Una gara pazzesca. E’ questo il primo termine che viene in mente pensando al Gran Premio di Gran Bretagna 2013, ottavo appuntamento del Mondiale di Formula 1. (altro…)
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Pole di Hamilton a Silverstone. 2° Rosberg davanti alle Red Bull. Solo 10° Alonso
Lewis Hamilton conquista la pole position nel Gran Premio di casa a Silverstone. Il pilota inglese, col tempo “monstre” di 1:29.607, strappa proprio al fotofinish la prima posizione in griglia al compagno di scuderia Nico Rosberg, conquistando la seconda pole stagionale e monopolizzando ancora una volta la prima fila in qualifica e dimostrando di essere ancora la monoposto più veloce sul giro secco, lasciando la seconda fila alle due Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber, qualificatisi rispettivamente in terza ed in quarta posizione sulla griglia di partenza attardati di 5 decimi dal beniamino di casa.
Lewis Hamilton © Alexander Klein/Getty Images Grandissima prestazione delle due Force India di Paul di Resta e Adrian Sutil, che ottengo il quinto e il settimo tempo e della Toro Rosso di Daniel Ricciardo il quale si inserisce proprio tra le monoposto della scuderia indiana ottenendo la sesta posizione in griglia. A seguire le Lotus di Romain Grosjean e di un Kimi Raikkonen molto in ombra, chiude la Q3 Fernando Alonso con una Ferrari sottotono che ha fatto fatica a rientrare anche in Q2, nonostante i proclami di miglioramento dettati qualche settimane fa dopo la deludente qualifica canadese di Montreal. Undicesimo Jenson Button le cui scarse prestazioni in pista ormai non fanno neanche più notizia, scavalcata in classifica anche da Force India e Toro Rosso, segno di un’allarmante regressione che sembra non avere fine. Felipe Massa, ancora una volta eliminato in Q2, finisce dodicesimo dopo l’ennesimo weekend nero della sua lunga e incostante carriera in Ferrari, segnato da un altro incidente di cui è stato protagonista nelle libere del venerdì, lasciando spazio a molte voci di mercato che lo allontanerebbero dalla scuderia di Maranello.
Come spesso è accaduto nel corso del campionato, la Red Bull in gara ha completamente capovolto lo scenario delineatosi durante le qualifiche del sabato, mostrando una netta superiorità sulle Mercedes per affidabilità e consumo delle gomme. Staremo a vedere se ancora una volta Sebastian Vettel sarà in grado di allungare in classifica sui rivali o se i progressi compiuti dalla scuderia tedesca daranno nuova linfa ad un Mondiale che sembra già essersi incanalato su binari ben precisi, Fernando Alonso permettendo…
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A Silverstone vincono Baz e Guintoli
E’ stato una gara letteralmente pazza quella appena conclusasi sul circuito di Silverstone, teatro del Gran Premio di Gran Bretagna ,decimo appuntamento stagionale della Superbike. Sul tracciato inglese la vera protagonista di giornata è stata la pioggia che ha tenuto tutti con il fiato sospeso e che ha caratterizzato entrambe le manche. Su condizioni di asfalto pressochè indecifrabile e insidiosissimo ha trionfato la Francia, con Loris Baz, sostituto in Kawasaki dello sfortunato pilota spagnolo Joan Lascorz,vittorioso in gara 1, e Sylvain Guintoli, alla sua prima vittoria all’esordio con il team Pata in sella alla Ducati. Week-end da dimenticare per Max Biaggi, caduto in gara 1, e soltanto 11esimo iun gara 2. Marco Melandri, rispettivamente settimo e ottavo, ha cosi potuto recuperare qualche punticino prezioso nella classifica del Mondiale dove ora la leadership è lontana solo 10,5 punti.
GARA 1 – A dir poco spettacolare la prima manche di Silverstone. Gara sospesa dopo soltanto un giro a causa dell’arrivo della pioggia che costringe i meccanici a rientrare sulla griglia e modificare gli assetti delle moto. Molto ardua la scelta della gomma da montare perchè la pista non è asciutta ma nenache tanto bagnata da poter azzardare la gomma rain.
Quasi tutti i piloti infatti optano per la gomma slick a parte il poleman Jakub Smrz e Sylvain Guintoli che prevedono per la gara tantissima acqua. Scelta sbagliata quella dei due ex compagni perchè la pioggia arriva soltanto nel finale quando il distacco dai primi è troppo grande e per di più a gomma completamente rovinata per aver corso per 3/4 di gara quasi sull’asciutto. Infatti sia il francese che il ceco vengono doppiati durante la gara.
