Tag: silvio berlusconi

  • Il miglior undici dell’era Berlusconi. Vota il sondaggio

    Il miglior undici dell’era Berlusconi. Vota il sondaggio

    Domani 20/02/2011 il Milan del presidente Berlusconi compirà 25 anni. Come abbiamo anticipato ieri i rossoneri festeggeranno l’evendo scendendo in campo al Bentegodi con una maglia celebrativa con impressa la firma del presidente.

    L’avvento di Berlusconi ha cambiato radicalmente la sorte del club rossonero e il club 25 anni fa vicino al fallimento è adesso il club più vincente al mondo grazie all’incetta di trofei portati in via Turati dai tanti campioni che si sono avvicendati con la maglia rossonera che vanta ben sette palloni d’oro.

    Per celebrare l’evento vi proponiamo di votare il nostro sondaggio cercando di creare il miglior undici del venticinquennio. Il modulo è il 4-4-2 ma ci rendiamo conto che sarà un’impresa difficile scegliere tra campionissimi.

    IL MIGLIOR PORTIERE (1 SCELTA)

    Il miglior portiere dei 25 anni di Berlusconi

    Rossi Sebastiano (46%, 39 Voti)
    Dida Nelson (21%, 18 Voti)
    Galli Giovanni (19%, 16 Voti)
    Abbiati Cristian (14%, 11 Voti)

    Totale Votanti: 84

    LA MIGLIORE DIFESA (4 SCELTE)

    La migliore difesa dell’era Berlusconi

    • Maldini Paolo (97%, 83 Voti)
    • Baresi Franco (91%, 78 Voti)
    • Nesta Alessandro (69%, 59 Voti)
    • Cafu (40%, 34 Voti)
    • Tassotti Mauro (33%, 28 Voti)
    • Costacurta Billy (29%, 25 Voti)
    • Thiago Silva (29%, 25 Voti)
    • Panucci Cristian (2%, 2 Voti)
    • Serginho (2%, 2 Voti)

    Totale Votanti: 86

    IL MIGLIORE CENTROCAMPO (4 SCELTE)

    Il centrocampo del Milan di Berlusconi

    Kaka (84%, 72 Voti)
    Rijkaard Frank (80%, 69 Voti)
    Pirlo Andrea (70%, 60 Voti)
    Donadoni Roberto (42%, 36 Voti)
    Ancelotti Carlo (33%, 28 Voti)
    Gattuso Gennaro (24%, 21 Voti)
    Albertini Demetrio (19%, 16 Voti)
    Seedorf Clarence (16%, 14 Voti)
    Desailly Marcel (16%, 14 Voti)
    Rui Costa Manuel (7%, 6 Voti)
    Ambrosini Massimo (3%, 3 Voti)

    Totale Votanti: 86

    IL MIGLIORE ATTACCO (2 SCELTE)

    La coppia d’attacco del Milan di Berlusconi

    • Van Basten Marco (91%, 79 Voti)
    • Shevcenko Andrij (38%, 33 Voti)
    • Weah George (20%, 17 Voti)
    • Gullit Ruud (17%, 15 Voti)
    • Inzaghi Pippo (15%, 13 Voti)
    • Ibrahimovic Zlatan (9%, 8 Voti)
    • Savicevic Dejan (6%, 5 Voti)
    • Pato Alexandre (1%, 1 Voti)
    • Massaro Daniele (1%, 1 Voti)
    • Papin Jean Pierre (0%, 0 Voti)
    • Simone Marco (0%, 0 Voti)
    • Bierhoff Oliver (0%, 0 Voti)

    Totale Votanti: 87

    IL MIGLIOR ALLENATORE

    Il miglior allenatore

    • Sacchi Arrigo (46%, 37 Voti)
    • Capello Fabio (29%, 23 Voti)
    • Ancelotti Carlo (25%, 20 Voti)

    Totale Votanti: 80

  • Il Milan a Chievo con la firma di Berlusconi sulla maglia

    Il Milan a Chievo con la firma di Berlusconi sulla maglia

    Il 20 febbraio 1986 è una data fondamentale per il Milan e la sua storia, Silvio Berlusconi dopo una estenuante trattativa riesce a rilevare quel che restava di un club vicino al fallimento. Domenica il Milan compirà i primi 25 anni dell’era Berlusconi che lo ha portato ad esser il club più titolato al Mondo cambiandone radicalmente la storia.

