Tag: shakhtar donetsk

  • Celtic-Juventus e Milan-Barcellona agli Ottavi di Champions

    Celtic-Juventus e Milan-Barcellona agli Ottavi di Champions

    A Nyon, nel quartiere generale dell’Uefa, alle 11:30 ci saranno i sorteggi degli Ottavi di Champions League 2013. Non si potranno incontrare squadre dello stesso paese e ovviamente sarà vietato lo scontro tra squadre che compongono lo stesso girone. L’urna di Nyon nasconde per il Milan insidie maggiori rispetto alla Juventus che ha nel Real Madrid l’avversario da evitare. Le gare di andata degli Ottavi di Champions League si giocheranno il 12-13 e 19-20 febbraio, mentre il ritorno è previsto per il 6-7 e 12-13 marzo. Il sorteggio sarà in diretta su Sky Sport e Mediaset Premium mentre su Il Pallonaro potrete seguire la diretta live blogging

    Possibili avversarie JUVENTUS: Porto, Arsenal, Real Madrid, Valencia, Celtic, Galatasaray.
    Possibili avversarie MILAN: Paris Saint-Germain, Barcellona, Manchester United, Borussia Dortmund, Schalke 04, Bayern Monaco.

    Sorteggio Ottavi Champions (premi F5 per aggiornare)

    • E’ iniziato. Il segretario dell’Uefa abbraccia virtualmente Tito Villanova 
    • Steve McManaman ambasciatore della Champions League 2o13 si occuperà del sorteggio
    • 1) Galatasaray-Schalke 04
    • 2) Celtic-Juventus
    • 3) Arsenal-Bayern Monaco
    • 4) Shakhtar Donetsk-Borussia Dortmund
    • 5) Milan-Barcellona
    • 6) Real Madrid-Manchester United
    • 7) Valencia-PSG
    • 8) Porto-Malaga
  • Conte, fine dell’esilio e Paratici può rilassarsi

    Conte, fine dell’esilio e Paratici può rilassarsi

    Dopo quattro mesi l’esilio è finito: dal dieci agosto al nove dicembre, quando a Palermo Antonio Conte tornerà a sedersi sulla sua panchina, per guidare la squadra dal campo, per soffrire con i giocatori, per motivarli a suo modo e terminare la gara con un filo di voce. Tutto questo gli è mancato terribilmente, al punto che – come lo stesso Conte ha dichiarato – sua moglie gli ha costruito una panchina in salotto, dove sedersi a guardare la Tv, giusto per non perdere l’abitudine. Dopo lungo peregrinare per le tribune d’Italia e d’Europa, dopo gare vissute dietro ai vetri schermati di un box che assumeva le sembianze di una gabbia per il leone, finalmente potrà ricalcare il manto erboso e compiere i suoi rituali gesti scaramantici pre-partita in campo.

    Sono stati mesi di grande sofferenza per lui, nonostante l’andamento della squadra potesse consentirgli di dormire sonni abbastanza tranquilli e di affidarsi ai suoi collaboratori, Carrera prima ed Alessio poi. La sua Juventus lo riabbraccia da prima in classifica in campionato e da qualificata agli ottavi di Champions League da prima nel proprio girone, battendo e scavalcando proprio l’ostico Shakhtar Donetsk. La vittoria e la qualificazione sono stati “un regalo per Conte, perchè Antonio ha sofferto tanto lontano dalla squadra” come ha sottolineato Beppe Marotta nel post-partita di ieri sera: un presente gradito e non solo perchè Natale si avvicina, ma perchè consente al mister di esordire in panchina in Europa dalla porta principale, negli ottavi di finale della principale competizione.

    La soddisfazione per il risultato raggiunto non deve, però, far dimenticare questi lunghi mesi di esilio forzato, che hanno solleticato una curiosità a tratti morbosa nei confronti di Antonio Conte, cercando di scrutarlo con ogni mezzo possibile per interpretarne i gesti e le reazioni durante le gare in tribuna. Più composte e misurate nella gare iniziali di campionato, più accese nelle ultime partite in cui la posta in gioco inizia a essere importante e pesante, proprio come nella decisiva gara di ieri sera contro lo Shakhtar quando mister Conte è stato, suo malgrado, protagonista di un siparietto curioso: nelle fasi centrali del match, quando il risultato era ancora bloccato sul pareggio, alcuni tifosi dello Shakthar, nell’intento di distrarlo dalla gara, si sono avvicinati alla sua postazione in tribuna ed hanno iniziato a sventolare le loro bandiere proprio davanti al vetro del box, infastidendo il mister che ha chiesto l’intervento di Fabio Paratici, presente come sempre al suo fianco, perchè avvertisse il servizio d’ordine e facesse allontanare i disturbatori ucraini. Il tutto si è risolto in pochi minuti, ma l’episodio – agli occhi di Conte – avrà assunto le sembianze dell’ultimo boccone amaro da digerire prima di potersi riappropriare della sua normalità, della routine che caratterizza il ruolo di ogni tecnico.

