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  • Milan Arsenal 4-0, Berlusconi: “diventiamo come il Barcellona”

    Milan Arsenal 4-0, Berlusconi: “diventiamo come il Barcellona”

    La notte stellare vissuta da protagonista dal Milan contro l’Arsenal, ha lasciato una scia di commenti positivi ed entusiastici relativi alla prestazione offerta dalla squadra di Allegri nella gara fin qui più importante della stagione. Silvio Berlusconi si è complimentato con i giocatori, ribadendo però il desiderio di vedere un Milan capace di proporre il calcio spettacolare del Barcellona. Non sono mancate inoltre le carezze al leader indiscusso della rosa, Zlatan Ibrahimovic. Infine ha ammesso che presto tornerà ufficialmente a ricoprire la carica di Presidente, dopo le “pressioni” della figlia Barbara Berlusconi, al suo fianco nel match di ieri.

    “ABBIAMO DOMINATO” – Uno degli aspetti che Berlusconi ha maggiormente evidenziato è stato il “dominio assoluto” del Milan nei confronti degli avversari inglesi, rimasti in balia dell’undici rossonero per tutti i 90′ minuti. Nelle uniche due occasioni concesse agli uomini di Wenger, capitate sui piedi di Van Persie, è stato decisivo Abbiati, autore di due prodezze da incorniciare. Nell’esultanza del portiere dopo la prima parata si legge tutta la determinazione che ha spinto il Diavolo ad un’impresa memorabile.

    milan-arsenal | © Claudio Villa/Getty Images

    LE PREDICHE AD IBRA – Nel post-partita Berlusconi ha speso parole di elogio nei confronti dell’attaccante svedese, la cui presenza è stata fondamentale per il successo del Milan. Inoltre ha anche rivelato di avergli “consigliato” a non usare le mani in futuro ma solamente i piedi, con i quali ad oggi risulta essere uno dei migliori calciatori al mondo, secondo Arrigo Sacchi superiore per individualità anche a gente come Messi e Cristiano Ronaldo.

    MODELLO BARCA – Uno dei pallini fissi dell’ex Presidente del Consiglio è raggiungere il livello del Barcellona, di gran lunga preferito allo stesso Real Madrid di Mourinho che attualmente è il dominatore incontrastato della Liga spagnola. La filosofia del toque affascina da sempre Berlusconi, il quale in più di un’occasione (come ieri sera) ricorda che nella sua breve esperienza da allenatore di una squadra dilettantistica faceva giocare i propri uomini così come oggi Guardiola manda in campo Messi e compagni.

     

  • Calciomercato Tevez al Milan dipende da Berlusconi

    Calciomercato Tevez al Milan dipende da Berlusconi

    C’era da aspettarselo. Il tormentone Tevez al Milan continuerà ad infiammare la finestra invernale del calciomercato fino alle 19 del 31 gennaio, ora in cui ci sarà la chiusura definitiva alle trattative e arriverà il momento di tirare le somme. La trattativa tra Milan e Manchester City si è arenata venerdì scorso per la volontà del club inglese di inserire una penale di 8 milioni di euro in caso di mancato riscatto al termine della stagione. Il Milan si è cautelato acquistando Maxi Lopez che questa sera avrà la possibilità di debuttare a San Siro partendo dalla panchina nella sfida contro il Cagliari ma stando alle indiscrezioni già domani potrebbe tornare alla carica.

    Galliani pare infatti stia cercando di convincere Berlusconi della bontà dell’operazione nonostante la clausola considerando la possibilità di portare Tevez al Milan in prestito adesso e definitivamente in estate comunque un valore aggiunto per la società considerando l’incertezza sul ritorno all’attività agonistica di Antonio Cassano e i frequenti ko di Pato che inevitabilmente creano disagio ad Allegri nelle scelte in attacco.

    Carlos Tevez torna ad infiammare il calciomercato Milan | ©ANDREW YATES/Getty Images
    Tra il Milan e Tevez l’accordo è in cassaforte e nonostante le perplessità del suo agente sotto traccia continuano i colloqui per metter a punto una nuova strategia. Tutto dipenderà da Berlusconi, se il presidente accetterà l’inserimento della clausola Adriano Galliani farà l’ultimo tentativo per portare Tevez al Milan avallando poi la cessione di Pippo Inzaghi al Siena o alla Lazio che nelle ultime ore stanno cercando di ingolosire l’attaccante mentre El Shaarawy nonostante l’arrivo dell’argentino si è guadagnato a suon di ottime prestazioni la conferma.

