Tag: silvio berlusconi

  • Il Psg offre 60 milioni per Ibra e Thiago Silva, il Milan vacilla

    Il Psg offre 60 milioni per Ibra e Thiago Silva, il Milan vacilla

    Poco meno di un mese fa, quando Adriano Galliani raggiunse Parigi per un primo contatto con il PSG in merito alla vendita del difensore brasiliano Thiago Silva, il club guidato da Carlo Ancelotti aveva messo ben 77 milioni di euro nella valigetta, pronto a portare nella propria società non solo il talentuoso verdeoro, ma anche Ibrahimovic. Quella fu infatti la prima vera grossa proposta che il Paris Saint Germain fece al Milan per acquistare i due rossoneri: 47 milioni sarebbero stati spesi per Thiago Silva ed i restanti 30 per lo svedese Ibrahimovic. Ma alla fine le due parti non sono riuscite a trovare un incontro ed il club rossonero si è così lasciato sfuggire la vera occasione di fare cassa.

    Insistenti però, Leonardo ed il suo staff, hanno continuato la caccia a Thiago Silva, facendo intervenire per ben due volte il presidente Silvio Berlusconi che ha dovuto alzare lo stipendio al giocatore per fare in modo che restasse anche nella prossima stagione a Milano per vestire la magliar rossonera. Nonostante tutto in questi giorni a riaprire i giochi è stato proprio Adriano Galliani che, in una intervista, ha dichiarato che nessuno è incedibile e che il mercato appare lungo e fatto di colpi di scena. Una tattica per rimettere in gioco sia Thiago Silva che Ibrahimovic quella di Galliani o forse solamente un modo per mettere benzina sul fuoco e riaprire le porte al PSG. In Francia le voci sono infatti arrivate in un batter d’occhio e stamattina l’offerta è arrivata bella pronta alle porte del Milan.

    Ibrahimovic e Thiago Silva © Claudio Villa/Getty Images

    Questa volta il club degli ex rossoneri Carlo Ancelotti e Leonardo ha abbassato la cifra a 60 milioni di euro: un’offerta per mettere a segno un colpo doppio e provare a portarsi a casa nuovamente Ibrahimovic e Thiago Silva. Una somma sicuramente inferiore ai 77 milioni iniziali ma che permetterebbe comunque al club di Berlusconi di partire con gli acquisti e metterli a disposizione di Allegri e compagni che hanno già cominciato la preparazione estiva. L’allenatore del Milan oltre ad aspettare i giocatori che rientreranno più tardi causa la partecipazione agli Europei 2012, spera di poter aver presto sul campo anche i vari calciatori che il club rossonero vuole acquistare: tra tutti dovrebbe esserci l’attaccante Andy Carroll ed il famoso “Mister X” che sembra provenire sempre più dalla Spagna: gli occhi del Milan sono infatti puntati su Xabi Alonso e Lassana Diarra. Per quanto riguarda invece i possibile sostituti di Thiago Silva e Ibrahimovic, il ds rossonero ha voluto maggiori informazioni sul difensore della Nazionale azzurra Angelo Ogbonna, ora in forza al Torino, mentre per gli attaccanti mirino spostato tra Matri e Carlos Tevez.

    Dall’altra parte il PSG è alla ricerca continua di talenti e di giocatori che siano in grado di portare la squadra ad alti livelli e quindi, nonostante le continue risposte negative ottenute dal Milan alla richiesta dell’acquisto di Thiago Silva, ci riprova, sperando che questa volta il tutto vada a buon fine; se così fosse Ancelotti potrebbe cominciare a pensare a qualcosa di grande per la stagione 2012/2013, contando anche che nei prossimi giorni potrebbe esserci la conferma dell’arrivo del giovane talento italiano Marco Verratti.

  • Milan, inizia il ritiro. Tifosi assenti, Berlusconi da forfait?

    Milan, inizia il ritiro. Tifosi assenti, Berlusconi da forfait?

    Inizia ufficialmente oggi la stagione 2012-2013 del Milan. I rossoneri si ritroveranno a Milanello a mezzogiorno in punto. Rispetto agli anni precedenti, il Diavolo sarà un po’ più solo, dal momento che il supporto dei tifosi si preannuncia meno caloroso di tante altre volte. Sono tanti i motivi per cui la squadra di Allegri non verrà salutata dal solito bagno di folla che l’accompagna. Da una parte l’assenza di quasi tutti i big (chi reduce dagli Europei, chi convocato alle Olimpiadi), dall’altra una campagna acquisti fin qui avvilente, in grado di raffreddare anche il più eccitato dei fan milanisti. Evidentemente  non è sufficiente sbandierare sul sito ufficiale gli 11 milioni di like provenienti da Facebook, e nemmeno i Social moments della passata stagione. Il tifoso vuole qualcosa di più.