    Conte, fine dell'esilio e Paratici può rilassarsi
    Conte, fine dell’esilio e Paratici può rilassarsi | © Claudio Villa/Getty Images

    Ma, oltre a mister Conte, da domenica prossima il ritorno alla normalità caratterizzerà anche Fabio Paratici, il fedele direttore sportivo che ha accompagnato il mister bianconero in ogni tribuna, sempre al suo fianco. Ha avuto il difficile ruolo del “parafulmine”, accompagnando e supportando il mister durante i novanta minuti, vivendo in prima persona le sue reazioni impulsive ed i suoi sfoghi, cercando di trasmetterli telefonicamente – nonostante il divieto – ad un “intermediario” seduto in panchina affinchè giungessero al vice-allenatore di turno, adattando il suo ruolo di direttore sportivo alle esigenze ed alle circostanze. Anche per lui la fine dell’esilio di Conte sarà motivo di grande gioia perchè significherà tornare al proprio ruolo “tradizionale”, in attesa della bolletta telefonica di questi quattro mesi.

  • Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Juve perfetta, a Donetsk arrivano vittoria e primo posto

    Qualificazione e primo posto. Una Juve pressoché perfetta sbanca Donetsk e chiude in testa il proprio girone mantenendo l’imbattibilità nella competizione, cosa riuscita in questo primo turno solo a Malaga, Schalke e Borussia Dortmund. E pensare che dopo i tre pareggi del girone di andata, specie quello di Copenaghen contro il Nordsjaelland, il profumo di Europa League era fortissimo. Come fortissimo era l’odore di biscotto contro gli ucraini. Nulla di tutto ciò invece ed una Juve accorta in difesa e rapida nell’offendere piazza il colpaccio contro una squadra che vinceva da sedici turni consecutivi a casa rendendo cosi nulla la goleada del Chelsea nell’altro match.

    Un successo meritato come detto, giunto su un autogol viziato da un fuorigioco di Lichtsteiner, ma se di errori arbitrali bisogna parlare sono stati diversi gli episodi andati contro la Juve, in particolare un calcio di rigore non assegnato dall’arbitro per un fallo di mano di Fernandinho. Alessio e Conte non cambiano nulla rispetto a quanto preventivato alla vigilia. In difesa torna Chiellini, in avanti c’è Giovinco accanto a Vucinic. Comincia meglio la squadra di Lucescu che seppur qualificata mira a chiudere al primo posto il girone. La Juve soffre nei primissimi minuti ma poi con grande personalità esce allo scoperto e comincia a macinare gioco. Di occasioni da rete, specie nei primi 45’ se ne vedono pochi. I bianconeri reclamano, a ragione, un rigore per un fallo di mano di Fernandinho su punizione di Pirlo ma l’arbitro lascia correre. L’asse Vucinic-Giovinco intanto funziona e anche bene, e da una loro combinazione nasce la palla gol più ghiotta del primo tempo ma la Formica Atomica dal limite e con lo specchio della porta completamente libero, se si eccettua il portiere Pyatov, apre troppo il tiro spedendo a lato. Intanto Chiellini fa tremare tutti richiamando l’attenzione della panchina per un fastidio al polpaccio: Caceres si alza per riscaldarsi ma la cosa, dopo l’intervallo, rientrerà.

    La ripresa comincia esattamente come era iniziato il primo tempo, ovvero con uno Shakhtar subito pimpante che si fa vivo con un tiro di Alex Teixeira a seguito di una respinta corta di Buffon. Palla fuori. Più ghiotta la chance capitata a Pirlo che dal limite dell’area colpisce il palo. Ma la Juve è viva e poco dopo trova anche il gol: Lichtsteiner riceve palla sulla destra e mette in mezzo un pallone che Kucher devia verso la propria porta nel tentativo di fermare Giovinco. Gli ucraini voglio il pari ma cosi facendo lasciano praterie ai bianconeri. Vucinic supera anche il portiere avversario ma sbaglia tutto. I padroni di casa di occasioni non ne creato se si eccettua un auto palo colpito da Asamoah. La Juve fa festa: quegli ottavi che sembravano una chimera ora sono realtà.