    Il mercato del Milan dovrebbe registrare poi l’acquisto di due giovani interessanti e di prospettiva. Dal Pescara in prestito e con diritto di riscatto Marco Perrotta difensore centrale classe ’94 su cui però sembrano esserci anche Roma e Lazio. Mentre dall’Ajax potrebbe arrivare Ouasim Bouy centrocampista classe ’93 bloccato a parametro zero per giugno ma l’infortunio di Merkel potrebbe farlo arrivare in anticipo.

  • No di Pato al Psg, salta Tevez al Milan. L’Inter torna in pole

    No di Pato al Psg, salta Tevez al Milan. L’Inter torna in pole

    L’affare Tevez non conosce la parola fine. Quando tutto sembrava lasciar presagire il lieto fine, con Galliani a Londra per chiudere con il City forte dell’accordo fra Milan e Psg per la cessione di Pato ai francesi, arriva il clamoroso colpo di scena dell’ultimo minuto. Il “Papero” giura il proprio amore per la maglia rossonera, Galliani abbandona di fretta il vertice londinese e forse anche l’Apache. L’Inter torna a sperare, sebbene ogni discorso è rimandato all’indomani del derby di domenica.

    TUTTO FATTO, ANZI NO – I maggiori quotidiani nazionali, Gazzetta dello Sport e Corriere, avevano già pronti i titoli per la loro prima pagina: Tevez Milan, Pato Psg. Il volo di Galliani nella capitale inglese insieme all’avvocato Cantamessa e all’agente FIFA Giuseppe Riso era il segno della forte volontà da parte del club di Via Turati nel chiudere l’operazione Tevez. Verso l’ora di pranzo intanto da Parigi davano per concluso l’accordo fra Milan e Psg per il trasferimento di Pato. Leonardo aveva alzato l’offerta per il “Papero” a 28 milioni di euro subito più altri sette in forma di bonus, per un affare complessivo da 35 milioni, cifra molto vicina a quella richiesta dallo stesso Diavolo. Mentre l’Equipe annunciava la notizia a caratteri cubitali sul proprio sito, Galliani iniziava alle 14 il vertice londinese con John McBeath e Brian Manwood, rispettivamente presidente esecutivo e amministratore delegato del City. Anche da Parigi arrivavano conferme direttamente da Leonardo, durante la presentazione ufficiale del terzino sinistro Maxwell. Il brasiliano si diceva ottimista riguardo il trasferimento del “Papero” in Francia, sebbene rimandava l’intero discorso alla fine del weekend.
    A Milanello si rincorrevano invece le voci che volevano Pato abbandonare in tutta fretta l’allenamento pomeridiano, altro presunto indizio che l’addio dell’attaccante verdeoro al Milan era certo. Intorno alle 16 il sito Sportmediaset, seguito a ruota dalla Gazzetta dello Sport, affermano che per Tevez in rossonero è soltanto questione di ore, mentre Pato è praticamente già un calciatore del Paris Saint Germain. Mezzora più tardi il colpo di scena che nessuno si aspettava. “Resto al Milan“, così la punta verdeoro sbatte le porte in faccia a Leonardo e Carlo Ancelotti. La notizia, ufficializzata dal comunicato sul sito della società rossonera, fa il giro del mondo. Galliani interrompe la trattativa, ormai in fase avanzata, con i dirigenti del City e ritorna a Milano. Tutto resta invariato, o forse no.

    carlos tevez | © getty images

    BERLUSCONI – Il regista delle ultime ore frenetiche di calciomercato è il presidente del Milan Silvio Berlusconi. Sarebbe stato infatti lo stesso numero uno della società di Via Turati a voler stoppare il trasferimento di Pato al Psg e il conseguente arrivo di Tevez a Milanello. Non a caso il “Papero” nel comunicato ufficiale con il quale dichiarava amore eterno ai colori rossoneri, ha ringraziato per primo l’ex presidente del Consiglio, nonché futuro suocero nel caso l’amore con Barbara Berlusconi dovesse culminare in matrimonio. Da sempre attento alle dinamiche del calciomercato, Berlusconi aveva più volte manifestato il proprio disappunto per l’acquisto di Carlos Tevez, sia per la sua non giovanissima età (l’Apache compierà quest’anno 28 anni) e i suoi trascorsi burrascosi in altre società (United prima e City poi). La diffidenza maggiore del numero uno di Via Turati era però anche lo stretto legame che intercorreva nelle due operazioni, con l’argentino che sarebbe arrivato al Milan soltanto se Pato fosse stato ceduto.

