Tag: silvio berlusconi

  • Dimissioni Berlusconi, i tifosi del Milan si dividono

    Dimissioni Berlusconi, i tifosi del Milan si dividono

    Esce dalla porta di servizio del Quirinale dopo aver rassegnato le dimissioni, Berlusconi oscurato dai vetri blindati dell’auto blu, che sfreccia nella notte romana, lontano dai fischi, lontano dai cori, dai lanci delle monetine, dai festeggiamenti di coloro che celebrano la ritrovata libertà dell’Italia. intonando l’inno di Mameli e stappando spumante, accogliendo come una vittoria la fine definitiva di un’epoca durata fin troppo tempo.

    21.42 del 12 Novembre 2011, l’ora esatta del giorno che verrà ricordato da molti come il “nuovo 25 Aprile Italiano”, la fine del “ventennio” del berlusconismo, la fine di un’epoca buia per l’Italia, fra inganni e promesse disattese, passando per momenti di imbarazzanti cadute di stile, dichiarazioni miopi, noncuranti di una situazione drammatica per troppo tempo sminuita e negata.

    Dimissioni, 12 Novembre 2011 | ©Getty Images

    Per anni si è nascosto dietro l’apparente forza dei suoi consensi, esaltando la democraticità delle sua investitura, basandosi  sull’appoggio di coloro che avevano creduto ai suoi proclami ingannevoli, alla riduzione delle tasse, al “non mettere le mani in tasca agli italiani”, ai videomessaggi diffusi dalle televisioni asservite, fidandosi dei sorrisi tanto rassicuranti quanto artefatti, ritrovandosi a fare i conti con una crisi profonda, che ha corroso il Paese in ogni settore, mentre coloro che dovevano provare a contrastarla si ostinavano a negarne l’esistenza, preoccupandosi esclusivamente di riforme ad personam.

    Per anni si è nascosto dietro la maschera del “padre di famiglia, cattolico e perbenista”, mentre apriva le porte di Palazzo Grazioli al “bunga bunga”, contornandosi di personaggi eufemisticamente discutibili, innescando l’ilarità dell’Europa e del Mondo intero nei suoi confronti e, di riflesso, anche verso il nostro Paese.

    Oggi, “the day after tomorrow”, si attende di conoscere quale sarà per l’Italia il modo di affrontare il “post”, che – quantomeno – sarà contraddistinto dalla speranza di un cambiamento, di un miglioramento, di una risalita innescata dall’aver, ormai, già toccato il fondo.

    Un post che sarà contraddistinto con tutta probabilità da un governo tecnico, di professori, lontano dai ricatti delle alleanze di comodo, dai trasformismi e dai giochi di potere di una classe politica inadeguata a risolvere la crisi economica e finanziaria che rischia di farci precipitare in un baratro senza via di ritorno.

    Silvio Berlusconi | ©Getty Images

    Cosa ne sarà Berlusconi? Non è ancora dato saperlo: alcuni uomini di fiducia giurano che continuerà con la politica, restando a capo del Pdl; quel che pare certo, però, è che non si ricandiderà più, non “scenderà più in campo” –  come sosteneva nel lontano 1994, in occasione della prima candidatura elettorale. Potrebbe dedicare, quindi, il suo tempo alle sue aziende, ed al Milan, cercando di ricucire il rapporto con i tifosi rossoneri, più che mai divisi nel giudicare il ruolo del presidente nei confronti della squadra.

    Un ruolo molto spesso contraddistinto dalla “convenienza” nell’interpretare le varie situazioni, preoccupandosi di considerare i tifosi soprattutto come papabili elettori, indirizzando gran parte dei gesti e delle strategie di mercato della società in chiave di propaganda elettorale, anteponendo i suoi interessi a quelli della squadra, in parallelo con il suo ruolo istituzionale, contraddistinto dall’anteporre i suoi interessi a quelli del Paese.

    Quel che sarà in futuro, al momento non è dato saperlo, ma una parte del tifo rossonero appare preoccupata del fatto che – senza l’input della competizione elettorale – possa esserci un ridimensionamento negli investimenti nella squadra; un’altra parte, invece, spera che possa ritornare ad occuparsi a tempo pieno del Milan, lasciando definitivamente le velleità politiche.

    Un’ ipotesi che, però, non appare troppo fondata, almeno attenendosi alle dichiarazioni dei suoi “fedelissimi”, che tendono a sottolineare il “gesto di responsabilità” compiuto ieri sera, dimettendosi nonostante il suo Governo non fosse stato sfiduciato in Parlamento, paventando l’esistenza di forze oscure e di speculazioni dei mercati orientate a raggiungere questo risultato.

