Tag: silvio berlusconi

  • Berlusconi Jr. “Mio padre non vende il Milan, il mio sogno è Totti”

    Berlusconi Jr. “Mio padre non vende il Milan, il mio sogno è Totti”

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    Questa volta a placare le voci di un possibile disimpegno nel Milan da parte della famiglia Berlusconi è Piersilvio, il presidente di Mediaset da sempre secondo la stampa il principale sostenitore della cessione del club, pur ribadendo la decisione di non entrare a far parte della dirigenza del Milan, conferma la presenza di suo padre Silvio al vertice ancora per molto tempo.

    Piersilvio comunque si mostra preparato in materia calcistica sognando l’ingaggio di Totti e pronosticando un futuro roseo per “il tifoso milanista” Mario Balotelli.

    “Un campione che ho sempre sognato di avere è Totti perché è un campione straordinario e adoro come gioca ma come fai a prelevare un simbolo di una città? Per questo rimarrà solo un desiderio
    “- dice Piersilvio da Montecarlo e continua- “Finché mio padre ha voglia si occuperà lui del Milan e sono sicuro che lui non ha intenzione di vendere”. Sul momento del Milan “Mi pare che adesso Leonardo stia ingranando e stia dando forma alla squadra – e su Balotelli milanista – Balotelli milanista? Non so cosa ha detto e quindi non intendo commentare ma certamente si tratta di un giocatore che ha un futuro importante”.

  • Gazzoni: “il processo breve azzererà Calciopoli, è una porcheria!”

    Contro la norma sul cosiddetto processo breve scende in campo anche Giuseppe Gazzoni Frascara, ex patron del Bologna calcio, ”grande accusatore e prima vittima” di Calciopoli.

    ”I media – sottolinea Gazzoni Frascara in un comunicato – hanno giustamente rilevato come la nuova norma, se dovesse trovare applicazione, cancellerebbe in un solo colpo processi di grande rilevanza per il cosiddetto popolo dei risparmiatori, come il processo Cirio, Parmalat, Giacomelli.

    E ancora piu’ odioso sarebbe privare del processo le vittime delle tragedie Thyssen e Casale. Ma c’e’ un altro processo che verrebbe insabbiato, ed e’ quello che riguarda i fatti di Calciopoli”.

    ”Non mi permetto – aggiunge – di paragonare la drammaticita’ della vicenda Thyssen con quella vissuta dal mio Bologna, ma resta il fatto che Calciopoli ha causato gravissimi danni economici a me e molte altre persone che, con grande generosita’ e passione, avevano investito ingenti risorse economiche e, mi permetto di dire, sentimentali, a sostegno dello sport piu’ bello del mondo”.

    Quindi, per Gazzoni Frascara ”bisogna bloccare sul nascere questa pseudo-riforma della giustizia, anche perche’, cosa che in pochi hanno sottolineato, se anche dovesse subire la bocciatura della Corte Costituzionale, cio’ avverrebbe naturalmente dopo un lasso di tempo tecnico necessario alla Corte per la valutazione, mentre i processi sarebbero cancellati subito dopo l’entrata in vigore del DDL e nemmeno l’incostituzionalità della norma potrebbe riaprirli”.

    ”Tra l’altro, non si capisce perche’ la norma debba essere retroattiva, comportando cosi’ anche lo sperpero di milioni di euro gia’ spesi. Se si mira a un efficientamento della giustizia, non e’ il modo migliore per partire…”.

    ”Insomma – conclude l’ex patron del Bologna – non saprei come definire questa mossa politica se non prendendo a prestito l’espressione gia’ utilizzata dal mio illustre concittadino Pierferdinando Casini: una porcheria. Se i politici vogliono ripristinare la norma dell’immunita’ parlamentare, cosi’ come legittimamente accade in tutti i Paesi democratici, possono benissimo mettere mano a un testo specifico, o forse anche rispolverare un lodo Alfano emendato secondo le richieste della Corte Costituzionale. Ma non c’e’ bisogno di farlo danneggiando ulteriormente e offendendo milioni di italiani gia’ vittime conclamate di odiosi reati consumati ai loro danni”.
    via: asca.it

  • Berlusconi: “Venderei il Milan solo a chi potesse giovargli più di me”

    Berlusconi: “Venderei il Milan solo a chi potesse giovargli più di me”

    Silvio BerlusconiIl Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante la presentazione dell’ultimo lavoro editoriale “Donne di Cuori” del giornalista della Rai Bruno Vespa torna a parlare del suo Milan. Berlusconi confessa di esser innamorato della sua creatura e per questo ogni voce di cessione non ha senso di esistere. Per un innamorato nessuna cifra vale il sacrificio – confessa Berlusconi -. Solo il bene dell’amato può prevalere“.