    La Juventus festeggia gli ottavi
    La Juventus festeggia gli ottavi © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Le pagelle di Shakhtar Donetsk-Juventus:
    Fernandinho 6,5: Tra i brasiliani forse è quello che ha di meno la testa alle vacanze ma rischia tanto nel primo tempo quando colpisce la palla con le mani nella propria area.
    Willian 6: Più volte cerca di accelerare ma la retroguardia bianconera, stavolta, lo controlla abbastanza bene.
    Eduardo 5: Prova abulica la sua, tanto che raccatta anche un’ammonizione inutile.
    Chiellini 7: Prestazione maiuscola per lui che soffre anche un po’ di un risentimento al polpaccio ma porta la gara al termine. Peccato per quella ammonizione presa nel finale che non gli consentirà di giocare l’andata degli ottavi poiché diffidato.
    Pogba 6: Alterna cose buone ad errori che specie in quel punto del campo non si dovrebbero fare. Ma la gara gli è servita per fare esperienza.
    Giovinco 7: E’ una delle cause principali dell’autogol che ha portato i bianconeri al successo. Sempre pimpante nel primo tempo ha avuto una chance non sfruttata a dovere. Ma la sua prova va ben oltre la sufficienza.

    Il tabellino di Shakhtar Donetsk-Juventus
    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov 6; Srna 6,5, Kucher 5,5, Rakytskyy 6, Rat 6; Fernandinho 6,5, Stepanenko 5,5; Alex Teixeira 5 (20′ st Ilsinho 6), Mkhitaryan 5,5, Willian 6; Eduardo 5 (1′ st Devic 6). In panchina: Kanibolotsky, Kryvtsov, Kobin, Gai, Douglas Costa. Allenatore: Lucescu 5,5
    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6,5; Barzagli 6, Bonucci 7, Chiellini 7; Lichtsteiner 7, Vidal 6,5, Pirlo 6, Pogba 6, Asamoah 6; Giovinco 7 (47′ st Giaccherini sv), Vucinic 6,5 (43′ st Matri sv). In panchina: Storari, Caceres, Padoin, Marrone, Quagliarella. Allenatore: Alessio 7

    Le immagini video di Shakhtar Donetsk-Juventus
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  • Juventus a Donetsk per la notte della verità

    Juventus a Donetsk per la notte della verità

    Dentro o fuori. Champions League o Europa League. Tutto in una gara. Tutto in una notte. La Juventus si gioca una buona fetta di stagione nell’ultima gara del girone eliminatorio in casa dello Shakhtar Donetsk. Alla squadra di Conte, il quale per l’ultima volta seguirà la sua Juventus dalla tribuna visto che la squalifica si sta per concludere, basterà un pari contro i già qualificati ucraini. La “ics” sembra essere il risultato più probabile anche a guardare le quote dei bookmakers ma guai a parlare di biscotto. Alla vigilia infatti sia Lucescu che la formazione bianconera hanno respinto con forza questa ipotesi, ma è chiaro che ci saranno differenti motivazioni.

    Per i padroni di casa l’unica plausibile sembra essere quella della conquista del primo posto, anche se negli ultimi giorni si era parlato di un massimo impegno al fine di raggiungere il successo per favorire cosi una possibile qualificazione del Chelsea il cui patron Abramovich è socio in affari con il main sponsor dello Shakhtar. Pure invenzioni o fondo di verità? Anche qui i dubbi restano, ma l’unica cosa certa è che i tanti brasiliani presenti nella formazione di Donetsk sono con la testa alle vacanze considerando che dopo il match voleranno in Sudamerica per un mese di ferie. Dal canto suo la Juve sa di poter giocare per due risultati su tre ma di non potersi permettere di perdere visto che nell’altro match il Chelsea farà un sol boccone del Nordsjaelland.

    Giorgio Chiellini
    Giorgio Chiellini al rientro © Valerio Pennicino/Getty Images

    Praticamente come l’ultima volta in un girone di qualificazione dei bianconeri in Champions. In quell’occasione contro il Bayern Monaco finì male, malissimo. Storie diverse, anni diverse, squadre diverse. L’unica certezza è che gli ucraini hanno vinto le ultime sedici gare disputate in casa. Roba da rabbrividire, altro che il freddo dell’est. Passando alle due squadre Conte deve rinunciare oltre che sullo squalificato Marchisio anche su Lucio e Bendtner, rimasti a Torino a causa di problemi fisici. Risolti i problemi che riguardavano Chiellini e Bonucci: entrambi saranno della contesa. Sicuro l’inserimento di Pogba da titolare accanto al rientrante Vidal mentre Lichtsteiner e Isla sembrano in lizza per un posto sulla corsia di destra. Favorito lo svizzero anche perché la sciagurata prova del cileno contro il Milan è ancora un ricordo vivo nella mente del tecnico bianconero. Sulla sinistra invece rientra da titolare.

