appuntamento con la rete a meno di un metro dalla porta, colpendo il pallone di testa e buttandola fuori con tutta San Siro incredula. Forse la doppietta di Palermo era solo un’illusione, e allora? Spazio a Pazzini no? Chiedere a Gasperini

    Sneijder 6,5 Faro del centrocampo, viene schierato esterno a fianco di Zanetti ma con libertà di movimento, e spesso quando può si accentra a supporto delle due punte. Mette in condizione di segnare Milito ma il Principe sbaglia. Cerca allora di fare tutto da solo ma le sue conclusioni sono tanto forti quanto centrali e di conseguenza facilmente neutralizzabili. Sbaglia l’impossibile nel finale facendosi murare un tiro sulla linea da Kjaer.L’impegno e la qualità non si discutono.

    Pagelle Roma

    Lobont 6,5 Entra per sostuire Stekelenburg  e non fa rimpiangere il portiere olandese, chiudendo come può lo specchio della porta dalle avanzate nerazzurre. Sempre ben posizionato  e sempre pronto a respingere le conclusioni di Sneijder, e anche un pizzico fortunato sul tiro dell’olandese respinto da Kjaer nel finale.

    Kjaer 7 Il danese è padrone assoluto delle palle alte, conquistandole tutte con stacchi imperiosi. Rischia con un disimpegno in area di tacco regalando di fatto la palla a Sneijder, ma si fa perdonare risultando decisivo sul tiro dell’olandese negandogli il gol con una respinta di ginocchio sulla linea di porta.

    Totti 5,5 Il capitano prova a costruire gioco soprattutto servendo quando può assist ai compagni di reparto, ma  trova un Osvaldo impresentabile, e stranamente sbaglia molti palloni che in altre partite avrebbe giocato ad occhi chiusi. Riesce comunque a mostrare lampi di classe con gli assist al giovanissimo Borini. Forse come lui stesso prospettava qualche tempo fa, Luis Enrique lo fa giocare troppo lontano dalla porta, e con un Osvaldo così è un vero sacrifico.

    Osvaldo 4 Inguardabile, ancora rimane il dubbio come si faccia a valutare 16 milioni di euro un giocatore che in Italia non sia mai riuscito a brillare. Parte bene nei primi minuti e avrebbe anche l’occasione di segnare ma spreca calciando sul portiere nerazzurro, poi si spegne sbagliando qualsiasi passaggio e controllo, non riuscendo mai a chiudere una triangolazione con i compagni. Peggiore in campo.

    De Rossi 7,5 Capitan futuro si cala in un ruolo non suo e tira fuori una prestazione superba, frenando ogni azione nerazzurra e facendo ripartire i suoi ogni qualvolta fosse possibile. Davanti alla difesa con lui si alza un cartello con su scritto NON SI PASSA! tifosi giallorossi a questo punto hanno sempre più spesso una domanda in testa: ma quando rinnova?

    INTER-ROMA 0-0 COMMENTO E HIGHLIGHTS

  • Roma Kjaer Gago e Pjanic adesso tocca a Luis Enrique

    Roma Kjaer Gago e Pjanic adesso tocca a Luis Enrique

    Il mercato giallorosso è decollato nelle ultime 24 ore consegnando a Luis Enrique un organico di tutto rispetto tenendo fede all’input iniziale dettato dagli americani. La nuova Roma non parte infatti da un progetto estemporaneo come nel recente passato passando da acquisti spesso incomprensibili (Adriano, Baptista) ad una gestione oculata e con un suo filo conduttore: squadra giovane, brillante e che giochi bene a calcio.

    ©Andreas Solaro/Getty Images
    Il progetto è ambizioso e se i tifosi giallorossi daranno tempo al tecnico asturiano di far capire la sua idea di gioco e alla società di rivoluzionare un antico modo di concepire il calcio si toglieranno grosse soddisfazioni. Tornando all’organico ma ancora forse qualcosa in difesa sopratutto sugli esterni anche se sulla destra potrebbe stupire Cicinho finalmente a suo agio con un tecnico che predilige il possesso palla. Kjaer, Juan, Burdisso ed Heinze garantiscono esperienza e qualità in mezzo. Il pezzo forte della nuova Roma sarà senza ombra di dubbio il centrocampo. Gago può rivelarsi per i capitolini quello che Sneijder fu per l’Inter di Mourinho, l’argentino è un top player e la sua presenza non può che fare bene a De Rossi (adesso deve rinnovare). Non è da sottovalutare nemmeno l’acquisto di Pjanic un ragazzino si ma con tre anni di Champions League alle spalle e tutte le caratteristiche per far male ed imporsi in Italia. Il suo acquisto potrà far ambientare meno velocemente Lamela il colpo del mercato per costi d’operazione e aspettative. In avanti con il solo campionato da disputare ci sono forse troppi “galli” Bojan e Totti dovranno giocare sempre o quasi, poi Borriello, Osvaldo e Borini potranno esser delle valide alternative. se bisogna far un appunto alla nuova Roma e a Sabatini è la rosa troppo ampia per un solo impegno importante e la gestione dei capitoli Totti e Borriello, ma da giovani si sa si può sbagliare. La pagelle del calciomercato: Roma voto 7 La probabile formazione della Roma 2011-2012