    Berlusconi comunque non fa una sola questione effettiva bensì dice di esser disposto a cedere il club solo a chi potesse giovargli più di me -dopo una breve pausa continua dicendo – ma finora non si è fatto avanti nessuno che abbia questo requisito”.

    Vespa chiede al presidente se avesse mai parlato con Roman Abramovic della possibile cessione del Milan e di un suo possibile interessamento del magnate russo, anche in questo caso la risposta di Berlusconi non lascia spazio a fraintendimenti: “No, credo davvero che il Chelsea gli basti e avanzi“.

    Sarà pretattica? Oppure i tanti rumors intorno al club dei mesi scorsi hanno un fondamento?

  • Milan: maxi scambio con il Tottenham. Pavlyucenko e Bale a gennaio saranno rossoneri

    Milan: maxi scambio con il Tottenham. Pavlyucenko e Bale a gennaio saranno rossoneri

    Klaas Jan HuntelaarSembrano trovare conferme le voci di un possibile interessamento del Milan per l’attaccante russo Pavlyuchenko. Il bomber praticamente inutilizzato nel Tottenham vuole cambiare aria e a Milanello sia da epoche sospette era visto come un buon investimento per l’albero di Natale caro ad Ancelotti ma anche Leonardo lo considera il giusto elemento per variare il gioco e concretizzare la vitalità e la classe di Ronaldinho e Pato.

    A fari spenti la società inglese e i rossoneri pare stiano lavorando ad un maxi scambio che porterebbe l’acquisto dell’estate Klaas Jan Huntelaar in Premier League in cambio del bomber russo e dell’esterno sinistro Gareth Bale.

    Il giovane terzino sinistro già cercato in estate sembra ancora l’obiettivo principe per il ruolo d’esterno del Milan, il viaggio di Braida in Brasile infatti sembra non abbia prodotto gli effetti sperati. Juan Maldonado non convince e terzini pronti ad esser utili alla causa rossonera sembrano non essercene.

    L’olandese, invece, non è riuscito ad integrarsi al gioco rossonero e la sua avventura in rossonero sembra possa concludersi dopo appena 5 mesi. A parziale scusante per Huntelaar sono gli eccessivi problemi del Milan che non hanno permesso al bomber ex Real Madrid di ambientarsi al meglio e rendersi utile in zona gol come ha sempre fatto durante la sua carriera.

    Il mercato rossonero a quanto pare ha avuto una sterzata importante e a Gennaio il bistrattato Leonardo potrà contare su tre giocatori di sicuro affidamento, con Pavlyuchenko e Bale arriverà, infatti, anche David Beckham come confermato dal Presidente Berlusconi e da Galliani.

  • Milan: i nomi dei tre possibili acquirenti

    Milan in vendita? Fininvest smentisce, ma ci sono almeno tre uomini alla finestra che in maniera più o meno esplicita osservano la vicenda con interesse.

    • Il primo è Rezart Taçi, petroliere albanese, già uscito allo scoperto. Ha una voglia matta di entrare nel calcio italiano. Ci ha già provato con il Bologna, ora sogna di spalancare il portone d’ingresso a tinte rossonere. La valutazione di 700 milioni di euro data alla società di via Turati non lo spaventa. Certo è che non sarà facile sostenere un investimento del genere, al quale poi andrebbero aggiunti almeno 300 milioni da utilizzare per rilanciare la squadra. Considerato, oltretutto, che l’impegno economico totale sarebbe praticamente pari a tutto il patrimonio stimato di Taçi.
    • Il secondo nome circolato spesso fino a qualche mese fa è quello dello sceicco Al Maktoum. Ha già messo un piede nel Milan con l’accordo di sponsorizzazione sottoscritto dai rossoneri con la sua compagnia aerea, la Emirates. In passato aveva rivelato di essere interessato ad altri club di calcio come il Liverpool e la Roma, ma non se ne fece mai nulla. Un patrimonio di circa 1600 miliardi di euro è una garanzia, piuttosto gli interrogativi potrebbero essere sulla sua prima esperienza alla guida di una società di calcio e sull’effettiva “presenza”: dovrebbe quantomeno distaccare qualcuno dei suoi uomini a Milano. Chissà che uno dei suoi 17 figli non abbia voglia di darsi al calcio…
    • Infine il terzo uomo interessato al Milan è il padrone del Manchester City, Mansour Bin Zayed. Ha un portafogli da 3000 miliardi di euro, ma dovrebbe già liberarsi dei citizens e su di lui, in caso di acquisto, graverebbe sempre la stessa incognita di ogni ricco proprietario straniero: quanto tempo ci metterà prima di stancarsi del suo giocattolino?