    In avanti solito dubbio riguardo al partner di Vucinic: Giovinco è comunque favorito su Matri e Quagliarella. Dall’altro lato nessun turnover per Lucescu che deve rinunciare al solo Luiz Adriano, protagonista del mancato fair play nella gara di Copenaghen.Ma in avanti ci sarà il temibile quartetto composto da Alex Texeira, Mkhiataryan, Willian ed Eduardo.

    Le probabili formazioni di Shakhtar Donetsk-Juventus:

    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov; Srna, Kucher, Rakytskyy, Rat; Hubschmann, Fernandinho; Alex Texeira, Mkhiataryan, Willian; Eduardo. In panchina: Kanibolotsky, Shevchuk, Stepanenko, Ilsinho, Kobin, Gai, Devic. Allenatore: Lucescu

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Vucinic, Giovinco. In panchina: Storari, Marrone, De Ceglie, Giaccherini, Isla, Quagliarella, Matri. Allenatore: Alessio

  • Buffon punta in alto: “Vogliamo il primo posto”

    Buffon punta in alto: “Vogliamo il primo posto”

    Il giorno della verità è arrivato per la Juventus, che questa sera affronterà gli ucraini dello Shakhtar Donetsk per giocarsi la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League. E’ già tempo di verdetti importanti e, dunque, era inevitabile che a parlare fosse l’uomo di maggiore esperienza internazionale, il capitano Gigi Buffon che, come di consueto, ha analizzato la situazione con grande lucidità ed acume, individuando i temi fondamentali della gara, ed i pericoli in agguato.

    Per l’occasione Gigi Buffon ripropone un’affermazione che aveva già rimarcato dopo la prima gara di Champions disputata quest’anno, a Stamford Bridge contro il Chelsea, quando la Juventus conquistò un buon pareggio per 2-2: allora, Buffon dichiarò che “questa Juve può giocarsela con tutti” proponendo un auspicio che oggi è divenuto certezza, soprattutto dopo l’importante vittoria ottenuta contro i campioni d’Europa in carica del Chelsea nella gara disputata a Torino, dando l’impressione che “la Juve è tornata ad essere competitiva anche a livello europeo” .

    Buffon punta al primo posto nel girone di Champions
    Buffon punta al primo posto nel girone di Champions | © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Il potenziale, dunque, è di sicuro notevole ma ora quel che occorre è l’ultimo passo – e per definizione il più importante – verso il primo traguardo stagionale: questa sera contro l’ostica squadra di Mircea Lucescu la Juventus dovrà centrare almeno il pareggio per avere la matematica certezza del passaggio del girone, insieme al già qualificato Shakhtar: in caso di pari, dunque, la Juventus sarebbe seconda e gli ucraini primi; in caso di vittoria bianconera, invece, la situazione sarebbe opposta, con la Juventus a guidare il gruppo e gli ucraini secondi. In apparenza, dunque, gli ucraini potrebbero sembrare più rilassati avendo già in tasca il passaggio agli ottavi ma, come ha ricordato lo stesso Lucescu, non si faranno sconti: per questo motivo secondo Buffon non è il caso di riproporre quella frase che fece scalpore quando lui stesso, con grande sincerità, la pronunciò per spiegare un “costume” consolidato nel mondo del calcio: “meglio due feriti che un morto? Non ci sono i requisiti perchè una squadra è qualificata e l’altra no”.

    Pertanto, considerando le insidie della gara e la forza dell’avversario che potrà giocare con maggiore serenità e meno pressioni, Gigi Buffon sottolinea il rischio principale del match, ossia “il terzo risultato, quello che non ci piacerebbe”. Per questo motivo, per evitare rischi che comprometterebbero ciò che di buono è stato fatto finora, la squadra dovrà dare il massimo, anche perchè se si riuscisse a centrare il risultato pieno, i bianconeri arriverebbero al primo posto nel girone che, secondo Gigi Buffon, potrebbe essere un “particolare” importante da considerare perchè “c’è differenza tra chi arriva primo e chi secondo visto chi si va ad affrontare agli ottavi”, sottolineando l’importanza di evitare di incontrare subito delle “potenziali vincitrici”. Proiettandosi al futuro prossimo della competizione, augurandosi di essere “in gioco”, il numero uno bianconero si sbilancia su quello che, finora, era un discorso quasi tabù, ossia la vittoria finale: “ci sono 3-4 squadre più forti di noi, ma sognare non costa nulla”. 

    La concentrazione e l’attenzione, pertanto, dovranno essere massime questa sera, così come conferma Angelo Alessio (alla sua ultima presenza da primo allenatore in panchina considerando che il 9 Dicembre rientrerà Antonio Conte, ndr) proiettato sul raggiungimento dell’obiettivo-qualificazione, con l’auspicio di smentire le parole di Lucescu che, nei giorni scorsi, aveva sminuito il gioco bianconero definendolo “prevedibile e ripetitivo”.

