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  • James tiene in ansia i Cavs per un infortunio al gomito

    LeBron James tiene in apprensione un’intera città!
    Durante la partita vinta ieri notte dai suoi Cavs contro i Bulls che è valsa il passaggio del turno per le Semifinali di Conference contro i Boston Celtics, il numero 23 ha accusato dei dolori al gomito.
    Dolori che preoccupano, anche se non in modo rilevante, ma sempre meglio prevenire che curare! il dolore al braccio destro di LeBron James deve essere valutato il più approfonditamente possibile vista l’importanza di “The King” nell’economia della squadra. Anche perchè il livello di gioco raggiunto permette a Cleveland di prendersi di diritto il ruolo di favorita per il titolo. Nella conferenza stampa dopo il successo in Gara 5 (96-94) su Chicago, LeBron ha dichiarato che sente ancora dolore e, cosa ancor più curiosa, non sa neanche lui il perché e come sia riuscito ad infortunarsi:

    “Continua a darmi fastidio (il gomito e il braccio destro, ndr) e non so come ho fatto a farmi male. Spero che il dolore mi lasci stare nei prossimi giorni per giocare al massimo nella prossima sfida playoff. Comunque anche così posso giocare tranquillamente!”

    Il dolore al braccio si è fatto notare in Gara 5 quando James ha fatto una smorfia di dolore dopo aver provato a contrastare un tiro e il tiro libero nel finale di match tirato con la sinistra è un altro indizio.
    James è stato anche sottoposto a radiografie che in ogni caso non hanno rivelato niente di grave e quindi i tifosi dei Cavaliers possono dormire alquanto sereni.
    Sull’infortunio ha parlato anche Shaquille O’Neal:

    “Per fortuna non è grave! abbiamo avuto un pò di apprensione, ma non sembra nulla di grave!”

  • NBA, playoff 2010, primo turno: James fa 40, i Jazz sbancano Denver

    Cleveland si porta 2-0 nella serie contro Chicago grazie ad una prova superba del suo fenomeno LeBron James. Il nativo di Akron scrive a referto ben 40 punti conditi da 8 assist e 8 rimbalzi e aggiunge anche 2 spettacolari stoppate che trascinano i Cavs e spezzano via la resistenza dei Bulls che fino a pochi minuti dalla fine speravano nel colpaccio.
    Partita equilibrata fino alla fine del terzo quarto (77-77), poi breve allungo di Chicago che viene annullato da LeBron. A quel punto si scatena Jamario Moon con 3 tiri da 3 punti, Chicago non ha più la forza di reagire e partita che scorre via senza patemi. L’impatto di Moon è stato determinante soprattutto se si considera che il tiro dalla lunga distanza non è proprio la sua specialità. Alla fine per l’ex Toronto Raptors e Miami Heat ben 12 punti (tutti da oltre l’arco con un notevole 4/5). E proprio qui si è giocata la partita visto che i Cavs hanno messo assieme un 10/20 da 3 mentre Chicago si è fermata a 4/13. Buono il contributo delle altre 2 stelle dei rossooro con Jamison che chiude con 14 punti e Mo Williams con 12. Un pò in ombra rispetto a gara1 Shaq O’Neal che colleziona solo 8 punti e 7 rimbalzi in 15 minuti di gioco a causa di problemi di falli. Derrick Rose infila 23 punti aggiungendo 8 assist, Noah è il top scorer dei Bulls con la doppia doppia da 25 punti e 13 rimbalzi, Luol Deng non si tira indietro e porta alla causa 20 punti, 6 rimbalzi e 5 assist. Ma è il resto della squadra che manca e che lascia isolati i 3 fenomeni della franchigia dell’Illinois. Ora ci si trasferisce tutti a Chicago per gara3 in programma giovedì 22.