Davanti è lotta serrata tra i protagonisti con Carlos Checa che dopo aver provato la fuga è costretto a rallentare per l’eccessivo consumo delle gomme e il conseguente arrivo della pioggia. In testa si avvicendano un pò tutti, grande gara per Loris Baz, che riesce a tenere il ritmo dei primi ma sono ben 10 i piloti in lotta per la vittoria e i tempi si alzano di ben 30 secondi al giro. La prima vittima dell’asfalto viscidissimo è il padrone di casa Leon Camier, caduto a pochi giri dal termine ma in lizza per la vittoria per tutta la gara. Dopo questo episodio il connazionale della Kawasaki Tom Sykes e Davide Giugliano sulla Ducati scelgono la via della prudenza e si allontanano dal gruppo.
Sylvain Guintoli © Mirco Lazzari gp/Getty Images Finale decisamente mozzafiato. Proprio nell’ultimo giro del GP Max Biaggi cade all’entrata dell’ Hangar Straight lasciando la strada spianata a Melandri e Haslam in lotta per la quinta posizione con Checa. Ma è l’ultima curva che ha dell’incredibile. Con Baz involato verso la vittoria la lotta è per la seconda posizione e vede coinvolti il duo della Bmw Motorrad Italia, Michel Fabrizio e Ayrton Badovini, e il pilota della Honda Jhonny Rea. Fabrizio supera Rea, costringendolo ad impostare più largo l’ultima curva, Badovini decide di infilarsi nello spazio e cade all’uscita della curva ma riesce a tagliare ugualmente il traguardo anche da terra. Conseguentemente (e fortunatamente) Rea travolge la Bmw dell’italiano, cadendo anche lui, ma riesce ugualmete a chiudere in quarta posizione. Finale davvero spettacolare, con Baz che a soli 19 anni vince il suo primo GP nelle derivate di serie.
In quinta posizione chiude Checa, per lungo tempo leader della gara, davanti alle Bmw ufficiali di Haslam e Melandri, che con la settima posizione guadagna nove punti su Biaggi. Nella top-ten anche Sykes, Giugliano e Eugene Laverty. A punti anche Lorenzo “Zorro” Zanetti, in 12esima posizione.
GARA 2 – Nella seconda manche la gara viene fermata ancora prima della partenza. Il nuovo arrivo della pioggia infatti costringe i commissari a ritardare la partenza ma questa volta il cielo è minaccioso e non promette nulla di buono. A differenza di gara 1 infatti tutti i piloti decidono di optare per la gomma da baganato in previsione di un vero e proprio temporale che di fatti si scatenerà di lì a poco.
Questa volta la gara è meno combattuta, almeno per la prima posizone, dove sul bagnato Guintoli e Smrz, che questa volta ha azzeccato la scelta giusta, sembrano fare un altro mestiere.
Con l’aumentare della pioggia cominaciano le prime cadute: ad aprire il giro è Davide Giugliano, scivolato nel tentativo di rincorre Baz, seguito dal connazionale Ayrton Badovini, mentre per Camier il Gran Premio di casa non ha portato bene e anche in gara 2 è costretto al ritiro anche se non per una caduta ma per problemi al motore della Suzuki Gsx.
E’ toccato poi a Checa saggiare la ghiaia del circuito inglese, mentre nel gruppo di testa prima cade Smrz, e dopo la grandissima rimonta sui primi due Loris Baz, eroe di giornata, passa in testa alla gara, ma cade subito dopo lasciando pista libera a Guintoli. La stessa sorte è toccata al compagno di squadra Tom Sykes, caduto e infuriato con i commissari di gara che a quel punto decidono di sospendere la gara a 9 giri dal termine e di conseguenza assegnando la metà del punteggio ai piloti, con classifica aggiornata al giro precedente quando quasi tutti ancora erano in pista.
Quindi Baz e Smrz chiudono ugualmente sul podio, in seconda e terza posizione alle spalle del vincitore Guintoli. In quarta posizone Laverty chiude davanti all’ottimo Maxime Berger, in sella alla Ducati Effembert proprio come sostituto di Guintoli, alla sua seconda vittoria in Superbike e prima all’esordio con il team Pata. Carlos Checa piazza la sua Ducati in sesta posizione dopo una bella rimonta dall 15esima posizione, mentre Marco Melandri limita i danni anche in gara-2, chiudendo ottavo ancora una volta davanti a Biaggi, soltanto 11esimo. Alle spalle del campione romano troviamo Tom Sykes, partito dalla pit-lane per aver modificato prima della partenza il carico della forcella. Soltanto 13esimo questa volta Michel Fabrizio, 17esimo e ultimo Leon Haslam.