  • Sabatini scatenato, Pjanic e Kjaer alla Roma

    Sabatini scatenato, Pjanic e Kjaer alla Roma

    Aveva promesso altri colpi e pur tra mille difficoltà Walter Sabatini è riuscito a regalare due nuovi elementi a Luis Enrique per risollevare l’umore dei tifosi e rende più competitivo l’organico giallorosso. Dopo l’incredibile intoppo ieri pomeriggio Roma e WOlfsburg hanno trovato l’accordo per il trasferimento, questa volta ufficiale, di Simon Kajer in giallorosso. L’ex difensore del Palermo avrà il difficile compito di guidare la difesa capitolina e non far raccogliendo la pesante eredità di Mexes.

    Miralem Pjanic | ©PHILIPPE DESMAZES/AFP/Getty Images
    Oltre al difensore il ds giallorosso ha dotato il centrocampo di un colpo di grande qualità, dal Lione arriva infatti il ventunenne Miralem Pjanic. Per aver il giovane talento bosniaco la Roma sborserà al club transalpino ben 10 milioni di euro. L’accordo con le società è praticamente fatto resta invece da limare qualche dettagio con il giocatore ma nel giro di poche ore dovrebbe arrivare la fumata bianca. Il mercato giallorosso però non deve considerarsi concluso, Sabatini infatti starebbe spingendo per l’acquisto di un altro centrocampista, questa volta in prestito. Sfumato Gago, vicino al Palermo, la Roma potrebbe bussare ancora una volta alle porte del Real Madrid per aver in prestito Diarra, per l’attacco invece tutto dipenderà dal futuro di Marco Borriello. Se l’ex rossonero troverà squadra la Roma cercherà di prender un attaccante esterno e nelle utlime ore si è parlato di Borini chiesto da Sabatini a Leonardi in prestito oneroso con diritto di riscatto. Sembra esser vicino all’addio anche Matteo Brighi.

  • Juventus: dopo Elia, spunta Bocchetti

    Juventus: dopo Elia, spunta Bocchetti

    Sistemate le corsie esterne con l’arrivo di Elia richiestissimo da Antonio Conte, manca solo un tassello alla nuova Juve per completare il proprio mercato e nel frattempo, Marotta, dovrà disfarsi di quei giocatori che non rientrano più nei piani societari. Se in uscita i nomi sono sempre i soliti: Iaquinta, Amauri, Pepe e qualche giovane da mandare a  fare esperienza, come Sorensen e Pasquato. In entrata, invece, la rosa dei papabili si è ristretta a quattro: Bocchetti, Tasci, Gastaldello e Astori. Il nome più caldo al momento pare essere quello del difensore attualmente in forza al Rubin Kazan, che nei giorni scorsi era stato accostato al Napoli, ma dopo che i partenopei hanno virato su Fideleff dei Newell’s Old Boy, si è aperto uno spiraglio per un possibile inserimento della società bianconera, che ha fretta di chiudere dopo aver visto sfumare i diversi obiettivi che gli uomini di Agnelli si erano posti, da Lugano accasatosi al Psg di Leonardo, ad Alex non del tutto tramontato ma con le due società lontane dall’accordo.