    Utah compie una vera e propria impresa ed espugna il parquet dei Denver Nuggets poche ore dopo aver saputo che il suo centro titolare Okur dovrà operarsi al tendine d’achille rotto in gara1 contro i Nuggets e starà fuori fino alla prossima stagione. Partita equilibrata fin dalle prime battute basti pensare che per ben 15 volte le 2 squadre sono state in parità e i controsorpassi ben 17. La svolta è il tiro di Kyle Korver ad 1 minuto e 28 secondi dal termine che da dietro l’arco punisce la difesa dei Nuggets e regala il vantaggio che non sarà più recuperato. A 3 secondi dalla fine tiro della disperazione di Billups da 3 punti ma questa non è stata certamente la sua serata e così Denver si inchina alla squadra più forte. Protagonisti della vittoria i soliti Deron Williams e Carlos Boozer: 33 punti e 14 assist per il primo, 20 punti e 15 rimbalzi per il secondo, ben coadiuvati dai 18 punti di Paul Millsap e dai 17 di Miles. Ottimo anche il tiratore specialista Korver con 13 punti e l’enorme merito del tiro già citato che ha spaccato in 2 la partita a favore dei Jazz. Denver ha visto la solita prova di Melo Anthony da 32 punti (ma con 25 tiri tentati), Billups ne ha aggiunti 17 con 11 assist, Nenè e Martin, i 2 lunghi, rispettivamente 18 e 15 ma è stato insufficiente per bloccare i motivatissimi Jazz che sperano di battere anche la sfortuna visto che Kirilenko (altra pedina fondamentale nello scacchiere di coach Jerry Sloan) non potrà disputare neanche una partita di questa serie ma casomai lo si rivedrà al prossimo turno se i Jazz andranno avanti. Denver ha un grosso vantaggio, quello di essere al completo per quanto riguarda i giocatori, anche se l’assenza momentanea di coach George Karl in panchina si fa sentire. Prossima gara a Salt Lake City, nello Utah, venerdì 23 aprile. Chi vincerà avrà un grande vantaggio per le successive gare!

    Risultati NBA del 19 aprile 2010

    Cleveland Cavaliers – Chicago Bulls 112-100
    (Cle: James 40, Jamison 14, Moon 12, Williams 12 – Chi: Noah 25, Rose 23, Deng 20)
    Denver Nuggets – Utah Jazz 111-114
    (Den: Anthony 32, Nenè 18, Billups 17 – Uta: Williams 33, Boozer 20, Millsap 18)

    LE SERIE DEL PRIMO TURNO:

    PRIMO TURNO:

    Cavs-Bulls 2-0
    Hawks-Bucks 1-0
    Celtics-Heat 1-0
    Nuggets-Jazz 1-1

    Lakers-Thunder 1-0
    Magic-Bobcats 1-0
    Mavs-Spurs 1-0
    Suns-Trail Blazers 0-1

  • NBA: Zydrunas Illgauskas vuole ritornare a Cleveland

    Zydrunas Illgauskas, tramite il suo agente Herb Rudoy, ha espresso il suo desiderio di tornare a giocare con i Cleveland Cavaliers, squadra che lo ha scelto al Draft del 1996 col numero 10 assoluto.
    L’agente del Lituano ha detto:

    E’ desiderio di Zydrunas ritornare ai Cavaliers ma solo per un contratto accettabile, magari avrà anche diverse opportunità ma vuole tornare ai Cavaliers perchè è lì che è cresciuto e che ha avuto l’affetto dei fans. Zydrunas voule tornare ai Cavs perchè dopo tutti questi anni vuole portare un titolo in casa Cavaliers e nella città di Cleveland“.