    Ombre sollevate inopportunamente, ennesima conferma che la responsabilità non alberghi affatto nel Governo dimissionario e nel suo Presidente, che – fino all’ ultima esalazione del suo esecutivo- continuava a mostrare spavalderia, salvo poi additare come “Traditori” coloro che, hanno provato – seppur tardivamente – ad evitare che l’Italia annegasse fra le sabbie mobili.

    Dimissionario, contraddittorio, confuso: The end?

  • Berlusconi, dimissioni? “Farò il Presidente del Milan a tempo pieno”

    Berlusconi, dimissioni? “Farò il Presidente del Milan a tempo pieno”

    Berlusconi annuncia le dimissioni da Presidente del Consiglio e nomina Alfano come suo potenziale successore. E’ la fine di un era? Il presidente davvero dirà addio alla sua vita politica? Sono queste le domande che da questa mattina riempono i talk show e la testa di molti italiani. Lui la sua chiave di lettura l’ha già data “Non mi ricandido, farò il padre fondatore del partito e magari mi rimetterò a fare il presidente del Milan”. Ma c’è da credergli? Sicuramente Berlusconi non disinteresserà del tutto alla politica muovendo le fila del partito e aiutando il suo delfino nella corsa alle prossime elezione ma sicuramente avrà più tempo per interessarsi al suo Milan e confrontando il palmares dei rossoneri prima dell’ingresso attivo in politica e quello successivo i tifosi rossoneri non possono che esser contenti.

    Silvio Berlusconi ©Chris Ratcliffe – Pool / Getty Images
    Il Milan, il più grande amore di Berlusconi, ha inevitabilmente “subito” gli impegni istituzionali del Premier con ripercussioni sopratutto suglio obiettivi di mercato come ad esempio la necessità di vender Kaka al Real Madrid per ripianare i bilanci oppure alle decisione di non puntare più top player per non dar una visione di sperpero in un periodo difficile per il calcio italiano. Anche dal punto di vista tecnico la presenza di Berlusconi è stata una assidua costante per il Milan di Sacchi e di Capello meno assillante ma più perentoria per Zaccheroni ed Ancelotti mentre al momento alquanto discreta nei confronti di Massimiliano Allegri che grazie ai risultati ma anche ai problemi di natura politica di Berlusconi è “più libero” di sbagliare qualche partita. Ovviamente il presidente Berlusconi è imprevedibile e difficilmente si farà togliere la poltrona da sotto la sedia senza lottare ad attenderlo comunque c’è sempre quella rossonera.

  • Berlusconi niente sesso con Belen per Borriello

    Berlusconi niente sesso con Belen per Borriello

    La pubblicazione delle intercettazioni traSilvio Berlusconi e Giampaolo Tarantini hanno portato alla luce un mondo ai più sconosciuto e per tanti versi insospettabile. Nel mirino del premier vi erano starlet disposte a tutto pur di qualche comparsata in tv.

    Le ultime saltate fuori quest’oggi portano alla luce le attenzioni del presidente del Milan per la prorompente Belen all’epoca dei fatti fidanzata del rossonero Marco Borriello. Stando al contenuto delle intercettazioni Berlusconi proprio per “rispetto” verso il suo attaccante evitò di “fare l’amore” con la bella argentina pur confessando di averla fatta dormire nella sua dimora.

    Dopo la rottura tra Belen e Borriello ci fu poi un altro tentativo di riavvicinamento naufragato poi quando la soubrette iniziò a frequentare “l’antipatico” Fabrizio Corona.

    Questa l’intercettazione tra Berlusconi e Tarantini datata gennaio 2009:

    Berlusconi: Belen come va?
    Tarantini: Madonna che bella che è diventata
    B: ah…ah
    T: l’ho vista in grande forma
    B: sondala un po’ su di me
    T: lo so, lo so, devo prenderla tranquilla un attimo…tanto stasera stiamo di nuovo a cena insieme
    B: benissimo! Dille che io ho sempre espresso degli apprezzamenti molto positivi su di lei come bellezza naturalmente ma anche come donna
    T: ma lei non l’ha conosciuta mai di persona
    B: chi Belen? Altro che
    T: va bene va bene
    B: l’ho conosciuta è stata da me una notte ma non abbiamo fatto l’amore perchè ho scoperto che lei era la donna del mio calciatore.

    fonte: cinezapping.com

  • Summit di famiglia, nasce il Milan di Barbara Berlusconi

    Summit di famiglia, nasce il Milan di Barbara Berlusconi

    La sentenza sul Lodo Mondadori, nonostante la tranquillità paventata da Galliani, ha cambiato qualcose nelle strategie del Milan e della famiglia Berlusconi. La società controllata attraverso la Fininvest subito dopo la sentenza è tornata, come qualche stagione fa, al centro di indiscrezioni di vendita con misteriosi arabi e o russi interessati all’acquisto.