    Per dirla alla Thomas More, sarebbe utopia pensare ad un Berlusconi ringiovanito di 25 anni, voglioso di dominare il panorama calcistico, la stessa voglia che lo portò a stupire il mondo del pallone (e non) con il suo ingresso trionfale in elicottero. Ora sì, le pale di quell’elicottero continuano ancora a girare, ma a vuoto. I rubinetti in Via Turati sono chiusi da tempo. La desertificazione del denaro sonanterischia di travolgere anche le ultime stanze dorate di quel tempio che solo 5 anni fa metteva paura a tutta l’Europa.

    silvio berlusconi al ritiro del Milan 2011-2012 | ©STR/AFP/Getty Images

    Oggi nessuno chiede a Berlusconi di atterrare nuovamente con quell’elicottero che ha ormai compiuto un quarto di secolo. Il tifoso del Milan si accontenterebbe di rivedere la propria squadra del cuore lottare per qualcosa di importante, competere nuovamente con le Big d’Europa, senza più subire il 120% di possesso palla dal Barcellona e poi ascoltare a fine partita come sia stata una gara fantastica, nella quale è emerso un sostanziale equilibrio tra le due squadre.

    L’anno scorso il Milan si radunava a Milanello con tante certezze: lo scudetto sul petto, Zlatan Ibrahimovic, la vecchia guarda ed uno spogliatoio di ferro. Dodici mesi dopo lo scenario che si presenta davanti agli occhi del supporter rossonero è completamente diverso. Il tricolore c’è ma è finto, con la bacheca di Via Turati rimasta a secco (eccetto la Supercoppa Italiana), la permanenza di Zlatan Ibrahimovic è circondata da un grande punto interrogativo al quale Mino Raiola continua a dare risposte piuttosto evasive, e infine le lacrime dei vari Gattuso Nesta e Inzaghi continuano a rimanere impresse nell’immaginario collettivo di ogni tifoso, compreso il film cinematografico arrivato direttamente dal Brasile la scorsa notte relativo alla presentazione di Seedorf al Botafogo.

    E’ chiaro, è evidente a tutti che Francesco Acerbi, lo sconosciuto Traorè, e lo stesso vice campione d’Europa Montolivo, non possano far scattare al tifoso quella scintilla capace di bruciare (d’ardore si intende) i campi di Milanello. Tantomeno è invogliato a privarsi di alcune centinaia di euro per sottoscrivere un abbonamento per quella che può considerarsi a tutti gli effetti come una stagione sul chi va là.

    D’accordo, forse la non-cessione di Thiago Silva ha evitato scene apocalittiche (sebbene i giornali nella serata di ieri abbiano riportato in auge la telenovela relativa al brasiliano, con il Psg che sarebbe ancora interessato al suo acquisto), ma in ogni caso il tifoso si domanda quanti calciatori siano arrivati al Milan da giugno ad oggi, e sapere che nel prossimo album Panini sarà costretto ad incollare le figurine di Acerbi e Traorè (con tutto il rispetto, ben contento di toppare clamorosamente, oggi 9 luglio 2012) non è sicuramente un bel punto di partenza. A dir la verità è piuttosto inquietante.

    Anche perché mancano ancora 50 giorni al termine della sessione estiva di calciomercato, e non è affatto detto che il buon Galliani possa esimersi dal cedere un big della rosa rossonera. I maggiori indiziati sono Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva (oltrepassando metafisicamente parlando qualsiasi miracolo terreno), ovvero le due colonne portanti dell’impalcatura messa in piedi da conte Max. Se uno dei due va via, facile immaginarne il crollo nel più breve tempo possibile.

    Con un’atmosfera del genere è abbastanza comprensibile che lo stesso Silvio Berlusconi non sia stimolato nel dare il meglio di sé. Vuoi perché non c’è nessun big da presentare, vuoi perché quei pochi tifosi presenti a Milanello potrebbero pure fischiarlo, vuoi perché la cena, si sa, è decisamente più attraente di un lunch. Di sicuro sarà assente la figlia, Barbara, come annunciato dalla stessa società rossonera nella giornata di ieri. La dolce coppia Barbara-Papero quindi marcherà visita, in attesa di tempi migliori.

    In ogni caso vale sempre la pena di ricordare il celebre detto “attenti a quei due”, nella fattispecie Galliani e Berlusconi. Ribattezzati in tempi non sospetti il gatto e la volpe, possono da un momento all’altro cambiare le carte in tavola e far saltare il banco, anche se di fronte a loro c’è Daniel Negreanu (star canadese del poker ndr). Non ci resta che augurare al Milan un buon 2013, augurio che estendiamo anche agli 11 milioni di fan facebook rossoneri.

  • Rinnovo Thiago Silva, Milan richiama il Psg. E Berlusconi?