  • Juventus, dentro o fuori a Donetsk con dubbio Chiellini

    Juventus, dentro o fuori a Donetsk con dubbio Chiellini

    La Juventus è giunta in terra ucraina con qualche imprevisto nel corso del viaggio, dato che il volo della squadra è partito con un’ora di ritardo ed è atterrato con qualche difficoltà a causa delle turbolenze nel cielo ucraino ma, a parte questi inconvenienti, mister Antonio Conte si augura di non doverne affrontare altri, soprattutto alla luce dell’importanza del match che i bianconeri dovranno affrontare mercoledì sera, quando si giocheranno la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Contro la squadra di Mircea Lucescu, come noto, basterà un punto per la certezza del passaggio del turno ma, nonostante il traguardo sembri realmente vicino e a “portata di mano” gli impegni europei non devono essere mai sottovalutati, soprattutto per una squadra ancora inesperta in campo internazionale come questa Juventus in cui soltanto capitan Buffon può ritenersi un veterano di questa competizione.

    Juventus, dentro o fuori a Donetsk con dubbio Chiellini
    Juventus, dentro o fuori a Donetsk con dubbio Chiellini | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    In casa Juventus la concentrazione sul delicato impegno dovrà, dunque, essere massima e per questo motivo Conte si augura di poter recuperare in extremis uno dei pilastri della sua difesa, che risulta acciaccato dalla gara contro il Chelsea: Giorgio Chiellini. Il difensore toscano, infatti, ha saltato sia la gara contro il Milan sia il derby di sabato scorso contro il Torino per precauzione e per evitare di compromettere la sua presenza contro lo Shakhtar. Ora, però, nonostante la prudenza osservata, la sua presenza dal primo minuto contro gli ucraini non è ancora certa. Mister Conte vuole che sia proprio lo stesso Chiellini a decidere se scendere in campo, avendo l’ultima parola e, sulla sua valutazione finale che probabilmente avverrà domattina, peserà probabilmente anche la rigida temperatura prevista per la serata di mercoledì a Donetsk che potrebbe influire sul suo problema muscolare al polpaccio.

    Nel caso di forfait di Chiellini, ci sarà spazio per Martin Caceres che ha dimostrato più volte di essere una valida alternativa in quel ruolo, anche alla luce del fatto che Lucio non si è aggregato alla trasferta ucraina per problemi fisici legati ad un affaticamento agli adduttori, rimanendo a Torino insieme a Bendtner, Simone Pepe e lo squalificato Claudio Marchisio, l’uomo copertina del derby ed autore di una doppietta.

    Quel che è certo, è che la Juventus contro lo Shakthar dovrà mostrare la massima determinazione per superare il “limbo” attuale del girone. Il destino del cammino europeo è nelle mani dei bianconeri ma la qualificazione è tutta da giocare considerando due variabili di estremo rilievo. In primis, la forza e la pericolosità della giovane squadra di Lucescu che non farà sconti e non vuol sentir parlare di “biscotti”, alla quale mancherà, però, l’attaccante Luiz Adriano squalificato per un turno per comportamento antisportivo tenuto nella gara con il Nordsjaelland. In secundis, l’importanza della posta in gioco considerando che il risultato della gara di mercoledì può condizionare l’intera stagione bianconera perchè, nonostante la prova di forza mostrata nell’ultima uscita europea contro il Chelsea, il passaggio del turno è ancora in bilico, così come ha voluto precisare il presidente Andrea Agnelli che ha evidenziato come tutto sia ancora possibile, nel bene e nel male: “Donetsk dobbiamo scendere in campo con determinazione e cattiveria. Possiamo conquistare la vetta del girone, ma rischiamo anche l’eliminazione”.

  • Goal anti fair play, la Uefa punirà Luiz Adriano

    Goal anti fair play, la Uefa punirà Luiz Adriano

    Avevamo preannunciato la bufera ed ecco che la Uefa ha preso in mano quanto accaduto durante il match di Champions League tra Nordsjaelland-Shakhtar Donetsk, finito 2-5 dove a segnare negativamente la vittoria del club ucraino è stato il goal di Luiz Adriano, etichettato come anti sportivo. Nel riconsegnare il pallone alla squadra danese dopo qualche minuto di gioco fermo, il numero nove della formazione di mister Mircea Lucescu, si è impossessato del pallone lasciato dalla difesa avversaria per farlo arrivare al proprio portiere, ed ha messo a segno la rete del momentaneo 1-1.