    PARLA GALLIANI – Al suo ritorno in Italia, Galliani ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni sulla giornata appena conclusa. Ha chiarito come Pato abbia deciso di rimanere a Milano e quindi l’affare Tevez, connesso al trasferimento del brasiliano al Psg, sia saltato. Inoltre si è detto anche felice della decisione del “Papero”, ricordando che in passato c’erano stati altri affari come Tevez poi sfumati, a cui però seguirono gli acquisti di calciatori che hanno cambiato il corso della storia milanista, come ad esempio il no di Vialli che diede il là per l’arrivo di Marco Van Basten. Alla domanda se l’operazione Tevez fosse definitivamente tramontata, l’ad rossonero ha salutato i cronisti con un sorridente “non so niente“.

    FUTURO – Dall’Inghilterra, all’indomani dell’incredibile giornata di mercato vissuta, credono fermamente che non si sia posta la parola fine alla trattativa fra il Milan e il City per l’Apache. Lo stesso saluto sibillino nella tarda serata di ieri ai giornalisti di Galliani è da tenere in considerazione per un possibile futuro blitz rossonero negli ultimi giorni di gennaio. A rigor di logica comunque è l’Inter di Massimo Moratti ad avere il via libera per l’acquisto del calciatore argentino, che apparentemente non è più legato all’accordo verbale con i cugini. Il capitolo Pato non dovrebbe riservare altre sorprese per il prossimo futuro. Sembra alquanto improbabile un ripensamento del “Papero” riguardo la proposta francese e fino a giugno l’attaccante rimarrà alla corte di Massimiliano Allegri. Non è da escludere comunque un finale stile Kaka. Tutti i tifosi rossoneri ricordano il trequartista brasiliano affacciarsi al balcone della sua abitazione stringendosi la maglia del Milan sul petto a gennaio, dopo le voci che lo volevano già al City, per poi lasciare la squadra a giugno prendendo la strada del Real Madrid. Il calciomercato invernale ci regalerà un’altra giornata intensa di emozioni come quella di ieri?

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  • Agente Pato “Offerta Psg seducente”. E’ caos Milan

    Agente Pato “Offerta Psg seducente”. E’ caos Milan

    Caos organizzato al Milan. L’agente di Pato parla della trattativa Psg, definendo l’offerta francese “seducente”. E se il Papero avesse deciso seriamente di allontanarsi dalla società rossonera?

    Alexandre Pato | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images

    Fino a ieri le quotazioni di Pato con la maglia del Paris Saint Germain erano date in forte ribasso. Ora però lo spread è tornato a salire vertiginosamente su livelli di guardia. Che cosa bolle in pentola a Milanello? Il cuoco Galliani ha forse in serbo un dessert indigesto per i tifosi milanisti proprio a Capodanno? Ancelotti e Leonardo sono seduti a tavola pronti ad assicurarsi un primo piatto da favola. Oltre all’amministratore delegato del Milan e al duo parigino, il tavolo si arricchisce di un nuovo invitato: Gilmar Veloz, procuratore del 22enne attaccante brasiliano.

    Di questa mattina la notizia delle pesanti dichiarazioni che il procuratore ha rilasciato al quotidiano francese “Equipe“:

    Ancelotti è un grande allenatore, Leonardo un dirigente molto competente e il Psg è un club che diventerà sempre più grande. E’ tutto molto affascinante, l’offerta è seducente, ma non siamo noi a decidere. Sono il Milan e Adriano Galliani che decideranno. Noi siamo dei professionisti, ci siederemo attorno a un tavolo, e se va bene per il Milan e per noi, allora..

    Parole che i tifosi rossoneri non avrebbero mai voluto leggere, ma la realtà parla di un Pato seriamente affascinato dalla proposta di Leonardo. E’ lecito pensare che nei prossimi giorni sarà lo stesso nuovo allenatore dei parigini, Carlo Ancelotti, a cercare di convincere il suo ex giocatore a seguirlo nella nuova avventura sotto la Torre Eiffel.

    Sembra un grande thriller degno dei migliori registi Hollywoodiani. Prima la bomba del brasiliano contro l’allenatore Allegri , in seguito il ni di Galliani, poi la presunta maternità della fidanzata di Pato, Barbara Berlusconi, con la puntuale smentita da parte della stessa figlia del presidente Berlusconi. In mezzo a tutto questo la regolare comparsa di Pato nell’elenco dei 29 convocati per il ritiro di Dubai.

    Pato-Milan, una storia d’amore destinata a interrompersi troppo frettolosamente?

  • Pato al PSG realtà o finzione? Ecco perché non si farà

    Pato al PSG realtà o finzione? Ecco perché non si farà

    Nelle ultime ore il destino di Pato sembra non sposarsi più con quello del Milan. Il richiamo parigino dai maestri Ancelotti-Leonardo sembra farlo vacillare come mai prima d’oggi. Analizziamo i pro e contro dell’affare, che se andasse in porto rivoluzionerebbe l’intero emisfero boreale calcistico.