    Per commemorare le nozze d’argento nella partita del Bentegodi contro il Chievo i rossoneri vestiranno una maglia speciale autografata da Silvio Berlusconi. In questi 25 anni di Berlusconi presidente il Milan ha vinto cinque Champions League (o coppe dei Campioni), sette scudetti, tre Mondiali per Club (o coppe Intercontinentali), una Coppa Italia, cinque Supercoppe europee e cinque Supecoppe di Lega.

  • Roma 2020 ecco il “papocchio”. Montezemolo alleato del governo

    Roma 2020 ecco il “papocchio”. Montezemolo alleato del governo

    Non finiremo mai di indignarci a certe logiche e l’ennesima buffonata all’italiana dimostra che per il nostro paese sbagliare e perseverare sono due verbi quasi identici. Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, ex n° 1 di Confindustria qualche tempo era stato designato dalla stampa, e non solo, come la persona giusta per guidare il terzo polo, l’eletto per muovere lo scacco matto a Berlusconi.

    Bè l’Italia dimentica facilmente e a distanza di qualche settimana lo stesso Montezemolo pare sia pronto a sposare la linea del governo e metter la “sua esperienza” a disposizione del Coni per le Olimpiadi di Roma 2020. Ma possibile che in Italia non ci sia un manager emergente capace di assumersi gli oneri e gli onori?

    Montezemolo come molti di voi sapranno fu a capo dell’organizzazione di Italia ’90, oggi leggo in giro come “un capolavoro” dal punto di vista organizzativo. Ma stiamo scherzando? Italia ’90 è stata la tomba del nostro calcio e i cocci lasciati da quell’abuso edilizio fatto per accontentare beghe politiche le paghiamo ancora oggi come dazio con stadi obsoleti e decadenti.

    IL 23 Febbraio ci sarà l’annuncio ufficiale ma sembra che ormai le riserve siano state sciolte grazie alla perfetta sintonia tra Petrucci, Alemanno, Berlusconi, Tremonti e ovviamente Gianni Letta che ricoprirà la carica di presidente onorario del Comitato.

  • Berlusconi: “il Milan che vince fa bene all’Italia”

    Berlusconi: “il Milan che vince fa bene all’Italia”

    E’ carico e sorridente il presidente Berlusconi nella prima visita al Milan del nuovo anno. Il numero uno rossonero elogia la prima parte della stagione rossonera, il gruppo e il lavoro di Allegri e si dice orgoglioso di aver Cassano in squadra, dispiaciuto invece della scelta di Ronaldinho.

    ”Il Milan che vince fa bene all’Italia. I giocatori del Milan hanno la responsabilita’ di vincere: in primis perche’ cosi’ sono contenti, poi perche’ fanno contenti il Milan, i tifosi, il presidente e anche i parlamentari: quando il Milan vince, infatti, in Parlamento si vedono sorrisi, quindi il Milan che vince fa bene al Paese, mentre quando perde sono tutti un po’ piu’ tristi”

    Per circa un’ora Berlusconi si è intrattenuto con la squadra non disdegnando battuta con i singoli giocatori informandosi delle condizioni fisiche di Nesta e Pato, scherzando con Robinho e pungolando il “Professore” Seedorf

    Mi dispiace molto per Dinho che e’ il piu’ grande giocatore al mondo per quanto riguarda la rapidita’ di pensiero ed esecuzione, ma e’ stata sua la scelta di tornare in Brasile. Pero’, sono molto contento per l’arrivo di Cassano, che e’ il piu’ grande talento italiano”.