    Illgauskas farebbe molto comodo alla franchigia dell’Ohio visti gli ultimi infortuni di Shaquille O’Neal (che rientrerà solo per i play off per guai ad un dito della mano) e per alcuni fastidi che affliggono il ginocchio di Antawn Jamison, ultimo arrivato ai rosso-oro da Washington proprio per Illgauskas (che però con i Wizards non ha mai giocato ed è stato subito tagliato). Con i soli Anderson Varejao e J.J. Hickson sotto canestro, Illgauskas farebbe comodissimo, ma non potrà firmare nulla fino al 22 di marzo. Inoltre (come si evince dalle parole del procuratore), Big-Z non si accontenterebbe di un contratto al minimo salariale (1 milione di dollari circa) ma vorrebbe qualcosa di più sostanzioso, magari con un prolungamento di contratto visto che l’attuale (pagato però da Washington sulla base di 11 milioni di dollari) scade a giugno.
    Ecco perchè nella trattativa tra Cavs (che gradirebbero una firma fino alla fine dell’anno al minimo salariale) e Illgauskas si sono messe in mezzo altre squadre: i Dallas Mavericks, che hanno i centri Dampier e Haywood infortunati e giocano con Dirk Nowitzki come centro al momento, lo accoglierebbero a braccia aperte. Stesso discorso per i Denver Nuggets che devono fronteggiare l’infortunio di Kenyon Martin e vista la corta rotazione dei lunghi per la squadra del Colorado, sarebbe veramente oro colato il fatto di potersi aggiudicare il Lituano.
    Interessati sarebbero anche gli Atlanta Hawks che potrebbero dare un pò di riposo ad Horford e Josh Smith che finora hanno tirato la “carretta” più del necessario. Ma i Cavaliers hanno un vantaggio da non sottovalutare: la volontà del giocatore che in questi casi risulta molto spesso decisiva.

  • NBA: Shaquille O’Neal out per quasi 2 mesi, brutta tegola per Cleveland

    Gran brutta notizia per la squadra con il miglior record della lega ovvero i Cleveland Cavaliers. Shaquille O’Neal dovrà infatti rimanere fuori per almeno 6 settimane (fino a un massimo 2 mesi) dopo l’operazione, che tra l’altro è perfettamente riuscita, al pollice della mano destra.
    O’Neal si era procurato l’infortunio nella partita con i Celtics di giovedì scorso in uno scontro di gioco con Glen Davis. Cleveland resta così con il solo Varejao come centro di ruolo con Hickson, Powe e Jamison pronti a dare una mano. Si vocifera di un possibile ritorno di Illgauskas appena mandato a Washington nello scambio per Jamison ma al momento non ci sono conferme (e comunque il giocatore sarà in ogni caso disponibile solamente per le ultime partite di regular season). I Cavs potrebbero quindi muoversi sul mercato per sopperire alle assenze anche se i “lunghi”già citati potrebbero dare ampie garanzie soprattutto bisogna verificare l’impatto di Leon Powe, appena ristabilitosi dall’infortunio ai legamenti del ginocchio che se in condizioni ottimali è un’aggiunta clamorosa vista la forza fisica e l’energia messe sul parquet.
    Queste le cifre di O’Neal, 38 anni il prossimo 6 marzo, in questa stagione, dove ha giocato 53 partite: per lui 12 punti (57% al tiro), 6.7 rimbalzi, 1.5 assist e 1.2 stoppate in soli 23.4 minuti di gioco.

  • NBA: Risultati e classifiche del 12 novembre 2009

    Risultati NBA del 12 novembre 2009

    Miami Heat – Cleveland Cavaliers 104-111
    (Mia: Wade 36, Beasley 24, J. O’Neal 15 – Cle: L. James 34, M. Williams 25, Hickson 18)
    Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 121-102
    (Lak: Bryant 29, A. Bynum 26, Powell 14 – Pho: Dudley 14, Nash 13, Amundson 10, Clark 10)

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  • NBA: Risultati e classifiche dell’11 novembre 2009

