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  • Milan, Leo bacchetta Berlusconi: “le sue parole non fanno bene, basta un cenno e vado”

    Le parole del presidente Berlusconi nel post Milan-Manchester United potevano far scoppiare un vortice di polemiche alterando ulteriormente la tranquillità dell’ambiente rossonero in un momento delicato. Se la stampa è riuscita a ricamare dalla vicenda un possibile divorzio dal tecnico brasiliano e da Adriano Galliani, è lo stesso Leo, che a differenza di Ancelotti, risponde per le rime al presidente Berlusconi.


    “Sono sempre molto tranquillo, i nostri accordi sono molto ma molto chiari. C’è stata una politica stabilita e io non ho nessun problema: se il presidente vuole che mi metta da parte, basta una sua parola. Per andare avanti ci vuole la cosa più importante, ci vuole tranquillità e queste cose non fanno bene alla squadra. Non ho problemi di contratto. La società non pagherà mai due allenatori. Nel frattempo, voglio essere concentrato sulla squadra che va difesa perché loro quest’anno hanno fatto cose eccezionali, tutti. La squadra ha prodotto in un certo periodo un gioco straordinario e questo va difeso; contro il Manchester ha giocato meglio e questo va difeso: abbiamo perso ma le cose vanno analizzate con logica”

    La partita contro il Manchester United?

    “Dalla partita di martedì siamo usciti più convinti di prima dei nostri mezzi – ha proseguito – Con il Manchester abbiamo giocato alla pari e l’abbiamo dominata per una buona parte. Quindi siamo usciti più forti da questa partita a livello di gioco. Purtroppo è venuta fuori una sconfitta, non siamo riusciti a trasformare in gol il gioco ma non sono preoccupato”. E ancora un messaggio ai piani alti: “All’inizio della stagione ci davano per qualsiasi cosa, tranne che arrivare a febbraio terzi in campionato con una partita in meno e ancora in Champions”

    Il Bari?

    “E’ una partita insidiosa ma anche il club pugliese ha tante responsabilità. E’ una gara importante per dare un segnale di ripresa. Sui portieri da utilizzare dico che tutto va valutato. Metto in campo chi sta meglio. Cercheremo di vedere ciò che è meglio per la squadra e cercherò di sbagliare il meno possibile”.

  • Fantamercato: Galliani alla Juve, al Milan Moggi e Lippi

    Fantamercato: Galliani alla Juve, al Milan Moggi e Lippi

    Il presunto scoop di questa mattina de Il Riformista ha portato alla luce un possibile intreccio di mercato che da tempo cova negli ambienti sportivi e che ha tutto il sapore di esser Fantamercato. Spiegamoci meglio: ci sono tanti spunti su cui ipotizzare qualche piccolo scricchiolio tra il presidente Silvio Berlusconi e il suo factotum nel trentennio milanista Adriano Galliani. Rimproveri sul calciomercato, sulla gestione di Ronaldinho e per il ultimo le accuse dopo la partita di Champions League contro il Manchester United.

    Tante indizi, ma nessuna certezza, l’unica cosa certa è che il Presidente del Consiglio è sempre più impegnato nella sfera politica con un evidente calo d’interesse per la sua creautura Milan. Per Galliani e Leonardo a questo pare sia vitale l’ultima parte della stagione per salvare scrivania e panchina e non interrompere un rapporto d’amore passionale con i colori rossoneri.

    Sempre i soliti rumors parlano di un ritorno d’interesse da parte di Berlusconi per l’ex dg della Juventus Luciano Moggi, come ben ricorderete avvistato in Parlamento prima dello scandalo Calciopoli, da sempre apprezzato per le sue capacità di collimare le esigenze di bilancio con le vittorie del club. Insieme a Moggi arriverebbe Marcello Lippi anch’egli cercato in passato dalla società rossonera.