    [via :tmw]

  • Milan: rossoneri piu deboli che mai. Taci specula e la Fininvest è costretta a smentire

    Milan: rossoneri piu deboli che mai. Taci specula e la Fininvest è costretta a smentire

    stemma milanLa superpotenza Milan è ormai un ricordo, la dirigenza modello inattaccabile che veniva presa come standard di rifermento si è sgretolata come neve al sole. Gli insuccessi degli ultimi anni, dovuti a scelte di mercato sbagliate che miravano più al marketing di breve periodo che al reale rafforzamento della squadra ha fatto perder competitività al Milan e potere di mercato alla società.

    Sarà stato l’allontanamento dalla vicende Milan da parte di SIlvio Berlusconi, la crisi finanziaria che attanaglia il mondo ma obiettivamente i rossoneri avrebbero potuto scegliere strade diverse per non esser costretti ad alzare bandiera bianca come un pugile alle corde. Se in estate ha fatto notizia la cessione di Kaka per ripianare i debiti quel che sta accadendo nelle ultime settimane dimostra la debolezza del Milan attuale. La società infatti attraverso la Fininvest, l’azienda della famiglia Berlusconi che controlla interamente il pacchetto Milan, è costretta a smentire continue voci di possibili cessione del club a personaggi che cosi come han fatto con la Roma prima e poi con Bologna e Bari sfruttano la debolezza del club per farsi pubblicità personale.

    E’ inspiegabile come un club come il Milan debba smentire continue illazioni sul futuro del club, se poi a farle è Rezart Taci attraverso i maggiori quotidiani sportivi nazionali definendosi grande amico di Galliani e Berlusconi vuol dire che qualcosa bolle in pentola? A voler entrare nel Milan in ordine di tempo si sono susseguiti lo scorso anno l’industriale dolciario Ferrero, poi Flavio Briatore a capo di una cordata di imprenditori lombardi, nei giorni scorsi il leader libico Gheddafi da sempre voglioso di entrare nel gotha del calcio e adesso torna di moda Rezart Taci. Il petroliere albanese dopo aver sedotto e abbandonato il Bologna, non fa mistero di voler comprare interamente il Milan se il presidente Berlusconi volesse vendere, dice di aver disponibile i 700 milioni di euro necessari all’acquisizione piu quelli necessari per rinfondare la squadra ma tiene a precisare. “Non è assolutamente vero che sono già azionista, con il club rossonero ho soltanto relazioni sportive. Poi c’è la profonda amicizia con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, oltre a un programma di collaborazione per il futuro in iniziative come “Milan Junior Campus” e “Milan Parc”. Noi siamo più interessati a investire nella industria energetica italiana, diventare partner delle maggiori compagnie presenti nel Paese”.

  • I 50 uomini piu potenti nel calcio: primo Blatter, Berlusconi undicesimo

    I 50 uomini piu potenti nel calcio: primo Blatter, Berlusconi undicesimo

    amanda staveleySportspro, mensile angloamericano che si occupa di economia e politica nel mondo sportivo, stila una classifica degli uomini più potenti nel mondo del calcio. Al primo posto, non poteva essere altrimenti, Joseph Blatter, presidente della Fifa, cui riesce persino il colpaccio di piazzare in classifica anche il nipote, Philippe, al 31° posto con la sua Infront, società che si occupa di diritti tv. Secondo posto per Florentino Perez, numero uno del Real Madrid, che, con il suo strapotere economico, è considerato il più importante presidente di club al mondo. Per trovare un’italiano, bisogna scendere all’11° posto, dove si colloca Silvio Berlusconi, patron del Milan e secondo tra i presidenti di club per importanza. Più giù Angelo Moratti, che si piazza solo 32°. Nella classifica, composta di 50 nomi, rientrano anche importanti calciatori, come David Beckham, Ronaldo e Lionel Messi. Finanche un arbitro, unico nella lista, il nostro Roberto Rosetti.