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Smrz in pole a Silverstone. Male Biaggi e Melandri
Jakub Smrz ha conquistato la pole position del Gran Premio di Gran Bretagna, teatro del decimo appuntamento stagionale delle derivate di serie. Sul circuito di Silverstone il pilota ceco è stato il più abile ad interpretare le condizioni del tracciato inglese reso insidiosissimo dagli scrosci di pioggia che ad intermittenza si sono abbattuti sul circuito e che hanno caratterizzato tutta la sessione di qualifica.
Il pilota della Ducati Effembert dunque partirà davanti a tutti grazie al tempo di 2:20.810, tempo di soli 36 millesimi meglio di quello del pilota di casa Leon Camier, che partirà in seconda posizione con la Suzuki GSX finalmente tornata competitiva.
Al terzo posto si è classificato Sylvain Guintoli, fresco di divorzio per motivi personali proprio con il team Effembert con il quale ha corso fino al Gran Premio scorso, quello di Brno. Il pilota francese ha perso il duello con il suo ex team e con il suo ex compagno di squadra, ma si è toltola soddisfazione di aver raggiunto la terza piazza al suo esordio con il team Pata, sempre in sella ad una Ducati.
Jakub Smrz © Mirco Lazzari gp/Getty Images Al quarto posto troviamo un altro inglese, Leon Haslam con la prima delle Bmw, che ha chiuso la prima fila con un distacco che è riuscito a mantenere sotto il secondo. Più staccati tutti gli altri con un ritardo superiore al secondo: ad aprire la seconda fila sarà Davide Giugliano in sella alla Ducati del team Althea che sarà affiancato dal connazionale Marco Melandri, alle prese con qualche problemino di troppo rispetto all’ultima uscita con tanto di doppietta a Brno nel GP della Repubblica Ceca. Il ravennate, in condizioni di misto, ha sofferto molto i problemi di chattering presenti sulla S1000RR ad inizio stagione e che sembrava fossero stati risolti.
Stesso discorso per Max Biaggi, che non è riuscito ad entrare neanche nei “top-eight” per giocarsi la Superpole negli ultimi dieci minuti di sessione. Il campione romano dunque partirà 11esimo e sarà costretto ad una grande rimonta. Tra di loro troviamo Carlos Checa in settima posizione e il re della Superpole Tom Sykes, oggi meno performante del solito e per questo in ottava posizione. I due piloti chiuderanno la seconda fila ed entrambi sono stati autori di una caduta nella seconda manche di qualificazione, a dimostrazione della difficoltà dei piloti sulla pista. Anche Davide Giugliano è caduto nella stessa sessione di qualificazione ma è riuscito successivamente a recuperare meglio e a piazzarsi davanti al compagno di team, che non sta vivendo di certo una delle sue migliori stagioni.
Ad aprire la terza fila ci sarà Loris Baz, caduto anche lui ad inizio sessione, che con la nona posizione è stato il primo degli eliminati nella seconda manche, davanti all’inglese Johnny Rea sulla Honda Cbr. Michel Fabrizio ha chiuso in 15esima posizione, più in ritardo gli altri italiani con Niccolò Canepa, Ayrton Badovini e Lorenzo Zanetti rispettivamente in 17esima, 18esima e 19esima posizione.
Da tenere d’occhio ancora una volta le condizioni atmosferiche che domani non dovrebbero migliorare e potrebbero essere ancora variabili anche durante il prosieguo delle due gare.
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Pioggia a Silverstone, libere a Grosjean e Hamilton
Prime prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna bagnate, sul circuito di Silverstone infatti è caduta una pioggia abbondante che ha costretto i meccanici a lavorare in maniera più assidua su un assetto da bagnato dal momento che le previsioni portano pioggia per tutta la durata del week-end. I piloti hanno infatti trascorso la maggior parte del tempo a disposizione “rintanati” nei box.
I più veloci sono stati Romain Grosjean e Lewis Hamilton. Il pilota della Lotus ha fatto sua la prima sessione con il tempo di 1:56.552 precedendo la Toro Rosso di Daniel Ricciardo di quasi 3 decimi, unici due piloti a scendere sotto il muro dell’1:57. Terzo tempo per l’alfiere della McLaren staccato di oltre 6 decimi dal pilota franco-svizzero, l’anglocaraibico però ha portato a termine pochi giri di pista, 6 per la precisione, dopodichè si è infilato nel suo box per non uscirvi più. A seguire Sergio Perez e la prima delle due Ferrari, non quella di Fernando Alonso ma quella di Felipe Massa. Per il brasiliano 7 giri con il miglior crono di 1:58.119. Completano la top ten Mark Webber, Kamui Kobayashi, le due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg e l’altra Toro Rosso di Jean-Eric Vergne. Fuori dai primi dieci Sebastian Vettel, staccato di quasi 3 secondi da Grosjean mentre per Alonso 4 giri di pista ma nessun riferimento cronometrato.