  • Barbara Berlusconi su Vanity Fair “il Milan è l’avatar di mio padre”

    Barbara Berlusconi su Vanity Fair “il Milan è l’avatar di mio padre”

    Barbara Berlusconi apre le porte di Villa Correnti a Vanity Fair per raccontare, tra le altre cose, il suo ingresso nello staff dirigenziale rossonero. Determinata e sicura la primo genito di Silvio Berlusconi e Veronica Lario dice di voler inserire nuovi input economici alle gestione tradizionale del Milan ma non ha alcuna intenzione di prender il posto di presidente occupato dal padre. Di seguito vi proponiamo alcuni stralci dell’intervista che sarà domani in edicola con Marina in copertina

    Sarà lei il prossimo presidente del Milan?

    L’unico presidente è Silvio Berlusconi. Mi sembra prematuro pensare a una sostituzione. Entro nel Milan perché vorrei capire sul campo alcune dinamiche in una realtà d’impresa molto complessa. E poi c’è la tutela dell’interesse della mia famiglia, che continua ad appassionarsi in modo diretto alla squadra”.
    Il rapporto con Adriano Galliani?
    Un perno insostituibile nel Milan. E, per me, una risorsa da cui imparare. Penso sia uno dei dirigenti sportivi più capaci, ha alle spalle un’esperienza trentennale e una storia di manager di successo: non dimentichiamoci che lui è l’uomo dei tralicci delle nostre Tv commerciali.
    Allora lei che ruolo avrà?
    In tutte le cose, anche in quelle che funzionano, credo sia importante un punto di vista che possa proporre novità costruttive e migliorative in una realtà certamente solida, ma ancora molto tradizionale. Al Milan non deve mancare questo input, che spero di portare un po’ alla volta.
    Sembrava che i Berlusconi si volessero disfare del Milan. Si era parlato di vendita.
    Non abbiamo pensato di fare un passo indietro. Però c’è stata una corretta valutazione dei costi e degli sprechi. Guadagnare con il calcio in Italia è ancora un’utopia, ma si può essere più certi di impiegare il denaro massimizzandone le potenzialità”.
    Per lei che cos’è il Milan?
    Per me il Milan è l’avatar di mio padre. Lui ha con la squadra un legame sentimentale molto forte, perché rappresenta in modo immediato il successo che è stato in grado di conseguire in tutti i settori in cui ha operato. Per me è un’opportunità di crescita professionale perché, pur essendo tifosa, so tenere i nervi saldi. Infatti mi concentrerò soprattutto sull’aspetto gestionale

  • Milan, Berlusconi scarica Dinho e promuove Cassano

    Milan, Berlusconi scarica Dinho e promuove Cassano

    Qualche giorno da Bruxelles aveva tuonato contro Galliani per il presunto accostamento di Antonio Cassano ai colori rossoneri. Adesso per il barese è praticamente fatta e Silvio Berlusconi sembra essersi ricreduto durante un incontro con gli europarlamentari del Pdl al Parioli.

    Il patron dei rossoneri si è detto contento del lavoro di Allegri e della scelta di Galliani di prender Cassano, sicuro che potrà dare ancor più brio e fantasia al gioco del Milan. Per un Cassano che sale nell’indice di gradimento c’è un Ronaldinho che scende e a questo punto la cessione si fa sempre più scontata.

    “Sono molto contento del lavoro di Allegri: la squadra sta giocando molto bene. Il mercato di gennaio? Confermo che prendiamo Cassano: è l’uomo giusto per l’attacco e per tornare a vincere dopo tanto tempo che il Milan non ci riesce” – Berlusconi poi si sbilancia su Dinho – “Pare che vada via Ronaldinho. Purtroppo in questo momento non è sempre reattivo in campo e negli allenamenti”.

  • Barbara Berlusconi sarà dirigente del Milan

    Barbara Berlusconi sarà dirigente del Milan

    Il Milan e la famiglia Berlusconi continueranno ancora a lungo il loro cammino comune e forse per allontanare le susseguenti voci di possibile cessione entrerà a far parte dello staff dirigenziale della società Barbara Berlusconi.