    Rinnovo Thiago Silva, Milan richiama il Psg. E Berlusconi?

    Alle volte ritornano. Per alcuni era inevitabile, per i romantici invece qualsiasi questione legata al Dio denaro rimane ad oggi incomprensibile. Thiago Silva, per chi ancora non l’avesse capito, è un professionista come il 90% dei calciatori che scendono in campo. L’offerta del Psg era irrinunciabile (7,5 milioni di euro a stagione ndr), impensabile per un difensore. Non sono ancora trascorsi 10 giorni dal rifiuto del Milan che l’agente del brasiliano si è già presentato a battere cassa. La grana del rinnovo di Thiago Silva potrebbe riaprire scenari fino a 2 settimane fa considerati privi di logica. Le parole di Berlusconi durante la trasmissione di Speciale Calciomercato condotta da Criscitiello erano chiare, nette, non lasciavano alcuno spazio ad un futuro diverso. E invece…

    Rinnovo Thiago Silva, allarme Milan

    Quando giovedì scorso i legali di Thiago Silva si sono precipitati in Via Turati c’era già il sentore che qualcosa stesse cambiando rapidamente in casa Milan. Se la mossa del giocatore era prevedibile, è stata spiazzante la proporzione della richiesta, sia per i tifosi che (sopratutto) per Galliani. Attualmente Thiago Silva percepisce al Milan un ingaggio di 4 milioni all’anno. Di fronte alla proposta contrattuale del Psg, l’ad rossonero aveva confermato di voler ritoccare l’ingaggio del difensore brasiliano. Sì d’accordo, un aumento però che rientrasse nei parametri della politica economica varata dalla società. Galliani aveva già pronta una bozza di rinnovo da 5/5,5 milioni a stagione, ma non poteva di certo pensare che Thiago Silva si presentasse con una richiesta pari a quella del Psg (consapevole lui stesso dell’austerity che vige a Milanello e dintorni).

    Rinnovo Thiago Silva, torna in scena Leonardo

    thiago silva | © Claudio Villa/Getty Images

    Dopo aver subito il colpo, Galliani ha frettolosamente riallacciato i rapporti con Leonardo e l’entourage del Paris Saint Germain. A distanza di 10 giorni però lo scenario è completamente diverso. Perché se è vero che il Psg fino a una settimana e mezzo fa era disposto ad offrire 42 milioni di euro per Thiago Silva, ora è lecito immaginare come i francesi non siano più disposti a sottostare alle richieste del Milan, sapendo che il manico del coltello è completamente dalla loro parte. E questo Galliani lo sa.

    Rinnovo Thiago Silva, decide Berlusconi

    La palla ripassa ora al presidente Berlusconi. E’ infatti soltanto il numero uno del Milan, come già successo in altre occasioni, a poter risolvere una situazione che man mano passano i giorni diventa più difficile. Al momento è chiaro come Adriano Galliani non abbia alcuna intenzione di cedere alle richieste avanzate dai legali di Thiago Silva, come è evidente che il calciatore non sia disposto a rinunciare ad uno stipendio come quello propostogli dal Psg. Spetterà quindi a Berlusconi convincere in qualche modo il brasiliano a limare la propria richiesta. Qualora riceva un secco no dal giocatore, sarebbero due le strade da scegliere. La prima porta ad uno sforzo economico neanche poi così oneroso, l’altra invece va in direzione Parigi, destinazione Parco dei Principi (un viaggio per cui il Psg sarebbe disposto ad offrire al Milan oltre 35 milioni di euro).

  • Milan, Thiago Silva batte cassa. Flamini rinnova

    Milan, Thiago Silva batte cassa. Flamini rinnova

    Riecco Thiago Silva. Dopo le lunghe settimane che lo hanno visto al centro degli affari di Via Turati fino a due settimane fa, il centrale più forte al mondo torna forte alla carica sia sul web che sulle pagine dei giornali. Quando il presidente rossonero annunciò che Thiago Silva sarebbe rimasto sapeva benissimo che sarebbe andato incontro ad una chiamata dello stesso giocatore con causale aumento dell’ingaggio. Ma forse neanche Berlusconi e Galliani potevano immaginare la portata della richiesta. Infatti il difensore della nazionale brasiliana chiede al Milan che venga avvicinato l’ingaggio offerto dai parigini ovvero 7,5 milioni di euro annui. Una richiesta folle se si pensa alle difficoltà economiche che attraversa la famiglia Berlusconi e lo stesso presidente lo ha confermato nell’intervista dove annunciò il grosso sacrificio del Milan nel tenere il brasiliano.

