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  • NBA playoff 2009: Howard manda a casa James. Orlando in Finale NBA

    NBA playoff 2009: Howard manda a casa James. Orlando in Finale NBA

    Non se l’aspettava nessuno, invece è successo: i Cleveland dell’MVP della stagione regolare LeBron James sono stati eliminati da Orlando nella Finale della Eastern Conference.
    Gara 6 finisce con il punteggio di 103-90 con la strepitosa prestazione di Dwight Howard che realizza 40 punti, Dwight Howardrecord personale nei playoff, e cattura 14 rimbalzi. E’ lui a riportare i Magic in Finale NBA dopo 14 anni quando l’allora stella della squadra era un certo Shaquille O’Neal, di cui Howard ne è l’erede in tutto.
    Primo quarto molto equilibrato con i Magic che manifestano una leggera supremazia; nel secondo la franchigia della Florida spinge sull’acceleratore e scappa via grazie ai punti pesanti di Pietrus (14 punti, 5 rimbalzi, 4/7 da tre) e Lewis (18 punti e 8 rimbalzi). Le squadre vanno al riposo sul risultato di 58-40.
    Cleveland ha una reazione d’orgoglio e riduce lo svantaggio grazie a due triple di West (22 punti e 2/3 da tre) e James (25 punti, 7 rimbalzi, 7 assist ma 8/20 dal campo), ma Orlando controlla bene la gara, non vuole farsi sorprendere e difende forte sull’MVP che non riesce a risultare decisivo.
    Serie chiusa sul 4-2 Orlando. Cleveland e James steccano per l’ennesima volta, i Magic in Finale NBA troveranno ad attenderli i Lakers di Bryant.

    Il risultato del 30 maggio:

    Orlando-Cleveland 103-90
    Orl Howard 40, Lewis 18, Pietrus 14, Alston 13, Turkoglu 10
    Cle James 25, West 22, Williams 17, Varejao 14, Wallace 4
    Orlando vince la serie 4-2

    Le situazioni

    Finali

    Eastern Conference

    Cleveland-Orlando 2-4

    Western Conference

    L.A.Lakers-Denver 4-2

    Semifinali

    Eastern Conference

    Cleveland-Atlanta 4-0
    Boston-Orlando 3-4

    Western Conference

    L.A.Lakers-Houston 4-3
    Denver-Dallas 4-1

    Primo turno

    Eastern Conference

    Cleveland-Detroit 4-0
    Boston-Chicago 4-3
    Orlando-Philadelphia 4-2
    Atlanta-Miami 4-3

    Western Conference

    L.A.Lakers-Utah 4-1
    Denver-New Orleans 4-1
    San Antonio-Dallas 1-4
    Portland-Houston 2-4

  • Shaq piega Kobe

    Shaquille O’Neal e Kobe Bryant sono stati nuovamente dominanti sul campo che li ha visti essere nominati co-MVP dell’All-Star Game 3 settimane fa, ma questa volta non erano in squadra assieme e l’unico ad ottenere la vittoria è stato Shaq con i suoi Suns.
    O’Neal ha segnato 33 punti e Phoenix ha vinto 118 a 111 contro i Lakers nonostante i 49 punti di Bryant.
    Dopo i 45 punti di Venerdì scorso contro Toronto, O’Neal ha messo in fila 2 partite oltre i 30 punti per la prima volta dal 7 Marzo 2004, quando lui e Bryant erano ancora compagni di squadra a Los Angeles, è il quarto giocatore nella storia ad aver segnato almeno 33 punti in 2 partite consecutive pur avendo più di 35 anni. Gli altri sono Michael Jordan, Karl Malone e Alex English. Phoenix è andata avanti anche di 15 punti nel primo tempo ed ha chiuso la prima metà con 10 punti di vantaggio. A quel punto, Bryant ha segnato 17 punti in un parziale di 19 a 2 che ha cancellato i 12 punti che Phoenix aveva messo tra se e gli avversari ed ha portato il punteggio sul 75 a 70 per i gialloviola.