    Cinquanta milioni di euro e sette milioni all’anno per il giocatore, questa l’offerta che sarebbe stata presentata a Galliani dall’ex Leonardo. Un’offerta irrinunciabile oggettivamente, sia per la società che per lo stesso calciatore. Però il Milan ci ha abituato negli ultimi anni a clamorosi colpi di scena, non dando nulla per scontato. L’esempio di Kaka docet. Esattamente due anni fa c’era stato il contatto con il City, disposto a fare follie per l’ex numero 22 rossonero. La risposta del Milan? No, grazie. Si erano mossi i tifosi in prima persona, invocando all’asso brasiliano di restare. Sembra ieri quando Kaka si affacciò alla finestra della sua casa con la maglia del Milan in mano, quasi a dichiarare amore eterno per i colori rossoneri. Una favola che nel mondo moderno non aveva precedenti. Come andò a finire? Sei mesi dopo Kaka fu il primo acquisto della campagna faraonica del nuovo presidente dei galacticos Florentino Perez. Meno soldi nelle casse milaniste e prestigio centuplicato per il trequartista.

    pato © Claudio Villa/Getty Images

    Quanto converrebbe al Milan lasciare partire a gennaio Pato? Poco o nulla. Un aspetto fondamentale della vicenda, fin qui trascurato dai media francesi e italiani, riguarda la lista Champions del Milan. In attacco figurano Ibrahimovic, Robinho, Pato e Cassano, più altri due ragazzi della Primavera. Una dirigenza esperta come quella rossonera difficilmente può cadere in errori macroscopici, come ad esempio il caso Forlan di quest’estate. Nel caso Pato si trasferisse in Francia rimarrebbero arruolabili per le partite di Coppa Campioni soltanto 2 attaccanti, visto e considerato che Cassano non tornerà prima dell’inizio della prossima primavera. Può il Milan disputare la manifestazione europea più importante con soltanto Ibra e Robinho disponibili? Pura utopia. Ecco perché i conti non tornano. L’arrivo di Tevez è ininfluente, dal momento che è inutilizzabile in Champions, avendo già giocato con il City di Mancini. El Shaarawy e Inzaghi sono esclusi, chi rimpiazzerebbe Pato? Nessuno, nemmeno Maxi Lopez, come già dichiarato lo scorso weekend da Galliani (“Tevez o nessun altro”).

    Analizzando più a fondo la vicenda restano pochi pro e numerosi contro. Nulla ci lascia escludere che in Via Turati stiano pensando a un Kaka-bis, ovvero rispedire al mittente l’offerta importante del Psg durante la finestra di mercato invernale ed eventualmente cedere il brasiliano nella sessione estiva, quando però la situazione potrebbe essere notevolmente cambiata. Sono ormai noti i dissapori tra il tecnico Massimiliano Allegri e il giovane attaccante. Chi resisterà più a lungo al Milan? Il livornese, che giorno dopo giorno sta entrando sotto il mirino del presidente Berlusconi per il gioco poco spettacolare e l’assenza di Pato nell’undici titolare, oppure lo stesso brasiliano, fidanzato da ormai oltre un anno con la figlia del numero uno rossonero, che le cronache rosa danno in dolce attesa? Tutto lascia pensare che sarà Allegri la vittima di questo intrigo che sta scaldando gli ultimi giorni del 2011.

  • Pato e Allegri, uno è di troppo

    Pato e Allegri, uno è di troppo

    Pato sta attraversando il periodo più grigio al Milan da quando è stato acquistato nel 2008. In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport racconta il suo complicato rapporto con Allegri. Come reagirà la dirigenza rossonera? E l’arrivo ormai sempre più probabile di Tevez porterà ancora più tensione nello spogliatoio milanista?

    La punta brasiliana spara a zero sull’attuale tecnico del Milan. Parole pesanti che potrebbero avere conseguenze gravi all’interno dell’ambiente rossonero, la cui serenità spesso si è rivelata uno dei punti di forza del club di Via Turati. In uno stralcio di intervista il Papero dichiara:

    Se devo migliorare mi dovrebbe suggerire lui (Allegri ndr) in cosa. Un tecnico dovrebbe suggerire ai suoi calciatori il modo per correggere i difetti“.

    Il brasiliano ha invece parole al miele per l’ex allenatore Ancelotti, con il quale ha iniziato la sua avventura al Milan ed è diventato il calciatore più giovane di sempre della storia rossonera a superare le 50 reti in partite ufficiali a una media strepitosa di un gol ogni due partite. Nonostante i numerosi infortuni muscolari avuti nelle ultime stagioni, Pato rimane un giocatore fondamentale. Il patron del Milan, Silvio Berlusconi, insieme all’amministratore delegato Galliani difficilmente permetteranno che la frattura tra tecnico e attaccante diventi una bomba ad orologeria pronta a distruggere il clima di famiglia che si respira a Milanello. Se la situazione dovesse sfociare in un muro contro muro occorrerà prendere in mano la situazione e la soluzione che al momento sembra più probabile è l’allontanamento del tecnico livornese.