    Subito i danesi hanno chiesto spiegazioni all’arbitro ed anche al giocatore stesso ma il goal, nonostante l’anti fair play, è stato ovviamente assegnato: il Nordsjaelland da parte sua, ha dimostrato di essere una squadra educata a dovere e, senza grandi scenate, ha ripreso a giocare andando anche a segnare il 2-1. Nelle ore dopo a quanto successo a mettere una buona parola su Luiz Adriano è intervenuto direttamente il tecnico dello Shakhtar il quale ha voluto scusarsi per la rete e riportare quanto dichiarato dal giocatore stesso: il brasiliano ha infatti affermato di non essere riuscito a contenere l’istinto di attaccante ed ha quindi rincorso il pallone fino a metterlo in rete.

    Luiz Adriano FC Shakhtar Donetsk's Brazilian forward
    Luiz Adriano © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images

    A mettere benzina sul fuoco su quanto avvenuto è stato poi anche il mancato goal concesso al team danese: secondo mister Lucescu i patti erano quelli di lasciar segnare gli avversari per riportare le cose in parità ma in quel momento è intervenuto Stepanenko che ha fermato l’azione dei danesi alzando ulteriormente la polemica. Ecco quindi che a mettere giustizia sull’accaduto è intervenuta la Uefa: l’Unione Europea delle Federazioni Calcistiche ha infatti aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Luiz Adriano che ora si vede accusato di aver violato l’articolo 5 dei Regolamenti Disciplinari Uefa. Per arrivare a sapere quale sarà la decisione finale si dovrà aspettare il 27 novembre quando la Commissione Disciplinare e di Controllo della Uefa si riunirà per discutere sull’accaduto.

  • Champions League, in quattro vanno agli ottavi. Il Barça è già primo

    Champions League, in quattro vanno agli ottavi. Il Barça è già primo

    Il quinto martedì di Champions League ha regalato quattro nuove squadre qualificate agli ottavi di finale. Valencia, Bayern Monaco, Barcellona e Shakhtar Donetsk infatti hanno staccato il pass per il turno successivo con una giornata di anticipo. Per le altre invece ci sarà da sudare sino all’ultima giornata dove non mancheranno le lotte a distanza con un occhio alla propria partita e l’altro a quella della diretta avversaria.

    GRUPPO E
    Lo Shakhtar tra le polemiche sbanca il campo del Nordsjaelland e conquista con un turno di anticipo la qualificazione agli ottavi. Una vittoria netta per 5-2 ma macchiata da un brutto episodio di mancato fair play da parte degli ucraini che sotto di un gol anziché restituire palla agli avversari, con tutta la squadra danese ferma, vanno in gol con Luiz Adriano. Nel bene o nel male è comunque lui il protagonista di giornata con una tripletta messa a segno che si unisce ai due gol di Willian. Il Nordsjaelland avanti due volte prima con Nordstrand e poi con Lorentzen, è costretto ad arrendersi e a perdere ogni speranza anche di terzo posto. Alla squadra di Lucescu nell’ultimo turno basterà un pari per chiudere al primo posto

    Nordsjaelland – Shakhtar Donetsk 2-5
    24′ Nordstrand (N), 26′, 53′ e 81′ Luiz Adriano (S), 29′ Lorentzen (N), 44′ e 50′ Willian (S)

    Juventus – Chelsea 3-0
    38′ Quagliarella, 61′ Vidal, 91′ Giovinco

    Classifica: Shakhtar Donetsk 10, Juventus 9, Chelsea 7, Nordsjaelland 1

    GRUPPO F
    Tutto facile per Valencia e Bayern Monaco che scese in campo con la consapevolezza che un pareggio sarebbe bastato visto il ko del Bate Borisov contro il Lille fanno 1-1 e passano agli ottavi. Nel finale il gol spagnolo con Feghouli e la replica tedesca di Muller, con le due formazioni che si giocheranno il primo posto, a distanza, nell’ultimo turno. Nettamente favoriti i tedeschi sia perché giocano in casa e sia perché a  parità di punti hanno dalla loro gli scontri diretti. A Borisov invece impresa riuscita a metà al Lille che per sperare in un posto nell’Europa League doveva vincere con tre gol di scarto. Le cose si erano messe bene nella prima mezz’ora grazie a Sibide e Bruno, ma non è arrivata la terza zampata che poteva risultare decisiva. A casa i bielorussi che per puntare agli ottavi dovevano forzatamente vincere.

