Tag: silvio berlusconi

  • Scudetto milanese. Le due facce di Milano: Moratti e Galliani

    Scudetto milanese. Le due facce di Milano: Moratti e Galliani

    QUI CASA NERAZZURRA: MASSIMO MORATTI

    È un Massimo Moratti comunque sorridente quello intervistato dai microfoni di Sky Sport nonostante la sua squadra scenda in campo contro la Fiorentina dopo 5 anni per la prima volta da vice campione d’Italia. Come ci si sente a veder vincere e festeggiare l’altra squadra di Milano?: “Sono un milanese illuminato…– scherza il presidente nerazzurro- ma a parte tutto, mi sembra che il Milan si sia meritato questo scudetto, ha avuto continuità, ci ha creduto, non ha commesso ingenuità e si e’ rinforzato molto, è giusto così.

    Altra battuta senza polemica sui festeggiamenti rossoneri: “Festeggiamenti fastidiosi? Immagino il fastidio che hanno avuto loro per cinque anni”,mentre sembra davvero infastidito dalle dichiarazioni di Fabio Capello che aveva definito questo il primo vero campionato dopo Calciopoli: “Diciamo che mette tutto al proprio posto, fa capire come stavano le cose prima di Calciopoli e dopo”.

    BERLUSCONI- Ancora una battuta ma questa volta molto pungente in risposta a quanto detto dal presidente rossonero Berlusconi, sull’ipotesi di accontentarsi di vincere uno scudetto a testa all’anno: “Beh – ha allargato le braccia Moratti – veramente siamo 5-1…”.

    LEONARDO-“Leonardo da me ha avuto tutte le rassicurazioni”. Massimo Moratti si sbilancia in maniera evidente anche sul futuro dell’attuale tecnico brasiliano sulla panchina interista spiegando come Pep Guardiola sia per il momento un’ipotesi di fantamercato giornalistico: “Nel calcio si sbaglia a pensare troppo lontano, io preferisco concentrarmi sull’anno prossimo” ha puntualizzato il presidente interista, allargando il discorso già esposto da Leonardo nella conferenza stampa di sabato e riguardanti l’indisponibilità di molti grandi allenatori a venire ad allenare in Italia “è un problema che riguarda il campionato italiano, dove in effetti non arrivano allenatori a frotte dall’estero”.

     

    QUI CASA ROSSONERA: ADRIANO GALLIANI

    Diverse le emozioni in casa rossonera per uno scudetto che mancava da 7 anni, e che ha fatto tornare il Milan nel posto che gli compete in Italia. Certamente il presidente Berlusconi, soddisfatto per il primato italiano, adesso chiederà anche la conquista della Champions  per la prossima stagione. Adriano  Galliani ai microfoni di Sky Sport spiega i progetti futuri per la squadra rossonera: “Qualcosa va fatta, ma non dimentichiamo che quest’anno non potevamo schierare giocatori come Van Bommel, Cassano ed Emanuelson che giocavano in campionato. Oltre a loro qualcosa faremo, ci proveremo, ma sarà sempre più difficile competere con le big da 400 milioni di fatturato”.

    SCUDETTO- Alla domanda se avesse mai temuto di vedersi sfuggire lo scudetto Galliani risponde con assoluta sincerità: “L’unico momento in cui ho temuto qualcosa è in occasione del derby di ritorno: vinto quello ho capito che ormai non poteva fermarci nessuno, è stato il momento decisivo della stagione”. Con l’aggiunta dei ringraziamenti al presidente nerazzurro Moratti in occasione di una chiamata tra ‘amici’: “ Voglio ringraziare Moratti che stamattina mi ha telefonato complimentandosi ed è stato molto carino e cortese.”