    Risultati NBA dell’11 novembre 2009

    • Indiana Pacers – Golden State Warriors 108-94
      (Ind: Granger 31, Hibbert 16, E. Watson 16 – GS: Maggette 21, A. Randolph 17, M. Ellis 16)
    • Toronto Rartors – Chicago Bulls 99-89
      (Tor: Bosh 28, Calderon 18, Bargnani 16 – Chi: Deng 18, T. Gibson 18, Rose 14)
    • Boston Celtics – Utah Jazz 105-86
      (Bos: Garnett 18, R. Allen 15, Rondo 14 – Uta: D. Williams 13, R. Brewer 13, Kirilenko 12)
    • Detroit Pistons – Charlotte Bobcats 98-75
      (Det: Villanueva 30, B. Gordon 22, W. Bynum 16, Stuckey 16 – Cha: Mohammed 13, G. Wallace 12, Murray 11)
    • New Jersey Nets – Philadelphia 76ers 79-82
      (NJ: B. Lopez 23, Hassell 13, B. Simmons 11, Alston 11 – Phi: T. Young 20, Speights 19, L. Williams 10)
    • New York Knicks – Atlanta Hawks 101-114
      (NY: Harrington 23, Douglas 23, Hughes 14, W. Chandler 14 – Atl: Horford 25, Josh Smith 22, J. Johnson 19, Bibby 19)
    • Milwaukee Bucks – Denver Nuggets 108-102
      (Mil: Jennings 32, Bogut 23, Ilyasova 17 – Den: C. Anthony 32, Billups 19, J. R. Smith 18)
    • Minnesota Timberwolves – Portland Trail Blazers 84-107
      (Min: Flynn 15, A. Jefferson 14, Pavlovic 13 – Por: Oden 18, Webster 16, Fernandez 15)
    • Orlando Magic – Cleveland Cavaliers 93-102
      (Orl: V. Carter 29, Nelson 19, D. Howard 11 – Cle: L. James 36, M. Williams 28, S. O’Neal 10)
    • Houston Rockets – Memphis Grizzlies 104-79
      (Hou: Scola 22, Landry 20 Ariza 17 – Mem: Mayo 19, Z. Randolph 18, Gay 18)
    • San Antonio Spurs – Dallas Mavericks 92-83
      (SA: R. Jefferson 29, Ginobili 13, Bogans 13 – Dal: Nowitzki 29, Terry 19, Marion 11)
    • Los Angeles Clippers – Oklahoma City Thunder 79-83
      (Cli: Kaman 20, B. Davis 17, A. Thornton 15 – Okl: Durant 30, J. Green 13, Ollie 11)
    • Phoenix Suns – New Orleans Hornets 124-104
      (Pho: Stoudemire 21, G. Hill 18, Dragic 14 – NO: Paul 25, Okafor 13, Posey 11)

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  • NBA: Terza vittoria consecutiva per i Cleveland Cavaliers [highlights]

    NBA: Terza vittoria consecutiva per i Cleveland Cavaliers [highlights]

    LeBron JamesTerza vittoria di fila per i Cleveland Cavaliers. Sul parquet di casa, la Quickens Loans Arena, LeBron James e compagni battono i Washington Wizards per 102-90. Buona la prova del numero 23 Cavs, ma si è vista anche una convincente prova di squadra. Chissà che dopo le iniziali 2 sconfitte, la squadra di coach Mike Brown abbia trovato i giusti automatismi e sincronismi.

    La sfida, tra l’altro, non era delle più semplici: Washington, dopo la disgraziata stagione dello scorso anno (chiusa con il secondo peggior record NBA), è una squadra tosta, arcigna e talentuosa, coperta in ogni ruolo e reparto, grazie al recupero di molti dei suoi giocatori infortunati (anche se all’appello manca ancora Jamison) e con un nuovo capo-allenatore, quel Flip Saunders che ha portato i Detroit Pistons nell’elite del basket negli ultimi anni.