    Bate Borisov – Lille 0-2
    14′ Sidibe, 31′ Bruno

    Valencia – Bayern Monaco 1-1
    77′ Feghouli (V), 82′ Muller (B)

    Classifica: Bayern Monaco e Valencia 10, Bate Borisov 6, Lille 3

    Leo Messi
    Leo Messi © ALEXANDER NEMENOV/AFP/Getty Images

    GRUPPO G
    Il Barcellona vince facilmente a Mosca grazie al gol di Dani Alves e alla doppietta di Messi centrando in un sol colpo primo posto nel girone e ottavi di finale con un turno di anticipo. Alle spalle dei blaugrana è testa a testa tra Benfica e Celtic: lo scontro diretto di ieri sera va ai lusitani grazie ai gol di John e Garay, intervallati da quello di Samaras, ma il discorso per il passaggio del turno è tutto da vedere. A parità di punti il Benfica è al momento avvantaggiato dagli scontri diretti ma nell’ultima giornata i portoghesi dovranno far visita al Barcellona mentre il Celtic riceveranno un già eliminato Spartak Mosca.

    Spartak Mosca – Barcellona 0-3
    16′ Daniel Alves, 27′ e 39′ Messi

    Benfica – Celtic 2-1
    7′ John (B), 31′ Samaras (C), 71′ Garay (B)

    Classifica: Barcellona 12, Benfica e Celtic 7, Spartak Mosca 3

    GIRONE H
    Si deciderà nell’ultimo turno la seconda squadra qualificata agli ottavi insieme al Manchester. E sarà lotta a distanza tra Galatasaray e Cluj con i turchi che però appaiono favoriti. Non tanto per la vittoria di ieri sera sullo United arrivata grazie a Yilmaz ma per via degli scontri diretti favorevoli rispetto ai rumeni che nell’ultima giornata dovranno recarsi ad Old Trafford. E non sarà facile come contro il Braga, battuto 3-1 grazie ad uno scatenato Pedro che di fatto ha messo fuori da ogni gioco europeo i portoghesi in gol con Alan.

    Cluj – Sporting Braga 3-1
    7′,15′ e 34′ Pedro (C), 17′ Alan (S)

    Galatasaray – Manchester United 1-0
    54′ Yilmaz

    Classifica: Manchester United 12, Cluj e Galatasaray 7, Sporting Braga 3

  • Anti fair play Shakhtar, Luiz Adriano ed il goal della vergogna

    Anti fair play Shakhtar, Luiz Adriano ed il goal della vergogna

    Aria di bufera in Champions League dove, dopo il goal anti fair play dello Shakhtar, è scoppiato un vero e proprio putiferio: il match di cui parliamo è quello svoltosi nella serata di ieri tra Nordsjaelland-Shakhtar Donetsk, finito 2-5 per gli ucraini ma che ha visto la vittoria dello Shakhtar venire macchiata da un gesto a dir poco antisportivo da parte di Luiz Adriano. Al 26esimo minuto di gioco, con il Nordsjaelland in possesso del pallone e soprattutto avanti sul risultato per 1-0, l’arbitro Gautier ha fermato il gioco in quanto ha voluto assicurarsi delle condizioni del danese Nordstrand, il quale era steso a centrocampo visibilmente dolorante in viso. Come giusto i danesi hanno fermato il gioco per concedere all’arbitro di avvicinarsi al compagno di squadra che poi si è rialzato.

    Il gioco è ripreso con Willian, centrocampista dello Shakhtar che ha calciato il pallone verso l’estremo difensore della squadra avversaria ma è proprio qui che è accaduto l’imprevedibile: i difensori del Nordsjaelland hanno lasciato scorrere il pallone verso il proprio portiere ma ecco che spunta Luiz Adriano il quale corre verso il pallone e dribbla un incredulo Hansen che subito se la prende con l’arbitro che convalida la rete.

    Luiz Adriano FBL-EUR-C1-DEN-UKR-NORDSJAELLAND-SHAKHTAR DONETSK
    Luiz Adriano © ANDREAS HILLERGREN/AFP/Getty Images

    Subito i giocatori del Nordsjaelland corrono verso il numero 9 dello Shakhtar, limitandosi a chiedere spiegazioni e a parlargli in modo pacato, cosa che lascia assolutamente sbalorditi tutti i presenti: la partita infatti riprende con la rete dei padroni di casa che si portano sul 2-1 per poi arrendersi con un 2-5 finale. Tanto di cappello dunque alla squadra danese che con eleganza ha incassato il colpo antisportivo di Luiz Adriano continuando il match senza se e senza ma.

    Un fatto simile è accuto nel 2009 in Italia durante la partita Ascoli-Reggina di Serie B dove, Antenucci, su passaggio di Sommesse, portò in vantaggio i locali sfruttando una palla che era destinata al fallo laterale per consentire il cambio di un difensore della Reggina: in quel caso però la reazione degli amaranto fu tutto tranne che elegante in quanto Costa colpì Sommesse guadagnandosi il cartellino rosso. Piccola differenza dunque tra la reazione dei giocatori danesi e quella dei calciatori italiani: anche Chiellini, dopo il match di ieri sera contro il Chelsea, parlando di quanto accaduto tra Nordsjaelland-Shakhtar Donetsk, ha spiegato che se fosse successo a loro la partita sarebbe finita con tre giocatori in meno.