    MERCATO– Un punto fermo del prossimo mercato rossonero? Ganso? No è Ibrahimovic! Lo svedese non si muove da Milano è ovvio: “Lo teniamo e cercheremo di vincere con lui la Champions League” Galliani si avventura nel discorso dei giocatori in scadenza di contratto, come nel caso di Andrea Pirlo che secondo molte alcune indiscrezioni si sarebbe già accordato con la Juventus per il prossimo anno: “Sono sicuro che nessuno dei nostri giocatori ha firmato per nessun’altra squadra, aspettiamo la partita di martedì sera a Palermo, poi dalla settimana prossima cominceremo a parlare con i nostri 9 giocatori senza contratto. C’era da scegliere se fare una distinzione tra figli e figliastri o se lasciare tutti nella stessa situazione, ho optato per questa seconda ipotesi”.

    (Fonte: Eurosport- Corriere dello Sport)

  • Scudetto Milan: 8° di Berlusconi, il 2° di Galliani, il 1° di Allegri

    Scudetto Milan: 8° di Berlusconi, il 2° di Galliani, il 1° di Allegri

    Il Milan torna dopo sette anni sul tetto d’Italia conquistando uno scudetto al termine di una lunga ed entusiasmante cavalcata nata in estate dal patto di ferro con Mino Raiola e gli acquisti di Ibrahimovic, Robinho e Boateng. Il 18° titolo rossonero coincide con l’ottavo della gestione Berlusconi, il ruolo del presidente dal suo ingresso in politica è stato sempre più orientato agli aspetti tecnici e ovviamente di conferma ma il vero lavoro manageriale è stato di Adriano Galliani.

    All’ad rossonero dopo lo scudetto del 99′ con Zaccheroni ha quasi tutti i meriti in questa stagione, la scelta del tecnico, il capolavoro gestionale nell’acquisto di Ibra gratis e dilazionato negli anni, all’acquisto dello scontento Robinho ma il colpo decisivo è Van Bommel in inverno. Galliani ha dimsotrato ancora una volta di esser uno dei migliori manager del nostro calcio e grosso del merito per questo scudetto è attribuibile a lui.

    Meriti, grossi meriti, anche per Allegri alla sua prima stagione rossonera e al primo scudetto in carriera, come Sacchi, Capello e Ancelotti. Il tecnico livornese ha la fortuna di arrivare nell’anno giusto al Milan ma è tutto merito suo la gestione del gruppo, inventandosi un centrocampo diverso capitalizzando al massimo l’infortunio di Pirlo, inventandosi Boateng trequartista e gestendo le emegenze alla grandissima.

  • Berlusconi: lo scudetto del Milan come strumento elettorale

    Berlusconi: lo scudetto del Milan come strumento elettorale

    Silvio Berlusconi, ospite nel salotto di “Porta a Porta” di Bruno Vespa, che andrà in onda questa sera in versione integrale, oltre ad altre tematiche prettamente politiche e legate all’attualità, alle prossime elezioni amministrative considerate un vero e proprio “test politico”, ed al suo più probabile successore in caso di sua mancata ricandidatura alle prossime elezioni politiche, che sarà l’attuale Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, ha avuto modo di parlare anche del suo Milan, sfruttando l’onda lunga dei successi calcistici della squadra di Massimiliano Allegri anche se con una punta di scaramanzia affermando che “si parla di scudetto solo quando sarà cucito sulla maglia”.

    Per i rossoneri è un momento assolutamente roseo, avendo conquistato quasi matematicamente il tricolore e coronando, così, un percorso lungo una stagione, quasi sempre in testa alla classifica. Ecco, dunque, che il Premier trova il modo di sottolineare come per la squadra rossonera si tratti del 27 esimo trofeo vinto sotto la sua Presidenza, dal 1986, precisando come ciò lo renda il presidente più titolato al mondo nell’intera storia del calcio. In linea con la sua abilità comunicativa, ancor più considerevole nel momento di sciorinare successi ed aspetti positivi, Silvio Berlusconi azzarda un paragone importante: dopo di lui, il presidente che ha vinto più trofei nella storia del calcio è Santiago Bernabeu, del Real Madrid, al quale è stato intitolato uno stadio, uno dei templi del calcio mondiale.