    Non è un mistero neanche il mercato rossonero fatto di acquisti a parametro zero o poco più. Adesso quindi l’amministratore delegato rossonero dovrà concentrarsi sulla patata bollente Thiago Silva. Non venderlo a quelle cifre al Paris Saint-Germain è stata una decisione coraggiosa e dettata dal cuore che adesso provocherà un braccio di ferro tra i dirigenti rossoneri e il procuratore del brasiliano Paulo Tonietto, il quale pare essere già stato in Via Turati di recente proprio per battere cassa. La richiesta del difensore rossonero è inadatta per il momento economico particolare del Milan ma sembra più che comprensibile se rapportata alla qualità del giocatore in questione. Il Milan sa bene anche questo altrimenti quale matto avrebbe rifiutato ben 46 milioni per un difensore? La rinuncia ai soldi dello sceicco di Parigi è stata una dimostrazione d’amore del Milan per Thiago Silva ma non può bastare al forte centrale brasiliano che adesso desidera un quasi raddoppio dell’ingaggio attuale (4 milioni).

    Thiago Silva © Claudio Villa/Getty Images
    Non è da escludere l’ennesimo colpo di scena nel caso il Milan decida di non acconsentire alla richiesta di Thiago Silva. E chi meglio del Psg potrebbe approfittare della situazione per regalarsi finalmente il giocatore tanto desiderato. E’ vero che i parigini sono rimasti bruciati due volte negli ultimi sei mesi (Pato e Thiago) in trattative con il Milan, ma è anche vero che se il rapporto tra il brasiliano e i rossoneri dovesse incrinarsi proprio loro potrebbero risolvere la questione dettando però stavolta tempi e cifre della trattativa. Siamo nel campo delle ipotesi ma nel calciomercato non dobbiamo mai escludere neanche gli scenari più improbabili.

    Intanto a Milanello c’è da segnalare la conclusione del lungo tira e molla tra Mathieu Flamini e la società rossonera. Il centrocampista francese sembrava prossimo all’addio ed era ricercato da molte società, invece ha deciso di continuare la sua avventura rossonera iniziata 4 anni fa accettando il rinnovo contrattuale per un altro anno con opzione per il secondo. L’ingaggio di Flamini è stato più che dimezzato visto che il giocatore transalpino guadagnerà 1,8 milioni per la prossima stagione rispetto al precedente ingaggio che si attestava sui 4,5 milioni annui. Buona operazione quindi da parte di Adriano Galliani che ha ridotto sensibilmente l’ingaggio del giocatore e ha assicurato al Milan le prestazioni di un giocatore comunque di tutto rispetto.

  • Thiago Silva, Berlusconi e Galliani vincono l’Oscar

    Thiago Silva, Berlusconi e Galliani vincono l’Oscar

    Benvenuti su Scherzi a Parte, conduce Silvio Berlusconi con la regia di Adriano Galliani. Autori del programma Carlo Ancelotti, Leonardo  Nascimento de Araujo, Massimiliano Allegri, Thiago Silva e Paulo Tonietto. Invitati Le Parisien, L’Equipe, La Gazzetta dello Sport, Il Corriere dello Sport, Tuttosport, Eurosport, Milan Channel, Sportmediaset, Speciale Calciomercato (sì, anche loro, Criscitiello e la Carrà), Il Pallonaro. Parteciperanno alla puntata i 10 milioni di fan Facebook del Milan. Le riprese verranno effettuate tra Milanello e Parco dei Principi, senza dimenticare qualche nota di colore come ristoranti rigorosamente italiani e atmosfere esotiche, tra Rio e Arcore. Valletto d’onore per l’occasione Paolo Maldini, figlio di Cesare. Ave.

    OSCAR – Sono state giornate da brividi. Sembrava la realtà, invece era fiction. Degno della migliore Elisa di Rivombrosa, una sceneggiatura in maschera impossibile da intuire nell’immediato. Apre le danze Le Parisien, offerta shock da 40 milioni di euro per il difensore centrale più forte al mondo. I tifosi del Milan sono in pre-allerta. No, un’altra volta no. D’accordo Sheva, c’era un figlio da educare alla cultura anglosassone. D’accordo Kakà, c’era il Real Madrid che chiamava. Ma Thiago Silva no. Il film prosegue, ed entra in scena proprio lui, Thiago. Il carioca con il suo agente sono in Francia, a Parigi, insieme nientemeno che con Leonardo. La trama si infittisce, i dettagli la rendono reale, e i 10 milioni di like iniziano a scivolare nella trappola.

    silvio berlusconi e adriano galliani | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    HOLLYWOOD – Picchia duro Le Parisien, in collaborazione con L’Equipe: accordo totale fra le due parti, 8 milioni di euro a stagione per il difensore, proposta irrinunciabile per chi guadagna poco più di 4 milioni con il Milan. Leonardo fa capire che l’operazione è ormai prossima alla conclusione. Tifosi inferociti, non ci credono. Un’altra delusione dal Diavolo, dalla squadra per cui i like sono fioccati come nessun’altra squadra quotata su Facebook. E se non bastasse ecco il rilancio, 77 milioni. Sì, Thiago Silva e Ibrahimovic, le due colonne del Milan. Tutte e due insieme, lì a Parigi. Che storia! E per rendere il tutto più affascinante, più mistico, compare anche la vecchia gloria rossonera, Paolo Maldini. Sarebbe stato proprio lui a convincere Thiago nell’accettare l’offerta di Leonardo e Ancelotti. Non manca nulla?