    Alexandre Pato | © MICHAL CIZEK/AFP/Getty Images

    Tre indizi fanno una prova. Prima l’allontanamento di Ronaldinho, poi la vicenda Inzaghi e adesso le clamorose dichiarazioni di Pato. Appena una settimana fa Berlusconi aveva chiarito di voler vedere giocare la propria squadra con il 4-3-1-2, dando come imperativo la presenza di Pato al fianco di Ibra con Robinho alle spalle delle due punte. Nel caso si arrivasse al punto di non ritorno fra il Papero e Allegri, appare già scontata la posizione che assumerà il patron rossonero a riguardo.

    Le parole al vetriolo del brasiliano sono arrivate in risposta ad un’intervista dello stesso mister livornese durante la vigilia di Natale, durante la quale dichiarò di “avere voglia di rivedere il giocatore di qualche mese fa”. Un desiderio che potrebbe non realizzarsi mai, qualora si arrivasse ad uno strappo definitivo tra presidente e allenatore.

    La questione diventa ancora più complessa se si tiene conto del prossimo arrivo di Tevez. Già adesso la presenza del brasiliano nell’undici titolare non è così scontata come in passato, e l’acquisto dell’argentino lo farebbe retrocedere in terza fascia, alla stregua dei fantasmi El Shaarawy e Pippo Inzaghi. Dando per scontato l’utilizzo di Boateng nel ruolo di trequartista, e l’insostituibile Ibrahimovic in attacco, resterebbe libera la maglia del numero 11. In questo avvio di campionato Robinho è stato preferito al connazionale in più di una circostanza, e nonostante i suoi errori sotto porta (clamoroso quello contro il Barcellona) viene difeso a spada tratta da Allegri.

    Inoltre Galliani sta facendo di tutto per portare a Milanello l’attaccante del City, e gli sforzi del dirigente rossonero non devono passare in secondo piano. L’operazione che sta per concludere ha numerose analogie con quella che portò Ibrahimovic al Milan la scorsa estate. E’ evidente che l’acquisto di Tevez rientri nella strategia che deve reinserire il Diavolo tra le prime tre d’Europa, insieme alle due big spagnole Barcellona e Real Madrid. E’ quindi da escludere che Pato al momento possa competere per una maglia da titolare con l’argentino. Se Allegri resta con questo modulo, e ciò rappresenta una certezza quantomeno indiscutibile, la punta 22enne rischia di scaldare la panchina in tante partite. Il punto è proprio questo: il livornese resta? Da tempo il fantasma di Van Basten aleggia a San Siro. I tifosi lo venerano come se fosse un dio, Berlusconi ne apprezza il carisma. Il 4-2-3-1 non è fantascienza, con Pato e Robinho esterni e Tevez dietro Ibra, per un Milan a trazione offensiva come sogna il numero uno della società di Via Turati. Pato o Allegri, questo il dilemma.

  • Milan, Pippo Inzaghi al passo d’addio

    Milan, Pippo Inzaghi al passo d’addio

    Pippo Inzaghi è pronto a lasciare il Milan. Allegri si conferma un giudice spietato, e dopo aver silurato Ronaldinho ha deciso che il matrimonio fra Superpippo e la maglia rossonera deve concludersi. Il presidente Berlusconi era il primo tifoso dell’attaccante, riuscirà a rimanere impassibile di fronte alla scelta del mister?

    LA FINE DI UN CICLO – L’addio di Inzaghi rappresenta la fine di un ciclo, uno dei più vincenti della storia del Milan. E’ stato il protagonista durante l’era ancelottiana, quando il club rossonero guardava l’Europa dall’alto verso il basso. Presente a Manchester nel 2003, dove sconfisse i suoi ex compagni della Juventus in una finale di Champions tutta italiana. In quell’anno firmò 10 gol nella massima competizione continentale, mettendo un altro mattoncino alla sua rincorsa verso il titolo di più grande capocannoniere europeo  mai esistito. Assente ad Istanbul, in quella che verrà ricordata come l’incubo maggiore per i tifosi del Milan. Eroe due anni dopo ad Atene, nella storica rivincita contro i Reds, suoi i due gol che contribuirono all’apoteosi di una squadra considerata troppo presto fallita. La “Storia” Inzaghi mette il proprio sigillo anche nella finale del Mondiale per Club contro il Boca Juniors 6 mesi più tardi, un’altra sfida voluta dal destino che spinge i rossoneri sul tetto più alto del mondo.