    Il match inizia subito male per i Cavaliers costretti ad inseguire già dal primo quarto, chiuso 31-17 per i Wizards. Cleveland reagisce e recupera 10 punti nel secondo parziale, va al riposo sul 54-50, sotto di 4 punti ma col morale sicuramente alle stelle dopo il bel recupero. E infatti anche il terzo quarto è appannaggio dei padroni di casa (28-19) che riescono a portarsi avanti per 78-73. A questo punto, sull’onda dell’entusiasmo generale, (non corre buon sangue tra le 2 franchigie, rivalità nata in molti scontri playoff degli ultimi anni ed acuita da molte dichiarazioni al veleno della guardia di Washington Deshawn Stevenson nei confronti della stella Cavs ed NBA LeBron James, che a suo dire sarebbe un “overrated” ovvero un sopravvalutato) Cleveland fa il vuoto e si aggiudica la sfida.

    Nel 102-90 finale sono da segnalare i 27 punti di James, i 21 di O’Neal, i 15 di Mo Williams e la doppia-doppia di Varejao (10+10). Dalla panchina Gibson, poi, ne mette altri 14. Washington si è affidata ad Arenas ma non sono bastati i suoi 22 punti, nè gli altri 22 di Caron Butler. Da elogiare anche la prova di Mike Miller che ha avuto (con soli 12 punti) un’efficienza di +21. Tutti sperano nell’Ohio che Cleveland abbia trovato la strada giusta per arrivare al titolo. Se si vuole trattenere James (che in Estate sarà eventualmente libero di cercarsi un’altra squadra a causa della scadenza del contratto) è d’obbligo puntare al massimo obiettivo.

    Guarda gli highlights di Cleveland Cavaliers – Washington Wizards

  • NBA: inizia la stagione 2009/2010

    NBA: inizia la stagione 2009/2010

    NBAMartedì 27 Ottobre 2009 è iniziata la 64esima stagione del campionato NBA, quello relativo alla stagione 2009/2010.
    Anche questa stagione vedrà lottare per il titolo, o almeno sperare in un buon risultato, 30 squadre impegnate ognuna in 82 partite, in un campionato che si concluderà il 14 Aprile 2010.

    In questo campionato farà l’esordio Blake Griffin, prima scelta dei Los Angeles Clippers al Draft NBA 2009, ala grande proveniente da Oklahoma Sooners.
    L’annuale All-Star Game si terrà il 14 Febbraio 2010 al Cowboys Stadium di Arlington in Texas, la casa dei Dallas Mavericks.

    La stagione NBA 2009/2010 eguaglia quella2006/2007 nel record di 83 giocatori internazionali, di cuiBelinelli, Gallinari e Bargnani tre italiani: Andrea BargnaniIl Mago” e Marco Belinelli che figurano nel roster dei Toronto Raptors, e Danilo Gallinari che fa parte delle file dei New York Knicks.

    Per quanto riguarda scambi di giocatori nelle formazioni, riadattamenti dei roster, nuovi arrivi c’è un bel pò da dire.
    Tra gli scambi più importanti figura sicuramente quello che vedrà Shaquille O’Neal al fianco di LeBron James nei Cleveland Cavaliers, operazione che secondo molti vedrà finalmente King James messo nelle condizioni di poter vincere l’anello simbolo del titolo NBA, il tutto rafforzato dalla firma per il team di Cleveland da parte di Anthony Parker.
    O'Neal e JamesShaquille O’Neal arriva ai Cavs in uno scambio con i Phoenix Suns che ha visto coinvolti anche Sasha Pavlović e Ben Wallace, quest’ultimo poi approdato ai Detroit Pistons.
    Il centro/ala grande Emeka Okafor giocherà con i New Orleans Hornets che lo hanno scambiato con i Charlotte Bobcats per il centro Tyson Chandler.
    I Dallas Mavericks per arrivare a Shawn Marion hanno fatto un giro a quattro con Orlando Magic, Memphis Grizzlies e Toronto Raptors, proprio quest’ultimi hanno guadagnato l’arrivo di Hedo Türkoğlu.
    Vince Carter e Ryan Anderson passano agli Orlando Magic che in cambio mandano ai New Jersey Nets ben tre giocatori: Rafer Alston, Courtney Lee e Tony Battie.