    LA PREGHIERA GLOBALE – Padre Silvio, tieni duro. All’incirca così recitava il comunicato ufficiale di Milan Channel nei confronti del Deus ex machina, colui che può tutto, l’onnipotente (sempre con le debite distanze, claro). E qui la sceneggiatura inizia a scricchiolare. Inizia ad intravedersi il buio nella luce fin troppo abbagliante. Un buio che porta il tifoso rossonero a sentirsi tradito. La fabula prosegue secondo le aspettative. Galliani rientra in Italia. Dirà che le preghiere certe volte funzionano. Il disegno è sempre più evidente. Silvio Berlusconi osannato, ha resistito all’assalto (finto) del Paris Saint Germain. Grazie Padre. Grazie per aver tenuto in squadra Thiago Silva. Grazie perché con questo “acquisto” hai mantenuto la squadra competitiva sia in Italia che in Europa. Non importa se poi questo eroico salvataggio ci impedirà di fare un mercato serio anche quest’anno, anzi, grazie per averci ricordato che il calciomercato del Milan è chiuso il 15 giugno. Ma sopratutto grazie perché la Sua comparsa a Speciale Calciomercato ha davvero chiuso il cerchio di una storia incredibile. Alla prossima!

  • Milan, Berlusconi spiega il no al Psg per Thiago Silva

    Milan, Berlusconi spiega il no al Psg per Thiago Silva

    La storia si ripete. E’ finita ufficialmente la trattativa Milan-Psg per Thiago Silva e il rifiuto milanista fa ritornare in mente quello di sei mesi fa quando Pato era pronto a volare a Parigi prima che il presidente Silvio Berlusconi decidesse di trattenere il suo gioiello brasiliano. Anche stavolta ha prevalso il cuore del presidente rossonero, e Adriano Galliani emblematicamente ha citato Pascal per riassumere la decisione del Milan di trattenere il difensore più forte del mondo: “Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”. Citazione esemplare quella pronunciata dall’ad milanista perchè in un periodo di crisi come questo rifiutare 46 milioni di euro per di più offerti per un difensore è da folli e a Parigi adesso non sanno se ridere del Milan che ha rifiutato un’offerta clamorosa o se piangere per non essere riusciti a portare il difensore più forte del mondo sotto la torre Eiffel. Certamente il Paris Saint-Germain difficilmente tornerà a bussare alla porta del Milan, dato le ultime due trattative (Pato-Thiago Silva) prima quasi concluse e poi mandate all’aria. I francesi attraverso un comunicato sulla pagina twitter hanno confermato il loro ritiro dalla trattativa.

    Silvio Berlusconi © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    A spiegare dettagliatamente i motivi del rifiuto e le fasi della trattativa Milan-Psg per Thiago Silva ci ha pensato il presidente onorario del club rossonero intervenuto telefonicamente a Sportitalia durante la trasmissione Speciale Calciomercato:

    “Non abbiamo cambiato idea, non si era mai consolidata l’ipotesi di una cessione. Arrivavano delle offerte che avevano dello straordinario da un club come il Psg. Noi siamo stati sempre molto chiari e assolutamente corretti, abbiamo detto fin da subito che non c’era una decisione già assunta di accettare delle offerte per il nostro campione. Volevamo tuttavia ascoltare le offerte e, una volta presa cognizione delle proposte, avremo dato una risposta. Ci hanno fatto un’offerta molto interessante di 46 milioni di euro e noi abbiamo preso atto di questa possibilità. Poi abbiamo dato un occhio al mercato dei centrali difensivi per sostituire il nostro Thiago e abbiamo convenuto che sarebbe stata un’operazione non conveniente. Il vecchio cuore rossonero di Silvio Berlusconi è riuscito a dire no ad un’offerta del genere per un difensore che farà vincere il Milan in Italia e in Europa. Richiesta di un adeguamento dell’ingaggio? Credo che sia naturale che ciò possa avvenire, ma credo sarà facile trovare un’intesa con una grande persona come Thiago. Siamo in un momento di crisi, anche per la mia famiglia non è facile sostenere le spese del Milan che si è dotato di gradi campioni. Avremo ancora Thiago Silva con noi e potremo contare su una difesa che spero possa subire meno gol. Rapporto con Galliani? C’è grande amicizia e grande affetto. Ibrahimovic? Non ce ne priveremo certamente, lo riteniamo il numero uno al mondo nel suo ruolo”.