    © Roberto Serra/Getty Images
    La cessione al momento sembra una questione assai remota in quanto il presidente Silvio Berlusconi considera il Milan un affetto di famiglia e a maggior ragione dopo il coinvolgimento affettivo e manageriale della figlia Barbara resterà in mano ai Berlusconi. Le voci dei giorni scorsi che prevedevano uno scorporo del Milan dal controllo della Fininvest trovano conferme oggi dalle pagine della Gazzetta dello Sport. La rosea svela infatti un summit di famiglia Berlusconi con il presidente e le figlie Marina e Barbara per studiare come far uscire i rossoneri dal patrimonio di Fininvest e farlo diventare un bene esclusivo della famiglia. Il nuovo presidente e proprietario del club dovrebbe esser proprio Barbara Berlusconi costantemente presente nell’ultima stagione e legata a filo doppio con il Milan per la liason con il brasiliano Pato. C’è da dire però che senza la copertura di Fininvest a togliere il segno meno dal bilancio ogni anno dovrà esser Galliani attraverso una gestione ancora più oculata non avendo un gruppo pronto a ripianare le perdite.

  • Berlusconi diserta la “prima”. Un segnale?

    Berlusconi diserta la “prima”. Un segnale?

    La coferenza stampa di presentazione del Milan di questo pomeriggio era focalizzato come impegno più importante di giornata non solo per illustrare gli obiettivi della nuova stagione rossonera ma, sopratutto, per la prima presenza pubblica di Silvio Berlusconi dopo la pesante sentenza del Lodo Mondadori.

    Il club rossonero colpito direttamente dalla sentenza in questi giorni è stato al centro di tante illazione, dal ridimensionamento alla cessione ad imprecisati gruppi russi e o arabi, e quest’oggi toccherà a Galliani fare chiarezza ed illustrare gli obiettivi stagionali e la possibilità di arrivare ancora a Mister X.

    La presentazione di oggi pomeriggio sarà comunque interessante per capire la strategia rossonera, Galliani dovrà comunque far capire la volontà della famiglia Berlusconi e se la cessione dell’azienda è un ipotesi assai remota allo stato attuale bisognerà capire come e quando si potrà reintervenire sul mercato.

  • Milan, Berlusconi e il Lodo Mondadori. Giorno verità

    Milan, Berlusconi e il Lodo Mondadori. Giorno verità

    Domani il Milan Campione d’Italia inizia a preparare la nuova stagione, l’entusiasmo, dello scudetto, della solidità di Allegri e Galliani degli acquisti “low cost” di Taiwo e Mexes e quello di prospettiva di El Shaarawy hanno però lasciato un pò di spazio alle indiscrezioni sul futuro della famiglia Berlusconi in rossonero dopo la pesante sentenza sul Lodo Mondadori che costringe la Fininvest (proprietaria del Milan) a pagar 560 milioni di euro.

    © Tiziana Fabi/Getty Images
    La conferenza stampa di domani avrà molto probabilmente come tema centrale proprio il Lodo Mondadori visto che sarà la prima occasione in cui il presidente del Consiglio parlerà ai giornalisti dalla lettura della sentenza. I tifosi rossoneri e gli addetti ai lavori intanto si dividono, chi, forse con un pò di anticipo rispolvera le indiscrezioni di cessione del Milan da parte della famiglia Berlusconi, russi, arabi sarebbero gli interlocutori principali. Altri invece pur annunciando un nuovo ridimensionamento in termini di bilancio e monte ingaggi prospettano l’acquisto di Mister X per la seconda metà di agosto, quando il calciomercato sarà nella fase principale e gli organici saranno più delineati. Un anno fa il giorno della presentazione della nuova stagione i tifosi si radunarono fuori Milanello per contestare il disinteresse di Silvio Berlusconi, poi arrivarono Boateng, Robinho e Ibrahimovic e tutti sappiamo com’è andata a finire, quest’anno il clima sarà sicuramente di euforia ma il futuro resta ancora una volta incerto.

  • Berlusconi a Napoli “non prenderemo Hamsik”. La politica nello sport

    Berlusconi a Napoli “non prenderemo Hamsik”. La politica nello sport

    Alla vigilia della prima tornata elettorale fece scalpore una lettera inviata dal presidente del Milan Club a tutti gli associati a votare il presidente Silvio Berlusconi per una sorta di compesazione per quello che i rossoneri hanno vinto grazie ai suoi acquisti.

    Questa volta il presidente del Consiglio era a Napoli per chiudere la campagna elettorale di Lettieri nel ballotaggio contro Pisapia e l’ultima stoccata da piazza Plebiscito è verso i supporters azzurri “Prometto che non prenderò lo slovacco. Il Milan non va a toccare le bandiere di altre squadre” scrive Sky Sport.