    ©Dmitry Korotayev/Epsilon/Getty Images
    Per quanto riguarda Gastaldello il discorso è stato solo abbozzato con il procuratore del giocatore, per il quale sarebbe un ritorno a casa, ma su cui Conte non pare contare tantissimo e che dunque sarebbe un ripiego. Discorso che non vale per Astori e Tasci, per il primo c’è da superare l’ostacolo Cellino, che ha riscattato il ragazzo ad inizio sessione del calciomercato dal Milan e pare non avere intenzione di privarsene, a meno che non arrivi un’offerta dignitosa e conoscendo i buoni rapporti fra le due società, dopo quella di Bocchetti, questa pare la pista più percorribile. Per il giovane Tasci, invece, si tratta di un discorso molto più complicato, l’interesse non è mai svanito del tutto, un’offerta vera e propria non è nemmeno mai partita dalla sede di Corso Galileo Ferraris in direzione Stoccarda. Di certo si sa che fra tutti i nomi che stanno circolando quello più vicino a vestire il bianconero anche l’anno prossimo è Bonucci, il difensore della Juventus, infatti, non pare entusiasta di trasferirsi in Russia e vorrebbe giocarsi le sue chance anche l’anno prossimo, magari per dimostrare di poter servire ancora la causa juventina.  Attenzione però a Marotta, che in questo mercato ha sorpreso molti con il suo modo di agire, piazzando due tre colpi inaspettati e chissà che non regali ad Antonio Conte quel top player su cui tanto si è discusso, un nome su tutti quel Simon Kjaer che è vicinissimo alla Roma, ma attualmente di proprietà del Wolfsburg, ma con il quale la società giallorossa non ha ancora trovato l’accordo e quindi l’operazione attualmente in fase di stallo. Staremo a vedere cosa regalerà questo intenso finale di mercato juventino.

  • Clamoroso Roma: salta Kjaer al fotofinish

    Clamoroso Roma: salta Kjaer al fotofinish

    Incredibile vicenda che sconquassa il mercato giallorosso. Il centrale danese Simon Kjaer era dato per giallorosso da qualche giorno ormai. Il Wolfsburg, che ne detiene il cartellino, aveva concesso al giocatore cinque giorni di permesso perchè il difensore di 22 anni potesse sostenere le visite mediche e accordarsi definitivamente con la Roma in tema di ingaggio.

    ©PATRIK STOLLARZ/Getty Images
    Tutto fatto o almeno così sembrava. E poi il colpo di scena. Sulla linea d’arrivo lo stop. il problema è stato l’ultimo fax inviato dal club tedesco a Trigoria per formalizzare il trasferimento. Secondo gli accordi verbali e i documenti precedenti l’acquisto dell’ex Palermo consisteva in un prestito oneroso di 2 milioni di euro e il diritto di riscatto di 8 milioni da pagare a fine stagione. Ma nell’ultimo fantomatico fax i dirigenti del Wolfsburg hanno cambiato la parola diritto in obbligo. Riscatto obbligatorio. E questo a Walter Sabatini non è andato giù tanto che la trattativa ha subito una frenata forse irreparabile. Il calciatore infatti ha preso un volo per la Germania e l’irritazione dell’entourage romanista è forte. Forse un problema di comunicazione, di lingua o forse una “furbata” dei tedeschi capace di incrinare il buon rapporto tra i due club. Sabatini tace al riguardo così come i colleghi proprietari di Kjaer. Chi parla, invece, è l’amministratore delegato della Roma Claudio Fenucci: “per Simon Kjaer avevamo un accordo con il Wolfsburg per il prestito con diritto di riscatto, poi le condizioni sono cambiate e abbiamo ritenuto opportuno non procedere alla ratifica dell’accordo». Sulla possibilità che l’accordo vada in porto l’ad giallorosso afferma che “Sabatini ritiene il giocatore valido, e se il Wolfsburg tornerà sulle nostre condizioni contrattuali, siamo disponibili a portare avanti e chiudere la trattativa”. La sensazione è che sia saltato tutto. Così, in un baleno, è già tempo di nominare i sostituti. Si parla del giovane promettente dell’under 21 Ogbonna in forze al Torino. Ma in realtà con Marco Cassetti riscopertosi centrale di livello, più Burdisso e Juan e con Heinze che può giocare al centro la Roma potrebbe abbandonare la ricerca di un difensore centrale e spostare le proprie attenzioni sui terzini.

  • Ieri Osvaldo, oggi Kjaer poi Montolivo per Borriello. La Roma prova a consolarsi

    Ieri Osvaldo, oggi Kjaer poi Montolivo per Borriello. La Roma prova a consolarsi

    L’uscita prematura dall’Europa League ha mostrato subito le prime crepe tra la Nuova Roma americana e i tifosi impazienti nel veder la loro squadra trionfare e riappropiarsi delle posizioni che più merita. Oltre l’addio all’Europa la doppia sfida con lo Slovan ha lasciato in eredità un caso spinoso e di difficile soluzione, il rapporto tra Totti e Luis Enrique nonostante i proclami della vigilia è pessimo e l’orogoglio dei diretti interessati preannuncia una annata turbolenta.