Lewis Hamilton © Clive Mason/Getty Images Nella sessione pomeridiana miglior tempo per Hamilton che vuole centrare il successo nel Gran Premio di casa e riscattare la gara di Valencia terminata contro le barriere di protezione ad un giro e mezzo dalla fine speronato da Maldonado. L’inglese ha chiuso le prove odierne con un 1:56.345 che è anche la migliore prestazione in assoluto dell’intera giornata. Alle sue spalle vicinissimi Kobayashi, Michael Schumacher e Rosberg racchiusi nell’arco di un decimo netto. Molto più indietro gli altri con Perez, quinto, ad 1.1 secondi dal leader e Button, sesto, a 1.6. Le condizioni temerarie della pista hanno permesso a vetture meno potenti di portarsi nelle posizioni che contano, come la Caterham di Heikki Kovalainen che ha chiuso con il settimo miglior tempo della sessione. In netto ritardo Alonso e Vettel: lo spagnolo è decimo con un ritardo di 2 secondi e mezzo, il tedesco 13esimo ad oltre 3 secondi. Nessun tempo rilevato per Grosjean, Webber, Ricciardo e De la Rosa.
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MotoGP, Lorenzo vince a Silverstone davanti a Stoner e Pedrosa
E’ Jorge Lorenzo il vincitore del Gran Premio di Gran Bretagna, sesto appuntamento stagionale del Motomondiale. Sul circuito di Silverstone il campione spagnolo dopo un inizio di gara sottotono ha recupera dalla quarta posizione iniziale raggiungendo Casey Stoner che inizialmente aveva tentato la fuga superandolo definitivamente a nove giri dalla fine nellaparte nuova del circuito, dopo un duello carena contro carena che per pochi istantiha fatto presagire ad una battaglia fino alla fine della gara. E invece Lorenzo, forte anche di una scelta di gomme migliore rispetto a quella degli avversari (dura all’anteriore, morbida al posteriore), una volta superato il rivale, ha avuto la forza di allungare e di controllare la gara fino alla fine, salvo un brivido nel finale quando la sua M1 per poco non lo disarcionava a terra mentre affrontava la Becketts.
A parte questo il pilota della Yamaha ha vinto meritatamente , ottenendo con quella di oggi la terza vittoria consecutiva e quarta totale della stagione, rafforzando ancor di più la sua leadership nella classifica del Mondiale che ora con 140 punti lo vede allungare nei confronti del suo più accreditato rivale Casey Stoner, secondo a 115 punti.
Al secondo posto troviamo proprio l’australiano, che anche questa volta non è riuscito ad azzeccare la scelta della gomma giusta in virtù dell’aumento della temperatura atmosferica di Silverstone che ha reso vana la scelta di montare due gomme morbide, sia all’anteriore che al posteriore. E dopo un tentativo di allungare all’inizio la prestazione della gomma è decaduta improvvisamente, il che ha permesso non solo a Lorenzo, ma anche a Daniel Pedrosa e Alvaro Bautista di avvicinarsi alla sua RC213V. Ma l’australiano è riuscito a mantenere la seconda posizione e vincere il duello in famiglia con le altre due Honda.
Sul podio assieme al campione del mondo in carica il compagno di team Pedrosa, mentre Bautista, dopo la bella pole ottenuta nelle qualifiche di ieri, si è dovuto accontentare della quarta posizione, ma lo spagnolo è sempre in continua crescita e nella prossima gara potrebbe aspirare sicuramente a qualcosa di più.
Jorge Lorenzo © Mirco Lazzari gp/Getty Images Al quinto posto Ben Spies, partito benissimo al contrario del compagno di squadra, ma si è poi perso nel prosieguo della gara, dopo l’errore che ha permesso a Stoner di scavalcarlo. Da li in poi la sua gara è stata tutta in discesa, ma rispetto alle prestazioni di inizio stagione, anche un quinto posto può essere considerato un buon risultato ma soprattutto anche un punto di partenza per lui che alla fine dell’anno potrebbe rischiare di perdere il posto in Yamaha.