    Inzaghi|©

    GIUDICE ALLEGRI – A Milanello passeggia tranquillo con le mani in tasca e sorriso a 32 denti. L’aria d’inverno deve sortire un effetto particolare a Massimiliano Allegri, irrigidendo le sue idee rendendole insindacabili. Lo scorso anno toccò a Ronaldinho, il pupillo del presidente, che in estate aveva proclamato il brasiliano come leader della squadra. Il mister decise di andare avanti per la propria strada e anche stavolta sembra fare altrettanto, forte dei risultati raggiunti la scorsa stagione. Fin qui Inzaghi ha disputato tre presenze in campionato, per un totale di 35 minuti effettivi e zero gol segnati. La Champions è costretto a guardarla seduto in poltrona. L’assenza dalla lista Champions ha ferito l’orgoglio del campione milanista, e considerato l’inesistente utilizzo in campionato, si è convinto che lasciare il Milan sia la decisione migliore in questo momento.

    DOVE ANDARE? – Novara e Lazio sembrano le due soluzioni più realistiche per il Pippo nazionale. In Piemonte avrebbe la concreta possibilità di giocare da titolare e raggiungere Roberto Baggio (318gol) al terzo posto dei migliori marcatori italiani di sempre, distante 3 soli segnature. Irraggiungibile Giuseppe Meazza a quota 338 gol e Silvio Piola, primo con 364 reti. Con il trascorrere dei giorni si affievolisce l’idea di vedere Filippo Inzaghi vestire la maglia biancoceleste. L’opportunità di giocare l’Europa League e di conseguenza sfidare Raul a migliore bomber europeo di tutti i tempi non è così attraente come in passato, anche perché difficilmente Edi Reja nella difficile sfida contro l’Atletico Madrid si priverà del duo Klose-Cissé.

    IL TIFOSO BERLUSCONI – E’ nota a tutti la passione del presidente rossonero per il suo giocattolo con cui è legato da un affetto indissolubile, ed è il primo a non nascondere le proprie perplessità riguardo la gestione tecnica. Nel 2010 dovette ingoiare il boccone Ronaldinho, ora è rassegnato a dire addio anche a uno degli attaccanti più prolifici della storia recente rossonera. In molti credono che il rapporto Allegri-Berlusconi possa incrinarsi da un momento all’altro. Fino a quando i risultati daranno ragione al tecnico livornese, la luna di miele proseguirà tranquillamente. Quando questi verranno a mancare, probabilmente il numero uno milanista recapiterà il conto a casa dell’allenatore, chiamando per l’occasione i due illustri camerieri, licenziati da Milanello per non aver saputo servire adeguatamente il cuoco di casa.

  • Milan a Praga chance per Mexes e Taiwo

    Milan a Praga chance per Mexes e Taiwo

    Compromesso il discorso primo posto ma con il passaggio del turno oramai in cassa forte il Milan è volato a Praga, dove domani sera affronterà il Viktoria Plzen per l’ultimo turno della fase a gironi della Uefa Champions League. Se sotto il profilo del risultato il match avrà poco da dire Allegri e i tifosi si aspettano risposte dalle cosiddette seconde linee, ma anche da Mexes che dopo essersi messo alle spalle l’infortunio cerca adesso di ritrovare il ritmo partita. Nella rivoluzionata formazione del Milan il francese dovrebbe trovare spazio al centro della difesa con il confermato Yepes, a destra a dar riposo ad Abate potrebbe esser il giovane e promettente Primavera De Sciglio mentre a sinistra ci sarà una nuova chance per Taiwo. A centrocampo out Aquilani e Van Bommel, oltre i lungodegenti Gattuso e Flamini saranno Emanuelson e Seedorf a completare il quartetto con lo stacanovista Nocerino e capitan Ambrosini. In avanti turno di riposo per Ibrahimovic con in campo la coppia Pato Robinho alla ricerca del gol perduto.

    Allegri e Ambrosini -Viktoria Milan | ©MICHAL CIZEK/AFP/Getty Images

    Da segnalare oltre alla presenza di De Sciglio la prima convocazione per la Champions League del giovane portiere Pigliacelli, di Cristante ed Innocenti autore di una doppietta sabato scorso con la Primavera che è valsa la vittoria sul difficile campo della capolista Varese.

    Questi i convocati di Allegri per Viktoria Plzen Milan:
    Amelia, Roma, Piscitelli, Abate, Antonini, Bonera, De Sciglio, Mexes, Taiwo, Thiago Silva, Zambrotta, Yepes; Ambrosini, Boateng, Cristante, Emanuelson, Innocenti, Nocerino, Seedorf; Ibrahimovic, Pato e Robinho. Assenti i lungodegenti Gattuso, Nesta e Abbiati.