    In definitiva Silvio Berlusconi conferma Thiago Silva ed anche Ibrahimovic, ma ammette che il Milan è in crisi a livello economico. La mancata cessione di Thiago Silva avrebbe consegnato al Milan 46 milioni e avrebbe consentito alla società di Via Turati di risparmiare il già ricco ingaggio del brasiliano, che ora dopo aver rinunciato al doppio dei soldi richiederà sicuramente un aumento dallo stesso Berlusconi. Inoltre il mercato milanista si configura più piatto di una tavola da surf e non si lamentassero coloro che hanno supplicato il presidente milanista a non cedere ai milioni del Psg qualora la società rossonera si presenti ai blocchi di partenza della prossima stagione con uno scacchiere molto rimaneggiato rispetto a quello della scorsa stagione visti gli addii di Gattuso (accasatosi ieri al Sion), Nesta, Inzaghi, Zambrotta, Seedorf e Van Bommel. La scelta eroica di Berlusconi potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio ma si sa il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.

  • Thiago Silva resta al Milan, miracolo Berlusconi. Adieu Psg

    Thiago Silva resta al Milan, miracolo Berlusconi. Adieu Psg

    Al Milan i colpi di scena non finiscono mai. Un po’ come i film di Tarantino o Spielberg. Fino a ieri mattina Thiago Silva sembrava a un metro dal Psg, una misura che nel calcio equivale ai decimi di secondo della Formula. Leonardo e Thiago erano lì, pronti a stringersi la mano. Bastava un tanto così, ma anche stavolta a Parigi sono rimasti con un pugno di mosche. Destino vuole che quando Galliani tratti con gli sceicchi qualcosa debba sempre andare alla rovescia. A gennaio un altro rossonero, anche lui carioca, era stato ad un passo dal vestire la maglia del Paris Saint Germain. Sappiamo bene come andò a finire. Pato a Milanello, Tevez a Manchester, strade tanto diverse quanto lontane. Stessi sceicchi di allora, stesso finale. Il nulla cosmico.

    ANDATA E RITORNO – Poco più di 48 ore fa Galliani partiva per quel di Parigi. Un viaggio in Oltralpe con destinazione Parco dei Principi, la nuova casa dell’ex Leonardo, ora mano armata dello sceicco Nasser-Al-Khelaifi. Lui, il brasiliano, ci mette la faccia, l’altro, padre e padrone, i soldi. A gennaio l’ad milanista lo gabbò senza troppi complimenti, con l’affare Pato andato a farsi benedire in un ufficio di Manchester. Martedì grandi abbracci tra i due, sorrisi a 30 denti in macchina, cena in ristorante tra bonus e cavilli burocratici da sistemare. Thiago Silva alla finestra, da Rio, con un contratto in mano più che duplicato rispetto a quello a strisce rossonere. Pezzo di carta destinato a rimanere soltanto virtuale, nei sogni del difensore brasiliano. Thiago resta lì, alla finestra, Leonardo là, a Parigi, Galliani qui, a Milano. Andata e ritorno, come se niente fosse successo.

    silvio berlusconi | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    PATER – E miracolo fu. Nel pomeriggio di ieri Milan Channel si era trasformato in un tempio buddhista, o qualcosa di simile, dove i tifosi pellegrini si sono radunati per chiedere ciò che da tanti è già stato definito come il nuovo miracolo, profano si intende. Silvio Berlusconi è apparso come in sogno ai milioni di pellegrini, ha ascoltato e provveduto, come nelle migliori parabole. Thiago Silva resterà, l’ha confermato anche Adriano Galliani di ritorno da Parigi. Le preghiere funzionano, non sempre, ma funzionano. Però esistono anche le pecorelle nere, quelle che camminano fuori dal gruppo, metafora degli uomini di poca fede. Uno di loro potrebbe anche porsi qualche domanda: perché dopo averlo praticamente venduto se lo ripigliano? E’ stata solo fiction o c’era qualcosa di vero? E’ una mossa solamente di facciata, per tenere calmi i tifosi, per poi completare l’operazione ad agosto? Amen.

  • Milan, 200 milioni dallo sceicco per il sogno Ronaldo

    Milan, 200 milioni dallo sceicco per il sogno Ronaldo

    Ve ne abbiamo parlato ieri,  il Milan potrebbe risolvere parte dei suoi problemi grazie all’entrata in società di un ricco sceicco. Stiamo parlando di Mohammed bin Rashid Al Maktum, primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti. Il presidente onorario Silvio Berlusconi è pronto a ricevere la visita dello sceicco, tuttavia l’incontro previsto per settimana prossima è stato annullato ma verrà comunque realizzato al più presto. Sono sempre più le indiscrezioni che vedono il presidente rossonero cedere delle quote della sua società (si parla del 20-25% per 200 milioni di euro) allo sceicco Al Maktum per ritornare protagonisti nel mercato e assicurare alla società rossonera un futuro roseo e pieno di soddisfazioni.