    Ecco, dunque, che il Premier non vuole essere da meno, lanciando – fra le righe – la richiesta di ottenere il medesimo riconoscimento: nel caso dello Stadio Giuseppe Meazza, però, la procedura potrebbe essere impossibile da attuare. Il Bernabeu, infatti, – come noto – è di proprietà del club delle merengues, mentre lo stadio di San Siro viene adoperato anche dall’altra squadra di Milano, ossia l’ Inter: in tal caso, i nerazzuri non accetterebbero sicuramente di buon grado tale iniziativa.

    Per Silvio Berlusconi, comunque, ogni dichiarazione è sempre mirata alla politica del consenso, in particolar modo in un periodo di campagna elettorale in vista delle prossime elezioni Amministrative del 15 e 16 Maggio, che il Premier pronostica come molto favorevoli alla sua fazione politica. Ecco, dunque, che la probabile vincita dello scudetto viene vista anche come un incentivo per gli elettori di fede Milanista incerti sul voto per sostenere la fazione politica del Premier.

    Un binomio molto stretto, quello fra calcio e politica, che ha già mostrato in passato i suoi risvolti positivi o negativi a seconda delle circostanze e dei risultati sul campo della squadra: basti pensare alla cessione di Kakà al Real Madrid, idolo dei tifosi rossoneri, che lo stesso Berlusconi ha riconosciuto essere stata intempestiva e che, a suo tempo, portò una diminuzione di consensi per il Popolo della Libertà, strettamente connessa e causata proprio dall’operazione di calciomercato svoltasi nel Giugno del 2009.

    D’altronde è anche da considerare che la grande visibilità di Berlusconi sulla scena nazionale in termini imprenditoriali, oltre alle Televisioni Mediaset, fa riferimento proprio alla squadra rossonera ed in parte il suo successo politico della prima ora, nel 1994, è stato condizionato positivamente dalla grande stagione calcistica, italiana europea e mondiale, della squadra allora guidata da Arrigo Sacchi, scelto personalmente da Berlusconi.

    Oggi, quindi, l’operazione consenso elettorale connessa al calcio è legata alla vittoria del tricolore nell’immediato presente e nella stagione estiva al calciomercato, con il probabile acquisto del brasiliano Ganso del Santos, anche a costo di sborsare quasi 50 milioni di euro, il prezzo fissato dal club brasiliano per la cessione del calciatore sul mercato europeo.

    Gli assi nella manica del Premier, si sa, sono sempre moltepici, e vengono sempre sfruttati nel momento opportuno. Chissà se anche stavolta il binomio calcio – politica porterà buone notizie in termini di consenso elettorale o se, dopo le non onorevoli vicende legate all’ambiente di Arcore, dopo le note vicende di politica estera e di politica interna, l’elettorato preferirà basare la sua valutazione su altri aspetti.

  • Da Berlusconi la prima “bacchettata” ad Allegri

    Da Berlusconi la prima “bacchettata” ad Allegri

    Silvio Berlusconi ha ritrovato l’amore per il suo Milan. Il presidente, infatti, parla sempre più spesso dei rossoneri e come ai tempi di Sacchi, Capello e sopratutto Ancelotti manda attraverso la stampa messaggi ai propri allenatori.

    Questa volta ad intervistare il presidente è Milan Channel e dai microfoni delle rete tematica arriva la prima bacchettata per Allegri. Con l’allenatore livornese a dire il vero la sintonia è stata immediata e la puntualizzazione ricorda più quelle con Ancelotti tra albero di Natale e doppia punta che quelle più accese con Leonardo.