    E Galliani dove finirebbe? Per il momento l’ad rossonero smentisce ogni possibile artrito con Berlusconi e avvicendamento dalla sua carica, il Riformista dice Juventus, noi ci sentiamo di dire Real Madrid, dall’amico Florentino Perez.

  • Berlusconi ancora critiche per Leonardo e Galliani: “la squadra vincerebbe se la facessero giocare bene”

    “E’ una gran bella squadra – ha spiegato il premier ad alcuni senatori invitati a palazzo Grazioli -. Se la facessero giocare bene, pero’…”. Il premier – riferisce chi ha partecipato all’incontro – ha ricordato di essere stato il presidente che ha vinto di piu’ nella storia del calcio. “Anche quest’anno il Milan ha tutto per vincere, se lo facessero giocare bene…”,

    Ancora un attacco da parte del presidente del Milan Silvio Berlusconi al tecnico Leonardo e ad Adriano Galliani sulla gestione tecnica della squadra. Dopo non aver condiviso l’acquisto di Mancini dall’Inter nel mercato invernale, il presidente del Consiglio ieri in una cena con altri senatori ha lanciato nuovi strali, convinto che il Milan sia una squadra forte e che potrebbe vincere già quest’anno. Berlusconi, Galliani, Leonardo la fine di un idillio?

  • Clamoroso: Altro che Mancini, il Milan era vicino a Mutu

    A distanza di qualche settimana dalla chiusura di calciomercato il procuratore di Adrian Mutu, Giovanni Becali, in una intervista rilasciata alla stampa rumena svela un particolare retroscena che fa ancor più luce sulle tormentate ultime ore di trattative.

    Il Milan a sorpresa prende dall’Inter il brasiliano Mancini, il presidente Berlusconi boccia subito la trattativa e l’ambiente sportivo non riesce a dar una spiegazione concreta. L’infortunio di Pato e l’inadeguatezza di Adiyiah i motivi più plausibili, ma è il vulcanico procuratore a far chiarezza: “Adrian è stato molto vicino ad approdare al Milan nel corso dell’ultima sessione di calciomercato. Sono stato io a proporlo alla dirigenza rossonera. Se fossero riusciti a piazzare Huntelaar, con tutta probabilità, Mutu si sarebbe trasferito nella città meneghina”. E’ chiaro che oltre a piazzar Huntelaar non ci doveva esser lo spiacevole inconveniente con il doping per il rumeno.

  • Milan: la svolta è araba. Fly Emirates garantirà 75 milioni di euro

    Svolta importante per il club di via Turati, la Emirates dello sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum sarà il nuovo major sponsor del Milan a partire dalla prossima stagione. La compagnia di volo ha trovato un accordo con il Milan per i prossimi 5 anni e garantirà un entrata di ben 75 milioni di euro che potranno aumentare di pari passo con i traguardi raggiunti dal club.

    Un valvola d’ossigeno importante dunque per l’ad Adriano Galliani, costretto in questi anni all’autogestione dopo la decisione da parte della famiglia Berlusconi di non intervenire con il capitale proprio. Gli Emirates sono già sponsor dell’Arsenal in Premier League, dell’Amburgo in Germania,, del Paris Saint Germain in Francia e dell’Olympiacos in Grecia.

    L’ufficialità arriverà venerdi nelle ore antecedenti la partita dei Milan contro l’Udinese. Il futuro del Milan sarà arabo e permetterà di raggiungere gli obiettivi prefissati Dzeko e Krasic su tutti.