    ©Shaun Botterill/Getty Images
    I giallorossi però sono un cantiere aperto e in clima di totale rinnovamento è quantomeno plausibile dare una seconda possibilità e per non farsi trovare impreparato Walter Sabatini sta per metter a segno un poker di colpi che dovrebbero far cambiare fisionomia all’organico del tecnico spagnolo fornendo nuova qualità e alternative. Conclusa la trattativa per Osvaldo già in tribuna ieri sera e in attesa del transfert internazionale per esser presentato. L’attaccante ex di Bologna e Fiorentina costerà 15 milioni di euro più bonus legati al rendimento e ai risultati conseguiti dai giallorossi. Sabatini intervenuto ieri per giustificare in qualche modo le scelte di Luis Enrique ha annunciato per oggi l’arrivo di Simon Kjaer dal Wolfsburg in prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 6 milioni di euro e di due centrocampisti. E’ proprio la fase nevralgica ad esser sotto la lente d’ingrandimento per mancanza di qualità e alternative ai titolari. Negli ultimi giorni, nonostante la Fiorentina continui a definirlo incedibile per il mercato italiano, ai giallorossi è stato accostato Riccardo Montolivo e per averlo Sabatini starebbe pensando di inserire Marco Borriello come contropartita tecnica. L’attaccante potrebbe far comodo ai viola alla estenuante ricerca di un vice Gilardino. Il secondo nome per la mediana potrebbe esser quello dell’argentino del Real Madrid Gago per il quale la Roma ha già effettuato i primi sondaggi chiedendolo in prestito.

  • Roma: ecco Osvaldo e Kjaer

    Roma: ecco Osvaldo e Kjaer

    La Roma targata Usa prepara gli ultimi colpi di mercato. Fra mille incertezze e un progetto tutto da scoprire i nuovi acquisti regalano una buona dose di tranquillità per la tifoseria giallorossa. Stiamo parlando dell’italo argentino Pablo Osvaldo e del danese Simon Kjaer che entro domani potranno ritenersi romanisti.

    In particolare per Osvaldo la trattativa va considerata chiusa. I due calciatori andranno a completare una rosa ancora lacunosa che ha dimostrato tutta la propria fragilità nella gara di andata dei preliminari di Europa League contro i modesti slovacchi dello Slovan Bratislava.

    ASPETTO ECONOMICO. Per acquisire le prestazioni di Osvaldo la Roma verserà nelle casse dell’Espanyol 15 milioni di euro più 3 milioni legati ai bonus. Per quanto riguarda l’ingaggio Walter Sabatini ha raggiunto l’accordo col procuratore del giocatore per una cifra che si aggira intorno al milione e 400mila euro a stagione per quattro anni. Anche per l’affare Kjaer definiti gli accordi economici o quasi. La Roma e il centrale difensivo, infatti, già da tempo si sono accordati per un contratto quadriennale fissato ad 1 milione  e mezzo di euro a stagione. Ai dettagli invece l’acquisto del cartellino. La modalità sarà il prestito oneroso fissato a 2 milioni e il diritto di riscatto l’anno prossimo a circa 8 milioni di euro. Ed è proprio sulla cifra iniziale che la Roma e il Wolfsburg stanno ancora limando una differenza che comunque rimane minima e non ostacolerà un affare che si può dare per concluso.

    ASPETTO TECNICO. Il 25enne Osvaldo tra i due nuovi innesti è quello che in linea teorica dà meno garanzie. Un attaccante che può fare la prima o la seconda punta e anche l’esterno offensivo, ma che in realtà predilige e si esprime meglio come punta centrale. Viene da pensare che potrebbe fare il vice-Totti considerando che il Capitano sarà il pilastro del pacchetto d’attacco proprio in posizione centrale. In questo caso l’investimento oneroso non sarebbe una mossa azzeccata per un calciatore che sarebbe una panchina di lusso. A parte il nodo tattico così intricato, è in discussione anche il valore assoluto di Osvaldo. Il ragazzo dopo alcune stagioni poco brillanti nella serie B italiana e dopo altre parentesi poco appariscenti in A con Fiorentina e Bologna si è riuscito ad esprimere nella Liga con l’Espanyol dove ha siglato 20 reti in 44 partite giocando di fatto una stagione e mezzo. Troppo poco forse per costare così tanto.

    Per Kjaer invece pochi altarini da svelare. Lo si conosce dai tempi del Palermo. Centrale abilissimo nel gioco aereo anche in zona gol, con una buona tecnica individuale e una personalità e tranquillità per cui non sembrerebbe avere 22 anni appena. Il danese misura 190 cm di altezza mantenendo però una discreta agilità e velocità. Dopo una stagione non esaltante al Wolfsburg avrà voglia di riscattarsi. Grande affare per Sabatini.