    Allegri in conferenza stampa ha avvisato i suoi sulla necessità di non far brutte figure e interpretare al meglio la partita “Sarà una partita come le altre e dovremo cercare di evitare brutte figure. L’Ajax ci sia da insegnamento. Il Viktoria è molto organizzato e gioca bene sugli esterni”.

    Il tecnico rossonero difende poi Robinho dall’accusa di “nuovo Calloni” “Ha fatto due buone prestazioni in queste partite, ha fornito l’assist a Ibra per il rigore, deve stare sereno perché alla fine, come l’anno scorso, conterà solo che ha fatto un grande campionato e che ha segnato 15 gol. Ormai c’è questa etichetta per Robinho, ma non è l’unico al mondo a sbagliare qualche gol”.

    Inevitabile poi toccare l’argomento campionato e la rivalità con la Juventus per il titolo “Queste tre partite sono molto importanti per chiudere l’anno solare nel migliore nei modi. Il campionato va giocato fino in fondo, non è questione di arrivare adesso davanti alla Juve per gestire il campionato. Quando una squadra dopo tredici partite è imbattuta vuol dire che ha valori tecnici, caratteriali e ha carte in regola per lottare fino in fondo. Noi dobbiamo cercare di fare il massimo in queste tre partite, abbiamo il dovere di farlo e siamo in condizioni di poterlo fare se non abbassiamo la tensione. Cerchiamo di chiudere l’anno solare nel migliore dei modi. L’Inter? E’ a 13 punti da noi e a 15 dalla Juve, sono tanti, anche perché ha molte squadre davanti, ma ha tutte le carte in regola, soprattutto quando rientreranno Sneijder e Maicon. Può fare un filotto di vittorie. Il presidente Berlusconi? E’ sereno, come lo era dopo Barcellona. Io sono stato sempre sereno, il problema del contratto per me non esiste, mi hanno fatto piacere le parole di Galliani ma non c’è stato mai nessun problema”.

    La chiusura è sul tormentone del calciomercato invernale Tevez Milan “Siamo vicini al mercato di gennaio ed è normale che si parli di Tevez e di tante altre cose. Però quello che conta è che fino al 1° gennaio la rosa del Milan è questa e io ne sono molto contento. Dovremo far bene da oggi al 20 dicembre. Il resto, vedremo. Prima di parlare di gestione, il ragazzo va conosciuto ma al Milan è più facile gestire i giocatori. Dal punto di vista tecnico è un grande giocatore, non c’è bisogno del mio giudizio per scoprire chi è Tevez”.

  • Inzaghi in Premier? Maxi Tevez il Milan tenta il colpo doppio

    Inzaghi in Premier? Maxi Tevez il Milan tenta il colpo doppio

    Un mese alla sosta tante partite importanti da disputare ma a tenere banco è il calciomercato. Il Milan, così come le altre squadre di vertice, è oramai da diverso tempo impegnato nel valutare le opzioni che offre il calciomercato per regalare ad Allegri un degno sostituto di Antonio Cassano, i nomi sono ormai noti e le peculiarità per l’acquisto sono state fin troppe volte ribadite da Adriano Galliani. Il Milan offre una opportunità prestigiosa al giocatore, una via di fuga al bilancio delle società ma non intende sganciare un sol euro in inverno rimandando le trattativa d’acquisto alla prossima estate.

    Maxi Lopez vicino al Milan | ©Getty Images

    ACCORDO RAGGIUNTO PER MAXI LOPEZ Proprio in virtù delle regole dettata da Adriano Galliani sembra che la pista più percorribile sia quella che porta a Maxi Lopez costretto alla panchina da Montella a Catania per un rendimento al di sotto delle passate stagioni e la gran voglia di recuperare un palcoscenico importante dopo i trascorsi al Barcellona. Proprio le sirene dell’estate hanno forse contribuito al calo di rendimento di Maxi Lopez al Catania ma le sue qualità non sono mai state messe in discussione e il Milan guarda a lui come quell’attaccante di area di rigore che attualmente in organico viene ricoperto da Pippo Inzaghi. Maxi Lopez arriverebbe in prestito secco con l’opzione di riscatto da esercitare in estate per una cifra vicina ai 7 milioni di euro.

    IL COLPO RESTA TEVEZ Il Milan però sogna una grande colpo e la rottura di Tevez con il Manchester City è l’ennesima occasione giusta per prender un campione assoluto a prezzo di sconto. L’argentino potrebbe esser il “regalo” di Berlusconi per il suo ritorno alla presidenza dei rossoneri. Tra l’argentino il Milan ci sono però tre nodi da sciogliere, il primo legato alle richieste del Manchester City apparentemente restio a cederlo in prestito, la seconda sono le richieste salariali di Tevez e per ultimo la concorrenza seppur sotto traccia di Inter e Juventus.