Alle spalle dell’americano troviamo l’altra Yamaha dell’idolo di casa Cal Crutchlow, eroico nell’affrontare una gara che sembrava compromessa già nelle terze libere della mattinata di sabato in cui a causa di una caduta si è procurato un problema ai legamenti della caviglia. E invece il britannico è stato eroico nel voler gareggiare a tutti i costi correndo una gara strepitosa spinto dall’apporto del pubblico di casa, che alla fine è stato fondamentale nella sua rimonta dall’ultimo posto della griglia alla sesta posizione.
Il pilota della Yamaha si è anche permesso il lusso di superare Nicky Hayden nell’ultimo giro di gara, recuperandogli tre secondi negli ultimi tre giri. Segno che la Ducati, anche se nelle mani del suo miglior pilota di oggi, ha fatto veramente fatica a amntenere il passo. In effetti lo statunitense era partito bene, battaglaindo nelle battute iniziali con i piloti davanti per le prime posizioni, poi ha dovuto cedere il passo ai più veloci chiudendo la gara in crisi di gomme in settima posizione, comunque primo tra i piloti Ducati.
Completo disastro invece per Valentino Rossi, che con l’altra Ducati si piazza in nona posizione ma a ben 21secondi dal suo compagno di squadra, 36 totali dalla vetta. Il Dottore non è riuscito a trovare il feeling con il circuito inglese sin dall’inizio del week-end, la tanto invocata pioggia non è arrivata, anche se il cielo sopra Silverstone era minacciato da nuvoloni neri, e la scelta disperata di montare la gomma dura al posteriore non ha dato i frutti sperati. Alla fine il campione di Tavullia è riuscito a spuntarla solo su Hector Barbera, che ha chiuso la top-ten con il decimo posto, mentre tra le due Ducati ufficiali di Rossi e Hayden si è piazzato il tedesco Stefan Bradl, con la Honda LCR, in ottava posizione.
Delusione anche per Andrea Dovizioso, caduto verso metà gara mentre lottava per le posizoni di vertice. Il forlivese è poi riuscito a riprendere la moto rientrando ai box per sistemare la leva del freno danneggiata nella caduta senza nessun risultato. Ultima posizione per il pilota della Yamaha dietro anche a tutte le CRT.
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Rossi e Hayden cadute fotocopia a Silverstone. Video
Come se i noti problemi che attanagliano ormai da oltre un anno la casa di Borgo Panigale non bastassero, a rendere ancora più complicato il week-end del Gran Premio di Gran Bretagna in casa Ducati sono le due brutte cadute, per fortuna senza conseguenze, che hanno visto protagonisti Valentino Rossi e Nicky Hayden durante la sessione di qualifiche che li ha visti piazzarsi rispettivamente in decima e settima posizione. Niente di strano se non fosse che i due piloti sono cascati esattamente nello stesso punto della pista e con le medesime dinamiche. Un fatto alquanto inusuale.
E’ toccato prima al Dottore, seguito qualche minuto più tardi dall’americano, assaggiare l’asfalto di Silverstone alla staccata della “Vale Curve“, una chicane sinistra-destra che immette nella “Club”. Dopo aver affrontato la “Stowe” si scende a gran velocità in prossimità della variante. In questo tratto del circuito le disconnessioni dell’asfalto sono più accentuate che in altri punti della pista; una frenata decisa, forte e brusca su queste deformazioni può far piantare l’anteriore in terra in maniera innaturale con conseguente perdita d’aderenza. In prima analisi, sembrerebbe proprio questa la causa delle cadute “fotocopia” di Rossi e Hayden.
Valentino Rossi © ADRIAN DENNIS/AFP/GettyImages Dalle immagini si appura come i due piloti in staccata subiscano il sollevamento del posteriore che genera la perdita d’aderenza sull’anteriore praticamente con moto ancora dritta proprio qualche istante prima in cui cercano di impostare la chicane. Problema che preoccupa e non poco in previsione gara dal momento che l’nconveniente è sorto soltanto ai due ducatisti ufficiali. Che sia colpa di un sistema di molle non in grado di assorbire le oscillazioni provocate dalle disconnessioni di quel punto specifico della pista necessarie per mantenere stabile la moto? In Ducati si dovrà lavorerà anche su questo per capire se si tratta di problema tecnico o di pura casualità. Un grattacapo in più che si aggiunge alla grande mole di lavoro che dovranno fare i tecnici per dare ai due piloti una moto equilibrata e performante che riesca a fare meglio di quanto visto durante il week-end.
VIDEO CADUTA ROSSI
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VIDEO CADUTA HAYDEN
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