  • Milan: qual è il mistero dietro l’arrivo di Mancini? Proviamo a scoprilo…

    Milan: qual è il mistero dietro l’arrivo di Mancini? Proviamo a scoprilo…

    L’acquisto di Mancini è stato visto di buon occhio dai tifosi speranzosi di far un altro dispetto ai cugini nerazzurri come avvenne nel passato con Pirlo e Seedorf, ma ha lasciato perplesso il presidente Silvio Berlusconi che per la prima volta nella sua storia rossonera ha criticato apertamente l’operato di Adriano Galliani. Adesso non resta che scoprire cosa si cela dietro l’affare(?) Mancini. Se non c’è stato davvero il tempo per avvisare il presidente della trattativa è sicuramente stata una cosa decisa negli ultimi momenti utili della finestra di calciomercato e questo vorrebbe dire che è cambiato qualcosa nelle stanze segrete di Milanello. Noi ipotizziamo due tesi basate su diversi sospetti ma che per il momento senza riscontri oggettivi:

    • La prima, forse meno indolore per i tifosi rossoneri, è la sopravvalutazione del ghanese Dominic Adiyiah, la stella dell’ultimo mondiale Under 20 sembra non aver convinto la dirigenza rossonera dopo averlo avuto a Milanello nel mese di novembre a confronto degli altri giovani della Cantera rossonera. Un ulteriore indizio potrebbe esser il fatto che nel suo Ghana ha praticamente scaldato la panchina, giocando in totale 15 minuti, nonostante l’arrivo in finale.
    • L’altra ipotesi riguarda il pezzo pregiato dell’organico rossonero. Le condizioni di Pato sono misteriose e sin dall’inizio non si riesce ad intuire il reale problema della giovane stella, prima le cure a Milanello, poi il volo in Brasile e adesso spunta una malformazione ai denti che pregiudicherebbe il suo recupero. Il suo rientro slitta e ad oggi è indubbio la sua presenza all’Old Trafford nel difficile match contro il Manchester United valido per l’andata degli ottavi di Champions League.

    Per il Milan e per i suoi tifosi speriamo che nessun delle due ipotesi siano vere e che il brasiliano Mancini sia una freccia in più per Leornado in modo da esser più competitiva nella seconda parte della stagione.

  • Berlusconi: “Mancini non serve, meglio uno che fa gol”

    Mancini? E’ un altro trequartista. Il suo acquisto non l’ho proprio capito, e l’ho detto anche a Galliani“.

    E’ questo il pensiero di Silvio Berlusconi che ha commentato l’acquisizione del brasiliano da parte della societa’ rossonera da Gerusalemme dove si trova attualmente per impegni politici. Secondo il premier ciò che serviva realmente sarebbe stato un “bomber” e non l’ex giocatore dell’Inter.

    Non ci serviva Mancini, ma uno che finalizzi il gioco“.

  • Inter vs Milan: altro che guerra fredda. Borriello risponde a Mourinho

    Inter vs Milan: altro che guerra fredda. Borriello risponde a Mourinho


    Inter – Milan è passato da quasi una settimana ma gli strascichi del post partita sembrano aver minato quell’apparente clima di non belligeranza che era in atto ormai da qualche anno tra le due società. La società di via Turati non ha gradito le accuse rivolte non troppo velatamente dalla dirigenza nerazzurro e da Mourinho ma ha evitato di rispondere ai giornalisti inghiottendo il boccone amaro e non dar adito ai giornalisti di montar un altro caso.

    Ma se Galliani, Berlusconi e Leonardo hanno evitato di rispondere ci ha pensato Marco Borriello a replicare per rime al tecnico portoghese che solo due giorni fa lo aveva accusato di aver insultato a più riprese l’arbitro senza esser nemmeno ammonito. L’ex bomber del Genoa risponde punto su punto alle accuse accusando l’Inter di scarsa sportività:

    “Prima precisazione: io all’arbitro non ho detto di tutto ma una frase normale – ‘è il caso di fischiare un fallo del genere?‘ – forse solo il modo è stato un po’ brusco. Precisazione numero due: io sono un giocatore sempre molto corretto e tollerante e Mourinho lo dovrebbe sapere. Se non lo sa, provi a domandare ai suoi difensori che mi hanno picchiato per tutto il derby senza che io reagissi. Precisazione numero tre: io sono certamente più educato di Sneijder che dovrebbe conoscere il regolamento e il regolamento dice che gli applausi all’arbitro sono considerati un’offersa grave. Precisazione numero quattro: nessuno di noi del Milan ha dato in escandescenze come ha fatto in continuazione la panchina dell’Inter. Precisazione numero cinque: il Milan non si è mai permesso di mancare di rispetto agli avversari e al loro presidente come invece ha fatto chi ci ha preso in giro indossando la maschera del presidente Berlusconi”