    “Può continuare la serie dei grandi allenatori rossoneri
    – dice il presidente – ha tutte le caratteristiche per portare il Milan a grandi successi. Sul gioco ci siamo, sul possesso palla un po’ meno. Quando la squadra è stanca ci vuole un possesso palla scientifico e mirato”.

    Parole d’oro anche per Pato “Si è consacrato, deve soltanto maturare nel trovare prima la posizione in campo. Per me è una prima punta ma a lui piace partire da dietro”.

    Lo scudetto? Per me potrebbe farlo anche Abbiati, non fare un punto in tre partite sarebbe una gran sfortuna ma credo che ce la faremo

    Il regalo ai tifosi? “Il Milan ha 20 campioni in rosa visti gli impegni. Il campione però non fa la squadra e anche quest’anno ha vinto il gruppo. A tutti piacciono Ronaldo e Messi ma è difficile strapparle alle spagnole che hanno meno pressione fiscale. Noi ogni anno spendiamo almeno 50 milioni di euro, quest’anno 70. Regali? Continueremo con questa costosa abitudine”.

    MILAN: LE NUOVE MAGLIE PER LA STAGIONE 2011/2012

  • Berlusconi incorona Seedorf “allenerà il Milan”

    Berlusconi incorona Seedorf “allenerà il Milan”

    Il presindente del Consiglio Silvio Berlusconi abbandona per un giorno le vesti ufficiali per partecipare alla cerimonia per la nomina del centrocampista del Milan Clarence Seedorfa cavaliere dell’Ordine di Orange-Nassau.

    Il centrocampista riceve a Roma la massima onoreficenza per un cittadino dei Paesi Bassi e visibilmente emozionato dimostra ancora una volta il suo legame speciale con il MIlan e con la famiglia Berlusconi.

    Il presidente infatti elogia Seedorf per il suo self control dandogli un ruolo da leader in campo e fuori e professando un futuro sulla panchina del Milan “Giocherà fino a 52 anni fa bene a non porsi limiti, è un leader dentro il campo, dove garantisce sempre 3-4 giocate miracolose che valgono il prezzo del biglietto, e fuori, è un esempio di vita per tutti. Si è sempre comportato come un signore. La famiglia Seedorf produce industrialmente campioni di calcio: giocano anche due suoi fratelli e un cugino. Tra l’altro due giocano adesso nel Monza e noi li stiamo osservando per portarli al Milan. E certamente quando Seedorf sarà allenatore del Milan avrà un occhio di riguardo per la sua famiglia. Noi, del resto, siamo clientelari, come dicono tutti i giornali, per cui questa cosa la consentiremo…”

    Anche Seedorf ha parole d’oro per Berlusconi “Con Berlusconi non ho un rapporto politico, ho avuto la fortuna di conoscerlo bene e con lui la sua famiglia. È un grandissimo uomo, intelligente e di gran cuore. Da fuori si dicono tante cose non vere su di lui…”.

    Gli obiettivi imminenti per i due sono il campionato, ormai ad un passo, e la COppa Italia per poi sedersi a parlare del futuro che se dalle parole di oggi una riconferma è sempre più ipotizzabile.

  • Berlusconi in vena di sfottò “zeru tituli” e barzelletta sull’Inter. Video

    Berlusconi in vena di sfottò “zeru tituli” e barzelletta sull’Inter. Video

    Il Milan viaggia a vele spiegate verso la vittoria dello scudetto e per Silvio Berlusconi è l’occasione di togliersi qualche sassolino dalle scarpe verso i cugini nerazzurri per il predominio di Milano. Il presidente intervenuto alla presentazione della ricandidatura di Letizia Moratti a sindaco di Milano rispolvera una barzelletta sui nerazzurri con l’amico e il cano che piange quando perde… e poi utilizzando una massima di Mourinho restituisce lo “zeru tituli” all’Inter e Moratti.