    C’è anche una donna in 21° posizione, Amanda Staveley di Pcp Capital Partners, una trentacinquenne ex modella bionda e con gli occhioni blu che vanta procure da 10 milioni di sterline. E’ amata dagli arabi per esser riuscita a portare al vertice del Manchester City lo sceicco Mansour e attualmente sta lavorando con Dubay per l’acquisizione del Liverpool

  • Milan: entro cinque anni Gheddafi sarà il nuovo proprietario

    Milan: entro cinque anni Gheddafi sarà il nuovo proprietario

    Silvio Berlusconi e il colonnello GheddafiDalle pagine di oggi de Il Riformista si apprende dell’avvenuto passaggio di una consistente parte azionaria del Milan (il 40%) a fondi libici afferenti al colonnello Gheddafi. Per il momento la Fininvest, società attraverso la quale la famiglia Berlusconi controllo l’intero pacchetto del Milan, smentisce tutto ribadendo che il club non è in vendita.
    Il Riformista però, citando fonti finanziare, avrebbe scoperto che esiste un piano per un passaggio graduale della società rossonera dal presidente Berlusconi a Gheddafi e nel giro di cinque anni il leader libico dovrebbe riuscire a controllare la maggioranza del club di via Turati. Si coronerebbe cosi il sogno di Gheddafi di entrare nel gotha del calcio e dei figli di Berlusconi di privarsi del club rossonero

  • Milan: l’avventura di Leonardo è al capolinea

    Milan: l’avventura di Leonardo è al capolinea

    leonardoSubito dopo la fine della partita di Champions League contro lo Zurigo nei corridoi di San Siro è iniziata a circolare la voce di una possibile interruzione da parte di Leonardo dalla guida tecnica del Milan. La gestione del brasiliano è fallimentare ma le colpe non sono certo dell’inesperto tecnico catapultato a gestire una situazione sin dall’avvio catastrofica, bensi della dirigenza con Galliani e Berlusconi responsabili di questo tracollo rossonero.
    La sensazione è che almeno per il momento Leonardo resterà in sella ma la sua posizione non è piu cosi salda come ad inizio stagione, il passaggio dalla scrivania alla panchina non ha sortito i risultati aspettati e questo potrebbe incrinare il rapporto futuro con uno dei piu validi talent scout di giovani brasiliani in circolazione.

  • Milan: il Corinthians vuole Ronaldinho.Berlusconi vendilo

    Milan: il Corinthians vuole Ronaldinho.Berlusconi vendilo

    Il presidente del Corinthians Andre Sanchez è a Milano per aver un colloquio con il Milan per portare a gennaio Ronaldinho in Brasile in modo tale da poter disputare la coppa Libertadores in coppia con Ronaldo. Difficilmente la trattativa andarà in porto, per i rossoneri cedere Ronaldinho sarebbe la conferma di una sconfitta ma sopratutto un ulteriore calo a livello mediatico e quindi di marketing. Infatti se l’apporto dell’ex pallone d’oro sul gioco rossonero è praticamente nullo nel merchandising e nella percezione del marchio il nome di Ronaldinho accostato a quello del Milan ha ancora molto appeal.

    Ma perchè il presidente Silvio Berlusconi dovrebbe cedere Ronaldinho?
    Si potrebbero annoverare tantissimi motivi: c’è chi come Sacchi allude ad una vita non perfettamente da atleta a chi più semplicemente indica nell’attuale condizione del brasiliano una zavorra per i rossoneri. Ma ad esser realisti, il nuovo corso del Milan narra di contenimento dei costi, mai piu spese folli e contratti faraonici, per questo privarsi di Ronaldinho può esser un vantaggio economico non dovendogli piu corrispondere il lauto stipendio e la sua cessione permetterebbe a Leonardo di provare nuove soluzioni tattiche dando spazio a giovani come Abate o De Gennaro.
    Se non si è fatto il sacrificio per trattenere Kaka al Milan devono considerarsi tutti cedibili, Ronaldinho incluso e visto che si prospetta una nuova stagione fallimentare per i rossoneri può servire a diventare piu operai e umili per il futuro.