    La figlia del presidente del consiglio farà forse da apprendistato per sostituirlo alla presidenza tra qualche anno. A dar l’annuncio ufficiale è il sito del club con una nota che vi alleghiamo di seguito:

    “Oggi la dottoressa Barbara Berlusconi ha incontrato nella sede di via Turati l’Amministratore Delegato Adriano Galliani per discutere di un suo possibile impegno all’interno del Club. L’ingresso di Barbara testimonia la grande importanza del Milan per la Famiglia Berlusconi, da sempre emotivamente vicina alla squadra, e ne conferma la volontà di continuare a mantenerla ai vertici del calcio mondiale”
    .

  • A Galliani non piace il “Bunga Bunga”

    A Galliani non piace il “Bunga Bunga”

    In occasione della premiazione intitolata alla memoria di Giacinto Facchetti e consegnata quest’anno a Gianfranco Zola nella sede della Gazzetta dello Sport, Galliani ha voluto precisare il perchè della sua presenza fra gli ospiti: “Sono intervenuto alla premiazione per la grande stima che mi legava a Facchetti e per rispetto alla sua famiglia, ma non ho apprezzato affatto quel titolo…” Il chiaro riferimento è a quel “Bunga Bunga Juve” con cui la “rosea” ha voluto celebrare la vittoria della Juventus nella sfida contro il Milan, riprendendo il tormentone nato dopo il coinvolgimento del Premier Berlusconi, nella vicenda della giovane marocchina Ruby.

    Il direttore della Gazzetta dello Sport, Andrea Monti ha però voluto sminuire l’accaduto: “Gli auguro sinceramente che nelle prossime settimane sia il Milan a fare “bunga bunga” agli avversari. E sono sicuro che i rapporti con il Milan torneranno presto a essere distesi e corretti come sempre.

  • Leonardo tackle su Berlusconi: “allenare l’Inter? Mai dire mai”

    Torna a parlare, per la prima volta dopo rescissione con il Milan, Leonardo e lo fa attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport. Il tecnico brasiliano con la solita pacatezza non si sottrae alle domande parlando a 360° del mondo Milan, dei perché dell’addio al rapporto con i giocatori e con Berlusconi.

    Gli attacchi feroci sono proprio per il numero 1 di via Turati “non me ne sarei mai andato dopo 13 anni per ragioni tattiche. Anche perché il Milan oggi gioca come prima. Sono io che ho deciso di andarmene, io ho rinunciato a un anno di contratto per lasciarci nel migliore dei modi. Me ne sono andato
    per ragioni di incompatibilità di carattere e di stile. Sono tutte cose che ho detto anche a lui. A Narciso tutto quello che non è specchio non piace”.

    Parole di ammirazione e rispetto per Galliani e per i giocatori sempre disponibili e per certi versi eroi secondo Leo. L’ormai ex tecnico milanista però ha deciso di guardare avanti studiando calcio in modo da creare “uno stile Leonardo” per la sua prossima avventura da allenatore.

    Per il momento si diletterà a commentare la Champions per Sky inglese nell’attesa della chiamata giusta. Leo spera che arrivi dall’Inghilterra dove l’allenatore è manager e quindi libero di assumersi le responsabilità in toto. Chiude con una confessione, “mi piacerebbe allenare Balotelli”, attento Mancio!

    Non poteva mancare la domanda sull’Inter, e sulla possibilità di allenare in nerazzurro in futuro “Conosco Moratti da anni. Incontri sempre affettuosi e disinteressati. In nessun’altra lingua esiste un concetto nitido come il vostro mai dire mai..”

  • Berlusconi non fa drammi. Il ko di Cesena colpa dell’arbitro e della sfortuna

    Chi si aspettava il primo rimprovero per Allegri da parte del presidente Berlusconi rimarrà deluso, la sconfitta di Cesena ha riportato il Milan sulla terra evidenziando ancora una volta gli ormai cronici problemi in difesa e un Gattuso nell’insolita veste di attaccante.

    Il presidente del Consiglio però la prende con filosofia classificando la sconfitta del Manuzzi come un incidente di percorso attribuibile alla sfortuna ed all’arbitro, reo secondo Berlusconi, di non aver concesso tre gol ai rossoneri.

    Per Allegri comunque non c’è tempo per risolvere i problemi visto il debutto in Champions dove il Milan dovrà far i conti con le condizioni di Nesta e Thiago Silva alle prese con problemi fisici.