    TEVEZ NON ESCLUDE MAXI LOPEZ Si cerca un vice Cassano ma il Milan potrebbe decidere di portare alla corte di Allegri sia Tevez che Maxi Lopez. Sembra infatti che sia Inzaghi che El Shaarawy a gennaio lasceranno il Milan per cercar spazio in altri lidi. Il rapporto tra Inzaghi ed Allegri è ai minimi storici e l’attaccante pur rispettando le scelte del tecnico vorrebbe aver la possibilità di calcare con maggiore frequenza il prato verde e dalla Premier League sembrano arrivare offerte allettanti. Il Piccolo Faraone pur avendo convinto tutti per la bontà dell’operazione condotta in estate da Galliani con l’amico Preziosi non è considerato ancora pronto per il grande palcoscenico di San Siro e potrebbe esser ceduto in prestito per cercare continuità e completare la crescita.

  • Berlusconi “mi riprendo il Milan” Inizia la campagna elettorale

    Berlusconi “mi riprendo il Milan” Inizia la campagna elettorale

    Se avete avuto modo di leggerci già quando ancora si vociferava delle possibili dimissioni del presidente Silvio Berlusconi da Presidente del Consiglio avevamo dato quasi per certo, pur non avendo palle di vetro o esser annoverati tra i maghi, il suo ritorno alla presidenza del Milan. Berlusconi Milan è oramai da più di un venticinquennio un unione indissolubile fatta di tante vittorie, dell’invenzione di un nuovo modo di far calcio (dalla rosa lunga fino al 4-4-2 di Sacchi) ma anche un vetrina importante di assoluta visibilità. Sopratutto dopo l’ingresso di Berlusconi in politica il Milan ha spesso vissuto dei momenti storici dell’Italia e del suo presidente, dalle esigenze di coprire il bilancio attraverso la vendita di pezzi pregiati come Shevchenko e Kaka oppure acquisti “ad hoc” come Ronaldinho per riaccendere l’entusiasmo.

    Silvio Berlusconi | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images

    Berlusconi annuncia il ritorno alla presidenza del Milan

    Ieri l’annuncio durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo libro di Angelino Alfano moderata da Bruno Vespa e con la presenza dell’altro rossonero dell’ex governo Roberto Maroni. Proprio ad una domanda del giornalista di Porta a Porta Berlusconi ha annunciato il suo ritorno alla presidenza del Milan

    “Riprenderò a breve la presidenza del Milan. Sono il presidente che ha vinto piu di tutti nel calcio. Il secondo è Bernabeu che ha vinto la metà dei miei trofei”.

    La notizia accolta con soddisfazione ed una battuta da Maroni “Questa si che è una notizia. Noto infatti che da quando ha lasciato la presidenza il Milan ha iniziato ad ottenere risultati positivi…” Avrà sicuramente delle ripercussioni nella stagione del Milan sia dal punto di vista mentale che sul mercato

    Berlusconi il Milan e il rapporto con Allegri

    Massimiliano Allegri in questi due anni di Milan ha dimostrato di aver la stoffa del grande allenatore, lo scudetto vinto nella scorsa stagione è stato ovviamente il collante giusto per dar continuità al progetto e dar nuovi obiettivi alla causa rossonera. Pupillo di Galliani, cosi come Leonardo, ha vissuto forse più di ogni altro gli impegni istituzionali del Premier non dovendo aver il costante contatto e i “preziosi suggerimenti” che tanto davano fastidio a Carlo Ancelotti. Berlusconi è un esperto di calcio e spesso le sue intuizioni sono servite per la vittoria di trofei e per far superare fasi d’empasse agli allenatori ma allo stesso modo il suo diktat “vincere e convincere” è stato un mattone per gli allenatori. Dopo la partita di Champions League contro il Barcellona nella gioia generale di una grande prestazione Dagospia ha lanciato il primo mugugno su una possibile divergenza di vedute tra Berlusconi e Allegri, sarà quella la prima crepa?

    Berlusconi Milan e il calciomercato

    Chi aveva previsto un abbandono delle scene politiche del presidente Berlusconi presto dovrà ricredersi. E’ chiaro infatti come l’ex premier abbia già iniziato a serrare le fila per riprender la “nuova battaglia”, Se è vera la teoria che un colpo ad effetto per il Milan aumenta i consensi per Berlusconi e il Pdl allora dovremmo aspettarci un colpo importante dal prossimo mercato. Al momento tutti gli indizi portano a Carlos Tevez ma Berlusconi può provare a stupirci.