  • Milan, Leonardo smorza le polemiche: “Siamo felici di giocare ogni partita”

    E’ un Leonardo sicuro e sorridente quello che si presenta alla conferenza stampa di preparazione alla sfida di domenica contro il Siena. Come al solito disponibile con i giornalisti il tecnico brasiliano dimostra di esser più equilibrato dei più navigati tecnici della serie A pesando ogni sua parola ed evitando di alimentare polemiche in vista del derby in programma domenica prossima.

    Il cambio delle date dei quarti di Coppa Italia hanno mandato su tutte le furie i cugini nerazzurri che prima con Paolillo e poi con il Presidente Moratti hanno manifestato il loro mal contento riguardo le decisioni della Lega minacciando di mandar in campo la Primavera.

    Leo, invece stempera i toni “Sono situazioni legate ai regolamenti non ci posso fare niente. Noi non pensiamo al derby, ma al Siena. Siamo felici di giocare ogni partita, c’è sempre ottimismo e questo ci porterà a qualcosa di importante“.-continua Leonardo – “Non posso negare che sia una cosa positiva. Non avere un impegno infrasettimanale prima del derby è sicuramente positivo, altrimenti ci saremmo dovuti dare una programmazione diversa. La reazione dell’Inter? Non voglio distrarmi con nulla: Sono cose legate a regolamenti e ad enti che devono decidere. Forse sei mesi fa, da dirigente, questa situazione mi avrebbe riguardato più direttamente e mi ci sarei concentrato, ma abbiamo ruoli specifici e quello che ricopro adesso mi permette di pensare solo alla partita di domani contro il Siena”.

    Il presidente Berlusconi?
    “L‘ho sentito, è felice per la squadra vuole che continuiamo a giocare con questo spirito”. “Un voto al mio lavoro? Faccio fatica a valutare tutto. Sono troppo coinvolto per farlo. Credo che ci sia una continua ricerca dell’equilibrio: provo sempre ad essere attento. Non riesco a darmi un voto, ma sono molto felice di vivere quest’esperienza. Ricordo che all’inizio ho dovuto abituarmi ad urlare in italiano: ho dovuto usare muscoli poco allenati e poco usati”.

    Il Siena? “Ci rimane in testa la prestazione che il Siena ha fornito nel match perso 4-3 contro l’Inter. Staremo attenti, ma non cambieremo il nostro atteggiamento. Non ci siamo dimenticati cosa e’ successo negli ultimi sei mesi, ma ora questa squadra è felice e ha voglia di dimostrare qualcosa continuamente. C’è una concentrazione continua, un’attenzione estrema su ogni piccolo aspetto dell’allenamento.

    Gli infortunati? “Borriello, Zambrotta e Seedorf stanno meglio, Pato un pò meno. Valuteremo nella rifinitura”

  • Milan: Galliani blinda Gattuso, in arrivo il rinnovo

    Adriano Galliani ha deciso di passare al contrattacco e per far sentire Gattuso parte integrante del progetto rossonero gli ha proposto il rinnovo del contratto che legherebbe il Ringhio nazionale alla società del presidente Berlusconi fino al termine della carriera.
    Lo sfogo di Gattuso aveva allarmato tantissime società ma la dirigenza rossonera cosi come il tecnico Leonardo non hanno nessuna intenzione di perdere un giocatore di tale carisma, lo stesso tecnico brasiliano è convinto che quando il centrocampista campione del Mondo recupererà dall’infortunio non avrà più in mente questo tipo di pensieri.