    Si tratterebbe di un sacrificio piacevole che potrebbe rivitalizzare i sogni di gloria rossoneri senza dover vedere partire campioni del calibro di Ibrahimovic e Thiago Silva.

    Cristiano Ronaldo © JAIME REINA/AFP/GettyImages

    Per di più l’eventuale tesoretto di 200 milioni di euro potrebbe dar linfa al sogno dichiarato del presidente Berlusconi: portare al Milan Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese è da sempre un pallino del patron rossonero e strapparlo al Real Madrid risulta molto difficile per non dire impossibile. Per attuare questo sogno serve innanzitutto la materia prima e i petrodollari di Al Maktum rappresenterebbero davvero un’ottima base per convincere il secondo giocatore più forte al mondo a svestirsi dalla maglia Real per indossare quella rossonera.

    Non solo calciatori, nei progetti ambiziosi di Silvio Berlusconi ci sarebbe anche l’idea di dare al Milan una casa tutta sua. Come ben saprete l’Inter di Massimo Moratti ha posto già le basi per un progetto nuovo stadio. I cugini nerazzurri dovrebbero lasciare San Siro nel 2016 per trasferirsi nel nuovo stadio stile Emirates in zona Expo. L’idea di Berlusconi è quella di acquisire lo storico stadio Meazza grazie anche all’appoggio della Fly Emirates, main sponsor della società di Via Turati che vede a capo guarda caso il noto sceicco sopra citato. Le prossime settimane potrebbero fare chiarezza circa i piani della squadra vice-campione d’Italia e potrebbero mettere la parola fine al mercato low cost rossonero.

  • Milan, arriva lo sceicco. Berlusconi incontrerà Al Maktum

    Milan, arriva lo sceicco. Berlusconi incontrerà Al Maktum

    Non sarà un’estate facile in casa Milan. Le continue voci che vorrebbero i due top player milanisti (Ibrahimovic e Thiago Silva) lontano da Milanello e la pochezza di un mercato che si preannuncia votato alla politica low cost stanno facendo preoccupare i tifosi rossoneri. La realtà economica del club di Silvio Berlusconi non permette ad Adriano Galliani di poter fare un mercato all’altezza di un grande club e costringe lo stesso Galliani a prendere in considerazione le eventuali offerte circolanti intorno a Ibra e Thiago Silva. Al momento l’ad rossonero resiste bene agli affondi di Psg e Barcellona e potrebbe continuare a farlo anche in futuro. Perchè? La prossima settimana è previsto un summit tra il presidente rossonero Berlusconi e lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktum, primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti. Lo sceicco arabo possiede un patrimonio grandioso che ammonta a 16 miliardi di dollari e il suo arrivo a Milano prevede una visita di cortesia con Berlusconi e Galliani, visto anche che Al Maktum rappresenta Emirates, main sponsor della società rossonera.

    Adriano Galliani e Silvio Berlusconi © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    Non è da escludere però che l’incontro con Al Maktum possa porre le basi per una entrata in società dello sceicco arabo anche perchè non è la prima volta che il nome di Al Maktum viene accostato al club di Via Turati, due anni fa si parlò infatti di un’offerta di 500 milioni di euro da parte del primo ministro arabo per acquistare il 35% del Milan. La notizia fu prontamente smentita da entrambe le parti ma in questo momento potrebbe tornare di moda questa ipotesi ricca di milioni. All’incontro tra Berlusconi e Al Maktum parteciperà anche Adriano Galliani, che vedrebbe di buon occhio l’eventuale entrata in società di un potente sceicco in grado di finanziare le manovre rossonere e porre fine ai tormentoni Ibra e Thiago Silva. Comunque sia il destino estivo del Milan è strettamente legato ad uno sceicco. Dopo quelli di Manchester City e Paris Saint-Germain, ecco che spunta Al Maktum.

  • Ciclo finito? Guardiola Milan adesso si può

    Ciclo finito? Guardiola Milan adesso si può

    Il match di ieri contro il Chelsea potrebbe aver sancito la parola fine al ciclo di Guardiola nel Barcellona. Una settimana orribile quella attraversata dai blaugrana. Prima la resa al Camp Nou contro il Real Madrid di Mourinho, ieri invece la debacle in Champions League. Le dichiarazioni del tecnico spagnolo a fine partita lasciano intravedere un futuro lontano dal Barca. Il tormentone Guardiola Milan, con Allegri praticamente fuori gioco per la panchina della prossima stagione. L’ipotesi rossonera però presenta dei grandi punti interrogativi, dalla convivenza con Ibrahimovic alla rosa attuale del Diavolo. Forse l’unica cosa che accomuna il Milan di oggi ai marziani del Barcellona è il prestigio a livello europeo costruito negli ultimi 20 anni, un passato da cogliere come una nuova sfida.