  • Houston ferma James

    Senza McGrady, i Rockets affondano Cleveland. Bryant è stellare nella vittoria contro i Suns

    La Nba ha deciso di distribuire 200 milioni di dollari, che saranno finanziati da JP Morgan e Bank of America a 12 franchigie alle prese con le difficoltà legate alla recessione. I 12 club, che non vengono citati da David Stern, riceveranno da 13 ai 20 milioni ciascuno.
    Intanto Cleveland stecca a Houston mentre i Lakers passeggiano contro i rimaneggiatissimi Suns.

    HOUSTON-CLEVELAND 93-74
    HOU Yao Ming 28, wafer 19, Artest 15
    CLE James 21, Williams 21, Ilgauskas 11, Szczerbiak 11

    Disastrosa prestazione dei Cavaliers a Houston. Cleveland fa troppa confusione in attacco, mette a referto solamente 74 punti (suo minimo stagionale) e gioca due quarti, il primo e il terzo, davvero imbarazzanti. A rendere la serata ancora più amara per coach Brown arriva anche l’infortunio capitato a Ben Wallace. si procura una frattura alla gamba dopo un contatto fortuito con Yao Ming. Wallace dovrà rimanere fuori dalle quattro alle sei settimane. Ron Artest e Shane Battier limitano il fenomeno di Cleveland LeBron James che chiude una gara da dimenticare senza nemmeno un assist a referto. Nella sua carriera Nba non era mai successo. Anche senza Tracy McGrady Houston dimostra, così, di poter dire la sua, soprattutto quando Yao Ming domina la zona pitturata. Il cinese stravince il duello con Ilgauskas e guida i Rockets al loro sesto successo consecutivo.

    L.A. LAKERS-PHOENIX 132-106
    LAK Odom 23, Bryant 22, Gasol 16
    PHO Barbosa 18, Tucker 16, Dragic 14

    Shaq e Kobe si ritrovano di fronte allo Staples Center dopo il loro siparietto all’All Star Game di Phoenix. I due ex grandi rivali adesso sembrano due amiconi. Sul parquet la gara è segnata dall’inizio, da quando coach Gentry annuncia che Steve Nash non sarà del match a causa della distorsione alla caviglia destra rimediata contro i Bobcats. Senza il loro leader e privi di Amare Stoudemire, i Suns non possono spaventare la truppa di Phil Jackson. Tutto troppo facile da subito per la squadra di Los Angeles che toglie interesse al match giocando un eccellente primo tempo chiuso con 70 punti a referto. Nella ripresa c’e’ spazio per tutti, il risultato, infatti, non è mai in discussione. Phil Jackson così si può permettere di far rifiatare Bryant e Gasol i quali rimangono sul parquet rispettivamente soltanto 27 e 24 minuti.

    fonte: gazzetta

  • NBA: show Kobe e Shaq

    Shaq ha ballato e Kobe ha brillato, tutto come ai vecchi tempi all’All-Star Game di Phoenix. Bryant è stato il miglior marcatore della partita con 27 punti ed O’Neal ne ha messi 17 in soli 11 minuti, il vecchio “dynamic-duo” ha così trascinato la selezione della Western Conference alla vittoria, ottenuta con un tondo 146 a 119 contro le stelle dell’Est. Di nuovo nella stessa squadra per la prima volta da 5 anni a questa parte, i 3 volte campioni NBA hanno diviso il premio di migliore in campo. i due hanno aiutato l’Ovest a rimontare lo svantaggio iniziale e poi hanno collaborato nel tirare lo strappo decisivo durante il terzo quarto.

    O’Neal aveva saltato, l’anno scorso, il primo All-Star Game dopo 14 selezioni consecutive ed ha messo in campo, come sempre, le sue grandi doti da intrattenitore. Il vecchio numero 32 ha infatti ballato al centro del gruppo di ballerini Hip-Hop che presentavano i 2 quintetti indossando la stessa maschera dei performers.

    Chris Paul, Pau Gasol, Brandon Roy e Tony Parker hanno tutti segnato 14 punti per la formazione dell’Ovest, Paul ha anche aggiunto 14 assists.

    Dwight Howard ha avuto 13 punti e soli 7 rimbalzi in quella che è stata una partita dominata dall’Ovest e lasciata andare dall’Est, che ha tirato con brutte percentuali e si è fatta surclassare a rimbalzo (51 – 38).