    Ovviamente questa esternazione ancora una volta farà scalpore riportando in auge il famoso conflitto di interesse e degli espedienti usati dal Premier per accaparrarsi consensi.

  • Dal Milan Club l’invito a votare Berlusconi. Polemica sul web

    Dal Milan Club l’invito a votare Berlusconi. Polemica sul web

    Mi è capitato spesso in questi anni, con Berlusconi nella duplice veste di Presidente del Consiglio e presidente del Milan di imbattermi in forum dove i tifosi di squadre avversarie accusano quelli rossoneri di esser soggiogati da promesse di campagne acquisti faraoniche o colpi ad effetto in cambio di un sostegno alle elezioni.

    Le accuse , lo scorso week end sono aumentate ulteriomente mettendo all’indice la maestosa festa scudetto del Milan come l’ennesimo tentativo di condizionare l’elettorato in una sorta di spot. Il risultato milanese, come ben sappiamo, questa volta ha però dato torto ai denigratori, Pisapia è riuscito non solo a portare la Moratti al secondo turno ma anche di superarla nel numero di consensi ottenuti.

    E’ da qualche giorno che in rete però circola la lettera che Sandro Capitanio, presidente dei Milan Club, ha mandato a tutti i soci ricordando i successi rossoneri sotto l’era Berlusconi chiudendo con una esortazione a recarsi alle urne e votare per il Pdl “Qualora tu fossi un elettore del centrodestra, domenica e lunedì, recandoti alle urne potrai votare facendo una croce sul simbolo del Popolo della Libertà e potrai scrivere il suo nome ‘Berlusconi’ nello spazio per la preferenza sulla scheda azzurra”.

    Ovviamente i commenti sul web sono più o meno coloriti ma il concetto ripetuto un pò da tutti è che la politica deve stare fuori dal calcio e pur se Berlusconi riveste la doppia carica non può chiedere il voto ai tifosi rossoneri. Di seguito vi riportiamo le immagini della lettera tratte da La Repubblica.it

  • Milan, Berlusconi promette un colpo: Hamsik o Pastore?

    Milan, Berlusconi promette un colpo: Hamsik o Pastore?

    La vittoria del campionato per il Milan ha dato una spinta molto forte all’ambiente rossonero anche in prospettiva futura nell’ottica di un rafforzamento ulteriore della rosa per la prossima stagione. Il mercato, dunque, vedrà il Milan in un ruolo da protagonista, deciso ad effettuare un colpo ad effetto, un colpo per consentire ai tifosi di sognare ancora in grande, anche in chiave Europea.

    E’ questa la promessa che Berlusconi ha fatto, nel post festeggiamenti tricolori, a Massimiliano Allegri. Non resta che individuare il migliore acquisto da fare, muovendosi poi in silenzio ed a fari spenti, come accaduto quest’anno nel caso dell’acquisto di Zlatan Ibrahimovic.

    Gli identikit del possibile “big” in arrivo sono due attualmente. Uno estremamente congeniale al gioco ed allo schema tattico di Allegri, ossia il trequartista del Napoli Marek Hamsik, l’altro invece graditissimo al presidente Berlusconi, ossia l’argentino del Palermo Javier Pastore.

    Naturalmente, le intenzioni ed i desideri di Berlusconi hanno un peso maggiore e, dunque, appare molto più probabile l’approdo di Pastore in rossonero. A tal proposito, Allegri avrà modo di riflettere sulla sua collocazione tattica ottimale.

  • Pisapia vince, Berlusconi pensa al Milan

    Pisapia vince, Berlusconi pensa al Milan

    Incredibile ma vero il presindente Berlusconi torna ad occuparsi per una sera del Milan a tempo pieno mettendo in disparte la politica, forse per la cocente sconfitta a Milano dove Pisapia è in vantaggio sulla Moratti oppure, per come sperano i tifosi rossoneri, di un ritrovato feeling con la squadra e l’allenatore per construire insieme nuovi sogni e puntare a nuovi trofei.

    Mentre gli scrutini davano ragione al centrosinistra il presidente del Consiglio si trovava a cena con Allegri e Galliani per pianificare il futuro del club, parlando ovviamente di mercato ma anche di opzioni tecniche per la prossima stagione.

    Quanto Allegri sia entrato in sintonia con il presidente e Galliani lo si intuisce proprio da questi incontri programmatici dando l’impressione di esser uniti e pronti a lavorare tutti allo stesso intento. Da oggi inizieranno i rinnovi ma il progetto Milan è partito questa notte e punta dritto alla Champions.