    GRAZIE MESSI – Consapevole di come la stampa non sarebbe stata tenera nei confronti di Messi per via del rigore fallito ieri, Guardiola l’ha voluto difendere, ringraziandolo per tutto ciò che aveva offerto alla squadra in questi quattro anni spettacolari. Ricordiamo che la Pulce, nonostante sia rimasto a secco nei due incontri di semifinale contro i Blues, rimane il capocannoniere della Champions con 14 reti in 11 presenze (è già leggenda nella la sua cinquina negli ottavi di finale contro il Leverkusen).

    SERATA PIÙ’ TRISTE – Lo stesso Guardiola ha voluto definito il ko con gli uomini di Di Matteo come la serata più triste da quando allena il Barcellona. Per qualsiasi tifoso imparziale, Barcellona Chelsea è stato un match incredibile, il cui risultato sembrava scritto fin dalla gara di andata. Al Camp Nou quelli che parevano indizi si sono trasformati in prove inconfutabili. I calciatori blaugrana hanno dominato in lungo e in largo gli avversari inglesi, creando occasioni su occasioni, colpendo 4 pali, e venendo trafitti dai rarissimi contropiedi del Chelsea.

    joseph guardiola | © Shaun Botterill/Getty Images

    ADDIO LIGALa rete di Cristiano Ronaldo nel Clasico di sabato scorso ha definitivamente affossato le speranze del Barca di poter conquistare il quarto campionato di fila da quando Guardiola è sbarcato in Spagna (2008-2009). Il tecnico blaugrana nel giro di pochi anni è diventato uno degli allenatori più vincenti della storia. Tre Liga, una Coppa del Re, tre Supercoppe di Spagna, due Champions League, due Supercoppe Europee, due Mondiali per club.

    CONTRATTO – Il contratto di Guardiola scadrà fra poco meno di due mesi, e mai come in questa stagione la firma dell’allenatore blaugrana sembra essere lontana. Più volte in passato Pep aveva lasciato intendere che prima o poi anche il ciclo del Barcellona sarebbe finito, perché nessuna cosa al mondo dura per sempre. Forse si conosce già la squadra che siederà sul trono del calcio per i prossimi anni, ed è la stessa che con il successo simbolo al Camp Nou sabato ha preso in consegna le chiavi d’Europa, il Real Madrid di Mourinho.

    IPOTESI GUARDIOLA MILAN – Quale sarà il futuro di Guardiola? L’estate scorsa si parlava insistentemente dell’Inter, con Moratti disposto a tutto pur di convincere lo spagnolo ad accettare l’offerta nerazzurra. Oltre all’Inter si facevano i nomi anche di United, City e lo stesso Chelsea. Nelle ultime ore però si sta facendo largo la suggestiva ipotesi di un possibile approdo al Milan.

    DUBBI – Gli scettici fanno notare come un’eventuale arrivo del tecnico spagnolo in rossonero non sia compatibile con la presenza nello spogliatoio di Zlatan Ibrahimovic, considerato il rapporto non esattamente idilliaco fra i due ai tempi dell’esperienza dello svedese in Spagna. Ibrahimovic però non sarebbe l’unico problema. Senza compiere ricerche approfondite sull’età media dei giocatori attualmente al Milan, risulta già da ora complicato per Guardiola impiantare il sistema di gioco del Barcellona a Milano. I vari Gattuso, Muntari, Nocerino, Ambrosini non sono certamente paragonabili a gente come Xavi, Iniesta e Fabregas.

    PRO – Ad oggi è piuttosto difficile che Guardiola scelga di allenare i rossoneri da quest’estate. Un fattore determinante potrebbe essere rappresentato dal fascino che la panchina del Diavolo tutt’ora possiede, rimasto intatto nel corso degli anni. Il Milan di Sacchi è ancora un’istituzione del calcio, e proprio insieme al Barcellona di Messi è considerata una delle squadre di club più forte di sempre. Senza dimenticare infine che Berlusconi non ha mai nascosto di amare profondamente il gioco blaugrana. Il numero uno dei rossoneri riuscirà a convincere Guardiola?

    Guardiola Barcellona, ciclo finito?

    • Si (65%, 104 Voti)
    • No (35%, 57 Voti)

    Totale Votanti: 161

     

    Leggi anche:
    Barcellona Chelsea 2-2 video e pagelle
    Allegri addio al Milan? La Gazzetta annuncia Capello
    Milan Genoa, Allegri scongela El Shaarawy