    Per completezza citiamo alcune operazioni che a nostro avviso sono da non sottovalutare, come l’arrivo di Rasheed Wallace ai Boston Celtics, la firma di Ron Artest per i Los Angeles Lakers. Due buoni acquisti anche quelli fatti dai Portland Trail Blazers nella scelta di Juwan Howard e Andre Miller, anche i San Antonio Spurs fanno due buone scelte in Antonio McDyess e Theo Ratliff.

    Per quanto riguarda i “vecchi” sembra che Jason Kidd a 36 anni abbia deciso di chiudere la carriera con i Dallas Mavericks, almeno da ciò che indica il suo impegno contrattuale per i prossimi tre anni. Invece il trentasettenne Grant Hill molto probabilmente chiuderà con i Phoenix Suns che lo hanno fermato per i prossimi due anni.

    Michael JordanPer gli amanti dei numeri quest’anno il Salary Cap è fissato a $57.700.00, quindi le franchige NBA dovranno fare i conti con questo tetto massimo, circa un milione di dollari meno dello scorso anno.

    Quella di quest’anno è anche la stagione che per la prima volta vedrà nella NBA Hall Of  Fame Michael Jordan, John Stockton, David Robinson e Jerry Sloan.

    Chiudiamo questa presentazione con i soliti pronostici, le favorite di quest’anno vedono i L.A. Lakers, i Cleveland Cavaliers, i Boston Celtics, i San Antonio Spurs, i Denver Nuggets, gli Orlando Magic e i Portland Trail Blazers. Ma c’è un campionato davanti, aspettiamo qualche partita e poi sicuramente avremo le idee più chiare.
    Intanto buon campionato NBA 2009-10.

    Theo Ratliff
  • Le immagini della sfida tra Shaquille O’neal e Michael Phelps. L’esito non è cosi scontato

    “Shaq vs” è la nota trasmissione che in una sorta di reality vede l’ex stella dell’ NBA sfidare i numeri uno di tutti gli sport, questa volta è toccato a Phelps sfidare in piscina O’neal. Il campione di nuovo doveva compiere tre vasche per un totale di 75 metri mentre il centro dei Cleveland 50 metri. L’esito non è del tutto scontato guardate il video e scoprirete com’è andata a finire. Tra le prossime sfide che Shaq ha in programma ci sono quelle con le sorelle Williams e Federer e per il mondo del calcio David Beckham

  • NBA: Shaquille O’Neal lascia Phoenix e va a Cleveland

    NBA: Shaquille O’Neal lascia Phoenix e va a Cleveland

    Shaquille O’Neal nella prossima stagione giocherà con i Cleveland Cavaliers di LeBron James. Secondo fonti vicine all’ Nba, l’accordo è praticamente fatto e si aspetta solo l’ok della Lega per ufficializzare il trasferimento. Il forte centro dei Phoenix Suns lascerà cosi l’Arizona dopo un anno e mezzo di luci e ombre, cercando così di vincere ilShaquille O'Nealquinto anello Nba (3 titoli con i Los Angeles Lakers e 1 con i Miami Heat).
    A Phoenix andranno Ben Wallace, Sasha Pavlovic, la 46esima scelta del draft e 500 mila dollari.
    La mossa dei Suns è chiara: privarsi di un giocatore 37enne che oramai è sulla via del tramonto e liberare così spazio nel salary cap, considerato che Shaq guadagna 20 milioni di dollari a stagione e prenderne uno, che comunque guadagna 14 milioni di dollari all’anno) che però è in scadenza di contratto come Ben Wallace che aumenterebbe così la possibilità di Phoenix di mettere sotto contratto free agent di calibro.
    Cleveland con O’Neal rinforza il suo quintetto e fa intendere di puntare con decisione al titolo di campione Nba; lui e James formeranno sicuramente una coppia ben affiatata, età e guai fisici permettendo.