    IL VIDEO DEL GESTO ANTI FAIR PLAY DI LUIZ ADRIANO:

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  • Champions, Valencia-Bayern promette spettacolo. Il Barça vede gli ottavi

    Champions, Valencia-Bayern promette spettacolo. Il Barça vede gli ottavi

    Eccezion fatta per il girone H, dove il Manchester United è già qualificato e per il secondo posto bisognerà attendere l’ultimo turno, negli altri tre gironi potrebbero venir fuori già stasera i verdetti riguardanti le squadre qualificate agli ottavi di Champions League. Con un turno di anticipo infatti potrebbero strappare il pass Shakhtar e Chelsea nel raggruppamento E, Valencia e Bayern Monaco nel girone F, Barcellona e Celtic nel gruppo G. Si tratta solamente di ipotesi sottostanti al verificarsi di alcune condizioni che di seguito indicheremo.

    Nordsjaelland-Shakhtar Donetsk
    Potrebbe arrivare già stasera la qualificazione agli ottavi di finale per gli ucraini dello Shakhtar. In caso di vittoria  e di contemporanea sconfitta della Juventus contro il Chelsea la formazione di Lucescu strapperebbe il passa con una giornata d’anticipo. E’ questa l’unica combinazione che lancerebbe gli ucraini agli ottavi già da oggi. Nordsjaelland praticamente fuori da una possibile prosecuzione mentre per sperare nel raggiungimento dell’Europa League bisognerà vincere. Ma la cosa appare improbabile.

    Bate Borisov-Lille
    Vincere per continuare a sognare. Il Bate Borisov crede ancora alla qualificazione ma per farlo dovrà battere il Lille. Un successo contro i francesi consentirebbe di rimanere a ruota, se non di agganciare, chi sta davanti. Dall’altro lato i transalpini hanno poco da chiedere alla sfida: possono ancora sperare nell’Europa League ma dovrebbero vincere con tre gol di scarto. Il pareggio invece non servirebbe a nessuna delle due.

    Bastian Schweinsteiger
    Bastian Schweinsteiger copy; CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    Valencia-Bayern Monaco
    E’ una delle sfide più affascinanti della serata. E probabilmente una delle più decisive. Il Valencia ha in mano qualificazione e primo posto: per raggiungere tale traguardo gli basterà vincere 1-0 o con due gol di scarto. Un pareggio potrebbe qualificare entrambe in caso di contemporaneo passo falso del Bate Borisov. Bayern Monaco che in caso di vittoria potrebbe qualificarsi nel caso in cui il Bate non vinca, ma in ogni caso i tre punti eventualmente conquistati in Spagna potrebbero voler dire qualificazione ad un passo.

    Spartak Mosca-Barcellona
    Potrebbe arrivare già alle 20 la qualificazione per il Barcellona impegnato a Mosca. Un successo spianerebbe la strada ai blaugrana indipendentemente da quanto accadrà nell’altro match del girone. Un pareggio invece potrebbe voler dire rinviare tutto all’ultimo turno ma in caso di successo del Celtic nell’altra sfida entrerebbe in ballo la differenza reti e il primo posto sarebbe in pericolo. Lo Spartak si gioca il tutto per tutto: o vince o è fuori, anche dall’Europa League nel caso di successo del Benfica sul Celtic.

    Benfica-Celtic
    Non ha alternative il Benfica: vincere o addio Champions League. Solo i tre punti infatti consentirebbero ai portoghesi di continuare a sperare nonostante nell’ultimo turno bisognerà andare al Camp Nou e fare risultato anche li. Entrambe giocheranno conoscendo il risultato di Mosca e ciò renderà ancora più spettacolare la sfida.  Se il Benfica vince passa in avanti negli scontri diretti ma un pareggio, specie se con gol, lancerebbe gli scozzesi agli ottavi di finale qualora lo Spartak non farà risultato alle 18. Per il Benfica dunque l’impresa è ardua.

    Galatasaray-Manchester United
    Inglesi già qualificati come primi ma che dovranno far visita ai turchi, intenzionati a vincere per ipotecare il secondo posto. Un pareggio rischierebbe di costare carissimo alla formazione giallorossa che sa di poter mettere una grossa ipoteca sulla qualificazione in caso di tre punti.

    Cluj-Sporting Braga
    Vero e proprio spareggio, in primis per gli ottavi e poi per l’Europa League tra Cluj e Braga. Entrambe devono vincere per sperare di andare avanti ed un pareggio rischierebbe di fare il gioco del Galatasaray. Chi perde tra l’altro rischia di arrivare ultimo e di fatto finire fuori anche dai giochi per il terzo posto.