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  • Mourinho: “Ronaldo al Milan? Berlusconi può fare una pazzia”

    Mourinho: “Ronaldo al Milan? Berlusconi può fare una pazzia”

    Felice per il passaggio del turno, per le 500 panchine in carriera e per il lodevole primato di esser l’unico tecnico ad arrivare alle semifinali di Champions League con quattro squadre differenti, Josè Mourinho trova il tempo per ribadire la sua fede nerazzurra augurando all’Inter nuovi successi “Stasera i tifosi interisti e anche il sottoscritto speravamo, ma la missione era praticamente impossibile. Ora l’Inter ha ancora la Coppa Italia, ha il campionato che è aperto. Non si può vincere sempre, la vita è così”.

    Lo Special One risponde ancora una volta sul possibile passaggio di Cristiano Ronaldo al Milan dando forse qualche speranza ai tifosi rossoneri “Io al Manchester City? E’ impossibile. Ronaldo al Milan? Non dico che è impossibile, perché Berlusconi può fare una pazzia. Ma deve essere una pazzia vera, il Real non lo vuole vendere”

  • Berlusconi “vorrei esser ricordato come Bernabeu”

    Berlusconi “vorrei esser ricordato come Bernabeu”

    I risultati conseguiti dal suo Milan sotto la gestione Allegri sembrano aver riacceso l’entusiasmo di Silvio Berlusconi che si trova sempre più spesso a parlare dei rossoneri. Qualche giorno fa ha ribadito il suo sogno di portare all’ombra della Madonnina Cristiano Ronaldo mentre oggi ha confessato un altro suo sogno e cioè di esser ricordato dai tifosi rossoneri come Bernabeu viene ricordato da quelli dei Real Madrid “Quando divenni presidente del Milan dissi che la volevo rendere la prima squadra del mondo. Nessuno ci credeva ma è successo. Volevo anche diventare il presidente che ha vinto più trofei, ed è successo, il famoso Bernabeu ha vinto la metà dei trofei che ho vinto io”.

    Il presidente del Consiglio trova l’occasione pure per parlare dell’ormai imminente ingresso di Thomas DiBenedetto nel calcio italiano mettendolo in guardia però sulle difficoltà nel fare calcio “Sono contento per DiBenedetto. Ma deve sapere che si butta in un’avventura magnifica che da tante soddisfazioni ma anche tanti dolori e preoccupazioni. Gli auguro comunque di avere i successi che ho avuto io nel Milan. Nel calcio si spendono tanti soldi e non si guadagna nulla… in Italia le imposte sono più del doppio rispetto alla Spagna. La verità è che nel calcio si investe e non si guadagna, nel nostro Paese il calcio non rende. Quest’anno ho investito 75 milioni, ma non è che ci guadagno. La verità è che le squadre italiane giocano in inferiorità proprio per il trattamento fiscale che hanno rispetto agli altri club stranieri”.

  • Berlusconi come Martin Luther King, “I Have a dream”: Cristiano Ronaldo

    Berlusconi come Martin Luther King, “I Have a dream”: Cristiano Ronaldo

    La potenza mediatica di Silvio Berlusconi è situazione conosciuta ai più e quando il premier si mette a parlare di calcio, il suo calcio e cioè il Milan, diventa più credibile di altre situazioni aprendo scenari impossibili da pensare.

    Quando a Roma nel 2009, durante la finale Champions vinta dal Barça sul Manchester capitanato allora da Cristiano Ronaldo, il buon Silvio tentò un avance a CR7 sussurrandogli all’orecchio un improbabile proposta: “Vieni al Milan”, quella proposta non fu nemmeno presa in considerazione da Ronaldo che di lì a poco finì alla corte di Florentino Perez, al Real Madrid ma adesso, cosa potrebbe far cambiare idea al talento portoghese?

    Parliamo della volontà del portoghese perché difficilmente il Real Madrid si potrebbe privare del suo giocatore simbolo, senza nemmeno pensare alle ripercussioni che ciò avrebbe sullo Special One abituato ad ottenere campioni piuttosto che a privarsene.

    Molto si giocherà sulla Champions, se il Real dovesse vincerla con Ronaldo protagonista, il sogno rossonero potrebbe diventare realtà, Mourinho sarebbe molto più propenso a lasciar partire Ronaldo con la Champions in tasca e di avere di nuovo alla sua corte lo zingaro del calcio per eccellenza, Zlatan Ibrahimovic anche perché Pato, date le sue ultime evoluzioni sentimentali, non gradirebbe lasciare Milano. Mentre per quanto riguarda CR7, per lui, molto attento al Glamour, Milano sarebbe destinazione alquanto gradita.

    Questo scenario sembra impossibile, ma chi avrebbe mai puntato un euro, un anno fa di questi tempi, su un approdo di Ibrahimovic al Milan dopo il suo passaggio al Barcellona ed i suoi trascorsi all’ Inter?

  • Berlusconi telefona da Biscardi “Cristiano Ronaldo? I sogni sono sempre leciti”

    Berlusconi telefona da Biscardi “Cristiano Ronaldo? I sogni sono sempre leciti”

    Silvio Berlusconi usa ancora una volta il telefono ma questa volta lo fa per il suo Milan e non per vicende politiche e/o personali. Il presidente, interviene in diretta al Processo di Biscardi in onda su 7Gold e parla a tutto tondo del momento rossonero incoronando ancora una volta Allegri con il quale la sintonia è perfetta “Allegri mi è piaciuto dal primo momento che l’ho incontrato. Anche come persona rappresenta bene l’identità e stile del Milan. Un presidente come me che è da tempo nel calcio magari può avere le sue idee sui singoli momenti delle partita ma non si puo pretendere che l’allenatore faccia sempre quello che il presidente vuole”.

    “Noi ci sentiamo spesso e facciamo lunghe riflessioni al telefono e ci troviamo sempre d’accordo. C’è sintonia ed è destinato ad un bel periodo come allenatore del Milan, continuando la classifica di numeri uno come allenatore credo che possa essere il quarto di questa serie dopo Sacchi, Capello ed Ancelotti”, afferma il Premier che poi conferma il tecnico: “Allegri è l’allenatore giusto per il Milan, perché da quando è con noi non c’è mai stato motivo di contrasto, nemmeno con Galliani”.

    Il caso Ibra “Ibra è in un periodo negativo, ma si riprenderà presto. Il Milan è una squadra che è uscita fuori da un periodo incidenti anche grazie alla rosa vasta che avevamo approntato e che ci ha consentito di mettere in campo una squadra agguerrita. Siamo in testa alla classifica, inseguiti da questo straordinario Napoli. Il nostro obiettivo è arrivare alla fine del campionato rimanendo in testa alla classifica”. Gli elogi poi al portiere a Nesta e Thiago Silva fino a Pato definito eccezionale.

    Berlusconi poi conferma il suo amore per Robinho “E’ un giocatore che io amo molto vedere in campo, perché sa mettere in difficoltà le difese ed anche segnare. Con Ibra squalificato credo che l’allenatore lo metterà in campo come seconda punta”

    Cristiano Ronaldo.
    “I sogni sono sempre leciti e qualche volta si trasformano in realtà. La prossima campagna acquisti se vinciamo lo scudetto ci vedrà aggiungere uno o due campioni, considerando che qualche giocatore decidera’ di lasciarci, anche se giocatori come Pirlo o Seedorf possono continuare a fare benissimo. Io spero che restino nel Milan anche il prossimo anno ma se si dovesse aggiungere Ronaldo alla nostra rosa credo farebbe piacere a tutti”.

    Pato e Barbara?
    “Non ho mai maledetto o benedetto l’unione sentimentale di nessuno dei miei figli, anche perché non entro mai nei loro fatti personali visto che si sanno comportare bene”.